205 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/155047/155047_37_object_4439327.png
Pagina 37 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
fra loro. j Sul versante settentrionale delle Alpi Centrali vennero \ sviluppandosi cosi : il Bingau sulla sponda orientale del j lago di Costanza (Lacus Venetus ora Lacus Potamieus) ; VAI- | heheu sulle prealpi bavaresi ; la ladina Reiia Curiemis nelle ; alte valli del Beno attorno-a Còira ; la Vallis Eniaclina, ; nell'alta valle dell* Inn, che comprendeva attraverso l'Ofcn Pass (m, 2152) l'atesina Val di Monastero, dove s'erano as serragliati gli elementi latini sopraffatti dalla colonizzazione

! alamanna; i VaUemis Pagm o Poapingau, nella media ; valle dell' Inn, dai confini dell' 'Engadina alla confluenza ì del Melach, presso Gyreóla (Ziri) ; i Pagus Iniervalles co- : Btituiti dagli Unter gau fra cui quello tra il Melach e la foce | dello filler, detto Vallis Oeni inferior , la Cilarestal, nella . ? valle dello Ziller, e il tratto inferiore dell' Inn, fino a Goai- ; stein (Kufstein) all'uscita nel piano, insieme alla contigua [ valle superiore della Gross-Ache ; i quali tutti insieme

fa- ; cevano parte dei Sundergmte dell'Alta Baviera ; mentre j la valle del Salzach si divideva in Pinzgau, in Bongau e ; Salzpwcgmi. . ' Bui versante meridionale atesino si ebbero : la Venusta j vallis o Pins gau ( V en{o)st{m)ga%) nell'alto corso deir Adige, i • i' anche L eicht (P.. S.), 1 con/ini della Venezia nella Storia del Di- [ ■ritto italiano, Modena» 1916, pag. 19. . ;

2
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/155047/155047_90_object_4439480.png
Pagina 90 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
Così Arrigo, ritenendosi ancora padrone di tutto il Tirolo cerca di estendere i suoi possessi verso oriente, a danno del ducato di Carìnzia, di cui era un semplice investito ; ed ac quista, nel 1315, tutta la giurisdizione di Taulers sull'alta Praterìa fino allo spartiacque alpino, e nel 1332, quello con tiguo di Schöneck sulla Bienza a valle di Brunice (1), cer cando riportare il territorio tirolese a quella estensione, che aveva avuto sotto Alberto III, ma la sua morte (1336) segna

il principio della lotta per la dissoluzione di tutti i suoi domini. L' imperatore Lodovico il Bàvaro. spezza nuovamente in due parti la ormài raggiunta unità tirolese, investendo Alberto II d'Austria dei feudi di Carìnzia e di quelli origi nari del vescovo di Trento in Tal d'Adige e in Venosta, ma si trattiene per suo figlio i feudi bavaresi della valle del l'Inn e dell'alto Isarco. I confini Ira la parte bavarese ed austriaca erano stabiliti da <Finstermünz, — sull'alta valle dell' Inn, ai confini

dell'originaria contea della Venosta, — lungo, la linea spartiacque fino agli « Jauf en », e di qui, j sopra la Val Passiria e la Val Sarentina, fin presso l'odierna Franzensfeste, a nord di Bressanone. Rimaneva così la contiguità fra i possessi austriaci degli Asburgo, per la Co rinzia e il Tirolo, fino all' Engadina ; mentre tutta la media valle dell'Ina rientrava in possesso dei duchi di Baviera? compresa, la conca di Sterzen, al di qua del Brènnero. Inol tre rimaneva al libero transito della casa

5
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154750/154750_74_object_5263473.png
Pagina 74 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. III.] LA VALLE DELL’ A VISIO. 59 che V Avisio trasporta gratuitamente all 5 Adige la pri mavera. A Lavis comincia la Val di Cembra t Zimmer- thal pei Tedeschi, più probabilmente dai cirmoli (pinus cembro) ond 5 erano anticamente ricoperti i pendìi, an ziché dal nome dei Cimbri, i quali potrebbero averla anticamente abitata. Comunque sia, la valle malgrado la sua vicinanza e le sue relazioni col paese tedesco si è completamente verwälscht, e in Cembra come lungo tutto il corso dell’ Avis

io il dialetto trentino risuona in tutti i villaggi, tranne ad Altrei piccolo paesello nella bassa Val di Fieni me, il cui campanile aguzzo spicca sulle falde del Sólajól come una pro testa del-germaniSmo ricacciato. La parte inferiore della Valle dell’ Avis io non è nè dilettevole nè agevole per il pedone, nè la con siglierei a chi volesse recarsi in Fieinme ed in Fassa. Più interessanti strade sotto tutti i rapporti e più fa cili sono: quella postale che da Egna (NeumarM) per il monte Ci sio n sale

