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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 323 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
258 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo guito alla costruzione della Capanna Vioz quasi in cima, permet tente pure di compier« comodamente due delle più belle traver sate per cresta del gruppo intero : quella dal Cevedale al Vioz e quella da questo al Tresero, facile la prima, meno questa, causa un breve tratto della Rocca S. Caterina. Da Peio alla vetta, sen tiero ; le altre vie sono lunghe e faticose ma senza gravi difficoltà. TOPOGRAFIA : Piuttosto complicata. Forma

il punto in cui la catena circon dante il bacino del Forno più s'inflette ad E. Dal pianoro della vetta che è alquanto spostata ad E. della linea spartiacque, si staccano le due creste di questa: una a N-O larga, 1' altra a S-O più affilata e sostenente, poco ad O. della vetta, un' al tra di circa 12-13 metri più bassa quotata 3619 sulla c. P. (che attribuisce m. 3631 alla culminante) e da Payer ritenuta 13 metri più bassa ; sulle carte recenti essa non viene invece indicata. La prima cresta cala

al Passo della Vedretta Rossa, l'altra al Col Vioz. Verso S-E scende, a separare dapprima il ghiacciato versante meridionale calante sulla piccola Vedretta Vioz (divisa da quella Saline più a S. da una morena terminante in un filone di roccia ; entrambe terminanti nella stretta Val Vioz) da quello N-E ammantato dalla crepacciata Vedretta Rossa, un largo dosso di neve e rocce, da cui presto si parte verso E-N-E un poco marcato contrafforte di sfasciumi, passante per le insignificanti elevazioni dei

Crozzi di Vallenaia (m. 3220 e 3164) e della Pala della Donzella (sulle carte la dizione di Palla è errata) (m. 2760, 2749 e 2747) e terminante poco sopra al Piano di Venezia nel corno roccioso del Tov di Male - quotato m. 2578 ma senza nome sulle carte it. -; limita esso il Iato meridionale della Vedretta Rossa e quello N. di quella minuscola di Vallenaia, che vien alla sua volta separata sui suo lato meridionale da una breve diramazione pure di rocce sfa sciate, staccantesi dalla cresta S-E del

Vioz circa al Punto 3518 e corrente ad E. fino alla Rocca Marcia - m. 2790 - indice della costituzione delle sue roccie, dalla ancor più minuscola Vedretta di Zampil, alla testata della Valle omonima, tributaria di quella della Mare. Proseguendo a S-E, la gran cresta-dosso del Vioz diventa di sola roccia, contrariamente alla maggior parte delle carte che danno qui la cresta nevosa - in estate la neve manca totalmente - come esattamente dà la c. P., e forma l'ardito Dente di Vioz (m. 2900) da cui

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 316 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 253 150.) *Palon della Mare x (m. 3707 - c. 1.). Detto Pala in tutti i dialetti italiani delle valli circostanti e chiamato così per la forma ad altipiano leggermente inclinato che presenta la parte superiore ; il nome venne interpretato erroneamente in Pallori da Payer, che lo introdusse per primo nella letteratura, e ancor più mostruosamente storpiato in Ballon nella c. A. al 75%. L'errore di Payer viene continuato da Niepmann nella sua

monografia. Quota c. A. 37°5; T. C. I. 3704 (?). Enorme massa di ghiaccio terminante in una calotta leggermente arrotondata, centro cui convergono le quattro grandi vedrette del Forno, delle Rosole, della Mare e Rossa; è la vetta culminante delle montagne del gruppo a S. del Cevedale ed una delle più facili e rimu nerative dell' intera regione. Comincia a venir molto frequentata nella traversata per cresta dal Cevedale alla Capanna Vioz e lo sarà sempre più, essendo, sotto guida, alla portata

di qualunque modesto escursionista ed offrendo una delle più belle vedute nelle Alpi Orientali. PANORAMA: Press'a poco eguale, forse meno maestoso, a quello del Ceve dale : solo meno distinta la parte settentrionale mentre più netti si fanno i parti colari verso mezzodì. In parte nuova e quanto mai affascinante la veduta sull'enorme ghiacciaio del Forno e sulla corona di vette che lo attorniano, fattasi ora più vicina e molto più libera che non dal Cevedale, da cui il Palon della Mare restringe in parte

il campo di vista. Bellissime poi le Dolomiti di Brenta e la Presanella dalla ghiacciata parete settentrionale. Con una giornata eccezionalmente serena è visibile il Monviso a più di 250 chilometri. TOPOGRAFIA : Dall'enorme cupolone nevoso della vetta scende a N-N-E il lar ghissimo spartiacque nevoso che ad una anticima quotata m. 3588, altra enorme calotta di neve, si sdoppia : il ramo principale cala a N-N-O al Col della Mare, il secondario seguita a E-N-E (vedi sopra 148-149). La cresta

S. si biforca pure, al Punto 3678: a S-E scende al Passo della Vedretta Rossa (le carte non fanno abbastanza risaltare che è quasi completamente rocciosa), a S-O forma un cospicuo costolone di neve e rocce terminante al disopra della grande caduta di seracchi del Ghiacciaio del Forno e sepa rante il pianoro superiore di questo dal ramo sostenuto dall' altro lato dalla costiera delle Pale Rosole. Vien così chiamata la grande bastionata di rocce frantumate, chiazzata di neve, formante il fianco orientale

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 304 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 241 vedrette formanti un enorme piedestallo degno del colosso che forma il centro vero del gruppo, diramandosi da esso a raggiera tutte le principali catene della regione : onde si spiega, data anche la gran facilità e comodità d' accesso e la bellezza del panorama, la sua popolarità che è una delle maggiori tra le principali vette delle Alpi Orientali. Il Cevedale è termine di confine dell' attuale regione italiana etnografica al N : chè

Furva (Val Cedeh) a S-O e Val di Pejo (Val Venezia) a S-E. Le sue dolci linee sor reggono lenti pendii favorenti lo sviluppo dei ghiacciai, per cui il Cevedale s' am manta di formazioni glaciali tra le più estese della regione intera : Vedretta Zufall e Langenferner, Vedretta La Mare, Vedretta delle Rosole e Vedretta di Cedeh allar gatesi nelle parti superiori in vasti pianori. Dall'elegante cresta nevosa terminale corrente press' a poco in direzione N-E a S-O s'innalzano tre (secondo alcuni quattro

) sommità : a S-O il vero Monte Ceve dale (m. 3778 c. I. - m. 3774 c. A.) poi verso N-E la Centrale affatto insignificante e che dovrebbe venir eliminata (m. 3725) e la N-E (m. 3764 A - 3763,75 A I.G.M. - m. 3762 c.A.), a N. della quale s'eleva ancora una spalla, quotata m. 3718, che non ha diritto ad una esistenza propria. Dalla vetta centrale e dalla N-E rispettivamente due creste piuttosto male definite, le quali formano i limiti esterni di una lingua di neve, corrono in direzione S-E unendosi

a formare la cresta separante il Fiirkeleferner dalla testata della Valle della Mare e scendente alla Fiirkelescharte ; al pendio N-O della culminante s'attacca un dosso nevoso mal definito separante il bacino del Zufall e Langenferner dalla conca della Vedretta di Cedeh meridionale. Ancor più importanti sono due altre creste che si dipartono dalla vetta , una a mezzodì verso il Monte Rosole dividente la Vedretta La Mare da quella delle Rosole, 1' altra ad O. a sepa rare la Vedretta Cedeh da quella

delle Rosole e finire più avanti nel Monte Pasquale. PANORAMA : Uno dei più belli del gruppo, il più bello probabilmente dopo quello della Königsspitze. Su questa ha il vantaggio della vista sulla Königsspitze stessa, che di qui si presenta quale piramide perfettamente simmetrica e costituisce il punto di maggior attrazione. Poi una infinita cerchia di monti : quelli nevosi del Tirolo, tutte le Dolomiti di Brenta, quelle di S. Martino fino alla Marmolata, i gruppi dell'Adamello-Presanella, del

