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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Pagina 9 di 53
Autore: Galante, Andrea / Andrea Galante
Luogo: Innsbruck
Editore: Libr. Acad. Wagneriana
Descrizione fisica: XII, 35 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 58.093
ID interno: 318469
Se minario e nella Biblioteca civica di Trento, quest'ultima con un prezioso indice compilato dal Prof. D.Bosati. Nello stosso anno 1759 il P. Antonio da Fondo era stato incaricato di ordinare la sezione tedesca dell'Archivio, ma egli non potò condurre a termine il la voro. (Cfr. WÖZL, 11 Castello dei Buon Consiglio, in Atti della i. r. Acc. degli Agiati, pag. 259, e AMBROSI, Scrittori trentini cit. pag. 101. 3 ) Sull'Archivio di Stato di Innsbruck e sulla sua storia, cfr. SCHONHERR, Die Archiven

avuto altra volta ad occuparci in un breve studio, di cui riassumi;)mo (i precisiamo qui i dati principali ')■ Al principio del sec. XIX, in seguito alla secolarizzazione dei principati ecclesiastici di Trento e di Bressanone, i loro archivi 2 ) venivano trasportati ad Innsbruck, dove, non ostante che una pai-te del materiale sia, passata in seguito altrove, essi costituirono uno dei fondi principali del l'importante Archivio di Stato annesso alla i. r. Luogotenenza di Innsbruck

3 ). Al 1 luglio 1805 l'archivista Gassler 4 ), che era stato incaricato dell'esame degli archivii di Venezia, Trento e Bres sanone. faceva trasportare da Trento ad Innsbruck, in sedici casse del peso complessivo di cin quantadue quintali, l'archivio del vescovato di Trento e questo materiale si trova ora principal mente raccolto nella Sezione XLVI dell'Archivio di Innnsbruck, che consta di settantadue fasci coli. Già nell'ottobre del 1805 veniva spedita a Vienna quella parte dei documenti dell'Archivio

di Trento, che il Gassler destinava all'Archivio di Corte di Vienna, passato quindi temporaneamente in seguito agli avvenimenti politici di quell'anno, in Ungheria, come una parte del materiale dell'Archivio di Innsbruck passava poi. in conseguenza delle vicende politiche del Tirolo, a Fri burgo, a Strasburgo ed a Monaco. Ma ciò malgrado e non ostante che nel 1861 fosse passata da Innsbruck a Vienna l'importantissima corrispondenza del Card. Bernardo Clesio' 1 ) assieme ad una serie di documenti

compresi fra il 1325 ed il 1644, un materiale preziosissimo relativo ali antico Principato di Trento ed alla sua diocesi è rimasto presso l'Archivio di Stato di Innsbruck, che apparirà anche meglio in tutta sua importanza quando sarà compiuta la registra/ione del vastissimo materiale già appartenente all' Archivio di Trento vescovile, iniziata dalla solerte Direzione dell' Ar chivio di Stato di Innsbruck Già varii anni or sono la Direzione dell'Archivio procedeva con lodevole sollecitudine

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Pagina 13 di 53
Autore: Galante, Andrea / Andrea Galante
Luogo: Innsbruck
Editore: Libr. Acad. Wagneriana
Descrizione fisica: XII, 35 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 58.093
ID interno: 318469
tiAJtj, nel Calendario Trentino per V anno 185-J, in cui sono riprodotto quattro lettere, una del Bembo, l'altra di Veronica Gambara, la terzo di Girolamo della Torre, che raccomanda il Tiziano al Cardinale, e la quarta di Giangiorgio Trissino. tratte dalla raccolta Muzzetiana od ora alla liiblinteca civica di Trento. Due lettere del Mattioli al Card. Cristoforo furono pubblicate dall' AMBROSI, Di Pier Andrea Mattioli senese ecc., noli' Archivio Trentino, I, pag. 3'.). Cfr. anche FINANZI, Cenni del

Così la Corrispondenza madruzziana si presenta come fonte importantissima per tatto quanto si riferisce al Concilio di Trento ed alle trattative diplomatiche congiunte con esso, e per la storia del principato di Trento, non solo, ma per la storia dei diversi Stati italiani, a cui si riferiscono numerose lettere e documenti. Fra questi va ricordata in prima linea la Lombardia. Appunto nell'epoca in cui il Card. Madruzzo tenne l'ufficio di Governatore di Milano, più numerose sono le lettere

di Stato di Innsbruck è però ben lungi dall'essere completa. Anzitutto essa è unilaterale in quanto non contiene che le lettere in dirizzate al Cardinale, mentre vi mancano quasi completamente quelle scritte da lui, e di cui la Corrispondenza non contiene che poche minute, in genere senza indirizzo. Inoltre varie lettere dirette al Madruzzo si conservano alla Biblioteca civica di Trento 2 ) e nelle carte Cerviniane del l'Archivio di Firenze 3 ), sono comprese numerose lettere del Madruzzo ai legati

conciliari, colle risposte di questi, che pure non figurano nell'epistolario di Innsbruck, alla stessa guisa di varie pubblicate dal ]-5onelli J ). Altre lettere del Madruzzo si trovano nel celebre archivio spagnuolo di Simanca 3 ), e fi-a i manoscritti italiani della Biblioteca dell'Arsenale di Parigi si trova indicata dal Marsan una lettera indirizzata al Cardinal Cristoforo''). Cosi pure nella ricca .Raccolta Dipauliana del Museo Ferdinandeo di Innsbruck si trovano varie lettere a lui dirette

