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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 302 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
302 Innocenzo a Prato, ed Ambrogio Franco, questo di Arco e . quello di Trento, scrissero latinamente di storia patria; il Franco, del castello, del comitato e della famiglia d’Arco, e 1 a Prato, una storia della città di Trento e dell’intero principato. Una monografia della guerra de’ Rustici nel 1525 ci fu data dal contemporaneo Gi rolamo Brezio Stelli mauro *) ; Rocco Bertelli di Preore in Giudicane ci descrisse il Contrasto e la guerra delle noch avvenuta tra Dasindo e Stumiaga nel 1579

. — Giacomo Aconcio 0 Conci di Ossami nella valle di Sole, giureconsulto ancor lui, attese alla ricerca del migliore strumento per 1 ’esame e 1 ’acquisto delle umane cognizioni, e con il suo libro De methodo (Basileae, 1558) meritò dì conseguire un posto distinto nella storia della filosofia 4 ). Negli studj sacri furon chiari i nomi dì Antonio da Revò, di Donato Fezzt da Termenago, di Paolo Guidelti di Trento, che medico, e, come pare, non insignito degli ordini sacerdotali, fu al Concìlio e vi lesse due

; una Cronica Tridentina (Cronictim Trìdentinum) . ci pervenne colle stampe del Rufinelli di Mantova 1 ’anm? 1539 da Giano Pirro Pincio Mantovano, che si tenne in Trento quale maestro di grammatica -, Tomaso Girardelli di Trento compose un pronostico pel 1567 che stampò in Novara, e Giacomo Casterotto dei Signori di Striglio lasciò una cronaca, delle cose di Valsugana, che rimase - inedita. De’ giureconsulti si nota primo Calepino Calepini di Trento morto 1 ’ anno 1485. Di luì si fa lode pei

cit. pag. 81. 9 Mamiani : Rinnovamento della Filosofia antica Italiana. Fi renze, 1836, pag. 25. — Degebaudo : Histoire comparite des syslemes de Philosophie. Paris, 1847, II, pag. 1-11,

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 159 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
l’anno 1671, e delle sue opere ricordiamo il palazzo Lichtenstein in Vienna e la elegante cappella del Conte Pollheim presso il Duomo di Augsburg. — Francesco Giongo di Lavarone fu l’architetto della fontana della Piazza mag giore di Trento; — e come architetto va altresì encomiato Ambrogio Rosmini di Rovereto. Ei naque nel 1741 e morì

che in breve tempo trasse a sè la stima di quanti videro le opere sue. Felice Fontana lo volle presso di sè a Firenze, e colà si distinse nel lavorare in legno i pezzi anatomici dei preparati in cera pel Museo fiorentino. Vi andò nell’anno 179S, ma nel 1805 gli mancò il Fontana, e tuttavia non ri mase scoraggiato. Aperse un piccolo studio in Via della Scala , e lavorando in legno, in alabastro e in marmo di Carrara, crebbe in fama e visse onorato di commissioni nazionali ed estere

apostoliche sono all’altare maggiore della chiesa parocchiale di Cavalese, Nell’ architettura furono valorosi i fratelli MiscoNEL di Tesero in Fiemme che lavorarono insieme, e fecero il presbi terio della chiesa della loro patria, il campanile della paroc chiale di Cavalese, quello di Borgo di Valsugana sui disegni del Temanza, ed altri edificj sì pubblichi che privati. — Ga briele Gabrieli di Rovereto si tenne per lo più a Vienna, dove colla sua perizia mise opere che resero rinomato il suo nome. Nacque

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 16 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
di Trento, e si fosse chiamato Logorino per distinguersi dal suo omonimo amico e cugino Giovanni Donnini. Il Bonelli -), ed il Tovazzi * h dicono di aver veduta un’elegia MDVII con questa iscrizione: Ad I), Georgimn Neide - eher Antistitem et Excelsum Principem Tridentimim Joannes La gar iniis sacerdos etc. Il Ma fife i 4 ) parla di un codice della Saibantiana contenente gli epigrammi del Bagarino insieme a quelli di Jacopo Guarnenti Veronese detto Philomusns ; codice Panizza Dr. Augusto ; Iacopo

il latino era divenuto la lingua degli scrittori, il solo linguaggio delle intelligenze, che potesse unirle insieme e formare dei let terati una grande repubblica. Veniva adoperata per ogni ge nere di scritture, la poesia latina veniva coltivata di preferenza, e da noi ebbe cultori non pochi. Di questi, oltre al poeta menzionato, troviamo di registrare tra i migliori Alberto Al berti di Trento, Carlo di Sporo, Massimo' di Riva, Lodovico e Giovanni Betta di Arco, Iacopo Vergnano, e Giovanni

