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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica , Economia
Anno:
1930
¬L'¬ industria delle costruzioni edili ed i lavori pubblici in Alto Adige
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Pagina 4 di 11
Autore: Richard, Piero / Piero Richard
Luogo: Bolzano
Editore: Società Ital. Tipogr. Ed.
Descrizione fisica: 9 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Congresso degli Industriali della Venezia Tridentina : Bolzano, 30 agosto 1930
Soggetto: g.Südtirol;s.Bauhandwerk;s.Öffentlicher Auftrag
Segnatura: II 96.675
ID interno: 234240
, nelle principali località •della provincia, im pone che l'abitazione nulla abbia a desiderare nei confronti di quelle delle grandi città moderne, e per di più, sia il più possibile aperta al sole; al nostro sole che centinaia di migliaia di turisti vengono a cer care in questo fiorito balcone al sud delle Alpi d'Italia. - Sfortunatamente, a chiusa di un complesso di circostante politiche ed economiche, che qui non è il caso di esaminare, non si ebbe in que sti ultimi anni- .uno sviluppo delle

L'Industria delle costruzioni edili e dèi lavori pubbli«;! in Allo Adige Intendiamo , anzitutto affermare che quanto attiene ' alla indu stria dell'edilizia, li a raggiunto da anni in questa provincia un alto progresso di bontà, comodità .e modernismo. , sSono l'amore e ia cura meticolosa dei cittadini nel governo tifila casa, che .si riflettono, imponendo al costruttore lo sfruttamento di tutte le possibilità, per fare la casa più comoda, più bella e più ariosa, è il movimento turistico öhe

costruzioni edili in anmoma alle condizioni del mercato delle abitazioni. Se- esaminiamo quanto è avvenuto nella città di Bolzano rile viamo ohe: / ■■.nell'anno 1912.furono concessi 55 perirne, ssi di costruzióne; nell'anno 1914 furono iconjcessi 30 permessi di costruzione; (all'inizio del secondo semestre ebbe luogo lo scoppio della guerra). Nell'anno 1927 invece queste licenze'furono 80 per diventare 100 nel 1928 e 155 nel 1929. Queste cifre che Semerano a prima vista favorevoli, tali non sono perchè

quelle di anteguerra si riferistóno^ al solo coimtBne di Bolzano, mentre quelle degli ultimi anni si riferiscono allo -stessocomune, nel qualè però è stato incorporato Gries é Dodiciville che danno il maggior contingente di costruzioni ,per abitazioni. Occorre inoltre tener presente che dall'istante in cui Bolzano è divenuta capoluogo di, provincia, vi è stato un continuo ingente af flusso immigra-torio, sia per i numerosi uffici pubblici costituitivi che hanno imposto il domicilio nella città a gran

1
Libri
Categoria:
Sociologia , Linguistica
Anno:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Pagina 19 di 254
Autore: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Luogo: Roma
Editore: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Segnatura: III A-14.025
ID interno: 103499
Lys (Lesa) affluente della l>orà Baltea, in vai Lesa, ch’è l’ultima valle la terale verso oriente della grande valle d’Aosta, i due Gressoney (Gressoney la Trinité e un chilometro più giù verso il sud Gressoney St. Jean) ed Issime (’); alle sorgenti del Sesia, in vai Sesia grande, Allagna o Alagna; presso una sorgente del Sarmenta, affluente del Sesia, Rima San Giuseppe alle sorgenti dell’Anza, affluente della Toee, in valle d’Anza o d’Anzasca, Macugnaga o Macugnanà; e finalmente in mezzo

a comuni italiani, al sud della valle d’Anzasca, presso una sorgente del Mastalone, affluente del Sesia, il comune di Rimella (*). Si notino inoltre, onde non resti inosservata la maggior esten sione che una volta doveva avere anche a pie’ delle Alpi Pennine l’elemento tedesco, si notino, dico, la contiguità di questi comuni e il fatto che una volta si parlava tedesco anche a Pestarena sotto Macugnaga, nel comune di Miggiardone presso Ornavasco, in vai d’Ayas a occidente della vai Lesa, in vai Voglia

