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Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
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(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 195 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
tale minoranza linguistica: nella regione hanno dichiarato questa appartenenza due comuni, quello di Olivetta San Michele e quello di Triora (per le sole frazioni di Realdo e Verdeggia), i cui dialetti appartengono invece al tipo ligure alpino secondo la percezione tradizionale e secondo una classificazione universalmente accolta dagli studiosi italiani, francesi e tedeschi che in tempi anche recentissimi se ne sono occupati nel quadro di ricerche aggiornate sulle aree dialettali arcaiche

dell’entroterra montano. 29 In realtà negli anni Ottanta il carattere certamente non “occitano” del dialetto di Realdo e Verdeggia era stato certificato da una com missione di esperti su richiesta del comune di Triora, interessato fin da allora a fruire dei benefici legislativi che si andavano profilando: ma di tale parere non si tenne nel debito conto quando, all’indomani dell’approvazione della 482, i consi gli comunali dei due centri deliberarono il carattere “occitano” dei dialetti locali, ottenendo

dall’amministrazione provinciale un avallo intorno al quale si accese ben presto la reazione polemica dell’opinione pubblica locale e di diversi studio si, anche per il fatto che gli stessi dialetti, parlati in porzioni di territorio passate alla Francia nel 1947 in seguito ai trattati di pace, sono correttamente riconosciuti nella loro specificità di varietà liguri in territorio transalpino: 30 col risultato che la stessa varietà linguistica viene attualmente definita come “occitana” a Olivetta San Michele e come

su incarico del Ministero degli Interni francese da Bernard C erquiglini (2003) reca infatti un capitolo dedicato agli Ilòts liguriens en France curato da Jean-Philippe D albera (D albera 2003). 31 Si tratta dei centri integrati nel già citato comune di Briga Alta. Pur essendo di dialetto brigasco, invece, non fece mai parte dell’ex comune di Briga la frazione di Viozene in comune di Ormea. Per quest’area una denuncia delle motivazioni squisitamente economiche della scelta di dichiararne il carattere

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 160 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
dioevo è - e probabilmente lo rimarrà - ipotetico. Ciò vale sia per la propagazione del fenomeno dalla pianura padana verso la Francia sia per la sua propagazione nel senso opposto. non senza mettere in rilievo che almeno in merito alla PKA padano-alpina è più sensato presupporre un’origine padana del fenomeno invece di un’origine fran cese, cf. S chmid 1956, 78: Nicht zu bezweifeln ist vor allem der engere Zusammenhang zwischen der oberitalienischen und der rätoromanischen Palatalisierung

esperti 13 come quella più probabile per l’origine del fenomeno della palatalizza zione nordromanza 14 cui appartiene la PKA. Lo scopo del presente contributo, invece, è quello di mostrare che ci sono cenni affidabili per cercare l’origine della PKA padano-alpina nella parte centrale/ nord-est della Francia settentrionale del primo medioevo: da parte della germa nistica è sempre di nuovo stato accennato alla possibilità che nell’antico fran- cone, lingua di contatto del latino parlato della Gallia

settentrionale, esistesse la tendenza di palatalizzare le velari [k] e [g]. Partendo da questo principio, stabiliamo due ipotesi: a. la PKA francese risale al contatto con l’antico francone. b. all’espansione del potere politico e dell’influsso culturale dei Franchi, avvenuta soprattutto dopo l’integrazione dell’Italia settentrionale nel regno carolingio del 13 Cf. L iver 1995, 78. P fister (per esempio in K leiber /P fister 1992, 69) o K ristol 1998, 944. Da P fister 1995, 196 troviamo quanto segue

: “È fuori dubbio che la palatalizzazione di CA nell’Italia settentrionale [...] non possa essere staccata da quella grigionese, ladina e friulana. Wartburg 1950 [51ss.] espresse la tesi che il nucleo di questa palatalizzazione andasse cercato nella Gallia transalpina. Una tale tesi non è provata ed è improbabile, dato che l’avanzata degli Alemanni, al più tardi nel VI secolo, avrebbe ostacolato una irradiazione dalla Galloromania verso la zona alpina orientale [...].” Nel corso del presente contributo

favorisce anche lui la tesi di S chmid . 14 Viene anche chiamata la “terza” palatalizzazione, cioè quella che avvenne solo nelle zone romanofone del settentrione come la Francia e l’Italia settentrionale, cf. G sell 1995, 276.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 170 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
franchi Ruperto e Corbiniano. Che i rapporti tra il dominio bavaro e quello franco non fossero dunque unicamente ostili, come ci potrebbe far credere il fatto che il ducato bavaro era stato integrato nel regno franco contro la volontà dei regenti bavari, lo mostra anche B osl 1976, 163: Se le Vite di Emmerano e di Corbiniano, scritte dal vescovo Arbeone di Frisinga, nonché quella di Ruperto, rappresentano l’ideale nobiliare del santo, quale era divenuto usuale, a partire dal settimo secolo, nel

regno franco [...], questo presuppone anche in Baviera una lunga tradizione cristiana, [...]. Anche queste Vite sono [...] testimonianze di una concezio ne della vita di tipo nobiliare-monastico, valida per tutta la Francia, e non solo per l’epoca di Arbeone, cioè la seconda metà dell’ottavo secolo, ma già per la fine del settimo secolo, le cui condizioni si rispecchiano [...] anche nelle Vite dei santi. È in grado di capire questo solo chi riesce a liberarsi dalla «leggenda» bavarese e non

il dominio di Dagoberto. Azione missionaria, cattoli- cizzazione e cura pastorale nel sesto/settimo secolo erano in stretto rapporto col re dei Franchi, col duca della Baviera, con l’aristocrazia franca in Occidente e in Oriente, nonché col monachesimo di Luxueil [sic] e col suo spirito improntato alla regola irofranca, in cui avevano avuto parte con la loro iniziativa l’aristocrazia di corte e l’aristocrazia provinciale della Neustria e dell’Austrasia. La posizione del B osl viene confermata da C agol

