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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 601 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
N°. 25, Relazione dell’Elezzione di Monsignor Domenico Ant. de’ Conti di Thunn in Vescovo e Prìncipe di Trento adi 19 giugno 1730, (MSS. della Civ. Bibl. di Tr. N. 32). Adi 4 Aprile 1730 morì Domenico Antonio dei Conti di Wol kenstain, Vescovo e Principe di Trento, dopo cinque anni di governo poco applaudito per la sua naturale semplicità, inesperienza, e bontà. Li Conti Gaudenzo di Wolkenstain Capitanio della Città et il Conte Agostino di Thunn, (Era il primo nipote del defunto, il secondo

fratello dell’Eletto, entrambi poscia Consiglieri Intimi di Stato per Carlo VI) ricevettero il., solito giuramento delle Compattate dal Ca pitolo, il primo a nome del Conte Trapp di Bolzano Vice Capitanio ed il secondo a nome del Conte Renigli Capitanio della Provincia Tirolese. Fu determinata !’ Elczzione per li 19 Giugno col termine pe rentorio dell! 4 Luglio, intervenendo per Commissarii Imperiali il Conte Brandeis, et il Barone Fedrigazzi. Raccomandarono questi a nome di Cesare in primo luogo

Lodron, Mons. Soffraganeo Arcidiacono Conte Spauer, Conte Buc- celleni Seniore, Voltolini, Conte di Thunn, poscia Eletto Vescovo, Conte Troyer Preposito di Bolzano, Malfatti, Baron Baltassäri, Mar tini, Lorengo, Conte Spauer jun., Conte Wolkenstain, Ceselli, Conte Alberti,. Baron Firmian. Li due absenti erano il Baron Pilati, Preposito di S. Adalperto, allora Conclavista del Card. Sinzendorff per ordine della Corte, e Passi Segretario Imperiale in Roma, non Capitolare. Vi fu dubbio se fosse legitimo

impedimento il trovarsi in Conclave, perchè potesse mandar il suo voto sul motivo, che inserviendo Ecclesia principali praesumitur inservire Ecclesiae particulari, eo magis quod illud impe dimentum non erat praevisum trovandosi Egli in Conclave prima della malaria, e morte del Principe, e qualche tempo dopo la nova Elez ione. Dall’ altra parte pretendevasi, che quella presunzione non avea luogo ne’ Capitoli di Germania, li quali richiedono il servaggio di quella particolare Chiesa. Ma volle questi

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 366 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
suo intento conveniva sapesse i secreti della fazione opposta, ed a ciò gli soccorse l’infe deltà del canonico barone Pilati, che circuendo l’Alberti ne tradì l’ami cizia, svelando i secreti a lui confidati, E mentre si facevano questi secreti maneggi vennero in Trento i commissarj austro-tirolesi, il conte di Sarentein e il signor Hormayr, il primo cognato del principe ve scovo Domenico Antonio. Questi rassegnarono in Capitolo le loro credenziali (23 maggio); ed i canonici non tardarono

Concistoro 0 tribunale ecclesiastico salisburghese, e fu eletto preposito di Trento (1730) in luogo del conte di Lodron di fresco mancato a’ vivi. Indi i canonici di Salisburgo il nominarono decano della loro metropolitana (27 settembre 1733), e nel 1739 fu promosso al vesco vato di Seccovia nella Stiria. 2 ) Vedi Appendice N. 26,

progetto si collega con le famiglie Alberti e Trentini abituate da lungo a dominare negli affari del vescovato, e si ma neggia, perche si proponga il preposito barone Leopoldo Ernesto di Firmian già vescovo di Seccovia *), il quale avea molte aderenze con il Capitolo, e s’onorava della protezione della Corte, Ogni cosa si trattava nel segreto, e segretamente agiva del pari il canonico Fran cesco Felice degli Alberti di Fimo, S’ eran per ciò formate due fa zioni ; ma perché il Passi potesse riuscire nel