, la quale sbocca nella valle grande del Sesia non lungi da Alagna, non che in parecchi punti della vai Sesia superiore e della grande valle d’Aosta lungo la Dora Baltea, dove taluni hanno riscontrato nei dialetti Helvetiae alpinas regiones facta. Lugduni Batavorum 1723). Non è ben definito tuttavia se cotesta antica dominazione appartenesse al monte Rosa o al Cervino (Matter-joch). (') La Val Lesa va dal sud al nord fino alle nevi eterne del monte Rosa. Dove già domina la natura alpina, tra boschi

di castagni, vi s’incontra Issime, poi Gabi ch'è uua frazione del comune d’Issime, poi Gressoney St. Jean, e all’orlo dei ghiacciai Gressoney.la Triniti. (') Simler, Vallesias descriptio, liguri 1574. — Sansurre, Voyage dans les Alpes.Vie u- chàtel 1779-1796. — Nie. Sottile, Quadro della Valsesia. Milano 1804..— Weiden, Der monte fiosa. Wien 1824. — Hirzel, Wanderungen in weniger besuchte Alpengegenden der Schweiz. Zürich 1829. — Lana, Guida a und gita entro alla Valsesia. Novara 1829. — Julius Fröbel

2
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 14 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
- li notevole rovesciamento verso sud, che dà luogo ad una nette, dissimetria dei fianchi delle catene montuose preci piti sul golfo padano. Le pieghe invece delle Alpi orientai propriamente dette, che formano il nucleo e la zona esterna della catena, proseguono con percorso rettilineo - tangente all'arco delle Dinaridi nella regione della Pusteria - lieve mente divergenti fra di loro, fino ad appoggiarsi al mas siccio boemo. Anche qui la dissimetria delle pieghe è note vole verso sud, cosicché

Beno, dell 5 Inn, della 'Salzach, dell' Enns, della Mur © della Letta fino al Danubio, l'altro meridionale, costituito dai tronchi vallivi dell'Adda, del Noce, dell' Isarco, della Bienza e della Brava fino alla pianura ungherese ; solchi, che diva ricati di oltre 250 km. ad oriente, convergono nel cuore delle Alpi centrali nella regione del Gottardo. Questi cor ridoi naturali sono percorsi da tratti di fiumi diversi, che piegandosi poi normalmente alle taten, sboccano al piano attraverso a «chiuse

» trasversali; però la comunicazione fra i successivi tronchi superiori di valle è assicurata da selle assai depresse, allineate nella direzione della piega stessa, e largamente aperte dall'azione glaciale del Qua- ternario, che ha dato luogo inoltre a ben individuate con che valli ve distinte da nomi regionali. Questi maggiori solchi longitudinali dividono così la

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 86 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
, con creste seghettate, precipitantesi sui due ghiacciai di Riotorbo e di Flótte con nere pareti : 1) dal Rifugio del Sasso Nero, itinerario piuttosto difficile; ore 4. Si scende sulla Ve dretta di Riotorbo, la si attraversa varcando i molti crepacci, in direzio ne NE, fin sotto i fianchi sud-orientali della vetta. Di qui, per canalone di neve, chiuso da ogni parte, alquanto erto, poi, per ripide rocce, alla cima; 2) dalla Greizerhütte, itinerario più facile, ore 4.30, indicato per chi volesse

completare l'ascensione con la traversata. 8i va per il Floitenkees, fino allo sperone roccioso, scendente dal Sasso Nero. Qui, piegando decisa mente a sinistra, ci si dirige verso il ghiacciato fianco N della Cima Or. di Flóite. A sinistra di uno spigolo roccioso, sporgente dal ghiacciaio, che discende dalla cima, si attraversa la crepaccia terminale; poi, per ri pido pendio ghiacciato, si ascende per rocce alla cresta, vicinissima alla cima; 3) dal Giogo di Flóite ; ore 2. Difficile. - Traversata fra

