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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 31 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
il conte Adamo Pedroni (loro incaricato, per sventare le brighe del P. V. di Trento nella questione del monu mento posto in S. Marco a Girolamo Tartarotti), per far . presen tare a 8. M. l’imperatrice Maria Teresa la seguente loro istanza, che trascriviamo dalla copia esistente nel civico archivio, perchè atta più che mai a dar una chiara idea dell'importanza della questione. Sac. Ces. Reg. Ap. Maestà! L’umilissima e fedelissima Città di Rovereto prostrata d’in nanzi all’Augusto Trono si fa ardita

- 30 il quale invece di prontamente far eseguire di fatto li tanti Gra ziosissimi ordini a lui dall’ecc. Rappresentazione diretti e da lui più del dovere talvolta presso di sè trattenuti, prestava sovente facile ascolto ai patenti sotterfugi e ripieghi delle Monache, con cedendo in appresso alle medesime tempo e modo di formare nuovi e tediosi ricorsi e di schermirsi con ciò dai sovrani e co mandati voleri." G) I provveditori di Rovereto, approfittando dell’occasione che si trovava a Vienna

di supplicare con profondis sima venerazione, l’innata Clemenza della Sac. Ces. Reg. Ap. Maestà Vostra di graziosissima udienza in cosa di tanta importanza, quanta è quella che riguarda l'educazione e l’istruzione delle tenere fan ciulle cotanto ne’pubblici necessaria, e dal clementissimo di lei affetto incessantemente raccomandata. La detta fedelissima Città adunque, quanto abbonda nel nu mero delle Fanciulle, altrettanto si trova priva del modo di poterle fare bene e sicuramente tanto ne buoni costumi

, quanto nell’arti a loro spettanti educare, a cagione dell’inabilità e scarsezza delle maestre che quivi si ritrovano. Le Monache solo dell’ordine di San Francesco di Sales potevano e dovevano supplire a un tale difetto, come dalla clemenza infinita della S. M. V. era già stato 0 Da persona, cui egli stesso (il Triangi) il disse, sappiamo, che in sequela all'ultimo ricorso di' questa città intorno alle Salesiane, gli venne un or dine dal Tribunale, che gli chiede di mandare colà una Costituzione

, se v’è proibi tiva in termini a quell’ordine di tenere scuola, ma ch’egli non si stima in debito di farne parte a noi. Dio sa cosa egli scrive al Tribunale a (Lettera 5 nov. 1762 dei Provveditori al Pedroni, loro incaricato d’affari a Vienna conservata nell’Ar chivio Comunale di Rovereto).

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 23 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
pa gare il placet alla Cancelleria aulica di Vienna. p) Spirito bizzarro e irrequieto — forse isterica, — professò nel 1746, con trariamente alla volontà della madre e alla propria convinzione. Prima delia pro fessa voleva uscire dal monastero, dove la vita le era intollerabile, ma la tratten nero col terrore della dannazione eterna. Più tardi supplicò reiteratamente don Rosmini, a voler procurarle la dispensa, per passare nel convento delle Orsoline di Trento. È la storia pietosa dì una povera illusa

— 22 — Nel 1744 entrava a far parte della famiglia religiosa Salesiana Eufrosina Dalpoc( 1 ) non consta di qual paese e nel marzo 1746 anche la signora Marianna Chiusole, con un’ancella. Verso la fine dello stesso mese arrivò a Rovereto per mezzo del doti. Francesco Giuseppe Rosmini (fratello di don Angelo) che si trovava a Monaco presso il conte Coteck plenipotenziario di Maria Teresa, la notizia della risoluzione presa dalle suore della Visitazione di S. Maria di Monaco, di inviare a Rovereto

due delle loro madri, onde organizzare definitivamente la fondazione se condo la regola di S. Francesco »di Sales. Qualche giorno appresso ai 30 marzo, don Betta si portò a Trento alla Curia vescovile per appianare eventuali difficoltà e per far scrivere analogamente a S. A. R. Giovanni Teodoro di Baviera, vescovo e principe di Liegi e di Frisinga e al Canonico Wertensteiri vicario generale di Fri- singa. Ritornato il giorno successivo don Betta accorse pure al Municipio onde partecipare la cosa

eretto nella crociera di destra. Già per Fallar maggiore, il celebre pittore Gaspare Antonio Baroni dì Sacco, te neva pronta la pala che aveva espressamente dipinta, con l’effi gie di 8. Francesco di Sales; tela pagata da Ambrogio Rosmini e che si teme ora perduta, come tanti altri lavori di questo in signe artista. Nicolò Rosmini sostenne invece la spesa per l’ere zione dell’altare dei 8. S. Angeli. Pier Modesto Fedrigotti di Sacco prestò per due mesi l'importo di fior. 600, indispensabili per

