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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 25 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
generale) — Arco (n. 2 vedute panoramiche) —■ Merano (diorama) — Merano (u. ì vedute panoramiche) — Merano (n. 2 vedute della teleferica di Avelengo) — Bolzano (carta topografica ad olio raffigurante la zona settentrionale della provincia di Trento) — Bolzano (fotografia raffigurante la zona settentrionale della provincia in rilievo) — Colle Isar- co (veduta) — Mendola Cu: 4 vedute panoramiche) — Alta Anaunia - Malosco - Cavareno (il. 13 vedute) — Dolomiti di Primiero (Monte Pavione) — Dolomiti

dare elle un'idea ri stretta della propaganda svolta nella sezione turistico-alber- ghiera della mostra tridentina. Per comprenderne la vastità si l'anno perciò qui seguire i nomi delle località illustrate mediante quadri fotografici, diorami, cartelli, plastici, eoe. Trento (trittico fotografico raffigurante il monumento a Dante, il Castello del Buon Consiglio e Piazza del Duomo) — Riva (strada del Penale) — Riva (il porto) — Riva (il. 2 vedute panoramiche) — Lago di Garda (veduta) — Arco (ve duta

di Primiero (vedute panoramiche) — S. Martino di Castrozza e dintorni - Cimon della Pala - Pinete di S. Martino - Sass Muor - Primiero e dintorni (n. 2 vedute) — Rifugio Champedie eoi Catinaceio e Torre dei Yajolct - Fassa (n. 1 veduta) — Perra (Albergo Rizzi) — Selva di Gardena (Hotel Grisi) — Carezza al Lago (panorama) -- Hotel Carezza al Lago (n. 4 vedute) — Cana nei (gruppo di Sella) — Canazei (Hotel Croce Bianca) — Crozzou dì Brenta (trittico fotografico) — Rifugio Tomaso Pedrotti e Bocca di Brenta

- Campani! di Val Brenta Alta - Crozzon di La res e Presanella - Punta Ideale — Fai (Hotel Dolomiti di Brenta) — Molveno (Lago e dintorni) — Cima Fargorida (Adaniello) — Le Lobbie (Adamello) — Gruppo dell'Ortles (Panorama) — Penegai luna veduta) — Pozza Tramontana del rifugio della Tosa - La Tosa - Cima del Vallou della Tosa - TI Daino della Forcolata - La Presena dal Tonale - Croz dell'Altissimo - Rifugio delle Vaneze di Bon- done - Lago di Cei (Hotel Stivo) — Lavarone e dintorni - Roncegno (Veduta

degli Stabilimenti) —> Tione e dintorni - Roncone e dintorni - Costumi caratteristici di Roncone - Co niano (vedute delle Terme) — Pinzolo e dintorni (n. 2 vedu te) — Hotel Pinzolo (il. 1 veduta) — Peio (veduta). Un altro indice dell'intensità dell'opera di propaganda svolta da questa sezione della mostra tridentina è dato anche dal copioso materiale reclamistico. Un centinaio di migliaia fra opuscoli, listini, prospetti, piccole monografie, cartoline illustrate, ecc. è staio distri buito

1
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 198 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
e le prime due sue variazioni, non figurano fra le leggi della Regione. In occasione di questa terza variazione - che opera uno spostamento interno a finanziare la legge relativa al centro logistico di Selva in Gardena - l'approvazione è stata invece concessa anche dal SVP in considerazione forse del particolare interesse del provvedi mento finanziario per la provincia di Bolzano.

La legge viene a completare una lunga serie di interventi regionali - iniziati nel 1960 - per la costruzione di nuovi ospedali o l'am pliamento e l'ammodernamento di quelli esi stenti. Una modifica di particolare rilievo è stata apportata con l’art. 1 che estende i previsti benefici a tutti gli istituti pubblici di cura della regione, mentre le leggi precedenti avevano precise destinazioni. L’estensione è stata resa possibile dalla stesura di un piano ospedaliero che precisa le necessità

-4 miliardi. Legge regionale 2 settembre 1968, n. 28 - « Intervento della Regione per il migliora mento dei servizi di trasporto degli infermi ». Approvata dalla Giunta regionale il 18.3.1968. Approvata dalla Commissione legislativa com petente il 10.7.1968. Approvata dal Consiglio regionale il 26.7.1968. Il titolo stesso della legge ne definisce le fi nalità: si tratta di 50 milioni, ripartiti a metà fra le due province, a disposizione dei comi tati provinciali della Croce Rossa di Trento e Bolzano

e della Croce Bianca di Bolzano, es senzialmente per l’acquisto di nuove auto- ambulanze ed il perfezionamento del servizio trasporto infermi. Dichiaratamente la legge ha carattere tran sitorio e prelude ad un provvedimento or ganico di coordinamento del settore. Legge regionale 2 settembre 1968, ri. 29 - « Finanziamento deile comunità e dei consor zi di Valle ». Approvata dalla Giunta regionale il 7.6.1968. Approvata dalla Commissione legislativa com petente il 21.7.1968. Approvata dal Consiglio

regionale il 30.7.1968. Rappresenta lo stralcio di un altro, più ampio provvedimento che riguardava la costituzione, i compiti, il funzionamento delle comunità di valle per l'intera regione. Ritirato il primi tivo disegno di legge per l’accertata esigenza di un ulteriore approfondimento della materia, con questo provvedimento si stanziano 15 mi lioni all’anno per la concessione di contributi alle Comunità di Valle già esistenti, onde agevolarne il funzionamento. Legge regionale 2 settembre 1968

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 31 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
Milano. I IL VIAGGIO IMPERIALE. 27 Dna Depntasione di Mantova ad odierna Imperiale. — 11 A 2 vennero presentati all' augusto Sire da Sua Ecc. il Sigr. Dr. Burger i Deputati della città di Mantova, i quali, offerti a Sua Maestà i loro omaggi, Lo pregarono nel Suo viaggio benefico d'una visita. Sua Maestà in tale occa sione s'informò a puntino dell' accaduto spiacevole di Mantova e disse loro, che nell' esame e nella condanna de'complici deve venir esercitata la più severa giustizia

u cavallo anche il valoroso Sovrano col semplice seguito di pochi Ajutanti e dopo di Lui vi giunse in car rozza l'amabilissima Regina colla piccola Arciduchessa Sofìa. Finita la mensa, le Maestà Imperiali portaronsi al Teatro della Scala per sentire «gli Ugonotti», opera interessantissima, che riscosse i più forti applausi. ie-17 Febbraio. Udienze imperiali. ~ Persone di differenti classi for micolavano già di buon mattino nel Palazzo della Resì- denzaJ Tutti si disponevano, alti e bassi, a presentarsi

, vedere a ca.- valcare-là giovane Imperatrice. L'eccelsa Dama maneg gia il destriero coli' abilità più maschia e vi siede si cura , facendo di tratto in tratto una galoppata, un volo senza punto scomporsi un poco. Durò quella gita un' ora e mezzo, e se le Loro Maestà abbiano avuto seguito, tèi- puoi immaginare. Elleno furono sempre in mezzo. . ad un nembo di popolo, che nella giovane Coppia im parò a conoscere un Padre ed una Madre 'della più be nevola sollecitudine. * 18 Febbrajo.. Francesco Giuseppe