a Cavalese, ed il sentiero che per l’amena Valle di Pine mena da Civezzano a Bedol, Spiazzo e Segonzano. Quest 5 ultima specialmente per chi non voglia uscire dal Trentino è preferibile. Sulle rive del lago della Seraja un buon albergo e la lieta compagnia di numerosi Trentini che vi si re cano a godere il fresco nella calda stagione, fanno dimenticare la fatica dell’ ascesa; nella discesa pel Rio della Regnana il viaggiatore ha di che distrarsi nel .contemplare gli omeni, immensi coni di terra che

7
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154750/154750_226_object_5263625.png
Pagina 226 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Girando verso levante della rócca d’Arco s’in contra la via che conduce a Trento, risalendo per un tratto il corso del Sarca. L’aspetto elei territorio per corso da quella strada non è guari interessante fino al paese di Dro : a sinistra si eleva P erto e selvaggio monte dì San Giovanni ed a destra lo Stivo, che separa la Valle dell 5 Adige da quella del Sarca, e sui fianchi del quale si drizzano su dirupato ciglione i bruni ruderi del castello di Drena, che appartenne dapprima ai signori

di Sejano e venne da questi nel 1175 venduto a quelli di Arco. A poco a poco la strada s’interna in un paese che pare colpito da una maledizione. La valle è cosparsa di frantumi di mon tagne, dì sassi, di rovine ciclopiche, quasi che un monte si fosse colà di subito sfasciato, o che quello fosse stato il teatro di una lotta a sassate fra Titani. Quelle rovine, che si stendono dalla stretta delle Maròcche 1 fino a Pietra Murata, si crede con fonda mento sieno le morene frontali dell 1 antico ghiacciaio

che dalPAdamellò scendeva per la Valle del Sarca, e il prodotto di frane dei monti vicini. I frantumi che si scorgono, secondo il professore Omboni, non sono che le parti superiori eli quelle morene formatesi dopo cessato il passaggio di un grande ghiacciaio che scendeva per il bacino dell’ Adige fra Trento e Vezzano. Oltre il lago di Cavedine, formato dal Sarca, la via sale per la valle fino al luogo chiamato le Sar- 1 Marocca in dialetto trentino significa propriamente rauric- duolo a secco

8
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154750/154750_196_object_5263595.png
Pagina 196 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. Vf.] LE GIUDICAR JE. ' 177 al settentrione, al passo del Ghiacciaio Cavento, da cui si scorge la sottostante Valle di Fumo, col Ile di Ca- ■ stello (2891) e le montagne della Yaleamoiiica. Dal Bocchello di Cavento, proseguendo il viaggio nella di rezione nord-est, si può percorrere tutto quello ster minato mare dì ghiacciai che si distende fino al To nale, sul quale s’innalzano le Tette del Corno di Ca vento (3443), del Cro##on di Forgorida (3140), del Gare Alto (3461), del Fossori

di Genova (3506), della Lòbbia Alia (3116), della Lobbia Bassa (3036), clel- V Adamello (3652) e del Mandrone (3410). Poco più sotto di Breguzzo si trova il displuvio fra la Valle del Sarca e quella del Chiese, ed i rì denti laghetti di Roncone alimentano un torrentello che scende ai mezzodì per incontrare il Chiese a Pieve di Buono. Questo ruscello ha la sua sorgente ai piedi del versante meridionale del ghiacciaio della Lobbia, e percorrendo le lunghe e diserte valli di Fumo e di Danne raccoglie nel

suo corso da un lato tutti i rigagnoli prodotti ' dai ghiacciai che si esten dono dalla cima dell’ Adamello fino alla Valle di Roncon, dall’ altro tutti quelli che scendono dalla lunga cornice che segna il confine fra il Trentino ed il Regno (P Italia, la quale altre volte divideva il Principato dal territorio bresciano. Le cime di questa catena, anticamente chiamate Finii diedero alla parte superiore della Valle di Daone, che va dal punto de nominato le JBoazze fino ai piedi della Lobbia, il nome