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 6 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
si portò a Trento per interessare la Curia principesca e vescovile ad appoggiare e favorire la meditata fondazione, anzi ottenne dal prò vicario Borzi promessa di assistenza e cooperazione. Sembra però che il Betta abbia fatto a Trento altri passi per l’attuazione del progetto, perchè nel Diario narra che la si gnora Teresa Sardagna nata Roccabruna, si era verso di lui ester nata di voler entrare nell’erigendo monastero. La terza riunione venne tenuta ai 28 novembre in via della Terra, nella casa

di appoggiare, la meditata fondazione, ed aveva aggiunto che vi sarebbero in paese delle ragazze disposte a vestir l’abito. La persona cui alludeva il Rosmini era la stessa vedova Agnese Wangher nata Fait P) che aveva ricevuto il Memoriale del Betta. Allo scopo di stabilire il modo di raggiungere il loro intento, ai 4 ottobre si raccolsero nella chiesetta del cimitero alle Fosse i due preti Betta e Rosmini, la Wangher, Eleonora Riamarla e Te resa Fizzer, oriunda di Borgo in Valsugana. Altro convegno ebbe

luogo nella stessa chiesa agli 11 novembre. Fu in questa occa sione che il Betta consegnò al Rosmini una nota dei diversi Ca pitoli o Regole da osservare per apparecchiarsi all'ingresso. Si stabilì eziandio di compilare un elenco delle candidate e si presero delle altre disposizioni per sollecitare la cosa. Come conseguenza di quest’ultima riunione la Teresa Fiz zer venne mandata a Trento e a Tergine, ma non consta però con quale missione. Ai 13 novembre dello stesso anno 1735 anche don Betta

di don Antonio Zannicelo. Intervennero don Betta, (') Da quanto pare la Wangher fece assai poco per le Salesiane: invece nel 1755 costruì a sue spese il convento di Santa Croce per le monache Carmelitane e.nel 1763 fece del pari erigere l’annessa chiesetta,

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 37 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
coprendo tale carica, che ebbe non poca parte nella odiosa que stione promossa dalla Curia di Trento contro il Magistrato di Rovereto e nell'Interdetto fulminato dal vescovo contro la chiesa di S. Marco, per il monumento a quell'insigne ribelle che fu l’abate Gerolamo Tarla rotti. Il vicario Rosmini in questa occasione si schierò contro i diritti della sua città e contro la memoria del suo amico d’infanzia, con un accanimento che oscurò gli altri suoi meriti e destò vivissima indignazione fra i suoi

— 36 Moos. A. A. Rosmini era da poco ritornato in patria, quando la morte lo colse ai 28 giugno 1777. Naque a Rovereto nel 1708 da quel ceppo insigne, che diviso poi in quattro famiglie, diede alla patria alcuni nobilissimi ingégni, fra i quali emerge gigante il sommo filosofo Antonio Rosmini. Don Angelo nella sua giovinezza era amico di Gerolamo fa ria rotti, celebrò messa a 23 anni e fu, come abbiamo veduto, uno dei principali fonda tori e protettori del monastero Salesiano, del quale fu pure

per vari anni anche direttore spirituale. Erede universale della propria zia, la benemerita Giovanna Pizzini, continuò secondo l'intenzione della defunta a beneficare le suore Salesiane. Fece abbellire la loro chiesa con pitture e stucchi dorati di squisita fattura ( J ), che si vedevano emergere fra il generale abbandono prima della sua demolizione, avvenuta nella primavera del 1902. Provvide inoltre la medesima chiesa di ricchi e preziosi arredi, piccola parie dei quali si conservano in S. Marco

. Fra questi consegnò alle Salesiane fra l’anno 1766 e.il 1774 per uso della loro chiesa 8 candelieri d’argento e 12 vasi da fiori per altare, pure di argento, opera dell’orefice roveretano G. B. Hai ber, del peso di onde 945 e del valore di fiorini 2411 e carantani 48, colla espressa condizione venissero ritornati ai suoi eredi, in qualunque tempo venisse disciolto il monastero. Il P. V. di Trento Francesco Felice Alberti d’Enno Io no minò, il 30 dicembre 1760, a suo. Vicario generale e fu appunto