I. k in Monca. — Ballo alla Scala. — Il popolo di Monza tutto beato nella nuova dignità non tralasciò , mezzo ed occasione di palesare al grazioso Monarca la sua gratitudine;. Ä Sua Maestà l'Imperatore piacque d'altro canto sempre albergare fra le mura della : vetusta Residenza di Teodolinda, ed il 18 la visitò nuo vamente e vi si trattenne molte ore. . Que' cittadini ac colsero il Principe munificentissiuio colle più calde ma nifestazioni, ed Egli in contraccambio vi visitò gli Ufficj primari!. il Ginnasio

devote della Nobiltà. L'accoglimento vi fu strepitosissimo, e non meno entu siastici risuotìarono i saluti della folla alla partenza dal Teatro dell'amatissima Coppia. ZO-24 Febbrajo. Decreto dell' I. R. Governo. — Rivista militare. — Scritti Sovrani. — Gita artistica dell' Imperatore. — Sua Maestà l'imperatrice in pü istituti. — i Milanesi amano quanto- mai andare nel Carnevale qua e là mascherati, poter far liberamente sulle vie i lóro spassi, e ne' giórni del Corso si divertono gettare a larga

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 78 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE T0MMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Pag. 28, Fig. 31 Pag. 28, Fig-. 32 Pag-. 28, Fig. 33 Pag. 29, Fig. 34 Pag-. 29, Fig. 35 Pag-. 29, Fig. 36 Pag. 31, Fig. 37 Iscrizione sul modiglione a sinistra entrando nel cortile mediocvale del Castello vecchio risguardante il Principe Vescovo Giovanni IV Hinderbach. Capitello primo del cortile del Castello vecchio, con iscrizione. Capitello secondo, con iscrizione e MCCCCLXXV. Capitello terzo d'angolo, con iscrizione. Capitello della

galleria laterale con iscrizione. Cortile del Castello vecchio, in prospettiva. Tabella di marmo a specchio colle iscrizioni greca e latina : Conoscite stesso; al terzo piano. Galleria con nove fori di finestre gotiche del Castello vecchio al terzo piano. Iscrizione risguardante l'acquedotto del Castello vecchio. Stemma con le imprese del Principe Vescovo Bernardo Clesio c sovrastante iscrizione della data del principio della parte del rinascimento, sull'angolo della rustica. Stemma del Principe

Vescovo Giovanni IV Hinderbach e sotto stante iscrizione sulla facciata della sporgenza a mezzo cerchio a sinistra della Figura 14. Stemma del Principe Vescovo Bernardo Clesio sull'angolo del cor nicione della parte del rinascimento sopra la Figura 14. Stemma del Cardinale Bernardo Clesio sul cornicione dell'angolo esterno della parte del rinascimento. Iscrizione nella cantina sopra un quadro di pietra, data di fabbrica con la medaglia di Bernardo Clesio. Medaglia di Bernardo Clesio dell'anno 1519

. Affreschi delle pareti e della volta del locale dell'assaggio dei vini davanti alla grande cantina. Portale d'entrata della parte del rinascimento. Primo piano della parte del rinascimento: Facciata della Grande Loggia nel Cortile dei Leoni. Vista in prospettiva della Grande Loggia con la scala che mette al secondo piano. Giuditta e Oloferne, affresco nella Grande Loggia. Damme e cavalieri che cantano al suono del Liuto. Porta coll'iscrizione che dal locale della scala No. 128 mette al bagno No. 129

differenti rami militari, locale di difficile accesso, e in special modo dei ritratti nominati nella descrizione della stessa, compreso l'interessante affresco, che rappresenta il Cardinale Clesio, la cui fotografia venne anche posta a disposizione dei Ministeri interessati. Arazzi nella cappella No. 142: La natività di Gesù Cristo. Gesù lava i piedi ai suoi discepoli. Gesù davanti a Caifa. Gesù davanti a Pilato. Gesù che porta la Croce e la Veronica. Gesù deposto dalla Croce. La risurrezione del Signore

4
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Pagina 42 di 50
Autore: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Luogo: Pisa
Descrizione fisica: 40 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Soggetto: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.494
ID interno: 236700
tolse al conte de Welsperg le de cime ed i livelli dovuti alla sua famiglia nella Pusleria ed in Primiero, sostituendo ad esse de’ capitali presso la provincia ti rolese. Dopo di' era sortito dal servizio dello stato, Carlo avea preso la sua dimora in Ve nezia, e piu tardi si stabilì in Vienna, e non passava che i soli mesi d’estate nei suoi castelli della Posteria. Fu due volte ammogliato: il 18 maggio 1807 area sposato Enrichctta Baronessa de Tiirckheim-Altdorf, figlia di Giovanni Barone

de Türckhcim-Älldorf, ciambellano e consigliere intimo del Re di Sassonia, e di Chiara-Maddalena Baro nessa de Seuferheìd. la quale morì in Lu biana il 4 marzo 1840. In seconde nozze sposò il conte Carlo nell'anno 1841 Maria nata contessa di Thurn-Valsassina, vedova del conte de Slainach, la quale morì nel l'anno 1864. Carlo conte de Welsperg rag giunse l’età di 98 anni, e fu sempre di chia ro intelletto sin’all' ultimo momento della sua vita. Morì in Vienna il 12 ottobre 1873 e la sua salma venne tradotta

nella Paste ria e sepolta nella tomba di famiglia nella parrocchiale di Taisten. Carlo conte de Welsperg lasciò tre figli cioè : 1. Eugenio conte de Welsperg ecc. suo primogenito, il quale continuò la stirpe. 2. Riccardo conte de Welsperg, Raite- nau e Primiero, il quale nacque in Langen- stein il 4 Febbrajo 1813, e vive tuttora qual imp. reg. Tenente-Maresciallo, e Co mandante del Genio nel Regno d’Ungheria, Cavaliere dell' Ordine imperiale di 8. Leo poldo, dell’Ordine della Corona ferrea, del

l’Ordine ottomano di Metljidie, fregiato del la Croce di merito militare, della Croce ma- nanna dell’ Ordine Teutonico, dell’ Aqui la rossa tirolese e della medaglia commc- moratizia di guerra, ora Seniore della fa mìglia. 3. Volfango-Teodorico Conte de Wel sperg, Raiten su e Primiero, nacque in Sa lisburgo il 14 maggio 1820 e vive presente mente colla carica militare d’Irap. reg, Co lonnello e Direttore del Genio nel Titolo, colla sede in Innsbruck. Esso è ammoglia- tenau-Primiero, gran scudiere

e gran cuci niere del Tirolo, Patrizio della Svevìa, delta Baviera, della Stiria, della Carinaia e del Tirolo, Figlio primogenito di Carlo, nacque il 28 marzo 1808, percorse la carriera mi litare, nella quale arrivò fin ai grado di Maggiore nella cavalleria austriaca. Abban donò il militare per prender moglie nell’an no 1849 e sposò in Innsbruck il 10 set tembre 1849 Elisabetta Contessa de Spaur, erede dei castelli e possessioni Altmetz, Faj ed Àltspaur nella Vaile dell' Adige e nel- 1’ Annaunia

