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Title A - Z
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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 369 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
niscJien Alpen (Zürich, Est. dall’ Antiqua, 18S2-S3),* Gräber der ersten Eisenzeit gefunden bei Romagnano (Wien, 1889) e Ern gallischer Haischmuck aus den Bi dentini sehen Alpen (Mün chen, 1889), Dei secondi nominiamo: G urina in Obergaithal, Ergebnisse etc. V. A. B. Meyer Dresda, 1883 (Trento, Ardi. Trent. 1883); Sulla Storia, della vai di Sole per cura, del Sac. Tomaso Bottea (Trento dalla Voc. Gatt. 1S85J; I Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi , ricerche del prof. Arturo Ga lanti

(Jbid. 1886(; Un recente libro del D.r A. I. Bidermann, appunti critici (Trento, dall’ Alio Adige, 1S86); Ripostìglio dì Bronzi arcaici rinvenuti al Bosco della Pozza nel tenere di Mezocorona (Trento, Ardi. Trent. 1892.'; Tracce di una sta zione gallica nell'Alta vai dì Sole (Ibid. 1892); Scoperte archeo logiche fatte a Verrò nelVAnaunia (Rovereto, Ann. degli Alp. Trìd. ,1892): Das HeiKgihmn des Saturnus auf 'den schwarzen Feldern (Campi neri) bei Cles (Vienna dalle Epigra fische Mittheilungen

, 1893). Oreste Baratjeri, valente scrittore di cose militari at tinenti alla storia, nacque in Concert li 13 Nov, del 1841. Compiti gli stuclj classici in Trento ed a Merano, corse in Italia e vi si fece militare. Fu mio della spedizione dei Mille , tanto valoroso che conseguì il grado di Maggiore de’ Bersa glieri. Ora ha il grado di Generale ed è Deputato al Parlamento sino dall’anno 1S77. Come deputato .conta cinque legislature rappresentando, col collegio uninominale, la Valle Camonica, e poi

, collo scrutinio di lista. la provincia di Brescia, nella quale quella Valle è compresa. Nel 1885 ebbe il comando del 4.0 Reggimento Bersaglieri, e nel 1887 e’ SS lo ebbe del Reg gimento Bersaglieri d’Africa, che formava., l’avanguardia, del corpo di San Marzano nella spedizione contro l’Abissinia. .Nel 1890 fu nominato Comandante in 2.a della Colonia Eritrea;

1
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 492 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
quel lungo processo che fu incamminato contro il suo presidente, il benemerito signore Antonio Cofler, e finì con la condanna di lui ; la quale non ebbe però effetto, essendo egli morto (4 aprile 1864) P oco dopo la comunicazione della proferita sentenza. E mentre così anda vano le cose della dieta, e i Trentini reluttavano di ammetterla per ragioni di nazionalità, in Trento Don Giuseppe Pattis di Bolzano, cappellano pei Tedeschi in san Marco, veniva autorizzato (11 set tembre 1862) ad aprire

fosse quello di un semplice chiasso, met tendo sotto i loro occhi i veri bisogni della Chiesa espressi nell’ opera del celebre nostro Rosmini, intitolata le Cinque piaghe della Santa Chiesa. Ed a questo fine ne fu fatta una nuova edizione 3 ), e spedita B Prato: Memoria citata , pag, 37. 2 ) Margotti: Le consolazioni di N. S. P, Pio IX nelle feste celebra tesi in Trento ecc. pag, 197-202. 3 ) Rovereto, giugno 1863, 1 voi. in 8° colla seguente dedica: Ai piissimi , e venerandi / Padri , e Pastori

della Chiesa j che di loro pre senza onorano / la città di Trento j nella solenne commemorazione j secolare j della Santa Sinodo / qui chiusa nell’anno MDLXIII / queste sacre pagine j che rivelano alcune funeste piaghe j ond’ è travagliata oggidì I la Sposa di Cristo j i Tridentini / credenti fidenti / D. D. D. / nel Giugno MDCCCLX 1 II. 12

