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Libri
Anno:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Pagina 36 di 142
Autore: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Luogo: Firenze
Editore: Bemporad
Descrizione fisica: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: 926
ID interno: 182685
Tolmino. L'occupazione eli Piava, come testa di ponte del medio Isonzo, ha insinuata la nostra azione fra il grappo di Tolmino e quello di Gorizia-Carso. Infine l'occupazione del margine del Carso tra Gradisca e Monfal cone, con la sinistra alle falde del S. Michele e la destra a Monte Sei Busi, ha completato l'investi mento della fronte dell'Isonzo e dato a noi libera ma novra sulle due sponde del basso Isonzo. In complesso i primi sette mesi della nostra guerra sono stati fecondi di risultati

strategici e politici, che interessano molto più del numero dei chilometri qua drati occupati. Siamo ormai sicuri ai nostri confini da invasioni nemiche, abbiamo varcato i vecchi confini, combattiamo in territori già detenuti dall'Austria, siamo già a buon punto verso il raggiungimento dei nostri confini naturali e della sicurezza delle nostre coste adriatiche. I prodigi del nostro esercito, - In questa guerra e avvenuto qualcosa che ci esalta e ci commuove. « Pen sate: tutti gli Italiani per tutta

sovrapposte; il sangue fraternamente sparso dallo Stel vio all'Isonzo, è stato il cemento che renderà l'opera definitiva. Un vincolo meraviglioso, una sacro santa solidarietà ha saldato l'unità del popolo, onde è cessata ogni gara che non sia di sacrificio. E in sa-

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Libri
Anno:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Pagina 55 di 142
Autore: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Luogo: Firenze
Editore: Bemporad
Descrizione fisica: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: 926
ID interno: 182685
La Venezia Giulia, che deve il suo nome alle Alpi deno minate Giulie da C. Giulio Cesare Ottaviano Augusto, com prende il Friuli orientale fino alle. Alpi suddette, con la valle dell' Isonzo e con Gorizia, Gradisca e Monfalcone: poi Trieste col suo territorio; poi l'Istria col Carso inospitale fino al golfo del Quarnaro, che Italia chiude e i suoi ter mini bagna , formando nella sua estremità settentrionale un

Vi è poi, per legittimare le aspirazioni italiane al possesso del Trentino, la ragione strategica e conseguentemente po litica. Il Trentino, come fu giustamente affermato, è un cu neo nel cuore d'Italia, e l'Austria lo ha perciò formidabil mente munito e lo benefica con un vero e proprio governo militaresco. Col Trentino domandiamo pure VAlto Adige, ossia il cir- , colo di Bolzano, con Merano, con le valli bagnate dall'Adige superiore, dall' Isarco e dai loro affluenti, con Bressanone sul

!'Isarco e con Brunice o Brunecco sulla Rienza, affluente dell'Isarco, Bolzano giace appunto presso il confluente del l' Isarco e dell'Adige. Sommando assieme i vari elementi etnici dell'Alto Adige e del Trentino abbiamo in base all'ultimo censimento 430.000 italiani e ladini di fronte a 200.000 tedeschi in cifre toto. Dunque e' è la ragione del numero preponderante per asse gnare entrambe le regioni all'Italia. E per l'Alto Adige v'è anche, non meno che pel Trentino, la ragione geografica

; 10 spartiacque cioè e la cintura naturale delle Alpi centrali, l' aspetto del paese, il clima, la flora, la fauna. Si aggiunga la ragione economica, data la connessione dell'Alto Adige al Trentino, dato lo sbocco naturale di entrambe le regioni nella grande valle del Po. 0' è infine la ragione etrategico- politica, vale a dire la imprescindibile necessità di assicu rare per sempre i naturali confini della Patria italiana, che 11 mar circonda e l'Alpe. . ^ Arturo Galanti. VI. - Italianità della Venezia Giulia