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 16 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
u IL VIAGGIO IMPERIALE. [M 1. Chiaramente e con forza il sole risplendeva su quella scena animata e sulle fabbriche di marina or nate a festa dall' Ammiraglio di porlo Cavaliere ile Polli. Sua Ecc. il Governatore e Maresciallo Bar. Mertens, le Autorità civili ed ecclesiastiche della Città, il Corpo degli Ufficiali di terra e di mare accolsero con pro fondo rispetto la Coppia Imperiale, che subito, pas sando frammezzo una Spalliera di soldati di marina, re cossi all' Arsenale, al cui ingresso

splendore antico. A quest* atto solenne seguirono salve da tutte le parti e poi fu cantato il Tedeum. L'ispezione delle truppe, dei neo-compiuti lavori e delle navi di lìnea giacenti sul vascello del cantiere oc cuparono grandemente e per lunga pezza l'attenzione del Monarca, che si compiacque di tutto ciò che vide, e che negli affari del più alto momento-pel bene de* Suoi Stati è sempre instancabile. Non meno si rallegrò l'eccelso Imperatore dello stato della Sua flotta. La fregatta «Schwarzenberg

; e l'Evviva, che Francesco Giuseppe I. innalzò al prosperamento della forza navale dell' Austria, infuse brio e allegrezza nel cuore di tutti. Eccoti, o lettore, il Sovrano più potente d'Europa vivere da amico, da fratello iti mezzo ni Suoi Servi più fedeli e piti forti. Volgi i tuoi occhi e vedrai bellissime fiamme variopinte, archi trionfali eretti sopra le macerie di secoli e secoli, clic risplendono; tutto il portò piace volmente illuminato, e così tutti i vapori da guerra. La città stessa' senza

l'eccezione della più misera capanna lia quantità di lumi, e s'ella non t'offre traspaventi e begli scherzi.come hai veduto ultimamente a Venezia ed a Trieste, offre però abbastanza, perchè ha fatto il possi bile. Allorché le Loro Maestà sedute entro piccolo, ele gante palischermo passarono il porto, uscirono da tutte le bocche delle navi da guerra non palle, ma fuochi del Bengalo, che le circondarono d'una vampa come fos sero state in preda alle fiamme. Lo spettacolo fu ma gnifico, e certamente di grande

interessò ad ognuno, che pensi al passato; al presente ed al futuro (li quello spazio illuminato. La Coppia Imperiale e tutti gli altri illustri Perso naggi di seguito recaronsi frolle acclamazioni della mol titudine all' arco trionfale, che segnava l'ingresso in Pola; attraversarono a piedi la città raggiante di luci e di gioja ed onorarono poi della Loro presenza ed atten zione due rappresentazioni cornicilo nel Teatrino civico sostenute con vera maestria da varii Ufficiali, e dallo mogli e figlie

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Pagina 249 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
188 Carta, vag. 120. ADAMELLO-PRESANELLA Rif. Lòbbia Alta. d) Dal RIFUGIO DEL CAR È ALTO IN V. DI BOR- ZAGO (m. 2586; ore 6). 650 L'itinerario coincide col N.° 532 fino al Rifugio (m. 3040; ore 6). e) Dall'OSTERIA RAGADA IN VAL DI GÉNOVA (m. 1278; ore 8). 651 L'itinerario coincide col N.° 518 fino al Rifugio (m. 3040); ore 8). ASCENSIONI 652 LÒBBIA ALTA (m. 3195; ore 0.30-0.45). - Dal Rifugio si va per breve tratto verso il Passo della Lobbia Alta (m. 3045) e, prima del va lico, si sale

a sinistra, per rocce rotte e per facili lastroni a guadagnare la piccola spianata della vetta, ove sono resti di trinceramenti di guerra. Grandioso il panorama su tutto l'al tipiano glaciale dell'Adamello e sul prospiciente gruppo della Presanella, nonché sulle Dolomiti di Brenta al di là della Val Rendena; stupendo lo spettacolo delle due seraccate del Man drone e della Lòbbia ai due lati della nostra montagna. 653 LÒBBIA DI MEZZO (m. 3033; ore 1.15) e LÒBBIA BASSA (m. 2958; ore 1-2.15). - Dal Rifugio

si gira sul fianco NO della Lòbbia Alta per raggiungere poi con percorso quasi orizzontale il Passo della Lòb bia di Mezzo (m. 2926). Per un ca nalone del versante S, di rocce ed erba, si vince senza particolari dif ficoltà la parete e sì tocca la vetta. Con medie difficoltà si può calare sul versante opposto al Passo della Lòbbia Bassa (ore 0.25 -1.40) per blocchi e canaletti, e risalire poi di là per rocce facili alla vetta della Lòbbia Bassa, dalla quale lo spetta colo sulle seraccate dei ghiacciai

Man- drone e Lòbbia è impareggiabile. 654 CRESTA DELLA CROCE (m. 3276-3315; ore 1.30 circa). - Si può compierne la traversata abbastanza agevolmente usando - per la salita alla quota 3276 - la sua cresta E, ne vosa, che si origina al Passo della Lòbbia Alta, e da questa punta pro seguendo verso S a raggiungere la cresta spartiacque con andamento pianeggiante, lungo la quale si tocca la punta rocciosa più elevata (m. 3315). Pochi metri al disotto di questa è ancora nella sua postazione il grosso pezzo

d'artiglieria da 149 prolungato, quivi trascinato con mi racolo di tenacia e di volontà dalle nostre truppe operanti nel settore durante la grande guerra. La discesa si compie nel vallone ghiacciato scen dente ad O dal Passo della Croce e del Dosson (m. 3264). DOSSON DI GÉNOVA(m. 3373; 655 3419; 3430; ore 4 -4.30). - Lunga cresta che si estende fra il Passo della Croce e del Dosson e quello dì M. Fumo. Se ne può fare l'in teressantissima traversata partendo dal Passo della Croce e del Dos son (m. 3264), che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Economia
Anno:
1928
¬La¬ grande guida descrittiva illustrata delle stazioni climatiche delle Dolomiti e dell'Alto Adige : raccolta e ricostruita con i dati ufficiali dei Comitati di cura, societa d'abbellimento = Großer illustrierter Führer der Dolomiten-Kurorte und des Alto Adige
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Pagina 8 di 71
Autore: Colasanti, Luigi [Hrsg.] / ed. e dir. da Luigi Colasanti
Luogo: Bolzano
Editore: Colasanti
Descrizione fisica: 63 S.
Lingua: Italienisch; Deutsch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Südtirol;s.Gaststätte;f.Verzeichnis
Segnatura: III 65.649
ID interno: 311719
VIGrJXIO MICH Via Francesco Crispi 2 x Teletono 110 / Via Andrea Hofer 5 Auto - Moto - Cicli - Accessori Lubrificanti, Pneus, Benzina, Carburo ecc. Fahrräder - Motorräder - Autos Sämtl. Ersatzteile, Pneus, Benzin, Ole etc. Riparazioni Reparaturen ALFONS CIVEGNA, BOLZANO Portici 32 Telefono 376 ^s-^_ Lauben 32 Galanterie e Giocattoli Sport alpino Tennis ecc. Galanterie- und Spielwaren Berg - Sport Tennis usw. Misurina) da Cortina a Dobbiaco (coincidenza colla ferrovia della Pusteria); poi per

Merano attraverso la Passiria e per il Passo di Giovo a Vipiteno, Brennero e Innsbruck; altre automessaggiere per Trafoi allo Stelvio, Bormio e per il Passo del Forno nel- l'Engadina. Speciali automessaggiere per il lago di Molveno e giornalmente al Passo della Mendola (Grandi Alberghi) a Madonna di Campiglio e Campo Carlo Magno, nonché a San Martino di Castrozza. Poi escursioni nella romanticaVal Sarentino fino a Sarentino, a Ponte all'Isarco, all'alti piano ai piedi dello Sciliàr con Castelrotto

