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quale dieci Cardinali ad ißanza di 'Paolo is'Crottt da Cremona, Arcidiacono, e Canonico di Trentoje Piovano di Calavino, concedono Indulgenze a' dinoti della Chiefs di s* talentino Prete e Martire preflo Vezzano , che aflaiflìmo ebbe a patire per ca- gion delle guerre. 280. 65- Lettera dell'An. 1508. dall'Impe ro* Maffimilìano scritta a Giorgie ca^ £ pn/ ig Vefcovo di Trento, cir ca la guerra avuta co' Veneziani ,8? 66. Lettera dell' An k 011 li ì t ■XT - lì'. 21 medefi- mo, Velcovo ind, mca

da UntQnh de> Futi Decano di -i tento, intorno sii! espugnazione di ^}va Benaeenfe pof- feduta da'Veneziani. 284. 67. Lettera deli' An. i5 10, ^ Cava lier Giovanni Como di Terlago diriz- - zata al predetto Vescovo, con cui Jo ragguaglia della, sua libcraz ione dalia cattività de*Veneziani,- della fua andata a Celare, e della buo na accoglienza ricevuta» come pure di certa sollevazione tentata nella Riviera di Salò a favore de* Vene ziani. 2.67. 68. Lettera dell' An. 1512. dal Mar chese Giovanni

di Gonzaga, Capita no delle Armi Cesaree, e Luogote nente di Vicenza, scritta al mento vato Giorgio di K(eydegg Vefcovo di Trento, e Luogotenente Cesareo di Verona, incorno a'Dazj di Lagi- fe » 288. 69. Diploma dell'An. 1512. col quale venti Cardinali concedono Indulgen ze a' Di voti della Gliela Parrocchiale di Tione nella Giudicarla - } a riguar do de! Cardinal ^Adriano di Cometa, Commendatario della medelìma Chie sa. zpi. 70. Carta dell' An. 151 4. contenente certa Protetta fatta da Bernardo di Clef

, Arcidiacono, e Canonico di Trento, Celareo Configlier, e Luo gotenente in Infprugg, ed Eletto di Trento , circa la dilazione della sua Conferma. 294. 71. Diploma dell' An. 1521. con cui l'Imperador Carlo Quinto riftituiflfe a Bernardo clefio Velcovo di Trento, ed alla sua Chiesa, la Signoria di fljva colle sue pertinenze , che vuoili donata alla medefima Chiesa da Car lo Magno. 2-P7. 72 Carta dell' An« 15Ü1» del Po {Tello preso della mentovata Signoria di Hjva da! predetto V elcovo Trentino, zpp

. 73. Carta dell' An. 1521. intorno allo KeiZo Poflefl©. 3°°' 74. Lettera dell'A 1 *' dall'anzi detto ^ a àoi Luogo tenenti ài Ticnto j fu certa Contro versa insorta fra le Comunità di Ca. vedine ì e dì Drena; in Commendazio ne del Tmclo ec. 3 dalla quale fi ri. cava 3 che fu zelante per i Diricci della fua Chiela, e de'fuoi Sudditi > s per la promozione delle buone Let tere . 3 o1 ' ?5-

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-1762

Pagina 390 di 521

Di 'Bernardo Cleßo. 373 fri di Roma, volle che fenza alcuna dilatione ricevere il poffeflb del Caflel dì tremo , per metterlo meli' attuai governo della Ghie fa ; il che fu fatto con apparati fontuofiffimi , e folennità ftraordinaria nel ™ e defiino anno, concorrendo tutti a gara a manifeftare l'allegrezza,che mentivano , e la ftima, che facevano del nuovo Vefcovo, e Patrone loro , formai presaghi di quanto beneficio era per riufcire univerfalmen- te, Zx di quanta gloria il di lui governo