una scuola tedesca. Indi si ordinarono (marzo 1863 ) le nuove elezioni per la Dieta provinciale, e tornarono eletti i deputati dell’opposizione. Pochi ci vanno alla Dieta, e questi depongono sul tavolo della presidenza una dichiarazione, nella quale, dopo di avere mostrato il bisogno di ra dicali misure pel Trentino, espongono, che, siccome i loro colleglli s’astennero dall’intervenirvi, non possono ritenersi autorizzati di rap presentare il paese, e quindi protestano contro tutte le deliberazioni

, che la Dieta avesse da. prendere in dann del Trentino 1 ). — Nello stesso anno s’apersero in Trento (21 giugno) le feste del terzo an niversario secolare del Concilio tridentino. Furon precedute da una serie di sermoni dati in Duomo e nella chiesa del Seminario da padri Gesuiti; v’intervennero tre cardinali, sette arcivescovi, 18 vescovi, e 24 tra prelati, abbati e monsignori 2 ); il cardinale di Reisach vi teneva il posto di legato pontificio, e tutte quelle festività non ebbero altro aspetto

2
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 268 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
venire aperto a condizione però che non vi sì parlasse che della sola riforma. La cosa tendeva a spogliare il Papa di una parte della sua autorità, e tuttavia, celando le proprie intenzioni, rispose a Sua Maestà in termini generali, e facendo uso degli stessi termini, indisse pei l3 decembre il concilio. Il cardinale Madruzzo ai 27 agosto ripassava da Bressanone, dov era stato 1 ’ estate, a Trento, e parlando con i Legati delle que stioni del giorno, della mala riuscita della dieta di Worms

e dei timori che faceva nascere il pensiero della nuova dieta di Ratisbona, proponeva che il S. Padre mandasse a quella dieta, non il Farnese, ma un uomo che fosse gradevole alla nazione tedesca ed all’ Impe ratore e fosse da vero affezionato alla Santità Sua ed alla Sede apo stolica'. Diceva non essere opportuno mandarvi un Italiano, perche ed’ Italiani sono ai Tedeschi in mala opinione, e eh’ egli solo sarebbe il soggetto più atto a questa .'missione, e primieramente, perchè come principe dell

mandare alcuno, per la ra gione, che l’Imperatore nella dieta di Worms fe’ mostra dì non cu rarsi „nè di N. S., nè del concilio, nè di Legati“. E tuttavia il Madruzzo insisteva, che avrebbe fatto buon ufficio alla Santa Sede, se fosse mandato, non volendosi alla dieta, allo stesso Imperatore 1 ). E mentre si trattava dì queste cose, i vescovi stanchi del lungo. attendere, incominciavano ad abbandonare Trento, ed a far ritorno alle loro diocesi, dubitando dell’ apertura del concilio, e facendo

, se il concilio si terrà o no, se sarà tenuto in Trento, oppure in altra città d’Italia ; ma coni’ ebbero da Roma e da altre parti lettere b Massàrelli 'Diarium cit, 31 Augusti od 1 Septembris, in Dollin- ger : Opera eil. I, pag. 105-110.

3
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 203 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
riduca ricadesse al Vescovo, quando però questi avesse rimborsato ai di lui eredi il denaro, che il Vescovo avea ricevuto da Sigismondo *). In Trento conferma la società dei portatori, e poscia conferisce al- I Arciduca conte del Tirolo, verso certa pensione, per sei anni, l’uso e godimento delle miniere del vescovato 1 ) ; ma fatto ciò, quando avrebbe avuto più bisogno di quiete, si sentì bucinare intorno il ru more della sollevazione. Molti nobili e cittadini di Trento lo aveano in uggia