. Presso la stazione iniziale della Portale del Duomo Pfarrkirche, Lösventor Chiesa parrocchiale Pfarrkirche Albergo Croce Bianca Nel centro della città - Ottimo trattamento - cu cina scelta - prezzi mo dici Propr. Corra Im Stadtzentrum ge legen - Vorzügliche Be dienung - Auserlesene Küche - Mäßige Preise t/cT Bes.: Corra JcT Gasthof Weißes Kreuz ferrovia comincia la cremagliera; il bellissimo e variatissimo panorama comprende la conca di Bolzano e quelle guglie delle Dolomiti che sempre più alte e più

ottima vista sono gli alberghi. Attraverso boschi e prati arriviamo in breve a Collalbo 1190 m ove si vede il massiccio dello Sciliàr, un massiccio dolo mitico alto 2564 m poi Costalovara. LA FERROVIA DELLA MENDOLA ci porta in un'ora e mezza dalla stazione di Bolzano al Passo della Mendola 1360 m. Oltrepassato Castel Firmiano la ferrovia s'inoltra nell'altipiano di Appiano e poi conduce a Caldaro ove comincia l'erta salita della Mendola. Da Sant'Antonio la funicolare, lunga 2380 m con pendenza che

cresce fino al 63 per cento, supera i precipizi della montagna. Durante la salita vediamo sten dersi sotto di noi l'ubertosa plaga di Oltre Adige col verde lago di Caldaro finché raggiunta la stazione della Mendola, ci appaiono le Dolomiti, che coronano lo stupendo panorama. La Mendola, una larga sella ricoperta di magnifici boschi, è una stazione di soggiorno alpino di prim'ordine, ed ha tre sontuosi alberghi. In un'ora ai raggiunge la vetta del Penegal 1740 m con magnifico panorama e colla casa dei

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Libri
Categoria:
Linguistica
Anno:
1915
¬I¬ Ladini - Sulle origini di questa voce : studi critici, storici e filologici.- (Nelle Alpi Dolomitiche e Retiche)
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Pagina 15 di 18
Autore: Fregni, Giuseppe / per Giuseppe Fregni
Luogo: Modena
Editore: Soliani
Descrizione fisica: 13 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ladiner;s.Etymologie
Segnatura: II 191.876
ID interno: 253048
DELLA VOCE TiIÌ'UR: ALLE ORIGINI DI QUESTA VOCE. E COME AD UN TEMPO, SI APPLICO AI FASTIGI E ALLE SOMMlT/v DEI NOSTRI E DEI PIÙ ANTICHI TEMPII. - Appunti critici, storici e filologici per l'avv, Giuseppe Fregni. 1903 . L. 0,50 DELLA ISCRIZIONE COSÌ DETTA SULLE ORIGINI DEL PALAZZO CO MUNALE DI MODENA. - Studi storici e filologici per l'avv. Giu seppe Pregni. 1903 » 1,50 DELLA ISCRIZIONE P.>STA NELLA PISCINA PROBATICA 0 NELLA CONCA DI PURIFICAZIONE E DI PULIZIA DELL'ANTICO DUOMO DI MODENA

. - Studi storici e filologici di G. Fregili 1903. ...» 0,50 ROMA VECCHIA E ROMA NUOVA - SULLA SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA COLONNA IN ROMA, E SULL' ALLARGAMENTO DEL CORSO ALLE FRONTI DEI DUE PALAZZI BUONACORSI B FER RAIOLI : Progetti e studi per G. Fregni di Modena E 0,50 DELLA PIETRA K1NGADORA - ALLE ORIGINI DEL NOME E DELL'USO DI QUESTA PIETRA. - Studi storici e filologici per l'avv. Giu seppe Fregni . . , » 0,50 MODENA VECCHIA E MODENA NUOVA - Sull'atterramento delle case tra la via Coltellini e la via

Blasia, e sulla occupazione, o sullo nuove costruzioni, che avranno a sorgere nella nuova area scoperta; progetti e studi per G. Fregni. 1904 » 0,50 DI NUOVO SULLE DUE SIGJjE CHE Si LEGGONO NEL 5.' E NEL 9.' VERSO DELLA ISCRIZIONE COSI DETTA SULLE ORIGINI DEL PALAZZO COMUNALE DI MODENA. - A Ili signori dottori G. Bar- toni ed E. P. Vicini ed alli signori professori E. Patetta e T. Ca sini, della nostra ' Deputazione di Storia'Patria - Appunti in merito e dì riscontro dell'avv. Giuseppe Fregni. 1904

SI LEGGONO NELLA CROCE COSI DETTA DELLA PIETRA - Croce che ora trovasi eretta su colonna di marino nel cortile del palazzo del sig- march. Pietro Campori, in via,Stimate n. 10 in Modena - Studi storici e filologici per l'avv. Giuseppe Fregni. 1905 . » 1,50 SU LIO ANTICHITÀ DI FALERIA (a non meno di VII secoli avanti Cristo) - DI UNA ISCRIZIONE E DI UN BASSORILIEVO CHE FURONO PIUMA D 7 ORA SCOPERTI TRA 1 RUDERI DELL' ANTICA CITTA DI FALERIA, U.\'A FRA LE DODICI CITTA CAPITALI DELLA PIÙ ANTICA ETRURIA

- Studi critici, storici e filologici per l'avv, Giuseppe Fregni. 1905 . » l.~ DELLE ISCRIZIONI CHE SI LEGGONO NELL'ARCO DI FL. COSTAN TINO MASSIMO A ROMA - Studi storici e filologici per l'avvo cato Giuseppe Fregni; 1906 . » 1 PIEVE DI TREBBIO - Delle due antiche iscrizioni che si leggono sull'orlo e nei frammenti intorno della, vasca battesimale che fu scoperta nel- 1903 nella Pieve di Trebbio - Come furono lette ed interpretate dal Prof- Federico Patetta, uno dei membri più accreditati della nostra

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 135 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
Generalità. BREÓNIE DI PONENTE Carte, vag. 82 e 100. 93 gianti, la Catena Terminale va, dal Passo del Brénnero, a culminare nella dolomitica piramide aspra e imponente del Tribulàun, il cui massiccio chiude a N la profonda V. di Fléres, ricca, in basso, di boschi e di pascoli. Al di là della caratteristica Parete Bianca, il M. della Neve, le due rogge punte di Montarso, la Cima Libera, la Cima del Prete, il Pan di Zucchero (Zuckerhütl), la Cima di Mala valle e la Croda Nera di Mala valle

incoronano tutta una serie di distese di ghiacci, che divallano in bianche masse impo nenti o dirompono in vaste ondate di detriti: la Vedretta della Stua, la Vedretta di Montarso, la Vedretta Pendente, la Vedretta di Mala valle — la più superba della zona — le piccole Vedretta Nera e Vedretta Alta. In due solchi profondi si raccolgono le scaturigini dei bellissimi ghiacciai :, nella V. di Fléres, che sbocca nell'Isarco a Colle Isarco, e nella V. Eidanna, le cui acque, ingrossate dai torrenti che

scendono dalla V. di Lazzago e dalla V. di Racines, confluiscono nell'Isarco presso Vipiteno. Un posto a parte va dato al Gruppo di Monte Nevoso, piccolo nodo montano di grande importanza geologica, che a SE della cresta spartimari chiude le ghiacciate distese delle Breónie, separando l'impluvio di Ridanna da quello di Passiria. Le Breónie di Ponente presentano, in misura notevole, i caratteri del l'alta montagna ; le vette dei diversi plessi montani sorpassano i 3000 m. ; larghe zone sono coperte

di grandiosi ghiacciai ; aspre e scoscese appaiono le affilate costiere; elevati i valichi aperti nel profilato ciglione della Catena, che segna, come una grande muraglia, il confine della Patria. La montagna assume, in questa zona, aspetti pittoreschi e caratteri di grande interesse alpinistico. Numerosi e comodi rifugi, al margine delle vedrette e ai piedi delle vette eccelse; vie e sentieri ben tracciati rendono intenso, nei mesi estivi, il movimento turistico. LINEA DI CONFINE. Dall'obelisco a N del

