In oa» caslone àlls feste I^àilsie e capo cl'anno mi capitd sott'occlit II giornale „^Ipen?àms' ciel 23 dicembre sY26, nel quale trovaf In clue lingue e precisamente su pagina 3 una comuni- cagione concernente la mia persona, li testo tsclesco porta li titolo: ,.Vom Qericlite' e quello Italiano: „Sentenza cieli,i st. pretura cii àrano'. polckè amdiciue i testi leclono fortemente la mia onorabilità personale, le sarei srato, ss volesse pubblicare prossimo numero clel Suo pregiato giornale quanta sexue
: „Il pro cesso, a cui si allucle, ebbe effettivamente luoZso presso la st. pretura cll àraiio ll 2l cìlcembre 1926. vero, cbe il. Martinetti V/aiter cii lVle' sano ebbe a suo tempo -i sporgere clenuncia contro cii me per trukka. lZisogna perà sapere, cke tale clenuncia, presentata più cii 5 anni dopo il katto, asseritamcnte avvenuto nel no vembre e dicembre I92l, In sostanza, non rl> kuarcia, clie una semplice operazione com merciale, effettuata in buona kecle e cli comune accorcio con un certo sciami
la buona kecle cli coàesto onorevole giornale. Lon distinti saluti: Xiersno, il 3 gennaio !927. 3l Derehrliche Dìre!tton der „Alpenzeitung^ Merano. „Sehr geehrter Herr Direktor! Heute von meiner Anwesenheit anläßlich der Weihnachts- und Neujahrsfeste zurückgekehrt, finde ich in der „Mpenzeitung' vom 23. De zember 1926 auf Seite 3 eine Mitteilung in bei» den Sprachen, meine Person betreffend. Der deutsche Text trägt den Titel „Dom Ge richte' und der italienische „Sentenza della R. Pretura dl Merano