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Libri
Anno:
1936
Aus der Siedlungsgeschichte des Dorfes Thaur
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Pagina 281 di 286
Autore: Pekny, Dominik ; / von Dominik Pekny
Lingua: Deutsch
ID interno: 441961
cavernicoli racolti dal Rag. L. Boldori sulle Alpi. Memorie della soc. entomologica ital. Voi. 10, 1931. S. 5—9. [8365] Briindl Georg. Goethes Reise durch unser Land. Dolomiten, 1932. Nr. 35. [8366] Callegari Pasqualino. Ricerche sull'ideologia dell'alta Anaunia. Atti della accademia Veneto-Trentino-Istriana. Voi. 22, 1932. S 57—78. [8367] Cappelletti Carlo. La concentrazione endocellulare nelle piante alpine in relazione all' altitudine. (Untersuchungen im Gebiete des Stilfserjoches). Annali di botanica

. Vol. 19, 1932. 55 S. [8368] Castelli Guido. Ucelli rari e non comuni catturati nella regione Tridentina e — per la maggior parte — pervenuti in dono al Museo di storia naturale, nel biennio 1930 — 31. Studi Trentini di scienze naturali. Ann. 13, 1932. S. 126—128. [8369] Castiglioni Bruno. Osservazioni geologiche nel gruppo della Civetta (Alpi Dolomitiche). Mit 1 Abb. Atti della accademia Veneto-Trentino-Istriana. Ser. 3, voi. 21, 1932. S. 37—45. [8370] Tracce postwurmiane nelle Dolomiti. Atti

della soc. ital. geogr. scienze. 1931. Voi. 2, S, 263—265. [8371] Considerazioni sopra alcune recenti carte della regione dolomitica. Boll, della soc. geograf. ital. Voi. 69, 1932. S. 259—267. [8372] — — Il Gruppo del Monte Civetta (Alpi Dolomitiche). Memorie dell'Istituto geolog. della r. Università di Padova. Voi. 9, 1932. S. 1—85. Dazu: C. A. Boll, della r. soc. geo grafica ital. Voi. 69, 1932. S. 568. [8373] Cengia -Sambo Maria. Il microclima di una valle alpina attraverso i licheni

. Osservazioni fitogeografiche nella campagna lichenologica in Val Badia (Alto Adige) agosto 1931. Archivio botanico. Voi. 8, 1932. S. 193—206. [8374] Dalla Fior G. Analisi polliniche di torbe e depositi lacustri della Venezia Tridentina. Mit 8 Abb. Memorie del museo di storia naturale della Venezia Tridentina. Vol. 1, fase. 3/4, 1932. S. 139—166. [8375] Delago Hermann. Dolorniten-Wanderbuch. Mit 16 Bildern, 2 Übersichtsktn. u. 1 Distanz karte. 2. verb. Aufl. Innsbruck, Tyrolia, 1932. 368, 64 S. 8°. [8376

] Eisenstecken Peter. Eibenwäldchen in Biichholz bei Salurn. Schiern. Jg. 13, 1932. S. 238. [8377] Figi Rudolf. Eiben. Ebenda. S. 334. [8378] Fiori Livio. Lo spopolamento montano della Venezia Tridentina, con particolare riguardo al Trentino. Trento, Mutilati e invalidi, 1931. 6 S. 8°. [8379] G. Das Pustertal laut Kataster. Volksbote, 1932. Nr. 52. [8380] Gaiihuber Julius. Wanderung durch die Dolomiten. Mit 21 Abb. Bergsteiger. Jg. 10, 1931/32. S. 25—34 u. 112—119. [8381] Graziadeä Dario. Note malacologiche

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Libri
Categoria:
Linguistica
Anno:
1937
¬Die¬ Orts- und Flurnamen von Livinallongo.- (Beihefte zum "Bozner Jahrbuch für Geschichte, Kultur und Kunst" ; 2)
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Pagina 7 di 30
Autore: Crepaz, Anton / Anton Crepaz
Luogo: Bolzano
Editore: Verl.-Anst. Athesia
Descrizione fisica: 22 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Buchenstein ; s.Ortsname ; f.Wörterbuch<br />g.Buchenstein ; s.Flurname ; f.Wörterbuch
Segnatura: D II Z 193/Beih.2 (1.Expl.) ; D II Z 193/Beih.2 (2.Expl.) ; II Z 193/Beih.2
ID interno: 166892
Baldo („Tridentum' II, 1899). II. Contributo alla toponomastica del Baldo trentino („Tridentum' IH, 1900). Contributo alla toponomastica trentina, Comune di Cernbra („Tridentum' IV, 1901). G. Pedrotti - V. Bertoldi, Nomi dialettali delle piante indigene del Trentino e della Ladinia dolomitica, Trento 1930. Fr. Pellegrini, Nomi locali di città, terre, castelli, borghi, villaggi e casati della provincia di Belluno e dei vicini paesi di Primiero, Livinallongo e Ampezzo, ordinati secondo le desinenze

Oliv. ven. Pedrotti, Baldo Pedrotti, Cem. Pedr. Bert Pellegr. Pieri VA Pieri VSL Pirona Prati ven. Prati treni. Prati quist. Prati ricer, I, II RDR REW RLR Salvioni lomb. Salvioni app, Schlatter I, 11 Schneller RV Schneller Beitr. Schneller TN Studer Suster Tagliav. Liv. Tagliav. Com. Tarneller Udine Unterforcher TN Urbar Zingerle ZRPh Saggio di una illustrazione generale della toponomastica veneta, Città di Castello 1915. Qiov. Pedrotti, I. Primo contributo alla toponomastica locale del Monte

, Venezia 1885. Silvio Pieri, Toponomastica della Valle dell'Arno, Roma 1919. Toponomastica illustrata delle Valli del Serchio e della Lima (Suppl. per AGI, Torino 1898, disp, V). Jacopo Pirona, Vocabulario friulano, Venezia 1871. Angelico Prati, Escursioni toponomastiche nel Veneto (BDR, torn, V-VI, 1913-14). Nomi locali del Trentino („Rivista Tridentina' 1909). Ouistioncelle di toponomastica trentina („Pro Cultura', a. V, vol. II/l, 1914). Ricerche di toponomastica trentina I (Supp. 2 della „Pro Cul

. Gesch., 109. Bd., 1. Hälfte). : G. B. Deila Porta, Toponomastica storica della città e del comune di Udine, Udine 1928. : Aug. Unterforcher, Beitrag zur tirolischen Namensforschung (Forsch, u. Mitt. zur Gesch. Tirols u. Vorarlbergs IX, 1912). : Berta Richter-Santifaller, Ein Buchensteiner Urbar aus dem Jahre 1566 („Schiern' 9, 1928). : Dr. Ignaz V. Zingerle, Das Urbarbuch des Klosters zu Sonnen burg, Wien 1868. : Zeitschrift für Romanische Philologie. in