le due cime ; ore 3.30. Piuttosto difficile ed esposta. M. LOVELLO (m. 3378; ore: 4). 123 Dalla Forcella di Riotorbo si passa a N della Cima Flóite Occidentale, var cando i numerosi crepacci e dirigen dosi verso il Floitenkees, ma tenendosi nella parte superiore dello stesso. Si attraversano i pendii settentrionali della Cima Flóite ; si supera una gob ba nevosa, dirigendosi verso il Giogo di Flóite. Si passa sotto la Punta Riotorbo ; si raggiunge la cresta meri dionale e si punta, per macigni

Bianco e di Lappago, bagnate da corsi d'acqua abbastanza svi luppati, è formato da un profondo intaglio aperto nella lunga giogaia che dalla Cima di Campo si spinge, a guisa di arco, dapprima verso S, poi verso E, fin sopra Campo Ttìres, separando le due valli. Dominano il Rifugio, a N, la Cima dei Camosci (m. 2869) e, a S, la Cima delle Pecore (m. 2703). A O del Passo, e al di là della valle, si estendono le erte vedrette della Punta Bianca e del Ghiacciaio Occidentale di Néves, dominate dalla

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1935
Guida della Alta Val Pusteria : Dolomiti Italia
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Pagina 9 di 68
Autore: / ed. dalle Aziende di Soggiorno e Turismo alla Val Pusteria
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia
Descrizione fisica: 63 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Oberpustertal;f.Führer ; <br>g.Oberpustertal;s.Wandern;f.Führer
Segnatura: I 221.816
ID interno: 378195
SAN CANDIDO San Candido è situata nell'alta Valle Pusteria, lungo la linea ferroviaria Fortezza—Villaco, a 7 km. dal confine con l'Austria. Il paese è in posizione piana e delimitato a nord della catena montuosa del Versciaco e del Monte di San Candido, su cui pendii prativi e boscosi si scorgono caratteristici masi. Ad est se eleva il Monte Elmo, alto 2434 m., la più, avanzata e notevole cima delle Alpi di Gaila, che sì estendono fino al Carso. A sud stanno le montagne dolomitiche: la più

vicina è la cima del Monte Casella; viene quindi l'imponente piramide dei Tre Scarperi, alla quale si allacciano i romantici dirupi della Rocca dei Baranci. Dietro ad essi, divisi dalla Forcella di Mezzogiorno, stanno la Cima Ganda e la Cima Nove. Più lontano verso occidente si inserisce nella cerchia il Monte Seria, quasi come una sentinella, che vigila ed annuncia il variare delle condizioni atmosferiche, e la Cima dei Colli Alti. Nelle immediate vicinanze del paese si eleva una collina

, de nominata 'il Castello', a 50 m. di altezza, che si può raggiun gere in 10 min. di cammino. E' un idilliaco parco naturale, in parte pianeggiante, dal quale sì gode una vista panoramica su San Candido. Questo colle è l'ultimo contrafforte del Monte Elmo e delle Alpi di Gaila. Fra il „Castello' e il versante della Rocca dei Baranci si apre in direzione sud-est la Valle di Sesto, percorsa dal torrente omonimo, affluente della Drava presso San Candido, che da qui scorre direttamente verso est. Le sorgenti

della Drava si trovano, invece, nei campi attorno a San Candido, ai piedi della Cima Ganda. Circa la formazione delle Dolomiti si può dire che nell'era terziaria, quando questa regione era ancora mare, si formò sul fondo marino una lastra calcarea attraverso le secrezioni calcaree dei conchigliacei. In epoca successiva, a causa di scosse orizzontali della crosta terrestre, vennero a formazione i