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 15 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
col podestà. A questo scopo si tennero varie riunioni e discussioni, una di queste, come ci narra il Betta, venne tenuta sul corso, nella campagna parimi, nella quale anche si discusse la proposta di comperare la casa Savioli, il follone Carpentari e la chiesura Perot- toni per stabilirvi il convento Salesiano. Per parte delle sorelle del ritiro ai 5 di agosto venne tenuto capitolo e in esso concre tata la risposta da darsi ai provveditori. Anna Rosa Bolpach, d’anni 53, quella stessa che avea rega

lati fior. 1500 per la fabbrica del monastero, entrò definitivamente nel Conservatorio il giorno 5 giugno 1739 e il giorno 2 luglio successivo fece la vestizione. Nello stesso anno, il giorno 2 set- ? tembre, veniva accolta quale dozzinante la contessine Teresa Manci di Trento, e ciò prova la buona fama che godeva il nascente so dalizio, come istituto di educazione per le fanciulle. Il Betta ricorda nel suo diario di essersi portato ai 14 otto bre col pittore Orlando Fattori nel Conservatorio, per

rinnovare la pittura del santo protettore Francesco di Sales, indi di aver fatto altro viaggio fino a Trento, per ricevere dal P. V. il placet per la meditata fondazione.

, già luterana e passata a 19 anni nel cattolicismo. Ai 16 dello stesso mese tutte le sorelle del ritiro si tagliarono i capelli, e si coprirono il capo con un drappo di lino. Frattanto arrivò da Innsbruck ai provveditori il 22 mag gio 1739 un rescritto della Reggenza, che ordinava di mandar fuori per l’approvazione i capitoli o gli statuti della fondazione Sale siana, nonché la convenzione da stipularsi col Municipio di Ro vereto. Don Betta e don Angelo Rosmini sì affrettarono-a concer tare la cosa

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 30 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
: ........quello che non potrà forse essere noto all’Ecc. Vostra si è che molto ha conferito ad una sì riprensibile disubbidienza, la troppa connivenza e lentezza del sig. Vice capitatilo Triangi, (6 Nella Costituzione II per le sorelle religiose della Visitazione si legge : Della Clausura. La Clausura l’osserverà secondo i propri termini del sacro Concilio di Trento, che sono tali: che non sia lecito ad alcuna Religiosa dopo la professione di uscire dal Monastero, nè anco per qualche tempo, per poco o breve

che possa essere, nè sotto qualsivoglia pretesto, salvo per qualche causa legittima che deve essere approvata dal Vescovo. E quanto all’entrare nella Clausura del Monastero, che questo non sia permesso a persone qualunque, di qualsivoglia na scita, condizione, sesso o età, che sia senza licenza espressa ottenuta in iscritto dal Vescovo, sotto pena di scomunica incorsa subito commesso il fallo ecc. s-) Lettera 3 dicembre 1762 dei provveditori ad Adamo Guglielmo Pedroni (Archivio civico di Rovereto).

, 4 febbraio 1858, 4 gennaio, 30 marzo, 18 maggio e 22 settembre 1762 intimava alle monache di rispettare le conven zioni stabilite ed aprire la scuola. Ma le Salesiane interposero ricorsi sopra ricorsi, trovando modo di eludere anche le ingiunzioni sovrane dei 4 settembre e dei 12 e 20 dicembre 1762. Anima dell’opposizione delle Salesiane contro la città era lo stesso Vice Capitano del Circolo, Antonio Francesco Triangi, il quale ave a delle ruggini coi roveretani e aveva perfino dichiarato in faccia

ai provveditori Orefici, Betta e Volani nel 1761, che sa rebbe stato sempre avverso alla città di Rovereto. (-) Il Triangi oltracciò era amicissimo cori Nicolò Domenico e Giulio Rosmini, fratelli di don Angelo Antonio Rosmini, divenuto nel frattempo Vicario generale dell' Offizlo spirituale in Trento, come abbiamo veduto uno dei principali fondatori delle Salesiane. In un reclamo interposto dai provveditori all’ecc. Reggenza d’innsbruck, conservato in copia nel civico archivio, si legge fra altro

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 43 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
da soma. Sembra però che questo ordine restasse lettera morta, sia per le vicende belliche sopravvenute, sia perchè le Salesiane si rifiutassero di sobbarcarsi a simile viaggio, preferendo di restare nella Valsugana. Dopo qualche anno, in seguito alle reiterate istanze dei ro- vereiani, si decisero a ritornare nella loro sede. Infatti ai 12 no vembre 1800 arrivarono a Trento, ove pernottarono in quel convento delle Orsoline e il giorno successivo 13 giunsero a Rovereto. ( 2 ) Qui presero dimora

in casa Vannetti, ora sede della Congrega zione di Carità in via della Terra. In questa casa le suore Salesiane tennero scuola alle fanciulle. Da una lettera' privata ( 3 ) rileviamo che ai 4 aprile 1802 ricevet tero da Innsbruck l’ordine di aprire la scuola, della quale si la- p) Documento 3 marzo 1797 dell’ i. r. Archivio di Stato in Innsbruck. t 2 ) Tovazzi. Diario secolaresco, Il pag. 2043 (Mss. del Convento di S. Ber nardino in Trento). t 3 ) In data 4 maggio 1802 scritta da Suor Maria Felicia