1997, 74: L’attività missionaria irofranca, che da Luxeil [sic] si diresse verso la Baviera nel corso del secolo VII, divenendo più intensa sul finire del secolo, celava l’intento evidente dei Pipinidi di coordinare e organizzare la pluralità delle popolazioni germaniche e slave entro un nuovo quadro statuale, più chiaramente definito e controllabile. La venuta dei tre “apostoli“ bava- ri, Emmerano, Corbiniano e Ruperto, chiamati presumibilmente dal regno franco alla fine del secolo VII, rispondeva

alle esigenze dei re merovingi, del duca bavaro e della Chiesa romana, le cui intenzioni, pur diverse, potevano incontrarsi nell’azione dei missionari [...]. Questa si colloca nel solco di una consolidata tradizione franco-merovingia, tesa a fare del la chiesa uno strumento essenziale nel controllo politico e militare dei territori conquistati o controllati, fra i quali una posizione rilevante rivestiva il ducato bavaro. 64 Si confronti il ruolo che svolgevano i monaci di Luxeuil a Bobbio che, in età

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 169 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
menzionati la Surselva e i Grigioni centrali (cf. carta II, 6 e 7a) dove già in epoca merovingia si svolsero i primi centri culturali di stampo franco, come Mustér/Di- sentis stessa o Trun/Truns, Sagogn, Riom/Reams, Castf/Tiefencastel, Vaz/Obervaz, Pasqual/Paspels, Cazas/Cazis, Ziràn/Zillis o anche la capitale Curia/Chur. In epoca carolingia si aggiungono poi Mistail e Müstair, sempre con un possibile legame ver so nord ma, data l’integrazione del regno longobardo in quello carolingio

, l’influsso carolingio poteva inoltre avvenire sulla via da sud a nord. Che cosa significa per le varietà linguistiche che qui ci interessano? Ciò che abbiamo potuto constatare a pro posito dei Grigioni protomedioevali vale anche per l’area della Valle d’Isarco con le valli laterali: riscontriamo qui un’ altra zona in cui si manifesta un’ influenza franca da tutte e due le direzioni geografiche - da nord, piuttosto in epoca merovingia, e da sud - soprattutto in epoca carolingia dopo la conquista del regno

longobardo da par te dei Franchi (cf. carta II). Riguardo al ruolo che svolgeva l’epoca merovingia per la nostra zona bisogna mettere in rilievo che dal 591 in poi, una parte considerevole dell’ odierna Ladinia dolomitica, almeno 63 la zona isarchese fino a Bolzano e la Val Pusteria, faceva parte del dominio bavaro che però si avvicinava sempre di più al regno franco, cf. C agol 1997, 72: L’influenza franca sul ducato di Baviera è riconoscibile nella presenza dell’istituto comitale [...], che sarebbe

stato adottato almeno dall’ultimo quarto del secolo VII, quando, stando alle notizie fornite da Paolo Diacono [...], un conte bavaro sarebbe stato incaricato del con trollo del castello di Bolzano e dei castelli adiacenti [...]. Per riferimenti all’elemento merovingio nel senso religioso e culturale e le rela tive possibilità d’espansione da nord (cf. carta II), quindi dal dominio franco-ba- varo, rimandiamo a B osl 1976, 173: Cogliamo qui [i.e. con la missione orientale iniziata da Amando] gli

seconda ondata di attività missionarie e all’arrivo dei missionari 63 Al dominio merovingio si aggiunge la parte della Val Venosta che va da Müstair fino ai dintorni di Merano. La zona venosta che rimase sotto il dominio longobardo fino alla conquista carolingia, dunque dal 591 al 774, dovrebbe essere stata quella che si estende da Merano a Bolzano, senza includere Bolzano stessa che costituiva il punto estremo del dominio bavaro-merovingio. Anche i territori a sud e a est di Bolzano come l’odierno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 184 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
). Insomma, lungi dall’essere pacificati, gli animi si sono surriscaldati: l’8.11.2007 il MV registrava così l’insoddisfazione del consigliere A ltomonte : “siamo sicuri che quegli emendamenti saranno sufficienti a garantire la vera autonomia e la concreta tutela del resiano? Chi sarà garante di un tanto? Perché sono stati bocciati gli emen damenti [...] che chiedevano, concretamente, di normare separatamente la tutela del resiano?”. Epilogo (provvisorio, a fine 2007) della vicenda, l’ipotesi di un ricor

so amministrativo, proposta dalla Lega della Slavia Friulana mediante un appello ai partiti, alle associazioni del territorio, a tutte le persone che si sentono coinvol te dalla problematica, presentato sul MV il 27.11.2007, lo stesso giorno in cui la “Gazzetta Ufficiale” pubblicava il decreto presidenziale relativo ai 32 comuni che beneficeranno della legge 38/2001 di tutela della minoranza linguistica slovena. 5. Glottonimi o etichette politiche? L’esempio dell’occitano Se nel caso dell’area slavofona del

Friuli il problema dell’adozione del glot- tonimo (e dello standard) sloveno si associa non solo a pur sempre rispettabili perplessità di ordine culturale, ma anche a meno limpide diatribe politiche, a maggior ragione l’adozione del glottonimo “occitano” da parte della 482 si è rivelata assai infelice e foriera di divisioni interne (peraltro, ancora una vol ta, già latenti), se non tra la popolazione interessata, almeno tra i militanti e i cultori che si ritengono a torto o a ragione legittimanti

a rappresentarla: a me sembra francamente improprio liquidare come semplice questione “nomi nalistica” (T elmon 2006b) il problema spinoso della scelta tra “occitano” e “provenzale” (già analizzato a fondo da G oebl 1979, 10-13), poiché ad essa soggiacciono evidenti implicazioni di gestione culturale (e non solo) del pa trimonio linguistico minoritario. La definizione di occitano è infatti oggetto di dure contestazioni legate alla valenza fortemente ideologica che soggiace a tale denominazione, e le diàtribe