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento , Sociologia
Anno:
(1934/1937)
Jahresbericht Vinzentinum; 1933/34 - 1936/37
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Pagina 129 di 169
Autore: Vinzentinum <Brixen>
Luogo: Brixen
Editore: Vinzentinum
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Nebeneintr. Sachtitel: Jahres-Bericht des f.b. Knabenseminars Vinzentinum in Bressanone am Schlusse des Schuljahres // Jahresbericht des fürstbischöflichen Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum in Brixen a.E. // Jahresbericht des fürstbischöflichen Privat-Gymnasiums am Seminarium Vinzentinum in Brixen a.E. // Jahresbericht des f.b. Privat-Gymnasiums am Seminarium Vinzentinum in Brixen a.E. // Programm des f.b. Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum in Brixen // Programm des F.B. Knaben-Seminars der Dioecese Brixen, Privat-Lehranstalt // Programm des Knaben-Seminars der Diözese Brixen // Jahresbericht des f.b. Knabenseminars Vinzentinum in Bressanone // Programm des Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum
Soggetto: c.Brixen / Vinzentinum Brixen ; f.Bericht
Segnatura: II Z 104/1933-37
ID interno: 506184
Monte Baldo („Tridentum' II, 1899). II. Contributo alla toponomastica del Baldo trentino („Tridentum' III, 1900). Contributo alla toponomastica trentina, Comune di Cembra („Tridentum' IV, 1901). Q. Pedrotti - V. Bertoldi, Nomi dialettali delle piante indigene del Trentino e della Ladinia dolomitica, Trento 1930. Fr. Pellegrini, Nomi locali di città, terre, castelli, borghi, villaggi e casati della provincia di Belluno e dei vicini paesi di Primiero, Livinallongo e Ampezzo, ordinati secondo

Oliv. ven. Pedrotti, Baldo 'S Pedrotti, Cem. Pedr. Bert. Pellegr. Pieri VA : Pieri VSL Pirona Prati ven. Prati trent. Prati quist. Prati ricer. 1, II RDR RÉW RLR Saivioni lomb. Salvioni app. Schlatter I, II Schneller RV Schneller Beitr. Schneller TN Studer Suster Tagliav. Liv. Tagliav. Com. Tarneller Udine Unterforcher TN Urbar Zingerle ZRPh Saggio di una illustrazione generale della toponomastica veneta, Città di Castello 1915. Qiov. Pedrotti, I. Primo contributo alla toponomastica locale del

le desinenze, Venezia 1885. Silvio Pieri, Toponomastica della Valle dell'Arno, Roma 1919. Toponomastica illustrata delle Valli del Serchio e della Lima (Suppl, per AGI, Torino 1898, disp. V). Jacopo Pirona, Vocabulario friulano, Venezia 1871. Angelico Prati, Escursioni toponomastiche nel Veneto (BDR, torn. V-VI, 1913-14). Nomi locali del Trentino („Rivista Tridentina' 1909). Quistioncelle di toponomastica trentina („Pro Cultura', a. V, vol. II/l, 1914). : Ricerche di toponomastica trentina I (Supp. 2 della

Eisacktal II (Archiv f. österr. Gesch., 109. Bd., 1. Hälfte). : G. B. Deila Porta, Toponomastica storica della città e del comune di Udine, Udine 1928. : Aug. Unterforcher, Beitrag zur tirolischen Namensforschung (Forsch, u. Mitt. zur Gesch. Tirols u. Vorarlbergs IX, 1912). : Berta Richter-Santifaller, Ein Buchensteiner Urbar aus dem Jahre 1566 („Schiern' 9. 1928). : Dr. Ignaz V. Zingerle, Das Urbarbuch des Klosters zu Sonnen burg, Wien 1868. : Zeitschrift für Romanische Philologie.

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 406 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
corre a S-E - due quote: 3226 e 3223 - fino alla Cima Marmotta da cui piega a N-E e per una sella (m. 3313) sale alla vetta culminante, poi passa alla Seconda Cima Venezia (m. 3367) senza nome sulle Carte e così denominata dai primi salitori, indi, sempre quasi in piano, alla Terza Cima Venezia - m. 3359 c. A. V. - pure senza nome (così detta giustamente da Niepmann per analogia colle tre Pederspitzen sulla catena settentrionale della Valle di Martello) ; s' abbassa ad una sella e dopo la prominenza

m. 3323 risale alla Hintere Schranspitze (m. 3354), il punto più settentrionale della catena che attornia la Vedretta di Careser. Uniforme sul versante S., verso N. si stacca dalla Seconda Cima Venezia (non dalla maggiore come sulla C. G.) un mal definito costolone di roccia interrotto nel basso e terminante in un isolotto a dividere 1' Hohenferner dallo sconvolto Ultenmarktferner che a sua volta è limitato ad oriente da un altro costolone, pure roccioso ed interrotto nella parte bassa, staccantesi

con arco di cerchio in direzione N. dalla Terza Cima Vene zia e al di là del quale è il vasto Schranferner. STORIA ALPINISTICA: /.» ascens . : Julius Payer con Johann Pinggera - 24 settembre 1867 dall' Hohenfernerjoch per la cresta S-O. — i. % ascens. per la cresta S-O raggiunta dalla Vedretta di Careser : Silvio Dorigoni e A. Petrolli con Domenico Veneri - 17 agosto 1877, con discesa per la sella tra la Cima Rossa (Hintere Rothspitze) e il Plinto 3171 (c. A. V.) a Rabbi. — i ° percorso della

cresta N-E (in discesa) e j * ascens. della Seconda e Terza Cima Venezia : Theodor Christomannos, Albrecht von Krafft e Robert Hans Schmitt - 21 agosto 1891. (1.» traversata delle tre Cime Venezia). — /.» ascens. italiana -. Michele de Sardagna con Domenico ed Ignazio Veneri - agosto 1875. BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 151. — Zeit. 1905 p. 309. ICONOGRAFIA: Vers. N. : Würthle, N. 868. — Zeit. 1905 p. 304; id., p. 312. — Grati, N. 2420. — Vers. S.: Boll. Alp. 1907-8, p. 128, dal Vioz. PANORAMA

: Estesissimo e variato, forse migliore di quello del Cevedale sui gruppi dell'Adamello - Presanella e sul Trentino. Attirano, più che le lontane forme dei monti, le immediate vicinanze con punti di vista quanto mai dilettevoli sulle verdi valli di Martello e di Peio e con quadri di ghiacciai strani oltre ogni dire : il più curioso, sebbene non veramente imponente , è quello della Vedretta Careser che s'allarga a S-E della vetta. A N., una lunga catena di larghe vette nevose; giù nel basso, sopra un'oasi

7
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1931
Altstraßen vom Brenner bis Matrei
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Pagina 362 di 500
Autore: Plattner, Alois / von Alois Plattner
Luogo: Innsbruck [u.a.]
Editore: Verlagsanstalt Tyrolia
Descrizione fisica: [36 S.]
Lingua: Deutsch
Commenti: In: Tiroler Heimat : Jahrbuch für Geschichte und Volkskunde Nord-, Ost- und Südtirols; [N.F.], Bd. 4/5. 1931/32] ; S. 21 - 57
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte ; f.Zeitschrift<br />g.Tirol ; s.Volkskunde ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 191/N.F., 4
ID interno: 378625
Monterio Umberto. Le variazioni periodiche dei ghiacciai italiani (Gruppo Ortles- Cevedale, Alpi Venoste, Breonie, Aurine, Pusteresi, Sella). Boll, del Comitato glaciologico ital. 1930. Nr. 10. [5391] Negri Giovanni. Contributo alla conoscenca della distribuzione del faggio nell'Alto Adige. Boll, del r. Soc. geografica ital. Voi. 67, 1930. S. 684—689. 15392] — „ La vegetazione del Bacino Atesino nella storia della flora subalpina. XIX. Riunione Soc. ital. per il Progresso d. scienze, 1930

