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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 76 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758—1762), contenenti copie di documenti e di altri importanti atti. Benedetto Bonelli : „Monumenta ecclesiaetridentinae. ' Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Socio d'onore dell'Accademia Clementina di Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Il manoscritto si conserva nella Biblioteca di Trento.) Diari del Conte Graziadei e del Pietrapiana, 1796—1824. Sigismondo Manci: „Annali di Trento fino al 1824

in italiano della precedente con note ed aggiunte 1898. Luisa Anzoletti: Breve disertazione su qualche parte del Castello con tenuta in un opuscolo pubblicato in Trento Y 11 ottobre 1896. Dr. Giovanni Schmölzer, i. r. Professore ginnasiale: „Die Fresken des Castello del Buon Consiglio in Trient und seine Meister'. Innsbruck 1901. (In quest' opuscolo e ancora prima in qualche sua comunicazione Io Schmölzer attribuiva a se la scoperta dei dodici busti dipinti da Dosso Dossi, che una volta come abbiamo già

storico Innsbruck, 1902. Sac. Vicenzo Casagrande: „Arazzi fiamminghi dei Principi Vescovi di Trento.' Trento 1903. Nostra Conferenza tenuta a Roma nel Congresso di Scienze Storiche, che ebbe luogo dai 2 fino ai 9 Aprile 1903. Dr. Gino Fogolari, Direttore del Museo di Cividale: Descrizione degli affreschi della Torre d'Aquila, a luì mostrati da me quale direttore dei lavori di ristauro. „Rivista Tridentum', 1905. ['I*, ^ 'r=T3^-^T| la : ,»<. ài/]® .W'jf Fi<r. 66. ANHANG. Alle Ausführungen

principio sino all'anno 1518.' „Miscelanee', gesammelt vom Fürst Bischof Franz Felix degli Alberti (1758—1762), enthaltend Kopien von Dokumenten und anderen wichtigen Akten. Benedetto Bonelli: „Monumenta ecclesiae tridentinae'. Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Ehrenmitglied der „Accademia Clementina' von Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Das Manuskript ist in der städtischen Bibliothek in Trient aufbewahrt.) „Diari' des Grafen Graziadei

NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — APPENDICE. Tutte le esposizioni di questa mia opera sono fondate in prima linea sulla relazione che unitamente al progetto di ristauro presentai d. d. Trieste, 30 Ottobre 1896, all' i. r. Ministero pel Culto ed Istruzione. In essa indicai ì Luoghi principali in cui si trovano tutt'ora oggetti apparte nenti al Castello e che devono rimettersi al loro posto durante i ristauri. Inoltre nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza di Innsbruck

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 41 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
. In questastessa linea abbiamo la continuazione delle mura antiche, verso mezzogiorno. Quando nel 1407 il Principe Ve scovo Giorgio I, della casa di Liechten stein, dopo la rivolta deiTrentini contro di lui, dovette abbandonare l'ufficio e la città di Trento, dal Duca Federico IV d'Austria furono concessi dei privilegi ai Trentini. In forza di queste concessioni era riconosciuto ai cittadini di Trento il libero uso della parte racchiusa fra la Torricella e la Port'Aquila, in modo da esser loro permesso

.45) rappresenta l'in terno della porta e della torre. Nella parte interna della muraglia, sopra l'arco della porta sino alla volta della torre, è conservato ancora un affresco colle iscrizioni della Fig. 46. L'autore dell'affresco è oriundo da Bamberga, lavorò a Trento sul finire del se colo XV e nel principio del XVI, e si chiamava Girolamo daTrento. L'abbreviatura G. E.T., che si legge in alto, signi fica: GEORGIUS EPISCOPUS TRIDENTINUS. Sotto questo Principe Vescovo (1505—1514) fu dipinto l'affresco

NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — vembre 1531: furono applicati i contorni di pietra e le cor nici alle finestre, dipinte l'arma e le imprese col cappello cardinalizio, l'Aquila di Trento ed altre ornamentazioni. La scala a chiocciola rimase nello stato primiero. Sulle pareti interne sono dipinti paesaggi di non molta impor tanza; invece il soffito di legno, di cui si vedono le travi, fu dipinto da Dosso Dossi. Con questi lavori finisce l'attività di Dosso Dossi, come

Palazzo del rinascimento alla Torre d'Aquila una parte del muro interno fu posta sopra una lastra di pietra sporgente, della quale l'estre mità inferiore è lavorata a toro. Le mura che corrono tra la Torri- cella e la Torre d'Aquila non dovreb bero appartenere alle mura primitive della città. Esistono ancora, come ab biamo accennato, gli avanzi delle mura antiche, già da lungo tempo demolite, paralleli alle mura di oggi. Questi avanzi si trovano nella linea della parte interna diPorta Aquila

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 70 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — somma sia stata adoperata per lavori straordinari della „Stua Grande', perchè l'importo di 112 fiorini rainesi sborsati per i dipinti di questa sala sembra troppo esiguo per questi lavori. Dopo aver discussa ulteriormente la questione risguar- dante gli organi dell'esecuzione dei lavori, di quella parte del Castello che rìsale all'epoca del rinascimento, ritor niamo volentieri a trattare quanto concerne la compila zione dei progetti

S. Giovanni, nel 1530 la Porta Savonarola in Padova; pose le fondamenta della chiesa di S. Maria delle Grazie e del castello di Osopo. Nell'anno 1533 gli venne affidata la direzione dei lavori della cap pella del Santo in Padova. Quale pittore dipinse nel 1490 le ale dell'organo di S. Zeno in Verona, ove eseguì principalmente molti affreschi di grande importanza. Negli anni 1506—1508 Falconetto fu occupato a Trento, per incarico del Capitolo, nell' esecuzione del grande or gano del Duomo, quale

fatta la conoscenza del prima nominato Ingegnere Zaffran, diret tore dei lavori della parte del rinascimento del Castello, con che si spiegherebbero naturalmente i loro rapporti per la compilazione dei progetti, direzione ed esecuzione dei lavori dello stesso. Siccome Falconetto era partigiano dell'Imperatore Mas similiano passò, in tempi torbidi, da Verona a Trento. Tutto quindi ci fapresumere che egli abbiapresoparteattiva all'ese cuzione della parte del rinascimento del nostro Castello. Non v'ha

progettante delle parti architetto niche e con suo fratello Tommaso eseguì i lavori di pittura dell'organo. Nell'anno 1514 egli ritornò a Trento, dove restaurò la pala dell'altare di S.Vigilio nel Duomo. In quell'anno pre cisamente fu consacrato il Principe Vescovo Bernardo Clesio, che agli 8 di settembre celebrò la prima sua Messa nel Duomo. E quindi chiaro che Falconetto fu introdotto alla Corte del Principe Vescovo Bernardo. Siccome il Ve scovo già fin dal suo primo ingresso nel Castel Vecchio dimostrò

inclinazione per l'immediato abbellimento ed in grandimento della Residenza, non è da escludere il caso che Falconetto abbia ricevuto l'incarico di compilare il progetto della parte del rinascimento del Castello, tanto più che ambedue questi personaggi furono in Roma e co nobbero per certo le parti del Vaticano, donde, come ab biamo osservato più sopra, fu presa l'ispirazione per l'ese cuzione del Castello. Falconetto fu anche in Mantova, ed ha lavorato pei Gonzaga. In questa occasione egli dovrebbe aver

