Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
coi fratelli, e fu stabilito, che Lotario conservasse il titolo d’impe ratore, tenendo le provineie eh’ erano tra il Reno e il Rodano, la Saona, la Mosa e la Schelda, nonché il regno d’Italia. A Lodovico fu assegnata la Germania con qualche città della sinistra del Reno, tra cuì Magonza, ed a Carlo, che si disse il Calvo, la Neustria che equivale alla moderna Francia. Alla Germania fu pure aggiunta la Rezia, nella quale era compresa la Venosta ; ed è probabile, che il confine tra l’Italia
da notare, eh’esso nell’anno 857 fu a Trento ad abboccarsi, con lo zio Lodovico re di Germania, allo scopo di conchiudere collo stesso un trattato di lega. Nell’872 v’ inviò Angelberga, sua moglie, a trattare col medesimo; segno che Trento acquistava, presso i re d’ Italia, quell' importanza, che gli conferiva la. sua geografica posizione, scelto come era in luogo acconcio al convegno de’ principi. Lodovico II non avea prole maschile, ed Angelberga si studiava di ordinare gli affari dì successione
. I due re, Carlo il Calvo , e Lo dovico di Germania, pretendevano all’ Impero, e gli ottimati italiani volevano un re che non avesse da disturbare i loro interessi. Basilio, imperatore d’ Oriente, faceva inutili sforzi per dare un figlio ad Er- mengarda unica figlia di Lodovico, e papa Adriano II levava pretese per disporre da sè della corona imperiale. Scriveva a Carlo il Calvo, e gli prometteva di consacrarlo nel caso che PImperatore avesse da morire. E mentre si facevano queste brighe, Lodovico
guerreggiava in Italia; ma, andata male l’impresa sostenuta contro il duca di Be- *) Malfatti : I confini del Principato di Trento. Roma, Arch. stor. per Trieste ecc. 1883 , pag. 10 ,