. [5393] Ogilvie Gordon Maria M. Geologisches Wanderbuch der westlichen Dolomiten. 1928. Dazu: A. Winkler. Verhandl. d. Geolog. Bundesanstalt. Jg. 1929. S. 99. [5394] Parenzan Pietro. Cladocerofauna autunnale ed invernale di alcuni laghi dell'Alto Adige. Atti della Accademia Veneto-Trentino-Istriana. Voi. 21, 1930. S. 81—107. [5395] Pasolli Emil. Vom Unterlandwein. Im Kälterer, im Traminer und Kurtatscher Weinbau gebiet. Mit 2 Taf. u. 2 Abb. Schiern. Jg. 11, 1930. S. 433—439, * [5396] Patriciu Valeriu

Meusburger. Schiern. Jg. 11, 1930. S. 90. [5403] Schätz Josef Julius. Südtirol. 3. u. 4. Aufl. München, Bruckmann, (1930). XX S. — 200 Taf. 4°. [5404] Semerano G. Sulla composizione di alcuni gneiß della regione tra le Alpi Aurine e le Vedrette Giganti (Alto Adige). Atti dell'Accademia Veneto-Trentino-Istriana. Voi. 20, 1929. S. 11. [5405] Staffier Richard. Im Weinland. Etschländer Weinbuch, 1930. S. 9—32. [5406] Stenico Vittorio. La stazioni climatiche e balneari della Venezia Tridentina. Trento

tettoniche nella provincia, petrografica di Predazzo (Trentino). Studi Trentini, Ann. 11, 1930. Kl. 2. S. 253— 272. [54.11] Viesi Carlo. La vallate dell'Adige e il suo popolamento. Mit Abb. u. Ktn. Atti dell 'XI Congresso geografico ital. Bd. 2, 1930. S. 195—204. [5412] Wolff Karl Felix. The dolomites and their legends. Translated by Baroness,Lea Rukawina. 27,-37, Tausend. Bolzano, Vogehveider, 1930. 150 S, — 11 Kunstbeil. 8°. [5413] Zenari Silvia. Le stazioni rupestri d'alta montagna nella zona delle

8
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 413 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Venezia 343 BIBLIOGRAFIA : Erschl. p. 152. ICONOGRAFIA: Zeit. 1905 p. 304. — YVürthle, 868. — Grati, 2066. Si sale : 1.) Dalla Capanna Zufall come per l'itin. 2.) A. precedente, poi per la piccola Schrantal - valletta senza nome sulle carte tra le quote m. 2884 e 2937 c. A. - alla enorme morena frontale del Schranferner ; rimontandola si passa sul ghiacciaio e per il pendio meridionale di detriti si guadagna il pianoro della vetta - 2 ore. 2.) Come per

l'itinerario 2) B. precedente si sale allo Schranferner e di là per la china occidentale alla vetta. (Nella relazione della prima comitiva è detto : scesero per la china occidentale verso il Gramsenferner, dopodiché, raggiunto il Schranferner !) 3.) Come neir itin. prezedente 2.) B. al lato orientale della montagna, salibile per detriti. 226.) * Vordere Rothspitze ♦ (m. 3030). Poderosa e regolare sebbene poco elevata piramide di roccia al ter mine settentrionale dello sperone N. della Hintere Schranspitze

; spic cano le sue oscure pareti sia dal Passo del Madreccio che dalla Ve dretta di Saent verso la quale fanno deciso contrasto colla nivea coda della Vedretta di Gramsen precipitante fessurata a valle. Sebbene le sue vie normali d'accesso non siano difficili, essa è riservata solo agli alpinisti che preferiscano una bella arrampicata ad una cima più famosa, ma meno divertente : a questi si consiglia spe cialmente la salita per la cresta N-E con discesa per la cresta S. in unione alla Hintere

(da E.). — Grati, 2066. a) Dalla Capanna Zufall per il versante 0. ♦ ore 2 i[4 a 2 i[2. Dalla capanna si segue l'itinerario 2.) A al Passo Martello fino alla base dello spigolo N-O della montagna. Immediatamente prima di esso si sale in una angusta valletta di rocce detritiche faticose, con forte inclinazione, fino a raggiungere una caldaia rocciosa oc cupata da un laghetto e per le lunghe colate di detriti e chine di neve si perviene alla base della parete O., di rocce e sfasciumi per cui si sale alla vetta

. b) Dalla Capanna Zufall - ore 2 ij2 a 3 - o dalla Zufritt - ore 3 i(2 a 4 - per la cresta N-0, la parete N. o la cresta N-E ♦. Dalle capanne, per la via 2.) A e 3.) al Passo Martello, si giunge sotto alla costola morenica della parete N. della montagna ; di là: 1 ) sul lato O. si risale una lunghissima faticosa china di sfasciumi da cui si passa sulla cresta N-O, di facili rocce coperte di detriti,

9
Libri
Categoria:
Sociologia , Linguistica
Anno:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Pagina 19 di 254
Autore: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Luogo: Roma
Editore: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Segnatura: III A-14.025
ID interno: 103499
Lys (Lesa) affluente della l>orà Baltea, in vai Lesa, ch’è l’ultima valle la terale verso oriente della grande valle d’Aosta, i due Gressoney (Gressoney la Trinité e un chilometro più giù verso il sud Gressoney St. Jean) ed Issime (’); alle sorgenti del Sesia, in vai Sesia grande, Allagna o Alagna; presso una sorgente del Sarmenta, affluente del Sesia, Rima San Giuseppe alle sorgenti dell’Anza, affluente della Toee, in valle d’Anza o d’Anzasca, Macugnaga o Macugnanà; e finalmente in mezzo

a comuni italiani, al sud della valle d’Anzasca, presso una sorgente del Mastalone, affluente del Sesia, il comune di Rimella (*). Si notino inoltre, onde non resti inosservata la maggior esten sione che una volta doveva avere anche a pie’ delle Alpi Pennine l’elemento tedesco, si notino, dico, la contiguità di questi comuni e il fatto che una volta si parlava tedesco anche a Pestarena sotto Macugnaga, nel comune di Miggiardone presso Ornavasco, in vai d’Ayas a occidente della vai Lesa, in vai Voglia

, la quale sbocca nella valle grande del Sesia non lungi da Alagna, non che in parecchi punti della vai Sesia superiore e della grande valle d’Aosta lungo la Dora Baltea, dove taluni hanno riscontrato nei dialetti Helvetiae alpinas regiones facta. Lugduni Batavorum 1723). Non è ben definito tuttavia se cotesta antica dominazione appartenesse al monte Rosa o al Cervino (Matter-joch). (') La Val Lesa va dal sud al nord fino alle nevi eterne del monte Rosa. Dove già domina la natura alpina, tra boschi

di castagni, vi s’incontra Issime, poi Gabi ch'è uua frazione del comune d’Issime, poi Gressoney St. Jean, e all’orlo dei ghiacciai Gressoney.la Triniti. (') Simler, Vallesias descriptio, liguri 1574. — Sansurre, Voyage dans les Alpes.Vie u- chàtel 1779-1796. — Nie. Sottile, Quadro della Valsesia. Milano 1804..— Weiden, Der monte fiosa. Wien 1824. — Hirzel, Wanderungen in weniger besuchte Alpengegenden der Schweiz. Zürich 1829. — Lana, Guida a und gita entro alla Valsesia. Novara 1829. — Julius Fröbel