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 79 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Pag. 69, Fig-. 61 Dettaglio dell'affresco (l'imperatore Vespasiano) nella Sala Rotonda Seite 69, Fig\ 61 descritta a pag. 20. Pag - . 69,' Fig. 62 Dettaglio dell'affresco (Antonio colla testa di Pompeo) nella Sala Seite 69, Fig - . 62 Rotonda descritta a pag\ 20. Pag - . 70, Fig. 63 Iscrizione dell'incominciamento della fabbrica sull'angolo della Seite 70, Fig. 63 rustica, nella parte eretta dal Principe Vescovo Francesco Alberti di Poja

, mentre la medaglia a pag. 14 (Fig. 19) fusa ed emmessa nel 1519 dice: BERNARDUS • EPS • TR1DENTINUS • AETATIS • XXXV. Nè l'una nè l'altra data apparentemente corrispondono all' età dui Clesio, nato 1' 11 marzo 1485. Se però ammettiamo l'uso d'allora di computare cioè gli anni di età non compiuti, e l'andata in corso della moneta nel 1521, combiniamo colla data di nascita, perche il Clesio nel 1519 entrava nel 35. e nel 1521 nel 37. anno di sua età. Details des Freskos (Kaiser Vespasian) im Runden

der Münze im Jahre 1521 annehmen, stimmen diese mit dem Geburtsdatum überein, weil von Cles im Jahre 1519 das 35. und im Jahre 1521 das 37. Jahr seines Alters antrat. TAVOLE prese dai rilievi fatti e dai disegni e acquarelli originali compilati dall'Autore. Pianta del pianterreno, in un colore. Pianta del primo piano coi pavimenti, in un colore. Pianta del secondo, terzo e quarto piano coi pavimenti, in un colore. Soffitti dei locali del primo piano della parte del rinascimento, in un colore- Dettaglio

del soffitto e spaccato longitudinale della Grande Loggia al primo piano, della parte del rinascimento, in policromia. Dettaglio del soffitto della Sala Rotonda delle parte del rinascimento e di quelli delle Sale barocche al primo piano, in policromia. Dettaglio dei soffitti delle Sale: del Camino Nero, delle Udienze e delle Figure al primo piano, in policromia. Soffitti dei locali della parte del rinascimento secondo piano, in un colore. Spaccato longitudinale della Torre Romana, del Castello

vecchio e della parte del rinascimento, in un colore. Spaccato trasversale della parte del rinascimento, in un colore. Facciata principale di tutte le parti del Castello, prospettante verso la città, presa all'interno dei bastioni, in un colore. TAFELN nach den vom Verfasser gemachten Aufnahmen und angefertigten Originalabzeichnungen und Aquarellen. Tafel l. Grundriss des Parterres, einfarbig. Tafel 11. Grundriss des ersten Stockes mit den Fussböden, einfarbig. Tafel III. Grundriss des zweiten

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 60 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
. Lo stemma della famiglia Ortenburg consiste in due scudi: uno di rosso incarpato d'oro a tre semivoli; l'altro di azzuro a tre stelle d'argento. Nè al successore di Ortenburg, Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein si può ascrivere l'esecuzione dei quadri. Questi ebbe dimora stabile a Trento solo negli anni 1391— 1406 e durante questo tempo era quasi sempre in ostilità coll'aristocrazia, la quale aveva tolti molti beni alla sua chiesa, e dopo il 1406 la sua Reggenza fu interotta dalle continue lotte

col il Duca Federico IV; finalmente rimasto per lunghi anni assente da Trento, morì esule nel castello di Sporo-Rovina nell'Annaunia ai 19 agosto 1419). Dopo la sua morte il seggio vescovile rimase vacante per quattro anni ed il suo successore, il polacco, Alessandro Duca di Massovia, fece la sua solenne entrata in Trento appena il giorno 26 giugno 1424, festa di S.Vigilio. Sullo scorcio del secolo XIVe al principio del XV, epoca della residenza del Vescovo Giorgio in Trento, appariscono pure

NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — del secolo XV mostrano pure simili vestiari, ciò che non deve meravigliare perchè i Santi in generale venivano vestiti con mode antiquate, giudicandosi non esser loro convenienti vestiti modermi. In poche figure dei dipinti di Santi di Gentile da Fabriano, nato verso la fine del secolo XIV, f 1427, troviamo pure vestiari di qualche somiglianza con quelli di alcuna figura dei nostri quadri dei mesi, la qual maniera di dipingere venne

mantenuta in parte anche dal suo scolaro Giovanni di Paolo, ma sia per lo stile sia per la maniera di dipin gere sono tutti lavori posteriori e possono essere stati facilmente influenzati dai nostri quadri poiché Gentile negli anni 1414—1419 ha dipinto nella non lontana Brescia. L'espressione e la finezza dei profili delle nobildonne rammentano il famoso quadro contemporaneo della Laura (*j* 1348) dei Petrarca dipinto da Simone Martini nella chiesa inferiore di S. Francesco in Assisi. Questo quadro

di Lussemburgo alla cui destra il Vescovo stava come cancelliere. Quanto al Principe Vescovo Alberto, non si ritrovano di lui nè stemmi nè altre vestigia; potrebbe però essersi forse trovato lo stemma del Vescovo (dipinto però più tardi) nelle decorazioni della finestra contornate dai quadri di gennaio e febbraio in quella parte della Torre, che guarda la regione opposta alla città, e precisamente nei due spazii rotondi sulle parti laterali dell'arco acuto, del chè oggidì però non si riscontra più niente