5
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1913)
Forschungen und Mitteilungen zur Geschichte Tirols und Vorarlbergs ; 10. 1913
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Pagina 262 di 376
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 317 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Tirol;z.Geschichte;f.Zeitschrift</br>g.Vorarlberg;z.Geschichte;f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 245/10(1913)
ID interno: 484875
waren, wurden sie nach Taio in das Familiengrab übertragen. Schriftenverzeichnis. 1. Abhandlungen: „L'industria dei manici da frusta a Taio'. (Il Trentino, wo?) „Dell'apicoltura all'Esposizione di Trento'. (Ebenda). „Divisione delle Alpi, specialmente del Trentino'. (Annuario della Società degli Alpinisti trid., Milano, 1877.) „Primordi della guerra smalcaldica con riguardo al Tirolo ed al Con cilio di Trento'. (Progr. dell'i, r. Ginnasio di Trento, 1881.) a h „Documenti e notizie intorno all'ordine dei

Crociferi in Trento'. (P. G. T., 1882.) „Alcuni cenni su Vigilio de Vescovi, parroco a Mezoeorona'. Trento, Seotoni, 1883. „Documenti e notizie intorno al convento delle Clarisse di S. Michele nel sobborgo di S. Croce presso Trento (l 229—1809)'. — „Chronichetta Michelina (1521—1809).' (P. Gr. T. ] 884.) „Centenario o no di S. Vigilio'. (Voce Cattolica, 1885, Nr. 64.) „Memorie storiche della chiesa parrocchiale di Taio'. Trento, Scotoni, 1885. „Stazione litica a Mezoeorona'. (Archivio Trentino, 1885

.) „Notizie storiche del comune di Coredo'. Trento, Scotoni, 1886. „Notide storiche del comune e della parrocchia di Besenello'. Ebenda^ 1887. „Del più antico statuto della città di Trento', (P. GL T., 1889.) „II secondo statuto dei sindaci del comune di Trento'. (P. Gr. T. 1891.) „Toponomastica storica di Mezoeorona'. (Archivio Trentino, 1891.) „II conte Matteo Thunn. Necrologia', (Detto 1891.) „11 basilisco di Mezoeorona o Mezotedesco'. (P. GL T. 1892.) „Nuovi contributi allo statuto di Trento'. Trento

, Scotoni, 1892. „Varietà': Notizie sull'antico statuto del principato e città di Trento.. — Àncora della toponomastica storica di Mezoeorona. — Dello stemma di Mezoeorona. -—■ Documento volgare del 1419 scritto ai consoli di Trento ') So spendete beispielsweise auch Dr. Karl Äußerer aus Wien dem treuen Freunde und Studiengenossen einen Kranz. ? ) Im folgenden sei für die Programme des Gymnasiums von Trient die Abkürzung «P, G. T.' verwendet.

6
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 99 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER - Valle di Trafoi 63 poco battuta da costituire un'attrattiva speciale per il turista spe cialmente, chè l'alpinista, tranne una, non trova di che soddisfare al suo desiderio di salite nella costiera cingente lo sfondo della valle e corrente dalla Wasserfallspitze alla Schafspitze. Dal villaggio di Tschengls, Scengels o Tschengels (v. pag. 52), all'entrata della valle omonima, sulla riva destra dell'Adige (rag giungibile da Eyrs per una carreggiabile attraversante il fiume

la valle forma un erto gradino roccioso alto circa 125 metri dal quale il torrente precipita, diviso in tre parti, con belle cascate. Un sentieruolo a zig zag adduce sull' alto del gradino, quasi piano, sul quale giace l'Alpe di Tschengels superiore (Obere Tschenglser Alp) (m. 2000 circa) 3 ore circa da Tschengels, in bellissima posizione: attira specialmente lo sguardo, a S., la bastionata della Tschengelser Hochwand, dominante la valle coi suoi 1300 metri d'altezza, ben più imponente che non

