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Title A - Z
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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 614 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
punto che qualunque individuo del Clero secolare e regolare eseguirà fedelmente quanto viene ad esso prescritto, es sendo ciò anche intieramente uniforme allo Spirito del Vangelo che prescrive l’obbedienza al Governo ed uno intiero distacco da tutte le cure temporali. Farete finalmente sapere, che tutte le funzioni ecclesiastiche siano continuate nel modo fin qui praticato giusta l’espressa mente della prelodata ’Ecc. Sua, con che vi preghiamo dal Cielo ogni be nedizione. In fede. Dato in Trento

1 ’ Imperatore. 3. A questo renderan conto tutti i scossori del Principe di qual siasi sorta d’imposte dirette o indirette che aspettavan al Principe. Il Consiglio di Trento ne renderà conto alla Repubblica di tutte le rendite del Principe e dell’ Imperatore, e veglierà perchè niente sia trafugato e distrutto, 5. Tutti gli atti saranno a nome della Repubblica. 6 . Il Consiglio di Trento presterà il giuramento di ubbidienza, e lo farà prestare da tutte le autorità civili e politiche del paese.

Noi dunque ci affrettiamo a darvi questo consolante avviso, acciocché ne rendiate tosto inteso il Popolo, ed il Clero tanto se colare che regolare della vostra Parecchia, incaricandovi pure di se riamente ammonirlo ad astenersi da qualunque ingerenza in affari secolari, ma bensì di attendere unicamente ai doveri di buoni Eccle siastici, precedendo gli altri con Esempio di zelo, e con 1 ’ esercizio di quelle virtù che possono renderli meritevoli del predetto valido Patrocinio. Non dubitiamo

dalla Cancelleria Ecclesiastica li 6 settembre 1796. Zambaiti Vicario Generale. Pietro Giuseppe Cloch Cancella N. ü 3t. Capitoli da osservarsi nell’Amministrazione del Consìglio di Trento. (Dal Manci: Annali Gitoti, III. pag. 728). Annata d’ Italia Libertà Egualità /. Il Consiglio di Trento detto aulico continuerà le sue. funzioni civili, giudiziali e politiche secondo la pratica e sistema del Paese. 2 . A questo s’aspetterà quell’autorità, che prima aveva sopra il Principato di Trento

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 225 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
d’interdirla per modo, che potesse venire derubata impunemente da tutti, e fosse scomunicato chi desse asilo ad un veneziano. Pubblicato l’interdetto, s’incominciarono’ le ostilità, e fra Agna- dello e Mirabello i Veneziani ebbero una terribile sconfìtta (^mag gio 1509): l a quale decise della sorte della Repubblica. L’Alviano n era caduto prigioniero ; Caravaggio, Bergamo, Brescia e Crema s’ affret tarono a riconoscere il vincitore, e tanto grande fu lo spavento di che *) Màkiami : Trento con il sacro

suono dei tamburi, e in pari tempo i cittadini sbucciano armati da tutti i luoghi, li circuiscono, e li costringono ad andarsene coperti di avvilimento i ). E intanto i Veneziani tornano ad invadere il campo nemico, e sono di nuovo rincacciati. Incominciano allora a sentire il bisogno della pace, e pace desideravano anche gl’ Imperiali ; onde Massimiliano ne commette la trattazione al maresciallo Paolo di Lich- tenstein ed al vescovo Giorgio. Questi se ne fa iniziatore presso il veneto Senato

. I Veneziani non seppero di questa lega, che quando fu pub blicata, o poco prima. Approntarono tosto un possente esercito che misero sotto la condotta del conte Pitigliano fiancheggiato da Bar tolomeo d’Alviano che avea il titolo dì governatore; ambidue Romani della famiglia degli Orsini. Andrea Gritti e Giorgio Cornano n’aveano la sorveglianza, ed erano procuratori della veneta Signoria. L’Alviano, che si ricorda per un ordine dato in marzo 1509 circa le fortifica zioni da farsi in Rovereto 2 ), dovea

prendere P offensiva contro il ducato di Milano, mentre il Conte avea da tenersi alla difesa ; ma nessuno dei due poteva oltrepassare i confini. E intanto i Francesi che erano in Lombardia si preparavano a combattere ; Massimiliano poneva i Veneziani al bando dell’ Impero ; il Vescovo di Trento riceveva dall’ Imperatore ordini, perchè tenesse ben custoditi e pre sidiati i passi di confine; e il Papa intimava a Venezia di restituire, entro ventiquattro giorni, alla Chiesa le terre usurpate, minacciando

Concìlio e altri notàbili, pag. 298 e seg. 2 ) Due documenti tratti dalla Mazzeltiana, e pubblicati per le nozze Scintoni-Dorir/oni. Trento, 1855, pag. 10 e seg.

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 199 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
in Mezzolombardo il 3 Maggio del 1772, ed ebbe vita non sempre lieta, spesso travagliata dai capricci della fortuna e dalla malignità degli uomini. Studiò in patria e fuori, a Bressanone, a Pollinga in Baviera ed a Trento; attese agli studj legali in Innsbruck, e tutto infervorato dei principj di libertà succhiati colle dottrine apprese nelle opere di Carlo Antonio Filati, di Voltaire, 'di Rousseau e di altri campioni del nuovo movimento sociale che avea avuto principio in Fran cia, vi fondò un Club per

molto eruditi che formano l’oggetto della sua maggior fama, e che raccolti in tre volumi uscirono col titolo Della storia e della condizione d'Italia sotto il governo degli Imperatori Ro mani (Milano, 1838)., Compiuto questo importantissimo lavoro, si dava premura ad estenderne un altro sulla storia d’Italia nel medio Evo; ma una paralisi progressiva lo invase nel corpo e nella mente, sicché trasportato a Venezia, non più si riebbe e morì a dì T3 ottobre del 1839. Era uomo di elevati senti

menti, caro a tutti e in ispecie a coloro ch’ebbero la fortuna di averlo a maestro. Alla storia univa anche l’insegnamento della filologia ; e v’è ancora chi ricorda, come insegnando que sta materia, sortisse soventi volte con qualche digressione, e poi tornasse alle norme prescritte, per sè stesse difettose e da lui censurate, dicendo : ma torniamo alla nostra broda. Francesco Filos scrìsse poco e bene, e sempre di cose patrie, perchè della patria sentiva altamente e n’era glorioso. Nacque

la propagazione delle idee e istitu zioni liberali. N’ebbe l’arresto, e poi la condanna di quattro mesi di carcere; finiti i quali continuò a frequentare l’uni versità Innshruckese coll’ intendimento di dare termine ai corsi dì legge; ma, neh frattempo invaso il Trentino dalle armi di Napoleone Bonaparte, abbandonò Innsbruck per se guire, come fece, il vessillo della Repubblica. Ebbe protezione

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