a convenirsi intorno alle capitolazioni da presentarsi al Coadiutore nel giorno della sua elezione, si raccolgono di nuovo, e compiute le solite formalità, si trovò che su sedici voti il Preposito ne ottenne nove 2 ). Il suffra ganeo Passi n usciva vittorioso ; ed egli, nell’ assenza dell’ eletto, inco minciava I’ opera della riforma. Se non che il troppo zelo lo spingeva ad un piano che piaceva a pochi ; e di qui il malcontento dei più, e il desiderio della presenza del Coadiutore nominato. Costui era

tuttora in Seccovia per motivi dp salute, e delegò Mons. Ciurletti, vescovo di Teya, una volta suffraganeo di Salisburgo, a prendere, in nome suo, il possesso del vescovato, il che avvenne- il dì 15 luglio *) Leopoldo Ernesto di Firmian era nato in Trento il 22 sett. 1708 da Francesco Alfonso e da Barbera Elisabetta di Thunn. Fu il secondo- genito;, da 15 anni v'ottenne il canonicato, e cinque anni dopo fu creato (1728) canonico di Salisburgo, poi di Passavia, e successivamente ebbe la presidenza del

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 606 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
della mattina 29 Maggio 1748, in cui mediante il Breve dell’Eligibilità in data delti 9 Fcbbr. 1748 fu eletto in Coadiutore cum futura successione, et cum exercitio utriusque regiminis Mons. Leopoldo Barone di Firmian, Vescovo dì Seccovia, Principe del S. R. I. Canonico di Trento, Passavia e Salisburgo, Preposito di Trento, eletto con nove Voti, che costituiscono la maggioranza in confronto d’ altri otto Voti contrarii, mentre Esso sollecitato, e per suaso dalli suoi Amici non comparve in Capitolo

Coadjuto, fa sperare un ottimo governo, scegliendo boni ministri, volendo lasciare andare le cose per li suoi Canali, e proponendosi dì reg gere, e non di lasciarsi reggere. Dio li conceda lungo, e felice governo. La vacante Prepositura di Trento fu per nomina della Sma Contessa del Tirolo conferita a Monsign. Passi, il quale poco applau dito in Capitolo e fuori rinunziò per impulso della medesima Impe ratrice Regina a Monsig. Pilati il Decanato. Questi fu dalla Sede Apostolica dispensato colla

per non pregiudicare alla Elezzione col suo voto, che saria stato il diciottesimo, capace a pareggiare, differire, et arrischiare 1 Elezzione, In Malfatti andò 1 Al berti, in Firmian andarono il Decano cum duplici voto, Thunn, Bal- tassari, Caschi, Filati, Trapp, Trentini, Forzi ; in Alberti andarono Buccelleni, Malfatti, Spauer, Lodron, Rortolazzi, Herberstein, Recordin. Pubblica Voce fu, e 1 ’ opinione delti Commissari!, della Corte di Vienna, dell’ Eletto, e di Casa Firmian, anzi del partito

retenzione delli suoi Beneficii d’ Ongaria, perchè colle sole rendite di Trento non avria potuto decentemente mantenersi, atteso gli giusti impegni, nè quali per la volontà del Signore Egli si trovava.

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 158 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
confermata (1750) dal Coadiutore e Amministratore plenipo tenziario Leopoldo Ernesto dei Conti di Firmian. Cessò di vi vere a dì 15 Giugno 1754, e delle sue opere d’arte troviamo di ricordare la statua della Madonna che sorge sulla colonna eretta nel 1845 alla piazzetta di Santa Maria Maggiore in Trento; i putti cogli angeli che sono all’architrave dell’altare maggiore del Duomo della stessa città ; i due medaglioni che si vedono sopra la porta del palazzo del Bar. Valentino Sal vador) in via

Lunga , e l’ altare di marmo della Madonna del Rosario che è nel Duomo di. Bressanone. Indi furono distinti scultori Cristoforo e Teodoro Be nedetti di Castione, il primo padre del secondo, e colui, che nel 1706 fece la colonna monumentale di Sant’Anna nel Neu ste d dTnnsbruck. Dello stesso sono pure le statue di San Carlo Borromeo e di San Ferdinando che sono nel Duomo di Trento, il pergamo di Santa Marta Maggiore, e parecchi altari eseguiti per le chiese dTnnsbruck e di Trens sotto Sterzmg