da Sulden ; a N. spiccano, al di là della profonda Valle dell' Adige, le nevose vette delle Alpi di Oetz. L'Alpe offre un ricovero discreto per la notte, ed è abitata solo poco tempo all'anno. TRAVERSATE: Alla Capanna Troppau per la sella innominata tra lo Schafberg e il P. 3141 (m. 3100 c.) (pag. 62). ASCENSIONI: Wasserfallspitze (m. 2620), (pag. 225); — Pederfick (m. 3140), (pag. 224); — Tschengelser Hochwand (m. 3378), (pag. 220); — Schafberg (m. 3301), (pag. 219); — Schaf Spitze (m. 2746), (pag. 225

). 8.) VALLE DI TRAFOI Da Spondinig (m. 885), (v. pag. 53) la strada attraversa l'Adige incanalato e poi la sua valle, vasta distesa di paludi nella quale il torrente Trafoi ha portato dei campi di detriti, e giunge a Prad (m. 900) Km. 2,7. Villaggio di 1500 abitanti, con parecchi alberghi per turisti, allo sbocco della Valle di Trafoi.

10
Libri
Categoria:
Sociologia , Linguistica
Anno:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Pagina 81 di 254
Autore: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Luogo: Roma
Editore: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Segnatura: III A-14.025
ID interno: 103499
finalmente il viaggio in Francia del pontefice Stefano II, che nel 754, vale a dire 20 anni prima della caduta del regno longobardo, movendo da Pavia passò in Francia per le Chiuse d’Aosta (clausurae Augustanae di Cas- siodoro Var. 1. Il, ep. 5), dette dalTAnonimo salernitano Chiuse dei Franchi (Francorum Cloùsas) ('). Dovrem credere, ciò posto, che ai re Franchi anteriori a Carlo Magno si debbano le colonie tedesche della Dora Baltea c delle valli intorno al monte Rosa ? No certamente, perchè

i Franchi erano allora padroni dei valichi, ma non della sottostante regione. Per il Monceuisio e per il gran S. Bernardo scesero pertanto i due eserciti che Carlo Magno riversò Tanno 773 sul regno longobardo, pel Mon- cenisio quello che re Carlo conduceva in persona, pel gran S. Bernardo o monte Giove quello ch’era stato da Carlo, affidato a Bernardo, suo parente. Di questo secondo esercito non ci pervenne altro ricordo ; ma è d’uopo am mettere ch’esso abbia potuto ricongiungersi a quello di Carlo

, e che dinanzi -ni due eserciti riuniti ab Man volte le spalle i Longobardi. Che poi una parte dei fuggiaschi, incalzata dal timor panico, sia corsa allora ad accrescere il numero degli alpigiani tedeschi è cosa assai verosimile, quantunque nè la Valle d’Aosta, nè il resto della regione bagnata dalla Dorà Baltea debbano essere rimaste del tutto prive di germanici aMtatori, com’è dato argomentare da quel tanto di teutonico che anche oggidì si conserva nella lingua, nei costumi e nell’aspetto dei

11
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 444 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
37 2 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Zufritt - Sternai detrito e chiazze di neve si perviene alla più profonda depressione visibile tra la Weissbrunnerspitze e ranticima innominata - m. 3301 - della Zufrittspitze. 266.) Zufritt jochspitze (m. 3170 circa). Sullo spartiacque Martello-Ulten, nei pressi del Zufrittjoch ; probabilmente il dente di roccia che spicca, visto ad esempio dal Passo del Madreccio, sopra al valico. Pure senza importanza. STORIA ALPINISTICA: i* ascens. : Theodor Dietrich