Trono, col più pro fondo ossequio si danno l’onore di raffermarsi Di Vostra Maestà Imperiale e Reale Suddite fedeli ed infime LA SUPERIORA E LA COMUNITÀ DELLA VISITAZIONE DEL MONASTERO DI RQVEREDO. In seguito a questa istanza ancora nel marzo dello stesso anno 1797 il governo ordinava all’Uffico Circolare di Bolzano( ] ) di mandare le monache, per quanto le circostanze lo permettes sero, a Primiero e di là per Fassa a Bolzano ed Innsbruck, con due uomini, fidati di scorta e le necessarie bestie

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 42 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
— 41 — alle notizie gonfiate dal'popolino, sull’imminenza di un’invasione nemica, ai 18 maggio 1796 avvenne a Rovereto una fuga generale dei religiosi. Fra questi anche le suore della Visitazione si ritira rono prima a Trento, poi in Valsugana, lasciando il loro mona stero, il quale ancora nel giugno venne occupato dal militare e in esso vennero costruiti i forni e collocati i magazzini. La chiesa del convento fu chiusa e una accreditata tradizione pretende che venisse adibita ad uso

di servire il Pubblico impiegandosi a tenore degli Ordini Sovrani nell’edu cazione del sesso; il desiderio che hanno di poter anche in avve nire, essere utili allo Stato; l’aver ceduto la loro casa per servizio deirArmata Imperiale; e sopratutto la situazione pericolosa e compassionevole nella quale si trovano attualmente, si lusingano essere tutti motivi sufficienti a muovere a pietà di Loro il cuor benefico e generoso di V. M. Pregano pertanto umilmente la Maestà Vostra che si degni rilasciare gli

di infermeria. Le suore della Visitazione ricoverarono prima nel castello d’Ivano nella Valsugana, poi a Strigno, disperse quà e là per il paese. Nell’anno 1797 (febbraio) inviarono di la all’imperatore la seguente istanza: Alla Sacra Cesarea Maestà di Francesco II Imperatore e Re di Un gheria, Boemia ecc. ecc. ecc. La Superiora e le Religiose della Visitazione di Roveredo umilmente prostrate ai piedi di Vostra Maestà vengono ad implo rare la Sovrana Assistenza e Protezione. Obbligate dal Governo l’anno

scorso di sortire da Rovereto, e cedere il loro Monastero per uso delle truppe Cesaree, dovet tero precipitosamente e con perdita di molti mobili ritirarsi a Castel Ivano, e di là, essendovi più tardi penetrati i Francesi, si videro costrette di passare a Strigno nella Valsugana; dove disperse in varie case a carico de’ particolari, ch’ebbero la carità di alber garle, menano, già son più mesi una vita stentata, piena di pe ricoli-e di timori. Lo zelo col quale le Supplicanti hanno procurato

Ordini opportuni al Governo del Tirolo, acciocché

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1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 41 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
oggidì vedersi nella chiesa della Madonna del Monte, dove probabilmente vennero trasportati quando venne chiusa e sconsacrata la chiesa delle Salesiane. Nell’altare di sinistra una tela del Baroni rappresentava la Gloria di M. V. col Bambino e coi santi Francesco di Sales e Filippo Neri. In quello di destra altro dipinto del Baroni raffigurava San Michele arcangelo che abbatte Lucifero ed altri angeli che tolgono dalle fiamme le anime purganti : in alto M. Vergine e la 8. 8. Trinità. Sopra la porta

maggiore stava un quadro del Maspanni con suwi S. Giovanni Battista che accenna da lungi il Redentore. Dello stesso autore erano pure altri quattro quadri disposti per la chiesa, colle figure dell'Immacolata, il sogno di S. Giuseppe, S. Anna e 8. Gioachino. Anche questi due ultimi si vedono nella chiesa della Ma donna del monte. Ma sopravennero le vicende guerresche scoppiate in seguito agli sconvolgimenti della rivoluzione francese, le quali tornarono fatali anche alle suore della Visitazione. Ancora

— 40 — sabetta. Allato si trovavano le statue in marmo di due vescovi, opera dello scultore Antonio Sartori di Castione. Dello stesso scultore erano pure gli Angeli e gli altri fregi in marmo che decoravano l’altare. Ai lati del presbiterio stavano infissi due grandi tele, del pittore romano Giovanni Maspanni, che rappresentavano, Luna il Redentore che lava i piedi agli Apostoli, l’altra lo stesso Re dentore nell’atto di dispensar loro la 8. 8. Eucaristia. Ambo questi grandi dipinti possono

(Mss. deH’Àrchivio Provine. Francescano di S. Bernardino a Trento).

