Individuo e rapporto comunitario nell'Europa alle soglie del terzo millennio : filosofia, storia, pedagogia, letteratura, sociologia ; atti del XXIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 6 - 8 maggio 1996
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Author:
Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <23, 1996, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place:
Meran
Physical description:
XX, 635 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Parallelsacht.: ¬Das¬ Individuum und die gemeinschaftlichen Beziehungen im Europa an der Schwelle des dritten Jahrtausends
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading:
s.Europäische Integration ; s.Jahrtausendwende ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
s.Jahrtausendwende ; s.Sozialer Wandel ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
Location mark:
II Z 759/23(1996)
Intern ID:
120377
», «germogliava», e «non lasciava in pace i loro spiriti». La guer- ra nel 1918 stava per finire ed essi espressero l’idea in un opuscolo dal titolo Federazione europea o lega delle nazioni?, che in questi giorni è stato ripubblicato, discusso e illustrato nell’occasione in cui Cesare Ro- miti fu chiamato a succedere alla presidenza della FIAT, all’Avv. Gianni Agnelli, il nipote di Giovanni senior (v. «La Stampa», 16 dic. 1995; 17 dic. 1995; 20 genn. 1996; 4 febbr. 1996, con interventi, tra gli altri
, di Norberto Bobbio, Indro Montanelli, Sergio Romano). Qual era questa idea «ardita» e «nuova» che i due amici discussero tra loro, elaborarono e resero pubblica nell’aureo libretto del 1918? «Noi dimostreremo la verità della nostra tesi provando: I: che il principio di nazionalità ha solo un valore storico e segna un ponte di passaggio fra la teoria assolutista e quella della libertà; II: che, come tutti i concetti di transizione, appare inetto a risolvere taluni problemi fondamentali e offre il campo
a pericolose degenerazio- ni; III: che il principio federativo è l’unico atto a contemperare definiti- vamente le aspirazioni della nazionalità con le supreme necessità dello Stato in regime libertà» (AGNELLI - CABIATI, Federazione europea.,,, p. 9). La polemica è dunque contro i nazionalismi e le loro degenerazioni: quel far coincidere la nazione, un popolo con il suo Stato e quel consi- derare lo Stato come valore e potere assoluto, cosi che la convivenza fra Stati si baserebbe su dati estrinseci
, su trattati che dipendono dalla vo- lontà arbitraria di accettarli, finché faccia comodo alla ritenuta grandez- za della propria nazione. Gli Stati sarebbero in competizione perenne fra loro, e l’amore per la Patria cosi incondizionato da degenerare in nazionalismo. Esempio negativo di nazionalismo sarebbe il prussianesi- mo, che non si esita considerare causa scatenante della Grande Guerra. Alla permanente tensione politica generata dai nazionalismi politici 573