Memorie istoriche dei Sette Comuni-Vicentini : opera postuma
6a. Francese., forse in vista di questi difetti che detur-^ pano la lingua della Germania superiore, non du bitò di decidere in generale che il presente idio ma Allemanno è soverchiamente duro, e di troppo discostato dalle antiche lingue della Germania (i) « Ma torniamo alla nostra lingua. I mentovati scrit tori. italiani non che gli oltremontani, giudici mol to più autorevoli e competenti 3 concordano , che la medesima partecipa alcun poco del dialetto della Sassonia. Il signor Ilgener
letterato Sassone venuto in Padova nel 1761. desiderò d'informarsi della no stra lingua, e mi onorò di una sua visita . Avendo favellato lungamente insieme tedesco, egli non so lo intese il mio dialetto, ma volle, per meglio esa minarlo 5 averne anche un saggio in iscritto, e do? po d'averlo attentamente esaminato, sentenziò che i letterati italiani non avevano errato, giudicandolo simile piuttosto a quello della Sassonia che ad altri dialetti più vicini all' Italia. E il signor di Gosel allorché nel
1766. viaggiava in Italia avendosi ab boccato con alcun de'nostri uomini, scrisse quindi al Geografo Bùsching : Che questi popoli parlano Tedesco y parte col dialetto della Sassonia bassa, e parte con quello della Sassonia alta (3) . Io stesso Australium s in quorum stridoribus Hannoi , Avaroi , et reììquos bar bara j qui Ulis diu incubuere provinciis , audire mihi vtdeor , cum pendent potius quam eloquuntur t eadem guidem quae nos verbo,, sed Tartareo sono contorta, stridoribus immixta , et multis