Sigismondo, il quale venne in Trento ; e, con fermati ai cittadini i loro privilegi, promise, che non sarebbe imposto alle città nessun capitano che non fosse pratico della lingua italiana, e che questo nel suo ingresso giurerebbe di amministrare imparzial mente la giustizia, e di mantenere inviolati gli statuti e i privilegi. Concedeva inoltre, che i vini forestieri non potessero venire introdotti nella città ; che i cittadini avessero libertà di tradurre le mercanzie di Bolzano con lo stesso moderato

, e come questi incominciarono ad agire sul popolo per trarlo dalla loro parte, il Vescovo si ritrasse dalla città, 'rifuggendosi in Bolzano, o lì presso, nel castello di Kimbelstein, ove dimorò esule più di due anni. Una delle cose, per le quali il Vescovo era caduto nello sdegno de’ Trentini, fu la disposizione da lui presa di conferire a Tedeschi le cariche del principato. A ripararvi Io chiedeva il bi sogno della pace ; ma il Vescovo non osava pensarci, e ci pensò in luogo suo 1 ’ arciduca

11 ; uomo di scarso ingegno e avverso ai letterati, che diede un pontificato oscuro e di nissuna utilità. Del resto il nostro Vescovo quanto fu improv vido per la città e pel principato, altrettanto fu solerte nel provvedere al bene materiale della sua Chiesa, lasciando ad essa gran copia di vasellami d’ argento, e reintegrandola dell’antichissimo feudo di Ca stellare, del quale, i Marchesi di Mantova da molto tempo non chie devano l’investitura ; e poi rifornì e ristorò il castello del Buon Con siglio

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 248 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
- 248 ' Scrittori ed Artisti Trentini dell'Ente ideale, discorso (Lucca, 1859); Sulla questione se l'Ente ideale sia Iddio ovvero una creatura (Rovereto, 1859); Della vita e della fama di Antonio Rosmini, frammenti isto ri co-criiici (Trento, 1879)5 e un Discorso accademico critico-mo rale (Rovereto, 1882) diretto a combattere le accuse suscitate contro la fama di Antonio Rosmini dall 'Osservatore dì Milano, e dalla Voce Cattolica di Trento. Cessò di vivere in Milano li 24 settembre del 18S2

, ed abbiamo altresì di lui una tradu zione dal tedesco in italiano del libro di Beda Weber: Gio vanna Maria della Croce ed il suo tempo (Ala, 1873). Francesco Puecher-Passavàlu, fratello dei due egregi scrittori Trentini, B.r Ignazio e Mons. Luigi arcivescovo d’ Iconio, nacque ih Pergi ne, e fu il secondo dei fratelli. Da giovanetto seguì il padre, che in qualità di giudice fu mandato a Levico, poi a Galliano, e in fine a Trento. In questa città fece i suoi primi studj, e tanto nel ginnasio, quanto nel

liceo fu sempre dei più distinti, malgrado che avesse avuti per condiscepoli giovani di elettissimo ingegno. L’istituto della Carità, fondato da Antonio Rosmini, divenne T oggetto delle sue aspirazioni, ed entratovi seguì le dottrine del Maestro, che lo elesse suo segretario e consigliere. Di lui abbiamo parecchi importanti lavori che parlano, e di filosofia rosmi- ninna, e della vita di alcuno de’ suoi Colleglli d’ordine. Ne citiamo i seguenti: Gli ultimi giorni dì Felice Roba! (Milano, 1836

5
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 224 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
una tregua di tre giorni combinata dai due eserciti, ma il Caracciolo, sorpassando la parola data, con una mano di giovani arditi e coraggiosi assale Lì castello, e presolo, sorprende Calliano e lo abbandona al saccheggio. La nuova desta in Trento una grande costernazione * vi si temeva che il nemico fosse da un momento all’ altro alle porte della città. 11 Vescovo anima gli uni egli altri a riprendere le armi, e a correre alla rivincita. Ma i Veneziani se n erano ritirati, e del fatto s’incol