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2002)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 24/25. 2000/2001
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Pagina 291 di 508
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 503 S. : Ill., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Craffonara, Lois: ¬Na¬ parora de comié / Lois Craffonara, 2002</br> Craffonara, Lois: ¬Die¬ Studentenverbindung "Ladinia" (1910 - 1920), ihr Wappen und ihre Zeitschrift / Lois Craffonara, 2002</br> Dorsch, Helga: ¬Ein¬ Hochzeitsgedicht von Antone Agreiter aus dem Jahre 1838 / Helga Dorsch, 2002</br> Frontull, Jepele: Chronik des Pfarr-Chores Enneberg / Jepele Frontull. Transkribiert von Barbara Kostner, 2002</br> Goebl, Hans: Externe Sprachgeschichte des Rätoromanischen (Bündnerromanisch, Dolomitenladinisch, Friaulisch) : ein Überblick / Hans Goebl, 2002</br> Hederer, Kerstin: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jacob Zanusi : (1679 - 1742) / Kerstin Hederer, 2002</br> Kostner, Barbara: Canti religiosi in lingua italiana in Val Badia : tradizione orale contemporanea e fonti scritte / Barbara Kostner, 2002</br> Kronbichler, Johann: ¬Das¬ künstlerische Werk Jacob Zanusis / Johann Kronbichler, 2002</br> Mischì, Giovanni: ¬Die¬ Freilegung und Sanierung eines Kalkbrennofens in Lungiarü/Campill enthüllt und verlebendigt ein interessantes Stück Lokalgeschichte / Giovanni Mischì, 2002</br> Nagler, Annamaria: ¬I¬ "Fastentücher" (Draps dla Pasciun) / Annamaria Nagler, 2002</br> Pancheri, Roberto: ¬Un'¬ aggiunta al catalogo di Giacomo Zanussi / Roberto Pancheri, 2002</br> Planker, Stefan: Relazione sulla scoperta archeologica del castello Stetteneck in Val Gardena / Stefan Planker ; Herwig Prinoth, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Stralci da alcuni documenti degli archivi di Innsbruck riguardanti la Ladinia / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Visite pastorali e sacerdoti della Ladinia dal 1572 al 1688 / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Sotriffer, Toni: ¬Der¬ Grödner Lehrer und Organist Mathias Ploner : (1770 - 1845) ; Leben und Werk im Lichte seiner Tagebuchaufzeichungen / Toni Sotriffer, 2002</br> Steinberger, Johann: Historische Beschreibung des kaiserl. königl. Staats-Guts Ennenberg, Kreises Pusterthal, Landes Tyrol / Johann Steinberger. Hrsg. und mit Anmerk. vers. von Lois Craffonara. - [Nachdr. der Ausg. 1802], 2002</br> Tecchiati, Umberto: ¬Una¬ fibula di tipo celtico dal bosco di Plaies in Val Badia : quota ca. 1620 m/slm. / Umberto Tecchiati, 2002</br> Thiele, Sylvia: ¬Die¬ gadertalischen und grödnerischen Personalpronomina / Sylvia Thiele, 2002</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 1999 - 2000 - 2001 / Paul Videsott, 2002
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/24-25(2000-2001)
ID interno: 355235
„Consuetudines di Farfa“ e nell’ „Ordinarium “ del vescovo Luca di Costanza (1203-1224), sono contenute esatte indicazioni di quando il velo doveva essere appeso e tolto, indicazioni che dunque ne testimoniano resisten za 5 . Il giorno in cui il „Fastentuch“ doveva essere appeso non era uguale nelle varie regioni e chiese. Generalmente questo avveniva il mercoledì delle ceneri, raramente la prima domenica di Quaresima. Il „velum“ poi veniva tolto quasi ovunque la domenica prima di Pasqua durante la lettura

della Passione al passo: ... et velum templi scissum est... (Luca 23, 45) facendolo cadere a terra con un grande rumore che doveva richiamare alla mente dei fedeli il terremoto che scos se la terra subito dopo la morte in croce di Cristo 6 . Le notizie più remote riguardanti il “velum quadragesimale” risalgono ai primi anni del 11. secolo: questo è menzionato nelle Consuetudines di St-Vannes a Verdun 7 (verso la fine del 10. secolo), nelle Consuetudines Farfenses 8 e nella predica dell’abate Aelfric

ecclesiastico medie vale si usavano i nomi „cortina” e „velum” ai quali era aggiunto l’aggettivo „qua- dragesimale”. 4 L’inventario del „Kloster Prüfening“ del 1165 riporta: “....quadragesima appendenda linea vela 3 ...“. Il registro di Rochester dell’anno 1200 annota la donazione di un „velo quadragesima le“:“... Sungiva reclusa dedit velum, quod extenditur in quadragesima inter conventum et majus altare ...“. Negli statuti del sinodo di Worchester dell’an no 1240 è riportato che ogni chiesa è in possessso

di un „velum quadragesima le“. cfr. J. Braun, Der christliche Altar, Band II, München 1924, p. 150. 5 J. Braun, 1924, op.cit, p. 151. 6 Savels spiega come tale rumore era rafforzato dal forte battere del campa naro con martelli di legno su delle assi, che in accordo con il sagrestano inizia va, quando questo slacciava le funi che tenevano appeso il „Fastentuch“, così che questo cadeva con forte rumore a terra. Cfr. C.A. Savels, Hungertücher, in: „Zeitschrift für christliche Kunst“ 1894, p. 180-181