- 19 agosto 1904 - ve nendo dalle due cime di cui in 269. 267.) *Zufrittspitze x (m. 3435). La più importante vetta delle Alpi meridionali di Martello. Bellissima piramide dalle nobili linee sorgente isolata a dominare le vicine vette da cui la separano profonde depressioni; dal cono terminale roccioso, cinta da ghiacciai alla base, attira lo sguardo da ogni lato all' intorno specialmente dalla Valle superiore di Mar tello ed è ormai divenuta una delle montagne più popolari e fre quentate della regione

. Levette sono due: una Ovest culminante ed una Est che deve essere di parecchi metri inferiore. Dalla maggiore scende erta a N-N-O una cresta alla Altplitt Scharte (m. 3114) da cui si rialza un poco in un montagnone formante quasi un'anti-piedestallo alla Zufrittspitze, l'Altplitt (m. 3214) sulle carte senza nome; solo una insignificante diramazione della cresta N. verso O. porta i nomi e le quote di Ebenes Jöchl o Hahn Spitze (m. 2792) e St. Johann Spitze (m. 2652), mentre il versante di Val

delle vette vergini ha fatto qui pure uscire dall'oscurità degli spuntoni che non meriterebbero affatto un nome od una menzione. PANORAMA: Nuovo quello sulla parte inferiore della Valle Venosta e sulla superiore di quella di Ulten col maggior Lago Verde nei cui azzurri flutti si spec chiano le Cime Sternai. Poi tutto all'intorno vette e valli innumerevoli, degradanti

12
Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1903
Ordinanza dell'i.r. Luogotenenza de[l] 11 luglio 1903 N° 31112, riguardante gli statuti del Consorzio Atesino Naturno-Tel : determinato in base all'art. 7 della Legge 7 luglio 1902 B.L.Pr. N° 23, di concerto colla Giunta Provinciale tirolese con Ordinanza della Luogotenenza addì 11 luglio 1903, L.Pr. N° 35
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Pagina 5 di 16
Autore: Schwartzenau, ... [Übers.] / Schwartzenau
Luogo: Ohne Ort
Descrizione fisica: [13] Bl.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Bollettino delle Leggi e delle Ordinanze per la contea Principesca del Tirolo e Vorarlberg ; puntata XVIII. - Nebent.: Ordinanza (traduz.) colla quale il Consorzio Atesino venne costituito sotto il cessato regime. - Maschinenschr. - Kopie
Soggetto: g.Naturns ; s.Meliorationsgenossenschaft
Segnatura: III A-7.040
ID interno: 143670
terreni,oosicchè ogni socio del Consorzio in caso del cambia mento delle proprietà,deve procurare la circonscrizione del catasto dell'imposta sui terreni ai sensi dell'Art.16 della Legge 25 maggio 1885 B.L. I.IT°83,e denunciare ciò tosto al preside del Consorzio dopo di che solamente può seguire la rettificazione del Catasto del Consorzio od il proprietario precedente rimane esente dalla garanzia per eventuali nuovi contributi consorziali che gli toecerebbero. Se ulteriori cambiamenti

di importante rilievo per il catasto in special modo sull'aumento di valore permanente in seguito a costruzioni o cambiamenti di coltura o sudiminuizio- ni di valore permanente,cambiamenti i quali devono venir de nunciati del pari all*interessato,decide la giunta coll'inter vento dei periti,mentre il reclamo può venir prodotto all'Au torità politica entro 14 giorni dalla partecipazione avvenu ta in iscrito. I periodi corrispondenti,su conchiuso della Giunta deve- si intrapprendere una revisione generale del