. V. Reftava folo la Confecratiòne Epifcopale, agli apparati della quale ^ mentre era Bernado con l'animo intento, fu intimata dall' Im peratore la Dieta Provinciale in Infpmgg, alla quale, come Pren- cipè confederato3 eflendo intervenuto, fpediti gli affari, & preftati li fuoi oflfequj all'Imperatore per le favorevoli interpofitioni preftate, immediatamente, fece ricorno verfo la Patria , & nella Fella della Natività della Vergine Sanciffima Madre di Dio, della quale era fìngoJariflìmo dìvoto, volle

e (Ter confecrato, & cantata la fu a prima Mefla Epifcopale alla prefenza d' un numerofo popolo concorfo 4a tutte le parti a quefta Solennità (d). VI. Entrato al governo, il principal impiego fu a rivedere i Li- kri Canonici, & della SS. Padri, per meglio informarli dei buon £° v erno della Chiefa per correggere gli abufi, &. mancamenti nelle c°fe Sacre , Se per introdurre con maggior frutto la Religione, a Pietà, & Culto Divino. In tanto fi divulgavano le maldicenze ® e I Vefcovo di Brcffknone

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(1760)

Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1

Pagina 283 di 503

2^4 Notizie Iß meo * Crit. dei B. xAddp. come di fatto fi vede, tra più altri allora fedeli, ed illuftri ceftìmonj 5 annoverato e foferitto, qualor data non ave fife una convenevole foddis- fazione alla Chiefa di Trento per T infolito grandi fine eccejfo , eh' egli facrilegamente commife , e qualor non fi so del tutto cambiato 3 con- dimoftrarfi pofeia fedel Vaffallo della medefima. XXXIII. Ed in oltre fi offervi, eh' efiendo te predetta Carta la prima, in cui vedefi la prima volta comparir

Tridentini , y, legi tur D. lÀrdrigeius de Cafiro Barca pater fò.Briani, quem teftes fé vidi (Te aflerunt. *,' Inftrumentum adfervatur in Archivo Au- j, lieo Oenipontano. ,, Similmente in al tra Carta del Codice Wanghiano, eh'è dell' anno 1158. fi legge: Brianus filìus q. D. M- 4rigeti de Caftrobarco. Da tutte le (ad dette Carte è più che manifefto , qual &de meriti il noftro Ayverfario,. allorché lcrive pag, iij . della prima Lettera'. „ Se- 55 gue a dire il Pincio , che a quella fta- H gione

1243. 6126«. ec., Poca notizia dimoftrà 1' Autor di qaefta prima Lettera intorno t'antichità dell'i}, Iùftre Famiglia di Caftelbarco. X) 5 Engi!„ berone di Caftelbarco fiorito fino a' tempi del Vefcovo Altemanno nel 1142. , parle remo nel fecondo Volume. (a) V' ha chi petifa , non. fenza veriG- imglianza, che tutti i Signori de' Caftell{ della Val Lagarina. fienfi diramati da* Si gnori di Caftelbarco. Certamente in Car ta autentica pergamena del 1436 , in cui fi parla de* Privileg) antichi

dì dugento, & più anni, anzi tanto antichi , quanto è an tico il diritto temporale della Chiefa dg Trento Copra la Val Lagarina (i quali Pri vilegi- accordati furono agli ftefli Signori dì Caftelbarco ) fi nomina 7{obi/is & potent Fir Diti Marcobrmus de Cctftro Bezcni Cajiri- iarebi. Anche nelle Carte de'Feudi d'al tro Guglielmo di Caftelbarco , 1J «na dei 1307. Cotto il Vefcovo Bartolonumeo, I al» tra del 1314. fotto il Vefcovo F. ^• n '5o J li fuppone, eh' eflb Gngliejmo fofie Feu« datario 5 e VaiTallo

della t^hieia di Tren- to , in rapporto anche al Calte!lo di Ee- ieno . E {ebbene gli antichi Signori dt Befeno eran diftinti da' Signori di Caftel barco, non fegue però, che quelli da que fti non foffero diramati. Anzi in una Car ta originale del u8i. leggonfi quai Con giunti intervenuti ad una donazione propter jfuptiat, Teregrìnus ■&< Otto de Befeno , *Al- derìcus ( lo ftetTo che ^4/drigìitis ) de CaßrO' barco. Simili Carte pubblicheranno fi nel fecondo Volume .