valle ricadde allora in mano dei Veneziani -, e mentre ciò avveniva, Massimiliano fortificava il castello di Cresta, faceva espugnare Castei- barco sopra Chiusole, e radunava a Galliano gran copia di gente armata. Ma qui le truppe imperiali, assalite improvvisamente dai Ve- neziani condotti pei monti di Fulgheria da Giambattista Caracciolo sono costrette ad abbandonare il campo, a ritirarsi ed a rifarsi d’uo mini e di vettovaglie. Rimaneva da espugnare il castello della Pietra -, ma ritornati

pavano i Trentini, onde avvenne, che i Tedeschi presero la risoluzione di vendicarsi di loro con una- congiura, che un giorno e nell'- ora stabilita dovea mettere in disordine la città, e a darle il sacco. E già tutto era disposto quando il Vescovo h è avvertito, e medita un contraccolpo che riuscì a meravìglia. 1 congiurati si raccolgono ai 1) Zanchii De rebus a Giorgio Hemo preeelare gestis eec, (Baroni: Idea della storia e delle consuetudini della valle Lagarina), pag. 208. 2) Era questo il muro

, o Murazzo, come è detto dal volgo, che nella valle dell’Adige segnava allora il confine del dominio dei vescovi dì Trento, ricordato dal 'Maeehiavelli nella Legazione all 5 Imperatore, che lo'dice lungo qualche una balestrata, assai forte, che va insino al l’Adige, e nel mezzo di detto muro è una porta , per dar via a chi passa, Macohiavktuu, Opere. Milano, Mussi, 1810-11, X. pag. 104.

6
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 197 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
i patti avessero il loro effetto 2 ). Circa questo tempo era canonico della ‘cattedrale di Trento Enea Silvio Piccolomini, che poi fu papa con il nome di Pio IL II nostro Vescovo lo conobbe di persona, ma non vide il suo esalta mento, essendo morto in Vienna il 2 giugno 1444. Fu sepolto so lennemente nella chiesa dì santo Stefano ; ma senza che il suo feretro fosse fregiato del cappello cardinalizio, attesa la neutralità osservata dai Tedeschi nello scisma 3 ). 9 Piccolomini JSnejs Sylvii Opera quce

11 nostro Vescovo nell' anno 1439 celebrava (22 aprile) un si- nodo diocesano, che fu aperto da Giovanni da Capistrano, Minorità, con un’ orazione ciré s’intitola Speculum clericorum ; e nel seguente anno 1449 riceveva da Felice V il cappello cardinalizio, e i titoli di Legato a latere per la Germania, di Patriarca d’ Aquileja, e di am ministratore perpetuo del vescovato di Trento. Indi il Vescovo pas sato alcun tempo nel dare sesto a parecchi affari del suo vescovato, nomina in suo vicario

Giovanni vescovo di Feltro e Belluno, ed ab bandona la sua sede per recarsi a Vienna (1443), dove era stato promosso alla prepositura di quella cattedrale. Nella sua assenza av vennero in Trento rumori ed esacerbazioni non poche, causate dalla risoluzione che avea presa il Re de Romani di continuare nella reggenza del Tiralo anche dopo il termine fissato, I Tirolesi voleano che Federico rimettesse questa reggenza in favore dì Sigismondo, e contrariati, insorgono contro di lui: si radunano in Merano

e decre tano la restituzione della contea al duca Sigismondo. Si voleva che i Trentini accedessero alle loro intenzioni, e conosciuta la loro fer mezza nel rimanere fedeli a Federico, in numero di tremila irrompono sul territorio Trentino, occupano i castelli di Lung’Adige *), e giunti alle porte della nostra città (1 gennaio) la circuiscono e la stringono d’assedio. Federico faceva pervenire ai consoli lettere d’ encomio e d’incoraggiamento; lì eccitava a resistere, promettendo loro pronti soccorsi