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/497329/497329_185_object_5279652.png
Pagina 185 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
non solo dialettale, ma anche dell’uso letterario e delle tradizioni connesse; storie di verse e tradizioni culturali specifiche dividono poi i “Paesi d’oc” facendone entità geografiche e antropiche profondamente differenziate. Dal punto di vista politico culturale infine, se con l’Ottocento e in particolare con l’attività di Frédéri Mistral e del felibrismo, il provenzale si dotò di una nuova lingua letteraria basata sul dia letto della valle del Rodano, l’esportazione dell’associazionismo

felibristico in altre regioni fu all’origine dell’“occitanismo” nel senso attuale del termine: mentre il felibrismo, oltre che di un moderato federalismo, si faceva fautore di un recupero delle singole parlate regionali, in Linguadoca e nella regione tolosana si diffondeva già all’inizio del Novecento l’idea di dare vita a una lingua comune soprarregionale basata essenzialmente sull’antica tradizione trobadorica; anche all’autonomismo politico felibrista veniva contrapposto un nazionalismo dai toni

irruenti, che pro poneva una rilettura della storia del territorio come continua decadenza a partire dalla crociata contro gli eretici Albigesi, che a partire dal 1208 avrebbe distrutto una florida civiltà autoctona (anche se l’albigesismo fu circoscritto in realtà alle regioni sudoccidentali) attraverso l’annessione allo stato francese. Questa frammentazione politica e culturale può essere vista come un elemento di debolezza per lo sviluppo delle rivendicazioni legate al patrimonio linguistico del

viene denunciata da molti osservatori (B lanchet 2004). Tale dato di fatto è peraltro bilanciato dall’orientamento di molte amministrazioni, che, anche per il timore di vedere delegittimati i fondamenti identitari e territoriali delle isti tuzioni locali, si oppongono alla logica omologante in favore della promozione e valorizzazione delle singole varietà linguistiche d’oc; 17 al tempo stesso, l’evo- 17 Nel 1998 l’annuncio da parte del governo dell’imminente sottoscrizione della Carta Europea delle

7
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(1997)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 20. 1996
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Pagina 185 di 276
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 270 S. : Ill., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Angelucci, Diego E.: Nuovi dati sulla preistoria delle Dolomiti : la campagna di scavo 1994 nei siti mesolitici del Plan de Frea (Selva, Val Gardena) / Diego E. Angelucci, 1997</br> Arbeitsbericht 10 zum ALD 1 / Roland Bauer ; Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 1997</br> Berschin, Helmut: Questione ladina, Grundrechnungsarten und Dialektometrie / Helmut Berschin, 1997</br> Craffonara, Lois: Ladinische Beichtzettel aus dem vorigen Jahrhundert / Lois Craffonara, 1997</br> Craffonara, Lois: Rund um Osterbeichte und Osterkommunion im Gadertal / Lois Craffonara, 1997</br> Craffonara, Lois: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jakob Zanusi (1679? - 1742), ein unbekannter Buchensteiner / Lois Craffonara, 1997</br> Faggin, Giorgio: ¬I¬ verbi "analitici" in friulano / Giorgio Faggin, 1997</br> Gallenmüller-Roschmann, Jutta: Ethnische Identität: Ladiner in Südtirol 1991 und 1994 / Jutta Gallenmüller-Roschmann ; Roland Wakenhut, 1997</br> May, Jürgen: Hans Perathoner und das Leineweberdenkmal in Bielefeld : ein Grödner Künstler im Ravensburger Land / Jürgen May, 1997</br> Muljacic, Zarko: ¬Una¬ menzione del romanzo grigione dell'847 / Zarko Muljacic, 1997</br> Trapp, Eugen: "¬Das¬ größte und schönste Studio von Florenz" : zu Leben und Werk des Bildhauers Giovanni Insom / Eugen Trapp, 1997</br> Trapp, Eugen: Neues zum Werk des Bildhauers Dominik Mahlknecht / Eugen Trapp, 1997</br> Videsott, Paul: Wortschatzerweiterung im Ladin Dolomitan / Paul Videsott, 1997
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/20(1996)
ID interno: 355181
Zarko Muljacic UNA MENZIONE DEL ROMANZO GRIGIONE DELL’847 Settantotto anni dopo la raccolta di documenti curata da A. Werminghoff (1906) è uscita la sua seconda parte (cf. Hartmann, 1984) che riporta le decisioni dei concili che ebbero luogo dopo il Trattato di Verdun (843) che aveva posto fine all'unità dell'Impero Carolingio. Nella Francia orientalis uno dei concili più importanti fu celebrato nell'ottobre dell'847 a Francoforte, sotto la guida dell'arcivescovo Rabano Mauro (ca. 780 / 856

), cf. Hartmann, 1984, pp. 150-177. Si dica di passaggio che questo principe della Chiesa fu uno dei più illustri continuatori delle riforme ideate e promosse da Carlomagno e da Alcuino dal 785 in poi. Il linguista francese M. Banniard (1991) ha messo in rilievo gli aspetti linguistici della sua attività che si manifesta, tra l'altro, anche nel canone De dogmate ecclesiastico, promulgato negli Atti del Concilio magontino, con cui si voleva andare incontro ai bisogni dei fedeli germanofoni e romanzofoni non

possint intelligere quae dicuntur' (Hartmann, 1984, p. 164). II curatore non ha esitato ad esprimere il suo stupore per il fatto che questo brano è quasi al 100% identico al testo del celeberrimo 17° canone del Concilio di Tours (A.D. 813), più concretamente per la non avvenuta cancellazione del passo in cui si raccomanda l’uso della lingua romanza, superfluo, secondo lui, nell'archidiocesi di Magonza. 0 M. Banniard, a cui dobbiamo una delle analisi più acute del 17° canone di Tours (1992, pp. 410-422

erschien, der Wortlaut verändert wurde'. 2) Lascio in disparte i passi in cui pole mizza sui valori semantici del verbo transferre, dell'avverbio facilius e sim., soprattutto con R. Wright (1982) e altri. Vd. ora la risposta di R. Wright (1993a).