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(1760)

Pagina 52 di 503

Capo Secondo » i * in cui egli vifTe, e morì , nulla punto di/Tomiglìanti follerò da quelli della noftra ftagione. Quindi è, che il noftro Avverfario fi fìudia a difcolpar i Signori di Caftelbarco d' allora, Dinafti e Feudatarj nella Val Lagarina , non pure nella Lettera intomo ^Alberto Vefcovo di Trento pag. ny. e feg.; ma eziandio n z\\' apologia alle Memorie di Rovereto pag. 53., egli ro- vefcia tutta la principal colpa fopra il noftro innocente e Santo Paftore con dire, che Alberto

affettivamente s eßendeß'e oltre il dovere, e che l'ec ce/o d' ^Aldrighetto fojje per difefa del proprio ec. Onde poi egli paf- fa ad .affermare pag. 226. della medefima tipologia , che nel noftro Prelato non fi trova ne la cagione , ve altri requifiti al Martirio neceffarj. E che però, fe morì , è fegnita tal morte, non per la fede (pag. 21.) 0 altra virtu, dalla fede preferii ta 3 ma per coniefe intorno a beni temporali, ( eh' è quanto a dire per litigj pag. 27. puramente civili ) fenici po~ terfì

difcerner e ) fe egli , 0 piuttoßo gli ^Avverfarj foffero da parte della ragione (a). Anzi di coftoro tiene tanto buona opinione, che fcrive pag. 210. E come mai ne 3 Caßelbarchi 3 0 in chiunque fojfe l 7 ucci for e d'^Alberto^ fognar fi potrebbero, gli ecceffi, e /' enormità più che pagane de' Normanni ? II. Ecco per tanto lo flato infelice, in cui ritrovò il noftro Pre lato h Chiefa di Trento , e fe non una, ma molte virtù richiede vano , che a fimili Tirannelli facelTe egli fronte con invitto petto

dignità Écclefiaftica i più cofpicui , e più ragguarde voli, a confederarli co'maggiori nimici della Chiefa, e dell'Imperio ad opporfi fino al paflaggio degl' Imperadori medefimi , ed a .calpeftare ogni Legge Divina ed Umana. 5 05 III. Leg- (<0 Se vero è 1'aderito poc' anzi dal noftro »'^Critico, che il noftro Vefcovo nell'opporfi ai Cattrobarcenfr effettivamente s' eßendejfe oltre il dovere^ dunque è chiaro, che non effb, ma pitittoflo gii Avverfarj di lui flati fa rebbero da parte della ragione

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-1762

Pagina 13 di 521

. a 4^- 48. Bolla dell* An. 1437* con cui Eu £ e ~ nio Papa Qiiarto riceve sotto la tua Protezione, e della Sede Apoftoli. ca z il Vefcovo di Trento lAleffan- dro , con tutti i di lui Vaflalli, e Be ni. 2,5 l. 49. Bolla dell' An. 1446. con cui il Concilio di Bafilea, a petizione del Capitolo di Trento, e di Sigi/mondo Duca d'Auftria, elegge, e coftitui- fce Vefcovo di Trento Giorgio Hagk, Piovano di Miftelbach , e Kendo li già fciolto lo Scifma , che v ! era nella ftefla Chiefa per l'elezione di due Altri. 2.52

.. 50. Diploma dell'An. Z447. co! quale Giorgio li. Vefcovo di Trento con ferma alla Comunità di Mezzo Lom bardo il Privilegio della Dogana ; che nel i^z.6. le fu accordato dal Vefcovo lAleffandrò in rifarcimento de* danni fofferti a cagione delle Guer re di quelle parti. 2.54. 51- Diploma dell'An. 1458. contenen te 1 lövefti CU ra delle Regalie data al prefato V e f CoVQ G j or „j 0 da Federigo 111. Imperadore : cui vien afferi- t0 la Chiefa Trentina [iugulare quoddam , & infigne membrum K ma ' ni exißu

Cefare. 260. 54- Lettera dell'An. 1460. da Tafana le Maripiero , o fia Malipiero , Doge di Venezia fcritta ai predetto Gior gio Vefcovo di Trento intorno a certe difference, che venivano tra' Sudditi della Giurifdizioni di Riva j e di Tenno. zóz. 55. Lettera dell'An. 1461. da pìcco lo Cu/ano Cardinale, e Vefcovo dì Breflanone indiritta al fuo Capitolo, intorno a certa Citazione Papale, contenente un' onorifica menzione del Vefcovo Trentino. 2.64. 5^. Lettera dell'An. 1465. oppur 1466. con cui