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Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 10 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
fece stampare coi tipi di Pietro Galvagni, una sua operetta asce tica dedicata alle donne del ritiro Salesiano, consistente nella Co rona di Maria V. intitolata: Alfabeto delle sante virtù e prero gative di Maria Vergine ecc. Quest’operetta costò al Betta ra- gnesi 18 per 300 copie, tutte piegate e fra queste 24 in formato grande e 12 legate per regalo. Il giorno 29 gennaio 1737 venne per la prima volta cele brata con particolare solennità la festa di S. Francesco di Sales, protettóre del nuovo

Betta. Solo, da ciò che successe più tardi, riteniamo che fra gli argomenti pertrattati, vi sia stato quello del cambia mento del luogo, di ritiro e della fabbrica di un apposito mona stero > con propria chiesa, idea caldeggiata fino dal principio della fondazione. Infatti col S. Michele dell’anno 1737, le donne del pio ri tiro, trasferirono la loro dimora nella casa di Nicolò Francesco Rosmini, commissario del Castello di Rovereto, abitata sino allora dai Barberoni, casa che crediamo debba essere

quella attualmente di proprietà Scinoti situata fra le case Zandonati e Zanini in piazza delle, Oche. Qualche tempo appresso, il 6 novembre, don Betta tornò a Trento per ricevere l'autorizzazione dal P. V, di poter co struire una propria cappella per le donne del ritiro. L’arciprete di S. Marco don Felice de Betta, cugino del no stro cronista, onde favorire anche l’erezione di una apposita chiesa per le Salesiane, con rogito 11 gennaio 1738, del notajo Battisti, legò alla stessa una dotazione

ritiro e ai 9 del susseguente aprile venne tenuta la prima conferenza. Intervennero l’arciprete don Felice Betta, come padre spirituale; i due fratelli don Angele e don Ambrogio Rosmini come confessori, il curato don Pergola e don Saibanti come coadiuvatosi, don Aste quale sindaco teologo, don Butteri quale segretario, don G. B. Betta quale capellano e assi stente delle dozzinanti. Quest’ultimo recitò il discorso d’apertura. Di quali cose s’abbia parlato non si sa e nulla traspare dalle memorie del

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1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 24 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
— 23 Contuttociò vi erano ancora dei cittadini che cercavano con ogni mezzo di frapporre ostacoli alla fondazione definitiva di un monastero di Salesiane in città. L’eco dell’opposizione si riper cosse anche nella sala del nostro Municipio, dove qualche prov veditore sollevò delle eccezioni, non essendo ancora firmata la convenzione e i capitoli che regolavano i rapporti fra il comune e il nuovo convento. Grande era l’eccitamento del popolo e voci- feravasi persino di omettere lo scampanio

e la pubblica solennità religiosa, per evitare disordini. Don Betta volò dal provveditore Giov. Antonio Rosmini, ma non ricevette nessuna buona parola; più fortunato fu. don Nicolò Rosmini, col primo provveditore Car- pentari, il quale lo assicurò di tutto il suo appoggio per appia nare le divergenze. Le madri fondatrici giunsero a Rovereto il 10 maggio 1746 ad ore 23 ( ] ). Erano accompagnate oltre che da don Angelo e donna Giovanna Pizzini, dal Vicario generale del P. V. di Trento Pantaleone Borzi, dal

vice maresciallo e consigliere di Reggenza Rovereti, colla sua signora. Vennero incontrate a Volano da don Betta, dòn Ambrogio Rosmini e da molte carrozze, fra le quali si ricordano quelle delle tre famiglie Rosmini, dei Pedroni, dei Cosmi, dei Vannetti e giunto il corteggio in città, fra il suono delle cam pane smontarono al palazzo Rosmini, indi si portarono nella chiesa del monastero, parata a festa per la circostanza, ove furono rice vute dal clero e dalle sorelle del ritiro. Le madri arrivate

si chiamavano Anna Maria Ossingerin e Teresa Febronia Temperin e avevano seco la servente Maria Mo nica Oberegerin: tutte e tre erano tedesche, nè conoscevano una sillaba di italiano. Il giorno seguente, 11 maggio, con l’intervento del podestà e dei provveditori scortati dalle guardie di città armate di alabarde, fu celebrata la messa solenne in musica dal Vicario vescovile Borzi. Al credo don Alberto Balista arciprete di Brentonico tenne un dotto sermone sul sacro testo : „Visitasti terram , et inebriasti