Bagarino. Il Vergnano era pure di Arco, ove nacque circa l’anno 1510. Abbracciata la carriera-sacerdotale, ottenne dal principe Vescovo Cristoforo Madrtr/.zo la pievania di Lomaso, cui tenne parecchi' anni, che furono i più belli e tranquilli della sua vita. Se ne ritrasse di poi; e ritornato in Arco, vi morì Canonico di quella Collegiata, correndo l’anno 1596,. od ai .primi del susseguente a ). Giovanni Bagarino è detto che appartenesse alla fa miglia parmigiana dei Donnini venuta -a stabilirsi in Ala

Vergnano di Arco. Trento, Archiv, Trent, IH, pag. 158 — 190. Bonelli Monumento a pag. 171. 3 ) Tovazzi : Bill, Tir. Man. p, 279. *) Maffei : Verona illustrata. Parte II, col. 107.

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 285 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e i consiglieri Sforza Costede, e Francesco Betta. Ed era questo il tempo, nel quale il nostro Leonardo Colombino nativo di Terlago e cittadino di Trento giaceva in carcere e veniva processato come ere tico. Egli è lo stesso Colombino che mise in versi il Trionfo trentino nel- 1’ occasione della festa celebrata per la vittoria di Carlo V a Mühlberg'. Era accusato dei soliti errori attribuiti agli eretici, e più, di avere corri spondenza epistolare con Zuan Antonio Zurletta, eretico dannato, che viveva

in Tirano di Valtellina; di essere famigliare con Giacomo Berti- gnollo di Tondo il quale teneva calzoleria in Trento al Cantone, e con un Messer Nicodemo notaro, e con altri eretici. Il suo processo l ) incomincia col giorno 7 aprile e finisce col 15 maggio, assoggettando il povero uomo alla pubblica abiura, a un mese di reclusione in casa, senza uscire se non per andare al la messa, e digiunando per un anno intero ogni sesto giorno a pane ed acqua, a presentarsi ogni mese all Ordinario, ed ; a fare

non poco a scuotere gli animi anche tra noi, a farli spoltrire, ed a renderli alla vita dell’in telligenza. Nell’anno 1562 fu il nostro Madruzzo nella Marca anconitana, 9 Vedi Processo conservato nella Bibl. com. di Trento al N. 616.

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 327 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
talora in forma di giovane, talvolta di prete e tal altra di becco. ■< nel processo fatto loro apparisce, tra le altre cose, che avevano af- > fatturato un Cristoforo Sparamani, sorprendendolo di notte mentte dormiva e ungendolo da capo a piedi con unguento diabolico, onde il povero giovane divenne epilettico e fu menato a Trento dal padre Maccario che distribuiva certi bollettini contro le affatturaziom *)• A dare virtù ai loro unguenti pare non avesse mai dovuto mancare la polvere d’ ossa

furono richiesti, se il diavolo possa far perdere la virginità ad una fanciulla. Dissero che „ trat- 1 tandosi d’atto di vita, e la vita essendo una mistura d’anima e di ” corpo e gli angeli non avendo corpo, ne conseguiva che le facoltà ” generative non avrebbon potuto venir esercitate dal diavolo, eh’ è ” angelo scaduto, salvo il caso, che impossessandosi della spoglia ” d ’ un trapassato, se ne fosse servito per produrre quello spaventoso ” fenomeno che appellasi incubo „»). Una di queste streghe