10
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 414 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
344 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Venezia prima della vetta meno inclinata. 2.) si risale tutta la faticosissima costola morenica e al suo termine superiore si scala la parete N., formante un leggero avvallamento ; le rocce sono facili ma faticose per i detriti. 3.) sul lato orientale della costola si superano le erte chine moreniche, pure faticosissime, e si attacca la rocciosa cresta N-E, ripidissima e non facile nel primo tratto, poi meno inclinata e più agevole, ma richiedente prudenza

per il detrito abbondante ; a metà circa ridiviene erta e difficile, con tratti inclinatissimi che si superano in parte entro canaletti di roccia ; si perviene al fine su una spalla dalla quale non si ha che una breve passeggiata alla vetta. Via tra le difficili, per roccia, in Val di Martello. 1 ora più che le altre. NOTA: Difficile pure deve essere la breve ma quanto mai erta parete E. e) Dalla Capanna Zufall - ore 2 314 - o dalla Zufritt - ore 3 i\2 - per la cresta S-E ♦. La base della cresta

si raggiunge dalla Zufall per la via a), seguitando per il valloncello fino al ghiacciaietto tra le creste S-É della Schranspitze e della Vordere Rothspitze, che si percorre in breve per le chine unite fino alla cresta S-E della seconda ; dalla Zufritt raggiungendo il Gramsenferner, che si attraversa facilmente ad O. in piano fino alla cresta, per la via b) alla Gramsenspitze. (Anche dalla Hintere Rothspitze in poco più di i[2 ora). La cresta è formata da rocce molto marcie, schistose, e da detrito, per

cui 1' arrampicata, senza essere difficile, è poco inte ressante ed incomoda - 152 ora dalla base. 227.» Cima Rossa o *Hintere Rothspitze x (m. 33451. Cima Rossa della c. T. C. I. Detta Hintere per contrapporla alla Vordere seb bene con quella non abbia nulla di comune. Costituisce il punto d'incontro dello spartiacque meridionale di Val di Martello colla lunga catena che si stacca verso mezzodì a dividere la Val di Peio dalla Val di Rabbi, ed è topograficamente importante sorgendo a cavaliere

delle tre valli. Facilissima e breve, costituisce un ottimo punto d' orienta mento sulle due lunghe costiere racchiudenti la Valle di Mar tello e la sua salita è consigliabile a quanti valicano il Passo di Saent dal quale andata e ritorno richiedono un paio d'ore in tutto. Per alpinisti veloci e resistenti la traversata per cresta dal Cevedale (oppure dal rifugio omonimo o da quello al Passo del l' Eissee ad essa) non sarà mai abbastanza da consigliare data la relativa brevità della gita

11
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 104 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
66 REGIONE DELL' ORTLER — Valle di Sulden minuti dall' Hòtel Eller - con panorama splendido sullo sfondo della valle e sul trio: Ortler, Zebrù e Königsspitze. ** Salden, o S. Gertrude (St. Gertraud) è un villaggio formato da una quantità di case sparse in tutto il piano, di cui il gruppo più importante è quello attorno alla chiesa e all'Hotel Eller. La sua posizione nel cuore del gruppo e la sua altezza ne fanno il centro più frequentato del gruppo sia dagli alpinisti che dai turisti in cerca

di facili e variate passeggiate. Sul lato occidentale della valle s'erge la massa enorme dell'Ortler dalle poderose creste e dai paurosi canaloni, sorretto alla base dalla boscosa collina del Kuhberg; su quello orientale l'occhio abbraccia la cerchia delle vette dalla Vertainspitze alla Hintere Schöntaufspitze. Dalla metà della valle in avanti attrae la maestosa corona di vette del Suldenferner : Suldenspitze, Schrötterhorn, Kreilspitze e la superba Königsspitze, da questo punto una delle più classiche

e pure visioni di alta montagna, fiancheggiata dal poderoso Zebrù. Degni di nota nel villaggio sono : il ricordo al curato Eller, il fondatore dell'attuale prosperità di Sulden, nel portico della chiesa nuova, e il busto in rilievo di uno dei due maggiori esploratori del gruppo, Julius von Payer, sulla parete rocciosa sotto al bosco del Kuhberg. Alberghi : Suldenhótel, grande Casa di primo ordine, il popolarissimo Eller, centro alpinistico del paese, e molti altri per turisti d'ogni condizione. Posta

, Telegrafo, Chiese evangeliche e cattoliche, servizi di diligenza e vetture. Guide e Portatori, cavalcature, bazars, pasticcerie e caffè. PASSEGGIATE: Sul fianco sinistro della valle: Waldweg, la più frequentata passeggiata di Sulden, dall' Hòtel Eller in piano sulla sponda sinistra del torrente fino di fronte al Suldenhótel, dal quale adduce allo stesso punto un sentiero passante per le Gampenhöfe, i ora ; — Langer Stein al Kuhberg, con veduta stupenda sui selvaggi imponenti canaloni e creste dell

' Ortler: dall' Hòtel Eller passando accanto al ricordo di Payer sale nel bosco il comodissimo Faulen- zerweg fino al bivio per la Capanna Payer (i ora), poi tenendo a sinistra si riesce all'aperto e in breve al Langerstein, i\2 ora in più (per alpinisti accorciatoie). Sul fianco destro della valle: Bergpromenade : dall' Hotel Post in direzione N. per un ottimo sentiero sul pendio della valle fino ad un bivio (dall' Hòtel Laganda a qui v. sopra pag. 65) 3^4 d' ora - poi, sempre sulla ripida china

12
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 341 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
276 REGIONE DELL'ORTI.ER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo Cadini, poi, al disopra del P. 2024 della Carta A. V., lungo quella sinistra, si tocca il Baito omonimo, dopo il quale la debole traccia di sentiero va perdendosi finché, verso i 2400 metri, scompare del tutto nel pianoro mediano della Valle Cadini. Si risale questa fati cosamente per estese chine di detriti con lievi tratti erbosi ; giunti così nello sfondo si rimonta l'antica morena frontale, poi quella laterale destra (N-E) fin

presso alle rocce della cresta S-E dell'an- ticima della Rocca S. Caterina ; guadagnata la Vedretta Cadini, innalzantesi per più di 400 metri (oggidì in ritiro), la si sale senza difficoltà per lente chine con poche fenditure in direzione N-O fino alla china di rocce sfasciate e neve su cui si perviene in breve al valico. 166.) Punta Cadini ♦ x m. 3521). La c. G. dà la quota 3524, la c. P. 3520. La rappresentazione topografica nelle varie carte lascia a desiderare. Bella ed interessante biforcuta

vetta, di ghiaccio sul lato del Forno; dirama a S-E una massiccia cresta di roccia dividente la Vedretta degli Orsi da quella Cadini indi le rispettive valli con un'informe dosso portante le elevazioni quotate della Cima Castello - m. 2986 - e Cima Fratta secca - m. 2728. - Non difficile e molto interessante, vien visitata nel giro per cresta del Forno e talvolta dalle comitive transitanti per il Colle degli Orsi. La costruzione fin progetto) di una capanna sulla cresta S-E farà di certo affluire

molti visitatori a questa montagna, che già ora ricompensa larga mente della fatica. PANORAMA: Per la prima volta dal Cevedale a qui si domina il tratto rima nente di cresta fino al Tresero. Ai piedi è la profonda larga sella del Col degli Orsi dal quale la cresta, visibile in tutta la sua lunghezza, s'eleva, passando per il Monte Giumella, alla Punta S. Matteo per correre poi poco articolata quale immane muro di ghiaccio, per la Cima Dosegù e la Punta Pedranzini, al Pizzo Tresero. STORIA