. ■— Il di Juì figlio Teodoro ebbe a segnalarsi colle opere poste nella cattedrale di Bressanone, collo splendido altare che eresse nella chiesa dell’Annunziata in Trento, e con molti altri lavori da lui eseguili per parecchie chiese della Lombardia e della Ve nezia, dove ordinariamente non vanno disgiunti il nome e la perizia del padre. — Certo Molla di Fassa, un'allievo de 1 Be nedetti, lavorò in Innsbruck per la chiesa di Santo Jacobo. Giovanni Insqm di Casez in Anaunia fu scultore di ge nio portato

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 368 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
delle capitolazioni la visita pastorale; e prima dà le più larghe ri compense ai principali fautori della toccata sua elezione : promosse il suffragane© Passi alla prepositura, e conferì il decanato al cano nico Pilati, creò consiglieri i canonici Ceselli e Trapp, ed a quest’ ul timo diede il titolo di canonico palatino con tavola e camera in Ca stello ; ma ad un tempo non lasciò impuniti coloro che lo aveano avversato. Del resto il governo del Firmian fu applauditissimo, e durò sino all’anno

l’autentica testimonianza dell’ adempimento della sua commissione 1 ). Il Capitolo ne rimase dolentissimo, e impiega ogni mezzo, perchè il Coadiutore rimanesse al suo posto, ma invano. Egli ad- duceva in ragione i bisogni della sua prima chiesa ; e la necessità di non poterli soddisfare senza la di lui presenza ; e quindi si dovette pensare ad una rielezione, per la quale fu indetto il giorno 6 marzo 1756. Fu eletto Francesco Felice degli Alberti di Enno ; ed il po polo, che sin’allora era stato compresso

dai rigori emanati dai con cistoriali tendenti a fare dei cittadini tanti anacoreti, proruppe in cla morose evviva, e in acclamazioni di sommo giubilo. Sente di essere libero, e vuole dimostrarsene, ripigliando i vietati divertimenti, e benché fosse tempo di quaresima, si fecero danze, mascherate, veglioni e quanto era stato proibito ne’ carnovali antecedenti. Nel cortile della casa stessa dell’eletto si rappresentò il carnovalesco trattenimento della polenta descritto dal Mariani 2 ), e fuori

le dimostrazioni di esul tanza si estesero a tutta la città ed alle ville circonvicine. Il Magi strato spedì all’ eletto Coadiutore un dono d’ argenteria del valore di 1000 fiorini in luogo dei 500 come era solito di fare in tale occa- ' sione; e tutto che si fece fu fatto presente il Firmian. Costui n’era dolentissimo ; e tutta questa baldoria durò tre giorni, senza che alcuno osasse frenarla. Il nuovo Coadiutore lasciava fare e taceva; ma per blicati nel Principato di Trento sotto il glorioso governo

di S. A. R. Leopoldo Ernesto di Firmian. Trento, 1880, pubblicato per lo nozze Skcmo-Firmian. ') Mangi : Annali citati , II, pag. 324. -) Mariani: Opera citata , pag. 432.

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 207 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
207 È detto, che il nostro Vescovo nell’anno 1469, verso i primi di settembre, si fosse recato a Roma in qualità di legato imperiale, per assistere ad un convegno di cardinali e principi cattolici radunato allo scopo di prendere le opportune misure contro le minacce dei Turchi e contro gli eretici di Boemia l )- Era allora ancora in vita papa Paolo II ; ma come il Vescovo ebbe compita quella missione, tornato in Trento, non tardò ad avere la nuova della morte di quel pontefice, il quale morì

d’ apoplessia, ed ebbe in successore (9 agosto) Francesco d’Albescola della Rovere, che si nomò Sisto IV. Questi volse tutti ì suoi pensieri alla guerra contro i Turchi, ed ai mezzi da impiegarsi nel riscatto del patrimonio della Chiesa, che, dopo la ristaurazione della Santa Sede in Roma, era caduto in mano dei condottieri e dei baroni che lo aveano usurpato. Soleasi dire, che anche il potere spirituale se n’ andrebbe, se non si rifacesse il tem porale ; ma alla riconquista ci voleatio le armi, e l’impresa