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 78 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE T0MMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Pag. 28, Fig. 31 Pag. 28, Fig-. 32 Pag-. 28, Fig. 33 Pag. 29, Fig. 34 Pag-. 29, Fig. 35 Pag-. 29, Fig. 36 Pag. 31, Fig. 37 Iscrizione sul modiglione a sinistra entrando nel cortile mediocvale del Castello vecchio risguardante il Principe Vescovo Giovanni IV Hinderbach. Capitello primo del cortile del Castello vecchio, con iscrizione. Capitello secondo, con iscrizione e MCCCCLXXV. Capitello terzo d'angolo, con iscrizione. Capitello della

galleria laterale con iscrizione. Cortile del Castello vecchio, in prospettiva. Tabella di marmo a specchio colle iscrizioni greca e latina : Conoscite stesso; al terzo piano. Galleria con nove fori di finestre gotiche del Castello vecchio al terzo piano. Iscrizione risguardante l'acquedotto del Castello vecchio. Stemma con le imprese del Principe Vescovo Bernardo Clesio c sovrastante iscrizione della data del principio della parte del rinascimento, sull'angolo della rustica. Stemma del Principe

Vescovo Giovanni IV Hinderbach e sotto stante iscrizione sulla facciata della sporgenza a mezzo cerchio a sinistra della Figura 14. Stemma del Principe Vescovo Bernardo Clesio sull'angolo del cor nicione della parte del rinascimento sopra la Figura 14. Stemma del Cardinale Bernardo Clesio sul cornicione dell'angolo esterno della parte del rinascimento. Iscrizione nella cantina sopra un quadro di pietra, data di fabbrica con la medaglia di Bernardo Clesio. Medaglia di Bernardo Clesio dell'anno 1519

. Affreschi delle pareti e della volta del locale dell'assaggio dei vini davanti alla grande cantina. Portale d'entrata della parte del rinascimento. Primo piano della parte del rinascimento: Facciata della Grande Loggia nel Cortile dei Leoni. Vista in prospettiva della Grande Loggia con la scala che mette al secondo piano. Giuditta e Oloferne, affresco nella Grande Loggia. Damme e cavalieri che cantano al suono del Liuto. Porta coll'iscrizione che dal locale della scala No. 128 mette al bagno No. 129

differenti rami militari, locale di difficile accesso, e in special modo dei ritratti nominati nella descrizione della stessa, compreso l'interessante affresco, che rappresenta il Cardinale Clesio, la cui fotografia venne anche posta a disposizione dei Ministeri interessati. Arazzi nella cappella No. 142: La natività di Gesù Cristo. Gesù lava i piedi ai suoi discepoli. Gesù davanti a Caifa. Gesù davanti a Pilato. Gesù che porta la Croce e la Veronica. Gesù deposto dalla Croce. La risurrezione del Signore

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 57 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
monumento del Vescovo Alberto di Ortenburg (*j* 1390) nella cripta del Duomo di Trento comparisce il corpo dell'aquila ancora contornato dalle fiamme. Nel 1407 l'aquila fu assunta quale stemma della città di Trento allorché i Trentini si solle varono contro il Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein (1390—1419); ed invero l'aquila apparisce nel sigillo della città diTrento dell407, tuttavia le fiamme erano scomparse. Lo stemma originale di Alram era dipinto all' interno della finestra verso la città

NATALE TOMMAS] - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — gambo di trifoglio in forma di fascia su ambe le ali pari mente di oro. Le fiamme si alzavano dallo sfondo dello scudo. (Cronaca Trentina 1518.) Il giorno 9 agosto 1339 Giovanni Re di Boemia conferì questo stemma pel Prin cipato e per la chiesa di Trento al Vescovo Alram, che nel 1340 fece coniare una moneta coli'impronta dell'aquila e fece suo questo stemma. I Vescovi successivi unirono all'aquila il loro stemma di famiglia. Sul

, nello spazio tra il foro della finestra e l'arco a sesto acuto. Più tardi venne ridipinto e sembra anche coi due leoni bianco e rosso di Bernardo Clesio, inoltre con decorazioni, che esistono ancora, sor montate da un leone. L'aquila sola però non completa e con piccoli resti di contorno d'oro e che sembra ritoccata si trova dipinta sotto l'arco della stessa finestra, mentre nelle spallette vi sono ornamentazioni a chiaro oscuro. Sulla parete attorno alla finestra corre un fregio ornato similmente

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Anno:
1905
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/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_65_object_3883739.png
Pagina 65 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS) — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — mesi secondo i segni dello zodiaco era molto usato nel medio evo. I dischi solari compresi i raggi sono di gesso in rilievo. Fogolino potrebbe pure aver ritoccate o rifatte almeno in parte anche queste iscrizioni, che erano forse deperite e scomparse e l'ommissione della ,,s' nel quadro di maggio (in Geminis) sarebbe forse da attribuirsi a Fo golino stesso, ciò che servirebbe a rinforzare il nostro asserto, provenire cioè questo errore

quanto segue: In base al „Summario della fabricha del palazo fato adi 13nov.l527' e „Computo dela spesa che s'ha a far in la fabrica del palazo sopra lo giardino apresso lo castello in Trento del R''° ed 111 1 ! 10 Principe et signor nostro' (Ber nardo Clesio), risulta tra altro: Spese exstraordinarie. dieselben noch aus der gleichen Zeit wie die Gemälde selbst stammen. Der Gebrauch der Tierkreisnamen zur Bezeichnung der Monate war im Mittelalter sehr üblich. Die Sonnenscheiben mit den Strahlen

locali di Castelalto nella Valsugana. Diffatti appare che queste fascie non appartengono ai di pinti originali e potrebbero essere state fatte quando Francesco di Castelalto (1483—1555) era Luogotenente di Bernardo Clesio. La mobilia dei locali della Torre d'Aquila consisteva in un letto per ogni locale e degli oggetti più necessari. Si osserva però che questa circostanza risulta soltanto dagli inventari degli anni 1465, 1468, 1472, 1474 e 1486, che si trovano nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza

in Innsbruck, fatti dopo la morte del Principe Vescovo Giorgio II di Hack (1446-1465). Lo spaccato traversale (Fig. 45) rappresenta il progetto dei lavori di ristauro. I lavori di consolidamento e della copertura furono da me già eseguiti, come accennai più sopra. Proposi già da tempo anche il completo ristauro della torre, che consiste: nell'otturare tutte le crepature esistenti nell'interno della torre, giacché io le feci otturare soltanto all'esterno, nel levare dalle finestre le murature (eseguite per

la formazione delle fuciliere), nel ristaurare gli stipiti di pietra con le crociere delle finestre, appli cando a tutte le finestre corrispondenti serramenti di legno duro e vetri a umbellico nello stile antico dellaTorre, in fine nel rifare i pavimenti in tutti i locali, che erano di semplice terrazzo. Nel primo piano è necessario ristaurare il cesso sporgente e le pitture del soffitto, colorire le pareti sotto il fregio e completare il camino e le parti mancanti della scala di legno a chiocciola