7
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 204 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
cresciuti di numero fu d’ uopo che nella cura delle anime avessero preti tedeschi, chiesa che li raccogliesse per 1’ adem pimento dei divini ufficj, e che negli ordini civili cercassero di farsi rappresentare da deputati loro connazionali. In un documento di re cente pubblicato 2 ) è detto da una parte, che i Tedeschi in Trento alla fine del secolo XV toccavano quasi la quarta parte della po polazione, mentre i consoli asserivano, appoggiati ai libri dei custodi e degli oneri della città, che

straniera, reggendosi dietro le proprie istituzioni, e • facendo uso della propria loro lingua, e dei costumi ricevuti nei loro paesi nativi. Indi i vescovi di patria tedeschi, e i conti del Tirolo, avvocati della Chiesa trentina, apersero nuove vie alla introduzione di gente straniera. Vi s’introdussero militi e pubblici funzionarj estranei al- l’indole del paese ; e come questi si stanziarono nella città e nel contado, furono seguiti dalle loro famiglie, e da mercanti ed artieri di oltralpe. E così

di Tedeschi non si formava che la duodecima parte. Ad ogni modo è un fatto reso inconcusso . storia e dalla ragione, che 1 ’ origine loro nel Trentino non va in là dell’ epoca feudale, e che i Tedeschi quivi stabiliti, passata quest’ epoca si resero bel bello ai modi ed alla lìngua dell’ indigeni sino a perdere ogni traccia della loro originalità, ad eccezione dì quelle piccole popolazioni, che ridotte ai monti, rimasero isolate e poterono con ciò conservare sino a noi, almeno in parte, la carat teristica

della nazione, a cui appartenevano. !) Frapporti: Opera citata, pag. 444. 2 ) Patigler Josef : Beschwerdeschriften der Deutschen -zu Trient und der Gemeidenin Stadtbezirk wider die Italienischen Consuln Hm ’ brubk, Ferd, Zeitechrift, III, 1884). * ■

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 173 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
mento intitolato Dall ’ Isola I Sardi en mez el mar lontana mez dì da eiasa del Diaol, Snonesada alt arnìgo Don Beppo da Sfriiz (Trento, 1884) pubblicato dall’egregio Avv. D.r .Carlo Qssana nell’occasione delle nozze de Eccher-Reich. Giuseppe Maffei è il felice compilatore d’una Storia della letteratura italiana (Milano, 1824), eh’ebbe parecchie edi zioni, e si raccomanda ai giovani che vogliono prendere una succosa notizia dei letterati italiani. Nacque in Cles li 27 mag gio del 177

$, e fu professore di belle lettere in Monaco, dove cessò di vivere a di 15 maggio 1858. Abbiamo altresì di lui un’ Antologia italiana (Salisburgo, 1813), e qualche operetta ascetica. — Francesco Tecini che fu arciprete di Tergine, ci diede 1’ Uberto, ossia le serale d 1 inverno pei buoni contadini (Trento, 1817); libro che fu letto avidamente e ristampato dentro e fuori del Trentino. Ebbe i natali in Sarnonico nella valle di Non li 9 decembre del 17Ó3, e morì il giorno il di cembre del 1853. Di luì abbiamo

oltre 1’ Uberto , il Monumen tum parentale Tkomae Joannis Episc . et S. R. I. Pinne. Pà- iaviensis ex Comitibus de Thunn ecc. (Salisburgi, 1796), 1’ O- melìa contro i pregiudizi ehe ancora s'oppongono alla vaccina zione (Trento, 1707), quella Sui vantaggi e sulla necessità delle nuove Regie Bavaresi Scuole elementari {Ibid. 1809), gli Elementi del buon suddito cristiano (Ibid. 1810), e poi una Dissertazione sui popoli alpini Tedeschi del Tiralo meridionale e dello Stato 1 Veneto che fu pubblicata

,in Trento nel 1860.— Il sacerdote Giambattista Azzolini di Lizza nella vissuto' tra gli anni 1777 e 1853, lasciò un importante Vocabolario ver nacolo italiano dei dialetti Roveretano e Trentino, che ci fu dato in ristretto dall’egregio Prof. Don Giovanni Bertanza (Ve nezia, 1856). — Il prete Fkancesco Fjorio di Riva (1820— 1877), che visse lungo tempo in Rovereto, dove, ebbe a fon-