ALPINISTICA: i* ascens.: Julius Payer con Johann Pinggera e An tonio Chiesa - 12 settembre 1867 per la cresta O. — i.° percorso della cresta E.-. Gli stessi in discesa. — /.* ascens. turistica per la cresta S-E : Wilhelm Hammer (solo) - 23 luglio 1903. BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 166. — Zeit. 1907 p. 244. — Oe. A, Z. 1904 p. 129. ICONOGRAFIA: Fers. A'..* Sella , dal Lago della Manzina; id. dalle Cime del Forno. — Boll. Alp. 1907-8 p. 23. — Corti. — Silvestri. — Vers. S.: Sella (dalla Presa nella). a) Dal

13
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 270 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
. BIBLIOGRAFIA: Erschl. 127. — Zeit. 1905. p. 275. ICONOGRAFIA: Vers. O.: Würthle, 1871. a) Dalla Capanna Düsseldorf per il versante N-0 - ore i 314. Dalla capanna inoltrandosi nel fondo della valle per un sentie- ruolo lungo un piccolo canaletto, si sale verso E. in i[4 d'ora al lento ramo meridionale del Ghiacciaio di Zay, rotto ad estate inol trata da molti crepacci; lo si percorre completamente e da ultimo per un pendio di neve e sfasciumi abbastanza erto si perviene alla larga depressione. - Qualora

pendio di neve tagliato da una crepaccia. In discesa si pieghi subito decisamente a sinistra sul ghiacciaio (O.) in modo da incontrare il sentieruolo sulle rocce della Laaser- fernerwand. NOTA: Per la traversata dalla Angelusscharte al Rosimjoch (vedi 96 e). 99.) *Hohe Angelus Spitze (m. 3536). Comunemente abbreviato in Hoher Angelus. Bella piramide, che soffre però della immediata vicinanza della più snella Vertainspitze, onde appare in confronto suo pesante e massiccia, specialmente vista dalla

estremità superiore della Valle di Zay. Da N. invece, specialmente dallo spartiacque di Reschen (Reschenscheideck), spicca col suo manto di neve e costituisce il punto più interessante del sotto gruppo tutto. Salita ormai popolare e, per una delle vie solite, facile ma non molto interessante ; l'itinerario più variato è quello per la cresta N. Consigliabile e spesso effettuata la combinazione colla Vertainspitze; buoni alpinisti possono senza troppa fatica e difficoltà unire in un sol giorno le salite

della Vertainspitze, della Hohe An gelusspitze e della Hochofenwand, certamente l'impresa più note vole e divertente del sotto gruppo intero.

14
Libri
Categoria:
Storia , Storia culturale, folclore, musica, teatro
Anno:
1933
Zur Geschichte der Hofburg und der Rumergasse in Innsbruck
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Pagina 230 di 237
Autore: Klaar, Karl / von Karl Klaar
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Lingua: Deutsch
Commenti: In: Tiroler Heimat ; [N.F.], Bd. 6. 1933 ; S. 42 - 48.
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte ; f.Zeitschrift<br />g.Tirol ; s.Volkskunde ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 191/N.F.,6
ID interno: 441951
i massici in trusivi di M. Croce, Ivegna, Bressanone nell'Alto Adige. Atti della r. accademia nazionale dei Lincei. Rendiconti. CI. di scienze fisiche. Ser. 6, voi. 14, 1931. S. 310 bis 312. [6924] Dieci anni di attività naturalistica nell'Alto Adige e nel Trentino. Atti della acca demia scientifica Veneto-Trentino-lstriana. Ser. 3, voi. 20, 1929.-S, 103—131. [6925] La Carta geologica delle Tre Venezie. Atti della soc. ital. per il progresso delle .scienze. Riunione 19, 1930 (1931). Vol. 1. S. 309—314

. [6926] — — Studi geologici nell'Alto Adige. Eclogae geolog. helvet. Bd. 24, 1931. S. 200. [6927] Eisenstecken Peter. Verschollene Burgen. A. Der namenlose Turm in der Dinzl-Leiten bei St. Jakob. B. Das Koflei-Schlößl. Schiern. Jg. 12, 1931. S. 74. [6928] Erediä F. Sulle particolarità climatologiche nella Valle dell'Adige. Atti della soc. ital. per il progresso delle scienze. Riunione 19, 1930 (1931). Voi. 2, S. 58—60. [6929] Fabiani R. Sviluppo e caratteri del terziario nel Trentino. Ebenda. S. 237

—249. [6930] Franchini Maria. Romana terra del Brennero. Firenze, A. E. S. T. J., 1930. 134 S. 8°. [6931] Gallliuber Julius. Gelöste Dolomitenprobleme. Mit 5 Skiz. u. 1 Taf. Bergsteiger. Jg. 9, 1930/31. S. 33—45. [6932] Gruber A. Triasfossilien der Adamellogruppe. Verhandl. d. Geolog. Reichsanstalt. 1931. S. 200—205. [6933] Harrand G. En Vénétie Tridentine. La Montagna. Ann. 56, 1930. S. 157—171. [6934] Hartig Fred. Note di Lepidotterologia. Nuove aggiunte alla Fauna Lepidotterologica della

Tyrol and the Dolomites. Mit 1 Abb. Novitates Zoologicae. Vol. 36, 1931. S. 230—232. [6939] Italien, Das touristische. Allgemeiner Führer mit Hotel- u. Pensionsverzeichnis. Dolomi tenzone: Trentino. Alto Adige, Cadore, Gardasee. Torre del Greco—Bolzano, Pa lomba, 1930. 126 S. mit Abb. 8°. [6940] Itinerari della Venezia Tridentina, ed, 2. Trento, Araldo, 1931. 149 S. 8°. [6941] Klebelsberg Raimund. Aus dem Ahrntal, wo die Gletscher einst standen. Schiern. Jg. 12, 1931. S. 1—6. ■ [6942] Bozner Land

. A list of the Aphididae of Venezia Tridentina. Memorie del museo ' di storia naturale della Venezia Tridentina. Anno 1, 1931. S. 25—28 u. 38—43. [6947] Notes on the Aphididae of Venezia Tridentina with description of new species. Mit 7 Taf. Ebenda. S. 15—24 u. 29—38. [6948]