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Libri
Anno:
1927
¬Gli¬ Statuti del capitolo della cattedrale di Bressanone nel Medioevo. - (Archivio per l'Alto Adige ; 22. 1927)
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Pagina 16 di 122
Autore: Santifaller, Leo / [Leo Santifaller]
Luogo: Firenze
Editore: Istituto di Studi per l'Alto Adige
Descrizione fisica: S. [5] - 108
Lingua: Italienisch
Segnatura: II Z 206/22     
ID interno: 364452
DELLA CATTEDRALE DI BRESSANONE NEL MEDIO EVO 17 Del see. xvi, fino all'anno 1572, ci sono pervenuti soltanto statuti parziali e cioè del 1520 (11. 15), del 1521 (n. 16), del 1539 (n. 17) e del 1572 (n. 18); tutti questi trattano Y absentia e resi- dentia e quello del 1539 riguarda anche gli studenti e pellegrinaggi, 2. - 11 più antico statuto capitolare del 1256 (n. 1) è pro mulgato dal capitolo soltanto ; di una cooperazione del vescovo non viene fatta menzione. Lo statuto seguente

, concernente il sigillo capitolare, dell'anno 1273 ( n - 2 ) vi ene promulgato per or dine dell'arcivescovo di Salisburgo e con assenso del vescovo. Nel secolo xiv, soltanto una volta viene fatta menzione della cooperazione dei vescovo e cioè nello statuto del 14 e 15 giu gno 1370, concernente l'ammissione ed il diritto di testare dei canonici; il capìtolo presenta al vescovo il nuovo statuto e lo prega di confermarlo; il vescovo lo conferma con un documento speciale in cui viene inserito lo statuto

presentatogli dal capitolo. Tutti gli altri statuti del secolo xiv vengono promulgati senza la cooperazione del vescovo. Nel secolo xv vengono presentati al vescovo per la conferma i due statuti generali del 1422 e del 1485, e dopo la conferma vescovile vengono giurati dai canonici. Lo statuto del 1422 viene steso in due originali, l'uno sigillato dal decano e dal capitolo, l'altro dal vescovo, decano e capitolo. Quello dei 1485 viene steso soltanto da parte del capitolo ma pure in due originali, l'uno

nella forma di strumento notarile sigillato e l'altro nella forma notarile senza sigillo. Gli statuti parziali del secolo xv e gli statuti del secolo xvi non fanno menzione di una cooperazione del vescovo.

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 257 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Capitolo Nono. TRENTINO E TIROLO. SOMMAKIO. Il confine del Trentino, — Il confine etnografico. — Questioni di politica e di etnografia. — Trentini e Tirolesi. — Un Sonetto del Pannelli. — I Gabanotti. — 11 confine strategico e politico, — Usi, costumi e tradizioni. — Condizioni economiche dei Trentino. — Il Governo austriaco e la crisi economica. — Popolazione. — La nobiltà. — Il clero, — La borghesia. — il soldato trentino. — Coltura intellettuale. — Conclusione. Alla Chiusa di San Michele

convergono le due lari correnti fra gli avvallamenti del Noce e dell 5 Adige da una parte, dell’ Eisack e dell’ A visio dall’ altra, che formano l’odierno confine linguistico fra il Tren tino, cosiddetto Tiroìo italiano, ed il Tiralo tedesco. La Chiusa dell 5 Adige, occupata in. gran parte dalle ghiaie del fiume, è larga pochi chilometri, e va longitudinalmente da Salorno e Kurtinig, ultimi vil laggi tedeschi, a San Michele e Iloverè della Luna, ultimi villaggi italiani. La valle sopra Salorno si allarga

di bel nuovo fino a Bolzano, dove si accostano le valli dell 5 Adige superiore e dell’ Eisack. Le due lari che partono dalla Chiusa di Salorno si protendono V una ad oriente, fino al piede della Marmolada e del Sasso Lungo ; F altra corre a nord