era dif ficile e perigliosa. Se non che Sisto pensò ad un espediente sin’ allora non praticato. Trovò che ogni papa avea, o poteva avere,, parenti o nipoti, e che il curarsi di loro, alla guisa d’un tenero padre dei proprj figli, sarebbe fare la sorte temporale della Chiesa ; e ne fa la prova con tre nipoti, i quali però non corrisposero ai desideri del Papa ; e nondimeno rimane fermo, eh’ egli fu il fondatore di quella terribile politica, che fu detta nipotismo , e fu cagione degli scandali che

nacquero in danno della virtù della religione, cui i papi erano tenuti di tutelare. Ed è pur questo il pontefice, che annuendo alle istanze dell’ Imperatore e dell’Arciduca conte del Tirolo, ebbe ad ordinare, che i canonici della nostra cattedrale debbano essere almeno per due parti di nazione germanica -). Il vescovo Giovanni nell’ anno 1473 ratificò la vendita, fatta da Vigilio e Nicolò fratelli di Firmian all’ arciduca Sigismondo, dei loro castelli. Ne investì esso Arciduca, e permise che quel feudo

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 338 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Teodorico e dì Margherita dei conti Thunn di Castel Brughiero ; nac que a dì 7 novembre 1621 nel castello di Tono in Anaunia, ed ebbe dallo zio Cristoforo, per cessione, il canonicato dì Trento (1641). Carlo Emanuele Madruzzo lo nominò arcidiacono della sua catte drale (1662), e nell’ anno seguente fu creato vescovo principe di Bressanone. Confermato vescovo di Trento, il Magistrato consolare invia a complimentarlo il capoconsole Alessandrini e il console Be vilacqua, e gli fa pervenire 500

fu fatta giustizia. Nel- 1 ’ 'occasione che fu concordato il possesso arrivarono in Trento i Commissarj Wolkenstein e Buffa, ingiungendogli di giurare le com pattazioni, le bolle pontificie e la Notula di Spira ; e tali molestie durarono sino all' arrivo del vescovo, che si effettuò ai 3 i marzo dell’anno 1670, senza alcuna pompa, nè alcun segno di pubblica esultanza 1 ). Nell’ anno precedente a questo arrivo Candia era caduta in 'mano de’Turchi (tó settembre 1669), e la infausta nuova tanto amareggiò

il pontefice, che cadde infermo, e morì (9 decembre). E nello stesso anno i nostri cronisti trovano da registrare una grande agitazione prodotta nelle popolazioni d’ Innsbruck e di Hall per le forti scosse di tremuoto, che vi si fecero sentire, e i danni che ne ri portarono in più luoghi i fabbricati. Trento ne fu esente, ina nell’ anno successivo (16 luglio 1670) n’ebbe una fortissima, che fu creduta come un residuo di quelle che furon sentite al di là del Brenner A papa Clemente IX, dopo un intervallo

di 4 mesi e quattro giorni, successe un Altieri romano, che si disse Clemente X, ultimo di casa sua, e tenero per le nipoti, che maritò con i Peruzzi, ai quali fece assumere gli stemmi e il nome Altieri. Il nostro Vescovo si rendeva intanto alla sua sede, e poneva mano al governo delie cose, adoperandosi nell’ infrenare i disordini esistenti, nel migliorare le con dizioni economiche della Mensa, nel fare, che colla giustizia e severità si mantenga il pubblico ordine. Ma a molti ciò non piaceva

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 249 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
249 ménica 17 settembre tutti i villici della pretura trentina a comparire con le loro anni, dai ìó anni in su, fingendo che il Principe volesse sapere su quanti militi potesse contare in caso di bisogno. E vi ven nero ; ma fatta loro una revista, i soldati del presidio li circondano e li disarmano. Se ne arrestano circa cinquanta, e furon quelli che passavano pei caporioni della sommossa, e quattro di loro sono de capitati, due ebbero le dita della inano destra amputate, ad uno si strapparono