SO, tocca il Picco Fléres (m. 2766, 22 d), il Dente Alto (m. 2924, 19 d), la Parete Bianca (m. 3016, 18 d); fa un altro arco, tocca Cima delle Pècore (m. 3010, 17 d), percorre la Cresta delle Pècore, calando sulla Bocchetta della Stua (m. 2952, 1-5 d). Ora piega decisamente verso S, raggiungendo il M. della Neve (m. 3166, 14 d), si abbassa sul Giogo Basso di Fléres, risale al Giogo Alto di Fière« (m. 3164, 13 d), passa per il Montarso di Levante (m. 3265) e per il Montarso di Ponente (m. 3250

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 200 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
-14 t RìV Comunione, sì che ci vuole molto a non ritenerla una copia: e quel quadro è pur tuttavia uno dei primi del mondo: e il Bagnaeavallo nella saerislia dei Benedet tini di S. Pier in Bosco presso Bologna rubava a-.Raffaello gran parte della Tras figurazione, e il Bagnaeavallo gode pur- grande fama tra i pittori più distinti della sua età. ( ? Molto inferiore in grandezza, ma certo più grande di merito, è l’altro quadro di Crafonara esprimente 1' Addolorata die sorregge il corpo di Cristo

ri- traeva la morte dell’immortale. Peccato che questo superbo quadro ser va di tenda ad una bruttissima immagine in légno dell’Addolorata: alzandosi ed ab bassandosi con funi, è a temersi non dif ficile e non lontano il caso che abbia a cadere e spezzarsi. Altro quadro merite vole di osservazione è il Rosario ; opera delle più felici del GignaroH. Esprime in una nicchia di marmo la B. V. che tiene tra le braccia-il divino suo figlio ; e appiè della stessa S. Vincenzo Ferrerio'che pre dica

; i quali, pre gevoli’ dipinti,, presentano molti, caratteri della maniera di Palma il Giovine. Kella saerislia si conserva una bella e grande croce .portatile^ d’argento, condótta con sì squisito lavoro e tanto elegante ed ornata, sì nel Cristo che nella Vergine e nei busti degli altri santi che sono d’ambe le parti, che potrebbe, giudicarsi opera di qualche valente orefice del cin quecento. . 1 , La Disciplina ( chiesa . del civico Spe dale), dedicata a S, Giuseppe, ha due na vate,' due altari

nome. Quésta chièsa apparteneva una volta alla Confraternita dei Bianchi Q della Disci plina che manteneva .‘l’Ospitale, e dopo la soppressione, di essa passò coi beni della ■madesima alla Congregazione di Carità, E fama cheanticairienle fosse un’ospizio di cavalieri di S. Gìo, Gerosolimitano. S. Croce (chièsa della confraternita del SS, Sacramento), questa.piécola, stretta, lunga fd alta chiesetta era 1 , non sono molti anni, l’oratorio, della confraternita di S. Croce. Vi si ascendeva per una

scala, avea tiitt’ intorno ai muri degli stalli di noce pel confratelli, ed era vuota nel mez zo;'vero oratòrio uria volta, ora è una mostruosità di dimensioni. Tuli’i'dipinti di questa chiesetta sono del Crafonara. L’ Esaltazione della S. Croce sulla vòlta è un affresco non troppo felice. Oltre modo pregevoli invece sono gli altri due ■ piccoli sulla ringhièra, esprimenti S, Ce cilia e Davidde. Sopra l’altare si vedono tre quadri a olio, che sono la Morte, la. Deposizione é la Sepoltura di Cristo

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Libri
Anno:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 431 di 554
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.847
ID interno: 154518
terresti! del Veneto (Verona, 1852); Malacologia terrestre e fluviatile della valle dì Non (Iòid. 1852J; Catalogus sistematicus rerum naturalium in Museo fautorisj extantìimi sect. Reptilia Europae (Iòid, 1S53); Molluschi viventi sul monte Baldo nel Veronese (Pavia, 1855); Molluschi terrestri e fluviatili delle Provincie Venete , in colla borazione col Sìg. P. P. Martxnati (Verona, 1855): Sui Rettili velenosi della provincia Veronese^ istruzione popolare (Verona, 1856}; Erpetologìa delle provincìe

Trentini vìventi 43 1 Commissione provinciale per la Pesca, ed altre cariche ancora dì pubblico interesse. Fu quattro volte presidente della Accademia di Agricoltura, Arti e Commercio di Verona. È membro ef fettivo ed attuale Vice presidente del Reale Istituto Veneto di scienze lettere ed arti ; membro effettivo, od onorario, o cor rispondente di molte Accademie scientifiche nazionali ed estere. Possiede in Verona un ricco Museo zoologico, nel quale si fa sovratutto osservare la collezione dei

Rettili ed Anfibj, la più copiosa che esista in Italia. Nel 1866 fu insignito della Croce di Cavaliere dell’ordine dei S. S. Maurizio e Lazzaro; ìndi fu nominato Ufficiale (1 870), e poi (1878) Commendatore del l’Ordine della Corona d’Italia. È infaticabile nel lavoro, e della sua attività scientifica fanno splendida prova le seguenti sue pubblicazioni: Sulla Helx Pollini, Da Campo , osservazioni (Verona, 1852); Catalogo dei rettili della Valle dì Non (ìbid. 1852); Descrizione di due nuove conchìglie

Venete e del Tiralo meri dionale (Verona, 1857); Prospetto delle collezioni dì storia na turale del Prof. Abramo Massalongo compilato sopra le indi cazioni lasciate da luì medesimo , in collaborazione col Sig. P. Marinade (Ibìd . 1860); Sulla pescicollura in generale e sulla possibilità ed utilità della sua introduzione nel Veronese ( Ibid. 1862^/ Ittiologìa Veronese ad uso popolare (Ibìd. 1862J; Ma teriali per ima Fauna Veronese (Ibìd. 1863); Esame critico

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Libri
Categoria:
Letteratura
Anno:
1777
Saggio della biblioteca tirolese o sia notizie istoriche degli scrittori della provincia del Tirolo : [... di Giunte e Note molto accresciuto ; Scanzia prima]
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Pagina 210 di 304
Autore: Tartarotti, Giacopo ; Todeschini, Domenico F. / G. Tartarotti ; D. F. Todeschini
Luogo: Venezia
Descrizione fisica: VIII, 291 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Tirol ; s.Schriftsteller ; z.Geschichte Anfänge-1770
Segnatura: II A-3.835
ID interno: 154489
. Maria della Croce di Roveredo Fondat. de“ due Monafleri dì Monache dì S. Chiara dette Urbaniße , di S.Carlo Roveredo, e diS,Anna in Sorgo di Valfugana , fcritta da un Religtofo della Riforma ta Provincia di S. Vigilio. In Trento MDCCLXX. per Giara- hatìfla Mmaunì , cui va premefTo ìl Ritratto d’elfa V. M. G. incilo in Rame, e fegile la Dedica al moderno Vescovo e Principe, di Passavia. Della qual’Opera non è quello il luo go di darne giudizio , e. soltanto ,pollò dire con verità di con fessarmele