7
Libri
Anno:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Pagina 46 di 142
Autore: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Luogo: Firenze
Editore: Bemporad
Descrizione fisica: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: 926
ID interno: 182685
aia nel monte, sia nel piano, e per molti altri particolari caratteri. Risalendone il corso fino alle sorgenti, ci ai trova la via come sbarrata dalle elevate pareti rocciose del Jàluz (m. 2643). ovvero del massiccio culminante,col Tricorno (m. 2863), la cima più eccelsa delle Alpi Giulie, ..Risalendo uno dei suoi affluenti, la Coritenza, ai arriva ai passo del Predil, alto m. 1156, percorso'da un'ottima strada carrozzabile. La Coritenza prima di raggiungere F Isonzo passa per una gola assai

caratteristica, la così detta Chiusa di Plezzo : il fiume corre così profondamente incassato nella roccia da ap parire, a chi lo guardi dall'alto, quasi totalmente nascosto dalle pareti che in questa esso stesso ha scavato. Vive sul luogo la leggenda - attribuita da chi ai Turchi e ad una delle loro consuete incursioni nel Friuli, da chi alle truppe (1) Riassunto da un articolo pubblicato ne la Cultura Moderna del 1° iiQV. 1915. La stessa rivista nel fase. 1° sett. 1915 contiene nn ottimo articolo dello

stesso Marinelli sul Carso. Da, secoli l'Austria sa quanto opportuna linea.sia per lei l'Isonzo, non solo per la difesa, ma anche per l'offesa. Lo studio della guerra che prelude la Lega di Cambray, come di altri avvenimenti poste rióri, ci persuadono come la Serenissima avesse avvertito eh i arissi- inamente il pericolo incessante della frontiera, che, con poche varia zioni, F Italia ereditò.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 40 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
spaziale ; sul pascolo e sul bosco, propria del primo insedia mento umano nell' Intervallis Pag us ; i cui territori si ©stesero ai corsi superiori del Loisach, del Leutach, del l' Isar e dell'Achcn see fino alle gole prealpine (1). Anche sulle falde meridionali delle Alpi, col deprimersi delle catene montuose verso il piano padano, il fenomeno sì ripete ; sebbene qui in minor misura per il ribaltamento pedemontano delle pieghe alpine, che rende più compatto e uniforme l'ostacolo delle catene

esterne al movimento degli uomini, al di fuori della valle trasversale. Il bacino del Chiese, per l'ampia e depressa sella di Bondo (m. 820) comunica largamente colla Val Rendena e colla media valle del Barca, le quali, assai prima del IX secolo, troviamo collegate in unità amministrativa, le Judicarie (2). Pure a sè stava il territorio di Trento, venuto via via ri ducen dosi dall'estensione dell'antico municipium romcmum , ad una striscia parallela alla larga valle dell'Adige, da sotto Bolzano alla

Chiusa di Verona, e collegato, per le depres sioni di Lòppio (m. 279) e di Ter] ago (Bosco di Vela, m. 416) al territorio dell' inferiore valle del Sarca e colle gole del Pèrsina alla conca di Pòrgine : mentre la disposizione ra diale delle alte valli dell'Avìsio, del Gader e del Cordòvole, attorno agli smembrati massicci dolomitici del Sella e della Marmolada, aveva unito ai Gaue bavaresi, la Val Gardena, la Val Badia, la Val di Passa e Livinallongo (3), e aveva esteso la « N'òri tal» sul lato

sinistro della Val Badia. Ma nulla di simile si osservava, fin d'allora (nemmeno al Passo del Brennero), lungo la massima catena spartiacque, (1) Cfr. i confini anche in E g geh . (J. ), Geschichte Tirols, cii;., vol, I, pagg. 169 © seg. (2) Cfr, Thunn (M.) } II ducato di Trento, cit, pag. 14 (3) Cfr, E g GER. ( J. ), Geschichte Tirols, cit., pag. 170,