Catasto consor ziale. Art. Cntrìbutì Consorziali. I contributi consorziali sono da commisurarsi a seconda delle circostanze del valore di miglioria in base al preventi vo del Consorzio,nel quale è da tener in considerazione la fon dazione di un eventuale fondo di riserva.il versamento dei cintributi deve effettuarsi entro trenta giorni dallintimazio- ne della diffida di pagamento.Sugli arretrati che oltrepas sano i tre mesi,sono da versarsi gli interessi di mora del 5 L'obbligo di versare i contributi

consorziali in confor mità all'Art.61 della legge fluviale tirolese degli otto agos to 1370 B.L.Pr.iT°64 e un onere che ha la preferenza ài rango alle altre servitù fino all’importo di tre anni arretrati,im mediatamente dopo imposte provinciali e sovvri^mgoste pubbliche. Giusta l'art.della Legge 7 Lnlgllo 1902 B.L.Pr.23,l'in timazione degli ordini di pagamento b da eseguirsi dal consi glio comunale e la riscossione degli importi in base ai pros petti da fornirsi dal Consorzio per mezzo dell'Ufficio delle

14
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 24 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
I \ rioii alle altre depressioni delle Alpi Centrali —■ sono di grande valore strategico, per la disposizione radiai© delle ▼aliate affluenti dell'Adige, dell' Inn e della Brava» che essi uniscono ; cosicché attraverso' le profonde insellature delle Alpi Bavaresi e delle Alpi Nonché, presentano 1 la più breve e la più facile via di comunicazione fra la pianura padana e il grande arco elei Danubio. Questa provili eia militare, eli e aveva dunque lo scopo di guardare le 'vie naturali, ehe dal

l' Italia portavano in Germania e per il Norico alla Pan- noma, fu,'In breve volgere di anni, estesa ino ai confini strategici stabiliti, senza riguardo' alle condizioni naturali dell'ambiente, nè a quelle etniche, giacché comprendeva non. solo i popoli retici delle montagne, ma anche i Vindelici dell'altipiano bavarese fi). I confini della ftèzia, nelle loro linee generali, ci sono dati da T o 1 o m e o nella sua Qtogrcphia (II, 12). A sud Il confine correva lungo le creste dei monti Ira le valli del

Ticino e dei 1 Adda. Cosi le vallate a nord dei laghi Maggiore e di Como e la Valtellina continuavano a far parte, del l' Italia, attribuite alle città della Gàllla Transpadana, Dopo il rinvenimento della Tavola Clesiana (del 46 d. C.) è certo che gli Anamni erano' aggregati al Municipio di 'Trento ; mentre il confine attraversava la Val d'Adige presso Me rano, dove era un'importante stazione militare e doganale (Stolto Majen&is o Castrum Maje-ntte , ricordata da 'ima iscrizione votiva del 180

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Libri
Anno:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
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Pagina 40 di 98
Autore: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monaui
Descrizione fisica: XXXI, 64 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 89.159
ID interno: 331652
anni CRISTO 1171. Fedeltà giurata al vescovo Alberto da Bozone di Stenioo. 1177. Pace tra il papa Alessandro III. e Timperatore Federigo I. 1181 . Convenzione tra il vescovo Salomone e i conti di Eppan. 1182. Decreto di abolizione dei Consoli Trentini, di conces sione del dominio della città, e di conferma delle donazioni precedenti, spedito a favore del vescovo Salomone dall’ imperatore Federigo I, 1185. Pace di Costanza. 1184. Carta del Codice Vanghiano, nella quale si fa menzione della Curia

Trentina. 1184. Diploma dell 5 imperatore Federigo I, con cui investe Obizzo marchese d’Esle delle Marche di Genova e di Milano. 1188. Carta del Codice Vanghiano, nella quale si nominano i nobili e ministeriali della Curia. 1189. Ricuperazione di Fiemme ottenuta dal vescovo Corrado. 1191. Pacificazione tra i Signori di Arco e Castel Madruzzo, 1191. Decreto dell 5 imperatore Enriccf, con cui proibisce che in Trento si fabbrichino delle torri e si tengano adunanze, senza la permissione del vescovo. 1192