O'È' L f i & 0 L 0. iM f accennato P. F. Francefco Dufini di C’es compilandone una alquanto piu diftefa , e data in luce per Giuseppe Gojo l’in no 17*8, in 8. in Rovcredo , effendo fa nota dell’anno 1707» Quella che indica Ila licenza della- fiampa di tal Libretto da to dai. Generale dell’Ordine il primo d’Ottobre, non già del la edizione-. Quella ftefl'a poi miche con qualche maggior e- ftetifionéY e . varietà fu riprodotta dal P.'F. Pier Antonio Qua* re/mÄ'Riforinatö.V'ei^zIaoo

coll’occafiotie, che meli’anno 1722.. fece rikawpsre miolts.l accresciuto il Leggendario Francescano dal P. F._Benedetto Mazzata fin dal 1679. pubblicato in tre fast Tomi in 4. ^ovamente quefla medesima tratta da dio Leggendario, fi riftampò in Roveredo da Pier Antonio Ber no In &. Panno 1717..co) titolo seguente: Vita della-V.M.G.M. della Croce cc. di' pag. LH, Finalmente il P. F. Arcangelo dal Légo Riformato di Cies in Val di Non in una più ampia e precifH forma di 4. puoblicà la Vita della Ven. M. Giov

grato per avere avuta 1’ opportunità di cavare mol te belle notizie a quello mio scopo necessarie. Non lasciò tut tavia di avvertire, che in fine di quella molto fenfata Opera , il lei Autore ha pubblicate oltre buon numero di Lettere fin ad ora inedite ; anche due Operette della N. V, M, e fo no *. Breve Regißroec. tratto dalla prima di Lei Operetta nei precedente Catalogo qui sopra regi firata, e divisa in tre ar ticoli. L'altra è la Maniera dì recitare il Sacro Regißro no- ' N 4 tata

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 78 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
daTione.Il territorio di questo comune non produce che cereali ; i prati ed i pascoli occupano la maggior esten sione e per conseguenza la pastoreccia for ma la rendita principale del paese. Curazia filiale della parocchia di Ren dena, decanato di Tione. ROITE. Fiume, confluente nella Piave. Il rivo del Bosco o di Vaigrande che scende dalla giogaia di dolomia, formata dai monti Serenara, Cristallini e Pizzo del forame, l’aqua di Campo Croce che scende dalla Croda diMonticella e il rivo di Fan- nes che

scende dal monte Stiga si uniscono presso il castello dì Bottestagno e uniti prendono il nome di fio ite, fiume che scor re per le valli di Ampezzo e di Cadore e fa capo presso Perarolo nella Piave. Sul territorio di Ampezzo il Botte non ha altri confluenti considerevoli se non il rivo Begontina che influisce alla sinistra presso il villaggio di Cortina, e il rivo Costeana che influisce sulla destra presso il villaggio Zuel. Il Boite non è navigabile, si presta però alla fluitazione dei legnami della

valle di Ampezzo, ricchissima di selve. Dall’origine confine vèneto* il Boite ha 38,000 metri o circa 10 miglia in lunghezza. BQLBRNO, Circolo di Roveredo, comune del distretto di Tione. Abitanti 487, case 46. Estimo fiorini meranesi 40,011, Blìu Villaggio situato sulla destra dell’Arno nelle Giudicarle interiori, di fronte e poco discosto da Tione. Curazia filiale della parocchia e decanato di Tione. BOLENTINA. Circolo di Trento, comune del distretto di Male. Abitanti 294, case 37. Estimo fiorini

meranesi 9070 car, 43, Villaggio di. monte alla sinistra del Noce nella vai di Sole. Nel suo territorio non vi crescono che cereali, e gli abitanti vi vano di pastoreccia. Curazia filiale della parocchia e deca nato di Male. La curazia ha 423 abitanti. BOI «ORNANO. Frazione del comune dì Oltresarca, distretto di Arco, circolo di Ro veredo. Villaggio di 408 case, situato alla sini stra del Sarca un miglio a levante da Arco, Coppellatila esposta filiale della paroc chia e decanato di Arco. BOLONE

. Circolo di Roveredo, comune del distretto di Condino. Abitanti 247, case 39. Estimo fiorini meranesi 2170 Car. 2, Villaggio della valle di Vestino situato alla destra del torrente Lanecco. Curazia filiale della parocchia di luc rano, decanato di Condino. * BOLZANO per tedesco Botzen. Comu ne, distretto e circolo dello stesso nome. Città regia, situata fra l’Adige e l’isarco sulla destra riva di quest’ ultimo fiume in fluente nel primo. Posizione astronomica, latitudine 48', 47’, 50 ', longitudine

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1907
¬L'¬ Istituto agrario provinciale e Stazione sperimentale in S. Michele a. A. : relazione sulla sua attività negli anni 1905-1906 ; VIII Congresso internazionale agrario in Vienna 1907 ; escursione nel Tirolo
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Pagina 9 di 124
Autore: Mader, Karl ; Internationaler Landwirtschaftskongreß <8, 1907, Wien> / [Karl Mader]
Luogo: San Michele all'Adige
Editore: Ist. Agrario Prov.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.San Michele <Etsch> / Istituto Agrario
Segnatura: III 107.415
ID interno: 254926
. Docente 0. Orsi, IX CI. d. r., laureato dalla Scuola superiore di agri coltura di Milano, approvato per l'insegnamento della viticoltura e della frutti coltura, custode della collezione didattica, insegna storia naturale, agrimensura e orticoltura, e sostituisce il Direttore nel dirigere l'insegnamento pratico e gli esperimenti colturali nei vigneti. E inoltre a lui affidato il controllo delle se menti ; funge da docente ambulante nella parte italiana della Provincia. In segna dal 1S8G. Docente Luca

Direttore effettivo, Membro dell' i. r. Commissione esaminatrice per le scuole popolari e civiche, insignito della Croce d'oro del merito colla Corona, socio onorario dell' i. r. Società agraria in Goi'izia e d' altre Societì, insegna frutticoltura e viticoltura e dirige l'Istituto. Docenti effettivi e personale tecnico della Scuola. Cappellano G. Gampcr, IX CI. d. r., catechista ed insegnante materie elementari, dirige le pratiche religiose e sorveglia gli scolari. Funge in tale qualità dal 1898

15
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Pagina 420 di 481
Autore: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Luogo: Trento
Editore: Seiser
Descrizione fisica: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie
Soggetto: g.Duino / Schloss
Segnatura: II A-1.623
ID interno: 137259
a fermarsi a Trieste per più d’ un mese a cagione del mal tempo soxn’avvenuto; ehi piangeva la sua barca perita; chi la sua are nata o presa dai Veneziani. E in fine gli ufficiali stessi di S. Gio vanni dimostravano il danno immenso che ne soffrivano la camera cesarea e la provincia per le diminuite gabelle^ e lo sviato com mercio. Pel porto di S. Giovanni siffatta questione era vitale: venne quindi nel 1715 agitato un processo '; ma le coso rimasero in decise, finché sopravvenne il nuovo colpo

che, quanto favoriva Trieste, altrettanto fu pernicioso al porto di S. Giovanni; d’allora in poi esso andò- sempre più decadendo. Sotto Maria Teresa la dogana venne trasportata nel porto di Duino e questo, secondo le condizioni mutate, potè dirsi abbastanza fiorente, finché, come altrove osservai, l’attivazione della strada ferrata gli tolse ogni importanza. Meglio che nelle questioni marittime, il conto Luigi della Torre, che non desiderava di venire ad aperta rottura co’ suoi vicini, giunse

ad intendersi con quei di Trieste nello questioni ter restri. Il confine fra la signoria dui uose e V agro triestino, che aveva offerto motivi a piato pel corso di tanti secoli con immenso dispendio e danno delle due parti c dei loro sudditi, s’ ora rin novato anche al principio del settecento. Questa volta però essen dosi interposto il barone Giulio do Fin, e »considerando Trieste i favori ottenuti da S. E. il conte Francesco Uldarico della Torre o la buona disposizione dell’Eccellentissimo conte Luigi

