dove prevalgono la razza grigia da lavoro e da latte della Val Venosta, nonché la razza grande rossa da ingrasso della Pu steri a. Xon altrettanto progredita è invece l'industria, del buri-o e dei formaggi, perchè esercitata poco razionalmente e con metodi antiquati, cosicché il prodotto caseario serve solo al consumo locale; recentemente però andarono diffondendosi caseifìci sociali e migliorando il tipo e la conduzione delle malghe per la monticazione estiva. I migliori malgari provenivano
, anche prima, dal Regno e dal Trentino. G-li ovini (36,3 ogni 100 ab.) sono in una proporzione assai mag giore che nel Eegno (S,0 ogni 100 ab.), ma essi prevalgono sui coiti imi d'alta montagna dove si Iranno i prati magri, come nel capitanato di Silandro (93,3 ogni 100 ab.), pur essendo numerosi anche in Posteria e nell'Ampezzano dove si ha il pascolo sterile della zona dolomitica (Bru nice 58,6, Ampezzo 4<S,1 ogni 100 ab.). L'allevamento dei mini, molto meno esteso (9,7 maiali ogni 100
ab.), ha un rappòrto simile a quello medio del Regno (7,3), ma molto infe riore a quello dell'Austria (22,5). Esso si lia specialmente nell'alta Val Venosta (24,6 capi ogni 100 ab.) e nelle valli Sarentina e Passiria, mentre è scarsissimo nell'Ampezzano (4,4). Gli equini, data la montuosità della regione, sono abbastanza nu merosi (3,5 ogni 100 ab.) a confronto del Tirolo transalpino (2,8), ma l'allevamento non avviene che sul fondo delle grandi vallate, come la Pusterfa e la Venosta (capitanato di Brunico 4,8
statistica della Camera di Commercio di Bolzano, sarebbero di 61,1 ogTii 100 ab. residenti; contro 66,0 del Trentino e 49,3 del Tirolo transalpino. Di questi agricoltori molti sono piccoli proprietari, sebbene qui la proprietà non sia così suddivisa come nel Trentino. Nella parte settentrionale dell'Alto Adige (Pusteria, conca di Bressanone, bacino di Vipiteno) solo 0,1 °/ 0 del possesso fondiario appartiene a proprietari con meno di mezzo ettaro, il 2,3 °/ 0 a quelli con 0,5-5,0 ett., mentre il 24,0