fu trovata morta nel carcere, ed essa per ordine di Don Giovanni Bragliardi, arciprete di Villa, fu sepolta nelle ghiaje. Le altre, tutte confesse a forza di spasimi riportati sotto 1’ azione della tortura, subirono la morte sul dosso di Brancolino (i l aprile 1647V Ivi Leonardo Oberr- dorfer di Merano, carnefice patentato, esegui la immane sentenza. Erano cinque, e vennero decapitate e poi abbruciate. Ire riuscirono a fuggire e queste furono bandite a quindici miglia italiane dalla giurisdizione

un lihricciolo stamnato in Trento nell’ anno 1634, con i tipi di Santo Zanetti, e elio s’intitola : Del modo di conoscer et sanare i male fidati, e dell' antichis simo uso di benedire. 4) Dandolo : Opera citata , pag. 246,

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 182 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
dere le memorie della sua vita; ma alla loro continuazione gli fece difetto la lena di sovente combattuta dai mali che segna vano la fine della sua esistenza. Morì il 29 decembre 1883. ; Ferdinando Betta, figlio di padre trentino, ebbe sino dai più teneri anni una forte inclinazione per gli studj letterarj. Nacque a Milano li 14 maggio del 1823 da Francesco nob. de Betta dì Brentonico e Desiderata Morol francese. Fece gli studj classici nel ginnasio e nel liceo eli Belluno,, frequentò l’U

autore; ma rapito dalla morte a di 18 decembre del 1878, ne vide il termine, ma non la stampa, la quale ci fu ( data di poi, per cura della Vedova colta Signora Luisa' Salmon, in bel volume coi tipi della Tipografia Roveretana, Ditta V. Sottochiesa (1881). De’ suoi scrìtti rimangono ancora, le traduzioni del Daton e del Robespiere dello stesso autore del Re di Sion, e quello dello Schizzafuoco e del Figlio delle selve..di Federico Halm. — Giuseppe Antonio Vi an di Perra di Fassa pose ogni studio nel

rilevare gli elementi del ladino gardenese. Nacque li io apriledel 1804; studiò nel ginnasio d* Innsbruck, e poi nel liceo di Trento. Si rese sacerdote, e fu dapprima cappellano a Bulle, e poi curato a Sant’Udalricó di Gar dena, dove cessò di vivere il 23- gennajo dell’anno 1880. Ivi ebbe campo di studiare la vita, i costumi ed n dialetto di que’ robusti alpigiani, nati al commercio dei giocatoli e delle figu-

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 77 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
La rhcossä 77 ' alla Scrittura dei così'delti Confratelli del Santissimo della città di Rovereto, circa lo stare in presbiterio etc.-(Mantova, J 7 5 2) ; Orazione panegirica di Maria Forgine Addolorata detta nella Chiesa della Confraternita dei Ss, Rocco e Sebastiano in Rovereto (Rovereto, 1753); Epistola ad C A. Rar. de Buffa de versione germanica suae propugnationis Adnotationum eri- ticarum adversus Responsa P. Georg. Gaar (Venetiis, 173ÓÌ; Della vocazione e professiate religiosa

di un figliuolo unico di genitori poveri (Lucca 1760 ); Acroasis habita in Oenipontana Universitate de eo quód dicìtnr ubìdesìnit ethicus ibi incipit Ju risconsultus, sive de Philosophiae moradis ad furis prudentiam necessitate Viennae (1767); Dissertatio accademica de historici studii amoenitate atque utilitate etc. (Oeniponti, 1777; De pre sbyterio et in eo sedendi iure , Disputatio (Tridenti, 1779 ; Difesa e ragioni dei Canonici della Collegiata di Arco con tro le accuse e pretese deW Arciprete Francesco

Santoni (s. 1 . 1781). —„Vedi la vita scritta da dementino Vannetti ( Com mentariolum de Ioannae Baptista Graserio , Mutinae 179OJ — Felice Giuseppe Betta ( vi- 1765), Arciprete della chiesa della sua città, il quale lasciò poesie italiane e latine che si conservano in parecchie Raccolte di quel tempo e nell’Acca demia degli Agiati; — Giammaria Desiasi (1724—1777), prete accademico Agiato, e fino dal 17Ó7 pubblico professore di rettoria nel ginnasio di Rovereto, sua patria, fece la prefa zione, di che

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