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Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_36_object_3883676.png
Pagina 36 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - sei cassettoni nella lunghezza e tre nella larghezza della sala. Ora la sola parete postica è libera per una tale de corazione, giacché quella davanti, verso la facciata princi pale, ha sei finestre e su quella d'entrata era dipinto uno stemma assai grande in mezzo a S. Girolamo e S. Ambro gio, sopra uno sfondo di tinte sfarzose paonazze. La pa rete verso mattina doveva avere la finestra murata, perchè sulla stessa era dipinto un grande

quadro rappresentante la Vergine in trono col Bambino, S.Vigilio e Bernardo Clesio inginocchiati e circondati da angeli con trombe. Ai lati del quadro si trovavano alcuni Padri della Chiesa latina: S. Agostino, S. Gregorio, S. Ambrogio e S. Giro lamo. I sei busti mancanti potrebbero dunque esser stati dipinti ugualmente su legno come gli altri ed incastonati nel fregio, ovvero dipinti sul muro. L'esistenza di pitture fu già constatata; ora le pareti sono imbiancate. Allorché si eseguiranno i ristauri

, si vedrà, se i quadri in generale siano ancor conservati. Essi sareb bero opere preziose del pennello di Dosso Dossi, e meri tano certo di essere ristaurarti e conservati. Alle altre parti delle pareti basterebbe dare la tinta. E necessario rifare il pavimento secondo la pianta (Tav. III). Dodici dei suddetti busti si trovano oggidì nella sala del Ginnasio di Stato (sezione italiana) in Trento. Io venni a conoscere per il primo l'esistenza di questi quadri e l'an nunziai nella relazione datata

nel locale N. 154 e passare alla scala segreta a chiocciola (N.155), che serviva di comunicazione colle Sale Rotonde del primo e secondo piano. Sala Rotonda. La Sala Rotonda (N. 156) era riservata all'uso privato del Cardinale Clesio. Nella stessa per un certo spazio di tempo furono appesi i famosi arazzi dei quali parlammo altrove. Il suo soffitto, quantunque di forma rotonda, ha 20 cassettoni profondi ad angolo, dei quali otto sono quadri lunghi, gli altri seguono da un lato la linea della

pareti. Le modanature architettoniche e le decorazioni pitto riche sono di ricca composizione. Nel fregio della cornice erano dipinti i 58 stemmi dei Vassalli Vescovili, che accom pagnarono Bernardo Clesio a Bologna all'incoronazione di Carlo V, in occasione della quale egli ottenne il Cardi nalato. Presso la parete postica della sala era collocato un famoso camino di marmo, scomparso da lungo tempo. Tutt'intorno stavano tappeti di cuoio, con impresse orna mentazioni d'argento e colonne dorate, come

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1905
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Pagina 68 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - e benfacta et laudabilmente andando in logo honorevole et costando denarj asaj demeno chel m° venise a getarla qua in casa de fo del bombarderò perche dubita se ben se ge manda li desengni non li saperano condur ala sua perfectionemandemo desengni della figura et l'andava più presto el nudo chel vestito. In questo efecto il tuto se remete a V. R. S. avendo lo m°. dela fontana avenir a queste bande poderia far eciam questo efecto. Volendo

non le aparendo V. R. S. le fara far al meio si podera perche m° Alexio ha levate dela prederà le doi cope qual serano pei 7 large per tondo et la figura andara in mezo lo vaso. Faremo tanto quanto comandara V. R? a S. alla quia mi raccomando. data in Trento adì 31 decembrio 1531. D. V. RT 3 et lllT a Signoria servidor Andrea Crivelli. La prima parte di questa lettera contiene adunque trat tative per dipingere la sala „Stua Grande' vicina alla Sala Grande del secondo piano; si ricava poi dalla

medesima che i relativi disegni furono spediti al Cardinale per l'approva zione a Innsbruck. Venendo nella seconda parte della lettera a parlare della forma per la figura di una fontana che era da eseguire da Dosso Dossi e suo fratello e dei disegni della figura pure mandati al Cardinale, non v'ha dubbio che tutto si riferisce al Dossi e che egli ha compilato anche i disegni per le pitture come pure dipinta questa sala, sic come era l'artista principale del Castello. Un tanto vale quindi a convalidare

la nostra dichiarazione: essere state realmente le importanti pitture della „Stua Grande' ese guite dal Dossi, come abbiamo già citato più sopra. Questa lettera confermerebbe inoltre la nostra dichiarazione che cioè la „Stua Grande' era adornata di decorazioni in legno. Quasi contemporaneamente alla precedente, cioè in data 30 dicembre 1531 venne indirizzata al Cardinale la lettera scritta e firmata dal Mgr. Domus Ant. Thesinus. Questa porta in calce un'aggiunta scritta e firmata da Jo. Ant. Pona

, il quale è identico col più sopra citato Zuan Antonio, supremo soprastante della fabbrica. Con questo scritto venivano spedite le copie dei capitoli risguardanti le mansioni di tutti gli addetti alla fabbrica. Un'altra lettera spedita pure a Bernardo Clesio ad Inns bruck in data 12 genn. 1532, firmata dal Mgr. domus Ant. Thesinus e da Andrea Crivelli, fra altro parla del m° Stefano Godi, di pagamenti e dei lavori di messa in opera della fontana, di cui si dice che non corrisponde, perchè i tubi sono

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 77 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONS1QLIO IN TRENTO — CONTENUTO DELL'OPERA. Frontespizio. Pag. 1, 2 Pag. 3 Pag 4 4, 5 5, 8, 9 5 Prefazione; pubblicazione e progetto di restauro del Castello. Descrizione storica generale del Castello, Porta di S. Martino, Torre Verde, Porta Aquila. Aspetto esterno e interno del Castello, Porta di S. Vigilio. Bastioni e mura di circonvallazione, porte d'entrata nel cortile anteriore. Torre (Romana) di Augusto. Entrata nel Castello Vecchio e rampa nel Cortile

dei Leoni. Parte medioevale del Castello. Pianterreno: Cortile con arcate e sovrastanti gallerie e loggia gotica, parete postica del cortile. •. 7—10, 72 Cappelle della Residenza ed Oratorio. Primo, secondo, terzo e quarto piano: Stanze d'alloggio, locali ad uso d'ufficio per Prelati ed altri Digni tari, grande sala per le festività ed i ricevimenti di Re ed altri alti personaggi, origine e uso del Castello Vecchio, Palatium episco pale, Castrum Boni e Mali Consilii ; 9—11 progettati ristauri