10
Libri
Anno:
1927
¬Gli¬ Statuti del capitolo della cattedrale di Bressanone nel Medioevo. - (Archivio per l'Alto Adige ; 22. 1927)
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Pagina 9 di 122
Autore: Santifaller, Leo / [Leo Santifaller]
Luogo: Firenze
Editore: Istituto di Studi per l'Alto Adige
Descrizione fisica: S. [5] - 108
Lingua: Italienisch
Segnatura: II Z 206/22     
ID interno: 364452
10 GLI STATUTI DEL CAPITOLO in bianco ; p. 5-18 statati capitolari ; p. 19-20 documento del ve scovo Bertoldo del 4 novembre 1424; p. 21-22 in bianco; p, 23 sta tuti capitolari; p. 23-26 documento del 5 novembre 1424; p, 27-28 in bianco ; p. 29-44 statuti capitolari ; p. 45-51 documento del ve scovo Giorgio del 12 luglio 1442; p. 52 in bianco; p. 53 -54 statuti capitolari; p. 55-61 bolla del concilio di Basilea del 17 aprile 1436; p. 63-67 notizia concernente il concilio di Basilea dell'anno

, Arch. Vesc. Bress. Atti L. 11 n. 2 A) e l'antico Repertorio dell'Archivio Vescovile Bressanonese della se conda metà del sec. xvin (R. Archivio di State di Bolzano). III. — Prefazione. A. Gli Statuti Capitolari medioevali (1) sono una fonte di grande importanza per la storia del diritto e della costituzione dei Capi toli. Un esame comparativo di un numero maggiore e, se fosse possibile, di tutti gli statuti capitolari, e lo studio delle dipendenze e delle influenze reciproche tra di loro, darebbe

notizie e schia rimenti importanti non soltanto per la storia del diritto ecclesia stico ma anche per la storia delle correnti spirituali europee nel medioevo. Perciò sarebbe molto desiderata la pubblicazione del (1) Cfr, e regel, De re statutaria ; S chulte, Gesch. der Quellen , iii, 1, 25, 50 ss,; S chneider. Domkapitel, 142-143, 280-288 : H auck, Kirckmgeschiehte , V, I, 185-220- W ermì NGIIOF i -, Kirche>merfassiing y 149; S ägmü I . UIR , Kirchenrecht, I, 119; S tütz, Kirthmreeht, 333

11
Libri
Anno:
1927
¬Gli¬ Statuti del capitolo della cattedrale di Bressanone nel Medioevo. - (Archivio per l'Alto Adige ; 22. 1927)
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Pagina 15 di 122
Autore: Santifaller, Leo / [Leo Santifaller]
Luogo: Firenze
Editore: Istituto di Studi per l'Alto Adige
Descrizione fisica: S. [5] - 108
Lingua: Italienisch
Segnatura: II Z 206/22     
ID interno: 364452
GLI STATUTI DEL CAPITOLO 16 22-23 . (De prebenda gracie post mortem canonicis dan da). '24. (De diffinicione maioris partis capituli). 25. (Capitulum potest, quos vo- luerit in factis eorum expedien- dis deputare). 26, (Ubi diffiniantur eontenciones orte inter capitulares). 27-31. (Ex parte domorum). 32. (De testamentariis). 33-34- (Qualiter Cappellani obli- gentur interesse divinis offieiis), 35. (De iuramento caucione et ra- cione hospitalariorum in Clusina et Brixina). {Fine

sopra dopo n. 34. 47. De servientibus episcopo. 48. De statutis solvendis, 49. De sallario notarii capituli, {Fine). Nel secolo xv si trovano inoltre due statati parziali; il primo del 1435 tratta delle residencia, annus grafie , absentia, distribuito prebendarum, iura decani e purgatura del chiostro (n. 12); il secondo del 1468-1469 o 1470 concerne la presentazione degli scolari ad Studium (n. 13). Tra i documenti di carattere quasi-statutario del sec. xv si deve citare in primo luogo la conferma

dei privilegi e delle lì berta del capitolo da parte dei vescovi e cioè degli anni 1405 (appendice n. 19), 1426 (appendice n. 23), 1428 (appendice n. 24), 1442 (appendice n. 25), 1445 (appendice n. 26), poi quello del papa Innocenzo VII del 1406 (appendice n. 20). Da menzionare sono inoltre la concessione del diritto di provvisione da parte del re romano al vescovo di Bressanone nel 1413 (appendice n. 21) ed una capitolazione nell'eiezione del preposi to del 1426 (appen dice n. 22).