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Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 27 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
— 26 — venne accordata alle suore la facoltà di recitare nelle loro chiesa il miserere durante la quaresima. Del pari in quest’anno vennero fatti da don. Betta i passi necessari perchè venga introdotta nel convento l’acqua della rota , come in seguito avvenne. Agli otto di ottobre 1748 ritornò da Vienna la vedova Anna Rosa Remich-Valpoc, con una giovane d’anni 25, ambedue con l’intenzione di prendere il velo; difatti ai 29 maggio 1749 fecero la solenne vestizione e pronunciarono i voti nella

. Nell’anno 1749 don Angelo Antonio Rosmini, pubblicò coi tipi di Francesco Marchesani, un opuscoletto di poche pagine intitolato: Memorie intorno la fondazione del nuòvo Monistero dell’ordine della Visitazione ■ in Rovereto, diocesi di Trento, ope retta qualche volta da noi citata. L’autore . volle restar anonimo e in questo libriccino raccolse ben poche notizie sulla fondazione salesiana di Rovereto, ma trattò invece piu largamente sull’ordine della Visitazione in generale e sulla sua diffusione nei

vari paesi d’Europa. Verso le ore 7 del mattino dei 12 marzo 1750 passò a mi glior vita suor Anna Felici a Ossingerin di Monaco (*) una delle Madri fondatrici. Era nata nella capitale della Baviera ai 29 set tembre 1689 da nobilissima famiglia. Il padre suo fu Borgomastro di Monaco, e morì nel 1709. Vestì l’abito delle suore della Vi sitazione ai 4 ottobre 1704 e pronunziò i voti il 21 ottobre 1705. Morì a 61 anni di età ed era monaca di grandi virtù e merito. Pochi giorni prima di morire avea

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Category:
Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 17 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
della desiderata chiusura al Frassine. f 1 ) Siccome don Angelo Antonio e don Ambrogio erano figli del si gnor Nicolò — quindi interessati nella faccenda — così il Betta decise di trattare da solo l’acquisto. Nicolò Rosmini espose al Betta come il desiderato appezzamento di terreno costasse a lui bensì soli fior. 1600, ma che ne ricavava un utile come ne valesse 2025, e non era disposto a cederlo a meno di fior, 3000. Il Betta trovò esagerata la pretesa e se ne partì senza concludere nulla

della nuova fabbrica. Due giorni dopo arrivarono da Trento i Capitoli delle mo nache Orsoline, Capitoli che il Betta e don Ambrogio si affretta rono a consegnare ai provveditori Partini e Carpentari, per adattare ai medesimi le modificazioni necessarie. Il consiglio si adunò ai 2 novembre, ma i consiglieri prima di votarne l’approvazione sta bilirono di studiare a loro agio i Capitoli nelle case loro, e frattanto permisero di continuare la fabbricazione del monastero. Domenica 6 novembre venne con

— 16 — più cooperarono alla fondazione. Nessuno saprà mai i motivi che la spinsero ad uscire, cosi su due piedi, dal ritiro. Don Rosmini e don Betta, dopo di essersi concertati sul modus tenendi per la costruzione del convento, parteciparono la cosa ai Provveditori e questi al consiglio cittadino. Quest’ultimo se ne occupò e con suo conchiuso 5 ottobre incaricò i medesimi prov veditori di estendere i Capitoli. Ài 7 ottobre 1740 don Betta si portò da Nicolò de Rosmini per trattare sull’acquisto

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Category:
Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 36 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
„ „ Fortunata Rosmini ; . „ „ Teresa Marzani , „ „ Catterina Donati „ Antonia Giuliani „ Vittoria Sardagna „ „ Gioseffa Ripa. . Ai 10 ottobre 1765 nella casa Betta (ora Grillo) in 8. Maria, cessava di vivere don G. B. Betta, che tanto si era adoperato per le Salesiane. Ultimamente, sia per malattia, sia distratto da altre cure, ben poco si occupava, del monastero, Venne sepolto, in seguito, a speciale .concessione del P. V. nella tomba, che si era preparato mentre era ancora in vita, nella chiesa delle

— 35 — Il Leporini parti da Rovereto al 6 febbrajo susseguente, ma l’atto di transazione venne stipulato dopo la sua partenza ai 27 di aprile, in confronto dei provveditori G, B. Tabarelli, Giuseppe Valeriano Vannetti, Francesco Lardanti ( 3 ), della superiora delle Salesiane Suor Teresa Febronia Temperin, del confessore ordi nario Don Antonio Gasperini e dai testimoni D. r Pietro Paolo Voltolini e Nicolò Domenico Rosmini, Copia di quest’atto esiste fra i documenti della Ven. Fab briceria

di S. Marco. Da uno degli allegati del documento ri sulta che nel 1763 oltre alla nominata superiora Temperin si tro vavano nel Monastero Salesiano le seguenti Religiose: Suor Giovanna Francesca Kaltenhauser assistente „ Maria Monica Oberreggerin „ Felicia Dirti „ „ Agostina Traxel „ : „ Angela Zener „ Teresa Teodora Kenterim „ Maria Elisabetta Fiorese „ Giovanna Evangelista Dirti „ Teodora Zaizainer Maria Giovanna Ottin „ „ Alojsia Zalignerin „ „ Teodora Marchiori segretaria „ „ Anna Lerpergherin

