Il Progresso H 9 Cavalese, e poi la direzione del cìvico Ospitale.di Trento, Indi se ne ritrasse ed impiegò l’opera sua come medico consulente della città. Negli ultimi anni della sua vita trovava diletto nelle piccole occupazioni di una campagna che s’univa alla sua villetta ai Giardini, ed ivi morì il 30 dicembre del 1876. Scrisse dell’ Esistenza, danni e tragitto dèlie malattie ereditarie e di famiglia (Trento, 1826), i Cenni biografici ’intorno a G. B. Borsieri (Ibid . Ì827), quelli
, ed a promuovere con tutti i mezzi il bene materiale e morale de’ suoi concittadini. Ma sul più bello della vita, fu colto da una malattia che lo rese iriconsciente di sè per molti anni, e non ebbe fine che colla morte sopravvenutagli il 20 dicembre del 1880. Scrisse: Dell efficacia dei chmaceì nella tisi (Padova, 1847). le Considerazioni topografiche e mediche sul Trentino (Trento, 1851), Della vita, pensieri (Jbid.J, sui Bagni semitermali di Cornano ( Ibid . 1859), la Guida medica alla fonte semitermale
di Contano (Ibid. 1862), e Artìcoli di vari argomenti che mise nei patri giornali, e poesie di occasione. — Il medico Francesco Saverio Proch di Trento, che visse dai 3 dicembre del 1808 ai 5 novembre del 18/r, lasciò una memoria sulla necessità d'un manicomio nel terri torio della Reggenza del Tirolo (Trento, 1850). — Pietro Gita- rinomi, anche di Trento, fece la traduzione del Manuale di anatomìa
su Pietro Paolo Dall' Arme (Ibid. 1829), le Annotazioni (Milano, 1838), e le Notizie (Pavia,, 1845) intorno alla Straordinaria malattia di Maria Domenica Lazzari di Capriana ; i Nuovi esperimenti sull’ ef ficacia del Solfato di Chinina (Milano, 1838), le Notizie biografiche di G. Maria Concila (Trento, 1840), del Michelotti e del Lupis ; Delle cannuccine per estrarre il latte dalle vacche senza mungerle (lbid. 1840), di Casi cimici osservati (Venezia, 1841), 1 ' Accennatone dei rimedi e dei metodi
dì cura eco. (Ibid. 1844), del Morbo migliare (Milano, 1854), - e Annotazioni sullo scorbuto (Ibid. 1858), e in fine gli Avvertimenti al popolo per vìvere lungamente sano di corpo e di mente (Rovereto, 1871), che mandò alle stampe, destinandone il prezzo a profitto degli incendiati di San Martino di Trento. Antonio Faes pure di Trento fu medico, e scrittore facile ed elegante. S'addottorò nell’Università di Padova; e ritornato in patria, attese alle pratiche mediche, non meno che alle belle lettere