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Books
Year:
1860
Cronaca di Folgaria
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Page 117 of 200
Author: Bottèa, Tommaso / compilata da Tommaso Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 198 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 59.293
Intern ID: 162198
— ilo — Officiali, era a pagarsi la steora ed imposta al Principe, e concorrere al mantenimento delle milizie Tirolesi, Di questo ultimo onere trovo cenno ornai nel 1552, e in quel tempo gravitava su Folgaria in ragione di quattro soldati. Nel secolo susseguente viene portalo alla ragione di nove, e nel 1655, in caso straordinario di bellici tumulti, sino ad oltantasei. Questi uomini chiamavansi Ceroide; erano arruolati e mantenuti dal Comune con armi avute dall’ Arciduca ; e dovean ser vire

per tre anni, guardando il confine austriaco. Per norma, il loro servizio era stabilito a nove anni; ma . il Governo, calcolando l’importanza di questa montagna, che forma, come dicon le carte, la chiave della for tezza di Beseno, a ve a permesso che i Folgarelani inser vissero solo un triennio, onde così, pei molti addestrati nell’armi, se ne ricavasse maggiore ajulo nei bisogni. Per supplire alle spese ordinarie bastava di solito l’annuo reddito del Comune. Consisteva questo già ab antico negli

affitti dei pascoli ? e nel prezzo dei legnami venduti ad uso di pali per le vigne o ad uso di fab brica. Da una nota del 1578 si rilevar che il Comune ricavava dalle malghe ragnesi 500 all’anno con lib bre 400 di burro, e 650 di formagio. Convien però ricordarsi, che per molli anni dì seguito il Comune non potè ritrarre alcun frutto dall’ erba delle sue montagne, a motivo, che la locazione ne veniva prepotentemente impedita dai Laslarolli, o da altri Comuni Vicentini. Per far fronte poi alle spese

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Books
Year:
1860
Cronaca di Folgaria
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Page 174 of 200
Author: Bottèa, Tommaso / compilata da Tommaso Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 198 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 59.293
Intern ID: 162198
•varone, lasciando dappertutto segni funesti della sua presenza. Folgafia, circondata dovunque dal micidiale malore, non poteva nutrire altra speranza di salvamento, che quella che deriva dall’umile e religiosa preghiera. E il Signore benignamente la esaudì; pochissimi casi avvennero nella Yicinia di Mezzomonte, c il resto del J Comune ne fu preservato. I Folgaretani, conscii della, grandezza dell’ottenuto favore, e desiderosi di lasciare ai j nipoti un monumento perenne della propria

riconoscen- ; za, determinarono di erigere nella Parrochialc una ca- ! pelta votiva ad onore di San Rocco. Il Comune offrì [ all’uopo trecento fiorini, e alla restante spesa si offer sero volenterosi i privati. Mercè l’unione del popolo, j nell 5 estate susseguente la capella era finita, e polca adoperarsi all’uso delle sacre funzioni. Sorge essa di rimpetto alla vecchia capella del Santo Crocifisso, e quando quella sia compiuta, e questa riformala sul mo dello della nuova, V interno di questa

Parrochialc avrà acquistato certamente un decoroso miglioramento. II. Quantunque le strade tulle di questo Comune si trovino nella più lagrimevole condizione, tuttavia quella, che anzi tutte abbisognava di pronto restauro, era la strada che dalla croce del Som conduce di là dell’Astico sulle montagne di Laslcbasse, Pra Bertoldo, j Pioverna ec., ove questa gente deve ritrarre le legna per i domestici usi. La discesa c poi l’ascesa dalla valle dell’Astico era ripida e scabrosa ombilmante; quindi piccolo

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Year:
1860
Cronaca di Folgaria
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Page 120 of 200
Author: Bottèa, Tommaso / compilata da Tommaso Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 198 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 59.293
Intern ID: 162198
quell’ epoca il diritto della decima era posseduto da varie famiglie; sicché il Comune dovette stipulare con ognuna un singolare contratto. Pagò ai Signori Trapp 11,000; e 9000 ai Gesuiti di Trento; 2000 alla casa Liberi di Pomarolo; 1000 alla famiglia Valle, e 500 alla Scensbergher di qui. Il debito venne sco Dipartito sulla campagna obbligata a decima, e in alquanti anni fu estinto. La somma dovuta al Collegio dei Gesuiti, dopo la soppressione di esso, fu pagata all’Eccelso Erario. Le Vìcìnie

però di dentro e di fuori del Som mossero in tale occasione lagni e difficoltà, allegando F esenzione dei loro terreni, siccome giacenti fuori dell’antico circolo soggetto a decima. Finalmente, con legge sovrana emanata nel 1848, essendo stato abolito ogni onere caricato sulla gleba, il Comune dovette affrancare anche il diritto del qua rantesimo, spettante al parroco locale su tutta la cam pagna del circondario Iblgarelano. Mediante amichevole convenzione fu esso liquidato alla somma di 16000 fio

rini viennesi, dei quali la metà gravita sulla campagna e deve venir ammortizzata nel periodo di veni’ anni, e l’altra metà sul fondo Provinciale, il quale ne conse gna al Parroco V annuo affitto. Tuttavìa le spese della guerra quasi continua, dal 1795 al 1814, aveano involto questo Comune in gravissime passività, tanto più perchè in anni penuriosi avea dovuto soccorrere a molte famiglie indigenti. A cento e più mila fiorini aumentava il pubblico debito , nè trovavasi modo di sanarlo. Pareva clic

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