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Category:
Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 45 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
do vettero sgombrarlo per dar luogo ai soldati, giusta il comando del colonnello Baldessari, residente in Trento. ( :! ) Fino dal settembre 1801 l’ingegnere de Leporini dell’Ufficio Circolare di Rovereto aveva incaricato — non consta precisamente per quale motivo — il capo mastro architetto Andrea Carninada, di rilevare la pianta del monastero Salesiano di Rovereto. Il Ca- minada eseguì il suo lavoro e con lettera 6 luglio 1802 ( 4 ) rassegnò p) Biblioteca e Archivio di S. Bernardino in Trento

— 44 In una pagella Mss. del p. Michelangelo Lorenzi ( ;1 ) trovasi che giovedì 20 novembre 1800, poco dopo il mezzogiorno, entrò nel monastero dei P. P. Francescani Riformati di Rovereto un Com missario di guerra, il Capitano, del Circolo, alcuni ufficiali e chi rurghi. Costoro intimarono ai frati di sgombrare il convento entro due giorni, per lasciarlo a disposizione del militare, onde formarvi uno spedale. In seguito però ad un nuovo ordine in iscritto del Ca pitano, ancora la mattina del

21 i frati Riformati dovettero sloggiare e riparare dai Cappuccini a Santa Catterà. Di qui, ai 3 gen naio 1801 in numero di quindici, si trasferirono nel convento ab bandonato delle suore della Visitazione, in un’ala del fabbricato addattato alla meglio con fior. 400 ricevuti dal governo. Ricevettero pure in consegna la chiesa, dove avevano incominciato a celebrar messa fino dal 25 dicembre 1800, e per entrare in questa dove vano passare dalla pubblica strada. L’altra parte del fabbricato serviva per

magazzini militari, acquartieramenti e per i forni del pane. Allorché ai 5 gennaio 1801 gli ausiriachi indietreggiarono e vennero i francesi, questi continuarono, come i loro predeces sori, ad usare per iscopi militari parte del monastero Salesiano. Fatta la pace, il convento di S. Rocco fu sgombrato e ai 13 marzo venne riconsegnato dalla città ai primitivi possessori, i quali alla loro volta non poterono subito abitarlo e rimasero nel convento della Visitazione fino al 1° ottobre 1803, ( 2 ) in cui

. Il Lorenzi era Guar diano nel convento di S. Rocco. (2) Memorie cit. intorno al Convento di S. Rocco (Mss. del padre Fran- cesc’Antonio Martini da Predazzo de»'Ardi. Provinciale - Bib. S. Bernardino). ( H ) Cronache Provinciali (Mss. della Bib. di S. Bernardino). ( 4 ) L’originale esiste nell'i. r. Archivio di Stato ad Innsbruck.

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Religion, Theology
Year:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 25 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
ebbe a sta bilire il Concilio di Trento, al Gap. 17 della Sessione XXV, delegò don Angelo Rosmini ad eseguire la solenne vestizione delle mo nacande, previo l’esame voluto dalle léggi canoniche. Nel giorno 3 ottobre 1746 seguì la prima vestizione di sei sorelle del monastero Salesiano di Rovereto. Don Ambrogio Ro smini lesse la Messa, don Gaspare Fogolari tenne il discorso d’occa sione e don Angelo e il cronista don Betta eseguirono la vestizione. Le candidate dovettero cambiar nome e precisamente

8 di ottobre, essendo principiato il funzionamento regolare del monastero, don Betta consegnava alla Superiora il resoconto della sua amministrazione dei decorsi 1 dièci anni con tutti i libri, le quitanze e i documenti relativi. Nel febbraio 1747 venne aperto il concorso per il confessore straordinario delle suore. Don Betta racconta che si portò a Trento e riuscì a far eleggere per tre anni il roveretano don Antonio Gasperini. In questo torno di tempo venne di concerto fra il mona stero e i provveditori

— 24 — quale assistette anche grande folla di popolo, si chiuse col Fe Deum e collo sparo dei mortaretti. Le suore fondatrici assistettero-a tutta la cerimonia su sgabelli appositamente preparati per loro. Accom pagnate poscia nel monastero dal clero e dal Vicario, che diede loro il possesso, venne esteso da don Bertinagli analogo docu mento, dopo di che il monastero restò aperto al pubblico per tre giorni. Nel quarto si decretò, la clausura. ■ La Curia vescovile di Trento a tenore di quanto

della città, stabilito quale dovesse essere il corredo di ogni dozzinante e il prezzo del mantenimento per ogni anno. 11 corredo doveva consistere nei seguenti capi : un mate-