, Tenno, Termeno e le valli di Giudicarle e dì Fiemme 3 ). E si nota come i castighi furono pronti e severi, e come i preinj che li seguirono per coloro che si mantennero fedeli alla causa del Prin cipe andarono a rilento, e furono scarsi e non egualmente propor zionati. Il primo a godere del frutto di questa fedeltà fu Baldassare di Clesio, fratello del Vescovo principe, il quale ottenne (1526) la . quarta parte della Regola di Roinalo, la quarta della decima mag giore e una parte della Regola

. 474, , ( ”>) Vedi Documento, stampato nell’occasione del cinquantesimo anni versario del sacerdozio di Don Luigi Gentilini. Trento, Scotoni 0 Vitti, 1884. 6 ) Alberti : Annali citati , pag. 477 e seg.

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 240 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di Trento otteneva dall’Imperatore la conferma de’suoi privilegi (i aprile 1521), e il vescovo Bernardo, la restituzione di Riva e del suo territqrioX3 mag gio i). Il Vescovo s’ obbligava con reversale a mettervi un capitano, che fosse tirolese o trentino, il quale giurasse a tenore delle conven zioni o compattate con la riserva delle imposte ed aggravi provin ciali 1 )-, e dopo ciò ne pigliava il solenne possesso (16 ottobre). En trava in Riva, e sattem le consuete cerimonie nella chiesa parrocchiale

, si recava alla loggia della piazza sotto il palazzo pretorio, ed ivi, esposto da Giorgio Firmian, maresciallo della Reggenza enipontana il motivo della sua venuta, i Rivalli prestarono al Vescovo 1’ omaggio e il giuramento di fedeltà, al quale furono testimoni Sigismondo dì Tono, consigliere regimmale, Antonio di Tiene vicentino, Paride Lo- dron, Nicolò di Neuhaus, Jacobo di Castelclesio, capitano di Stellino, Gaudenzio Madnizzo, Martino di Tono, Andrea Regio e Antonio Quetta, cancelliere acico

3 ). L’ anno appresso (1522) il Clesio, che era un umanista indifferente, conferma ad un certo Wolf ed agli Ebrei dimoranti in Riva i privilegi che godevano sotto il dominio de Veneziani e dell’ imperatore Massimiliano -, conferisce la rinnova zione dell’ investitura feudale a Nicolò di Gresta, chiamandolo con pregiudizio della chiesa trentina, tanto nell investitura che nel rever sale, Dominus Crestate; invia ai Rivani la conferma dei loro privilegi, ed accoglie con grato animo i due brevi papali, con

i quali Adriano lo sollecitava di recarsi alla dieta imperiale adoperandovisi in favore della Chiesa contro l’eresia di Lutero 4 ). A Leone X era succeduto (9 gennaio 1522) Adriano d’ Utrecht, sesto di questo nome, vescovo di Tortosa in Ispagna, e ultimo papa straniero. Non fu a Roma prima dei 3 l agosto ; dopo che i Francesi, furono sconfitti alla Bicocca (22 aprile), e dopo che Lombardia e Italia ne rimasero uh altra volta vuote. Era d’indole benigna pacifica, 1) Bone lui : Notizie citate , 111, pag

10
Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 26 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
mate dal Vescovo Lodovico Madruzzo e dall’Arciduca Ferdi nando C.te del Tirolo. J ) — Si ricorda inoltre come raccoglitore ed estensore di notizie storiche trentine Giacomo Castelrotto dei Signori di Striglio. Nacque nel castello dì Mechel in Anau- nia, correndo l’ anno 1520, dove suo padre Biagio, era in quel tempo Capitano presso i Conti di Firmian. Studiò le leggi, e riuscì un giurisperito di vaglia, sì che venne impiegato ne’ pub blici uffici, e s’acquistò la stima del Cardinale dì Trento