')- Inoltre al JVIuseo Britannico di Londra si conserviino copie di lettere del Cardinale lìeginaldo Polo e di Giulio III al Madruzzo, degli unni 1553 e 1554 s ), che non figurano nella „Corrispondenza' alla stessa guisa di alcune lettere della regina Maria d'Inghilterra, che sono registrate nel 1jcitvr Jhok. di Iloger *) Archivio di Stato di Milano. Dominio Spaglinolo, Signoria di Curio V, anni 1550—1567. 2 ) Cfr. Lettere inedite di personaggi illustri al Card. Cristoforo Madruzzo (pubblicato da TOMASO

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1878
¬Der¬ erste Römerzug Kaiser Karl IV. : (1354 - 1355)
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Pagina 257 di 351
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 339 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: p.Karl <Römisch-Deutsches Reich, Kaiser, IV.>;s.Romfahrt;z.Geschichte 1354-1355
Segnatura: II 75.234
ID interno: 163688
, sich nach Parteien getrennt an verschiedenen Versammlungsorten ein- ®) Cron, di Pisa 10S0 C. Bass anfangs Bergolim und Raspanti gemeinsame Sache gemacht, bestätigen ausdrücklich 21. Villani V, 81, §2, 83, dessen gauze Darstellung der pisaner Unruhen darauf basirt, ja der, uni die Gambacorta als unschuldige Opfer des Parteihasses der Raspanti darzustellen, Palette und Lodovico della Rocca geradezu die Anstifter des Tumults (c. 32) nennt; ferner bestätigt auch der Bericht der sich zu Mon- topoli

er Y. 88 gelegenheitlich sagt, dass Faffetta und della Rocca mit ihrem Anhang an diesem 20. Mai die Krieger des Kaisers zuvor verfolgt und getödtet hatten, thut Johann d. À. des Umstandes keine Erwähnung, dass die beiden Parteien zuerst gemeinschaftliche Sache gemacht haben, ja er lässt sogar die Raspanti sich vor dem Tumult unter dem Rufe , es lebe der Kaiser und das Volvo bei den Häusern Paifctta 's und della Rocca's ansammeln, sagt aber nicht, dass sie für den Kaiser hätten Partei nehmen wollen. Den genannten

sie den Aufstand eigentlich begonnen und in c. SS, dass sie während desselben am erbittertsten gegen die kaiserliehen Truppen gekämpft hatten. Letztere Beschuldigung Villani's zeigt am besten dessen Gehässigkeit, die selbst offene Unwahrheit nicht gescheut hat. Denn Paffetta und Lodovico della Rocca waren zur Zeit des Tumults bis zu ihrem spätem Eingreifen zu Gunsten des Kaisers zugleich mit den Anzianen und angesehensten Bürgern Pisa's bei Karl im Kapitelhans, konnten also bei Bekämpfung der Kaiserlichen

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1878
¬Der¬ erste Römerzug Kaiser Karl IV. : (1354 - 1355)
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Pagina 235 di 351
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 339 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: p.Karl <Römisch-Deutsches Reich, Kaiser, IV.>;s.Romfahrt;z.Geschichte 1354-1355
Segnatura: II 75.234
ID interno: 163688
228 Die Raspanti veranlassen die Uebertragnng der vollen Signorie an den Kaiser, folgte Lodovico della Bocca, der natürlich derselben Meinung war, aber den Wunsch hinzufügte, dass es der kaiserlichen Majestät ge fallen möge, Lucca in Abhängigkeit von Pisa zu belassen. Ihm schloss sich Francesco Gambacorta, der als Parteihaupt der Bergolini bei einer scheinbar so loyalen Kundgebung schon Ehren halber nicht zurückbleiben konnte, ostensiv an und sprach sich in ähnlichem Sinne wie seine Vorredner

aus. Meri Papa, Giovanni delle Brache, gewesene Anzianen und eifrige Bergolini, endlich Giovanni Grasso und Messer Provino A ) befürworteten im Wesentlichen die Meinung ihrer Vorred ner, der beiden feindlichen Parteihäupter Lodovico della Bocca und Francesco Gambacorta. Zuletzt sprach Gostantino Bardo, ein gesin nungstüchtiger Bergolino, der seinen Vorrednern freimüthig opponirte und es offen aussprach, dass er die Uebertragung der Signorie an den Kaiser durchaus nicht billigen könne ; der letztere möge

hindeuten können, wenn sie Gostantino Sardo gefolgt wären. Man sammelt die Stimmen und die Proposition wird mit entschiedener Mehrheit angenommen. Der Generalcapitän er wählte darauf vier Bürger, zwei von jeder Partei, die als Syndic! zum Kaiser nach Siena reisen und ihm die volle freie Signorie über Pisa und Lucca im Namen des Volks von Pisa übertragen sollten; es waren dies: Messer Lodovico della Rocca, Colo Agliata, Lotto Gam bacorta und Nieri Papa; als Notar ward ihnen Gaddo Sasso bei gegeben

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