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1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 38 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
37 More ii do lasciò alla famiglia una copiosa libreria e le mo nache grate chiesero ed ottennero di poter seppellirne il cadavere nella loro chiesa ( ] ), La sua morte fu amaramente sentita dalle suore Salesiane, una delle quali pubblicò per le stampe la storia della sua vita In memoria del defunto venne( 8 ) inoltre collocata nella Chiesa la seguente iscrizione dettata dal cav. dementino Vannetti: ANGELO . ANTONIO . ROSMINIO . PATRICIO . RQBQRETANO EPISCOPI . TRIDENTINI . VICARIO . GEN . QUOD

fiorente. Apprendiamo da una lettera privata, in data 18 Dicembre 1782, scritta da suor Maria Felicia Dirti alla supe riora del monastero della Visitazione di Salò ( 4 ) che vi erano P) Nei lavori di scavo, eseguiti sull’area delia demolita chiesa, per le fon damenta del nuovo palazzo postale, ai 18 giugno 1902 venne rinvenuto il suo scheletro (veggasi Raccoglitore anno 1902 N.o 71). (-) Abrégé de la Vie de Monsieur l’Abbé Ange Antoine de Rosmini, fon- dateur et Pére Spirituel de ce Monastère

de la Visitation de Roveredo. (Miscel lanea Zeni, voi XXIV della Comunale’di Rovereto), ( 3 ) La lapida andò perduta. Si trovava in fondo alla Chiesa in faccia a quella delia sig. Giovanna Pizzini e la riportiamo dal Chiusole — Notizie anti che e moderne della Valle Lagarina ecc. pag. 234 — senza però garantirne l'esat tezza, essendo già noto quale calcolo possa farsi del testo delle iscrizioni ripor tate dal Chiusole. P) Questa assieme ad altre lettere importanti per la storia del convento Salesiano

, mi fu gentilmente favorita dal nostro concittadino prof. Carlo Trenner insegnante a Desenzano. L’autrice di queste lettere pubblicò a Verona in data 2 novembre 1779 una lettera contenente una relazione sull’andamento del monastero,

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Category:
Religion, Theology
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1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Page 32 of 50
Author: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Place: Rovereto
Publisher: Grandi
Physical description: 47 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Location mark: II 264.315
Intern ID: 488251
Scola non si sarebbe mancato per più anni di istruirle , se per parte delle scolare non fossero state opposte delle difficoltà.“ Dunque non era già la Clausura o il pericolo d’incorrere nella Scomunica che impediva loro il tener Scuola, ma bensì altre mendicate ragioni. III. Anche dalle Memorie intorno la fondazione del nuovo loro Monastero, fatte stendere dal loro direttore Don Angelo An tonio Rosmini e stampate in Rovereto nell’anno 1749 alle pag. 9 e 10 chiaramente si rende manifesto, là dove

— 31 — più volte seriosamente comandato. Ma le medesime per sottrarsi da cotesto loro giustissimo debito, hanno rappresentato, che il te nere Scola sarebbe un incorrere nella scomunica, stante lo rigo rosissima Clausura dalle loro Gostituzioni prescritta. Eppure se bene si riguarda a tatti da loro stesse per lo in nanzi praticati, si vede chiaramente, comechè dette Monache non hanno mai avuto timore di contraffare al loro Istituto, nè d’incor rere in veruna scomunica col tenere da per loro

incorse nella scomunica, non fu il timore della scomunica che le faceva tralasciar d’insegnare, molto meno poi vi dovrebbero in correre adesso se insegnare volessero. II. Si manifesta inoltre da ciò che la stessa Superiora Temperin ha riconfermata alla prelodata Ecc. Rappreseli, sotto li 30 giugno 1753, questa confessa di bel nuovo „Che siccome quando alcune Giovani si sono insinuate come Dozzinanti nel Monastero, non si sono in alcun modo rifiutate; come ancor le fanciulle da istruirsi in pubblica

dice che esse Monache dieronsi con gran fervore di spirito più alti esercizi del loro Istituto. E qui pure poiché la comodità del luogo era maggiore e in tutto a proposito, attendevano all’ammaestramento e buona educazione delle fanciulle, delle quali oltre una numerosa e fioritissima scola ne ricevevano anche in dozzina,“ Se non pertanto fosse vera la loro rappresentenza fatta, che il tenere Scola è contro il loro Insti-

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