Federigo in. Imperadore in giunge a Giovanni Hinderbachio Elet to di Trento, che prelfo il fommo Pontefice Taolo IL folleciti e pro- muova una Caufa da fe , e da Ri dolfo Vefcovo di Lavanto trattata, e conchiufa fopra certa differenza nata tra il quondam Tsiiccoiò di Cufa Vefcovo di Breflanone , e Sigifmondo Duca d'Austria. 265. >7. Lettera dell'An. 1466. dal pi efa to Pontefice diretta al Clero della Città, e Diocesi di Trento, cui co manda di onorevolmente ricevere e riconoscere per iuo Vefcovo

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(1761)

Pagina 543 di 828

446 D 0 C U I to alla Chiefa di Trento dall'Imperator Federigo, non feguì neltanno iiöi . , fe- condochè dietro il Piocio ß narri nel l'alterne primo della feconda. Tarte della Cro nica iella Città di Verona pag. 32.3. dell' Edizion di Verona MDCCXLV1I., ma nel i \6~j. Vero è beasi ciò, che ivi fi afferma , che il delta Augusto fu ben' affetto a Santo jidalpreto ; ma vero è inco ra , che non meno fu ben affetto a S. 'Eberardo Arcivefcovo di Salisburgo, ed ai M. Hartmanno Vefcovo di Èreffanooe

ec. (p) L' Erud, Autore della Wttisfana Mo- nzflica nel Lib' 'Probat, pag. m. 153. nota,che variai *» Biplomatibm Friderici { primi ) motarim Chronicarim modus reperitur i aven- éo prima avvertito^. 14?., che dtverß- tatem TJotaritm Cbtmkortm Friderici I. ex to fortajfis provenire dici poffet, quod forte alii anm Imperii ab jinno Ekäimis , alii %>ero ab -Anno imp&fitae Cùronae iefmpferint. (q) Questo Diploma fu rilevato ed au tenticato da quattro altri Notati co' lo ro figilli e foferizioni anche nel

. Ha la data », InTerrito- s, rio Ariminenfi IX. Kalend. Maji, An- „ no Dominicae Incarnationis MCLX VIL „ Inditi. XV. Regnante Donino Frederi- », co Romanorum Imperatore gloriofiffì- » fimo, Anno Regni ejus XV. Imperi* » ver» XIL Aàm in Christo felici ter. » Amen.,, Affinchè altresì dall' otteni mento del prefato Diploms non fi argo menti doverfi contare il tvoftro iVefcova tra Vescovi guerrieri, ed ifcomunicati d^ allora, qui giova riferire quali faster co- fioro, giusta gli Annali della Germania* del

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(1761)

Pagina 465 di 828

Z68 DOCUMENTI ài Cronografo Hildesheimenfe preffo il P. ,, Tridentini ejufdem Mmaf.degitimìAàvòtsr Pagi ali anno 1003., ed il Zig. Muratori „ ti &c. „ V'ha bensì difficoltà , te per negli ninnali d Italia agli anni 1002,. e 1038. 1 Hartvvìciis Ratifpon. della prefente noürsi C 0 Qui pure i Notari non seppero ri* Carta del 1018. debba leggerfi Hartvvkm levare il nome del Vedovo Auguftano, Sabion. perchè quelli dal medefimo Hun- non comparendo in quefto rempo alcun dio fi dice fa&us Epifcopus

« >1 medefimo ( p) Che ü noftro Ulrico primo di Hundio poco lotto . „ Anno Domini quello nome fosse Vefcovo di Trento an« „ iojjo. Altvvmus Epifcopus Bnxinenf. che avanti quell' anno 1018. , apparisce « de novo dedicavit & confecravit Mo- dalla Carta riferita di sopra pag. 5?- ^ I - ' ^lìerium Sunnenburgen. in Provincia (?) Tal figillo vien descritto ¥ì°> » Carimhiae, nunc autem Tyrolen. Bri- ma avvertono To 111. fui fol. 7 6 9- 1 pL n r e H ' f -^L oecei ' s ' ad ìnfìantiatt) Hilde- Bollandini : Variam

