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1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 17 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
sappiamo pur troppo anche qui quando fu terminato il campanile della chiesa, che nella veduta del Durerò si vede benissimo colle sue finestre bifore costruito di fresco ed incompleto. Esso figura però assieme alla Torre Verde munito del suo tetto aguzzo nella citata Pianta topografica di Trento del 1581 e sarà stato, coni’ è probabile, ri vestito nello stesso torno di tempo di quelle « tegole o laste verdi » di cui fa parola il Mariani -) nel descrivere il « furioso incendio » che di strusse il coperto

Durerò, a destra del campanile di S. Pietro, che pare contornato dall’alta costruzione della chiesa, si scorge una larga e merlata parete nera e siccome verso l’Adige non vi erano mura di sorta, così crediamo riconoscervi quella vecchia-torre, posta nella via S. Pietro in casa Rella, che fu venduta dalla Mensa Vescovile al Mu nicipio dì Trento nel 1492 e destinata per breve tempo all’uso di pub blico macello 1 * 3 ). — Si ravvisa più avanti facilmente la vetusta Torre Grande in piazza del Duomo

di Trento. — Archivio Trentino. Voi. XIII pag. 83. -) M. A. Mariani. — Trento con il Sacro Concilio. — Trento, 1673 pag. 1 22 e 333. 3) F. Alberti. — Annali del principato ecclesiastico di Trento. — Trento, Mollarmi 1860, pag. 390.

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 11 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
chiaritesi nelle acque del fiume, mentre ad onta delle accennate imper fezioni risulta veritiera e fedele nelle linee che contornano i monti, minuta ed esatta nei elettagli di molti edifici, cosicché nel suo insieme l’effetto generale della prospettiva, arieggiata e piena di sfondo, e buono e soddisfacente. Giova poi rammentare, che senza tener conto delle Piante topografiche di Trento, che ritraggono la città a volo d uccello, la più vecchia delle quali, assai bella ed esatta, ricopiata

mezzo; mentre il Pinalli ), ed il Perini °ì trovavano più bella e ricreante la veduta del « semi cerchio occidentale dei caseggiati lambiti dall’onda cristallina del fiume » presa dallo stesso ponte o dalle falde del Doss Trento e PHartwig'*) preferiva la prospettiva che si gode dal convento di S. Bernardino, il Durerò invece, imitato poi tante volte da altri, avendo giudicato più caratteristico e pittoresco il nostro Lungadige settentrionale, che ancora nella prima metà del nostro secolo

Kempensis, 1583. *) G. Pinalli — Trento c sue vicinanze — Trento, Marietti, 1836 pag. 28. 3 ) C. Perini — Trento e suoi contorni. - Guida del viaggiatore — Trento, Seiser, 1859 Pag- ZI- 4 ) C. Hartwig — Briefe ans und über Tirol. — Berlin, 1846. *-) Anonimo — Das Land Tirol — Innsbruck, Wagner. 1837-38 Voi. II. pag. 495

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 28 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
zione del vetro'} nel 1491 e della tessitura di seta nel 1499, mentre le arti ed i mestieri andavano riorganizzandosi nelle loro corporazioni con nuove leggi e nuovi statuti e sollecitavano la conferma dei loro antichi privilegi. Un grande risveglio negli studi si notava pur allora in Trento, un rinnovamento generale si compiva nella vita e nelle istituzioni cit tadine e ciò non solo per 1' introduzione dell’ arte della stampa, che comincia con un libro tedesco (1475-76-82), ma perchè oltre

, liberi sempre d'andarsene in tempo di guerra, di peste o di altre malattie. Nè la coltura superiore dei cittadini era certo deficiente, poiché in questo secolo riuscimmo a contare in tanta ristrettezza di notizie alle Università") di Bologna, Padova, Pavia e Ferrara un numero no tevole di studenti e di lettori della sola città di Trento, dove del resto nel 1454 aveva aperto una Scuola di giurisprudenza ') il celebre giu reconsulto Not. Calepino dei Calepini, del quale si ammira nel nostro Duomo

il bel monumento, che gli fu eretto nel Luglio 1495. ‘1 Archivio Vescovile di Trento. — Codex Clesiano Voi. IX fol. 147. 2 ) Mss. Arch. Cons. X. 3547. 3) Mss. della Biblioteca di Trento N. 426 e 432. *) G. A. Grammatica. — loc. cit. *) Vss. Arch. Cons. N. 1071. 6 ) G. Suster. — I Trentini all' Università di Bologna nei secoli XVI e XVII, Xell’Arch. per Trieste, l’Istria e il Trentino. Voi. Ili pag. 101 - 102. C. de Festi.— Studenti Trentini alle Università italiane. Nell’Arch. cit. Voi

. IV. ') G. Papaleoni. — Gicmanni Inganno. - Nell’Aichivio Trentino. — Trento, Ma rietti, 1886 Voi. V pag. 81.