; 11, 12, 16, 38-51, 54-57, 59-63 Mura della città, Torresella, Torre di Port'Aquila; 11, 12, 63 lavori di ristauro eseguiti e da eseguirsi. Parte del rinascimento del Castello. Facciata principale, bastioni, parti accessorie, fortificazioni. Pag. 13,15,16,18,19—21, 26,28—36,38, 39, 63, 71, 72 ristauri progettati in tutti i piani. Pianterreno : Pag. 12 Prigioni; J3—17 locale per l'assaggio del vino, cantine, locali accessori, Piccola Loggia, gioco del pallone, entrata principale, scalone. Primo Piano: Pag

Martini ed altri artisti del secolo XIV, i costumi; 51, 56 Badia di Pomposa, S. Nicolò da Tolentino; 51, 53, 58 S. Francesco in Assisi; 47l 51, 52 S. Maria dell'Arena a Padova, S. Maria in Porto Fuori Ravenna, S. Lorenzo in Napoli, Avignone, Castello di Avio; 52, 53 pittori italiani autori dei quadri, influenza straniera; 52—54, 70 Duomo di Trento, Castelletto attiguo. Pa lazzo Pretorio, Torre di Piazza; 53, 54 chiese antiche e campanili nei dintorni di Trento e in Italia, altri affreschi nel Tirolo

meridio nale, arte tedesca e suo contatto coll'italiana; 54—56 lo stemma originale del Principe Vescovo Nicolò Alram ed altri stemmi; 56—58, origine dei quadri sotto i Principi Vescovi Arrigo di Metz e Nicolò Alram; 58, 59 Alberto di Ortemburg e Giorgio di Liechten stein, l'arte in Boemia sotto Carlo IV; 59—61 gli stemmi nei quadro del Torneo. Terzo piano, la sala bassa, altre pitture nel primo e secondo piano. Inventari della mobilia nei locali della Torre d'Aquila. I cortili del Castello ed i lavori

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 32 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - In questo refettorio è necessario levare la grossa incro stazione di tinta gialla di calce, ristaurare le pitture che si trovano sotto e tinteggiare il resto della volta e delle pareti. Inoltre va fatto un nuovo pavimento secondo il disegno (Tav. II) e la futura destinazione del locale. Locale di Passaggio. Le pitture della volta di quest' anticamera (N. 141) sono di Dosso Dossi e rappresentano: Cibele, Apollo, Diana, Mercurio, Minerva

colla sinistra un bambino, e ai lati erano due Angeli pronti al volo per eseguire i comandi divini. Del ricco arredamento non fu per ora possibile scoprire che alcune parti e 10 statuette di Apostoli di bronzo, appar tenenti all'altare e ora in possesso di privati, come pure diverse parti di figure e di ornati, ora nel Museo civico di Trento, le quali furono messe a disposizione per i ristauri. I ristauri della Cappella sono di molta entità, perchè in primo luogo bisogna demolire la parete divisoria

, Giove, Giunone, Marte armato con Cupido incatenato, Bacco e Sileno, Plutone nell'Orco, Ve nere e Cupido inghirlandati di rose e fiori, Nettuno col tridente, Cesare e Vulcano nella fucina. L'arma di Ber nardo Clesio col cappello cardinalizio di stucco ad alto rilievo, su fondo azzurro, domina nel centro della volta. Tutto è da pulire e ristaurare; le pareti devono essere tinteggiate. Al pavimento di pietra sono necessari piccoli completamenti. In una delle porte contornate da pietra si legge scolpito

: LOCVS REFECTIONIS. Sull' altra parte, dirimpetto, che mette alla Cappella si legge : DOMVS ORATIONIS. Cappella. Le statue della Cappella (N.142) rappresentavano i do dici Apostoli, i quattro Evangelisti ed i Padri della Chiesa; stavano entro nicchie sotto la volta della Cappella. Al cune sono ancora esistenti, richi ornamenti di gesso com pletano le decorazioni. La figura del Padre Eterno stava trionfante nel mezzo della volta colla destra in atto di be nedire, tra una schiera di Angeli, sorreggeva

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 69 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — In questa si legge tra altro: A Renovar et meter in opera la fontana del Cortile. A Renovar la Capela Vecchia. Segue in fine l'ultima nota dei 15 gennaio 1536, la quale accenna ad alcuni creditori della fabbrica per importi non rilevanti. Per conseguenza deduciano che il Crivelli, vassallo del PrincipeVescovo Bernardo Clesio, aveva qualche mansione nella fabbrica, conforme la nota dei 13 novembre 1527, ma appena coi capitoli del dicembre

1531 venne incaricato di far parte della sovraintendenza della fabbrica. Siccome nella detta nota si accenna al suo viaggio a Verona insieme coli'Ingegnere Zaffran, non sarebbe certo fuori di luogo la supposizione che il Crivelli sia rimasto qualche tempo in Italia per studi e sia ritornato solo l'Ingegnere col maestro tagliapietra Polo; supposizione avvalorata dal fatto che il Crivelli dopo i lavori del Castello ha continuato la carriera di capomastro. Egli diresse nel 1537 alcuni lavori pel

Castel Toblino e, come risulta dagli atti dell'Archivio in Innsbruck, anche per un'altro fabbricato alle Sarche. Dal l'anno 1537 fino al 1539 troviamo il suo nome negli atti risguardanti i lavori di restauro del Palazzo Vescovile in Cavalese. Dal „Jahrbuch der Kunstsammlungen des aller höchsten Kaiserhauses', vol. 11 risulta, tra altro, che nel 1549, chiamato a Innsbruck per l'edificio della Chiesa di Corte, ne fece i progetti e che il Re Ferdinando ai 2 aprile 1553 approvò il progetto definitivo

in base alle proposte della Reggenza di Innsbruck. Crivelli quale capomastro diresse i lavori, incominciati nel 1553, fino a tutto il 1554, anno in cui fu mandato a Vienna con nuove proposte, disegni e modelli per spiegare tutto al Re. In questa fab brica era fra altri occupato anche il conosciuto Maestro Alessio (Alessandro Longhi milanese). I lavori della Chiesa di Corte vennero continuati e compiti dimodoché in essa venne celebrato il primo officio divino ai 24 giugno 1562; la consacrazione della

medesima ebbe però luogo appena ai 14 febbraio 1563 alla presenza dell'Imperatore Ferdinando I. Dagli stessi atti risulta inoltre, che il Crivelli in questo tempo era anche occupato nel fabbricato della Chiesa di S. Paolo in Eppan. Dalla relazione fatta da Andrea Crivelli al Cardinale Clesio a Innsbruck il giorno 31 dicembre 1531 risulta che i progetti per una fontana in bronzo e pietra (certamente quella del Cortile dei Leoni) vennero compilati da Dosso Dossi e da suo fratello. I lavori in pietra