10
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 231 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
231 Il concilio di Pisa non era ancora riuscito che a tre sessioni prima che si chiudesse 1’ anno 1511 ; una quarta sessione fu tenuta a Milano (4 gennaio 1512), e nell’ultima (21 aprile) il concilio di chiara il papa sospeso dalla sua autorità pontificia. I prelati si ritirano allora a Lione, e vi prendono la deliberazione di continuare a trattare della riforma ecclesiastica. Il re di Spagna e la Repubblica di Venezia concertano insieme con il Papa una lega, che fu detta santa, perchè dovea

difendere il capo supremo della Chiesa, ed assicurargli i suoi Stati e la riconquista di Bologna. Il Pontefice aperse il concilio di Laterano (3 maggio 1512), che è il decimottavo generale, e poi scortato da Spagna e da Venezia muove contro Bologna ; ma è re spinto dal giovane Gastone di Foix, nipote del re di Francia, gover natore di Milano, e vera maraviglia d’arte e virtù militare. Questi riprende Brescia, e ritornato sull’ esercito spaglinolo e papalino, lo vince completamente a Ravenna (11 aprile

1512). Il suo nome vi rimase immortalato ; ma non v’ ebbe salva la vita : un soldato spa glinolo lo uccide, e 1’ esercito vittorioso è lasciato in preda alle pretese della Police e del cardinale Sanseverino. II Papa si maneggia allora perchè l’Imperatore avesse da restituire il ducato di Milano a Mas similiano Sforza, e gli Svizzeri novellamente discesi in Italia, s'uniscono ai Veneziani. Lo Sforza ottiene Milano, 1 ’ Imperatore richiama i Te deschi militanti con i Francesi, Ferdinando ü cattolico

al possesso delle provincia ch'erangli state assegnate dalla lega di Candirai, facendo uso in di lui favore d’ armi sì spirituali che temporali. Del resto Lodovico XII era stato colpito dalle censure ecclesiastiche contenute nella bolla papale pub blicata nel concilio Laterano, perdeva il titolo di Cristianissimo, ma

11
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 294 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e nulla fu fatto. E intanto il Madruzzo ordinava al capitano di Mori di far soldati, che venissero in suo aiuto,- scrìveva a Giacomo Roccabruna, perchè facesse altrettanto in Valsugana e nei contorni di Trento, e provvedeva ad un tempo, che i preti e i devoti alla causa della convenzione s adoperassero ad indurre i restii all’ ubbidienza. Vennero 500 Bagarini per la via del Fonale a Tione. A questi s’ unirono i soldati tedeschi, e, percorrendo la valle, fanno incetta delle armi esistenti, arrestano

turba di soldati irritati e cipigliosi sono costretti a far inscrivere i loro nomi ' per indi assistere alla pubblicazione della compattazione, la quale si tenne ne’ campi sotto Breune, presso la casa di Giacomo Xenar. Ivi . i capì di famiglia si trovavano circondati dai militi tedeschi, e il ca pitano Fortunato, il commissario, il luogotenente ed altri signori sta vano osservando dalle fencstre di casa Xenar quello che si faceva sotto. Vi s’ avea eretto un palco, ai piedi del quale il colonnello

si stava ritto con una sergentina in mano, puntando e stipulando per Sua Altezza. Rocco Bertello, colui che ci lasciò la relazione del fatto, fu deputato a leggere ad alta voce 1’ atto di compattazione, che sì conteneva sopra otto fogli di carta. Finita la lettura, fu ordinato ai predetti capi d’innalzare le dita della mano destra, e di stringere fra esse una scheda portante certe proteste contrarie alle convenzioni; ed il colonnello fece poi ascendere il palco Giacomo llevò dacìal dì Sua Altezza

