in garanzia dei soci del la Banca prevista dal paragrafo 6 let tera c dello statuto sociale ». Con decreto 28 febbraio 1936 XIV, di S. E. il Guardasigilli Ministro per la Grazia e Giustizia, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 52 del 3 marzo 1936 - XIV, la fu sione su dedotta è stata dichiarata di pubblico interesse ed il termine du rante il quale rimane sospesa la ese cuzione della delibera ed è consenti ta l'opposizione a norma degli art. 101 e 195 codice di commercio è ri dotto
e straordinaria 1 marzo 1936 - XIV del la Banca Cooperativa Popolare di Ar co, con Sede in Arco, (soci N. 419,, capitale sociale versato L. 179500.00, N. 447 C. P. E. C. Trento) consorzio economico registrato a garanzia limi tata, essendo presenti centocinquanta- quattro soci rappresentanti in pro prio lire ottantaseimilatrecentoqua- ranta del capitale sociale ed aventi mandato o rappresentanza di altri no vantasette soci rappresentanti altre lire trentanovemilaquaranta del capi tale sociale, ha, ad unanimità
, deli berato di approvare la fusione della Banca Cooperativa Popolare di Arco, con Sede in Arco, con Ja Cassa di Ri sparmio di Trento e di Rovereto, con Sede Centrale in Trento, mediante in corporazione della prima nella secon da ed annullamento della totalità del le azioni (quota d'affari) della Banca Cooperativa Popolare di Arco; la fusione viene fatta su la base del bilancio della Banca Cooperativa Po polare di Arco a 31 dicembre 1935 con le variazioni successive; per effetto della fusione
la Cassa di Risparmio di Trento e di Rovere to subingredirà nell'intero patrimonio ed in tutti i diritti, le azioni, nessuna eccettuata, in tutte le proprietà im mobiliari e mobiliari, titoli, crediti, e in quanto altro di spettanza della Banca stessa, e ne assumerà tutte le obbligazioni passive che da essa Cas sa di Risparmio saranno soddisfatte integralmente; la Banca dovrà provvedere a sue cure e carico alla liquidazione di tut to il personale; la Cassa di Risparmio rinuncierà alla chiamata