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(1997)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 20. 1996
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Pagina 186 di 276
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 270 S. : Ill., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Angelucci, Diego E.: Nuovi dati sulla preistoria delle Dolomiti : la campagna di scavo 1994 nei siti mesolitici del Plan de Frea (Selva, Val Gardena) / Diego E. Angelucci, 1997</br> Arbeitsbericht 10 zum ALD 1 / Roland Bauer ; Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 1997</br> Berschin, Helmut: Questione ladina, Grundrechnungsarten und Dialektometrie / Helmut Berschin, 1997</br> Craffonara, Lois: Ladinische Beichtzettel aus dem vorigen Jahrhundert / Lois Craffonara, 1997</br> Craffonara, Lois: Rund um Osterbeichte und Osterkommunion im Gadertal / Lois Craffonara, 1997</br> Craffonara, Lois: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jakob Zanusi (1679? - 1742), ein unbekannter Buchensteiner / Lois Craffonara, 1997</br> Faggin, Giorgio: ¬I¬ verbi "analitici" in friulano / Giorgio Faggin, 1997</br> Gallenmüller-Roschmann, Jutta: Ethnische Identität: Ladiner in Südtirol 1991 und 1994 / Jutta Gallenmüller-Roschmann ; Roland Wakenhut, 1997</br> May, Jürgen: Hans Perathoner und das Leineweberdenkmal in Bielefeld : ein Grödner Künstler im Ravensburger Land / Jürgen May, 1997</br> Muljacic, Zarko: ¬Una¬ menzione del romanzo grigione dell'847 / Zarko Muljacic, 1997</br> Trapp, Eugen: "¬Das¬ größte und schönste Studio von Florenz" : zu Leben und Werk des Bildhauers Giovanni Insom / Eugen Trapp, 1997</br> Trapp, Eugen: Neues zum Werk des Bildhauers Dominik Mahlknecht / Eugen Trapp, 1997</br> Videsott, Paul: Wortschatzerweiterung im Ladin Dolomitan / Paul Videsott, 1997
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/20(1996)
ID interno: 355181
traduce in tedesco moderno i nomi loro e delle loro sedi. 3) In una nota Hartmann constata: 'Es fehlten die Bischöfe von Straßburg und von Chur' senza addurne le ragioni. Forse il passaggio troppo recente della diocesi di Coira dalla provincia ecclesiastica di Milano a quella di Magonza, come conseguenza del Trattato di Verdun (843), su cui v. Neuenschwander, 1970, 182, non era ancora 'smaltito' dalla burocrazia locale; nel caso di Strasburgo si trattava di una diocesi il cui territorio quasi intero

si era venuto a trovare fuori delle frontiere della Francia orientalis. Ma non è escluso che i due vescovi non poterono mettersi in viaggio per ragioni di salute o per altri motivi prosaici. L'assenza di Essone, vescovo di Coira, è meno importante di un altro fatto: il tenore del 2° canone, votato ad unanimità, dimostra, secondo la mia opinione, che i tredici prelati presenti a Magonza conoscevano bene la situazione etnica a Curia Rhaeticorum. Chi conosce le carte geografiche delle diocesi

di Costanza (cf. Jacquin, 1956) e di Augusta (ted. Augsburg; cf. Schröder, 1931) potrebbe obiettare che in certe loro aree periferiche potevano trovarsi pure dei nuclei romanzofoni, per es. a SE di Bregenz. Non lo nego, ma deve essersi trattato di poche persone. Se vi fossero vissuti gruppi di una certa importanza, ciò sarebbe apparso nelle decisioni del Concilio di Magonza dell'813, dove però non se ne parla, cf. Banniard, 1992, p. 420, nota 196. Non dobbiamo stupirci infine che la vasta area francofona

a quella di Magonza. Sfortuna tamente il DHGE non è ancora arrivato alla lettera “O”. Se ciò fosse vero, vorrebbe dire che il principio della Chiesa (secondo cui i concili “dettava no legge” soltanto per le diocesi dell’arcivescovato che li aveva orga nizzati) si andava evolvendo a favore del principio statale. Tuttavia W. Hartmann ammette che a Magonza: “... mit Ausnahme der Kirchenprovinz Salzburg war der gesamte Episkopat des Reiches Ludwigs des Deutschen vertreten” (Hartmann, 1984, p. 150). Per

1’archidiocesi con due capitoli Amburgo-Brema non gli constano molte cose riportate da Aubert (1990) secon do cui: “Brènte... devint à partir de 847 le siège des diocèses unis de Brème et Hambourg” e non è del tutto certo che Amburgo si sia “liberata” da Magonza prima del 892/893.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 176 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
la base per l’argomentazione del presente contributo: da parte della romanistica, l’importanza della zona bilingue della Gallia settentrionale per i fenomeni linguistici di contatto (cf. carta II), e dunque per lo sviluppo particolare del romanzo di questa zona, è stata rivalutata in questi ultimi tempi. 84 L ange , da parte della germanistica, si riferisce alle stesse realtà extralinguistiche per spiegare lo sviluppo particolare del germanico della stessa zona, sostenendo, con argomenti validi

ad uno sviluppo tipico dell’antico francone occid., quello di /lak-jan/ > /*lakkjan/, che diventa poi /*lak-kjan/. 87 Così - nel V/VI sec. - una forma del lat. volg. come /*lekkare/ poteva svilupparsi verso la forma francoromanza/pro- tofrancese nel seguente modo: 84 Cf. P fister 1998, H aubrichs /P fister 1998 ovvero per un riassunto J odl 2004, 9s. 85 Questo fattore starebbe dunque alla base della “Zweite hochdeutsche Lautverschiebung”, cf. L ange 1998, 2001 ovvero 2003b. L ange cerca il motivo per

cui [k] germanica cambi, nell’antico alto-tedesco, in [kx] nella sinergia dei seguenti fattori: a. la palatalizzazione romanza delle consonanti velari, soprattutto quella seconda, pan-romanza di [k/e,i] in combinazione con b. una tendenza germanica occidentale di palatalizzare [k] sotto certe circostanze, cf. L ange 2001, 151. Anche l’indagine dell’origine della palatalizzazione delle consonanti velari avvenuta nell’inglese, nei dialetti del Kent e nel frisone, apporta scoperte utili

centrale, malgrado la presenza di un elemento etnico francone ancora più considerevole in queste due zone del nordest (cf. anche W üest 1979, 221 ovvero L ange 1998, 47s.). Il fatto che la PKA sia rimasta su un livello rudimentale appunto in Piccardia, dove c’era un forte influsso francone, non è dunque riconducibile a questo fattore: L ange (cf. 2001, 164, 2003b, 103s. e soprattutto 2003a, 446s.) riesce a spiegare in modo convincente che l’eliminazione della PKA in Piccardia risale all’influsso