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-1762

Pagina 64 di 521

Tirolo, intitolato anche Re di Boemia , e di Polonia , favoreg- giafle le parti de' Ghibellini ; ceita cofa e pero, che per Jo contrario Tagano Patriarca d'Aquile ja , onde il noftro Vescovo più dipendeva , aderiva anzi a quelle de' Guelfi. Lo fteflb fi dica della Marca Trì- vigiana, cui Trento apparteneva. E quantunque fi sappia, che il famofo Poeta Dante Alighieri, di Fazion Ghibellina, ebbe a rifu giarli nelle noftre contrade ; non. lì sa però, che abbia fatto sog giorno in Trento Cotto

la protezione del noftro Vescovo, ma bensì in Marco nella Val Lagarina, all'ombra di Cane Grande della Scala Signore di Verona, cui dedicò la sua Di-dna Commedia.. XXIII. Nè mi fi opponga , che col non voler Ghibellina Ja Città noftra di Trento, vengo, fenza punto avvedermi, a farla Città popo lare, ed a non poco detrarre alla di lei nobiltà; riferendo il Sig. Mu ratori nelle Antichità Ejknfi P. I. Cap. 31. pag. 306. e negli Annali all'anno 1185. , .che tene ano i Nobili la parte dell' Jmperadore, per difen

* der le lor Caßellß e i loro Feudi , che dianzi erano efenti dalle giUrifdizioni delle Città 3 ma che all' incontro il popolo , che volea non foh godere della Li beria z ma rimettere ancora fotto il fuo dominio tutti i luoghi, che anticamen te erano del fuo difiretto 3 e forzai)a i Nobili ad ubbidire, ripugnava ali au~ i orit a dell Jmperadore. Imperciocché al Sig. Muratori ivi con lo fteffo Sig. Muratori rispondo ne' medefimi Annali all'anno 1198. ove egli annovera tra le Città Guelfe divote a' Papi

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(1760)

Pagina 397 di 503

fiam andati vagliando. E non è forfè una favola dallo fteffo Apo logia convinta, che gli Autori dello Statuto di Trento del 1609. non abbiati creduto glomfo Santo , e Martire il noftro Vefcovo ì Non ha egli pag. 134. ricordate le due Opere del Ferrari, f una del 1625. , e V altra del 1613. , in cui vien rapprefentato qual gloriofo Santo, e Mar tire , e ciò giufta le Tavole 3 e Monumenti della Chief a di Trento?. Non lia egli confeflfato , che da queße citazioni a buona ragione fi raccoglie, che

alcuni anni prima del 1625. ( in cui ufcì la feconda Opera del Ferrari, c però anche alcuni anni prima del 1613.9 * n cui pubblicoffi la prima) Alberto ebbe in Trento Uffizio, e MeJJaì Non ammife, e fuppofe pag. loi.j che non filo cent'anni prima della Bolla d'Urbano Fili., ma più di dugeni0 , e di trecento Alberto correjfe per Martire , e qualche Culto anco-* r.i aveffe 0 tal opinione conforme ? Con qua! coerenza però qui fuppo- nefi, che Io Statuto Trentino del 1609. non lo abbia creduto gloriofo

Santo, e Martire ? L 'inferir dunque dallo Statuto del 1609. , che non fu creduto gloriofo Santo, e Martire , fi è un argomentare, giufta la mo della frafe deli'Apologifta, a fpropofito , e goffamente^ come lo farebbe l'argo mentare ,che dal non efprimerfì preferitte ferie a'SS. Remedio , Simone ec. nello Statuto del 1614. preffo 1* Avverfario nella prima fua Lettera pag. 12 6. , non furono dunque riconofciuti per Santi ; e che neppur Adel- preto fu creduto gloriofo Santo , e Martire nel 1707

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(1761)

Pagina 242 di 828

Ezelinus Dei & Eccìefiae 3, inimicus ipfum & Civitatera Tri- „ deiìtinam continuis incurfibus ( ef~ 33 fecto della lega con efToluì de' 3» Caftrobarcenfi della Val di Laga- 3? ro) non defìnic impugnare. Cura Z> igitur in Dyocefi Brixinenfi quaf- à> dam pofTeflìones & redditus ha- 3, bere dicari5, & ad fubveniendum 5? fuper hoc eidem Epifcopo tanto a, propenfius te ac alios Praelatos 3 , intendere dece ac , quanto idem }) perndus Ficìem Katolieam & Li- ' 35 beitatem Ecclefiafticam- ( ecco a 53 che