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 25 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
Gioverà infine a completare il quadro del grande Maestro di No rimberga un rapido cenno della vita trentina in quel torno di tempo, tanto caratteristica ed importante, perchè fra gli orrori dell’ ignoranza e della barbarie medioevale spuntano i primi albori di una nuova èra feconda di civiltà e di benessere. Anche per Trento il quattrocento è un secolo assai agitato per le guerre e le turbolenze che si succedono, nonché per gli avvenimenti politici che scompigliano la città ad ogni cambiamento

lo stesso Enea Silvio Piccolomini ’), che fu canonico del Duomo dal 1431 al 1439 e poi divenne Papa Pio II, ebbe a dire in una sua lettera, che era meglio fuggire i tumulti di una città, che ha tante teste quanti cervelli. Per una questione sulla reggenza di Federico, Trento fu assalita e stretta d assedio nel 1444 dai suoi vicini d’oltralpe, ma dopo tre mesi di resistenza, non ricevendo essa l’aiuto promessole, tutto fini con baci ed abbracci fra Trentini e Tirolesi che si giurarono una perpetua

al leanza * 2 ). Ed ecco che nel 1468 i cittadini si armano nuovamente dietim richiesta dell Arciduca Sigismondo ed ordine del Vescovo per portare soccorso ai cari fratelli contro gli Svizzeri che avevano invaso il Tiralo s ). Cosi più tardi sotto il comando del Capitano Pietrapiana i Trentini combattono contro i Veneziani il io Agosto 1487 alla battaglia di Galliano, per tornare nuovamente a fortificarsi nel 1506, a subire un ’) B. Bonelli. — Monumenta Ecclesiae Tridcntinac. — Trento, Monauni 1760

-65 Voi. II pag. 134. , J ) F. Alberti. — op. cit. pag. 306-7, 2) Guido Dominez. — Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scrit ture del Principiato Vescovile di Trento esistenti nell' /. R. Archivio di Corte e di Stato in. Vienna. — Cividale, Spazzolini, 1897. pag. 144.

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 29 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
— 27 — Che se il Vescovo 'Mazovia ebbe a fare una riforma degli statuti cittadini nel 1427. questi furono poi stampati con qualche modificazione pella prima volta a Trento nel i5°4 sotto il ricordato Vescovo Udal- rico IV di Lichtenstein, che ancora in vita ebbe cura di farsi preparare quella sua tomba artistica che si vede nel nostro Duomo, mentre d altra parte provvide pure all’aumento della Biblioteca \escovile già ancor prima di lui arricchita con molti codici e libri dal più illustre

Vescovo umanista che si abbia avuto Trento, quel Giovanni di Hindeibacheche riedificò ed abbellì, come si disse, il Castello e la chiesa di S. Pietro e che fece collocare in Duomo con gran pompa la salma del Generale veneziano Roberto Sanseverino caduto alla battaglia mentovata di Cal dano. al quale venne poi dedicata una tomba monumentale del Maestro Luca Moro’); coltivando così da noi tanto valentemente le lettere, pro movendo in città gli studi e le arti belle e con ciò la coltura, il buon gusto

, e H ..... ,, f ni macellai, che aveva colà alcune cento per iniziativa d una famiglia di , . , , , „ ..^n-o-iunse il massimo suo splendore, casupole sino dal 1459 e che iagg lu 1 . , . quando vivevano Erario Spati, che fu massaro ) della Compagnia dei Zappatori Fraiemani di S. Pietro dal 1485 al H90 ed un Cerardus , von Sanseverino in £>om zu Trient.. -) J. Neuwald. - Der Grabstein des R° ^n iSSl. -Kelle Mittheilungen der k. k. Ccntralcomm. ndr0 vittoria. — Trento, Monauni, B. GiovanelH -T. Gar. - Vito * * 1658 pag

. 5°- - og -1 Mss. deir Archivio Consolare N. 30 ■ T/ . mt0 e Cremona. — Milano, Ri ti A . Mazzetti. - Delle antiche retala 1 volta, 1831 pag- ’Ol e 105. . Biblioteca di Trento N. 49 pEVg . 4 - e , 23. fi) Mas .della Congregazione dt Canta}"*

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 7 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
•disegnate a penna e colorite ad acquarello con molta vivacità ed in particolare sono da tutti ammirate per la loro sorprendente luminosità. Per meglio raffigurarci la pittura della veduta di Trento nelle di mensioni esatte di 237 millimetri di altezza per 357 di larghezza e con trassegnata in alto colla parola Triet ed il monogrammma dell’ autore, .gioverà ricordare coni’ essa ci vien descritta dal Thausing ’) che- la giudicò «meglio riuscita e più ben conservata,» di quella di Innsbruck, pure

di neve, dalla rigogliosa e piena vegetazione delle piante e degli alberi, dal bestiame che pascola in un prato sulla destra dell’Adige, nonché dalla direzione delle ombre proiettate dal sole na scente, si comprende di leggieri che il nostro paesaggio fu preso nella calda stagione estiva. Ma in quale anno dipinse il Durerò la veduta di Trento? Durante il primo od il secondo viaggio, che fece a Venezia ? Purtroppo la cosa è molto controversa, tanto più che si discute ancora sull’epoca della sua prima

der deutschen Malerei — Berlin, Grote, 1890 pag. 334,) sono concordi nell’ attribuire questo acquarello del Durerò all’ epoca del suo primo viaggio a Venezia. Laiveduta di Trento invece fu riprodotta soltanto a chiaroscuro nel 188 8 nella gran dezza naturale di 24 per 36 centimetri (Dr. Fr. Lippmann - Die Handzeichnungen A. Dürer ‘s. Berlin, Grotesche Verlagsbuchhandlung 1888, Voi. II N. 109} e più tardi dal citato Janitschek in formato più piccolo mediante quell’ incisione in legno, che noi qui

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