9
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154750/154750_198_object_5263597.png
Pagina 198 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. TI.] LE G1ÜDICABIE, .. 179 Il doppio forte dì Lardare, eretto ai due lati della valle, vieta la salita dalla parte di Brescia e la di scesa dalla Valle di Daone, e a quanto si può ar guire dall' apparenza esterna, è il meglio costruito e munito del Trentino. Ultimamente esso fu provveduto di artiglierie Uchatms di grosso calibro e furono com pletati i lavori di difesa. Tutta la Val Bona è fiancheggiata da altissimi monti, coperti dalla vetta alle falde di fittissime selve di ogni varietà

di conifere; solo di rado la roccia nuda si mostra sulle più eccelse cime od in qualche spaccatura, da cui precipitano fantastiche cascateli e; qua e colà sulle rive del Chiese, fra le folte macchie di ontani, le seghe e le fucine fanno udire il rumore dei loro congegni messi in moto dalle candide spume del torrente. Una volta tutta la valle fino a Con di no era sparsa di ferriere ; ora anche quell 1 industria, che teneva occupate varie centinaia di operai, è morta essa pure in causa della linea daziaria

che impedisce T esito di quei prodotti . 1 Da Strada a Condino la vallata non è nè varia nè accidentata, ma vi spira una calma ed una me stizia che non mancano di poesia. Verso sera, spe cialmente, quando le bellissime montanine, le più av venenti del Trentino, ritornano dal lavoro dei campi, facendo echeggiare la valle coi loro ritornelli scuciti e lieti, e lo squillo argentino delle chiesuole nascoste nell 1 ombra della foresta saluta la stella della sera, 1 A Creto, i signori Gllsenti aveano

10
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/155047/155047_57_object_4439385.png
Pagina 57 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
Viptal fin sopra Innsbruck, a quella di Stubay, nella vali© omonima e a tutta la contea di Orriras o « Vallis Öeni in ferior», sui due lati della media valle dell'Imi, dal torrente Melach, presso Kematen, fino allo Ziller, presso Batten- burg, e sulle quali avevano il loro dominio feudale parecchi signori locali, fra cui i conti di Andechs, bavaresi. AI vesco vato di Bressanone era pure soggetto il « Comitatms Valli s Geni Superior » od « Oberin tal » con tutte le sue valli af- > fluenti, dalla

' «Oberintal» seguiva dapprima l'alta | valle della■ Lech, quindi, per la cresta del Widderstein, si l spingeva fino all' Iller, che accompagnava fino alla regione j di Landsberg, da dove ritornava alla Lech, includendo ! cos! le due pendici della catena orientale delle Alpi d'Ai- j gau, che difendeva l'antica via naturale, già ricordata, eh© per il Fern Bass e Beutte, metteva in comunicazione la vai- ; lata superiore dell' Inn colFaltopiano bavarese ed Augusta. j Ancora più incerti sono i confini

sull'alta valle dell' Isar, ; compresa però sempre nel territorio dell'antico Poapingau. ( Così, ai primi di questo secolo, si hanno alcune indicazioni j generiche di un « saltus regalia » detto « Mansion Scarbia » * (1) Non si hanno dati positivi per ritener© ohe P « Oberintal » avesse già -^formato in passato un'unica contea o non piuttosto | fosse stata divisa in più signorie» e ciò tanto più per la parte che ; si trova al di sopra di Jmst (cfr. Stolz (A.). Deutachiirol, cit. f pag. 65. . ;

15
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/155047/155047_67_object_4439415.png
Pagina 67 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
a Kematen, a confine dei possessi dei conti bavaresi di Eschenlohe, i quali pure, dalla pianuraj spinge vano i loro feudi, in valle dell' Inn, fino alle contee degli Appiano (1), Avvocati dei vescovi di Bressanone, fin dall'origine di questo feudo ecclesiastico, sul quale avevano estesa la loro protezione assai pesante, gli Andechs avevano ottenuto, fin dal 1091, in subfeudo anche buona parte della contea di « Pustrissa » ed elevavano diritti, quali « advocati ecclesiae »? pure sulla contea della

« ISFòrital » (2), che i vescovi di Bres sanone poco dominavano — al contrario di quanto avve niva per quelli di Trento — per la loro debolezza intrinseci essendosi troppo di recente la loro autorità sovrapposta * precedenti signorie feudali. Così, ai primi del sec. XIII, g'1 1 Andechs si consideravano padroni di quasi tutta la «tèri tal», ad onta del precedente infeudamento degli Eppan.*> ma erano regolarmente investiti, oltre che della contea di « Omras » (come allora si diceva il fondo valle del

« Colti- (1) I confini della contea degli Esoheulolie, in Valle dell' Inn» sarebbero stati quelli stessi dell'antica diocesi di Frisinga del 1060, e cioè, da Sternen, presso Seefeld, all' Inn, e da Teils, p ef la G-aistal e Leimoos, al Plan See (cfr. Stolz (0.), Die gescheht^' dien Entwicklung der bayr. -Urol. Landesgrenze, cit., pag. 120), (2) Cfr. Kbetschmeb (K.), Historische Geographie von Mti' teleuropa, cit., pag. 312,

16