15
Libri
Categoria:
Storia , Storia culturale, folclore, musica, teatro
Anno:
1933
Zur Geschichte der Hofburg und der Rumergasse in Innsbruck
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Pagina 229 di 237
Autore: Klaar, Karl / von Karl Klaar
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Lingua: Deutsch
Commenti: In: Tiroler Heimat ; [N.F.], Bd. 6. 1933 ; S. 42 - 48.
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte ; f.Zeitschrift<br />g.Tirol ; s.Volkskunde ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 191/N.F.,6
ID interno: 441951
. 10. 16904] Schätz Josef Julius. Zillertal er Alpen. Bielefeld, Velhagen, 1931. Vili—104 S. mit 80 Abb. — 1 Kte. Kl.-8'. — Velhagen u. Klasings Bildfiihrer durch die Alpen. 5. [6905[ Schtnidkunz Walter. Die Zugspitze einst u. jetzt. Mit 1 Taf. Bergsteiger. Jg. 9, 1930/31. S. 23—32. [6906] D cutsck'SüJti rol Allgemeines Almagia Roberto. Oli studi geografici sulla Venezia Tridentina. Atti della soc, ital. per il progresso delle scienze. Riunione 19, 1930 (1931). Vol. 1, S. 416—418. [6907] Baroni Riccardo

. Guida sanitaria delle Tre Venezie. Ann. 1. Trieste, Stabilimento tipogr. naz. 1930. 8°. [6908] Bégninot A. Sulla costituzione della vegetazione steppica della Val Venosta. Nuova gior nale botan. ital. N. S. 38, 1931. S. 560. [6909] Belling H. Der Apollofalter d. Martelltales, Parnassius Apollo marmorarius subsp. nov. Mit 1 Abb. Internat entomolog. Zeitschr. Jg. 24, 1930. S. 341—343. [6910J Der Apollo des Ultentales, Parnassius Apollo eremita subsp. nov. (Lep. Rhop.ì Ebenda. Jg. 25, 1931

di nota avvenute nel biennio 1928—29 nella Venezia Tridentina. Studi Trentini. Ann. 12, 1931. Kl. 2. S. 89—124. [6915] Castìglioni Bruno. Gli studi glaciologici nella Venezia Tridentina. Atti della soc. ital. per il progresso delle science. Riunione 19, 1930 (1931). Voi. 2, S. 260—263. [6916] Relazioni delle Campagne glaciologiche del 1929. Boll, del Comitato glaciologico ital. 1930. Nr. 10. S. 229—279. [ 6917 ] — — Considerazioni sopra alcune recenti carte della regione dolomitica. Boll, della r. soc

. geografica ital. Voi. 69, 1932. S. 259—267. [6918] Catoni Giulio. ,La mosca delle ciliege (Rhagoletis cerasi L.) con speziale riguardo alle condizioni della Venezia Tridentina. Atti dell'Accademia Roveretanä degli Agiati. Voi. 10, 1931. 16 S. mit 14 Abb. [6919] Ctar E. Zwei Erzentmischungen von Schneeberg in Tirol. Mit 4 Abb. Centralbl. f. Minera logie. 1931. Abt. A. S. 147—153. [6920]

16
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 133 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Thurvrieser 93 2.) Variante-. Più facile, ma meno consigliabile ad ottimi arrampicatori, perchè non si svolge tutta intera sulla vera parete, è la via dei primi salitori, seguita di solito dalle guide: Dalla larga fascia nevosa nel terzo superiore della parete oppure alquanto più sopra, si piega a sinistra (E) per neve o rocce non difficili, fino ad una spalla nello spigolo N-E. Di là P anticima settentrionale della Madatschspitze sovrasta di non molto

, ma, essendo probabilmente raggiungibile direttamente solo con gravi difficoltà, si sale trasversalmente a sinistra nella parete N-E della montagna su rocce liscie, non veramente difficili ma richiedenti attenzione, a grande altezza sopra al Trafoier- ferner; ripiegando poi a destra si guadagna la cresta N. e per essa facilmente la vetta - ore 2 e i\z dalla cengia nevosa della parete N, i i|2 a i 314 dalla spalla. Parecchie varianti vennero qui compiute, essendo la montagna quasi ovunque praticabile. NOTA

: Il ripidissimo lato orientale della montagna, di rocce, non venne ancora salito ; deve offrire certamente difficoltà considerevoli. 23.) Glurnser Köpfl (m. 2024 - c. A.) Estrema propaggine settentrionale della costiera del Madatsch, sovrastante la Valle di Trafoi e facilmente accessibile dalla strada dello Stelvio o dalle H. Drei. Brunnen per sentieri che passano presso alla sua sommità. 24.) Trafoier Joch ♦ (m. 3304 - c. A.) Detto giustamente cosi essendo il solo valico del Trafoierkamm di cui si possa

, da Trafoi, scorgere tutto l'accesso dal versante tirolese. Quota P. 3288. Tra la Schneeglocke a S-E e l'anticima meridionale della Hintere Madatschspitze a N-O; è il più basso passaggio sulla linea spartiacque principale fino al Königsjoch. Facilissimo sul lato italiano, offre invece su quello opposto le insidie del Trafoierferner, per cui, ben ché più facile degli altri colli ad oriente nel Trafoierkamm, è da consigliare solo a comitive molto pratiche di ghiacciai complicati. Raramente attraversato

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 344 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
possa veramente dirsi un passaggio e come tale venga adope rata ; dopo la costruzione della Capanna Vioz è andata perdendo in confronto all'altro colle. Interessantissimo, offre bellezze supe riori ; sebbene non difficile, richiede pratica alpinistica in tutti e abilità in chi dirige ; bellissima la discesa per il ghiacciaio del Forno : un po' lungo e noioso il percorso inverso. Splendida veduta sul bacino del Forno, sul mansueto Monte Giumella coprente la Punta S. Matteo e sul versante

settentrionale del Tresero e Dosegù colla Cima S. Giacomo di qui molto raccor ciate. Dall'altro lato la cresta e la bella parete della Punta Cadini ; poi, all'intorno, una selva di vette : spiccano sovrane le pareti set tentrionali della Presanella e della Busazza. STORIA ALPINISTICA : Raggiunto la prima volta dal versante del Forno dalla comitiva : Julius Payer con Johann Pinggera e Antonio Chiesa il 12 settembre 1867 e da quello di Peio dai due primi il 21 settembre 1867 ; la /.* traversata è di : Siber

; ad una segheria essa comincia a salire. Dopo mezz' ora circa, ad un ruscelletto acquitrinoso, si volge a destra e si sale per una debole traccia di sentiero a mala pena riconoscibile tra erte boscaglie ove si perde presto totalmente. Continuando a salire verso l'alto si passa accanto ai resti di una capanna rovinata per uscir poi all'aperto e scorgere sulla destra la Baita Fratta secca (m. 2182), una volta importante punto di partenza per gite nei dintorni - ore 2 i[2 dai Bagni - sul fianco N. della