12
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 62 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
giunta la nuova a Guelfo duca di Baviera, furono rimessi in libertà. Il duca ci venne con le sue genti ; e, sforzate le chiuse, ridusse Adalberto all’impotenza, e rese ai cittadini di Trento tale paura, che li indusse a giurare fedeltà al Vescovo eletto, Costui potò pro seguire il suo viaggio, ed a Guastalla (22 ottobre) fu consacrato da papa Pasquale II. E nondimeno questo Vescovo, temendo dei trentini, non s’indusse a occupare la sua sede : partito Guelfo, la città era tornata in subbuglio

, e non ci venne prima del liti, ed anche in quest’ anno, come pare, solo di passaggio. Arrigo V era in Germania; ma la questione delle investiture tornava a complicarsi. A Guastalla il papa avea rinnovate le proibi zioni ai laici di conferirle; a Chalons (1107) avea tenuta in argomento una conferenza con gli ambasciatori del re di Germania, e non era riuscito a nulla. I Tedeschi se n erano ritirati, dicendo di voler de cidere la questione in Roma con la punta della spada. Il Papa decreta allora

la convocazione d’ un nuovo concìlio (27 marzo 11 io), ed il Re dichiara in una dieta di Ratisbona di calare in Italia allo scopo di dar termine alla troppo lunga contesa. Il papa conchiude allora con Ruggero duca di Puglia, con Roberto principe di Capua, e con altri Signori normanni, una lega offensiva e difensiva,' e raduna in Campidoglio i signori romani, e il popolo,- invitandoli ad assisterlo e ad essergli fedeli. Nell’agosto del Ilio Arrigo si pone in viaggio, ed avverte il Pontefice della sua prossima

venuta. Scende a Vercelli; a Firenze celebra il Natale, ai 5 febbraio 1111 s’incontra coi legati pontifici, e in Sutri firma una convenzione, nella quale è stabilito, che il prìncipe rinuncierebbe alle investiture, 'e terrebbe per sè l e regalie, vale a dire i feudi, le contee, i castelli, i pedaggi, ed altri diritti che il clero avea ottenuti dall’ Imperatore. Alla volta di Roma, a Monte Mario, è incontrato dagli ufficiali papali e dal popolo ; entra in Roma, ed alla gradinata della basilica

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
collegati solennizzata con l’ere zione d’un monumento al confluente del Tanaro e della Bormida, che servisse ad un tempo di barriera contro Pavia e il Monferrato. ■y’ eressero una città, che chiamarono Alessandria dal nome del Papa che sì avea per capo della lega, ed era degno avversario di Federico. A Pasquale III era succeduto Giovanni abbate di Struma ve scovo d’Albano. L’Imperatore, che avrebbe voluto s’indugiasse a nominarlo, tenta d indurre papa Alessandro a qualche condiscendeza ; e, non riuscito

, ripassa in Italia (ottobi e 1174)? prendendo la via di Susa. Fa incendiare quella città, costringe Asti ad aprirgli le porte, e combatte cinque mesi senza frutto per avere Alessandria, che i Tedeschi per dileggio intitolavano della paglia. Vi perdette un nu mero stragrande di soldati ; e, costretto ad abbandonarla, va a Pavia, e non ripiglia le ostilità contro la Lega, se non quando seppe che Vich- manno, arcivescovo di Magdeburgo ed altri suoi fedeli vassalli, scen devano pel piccolo san Bernardo

(1176). Corre allora a Bellinzona, ove raggiunge il loro esercito ; ma i Milanesi, come n ebbero sentore,. affrettano i soccorsi degli alleati. Il nemico era venuto ad accamparsi alla distanza di quindici miglia dalla loro citta, e que di Milano uniti alle milizie di fresco arrivate da Vicenza, da Verona, Brescia, Novara e Vercelli, muovono' il carroccio, e nella pianura dì Legnano, tra 1’ Olona e il Tecino, sono assaliti, sì che ripiegano verso 1’ arca della loro salvezza ; e poi, in presenza del

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