e la lode di molti , per la sua prestezza nel disimpegno degli affari a lui affidati. Morì circa l’anno 1586, e lasciò scritti che non videro la luce, e furono consultati e spogliati, per le memorie che contengono intorno alla famiglia de’ suoi avi, alla giuris dizione di Primiero ed alla storia della Valsugana, dal Monte- bello, quando pose mano a scrivere il libro delle Notizie sto riche e religiose della Valsugana e di Primiero. Ma dicendo degli scrittori di Storia trentina, che fiorirono in questo

secolo, non possiamo tacere di Giano Pirro Pincio; il primo che avesse dato alle stampe un volume di questa sto ria. Era Mantovano e si chiamava Giampietro Pinci; finché, passato in Venezia presso k> zio Filippo per istucliarvi le belle lettere e la filosofia, si disse, alla maniera degli Accademici del Fontano Janus Pyrrhus Pindus. Di là passò a Trento, e v’insegnò la Grammatica; ebbe fama di poeta lirico latino, e di lui, oltre le poesie accennate dal Bonelli -) come esistenti inedite nella

biblioteca episcopale trentina, abbiamo il poema De navigatione Philippi Regis vi Hispaniam (Mantuae, Ruffi- nelli, 1539 ). Nel 1546 pubblicò colle stampe del Ruffinelli la prima Cronaca di Trento (Cromcon Trideutinum), che un se colo. dopo fu data in italiano col titolo di Annali ovvero Cro- ') Vedi Papaleoni : Ardi. Trentino, Anno IX (1890), pag. 107 e seg. Bonelli (p. Ben.) Monumenta Ecclesiae Trìdcntinae, pag. 1 73 -

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 631 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
317 Nnm. 26. Relazione doll’Elezzione di Monsignor Leopoldo de’Ba roni di Firmian in Coadiutore del Principe e Vescovo di Trento adì 29 maggio 1748 pag. 289 » 27. Decreto di condanna del libro intitolato; «Lettera se conda» occ. dell’Ab. Gir. Tartarottì . . . » 293 » 28. Decreto di S. Maestà Regia dettato in favore di Rove reto nella questione dell’ Interdetto . . . . » 294 » 29. Memoriale dei Consoli e Provveditori della Città a Sua Altezza Rovma contro l’introduzione del Nuovo Co dice nella

Pretura di Trento » 295 » 30. Circolare del Vicario Mons. Zambaiti ai paroci, in cui si manifestano lo intenzioni di Sua Ecc. Bonaparte circa le cose di Religione » 299 » 31. Capitoli da osservarsi nell’Amministrazione del Con siglio di Trento . » 300 » 32. Supposta supplica de’ cittadini al Magistrato perchè rivendicasse i suoi diritti, offesi dai membri del Con siglio . . . . , . . . . » 301 » 33. Ricorso del Magistrato trentino a S. E. Bonaparte per essere sollevato dallo intemperanze del Consiglio

di Trento » 302 » 34. Serie dei Prelati del Convento Prepositurale dei Cano nici Regolari di Sant’Agostino in S. Michele all’Adige. » 303 » ' 35. Proclama d’Àmnistia ai popoli del Tirolo . . . » 306 » 36. Sentenza pronunciata in Mantova contro, Andrea Hofer » 307 » 37. Lettera pastorale del Vescovo Benedetto Riceabona do Reichenfels » 310

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 209 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
209 1482, V septembris) ; ma passato questo tempo non sì ricorda che in Trento fosse stato impresso alcun altro libro prima deiranno 1528, del quale è lo Statuto Tridentino di Bernardo Clesio. Erano anni gravidi di sciagure, ne’ quali il popolo gemente si dimenava e con torceva tra le strettoie della tirannide feudale sempre pronta ad ir rompere contro di lui, a soffocarne le aspirazioni ed a punirle con le più terribili vendette. Nell’ anno 1474 sì tentò di sorprendere Castelcorno in Valle

Lagarina custodito da un capitano vescovile, e gli autori ebbero in pena la decapitazione. Alla stessa condanna furon sottomessi Anto nello di Gando e Giovanni Zucherio, ì quali insorsero contro il ca stellano di Tenno, ed è detto, che il Zucherio, subita la pena capi tale, fosse stato fatto in quarti, a appeso alle quattro porte della città 1 ). E sino a tanto che le cose si riducevano a piccole dimensioni era facile al Vescovo di vincerle con il terrore delie condanne. Ma non così ne’ tumulti più