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 118 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
nura (1). Venivano così sbarrate tutte le vie eli e, per le Giudicàrie, per il lago di Garda, per la Val Lagarina, la Tal cL'Astico, e la, Val del Brenta, dal nodo strategico di Trento si diramano nella» pianura padana ; si creava, fin sull orlo di questa, un campo trincerato a sostegno del predominio austriaco in Italia (2). Morto r imperatore Ferdinando 1 (1564), al contea del Tirolo passava a suo figlio secondogenito, l'arciduca Fex- dinando, il quale impose alla città di Eovereto di giurare

fedeltà direttamente ai conti del Tirolo e voleva attuare alcuni vecchi compattati strappati coercitivamente ai ve scovi Egnone ed Arrigo di Trento, per i quali i vescovi rinunciavano alla loro sovranità temporale, rimettendola ai conti del Tirolo. Il vescovo Lodovico Madruzzo ricorse all' imperatore Massimiliano II, e nel 1571, la dieta di Ba tisbona fece obbligo, bensì all'arciduca Ferdinando di ri conoscere integralmente i domini dei principi vescovi di Trento e Bressanone, ma però sotto

l'amministrazione ti rolese, con quelle che furono dette le Completata tirolensio rum del 1571, pubblicate a Trento solo nel 1578 (3). (1) Il vescovo Bernardo di Cles, protestò contro questa eston siva interpretazione del compattato del 1532 ; protesta per c e fu sanata colla successiva dichiarazione, del 20 luglio 1536, a oiduca Ferdinando, conte del Tirolo. Kendona e Primiero man tennero i loro liberi statuti (Cfr. M ayk (M.)? Welschiiro., ci pag, 85). . 7 (2) Gli autori tedeschi, e soprattutto il Mayr

(We se ito , cit.j pag, 84), sulla base di tali concessioni vescovili, anno tentato di negare 1'unità storica del Trentino, la quale qui 11071 Bai sembra sia in questione, giacché esempi simili di tali conces^ sioni si riscontrano anche in altri principati ecclesiastici i a lan (Cfr. Solmi (A.), Le leggi più antiche del Comune di weenm « Arch. Stör, lt.», 1915, pag. 125). (3) Cfr. Ambrosi (F.), Il Trentino mi Cinquecento, cit., pag. 4ö .

13
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 291 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
272. SAGGIO 1 DI BIBLIOGRAFIA, TRENTINA, Sarpi Fra Paolo. - Storia 'del Concilio Tridentino, Scfaaiibach. ~ Die deutschen Alpen. Scherer. - Geographie imd Geschichte von Tyrol. Schneller CJi , - Mährehen und Sagen aus Wälsch-Tyrol. (Innsbruck, 1867.) — Deutschen und Romanen an Süd-Tyrol und Yenetien. Fase. X delle Mittheüungen di Petermann. (Gotha, 1877.) — Die wälschtyrolische Frage, Erörterungen und Ansichten. (Innsbruck, 1866.) Simo Cammillo. - Memorie della famiglia Sizzo De Noris. (Milano

