le influenze dei pregiudizj lasciati ai popoli dai secoli di barbarie e d’ ignoranza, e che 1 Inquisizione trovava campo di espandersi e di sfogare la propria rabbia contro 1’ indipendenza del pensiero. Da noi le cose non andavano in modo diverso, e la cacciata degli Ebrei da Trento e da altri luoghi del Trentino, avvenuta nell’ anno 1475, in seguito alle persecuzioni mosse contro di loro dal mondo cristiano, ne fa ampia fede. Un orribile avvenimento, che l’ignoranza dei tempi seppe ac creditare

, e i nostri cronisti ebbero a narrarci con tutti i suoi parti colari veri od inventati 3 ), diede occasione, che anche in Trento s’introducesse la stampa. Le prime stampe che vi si fecero sono dell’ anno 1475 • contengono la storia del martirio del b. Simone, e sono date da stampatori girovaghi 4 ). Primo di questi sì nota un Alberto Kunne (1475), secondo un Ermanno Schindeìeyp (1476), e terzo il prete Leonardo- Longo Trevigiano, quivi venuto da Torre di Belvesin con titolo parocchiale presso la chiesa

di santa Maria Maggiore 4 ). Di questo prete le edizioni trentine che si conoscono cì danno 1’ operetta del Calfumio e Xovenzonio de beato Simone puero et. martyre (1481), la commedia di Sicco • Polentone intitolata La Catinìa (1482, 28 marzo), e gli epigrammi intorno al b. Simone dì Giovanni Mattia Tiberino di Chiari (In beatum Symouem et. epigramma , i) Alberti*. Annali citati, pag. 350. ' ' 4) Frapporti : Opera citata, pag. 551. 3) P in ciò : Croniche di Trento , pag. 119. — Alberti: Annali citati

, pag. 352. — Bonelli Monumenta &tc. pag. 421 e seg. 4) Bampi : Della stampa e degli stampatori nel Principato di Trento, Trento, Arch, Troni. II, pag. 203 0 seg. 4) Zanella: Maria, cenni storici , pag. 61.

da notare, eh’esso nell’anno 857 fu a Trento ad abboccarsi, con lo zio Lodovico re di Germania, allo scopo di conchiudere collo stesso un trattato di lega. Nell’872 v’ inviò Angelberga, sua moglie, a trattare col medesimo; segno che Trento acquistava, presso i re d’ Italia, quell' importanza, che gli conferiva la. sua geografica posizione, scelto come era in luogo acconcio al convegno de’ principi. Lodovico II non avea prole maschile, ed Angelberga si studiava di ordinare gli affari dì successione

guerreggiava in Italia; ma, andata male l’impresa sostenuta contro il duca di Be- *) Malfatti : I confini del Principato di Trento. Roma, Arch. stor. per Trieste ecc. 1883 , pag. 10 ,

qualsiasi elemento nazionale.' Su questi sovrani e ministeriali principj vennero elaborati per tutto gli sta tuti provinciali. Se non che pel Principato di Trento venne pur troppo agito diametralmente in opposizione ai medesimi : e venne proposto alla Sovrana sanzione un Regola mento, ove la di lui autonomia, lunge dal venire assicurata, come decretava S. M., veniva anzi sagrìficaia alla nazionalità tedesca della Provincia del Tirolo; e il Trentino veniva cosi impossibilitato a raggiungere per opera

, e che si gli viene impedito di fare fruttificare in quelle convenienti cerchie d'istruzione, di educazione e di coltura, precipui beni di un popolo. E qui si tratta, Eccellenza, di una Provincia italiana di 330.000 anime, che si vuole ibridamente fusa in un'altra Provincia di poco maggiore popolazione (430.000 anime), di puro elemento tedesco e di opposti e contrarj interessi mate riali e morali. E perchè non possa mai il Principato di Trento sciogliersi da questo letto di Procuste, a cui si trova

le dimostrazioni di esul tanza si estesero a tutta la città ed alle ville circonvicine. Il Magi strato spedì all’ eletto Coadiutore un dono d’ argenteria del valore di 1000 fiorini in luogo dei 500 come era solito di fare in tale occa- ' sione; e tutto che si fece fu fatto presente il Firmian. Costui n’era dolentissimo ; e tutta questa baldoria durò tre giorni, senza che alcuno osasse frenarla. Il nuovo Coadiutore lasciava fare e taceva; ma per blicati nel Principato di Trento sotto il glorioso governo

di S. A. R. Leopoldo Ernesto di Firmian. Trento, 1880, pubblicato per lo nozze Skcmo-Firmian. ') Mangi : Annali citati , II, pag. 324. -) Mariani: Opera citata , pag. 432.

dell'indipendenza della semirepubblica. Nel 1806 la Valle passò al Governo bavarese, che levò l'antica costituzione, tutto manomettendo e imponendo la coscrizione forzosa. Nel 1809 la Valle passa al Dipartimento dell'Alto Adige, sotto il Regno Italico, fino al 1813, anno in cui col Principato di Trento viene aggregata all'Austria. Nuova costituzione. - La Comunità conservò il suo patrimonio e l'amministrazione dei suoi beni. Alle Regole si sostituirono i Comuni e i Sindaci rappresentarono la popolazione in seno