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 33 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASJ — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Vescovile in Trento. Ho progettato di riportarli al loro posto primitivo. Questi arazzi ancora ben conservati, che appartengono ai più splendidi lavori dell'arte di Fiandra, rappresentano: la natività di Gesù Cristo (Fig. 31), Gesù lava i piedi ai suoi discepoli (Fig. 32), Gesù davanti a Caifa (Fig. 33), Gesù davanti a Pilato (Fig. 34), Gesù che porta la croce e la Vero nica (Fig.35), Gesù deposto dalla croce (Fig. 36), la risur rezione

del Signore (Fig. 37). Presso privati esiste an- 1 ft cora la statua in marmo della Pietà che stava sull' altare. Ai suoi lati erano le statue di S.Vigilio e S. Massenza. \.ì (*•- - V j • </&■>) LX Sono sulle tracce di qualche parte degli altri arredi d'ar gento dell'altare, della pala, che rappresenta l'Epifania, attribuita ad Alberto Dürer ecc. Eravi poi un tesoro di arredi sacri, di vasi d'argento, di pianete, messali ecc. Essendo stata usata la Cappella per molto tempo a scopi affatto ordinari

, mi rivolsi alle Autorità Militari e ottenni già diversi anni fa la chiusura della stessa, finché verranno eseguiti i ristauri. 11 locale situato tra la Cappella e le antiche mura (N.143) dava l'accesso alla cantina mediante la scala a chiocciola (N. 144), come si vede dall'iscrizione posta nel fregio della porta che mette nell'interno del Cortile dei Leoni (Fig.38). Questo locale comunicava mediante una porta colla Cappella; ha la medesima altezza e la volta a tutta monta. Il piccolo locale N.145 serviva

per sagrestia; sopra questo si trovava l'oratorio del Vescovo, che mediante una fine strella poteva vedere l'altare e udire la messa. Aveva l'accesso dalla scala a chiocciola. La galleria di congiunzione (N.146) è costruita con la stroni e colonne di pietra, che portano il soffitto di legno a cassettoni, nei quali v'erano pure dei dipinti, che ora mancano. Questi quadri, di cui spero trovare le tracce, sono indicati sulla Tav. IV da contorni punteggiati. Prima di parlare della parte da ultimo

costruita, passiamo dalla scala principale del primo piano (N.125) ad esami nare il secondo. Secondo piano. Nel vestibolo (N. 147) termina la scala principale. Esso presenta un magnifico fregio dipinto a fresco; il soffitto è di legno con cassettoni grandi, ma poco profondi, e orna mentazioni. Risalta il portale di marmo, che dà accesso alla Grande Sala al di sopra del quale sta un affresco della MadonnacolBambino eia figura di Bernardo CIesio(Fig.39). Le pitture sono del Dossi, perciò il monogramma

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 43 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
in parentela; inoltre Francesco di Castelalto era Luogo tenente del Principe Vescovo Bernardo Clesio, il quale, quando nel 1525 si ritirò a Riva per la sollevazione dei rustici, affidò in modo speciale la difesa di Trento e del suo territorio al suddetto Luogotenente. Nel mezzo della facciata principale verso la città esisteva un affresco colla meridiana, che ora è quasi totalmente scomparso. Soltanto la parte superiore della torre appar tiene a Bernardo Clesio. Un largo fregio con finestre

in testate, decorato da stemmi ed imprese, una grande guscia e un tetto a poca scadenza formano l'estremità della torre. Si entra nella torre da una porta del secondo piano, che si apre nel corridoio posto sulle mura. Sopra questa porta è scolpito in pietra lo stemma del Cardinale Clesio. Dal locale segnato nella Tav. III col N. 56 si discende al primo e si ascende al terzo piano. Essendo provvisoriamente chiusa la porta della Torricella che mette nel corridoio sulle mura, si può entrare nella Torre

d'Aquila dal Gioco del Pallone per mezzo di una semplice scala di legno, e fu aperta una porta nel locale del primo piano della torre. La Torre d'Aquila ha quindi tre locali sovrapposti. Le stanze del primo e se condo piano misurano 7,85 X 6,10 m e quelle del terzo 7,85 X 6,21 m. Da questi locali era formato già in tempi antichi un appartemento signorile separato, dove talvolta si ritirava lo stesso Prin cipe Vescovo per godere la vista della città e dei dintorni, ed esaminare il movimento di quella

parte importante della città. Talvolta vi abitavano forse anche gli ospiti. E noto che più tardi questi locali furono riservati alle don zelle degli ospiti : sappiamo dal Mattioli che sotto Bernardo Clesio la Torre d'Aquila era „parata per ricever le donzelle della magna regina'. Difatti si usava assegnare agii ospiti locali ben decorati e addobbati. Nel locale del primo piano (Tav. III, N. 35) si apre nel mezzo una boccaporta che permette di controllare i passanti per la Port'Aquila. Da una parte

del locale sporge il cesso altrove menzionato, e si nota una porta murata, che metteva sulle mura della città. Nella parte verso il Castello rimangono gli avanzi di un ca mino. Nelle parti superiori delle pareti interne si vedono dipinte più volte le imprese del Cardinale Clesio. Il soffitto è di legno con policromia, ornato da rosette di legno sulle incrociature dei cassettoni. Si giunge al secondo piano mediante la scala a chioc ciola di legno, formata da scalini lavorati, ognuno d'un sol pezzo

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 37 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
, palme ed emblemi del Cardinale. Altri giocano con leoni bianchi e rossi, altri portano nastri colle parole d'oro „Bernardo Cardinal di Trento'. In congiunzione col fregio della parete laterale, dirimpetto alla porta principale d'entrata, si vede ancora l'arma colla corona del Cardinale Clesio, sotto la quale pendeva il baldacchino che proteggeva il trono e la grande tavola. Il camino di marmo bianco (pietra di Trento) situato nel mezzo della parete postica, che com parisce nello spaccato

NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — tavola rotonda coperta di broccato. Alia parete erano appesi quadri di valore. Questa sala ha bisogno di essere ristaurata: le pareti e le ornamentazioni devono venir liberate dall'incrosta zione di calce e colorite, lasciando bianchi gli stucchi. Il soffitto deve venir pulito e ristaurato, applicando le ro sette dorate di legno, che mancano, sulle incrociature dei cassettoni. Il camino, che manca, va rifatto, almeno con forma semplice

, per mantenere il carattere generale della sala. Il pavimento, che era di lastre di pietra bianca e rossa, dev'essere rimesso. Sala Grande. Dalla porta sopra nominata della scala principale si do mina la Grande Sala del Castello (N. 157), che servì per le piccole adunanze del Concilio. Era l'aula principale del Palazzo, dove si raccoglievano gli ospiti illustri e si tene vano le grandi feste. Il soffitto è di legno a cassettoni profondi come tutti quelli del secondo piano (Tav.VIII). J ventiquattro

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 20 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO [N TRENTO — ramento ai festoni sopra i busti. Sotto gli archi di pietra rossiccia trentina sono scolpite le imprese del Vescovo Bernardo e, nel mezzo, dei rosettoni. Come mostrano le Tav. IV, V, VI e VII, tutti i soffitti dei locali del primo piano del Palazzo del rinascimento sono costruiti con volte reali e riccamente decorati da cornici, arabeschi, statuette, busti di gesso e dipinti a fresco. Tutti questi oggetti hanno un alto valore artistico

e rappresen tano allegorie, ritratti ecc. Grande Loggia. I dipinti d'alto concetto e di superba esecuzione della Grande Loggia (N.126), usata per i con vegni festosi, e quelli della scala (Fig. 23) sono opere di Girolamo Romanino. Ciò è provato dall'arte stessa e dagli atti ancora esistenti. Florida morbidezza presentano le fi gure delle varie divinità e dei putti. Trionfa nel campo di mezzo della volta della Grande Loggia Fetonte sul carro del Sole tirato da tre cavalli bian chi che riempiono lo spazio

nel modo artisticamente migliore: fu per dare alla scena maggior vita che l'artista dipinse tre cavalli invece della solita quadriga. Ai lati, in altri due campi, vediamo le quattro stagioni: la Primavera (ninfa con ghirlande); l'Estate (Cerere che dispensa frutta e grano); l'Autunno (altra ninfa che pre senta dell'uva e dei pampini); l'Inverno (un vecchio ve nerando). Nel centro della volta, presso la scala, un magnifico gruppo di putti sta attorno ad un' aquila e agita con gioia delle palme

. Negli specchi della volta fanno pompa di sè per artistica bellezza figure di nudi che rappresentano personaggi mitologici, di sommo valore sia per l'effetto degli scorci, sia per le mosse e la forza del colorito. Le figurine nelle lunette circoscritte da spazi ellittici formano un tutto armonico colle figure maggiori. Gli importanti quadri a mezzo cerchio sulle pareti sotto le lunette rappresentano questa serie (a partire dalla scala): Giuditta e Olo ferne (Fig. 24); donne e cavalieri che cantano

al suono del liuto (Fig. 25); Virginio e la figlia; Tarquinio e Lucrezia; le Grazie; Cleopatra; la suonatrice di man dolino; Sansone e Dalila; il concerto; Amore e Psiche. Alcune di queste figure sono da altri interpretate in modo diverso. Tutte le pitture rammentano vivamente l'arte robusta e meravigliosa di Michelangelo. Ai tempi del Concilio vennero coperte certe parti dei nudi con semplici tinte che si possono facilmente levare durante i lavori di ristauro. Le pareti della Loggia e della scala

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1912)
Forschungen und Mitteilungen zur Geschichte Tirols und Vorarlbergs ; 9. 1912
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Pagina 78 di 372
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 319 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Tirol;z.Geschichte;f.Zeitschrift</br>g.Vorarlberg;z.Geschichte;f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 245/9(1912)
ID interno: 484878
Camilliana'). — Kote ed appunti: Un elmo etrusco di bronzo. Ein etruskischer Bronzehelm, gefunden in Daonc. — Scoperte archeologiche a Trento. Fünf antike Gräberfunde in Trient. — Bernardo desio a Mantova e a Bologna. Carlo V. a Trento. Fürstbischof Bernhard desins Aufenthalt I530 in Mantua und Bologna und Karls V. Aufenthalt in Trient im gleichen Jahre. — Lettera di Ke Massimiliano al governo della Repubblica di Genova. Brief Maximilians I. 1551. — Curiosità degli anni l«i94 e in r j; } , a Civezzano

Nach richten, schließt den Zusammenhang mit Tbaur aus und nimmt, vielmehr jenen mit Tavoro an (5. oder 6. Jahrb.). — Lodov. 0 berliner: Un trentino ini ziatole di Nicolò Tommaseo nello studio della lingua toscana del Trecento. Erzählt das Leben des Don Innocenzo Teodoro Turrini, geboren 1 75 6 in Tu. — Rassegna bibliografica: Hassmann-Gentilini : Pedagogia gene rale. Don Ed. Endrici: Coredo nell' Anaunia. G, Roberti: In veni ari delle ambre antiche del Trentino. Rezensionen. — Storia ed Arte

: Giuseppe Geroìa: I. In morte del pittore Gerolamo da Trento; II. 11 pittore Gian Antonio Dalia Fina. — Walter Cnrt- Zwanzigher; Dosso Dossi und Battista. Ulrich Thieme: Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, — Dr. Adelgott Schatz und Karl Atz: Die deutschen Seelsorgen in den italienischen Dekanaten und Landesteilen der Diözese '! ri ent. — Arcangelo Gadler: Effemeridi Storiche trentine.— Max Jansen: Die Anfänge der Fugger bis 1494. — G. Buschbell: Reformation

Foe he ri ni: Un utopista del diritto internazionale sul finire della rivoluzione francese. Politische Ideen des Abtes P. de M. von Saint Dizier. veröffentlicht 1795. — Sil vino Pilati: Gli arcipreti di Mori. Die Erzpriester der uralten Kirche von Mori. Von llSfl bis zur Gegen wart. —- Ettore Zucche Ili: La vita di Girolamo Tartarotti scritta da G. Il, Graser. Die 1770 vom Bibliothekar Graser in Innsbruck verfaßte Lebensbeschreibung des Roveretaners Girolamo Tartarotti wird analisiert und kritisch

erörtert. — Simone Weber: L'eremitaggio di S. Gallo presso Cagnü. Geschichte der Einsiedelei des hl. Gallus bei Cagliò. — 1* as sogar bibliografica: Besprechungen von Publikationen (A. Braek- mann ..Germania pontificia'. Vol. 1, pars 1. Simonson George .,A Newly- Discovered Guardi'. — G. Gerola . La ricoenizione della tomi'a, dì S. Giù- f Q liano a Kimini.' — G. Trecca „Giovanni Calimi e i suoi discepoli.' — A, Colasanti ,, Lorenzo e Jacopo Salimbeni da Sanseverino.' — P. En drizzi ,,Bibliografìa