fecundo. „ Ca de quefto nell'anno MCCLVI. In dizione XIV. Neil' anno appreflo MCCLVII. v'ha un'altra Bolla del medefimo Papa AlefTandro IV. co! Dat. Later ani XV. Kai. ^Aprilis Ton- tificatus Uri anno tertio , in cui fi ra tifica, e conferma uo annuo Cenfo accordato per modo di Feudo dal noftro Vefcovo Egnone , col conferì- fo del Capitolo, DileElo Fìlio Hen rico de Grifmftajn Militi Tridentina Dioc. , e dò a contemplazione della di luì benemerenza inverfo lo ftef- fo Vefcovo di Trento, e fua Chie

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Storia

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(1761)

Pagina 15 di 828

di S. Vigilio} Che però quan do bene fembri troppo difficile a credere, che tal Vefcovo abbia avuti due ; tJótìii, non dovrebbe almeno parer incredibile , che i Copifti del predetto Concilio ci abbian con qualche alterazione tramandati ! nomi de* Vefcovi intervenutivi. Parimente non folo è incredibile, ma bensj è più che certo, aver il Copifta della Carta del 99z. preflfo l'Ughelli (To. y. ltal. fac. col.yq.j. ) trasformato il nome di Rainoardus Epifcopus fctnBae Trident ime Ecckftas , in <Arnotufdus

Atti del Sinodo Gradetife', vi comparirono in quefìi tra' Vefcovi Materninm Sabioncnfis, FUmnius Tridentina ; nè per quefto avranno mai luogo, il primo tra Vefcovi Sabionefi, ed il fecondo tra' Vefcovi Trentini, avvegnaché pec altro tali Atti fieno tratti da un Codice della Vallicellana di Roma, il quak per àimifo del ?. Bianchini tanno 14 60. er * flato copiato da altro più an tico Codice s allora efiflente nella Biblioteca della Cbiefa di Brejfanone . Nulla diro d altre moiTruof^aitej-awloni, che

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Geografia, guide , Storia

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1793

Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero

Pagina 73 di 582

Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello

Luogo: Rovereto

Editore: Marchesani

Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.

Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793 g.Primör ; s.Landeskunde g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793

Segnatura: II A-2.370

ID interno: 107489

«o clie pfioja di quel giórno.«» feguito un contratto fri Il Vefcovtt e i Signori di Cafteltiovo , in cui il Vefco- yo conferì'-a quelli tutti i 'diritti di pedagj, dazj. an garie , ® fervi tu reali e perfonaiì , che prima qui ai Vefcovo fi dovevano, rìftrétto però con alcuni patti » dei quali ivi non è nominato altro » che y -«ferratone della Cafa di Strigno, 'convien conchiudere, che la con- feguenza ; dì quelli torbidi ita ftata , che fra le contese tra il Vefcovo e i Carni nifi i Signori

di Caftelnovo e Bartolomeo di Telve non abbian piò voluto Capitani di Feltre nella Valfugana' , e colla protezione del Ve fcovo di Trento fien essi arrivati ad ottenerne la piena giufifdizione. A quell' anno dunque dovrebbe riferirli il principio di quelle Dinaftìe della Valfugana Feltriti» cum jure gladii , quando prima y’ erano fol Giarifdiaioni tiftfette per 1’ efiftenza dei Capitani vefcoviìi. Il buon Vefcovo AlefTandro, di cui iti feguito fu varia la fot te, ebbe a foggiacele ad altri urti della

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(1761)

Pagina 464 di 828

Monifiero, e che fatto •vox tutelìs Tupiliorum propria, ai Jus .Ad- eine Vdalrico. era Avvocato della Chi e fa di ■vocatiae principaliter , id ' quod innumeri! Trento Roncone , come lo era del Moni- Biplomatum exemplis offendi potefl, . extenfa , itero medefimo lo lìcSo Vdalrico. Si noti fuit &c. E che il Mundiburdium fi prenda ì'ad ^Altare fanffe Marie per inferire quanto pro defenftone Ecclefiarum , può vederli in foifero religio!) limili doni fatti alle Chie- gltro Diploma dellostello .Arrigo Santo