. Composizione tra il vescovo Corrado ed i signori di Caldonazzo. 1200. Convenzione Ira il vescovo Corrado e Odolrico d’Arco, in proposito della guerra che il primo avca coi Trentini. 1204. Accordo tra la città di Verona e Odolrico d’Arco da una parte, ed il Vescovo Corrado e i Trentini dall’altra. 1205. Rinunzia al vescovado fatta da Corrado. 1207. Breve dTnnocenzo III. al Capitolo di Trento. 1207, Diploma, con cui Filippo re dei Romani costituisce Azzone, marchese d 5 Este, Vicario imperiale delle

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1877
Guida alpina : Tirolo meridionale, Alpi Venete (Lago di Garda)
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Pagina 9 di 78
Autore: Ball, John / per John Ball
Luogo: Verona
Editore: Münster
Descrizione fisica: 77 S. : Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus dem Engl. übers. - Orig. Titel nicht feststellbar
Soggetto: g.Trentino ; f.Führer<br />g.Venezianer Alpen ; f.Führer
Segnatura: I A-4.334
ID interno: 161212
un popolo dì origine Italiana, e che parla un dialetto Italiano, appartiene al Tirolo ; ma qualche massa consi derevole di montagne si trova nell’ antico territorio della Repubblica Veneziana, ora unita all’ Italia. La frontiera può tuttavia essere soggetto di disputa fra gli Stati vicini, essendo stata tracciata contro ogni principio, e fìssati i confini a caso, o per mero capriccio. In mancanza di una speciale denominazione appropriata, lo scrittore è costretto a chiamare la regione che esso

descrive come Tirolo Meridionale ed Alpi Venete, ma eonvien però dire, che tecnicamente la parola Tirolo meridionale, include il distretto delle Giudicarle, situato all’ Ovest del lago di Garda e descritto nel § 40, mentre che la catena Gamica nominata nel susseguente capitolo, può considerarsi come formante parte delle Alpi Vene ziane perchè rinchiusa nel territorio della Repubblica. I confini di questa regione sono segnati ali’ 0. dal' lago di Garda e dalla strada che conduce da Riva a Bolzano per

Trento, al N. dalla strada che attraversa le vallate delTEisack e di Rienz da Bolzano a Innichen, alTE. dal sen tiero che attraversa il Sextental a S. Stefano sulla Piave, © dalla grande strada che mena a Conegliano, ed al S. dalla pianura della Venezia. Alcune parti di questo distretto, più specialmente la vallata di Fassa, furono da lungo tempo conosciute dagli scienziati, perchè difficilmente nessun altro distretto nelle Alpi ha offerto tanti interes santi oggetti al geologo ed al naturalista

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Pagina 14 di 48
Autore: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Luogo: Torino
Editore: Candeletti
Descrizione fisica: 46 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Segnatura: 1174
ID interno: 184507
dei quali somiglia a un letamaio, e ]à dentro nel buio s'odono fin tardi quelle voci giovanili unite in cori, e le canzoni venete nel silenzio del piccolo borgo tedesco. Eccola, infine questa valle di Dures, la valle più settentrio nale di tutta la regione italica! Essa è la più profonda delle la terali della Posterìa: lunga 13 ore di cammino, più di 46 km. da Brunico alla Forcella del Picco (ted. Birlucke). Se non per la massa, per la lunghezza il corso delle sue acque, dalle sor genti, nei Tauri

, fino al bacino di Bolzano, rivaleggia con quello dell'Adige, fiume regale. Ed oltre che la maggiore in tal senso, è poi la sola alquanto ampia e popolata di coteste valli che scendono alla Plisteria di tra i massicci contrafforti della Catena centrale. Popolata rela tivamente, ma non popolosa, giacche per natura è assai povera, È la g-iog-aia delle Alpi Aurine che copre la Valle Aurina (irà. Ahvntlnd). AeIJe carte tedesche questa catena si chiama Zfflerthaler Alpen, perchè, sull'altro versante

, sovrasta appunto al Zillerthai. 7,a vedretta visibile dal piano di Brunico è precisa mente ;I ghiacciaio della Pietranera (Sahwarseottehrfe''• Oft.lLlVIS.

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