In ama di Dermulo, Bonmartino Gua- resco, Giovanni Gentilini, il. notaro Bartolomeo di Cles e Federico di Malè ;. i quali, dopo parecchi convegni tenuti segretamente, si rac colsero in San Zeno, e a dì 29 maggio 1477, festa dei santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro, in mezzo alla folla accorsa da ambe le valli, dannò il segnale della rivolta, gridando : vìva il popolo ! Tutti se ne sentono scossi, e armati di alabarbe e di armi d’ ogni maniera muo vono verso il castello di Coredo, dove avea sede

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 369 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
dell’ imperatore Giuseppe 11 con il titolo di San Pietro in monte auro; dignità che ricevette in Vienna (19 aprile 1782) dallo stesso pontefice Pio VI. E fu durante il suo governo in Trento, che la signoria di Castel Corno, ossia d’Isera, in valle Lagarina, ripassò alla Chiesa trentina per 1’ estinzione avvenuta della Casa de’ conti di Liechtenstein, che ve la tenevano in feudo 3 ). Del coadiutore Alberti si rammenta lo zelo, con il quale egli s’impegnò per condurre a termine la causa che

ne’ due passati secoli, i quali non dicevano diver samente, Era tuttavia impacciato, e solo a forza di indefesse cure e di maneggi potè appianare le difficoltà che gli si opponevano; potè rappattumarsi con il Firmian, il quale fu riconosciuto, invece di de bitore, creditore di undicimila fiorini ; e potò, creato vescovo di Me- . litopoli, prendere il suo formale possesso (25 ottobre 1 ). Il Firmian ritornò allora alla sua sede di Seccovia, e poi, in signito della porpora cardinalizia, dietro proposta

s' agitava da molti anni in Roma circa 1’ affare della giurisdizione, facendo accettare al Capitolo un aggiustamento, che fu esteso e concertato in ventidue articoli 4 ). È questa la parte più saliente del suo governo, essendo che la sua coadiutoria non ebbe a durare più dì due anni. E in questo tempo cessava di vivere Benedetto XIV (2 maggio 1758)) che fu pontefice degno di ammirazione ; esempio raro di condiscendenza, combattuto dai rigidi e dagli atroci, e tuttavia solo esempio, che può 1) Manci

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 605 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, benché sperasse sempre bene, cioè che non concorresse in Firmian. Questo Impegno tra Alberti e Pilati consisteva da qualche tempo avanti all’ Elezzione, contro chiunque quasi violentemente fosse imposto al Capitolo per Coadiutore contro il suo diritto incontrastabile della Libera Elezzione, e nudamente contro la persona determinata del Firmian, il quale in niun modo dichiaravano per incapace, o indegno. Più tardi s’impegnò Pilati di non concorrere in Firmian, non as solutamente , ma condizionatamente

, et in ispecie, se veri, sono, gravi e colposi li suoi debiti, li quali non si qualificarono tali, anzi furono notabilmente mitigate le circostanze : Se come Coadiutore non voleva risedere in Trento, lo che si trovò falso : che non si venga obbligato d’ eleggere un soggetto di qualità inferiori : che non si formi la mag gioranza altronde etc. Ma quest 1 onestissimo tratto del Pilati non produsse alcun effetto, perchè in tutto quel dì fece il partito d’Albertì Conferenze sopra Conferenze, fissando la sua

, Pilati col suo Voto formerà il Nono e l’Inclusiva, ad ogni modo desiderando anche il Decimo Voto. Quella notte in sequela della condizionata dichiarazione del Pilati fu guadagnato il Ceschi, come la mattina seguente fece 1’ Hormayer sapere al Pilati, aggiungendo che secondo ogni probabilità Buccelleni, Spauer, Recordìn, e forse 1’ istesso Bor- tolazzi anderiauo nel primo Scrutinio in Firmian. Dopo queste notizie dichiarò Pilati, che nel nome di Dìo, Esso nel primo ' Scrutinio anderia assolutamente

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