Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
, e di là a Roma, ov’ ebbe a perfezionarsi nello studio delle leggi civili e canoniche, non meno che nelle lingue greca, ebraica ed arabica, nelle quali fece un tal profitto, che venne creato membro del collegio di Propaganda, e fu assunto nell’ archiginnasio della Sa pienza, dove vi stette per lo spazio di otto anni interi. Passato quel tempo, 1’ arcivescovo di Salisburgo, Gianernesto dei conti di Thunn, lo chiamò a sè, gli conferì la direzione della sua cancelleria e lo nominò suo consigliere. Alla morte del
bibliotecario cesareo, signor Nessellio (1699), l’imperatore Leopoldo I lo chiamò a succedergli, ed otto anni dopo fu spedito in Italia insieme con Adamo conte di Martinitz viceré di Napoli, ma sei mesi appresso fe’ ritorno a Vienna per dare termine al registro di quella biblioteca, già arricchita di molti codici e manoscritti-, frutto delle ricerche da lui fatte nel corso dei suoi viaggi. Nel 1723 andò a Roma, e prima di questo tempo avea conseguito in Trento il canonicato a lui ceduto da Giovanni Ber