L’erezione dell’ Arco in marmo naturalmente non fu rapida come quella del modello in legno ; messa la prima pietra nel 1807, alla caduta di Napoleone la costruzione era appena a metà opera, e restò in asso per alcuni anni. Si chiamava l’Arco di Trionfo; e non fu continuato se non quando si pensò a dedicarlo a Francesco I, che accanito più d’ogni altro nel distruggere l’edifìcio politico . di Napoleone I, fu fautore di pace tra i potenti, e di avvilimento tra i popoli. L’arco fu battezzato
quindi sotto i nuovi auspici col nome di Arco della Pace, e se ne riprese la costruzione nel 1826. Naturalmente, nella decorazione andò distrutto quanto ricordava l’imperatore decaduto, ed i bas sorilievi rappresentanti le batoste prese dai tedeschi furono sostituiti dai bassorilievi della battaglia di Lipsia, e di quella d’Arcis sur Aule, scolpite: la prima da Pompeo Marchesi, la seconda, da Francesco Somaini. Opera di pretto classicismo scolastico, l’Arco della Pace è 1’ Arco più grandioso di pura
imi tazione romana che esista ; ed ù un monumento dell’ arte cesarea del principio del nostro secolo nelle forme architettoniche e nello stile della scultura. Sopra l’attico dell’arco maestoso s’alza la sestiga della Pace, opera dell’ Abbondio Sangiorgio, agli angoli le Vittorie equestri, di Giovanni Putti ; queste e quella fuse in bronzo. I bassorilievi sono condotti da altri scultori, tra i più rinomati di quell’ epoca , il Faccetti, i fratelli Monti, Benedetto Cacciatori, i fratelli Marchesi