«, si venne ad un amichevole accordo, pel quale i confini furono rettificati e segnati accuratamente con pietre e piloni portanti da una parte 1’ armeggio della casa della Torre, dall’ altra quello della città di Trieste. Rimase libero alle parti di erigere anche un muro da confine a confine. Questi piloni cominciavano sotto la sommità del Mominsperg, discendevano alla strada carraria verso Opchiena fino a Proseco, Santa Croce e Nahresina, e dividevano lo proprietà per modo, che la parte risguardante

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 115 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
80 Carte, pag. 68 e 82. GRUPPO DI FÜNDRÜS kif. di Vàììes. il M. Stretto (m. 2816). Stupendo panorama del Gran Pi lastro, del Passo di Vizze e della catena della Gerla. Si cala dapprima per distese di sfasciumi di roccia, poi, lasciato a si nistra il sentiero che porta in V. di Vizze (v. N.° 202), si piega a destra per la ripida china erbosa; giunti a una lingua del Ghiacciaio del Gran Pilastro , la si attraversa; nella zona dei detriti morenici della Quàira Bianca si trova il sentiero, che

, snodandosi verso E, porta al Rifugio (m. 2665; ore 2.15 -7.30). tfr. l'itinerario in senso inverso N.° 204. ASCENSIONI. 188 PICCO DELLA CROCE (m. 3134 ; ore 2.30). - Si raggiunge la Forcella di Valfumo. Di qui, si piega a destra, passando vicino a un piccolo spec chio d'acqua, e, per salti rocciosi, su sentiero munito di segnavia, alla vetta. È uno dei punti panoramici più interessanti dell' Alto Adige. Fra altro, si vedono i sei rifugi della zona. Facile. (V. N.° 194). 100 CIMA DI VALMALA (m. 3022; ore

. 13. Rifugio al Picco della Croce 'Vipiteno,,. 191 Sorge a m. 2344, in una valletta laterale, che si apre a mattina della V. di Vizze, nell'Alpe di Borgone, — nella tavoletta Alpe di Borgo — a NO del Picco della Croce (m. 3184). È un modesto edificio in muratura, a un piano, con due locali, capaci di 4-5 persone, privo di qualsiasi servizio, chiuso tutto l'anno. Fu costruito dalla sezione di Vipiteno dell'Oesterreichischer Touristen Club. Ora è di proprietà della sezione Brennero del C.A.I. Chiavi

a Vipiteno. ACCESSI. Da VIPITENO (m. 948; ore 5). I <)2 Nei pressi della stazione ferroviaria di Vipiteno comincia la modesta strada, praticabile anche con autoveicoli, che per corre la V. di Vizze. Dopo il paesetto di Prati (m. 948; ore 0.30), il paesaggio si fa silvestre e pittoresco. Si prosegue dap prima sulla sinistra, poi sulla destra del torrente. Si oltrepassa un'osteria e si arriva a una segheria, presso il ponte sul Rio di Vizze (cascata), che si varca. Si arriva, dopo una salita a svolte, alla

stretta Alla Difesa (m. 1362; ore 1.30-2), dove esiste l'osteria «All'Elefante». Si giunge al bacino di presa della Cen trale Elettrica e ai casolari di Novale, dopo i quali la via piega a sinistra. A destra, diverge invece un sentiero, il quale, correndo per la prateria paludosa, conduce ai masi di Borgone (m. 1373) —

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 300 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
244 TRE I mezzi d'istruzione attualmente esi stenti presso quest’istituto sono pochi e di poco conto, e solo è da lodarsi il ga binetto di fisica ben fornito di quanto ri chiede Tinsegnamento della ^scienza, cu stodito e promosso per cura principal mente del professore Luneili. Del resto non vi si trova nessuna biblioteca, tranne alcuni autori classici latini e greci, legali all’istituto dal defunto predetto Lochi, i quali ebbero nelle passate vicende poli tiche la inala ventura di esser stati

, detrarre‘dalla mensa ve scovile e capitolare e dai'frutti di tutti i i beneficj per somministrare,a) seminario, coine si premette,in questo mezzo tempo, il venerato e nobile Gerolamo Roccabrunn canonico ed arcidiacono, l’onorevole sa cerdote Poihpèo Arnoldo beneficialo della chiesa di S. Vigilio , i quali doveano 'de cidere insieme col cardinale , icol vicàrio generale Silvio de Prato, per il capitolò, e col sacerdote Bartolomeo de Bonetti,, per il clero. Quale sia stato il primo abbozzo dì que sto seminario

non apparisce chiaramente nè rispetto al luogo;, bè.rispetto ol suo re golamento disciplinare ed instruttivo. Dal Bone Ili si sa, che al cardinole fu sì a cuore quest’opera già divisata nel suo animo, e tanta cura si diede di istituire il medesimo seminario, che negli atti della visita fatta il 1580, parlando del dovere del 1 sommo- scolastico ebbe a dire: « Vegga che i chie rici del seminario, finché si potrà stabilire di quello secondo il prescritto dej concilio di Trento, vengano instruiti neh

l'insegnamento, non sia stato nitro che lingua Ialina, canto e qualche cosa, di 1 morale. Rispetto poi al resto ' della morale ed altre cognizioni teologiche pare che facessero capo a qual che sacerdote privato, a qualche parroco almeno quelli che dimoravano nei villag gi', ò a qualche padre dei molli camenii religiosi, come si praticavo anche poco

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Pagina 180 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Rif. Lanfranchi. ADAMELLO-PKESANELLA Carie, p. ISO e 136. 135 giungere ad un dipresso sulla direttrice Passo Brizio-Passo della Lòbbia, e ciò allo scopo di portarsi oltre la normale linea secondo la quale si formano più numerosi i crepacci, vasti, frequenti e profondissimi. Volgendo allora a semicer chio sul piano della vedretta stessa, ed avendo di mira la maggiore elevazione della Cresta della Croce sull'altro lato del largo ghiacciaio, si procede verso E; al piede della Cresta stessa