, 1843.) . — Cenni della Raccolta patria legata da S. E. B. Mazzetti. (Rovereto, 1843,) — Industria dei Distretti trentini e ròveretani. (Padova, 1848.) — Della vita e degli scritti del conte Benedetto Giovalielli. Società Alpina del Trentino. - Annuario del 1874. (Arco, 1874.) — Annuario del 1875. (Arco, 1875.) — Annuario del 1876. (Milano, 1877.) Società degli Alpinisti tridentini. - Annuario del 1877. (Mi lano, 1878.) — Annuario del 1878. (Borgo, 1879.) Sordina G. B. - Guida alle Acque minerali

di Levico nel Trentino. (Milano, 1869.) Stoff ella ab. Bartolommeo. - Sopra una statuetta in bronzo trovata in Cavedine. (Rovereto, 1825.) — Saggio sopra i confini del territorio veronese e trentino. (Milano, 1826.) — Esame di alcuni scritti del conte Benedetto Giovanelli. (Verona, 1827.) — Dissertazione sopra i Sepolcri romani scoperti a Rove reto Panno 1819. (Rovereto, 1828.) — Descrizione e storia della strada nuova di Vaiarsa. (Ro vereto, 1826.) Snlzer Giuseppe. - Dell 1 origine e della natura dei

16
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 94 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
J/AN ARNIA. SOMMARIO. Mezzotedesco e Mezzo] ombardo.— La lesrgenda del Basilisco. — La Rocchetta. — L’Armonia. — Castel Braghiero. — Corredo e le Streghe. — San Romedio. — San Zeno.— Fondo, —I Te deschi della Val dì Non. — Cristoforo Bucei.ti. — Il colto di Saturno. — Ponte Alto. — Cles. — La Tavola Clesiana. — Bernardo CI e sio. — La Guerra Rustica. — 1 bagni di Cresimo. Pochi chilometri sopra la stazione di Lavis si trova quella di San Michele posta al confluente del- F Adige e del torrente

Noce, il cui bacino 'è detto Valle di Non o con nome più classico Anaunia. Due borghi ne guardali V entrata: 1’ uno, alla sinistra del Noce, è Mejssotedesco (Deutsch Metz); l’altro, sulla destra, Meisgólombardo (Walseli Metz), che anticamente segnavano il confine fra il Regno longobardico ed il teutonico : Meta longobardica e Meta teutonica. Non molti anni addietro Mezzotedesco avea ancora diritto al nome anticamente impostogli, ma essendo stato il primo paese che subì l’influenza dell 5 espansione

del- P elemento italiano di là dal confine trentino, ora esso non conserva più traccia nè della lingua nè del costume germanico. Talché oggidì, quasi ad evitare

17
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 79 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
(1), 'JSTel 1293 occupava Meiacorona | (Kronmetz), insieme a S. Pietro di Metz o Mezolombardo, allò sbocco del -Hoc© nell'Adige (2) che comprendevano Bo- ? verè della Luna, Grumo, Kave B. .Rocco, e contemporanea- \ mente le signorie di S, Michele (Könisberg), Pressano, Lavìs ! ! e i comuni di Giovo, Lisignano, Oembra, Favèr, Valda, \ Grumes e Gràun, sulla destra dell'Avìsio, cioè di fatto su buona parte della Yal Oembra, perchè Castello, Alterivo e J Segonzano, alla sinistra del flume, essendo

- 78 — I Eppan-Ulten aveva ereditato Castel Valèr; e nel 1289 usurpava la signoria di Sporo, suJla via che per il lago di Molveno, metteva in valle del Sarca. Bulla destra di Yal d'Adige, Mainardo II, con tratta- ? tive e pressioni sulla chiesa di Trento (subite ma non ap- | provate), riusciva ad avere, nel 1266, la investitura di Cal- | darò e acquistava sulla sinistra, la giurisdizione di Enn e | Kaldif Che univa al possesso di Salorno, già dei Tirol o fin I dai primi del secolo XIII

originariamente j degli Appiano, erano già venute ai Tirolo (3), Queste nuove | investiture trentine, pretese da Mainardo II, non sono dun- f que scelte a caso, ma sbarravano le vie naturali che per la valle del Sarca o da Trento, mettevano in Val di Hon, \ in Yal di Fassa o alla contea di Bolzano ; tentavano cioè j. idi isolare, dal dominio diretto dei vescovi, le parti più set- j tentrionali della contea di Trento. Ciò fu particolarmente grave per la contea di Bolzano, per questa località fra le più