10
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 186 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
linguistica della Francia medievale sullo sviluppo dei dialetti dell’Italia settentrionale è un fatto che non è ancora valutato in tutta la sua importanza, mentre merita la più seria considerazione. Che mode linguistiche abbiano potuto propagarsi dalla Francia carolinga [sic] agli albori del nostro volgare al di qua delle Alpi, esercitando un’influenza fortissima sui dialetti del Bacino del Po, è indubitabile; l’influenza linguistica accompagna quell’egemoma spirituale cui s’informano l’arte, il pensiero

classificati come dialetti italiani dev’essere considerato come una convenzione, nata dalla così ovvia italianizzazione dei primi. Non è però lecito espandere - come fanno i sostenitori di una presunta italianità del ladino con l’argomento del legame genetico che esiste tra gli idiomi gallo-italici e quelli ladini - la validità di questa convenzione sugli idiomi ladini: essi hanno, in linea di massima, mantenuto il loro carattere originale gallo- o francoromanzo che - geneticamente - li univa agli idiomi

gallo-italici, mentre questi ultimi sono stati, come dicevamo, man mano italianizzati. Un’argomentazione esclusivamente genetica dovrebbe quindi avere la conseguenza inversa di quella propagata dai sostenitori dell’italianità del ladino: dal punto di vista classificatorio, gli idiomi gallo-italici andrebbero staccati dal sistema dei dialetti italiani per tornare a far blocco con gli idiomi ladini, non italoromanzi. Dato che un tale provvedimento classificatorio sarebbe appena accettabile, non c’è

11
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 189 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
locale secondo criteri “manageriali” che esulando da una effettiva salvaguardia del patrimonio idiomatico e culturale tradizionale si servono delle risorse previste dalla legge per finalità non sempre coerenti con essa. A prescindere da tutto ciò, resta comunque la constatazione che ciò che in Francia è oggetto da anni di una discussione serrata, con l’intervento e la motivata presa di posizione di linguisti e intellettuali, è stato risolto in Italia attraverso una semplificazione che non

fondati) è stato ritenuto vantaggioso per ottenere risorse economiche e nuova attenzione da parte dell’amministrazione pubblica, ma anche per dare risposta al bisogno di comunità (P orcellana 2007, 64). 22 22 Nel caso dell’occitano in particolare, non solo la possibilità di fruire dei benefici di legge può avere contribuito ad estendere la rivendicazione dell’“occitanità” linguistica a zone nelle quali i dialetti tra dizionalmente parlati non presentano affatto tratti provenzaleggianti. I motivi del

storica) e in fondo alla stessa rinascita fe- libristica dell’Ottocento: da qui l’affermazione di una “occitanità” linguistica presunta che coinvolge oggi come oggi varietà che non presentano affatto tratti galloromanzi. Un fenomeno analogo è stato del resto esaminato da R ührlinger 2005 nel caso dell’indebita estensione della “ladinità” in area bellune se, dove accanto a motivazioni ben più prosaiche emerge certamente una volontà di “nobilitazione” del proprio retaggio idiomatico cadorino attraverso

l’ascrizione alla più prestigiosa matrice ladina. I casi del (neo)ladino bellunese e del franco-provenzale in Francia come lingue “immaginate” o “desiderate” per questioni di prestigio culturale hanno fatto parlare Hans G oebl (2002) di lingue “fantasmagoriche” o “oniriche” (Geister- e Traumsprachen), categorie alle quali l’occitano sembra per molti aspetti affe- rire non meno della più recente lingua “padanese” elaborata in ambienti vicini al movimento politico leghista dell’Italia settentrionale.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2011)
Ladinia : revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü ; 35. 2011
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Pagina 160 di 427
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 419 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 7. Arbeitsbericht (2010 - 2011) / Hans Goebl ..., 2011</br> Bernardi, Rut: Frühe ladinische Texte aus Col/Colle Santa Lucia / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2011</br> Borghi, Guido: Possono i toponimi Fursìl, Fèrsina, Festornìgo, Fodóm risalire all'indoeuropeo preistorico attraverso il sostrato preromano venetico? / Guido Borghi, 2011</br> Casalicchio, Jan: ¬L'¬ uso del gerundio con i verbi di percezione gardenesi / Jan Casalicchio, 2011</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 6</br> Piazza, Sabine: Armenfürsorge in der Gemeinde St. Ulrich : eine mikrogeschichtliche Untersuchung mit Fokus auf das 19. Jahrhundert / Sabine Piazza, 2011</br> Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei (Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam) / Umberto Tecchiati ..., 2011</br> Verdini, Massimiliano: ¬Lo¬ Zibaldone poetico di Alessandro Goglia : plurilinguismo letterario a Gorizia tra XVIII e XIX secolo / Massimiliano Verdini, 2011</br> Zanello, Gabriele: ¬Il¬ vocabolario della lingua friulana di Giorgio Faggin : 25 anni dopo / Gabriele Zanello, 2011
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/35(2011)
ID interno: 563400
essere stata assolutamente periferica all’evoluzione letteraria e sociale dell’Eu ropa dell’epoca. La posizione stessa del Friuli austriaco, collocato tra Venezia e il Nord Europa e tra latinità e mondo germanico, favoriva dibattiti culturali, scambi epistolari, circolazione di libri e di giudizi. Nella stessa Gorizia sorsero, alla fine del XVIII secolo due tipografie (la Tommasini e la De Valerj) e nel 1780 fu fondata una colonia arcadica (l’ Accademia degli Arcadi romano-sonziaci) i cui com

