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Books
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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 185 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di Mazovia. (1419— 1444). Alla morte del vescovo Giorgio Federico tornò ad intromettersi nell’ amministrazione del principato trentino. Scrìsse al Capitolo una lettera (24 agosto 1419)? intimando ai canonici di disporsi all’ elezione del successore, e avvertendoli che entro tre giorni egli stesso sarebbe a Trento per concertare con loro. Venutovi, promuove la nomina di Giovanni d’Isnina, decano della cattedrale, il quale avea patteg giato con il Duca, convenendo eh’ egli cederebbe a lui i feudi che

Enrico di Rottemburgo riconosceva dalla Chiesa trentina, e tutto ciò che - per sentenza del Concilio di Costanza, era stato aggiudicato al ve scovo predecessore. Ma quella nomina non fu riconosciuta valida dalla Sede apostolica, e tuttavia il Duca mise il vescovo eletto in possesso dei castello del Buon Consiglio, di Riva e Tenno e d’ altra piccola parte del territorio; tenne per se buona parte del principato, ed obbligò i cittadini di Trento ad essergli ubbidienti 2 ). Se non che il Vescovo, dopo

un anno e dieci mesi, s’indusse a rinunciare al vescovato, e papa Martino V si dà premura, perchè la sede di santo Vigilio non rimanesse priva di pastore. Propone che si nomini Enrico Àuer, ve scovo di Gurck, e non è accettato ; fa nuova proposta, accennando ad Enrico Flechte! decano della cattedrale di Padova, e i canonici d accordo con il Duca, conte del Tirolo, dichiarano di non volerlo. *) Alberti : Annali citati , pag. 286. 2 ) Alberti; Annali citati , pag. 287 0 seg.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 209 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
209 1482, V septembris) ; ma passato questo tempo non sì ricorda che in Trento fosse stato impresso alcun altro libro prima deiranno 1528, del quale è lo Statuto Tridentino di Bernardo Clesio. Erano anni gravidi di sciagure, ne’ quali il popolo gemente si dimenava e con torceva tra le strettoie della tirannide feudale sempre pronta ad ir rompere contro di lui, a soffocarne le aspirazioni ed a punirle con le più terribili vendette. Nell’ anno 1474 sì tentò di sorprendere Castelcorno in Valle

Lagarina custodito da un capitano vescovile, e gli autori ebbero in pena la decapitazione. Alla stessa condanna furon sottomessi Anto nello di Gando e Giovanni Zucherio, ì quali insorsero contro il ca stellano di Tenno, ed è detto, che il Zucherio, subita la pena capi tale, fosse stato fatto in quarti, a appeso alle quattro porte della città 1 ). E sino a tanto che le cose si riducevano a piccole dimensioni era facile al Vescovo di vincerle con il terrore delie condanne. Ma non così ne’ tumulti più

In ama di Dermulo, Bonmartino Gua- resco, Giovanni Gentilini, il. notaro Bartolomeo di Cles e Federico di Malè ;. i quali, dopo parecchi convegni tenuti segretamente, si rac colsero in San Zeno, e a dì 29 maggio 1477, festa dei santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro, in mezzo alla folla accorsa da ambe le valli, dannò il segnale della rivolta, gridando : vìva il popolo ! Tutti se ne sentono scossi, e armati di alabarbe e di armi d’ ogni maniera muo vono verso il castello di Coredo, dove avea sede

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 87 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
nel frattempo a rimanersi alieno da ostilità : non osava opporsi al Comune di Trento, cercava di riconciliarsi con i conti di Piano e di riabilitare pacificamente la sua autorità in Valle Lagarina, ed altrove, accordando nuove investiture feudali, comperando diritti perduti, facendo ricostruire castelli, det tando regolamenti e statuti relativi alla zecca ed alle miniere del principato, e facendo accordi con la società di navigazione sull’Adige da Bolzano alla Chiusa dì Verona 4 ). Se non che dopo

quattro anni di governo, passati senza notevoli avvenimenti, fu colpito da lunga e penosa malattia, durante la quale molti beni della Camera vescovile furono distratti, ed altri infeudati per tavore e per tenuissimo com penso. Mancò a’ vivi li 20 settembre 1188, e in luogo suo fu no minato (6 decembre) Corrado II della famiglia de’ Signori di Beseno, egli .pure ghibellino e inclinato ad allargare U suo potere a spese delle libertà comunali. Incominciò a governare, ottenendo dall’ Impe ratore Federico

di questo imperatore, nè tardò dì avere anche ■quella di Arrigo VI di lui figliuolo, a cui nell’ anno stesso della morte del padre, calando per il Trentino in Italia alla volta dì Roma, prestava omaggio, prescrìvendo la formazione di cinque drappelli, o colume Ili destinati ad accompagnarlo 4 ). ... *) Alberti : Annali ecc,, pag. 33-37. ; 2 ) Bonelli: Notizie istorico-critìche, eco., II,' pag. 487. 3 ) Bonelli : Opera e volume citati , pag, 492, ■i 4 ) Kink : Codex Wangianus, pag. 102.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 192 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e manda a lui due nobili, che gli recano la patente di Capitano Generale, e il dono della casa in Venezia, che fu del dal Verme, e insieme con 1 ’ onorevole aggregazione alla veneta nobiltà a ). Il capitano Peloso era con lui, e prode in anni, fu più volte alle prese con il nemico, finche ferito in un combattimento, lasciò la vita in Verona il dì 28 gennàio 1439 i 2 e v’ebbe onoratissime esequie *). Intanto Brescia veniva stretta d' assedio. Il Piccinino occupava tutto il paese all’intorno, divergeva

le acque, e scompartiva ì suoi militi in tre accampamenti. Gli assediati aveano giurato di farsi sep pellire sotto le ruine della città, anziché ritornare al dominio del Vi sconti ; e questo giuramento ve lo mantennero''con quello spirito di sacrificio da far maravigliare gli stessi loro nemici. La fame, la peste e tutte le miserie imaginabili vi s’insinuarono con tutti gli orrori 1) Buognoli : Opera citata , pag. 127, 2) Bertanza: Storia di Rovereto compendiata , pag. 50. 3) Brognoli: Opera citata

, pag. 128. — Muratomi Rer. ital. Scripts (Sanato : Opera cit .), XXII, col. 1064. i) zagata : Cronica della città di Verona , li, pag. 61. 5) Dalla Corte: Deir Istoria della città di Verona , 111, pag. 28,

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