Val del Monte. Qui si perviene pure da Peio villaggio per la sassosa e scomoda carrettabile sulla sinistra (orog.) della Val del Monte congiungen- tesi con quella precedente; oppure (non consigliabile perchè molto più lunga e quindi senza scopo tranne per chi venga dal Rifugio Mantova) salendo come per l'itinerario 165 b) alla Casera di Cadini da cui, traversando sui pendii S-E della Cima Fratta secca per un sentiero da bestiame, si perviene alla Baita.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
Illustrirter Führer durch das Pusterthal und die Dolomiten : mit Ausflügen in die Glockner-, Venediger-, Rieserferner- und Zillerthaler-Gruppe und einem Anhange: das Eisacktal, Bozen, die Bozen-Meraner Bahn und Meran.- (A. Hartleben's illustrierter Führer ; 7)
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Pagina 302 di 478
Autore: Rabl, Josef / von Josef Rabl
Luogo: Wien [u.a.]
Editore: Hartleben
Descrizione fisica: XV, 448 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Commenti: Kt.-Beil. fehlt
Soggetto: g.Pustertal ; f.Führer ; <br />g.Dolomiten ; f.Führer
Segnatura: I A-4.668
ID interno: 161278
280 P allagbuppe. / r . . ' Territori!um gelegen, ist der Cimon della Seite, welcher gleich der südlich von ihm gelegenen Cima Fuoeobono keine Höhencote trägt; Herr Meurer schätzt den Einen auf 2600 Meter, die Ändere auf 2900 Meter. Südwestlich davon, bereits einen Grenzpfeiler bildend, erhebt sich die mit der Höhenziffer 3061 Meter bezeichnete, allgemein aber für höher gehaltene, Cima di Vezzana. Die erste Ersteigung dieses Gipfels erfolgte im Jahre 1872 durch zwei Engländer und. ist ziemlich

schwierig. Südlich der Cima di Vezzana thürmt sich die hohe und schlanke Gestalt des Cimon della Palla, der seine ge waltige Höhe einer abnormen örtlichen Aufstauung des Gebirges verdankt. Auch er wird für bedeutend höher ge halten als die Ziffer der Specialkarte (3220 _ Meterj_ besagt, Die alte Kataster -Vermessung giebt seine Höhe mit 3343 Meter an. Die erste Ersteigung des Cimon _ della Palla führte ein Engländer im Jahre 1870 aus. Zwischen ihm und der Cima della Ho setta befindet

sich eine Ein sattlung, der Passo della Comelle (Passo di Lucano) 2605 Meter, welcher einen beschwerlichen, aber_ selir interessanten Uebergang durch die Felswildnisse der Palla- gru ppe iii's Val di Gares (delle Comelle) vermittelt. Die aus zwei Spitzen (2738 Meter, 2754^ Meter)^be stehende Cima della Rosetta ist leicht ersteiglich, Süd- Östlich von ihr ragt die Palla di San Martino, das Matter horn der Dolomitei], in die Lüfte ; die zwischen Beiden befindliche Depression, Rosettapass, auch Eispass genannt

, eine th or wegartig e von Felspfeilern gebildete Scharte, führt in den grossen muldenartigen Kessel, der sich zwischen den Ausläufern des Cimon, der Cima della 'Ro setta, der Palla di San Martino, der Cima della Fradusta und des Coston di Miel bildet, ein stundenlanges Schutt* kahr mit daraus hervorragenden Klippen, Kiffen, loth- recht aufsteigenden Mauern und erstaunlich scharf zu gespitzten Graten und schlanken Nadeln; tief zu Füssen liegt ein kleines mattgrünes Gewässer, zu dem von dei Scharte ein schmaler

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 441 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Zufritt - Sternai 369 STORIA ALPINISTICA: /. a ascens.\ Julius Payer con Johann Pinggera - 30 luglio 1868 - per la cresta S-E dalla Cima Sternai. — 1 o percorso della cresta N-O.: Gli stessi, in discesa. ICONOGRAFIA: Zeit. 1905 p. 304. Si sale: i.) Dal Weissbrunnerjoch per la facile cresta N-E di media inclinazione in gran parte nevosa - i [2 ora-; 2.) dalla Hintere Nonnenspitze per la eresia N-0 (vedi 260 c) - 20 minuti; 3.) dal Rifugio Dorigoni per la via 275

più adoperato come passaggio, data la vicinanza del più breve ed elementare Zufrittjoch. Vista splendida sul gruppo della Cima Sternai e sull'idilliaco Lago Verde sul versante di Ulten. (Il percorso è indicato a puntini sulla c. A. S.). ICONOGRAFIA: Zeit. 1905, p. 304 (vers. N-O). a) Dalla Capanna Zufritt per il versante N-O - ore 4. Come per il Zufrittjoch (v. itin. 265 a) si risale il ghiacciaio senza nome sulle carte, che vien però detto comunemente Unterer Zufrittferner per distinguerlo

dall'Oberer che riveste il versante N-O della Zufrittspitze, fin quasi sotto alla rocciosa cresta N-O della Weissbrunnerspitze. Volgendo a S-E si supera un tratto piuttosto ripido e solcato da numerose crepacce cui presto ne segue un altro più breve ma esso pure richiedente attenzione, sempre lungo le rocce della Weissbrunnerspitze; nell'ultimo bacino poco inclinato sotto al valico si piega decisamente a destra (S-O) e senza alcun ostacolo si raggiunge il colle, aprentesi sulla cortina rocciosa

al di là di una piccola elevazione, a qualche distanza dalla Weissbrun nerspitze. b) Dalla Capanna al Lago Verde per il versante S-E - ore 2 i[4 circa. Dalla capanna si segue il sentiero con segnalazioni del Zufritt joch fino al termine superiore della conca di sfasciumi detta « In der neuen Welt (nel mondo nuovo) ove esso volge decisamente a N-O lungo la cresta S. della Zufrittspitze; continuando invece ad O. si è presto alle morene del Weissbrunnerferner, di cui si risale quella sinistra (N.) per passare

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 445 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
. 1905, p. 304. a) Dalla Capanna al Lago Verde d' Ulten (Grosser Grünsee) per la cresta S. - ore 4 circa. Si segue l'itin. al Zufrittjoch (265 b) fino a dove il sentiero piega a N-O nel braccio occidentale del vallone « In der neuen Welt »; si continua di là a N. sulla sinistra (orog.) del torrentello con traccie di sentiero e per sfasciumi faticosi si sale verso il piccolo ghiacciaio senza nome che ammanta buona parte del versante meridionale della Zufrittspitze. Si attraversa senza difficoltà

la ve dretta e con una arrampicata non difficile si perviene alla cresta S. della montagna corrente direttamente alla vetta. Se ne segue lo spigolo che, ad onta delle rocce malsicure e delle placche corrose öftre una bella arrampicata fino alla vetta, sormontata da un se gnale trigonometrico - ore 1 ij4 dalla base della piramide -. Dal Zufrittjoch (vedi 265) si raggiunge in breve la via prece dente, volgendo a N-E su rocce sfasciate, e per essa la vetta - ore i i[4 circa. b) Dalla Capanna al Piccolo Lago

Verde per le creste 0. e S. - ore 2 i[2 circa. Forse la via più frequentata; non offre alcuna vera difficoltà. Dal Piccolo Lago Verde si sale direttamente per la morena e su detriti, da ultimo su rocce malsicure ma facili alla diramazione O. della cresta S. e se ne segue il largo dosso che nella parte superiore è coperto da una coltre ghiacciata, fino a che esso si attacca alla cresta meridionale (sulla c. A. V. presso alla lettera S.); di là per le rocce del fianco S-O si raggiunge la cresta

S. e su di essa, come nella via a), la vetta. Variante-, i.) Meno consigliabile perchè più difficile: Dal piccolo Lago Verde si sale su magre zolle erbose e detriti alla lingua del Zufrittferner superiore (Oberer Zufrittferner) che si percorre in linea retta in direzione della vetta (E.) per circa metà. Piegando poi a S., si risale, tagliando gradini, un erto pendio crepacciato e spesso di ghiaccio vivo, nel qual caso è tutt'altro che facile ; per il suo culmine si raggiunge il ghiacciaietto senza fenditure

al piede della piramide terminale ergentesi ancora per un centinaio di metri. Un canale ripieno di

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