; qui vi trovarono ospitalità e asilo molti uomini illustri come Lorenzo Da Ponte, Carlo Goldoni, Giacomo Casanova e persino l’ex re di Francia Carlo X. 10 Dello Zibaldone poetico se ne occupò per primo Carlo Battisti 11 , il quale appuntò in un foglio, che ora si trova allegato all’interno del manoscritto, le caratteristiche principali dell’opera e che mi sembra doveroso riportare poiché ci forniscono le prime informazioni indispensabili sul lavoro di G oglia descrivendo la costi tuzione del

manoscritto e offrendo al visionante un primo importante spoglio. Descrizione del manoscritto “Zibaldone poetico” I Paginatura : progressiva a pagine doppie 190 + [7]. La paginatura non è originale. Da p. 137r a p. 144v un fascicolo originariamente incompleto colla segnatura anteriore 1, 2 —lacuna— 15—28; da p. 155r a p. 171v fascicolo pure staccato colla segnatura anteriore a matita 23—58, 11—22, 43-47 contenente le poesie friulane del conte Ermes di Colloredo (voll. I, 54; I, 105; II, 51; I, 25; II, 122

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 181 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
fonetiche più inclini ad un mutamento fonetico - in posizione postconsonantica op pure davanti ad [a] tonica in sillaba aperta - e che in epoca carolingia giungesse a [k’é] oppure ormai a [kjé]. È dunque possibile che questo risultato intermedio - il cui compimento può essere coinciso con l’espansione carolingia verso l’Italia set tentrionale - sia stato trasportato dalla Francia nella pianura padana. Da lì, puo es sersi propagato nelle zone alpine. Per quanto riguarda l’espansione del fenomeno ad altre

posizioni fonetiche bisogna sottolineare un’altra volta che nel grigionese cen trale (cf. carta I, 7a) la PKA appare quindi anche in sillaba atona, del resto non solo nelle posizioni già menzionate sopra, come vatga, mostga, furtga etc., ma anche in posizione iniziale atona e ciò secondo la cosiddetta “legge tgavay”: 116 Così l’esito di lat. volg. cabàllu ( m ) in siirmira.no è tgaval, quello di lat. volg. capi'llu ( m ) è tgavel, contrariamente a per esempio lat. volg. castéllu ( m ) che, tranne

a Lantsch 117 , dà casti oppure lat. volg. caténa ( m ) > surm. cadagna 118 etc. Anche le realtà fonetiche del pa radigma verbale che sono spesso state presentate come esempi per la regola secondo la quale nel grigionese centrale la PKA si manifesterebbe soltanto in sillaba tonica non sembrano essere argomenti che valgano senza alcuna restrizione: all’esempio classico di surm. /cantar/ versus /el tganta/ si oppongono casi come /tutgiér/ e /el tót- ga/. È difficile sostenere che la non-validità della

surmirano di Lantsch/Lenz sembra rappresentare un’eccezione: l’opposizione valida per il resto del Surmeir 116 Vuol dire che davanti a consonante labiale la PKA del grigionese centrale si produce anche in posizione iniziale atona, cf. W idmer 1962, 89 e 1970, 45ss. 117 Nel surmirano locale di Lantsch/Lenz, però, l’esito di lat. volg. castellu ( m ) è /tgastì/, cf. HWR, s.v. casti. 118 Anche qui riscontriamo un’eccezione nel surmirano locale di Lantsch/Lenz nella palatale / tga daina/, cf. HWR, s.v

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 168 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
colarmene interessanti sono in questo contesto Cividale 57 e Pavia 58 dove l’elemento carolingio riuscì a stabilirsi con un’intensità tale da spiegare anche mutamenti linguistici: una varietà padano-romanza avvicinatasi al francoromanzo nell’ambito della corte locale di Cividale poteva estendersi nelle altre zone del Friuli per diventare - data la sua situazione geografica - senza ulteriori disturbi extralinguistici il Friulano odierno. 59 La zona di Pavia, invece, fu poi sottomessa ad una

, come abbiamo dimostrato del resto in J odl 2000 e 2004, 182-225, anche se non si può sostenere che fosse lì che nacque la PKA. Essi pote vano, però, svolgere un ruolo mediatore 61 a proposito della propagazione della PKA dalla pianura verso le zone alpine. Condividiamo dunque la posizione di S chmid 1956. Ciò che vi aggiungiamo è l’aspetto che la PKA padana non era un fenomeno autoctono di questa zona ma che era piuttosto stata importata dalla Francia mero vingia e carolingia (cf. sotto e anche

carta II). Bisogna però anche tenere presente che le vie di estensione del fenomeno non erano severamente ristrette nel senso da sud a nord: come abbiamo potuto dimostrare soprattutto per i Grigioni del primo medioevo, 62 le vie di influenzamento franco erano sia quelle dirette, venendo da nord, sia quelle venendo da sud. Per quanto riguarda la propagazione da nord, vanno 57 Cf. J odl 2004, 226ss. 58 Cf. J odl 2004: 236ss. Si noti anche AIS 1079 capra, punto 261 che si trova vicino a Pavia

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 187 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
per questi ultimi è difficile, se non impossibile, riconoscersi in un’utopica nazione in virtù della lingua condivisa (P la -L ang 2008, 30). La maturazione di una coscienza etnico-linguistica è dunque fenomeno recente, anche perché la frammentazione dialettale, amministrativa e religiosa (non va dimenticato che nelle valli Pellice, Germanasca e Chisone si pratica la fede valdese) non agevolò mai l’incontro tra le popolazioni delle diverse vallate, favorendo i progressi del piemontese prima

moda: oggi si spazia dalla gioielleria occitana all’idraulica occitana, solo perché l’uso del termine è di moda e conviene! Hanno inventato una cucina occitana crea tiva, modificando le antiche ricette e adattandole ai gusti dei turisti. Anche la musica si è genuflessa davanti alle mode, e i musicisti hanno in gran parte adottato ritmi veloci e impossibili... occitano è bello (perché e finché rende!). Anche il “new occitan”, quello nor malizzato, è una moda (intervista a Giampaolo G iordana

garanzia di indifferenza rispetto alle reali articolazioni culturali del territorio” persino un anonimo editoriale della rivista occitanista “Valados Usitanos” (80, gennaio-aprile 2005, 3).