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1910)
Forschungen und Mitteilungen zur Geschichte Tirols und Vorarlbergs ; 7. 1910
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Pagina 155 di 342
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 334 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Tirol;z.Geschichte;f.Zeitschrift</br>g.Vorarlberg;z.Geschichte;f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 245/7(1910)
ID interno: 484881
Nachrichten, 149 Nachrichten. Übersicht über die Aufsätze historischen Inhalts in den Wissenschaft!. Zeitschriften des italienischen Landesteiles. Von Julias Red. Archivio Trentino (pubblicato per cura della direzione della biblio teca e del museo comunale di Trento. — Trento, Giov. Zippel.) Das im Februar 1910 ausgegebene III. Heft dea 24. Jahrganges des Archive Tren tino enthält: Vigilio Inama: Processi per la formazione dell'urbano della chiesa parocchiale di Castelfondo nella valle di Non

nell'anno 1547. Der zirka 1545 ernannte Pfarrer Giovanni Bevilacqua ließ, da ihm Zehnten und andere Einkünfte 'bestritten wurden, ein Urbar der der Pfarre gehörigen Sachen anfertigen. Der bischöfliche Kommissär Betta entschied 1549 die Zwistigkeiten. ■;— Giangiorgio Zorzi: Di alcuni documenti inediti sul Concilio di Trento. Der Yizentiner Lodovico Chiericati, Erzbischof von Àntivari, Freund des Kardinals Christoph Madruzzo, nahm am Konzile von Trient teil. Briefe u, s. w. an Chiericati aus dieser Zeit

werden hier mit geteilt. -- Mario Filzi: Il dialetto cimbrico di Terragnolo. — Giu seppe Gerola: Frammenti castrobar censi. — Arnoldo Segarizzi: Professori e scolari trentini nello studio di Padova. Atti della i r. Accademia di scienze, lettere ed arte degli Agiati in Rovereto, Anno accademico CLIX. Serie III. Volume XV. Fascicolo III— IV. Anno 1909 Luglio —Dicembre, Rovereto. Tipografìa Ugo Grandi 1909. Das Milte Februar 1910 versendete 3 ./4. Heft (Juli— Dezember 1909) der Mitteilungen der k. k. Akademie der Agiati

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 6 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Quando Napoleone Bonaparte nell'anno 1796 invase le nostre regioni, anche il Castello fu occupato e in esso tra il resto fu posto il quartiere per i generali. Pur troppo in quella occasione innumerevoli oggetti di gran valore andarono perduti! In seguito il Palazzo venne usato come caserma, più tardi vi fu collocata la sede della prefettura, finché nell'anno 1811 venne definitivamente destinato agli scopi militari, ai quali esso serve

die perspektivische Hauptansicht des Kastells nach der projektierten Restaurierung dar. Sul timpano s'innalza la statua di S.Vigilio, Patrono della città e della diocesi di Trento. Oggi serve d'entrata per i pe doni laporta di fronte alla Via S. Marco, per i carriaggi quella che s'apre presso la Via S. Maria Maddalena. La porta di S. Vigilio venne già otturata in seguito a una ricostruzione, e precisamente per l'erezione di un corridoio per le fuciliere (spalto) nella parte interna, il quale passa sopra il muro

tra i singoli bastioni. Ciò rese necessario un ingrossa mento di questo muro e la costruzione di una scala libera dietro la porta stessa. Sui tre bastioni si trovano gli stemmi del Cardinale Bernardo Clesio; ciò dimostra che queste costruzioni sono opera di lui. Lo stemma del bastione a destra della porta di Via S. Marco (Fig. 3) e quello del bastione di mezzo (Fig. 4) sono accompagnati da un'iscrizione. Nelle antiche mura tra il Castello vecchio e l'ultimo ba stione si trovano ancora i contorni

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 67 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS! - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - La seconda lista del mese di maggio 1530 scritta in la tino, la riportiamo nel suo originale: Infrascripti sunt Uli, quibus mandata est certa solutio pecuniarum pro fabrica R m ' dm! nostri. Massarius vallis annauny solvat R.300 Matarius darmei 200 Massarius citra ultraque duronum „ 450 Matarius Castri Mani „ 100 Capitaneus Rippe „ 200 Fiscalis 200 Odoricus Spaur Capit'' Vallis Flemarum . . . . „ 200 Ex condemnatione illorum de Trilaco

(Terlago presso Trento) „ 200 Rochus guelphus bulletarius „ 50 Tremanus phisicus residuum debiti Francisci olim bulletarii „ Summa R. Da queste due liste risulta chiaro che si tratta di entrate per la fabbrica del Castello e quindi di importi che dovet tero venire pagati dai vassalli, capitani, economi, ammini stratori o affittuali addetti al Principe Vescovo e che Andrea Crivelli dovette pagare l'importo di fiorini rainesi 600 per obbligo assunto. Difatti nei libri feudali che si trovano nell'Archivio

dell' i. r. Luogonenza in Innsbruck riscon triamo un documento d'investitura dei 5 luglio 1529 su parte delle entrate nel circondario del paese di Baselga di Sopramonte, dal quale risulta che Andrea Crivelli, citta dino di Trento, era vassallo del Principe Vescovo Ber nardo Clesio. Invece dalla nota: „Cardinal R m0 Monsignor et episcopo de Trento Signor nostro gratiosissimo de dar adì 12 zugno 1531 per dinari contadi in li infrascripti et prima', si ricava che il Crivelli ha ricevuto un pagamento

li alegati desengni li quali si variarano juxta al piacimento di V. R'!''''S. ge spazio de la spalerà di lingnami sino ala cornise dela sufita pei 6 de alteza et va torno atorno in 4 fazade la qual vora subito habuto de V. R. S. Resolution darli principio et de questo expecto risposta. Della fontana de bronzo lo aparer de m° Doso saria de far lui et suo fradel la forma dela figura a tio foxe bona Ex condemnatione illorum de Trilaco (Terlago bei Trient) R. 200 Rochus guelphus bulletarius 50 Tremanus

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