. Odori- fiero di Sonneburg, fi dice, che l'Abba cò de Ultimo. Odorici de-Terzino &c. , fi ha della, doveva dare Cellerario ( del Ve- che Federicus Epus Trid. inveflivit de Jdvo- feovo di Trento) de ^4rcu omni anno un am catia Monafìerii S..Marie de Sonebnrgo Hsdori- tunìcam fibi convenientem, & unum fecuri.nt cum <&'Cabrielum Comites de Piavano tan• vel Cultellutn. & ills Cellerario decreti de* quam }ibi debitam quia, e or um %Anteceffores bet dare nunciis Dnc ^Abbatijfe omni anno jundaverunt diUum

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-1762

Pagina 52 di 521

celebrarla il noftro Ve dovo di Trento? Anzi rute'all'opposto pensò T Autore della Cro naca Sanefè To. XV. Scriptor. Rer. Ita/, col. j6 ., ove rammenta ben sì oltre il Vefcovo Guido / <jrezz<> , ed il Fefcovo di Bref:ìa , anche quel lo d'^ßej ma fenza far cenno alcuno del noftro di Trento ... Anchs il Fleury nella fua famofa Storia Ecclefiaftica facendo menzion di tre Vefcovi, febben non fa motto di quello ^Ajk , a* due preno minati però d 'brezzo, e di Brefcia non vi aggiunge il Trentino , ma bensì

quello di Regio. Per altro col Villani camminati perfetta mente d'accordo anche i due Padovani contemporanei Scrittori , che fono i Cortufi Tom. XII. Rer. Jtal. Scriptor. col. S40. , ove della prefata Coronazione feguita in Milano parlando 1' accertano sattem, non già: per mano del Vefcovo di Trento , ma anzi per Epifcopum cAreti num., & Epifcopum Brmìenfem nbelles Ecckßae . E per rapporto al- FominertcTC il Vefcovo di Trento, concorda ancora BonmcontroMo- rigia Scrittore del Cronico di Monza

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(1760)

Pagina 41 di 503

% Notìzie Ißorico » Cr it. del B. xAàelp. non fia , che il noftro Prelato ora Alberto , ora ufdelpreto , ora %Adafc perto , ed ora rAdalpreto fi nomini . Maraviglia è bensì , che nell' apologia alle Memorie di Rovereto pag. 32. fi confermi e ripeta il detto ( per altro ad evidenza già con-« furato ) della Lettera intorno ^Alberto Vefcovo di Trento pag. 102. , che ^Alberto fu il nome di quel Vefcovo , non ^Adalpreto , 0 <Adelpveto , come il volgo, gli Scrittori Trentini, e qualcuno , che

, che chiamafi Albertus. Così pure in' altra origi nale del^ Vefcovo Egnone del 1258. falli efpreffa ricordanza di Lui col nome à'<Ade!pr e tti : della qual preziofa Carta metterà conto il riparlarne polcia fu punti di maggiore rilievo. LaChiefa altresì eretta, come dire mo ,

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(1761)

Pagina 92 di 828

citata della fìelfa,/£po- narca coloro, ehe al vicario di Crißo volta*' logia egli affermò d '^liberto fenza limi- vano le [palle. Dal che venne ad inferire tazione alcuna, che morì colle Cenfure Ec- di più, che uriofti.naz,ibne sì dura defla ra* ciefìafliche gì uflìffim amente fulminate SVLL' gionevol [ofpetto d' anima da qualche fìnìftrct. certamente per l'ostinazione, opinione ( cioè come ih appreffo foggia e contumacia (olite cosi fulminari!. On- gne, d slì'Erefia Enriciam ) depravato. Ora

de fe con le fleffe SVLL ' egli fe chi con tanta alfeveranza , e fenza morì, non può negarli morto oflinato nel- modificazione di forta , fcriffe vifluto~il lo fcifma. E tanto non credette l'Apolo- noftro Vefcovo tutto fi può dire il cor/o gift a , che almeno due anni avanti morire del [no Vefcovaio in cotale [cifrna , non che dovette rimuoverfì dallo fcifma. , che ansi oflinato , ma TER.TOP ACISSIMO nel [no affermò fenza efitazione pag. 2.1. della propofìto , e quindi reo d' un' cflinazdone sì medefima

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Categoria:

Storia

Anno:

(1761)

Pagina 128 di 828

vavamo -molto più radicale , e dila tate nel Territorio Brefciano, ma Al mamente più alpestre; lo ftelfo con ja dovuta proporzione lì dica della Città di Trento, e del fuoTerri torio, in rapporto al noftro Vigilio. EUGIPPIO. fii) Di quello immediato S.uc- cefTore di S. Vigilio afferma il Be- yerlinck ( da cui è chiamato Sugip- P° )> qualmente Ecckßum Ulm f Vi- D^LtflCIuZNQ. 3 gii' ) honori aedificavit , Ed il Pin- ciò fcrive di lui, che Ecckfiam Vi» giht martyr io adtonitam fufeepit, ér* cum laude

(tdminißravit . Aggiugne Inno cenzo da Prato pag. 127., che Ec- clefiam Tridentinam adminißravit nfque ad annum Dni 425. not at Francus. Dunque non regge ciò, che avan za il noftro Sig. Critico nella Let tera intorno ^Alberto Vefcovo di Trento pag. 110. , che prima del Franco molto intorno alia Storia di Trento ave- va travagliato Innocenzo da 'Prato . Anzi vedefi dappertutto nella ftefta Storia MS. del medefimo Prato > che quefti ferviflì della Storia dei Franco ,, citandolo ben di fovente. QUARTINO

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Categoria:

Storia

Anno:

(1761)

Pagina 522 di 828

Cesarei dello fteffj anno 1164. portano la Data in Pavia,'e ne medefimi unque mai non vi comparisce il Vescovo noftro di Trento , come non vi fi efprime neppure nel Documento dall' Ughelli deferirlo . Oltreché fe fi folle quell'Augulìo portato nel 1164. nella Marca Anconitana, l'Aida Federici Imperatorìs non pare, che farebbe!! pian tata prope Ecclefiam S. Taterniani de Fano, ma bensì in Ancona , come Capo di quella Provincia; del che però dimoftra di non averne avuta notizia alcuna il Saraceni

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Categoria:

Geografia, guide , Storia

Anno:

1793

Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero

Pagina 392 di 582

Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello

Luogo: Rovereto

Editore: Marchesani

Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.

Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793 g.Primör ; s.Landeskunde g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793

Segnatura: II A-2.370

ID interno: 107489

o 378 secolo era dlvifa io tre line© , dalle quali sortirono fé famiglie di Selva* e di Brenta non murata. Nel 1193. avean quitioni col Vescovo Corrado di Trento per certi monti, la quale fu decisa da arbitri determinando che ! monti reftino in poffeffo dei Signori di Caldo- nazzo come fendo della Menfa di Trento. Il diftretto, eh’ era in controverfia nel documento U. 5. è de scritto cosi: Aß rata - t qua ilur Vìcentiam verfm in fufum ufque ad culmina montium. & a culmine montis m zujum ufque

fu quegli , che reffe la giurisdizione. Quelli nel 1242* giurò fe deltà al Vefcovo di Trento per tre Arimsnie e mezza in Vigolo di Vallato, che teneva in feudo dalla Meri- fa ( Doc. N. 9, ). Per quanto con probabil ragione altrove provai, egli preferì’ò la fu» giarifdizione dagli eccìdj dell’ esercito di Eceltno , ® contutto ciò confer- voffi i a benevolenza del Vefcovo di Trento , avanti a cui nel iLZL. riconobbe come feudo della Menta cosi }a gìurifdizione à il catello (Doc* N. 13,),Dopo % di lui

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Categoria:

Storia

Anno:

(1760)

Pagina 295 di 503

chi legge , fe fia del^ q. Monfig. Decano , e non anzi dell' Apologia la pura e pretta falfità e menzogna. II. Sappiali ancora, che nella Lettera intomo ^Alberto Vefcovo di Trento pag. 102. non fi rapporta Memoria più vernila della Santità c Martirio del Noftro Prelato, che 1' amica ifcrizion Roveretana, di cui fi afferma pag. 103-3 che pare l' accenni Martire , quando per altro noti pare, rna anzi la verità è, eh' effa Ifcrizione il di lui Martirio chia-. osamente efprime col Locus Martjrii

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Categoria:

Storia

Anno:

(1761)

Pagina 410 di 828