19
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 95 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
79 [CAP, IV.] L’ ANAUNJA. poco lusinghieri equivoci, i Trentini chiamano quel paese Mezza Corona, Poco più al nord di San Michele le due lari cor renti fra gli avvallamenti del Noce e dell’Adige da una parte, dell’Adige e dell’Avisio dall’altra, s’in contrano formando una stretta oltre la quale comin cia il vero 'Tir oìo.' La catena che separa la Valle di Non da quella dell’ Adige corre dal mezzodì al nord fino al passo della Mandola, quindi formando un arco si piega verso occidente e scende

a rianno darsi più sotto ai ghiacciai del Cevedale. Vicino a Mezza Corona, ai piedi del monte San Gottardo, a guardia della Chiusa, sta il castello feudale della fa miglia Firmiaii, alla quale appartenne fra gli altri quel governatore di Milano che fu amico e protet tore del Parini. A mezza costa nei fianchi stessi della roccia tagliata a perpendicolo ò scavata una caverna che domina 1’ entrata della Val di Non. Su 1 Che il Trentino sia stato conosciuto dai geografi col suo vero nome prima della sua

forzata unione col Tiralo, lo prova un libro non certamente sospetto di esagerato italianismo nè d’idee nuove e sovversive, in quanto che è stampato nel 1790 e porta per titolo: Elementicii Geografia ad uso delle scuole di- Trento. (Trento, ec. Con licenza dei superiori.) In questo libro trovo che il Tiralo confina al mezzodì col Trentino. E a pag, 56 : — Ov’ è Rovereto? — In Italia. — Ma non si nota da alcuna fra le città del Tiralo? — Quest’ è un errore di chi confonde la naturai situazione

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Libri
Anno:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Pagina 113 di 142
Autore: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Luogo: Firenze
Editore: Bemporad
Descrizione fisica: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: 926
ID interno: 182685
La fortuna del porto di Trieste deriva dalla sua posizione geografica, dalle condizioni di ricchezza 0 di produttività del suo retroterra, dallo sviluppo che i commerci intermediar! e le industrie vi possono avere, dipende dalla sagacia, dalle iniziative, dagli usi, dalle organizzazioni dei commercianti triestini, ma non dipende punto dall' appartenenza del porto all'Austria.- Il retroterra naturale dì Trieste comprende, oltre le terre circostanti dell' Istria, del Friuli e della Carniola

, le terre che stanno a mezzogiorno del Danubio tra la Baviera me ridionale (compresa), il Tiro lo orientale (escluso) e l'Un gheria occidentale (in parte compresa). Appartiene al retro terra di Trieste, ma non completamente, anche una parte della Boemia e della Galizia. .Attilio Tamaro (1). # _ Trieste deve augurarsi prossimo il compimento del canale navigabile Milano-Venezia per diventare con Venezia, il porto di transito che, attraverso il breve tronco ferroviario. Trieste- Sissek, potrà irradiare

, fluvialmente, le merci italiane nei Balcani settentrionali. Inoltre, la posizione orientale di' Trieste è destinata ad accrescersi d'importanza in avvenire, poiché - situata nel punto dove le correnti dei trasporti marittimi del bacino me diterraneo s'incontrano colla massima convenienza economica dei trasporti ferroviari per l'Europa centrale - trarrà ele- • menti di espansione dal risveglio economico che, cessata la guerra, avranno l'Asia Minore, la Mesopotamia e l'Africa settentrionale d'oriente

. Liberata dalla .compressione del re gime turco, ostile ad ogni sviluppo economico, l'Asia Mi nore è destinata, con i suoi progressi, ad aumentare l'impor tanza del Mediterraneo e dell'Adriatico, onde anche Trieste, che è sulla via delle correnti commerciali fra il bacino orien- (1) Dall'ottimo volume Atir iati corGolfo d'Italia, edito dal Treves.

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