, si piega nuovamente a N, diretti all'estremità infer, dello sperone NO della stessa, e, oltrepassatolo (crepaccio), in breve si rimonta al Rifugiò (m. 3040; ore 1.45-3.45). b) Ai RIFUGI PASSO BRIZIO e GARIBALDI (m. 2451; ore 5). Si va alla Vedretta del Mandrone (ore 2), seguendo l'itine- 452 rario N.° 451, e si risale poscia in direzione del Passo Brizio (m. 3147; ore 2-4), la cui porta rocciosa nettamente si disegna fra la C. Garibaldi (m. 3239) e il più settentrionale dei Corni del Confine. (Qui

sorge il piccolo rifugio che dispone di 10 alloggi e che è aperto, d'inverno senza custode e dal 29 giugno al 20 settembre con servizio di alberghetto). La discesa si com pie per il canalone sottoposto, dal fondo del quale, superato un crepaccio, si cala per il ghiacciaio alla grande morena destra della Vedretta Venerócolo, avendo in vista (a sinistra) la parete N, altissima, dell'Adamello. Di là, per la mulattiera presso la cresta e sul fianco della morena stessa, si scende al Rifugio Garibaldi che

si scorge in basso vicino ad altre costruzioni (iti. 2451; ore 1-5). c) Al RIFUGIO GARIBALDI per i PASSI DELLA VALLETTA E DEL VENERÓCOLO (m. 3151; ore 4.30). Si segue in senso inverso l'itinerario N.° 634 fino al Ri- 453 fvgio (m. 2547; ore 4.30). d) Al RIFUGIO PRUDENZ1N1 (m. 2235; ore 6.30). Si segue in senso inverso l'itinerario N.° 592, col quale 454 è ccmune una volta che si è raggiunta la Vedretta del Man drone nel bacino sotto il Passo Brizio (come già descritto al N.°452), e si raggiunge

il Rifugio (m. 2235; ore 6.30). e) Al RIFUGIO DENZA (m. 2498; ore 6). Per la mulattiera che scende in V. di Génova, si cala fino 455 alla V. Ronchino, a quota 2143, dove sopra un grosso lastrone è indicata la direzione da tenere, mediante grande freccia dipinta a minio. Si prende allora a sinistra, e girando in piano allo sbccco della prossima V. Zigola, per sentiero ben segnato (Sentiero • Migotti •) ma spesse volte angusto e serrato contro le rote al disopra di altissime balze picmbanti sul Pian

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 113 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
?S Carte, vag. 68 e «2. GRUPPO t>l PÙSDRKà Hit. di Vàlles. continua in direzione E ; si varcano due ruscelli, e, per sentiero che si svolge a mezza costa, sotto la Cima Simile (ni. 2404), si entra in una conca erbosa ; la si costeggia, portandosi di nuovo nelle vicinanze del Rio Sénges. Quindi si piega a sinistra, sulle falde della Cima Simile, e si arriva ad alcune povere capanne di pastori, in parte diroccate (ore 2-4). In mezzo alla conca, larga nella parte superiore, si varca il ruscello

e si con tinua sulla sponda sinistra; con numerose svolte e forti di slivelli ci si porta sull'orlo del pascolo ; si imbocca una piccola valletta e si sale al Passo di Sénges (m. 2616; ore 1.15 -5.15). Si scende sull'altro versante, tenendosi a sinistra, in vista del magnifico Lago Selvaggio (m. 2538), del quale si raggiunge la riva settentrionale, oltrepassando due rivi, che lo alimentano. Si cammina a ritroso di un terzo ruscello, che scorre ai piedi della Cima della Vista, in mezzo ai detriti

, e si va a toccare la Forcella di Valfumo (m. 2811; ore 1 -6.15) che si apre tra il Picco della Croce e la Cima della Vista. Dalla forcella si cala, per terreno franoso, in una vasta conca coperta di pascoli e dominata dalla Cima della Rena e dalla Cima Rapa. All'estre mità orientale della conca si trova il Rifugio (m. 2309; ore 0.45-7). c) Da CAM IN AT A (m. 1441; ore 4). 184 Dalla stazione ferroviaria di Vipiteno si prende la strada che percorre la V. di Vizze, praticabile con autovetture, toc cando Prati

(m. 948) e Novale. Dopo Soletto, sul fianco sinistro della valle, distante dal Rio di Vizze, si trova Caminata (m. 1441). Il sentiero che porta al Rifugio Bressanone comin cia — segnavia N. 17 — nei pressi di Soletto; varca un ponte sul Rie di Vizze ed uno sul Rio di Monte Grande-, segue a ri troso il corso di quest'ultimo, passando vicino ad una se gheria. Si continua per l'angusta ripida valletta, tenendosi sulla sinistra del rio, fino alla Malga di Monte Grande (m. 1929; ore 1.30). Di qui

, il sentiero corre, sempre pianeggiante e vi cino al torrente, in mezzo ai pascoli. Si cammina in vista del Passo di Fùndres (m. 2575) che sta di fronte. Un po' prima dell'erta, e cioè a circa m. 2200, si entra nel vallone sassoso che si apre a S, chiamato Quàira Aspra; lo si percorre per circa mezz'ora, poi si piega decisamente a sinistra, in dire zione E, su terreno sempre più ripido, fin che si arriva alle rocce, a oriente delle quali si apre la Forcella della Rena (m. 2650; ore 2 -3.30). Ci si abbassa

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 72 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
41 a REGIONE DELL' ORTLER — Valle della Pescara _il burrone nel quale è stretta la Novella e si giunge a Fondo (m. 987) - Km. 20 -, grossa borgata molto frequen tata nell' estate, in una bella conca verde tra la costiera dell' Ozol e la catena della Mendola, sul Rivo di Fondo o Malga, - Ferrovia per la Mendola (v. pag. 421). A S-O di Fondo la Novella manda sulla sua sinistra il ramo di Fondo a N-E fino alla Catena della Mendola tra il Tovo di Laurès e il Macaion ; sulla destra invece si stacca

più sopra il Rivo di Rabiola verso N-O, nella cui boscosa valle è il magnifico Castello di Castelfondo (m. 895), a 10 mi nuti dalla carrozzabile predetta (la strada si stacca ad E. del ponte sulla Novella); in i[4 d'ora si è a Castelfondo (m. 947) bel paesello. - La Valle della Novella, centrale tra le due pre dette, corre con un arco di cerchio a N. verso il M. Luco che ne chiude lo sfondo ; centro principale è Senale, cui si perviene di solito da Castelfondo scavalcando un dosso, an ziché

da Fondo lungo la Valle della Novella. Da Castelfondo, per la contrada Raina, si sale alla Regola di Castelfondo o Croce della Barba, sul contrafforte tra la Rabiola e la Novella, e, varcata quest'ultima, a Senale (m. 1342) - ore 1 \\i - sparso in tre piccole frazioni, con osterie, frequentato punto di partenza per il M. Luco ma specialmente per il passo delle Palàde. Da Fondo invece si va per carreggiabile sulla sinistra della Novella, quasi sempre profondamente incassata, tra prati e boschi a Tret

(m. 1162) - ore 1 1 [2 -, frazione di Fondo, poi a S. Felice (m. 1255) - altri 20 minuti -, in bella posizione con vista ampia ; infine, varcate parecchie vallette, sempre a mezza costa si passa a Senale - altri 314 d'ora - ore 2 314 da Fondo. Valle della Pescara Verdeggiante vallata corrente in generale da S. a N., dal gomito settentrionale del Noce ai pressi del Passo di Castrin; percorsa nel basso dal torrente Pescara, presto si divide nella Val del Lavacè attigua a quella di Brésimo, ed in quella

di Rumo più ad oriente, separate da un contrafforte staccantesi dallo spartiacque Ulten-Non. Appunto su questo spartiacque sono le uniche elevazioni rocciose che conferiscano un carat tere di grande montagna alla parte superiore delle valli, che altrimenti sono attraenti per la splendida vegetazione e col tivazione; più che dall'alpinista sono visitate dal tranquillo turista, che trova modo di transitare in Val d'Ulten o in quella della Novella per facilissimi e comodi valichi, tra cui il più

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