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 33 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
. Ich gebe hier zunächst das Rundschreiben Scopolis vollständig wieder und im Anschluss daran eine Zusammenfassung der Sprachenerhebung für jedes der Dipartimenti. Al Sig. Prefetto del Dipartimento dell’Adige - Verona. S.E. il Sig. Conte Ministro degli Affari Interni di Francia pel compimento d’una statistica, che egli va formando ha concepito il pensiero di raccogliere delle informazioni sicure rela tivamente ai paesi, ne’ quali si parli ciascuna delle lingue più usitate nel territorio francese

. Ad ottenere un tale intento la prefata E.S. ha fatto indirizzare a questo Ministero alcuni quesiti, de’ quali disidera la soluzione. Questi si riducono ai seguenti articoli: 1 - Se vi siano in qualche Dipartimento alcuni paesi dove si parli la lingua tedesca, o la slava, e quali siano questi paesi. 2 - Quale ne sia la popolazione. 3 - Quale ne sia la loro origine, e a quali cagioni debba attribuirsi l’essere da essi usate tali lingue. 4 - Quale sia il numero totale degli abitanti del Regno d’Italia per

indicare in qual propor zione siano colla intera popolazione gl’individui, che nel Regno medesimo usino una lingua diversa dall’italiana. 5 - Desidererebbe poi la prefata E.S. di avere una o più traduzioni della Parabola del Fig- liuol prodigo come sta in S. Luca cap. 15° ne’ dialetti tedeschi e slavi, che si parlassero nel Regno d’Italia.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 194 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
settentrionale, cf. Jodl * 2004, 243ss.) furono fondati da frati provenienti da Luxeuil. c. La missione bavara d’impronta merovingia (cf. testo sopra) d. I primi stabilimenti franchi nel Piemonte occidentale (cf. J odl 2004, 161s.) e nel Trentino (Val di Non, Valle dell’Adige, cf. B elardi 1996, 21s.). e. Per la possibilità di giungere in Rezia via la Borgogna e la valle del Rodano (p.e. a partire da Strasburgo), cf. J odl 2004, 157s. I Vie di espansione degli influssi franchi in età carolingia Da mettere

in rilievo sono a. l’influsso linguistico-culturale emanante dalla capitale carolingia in Italia, Pavia, che era inoltre legata - anche geograficamente - al centro di cultura franca del monastero di Bobbio (cf. J odl 2004, 236ss. e 243ss.). Da questo legame di due centri carolingi potevano scaturire importanti sinergie che si propagavano verso le zone alpine. b. l’influsso linguistico-culturale emanante dal centro carolingio di Cividale che si propagava nel resto del Friuli e anche oltre (zone alpine

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 159 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
pianura padana e quella delle zone alpine non viene confutato. 10 S chmid aggiunge, però, che se mai esi stesse un legame tra la PKA francoromanza e quella padano-ladina si dovrebbe presupporre che il punto d’irradiazione del fenomeno non sia da cercare in Fran cia, bensì nella pianura padana da dove si sarebbe propagato a Lione 11 e da lì al resto della Francia e non viceversa, come sosteneva W artburg, 12 che vedeva un legame geografico diretto dalla Francia alla Rezia e la pianura padana

proferire a proposito della storia della palatalizzazione nell’antichità e nel primo me- 7 In questo caso l’autore intenderà soprattutto il grigionese centrale, cf. S chmid 1956, 56, nota 6, e le zone italiane dell’Ossola e della Valle d’Antrona (AIS 1079 capra, punti 109 e 115), la zona a nord di Chiavenna (AIS 1079 capra, punto 205) e certe regioni del Canton Ticino in Svizzera (AIS 1079 capra, punti 22, 31, 32, 41, 42, 50 e 52), cf. G eisler 1992, 139 e anche carta I, 7b e 7c. E ichenhofer 1989, 28s

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 186 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
una lunga tradizione: fino a qual che decennio fa la popolazione autoctona di queste valli era priva di ogni coscienza iden titaria e parlava occitano in modo incosciente. [...] Quindi, quella che per alcuni abitanti è vista come una riscoperta, per altri è qualcosa che da sempre esisteva: una cultura basata su di una lingua, delle tradizioni, degli usi e dei costumi tipici della propria gente. Soprattutto putati e degli amministratori locali si è opposta in quell’occasione alla determinazione del

provenzale come “dialetto secondario”, incontrando l’adesione di strati significativi dell’opinione pubblica; la questione è stata risolta ammettendo a tutela “le lingue d’oc”, col ricorso a una forma plurale che tiene conto delle diverse realtà idiomatiche, ma il dibattito ha rivelato le complesse implicazioni politico culturali della realtà sociolinguistica del Meridione francese e delle prospettive di pianificazione legate alle varietà che tradizionalmente vi si parlano. Nel 2002 le associazioni

20
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/402742/402742_172_object_5167986.png
Pagina 172 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
[...] sono presumibilmente immigrati nel Friuli - in un numero considerevole - individui dal nord [cf. nota 65]. Ciò si può constatare (benché per questa zona i documenti storici dei primi tempi manchino come in Liguria) perché le Annales regni Francorum ci dicono - a proposito della repressione dell’insurrezione di Rotgaudo - che Carlomagno dispo suit omnes per Francos. Le fonti storiche narrative rappresentano, per giunta, i margravi [del Friuli] provenienti dal nord, come Erico, Cadolao

palatalizzazione: la palatalizzazione sarebbe dovuta ad un influsso di superstrato del francone (cf. J odl 2000) risp. ad un influsso di superstrato slavo (A linei 1998, 2000). Essendo però il nostro punto di vista tipologico, la questione genetica della palatalizzazione è di importanza secondaria.” Cf. anche J odl 2000, 132-134.

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