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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 19 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
tempo, ma come è stato vissuto dagli attori di quella memorabi le e solenne giornata. Un sabato, un giorno di Santa Lucia, con la solita fiera per le strade di Trento, un gruppetto di perso ne usciva dalla chiesa di S. Maria Maggiore, dove aveva ascoltato una messa celebrata da mons. Mer- ler, e s’avviava, per la stradetta di San Giovanni, in mezzo a rovine di case bombardate, verso i giardini e il palazzo della Provincia. C’era un tricolore al bal cone, accanto al malinconico vessillo della

Provincia, con le sue strisce violacee che ricordano il princi pato d’una volta. La sala delle sedute, con il bell’emiciclo che è un peccato che sia andato disperso, aveva un’aria lieta, con le sue vivide luci che ricordavano i momenti nei quali era stata sala delle feste di quel nobile albergo della « Belle époque ». Sovrintendeva all'andamento della cerimonia quell'ot timo e preparatissimo funzionario che era il dott. Fer retti, segretario generale della Provincia (giacché non sarà il caso

di dimenticare che la Regione fu ospite e pigionale della Provincia fino a qualche anno fa); le norme di attuazione per la giornata si limita vano a poche righe della Presidenza del Consiglio, ciclostilate sopra quella ruvida carta a buon mercato che è in uso presso il Poligrafico dello Stato. L’ufficio provvisorio venne costituito dal più anziano d’età fra i consiglieri eletti: era il buon dottor Negri, che cam minava già un po’ curvo, aveva una voce flebile e sommessa; sotto i lampadari spiccava il vago

: « Mit dem heutigen Tag... ». Voce che poi si avrà modo di ascoltare spesso in Consiglio. Né si potrebbe dimenticare, sempre parlando del gruppo linguistico tedesco - ed è, purtroppo, fra quelli che oramai sono scomparsi, anzi prematura mente scomparsi - quel temperamento positivo e se reno di buon amministratore che era il dott. Karl Erckert, presente nel primo Consiglio regionale e no minato, poi, nell’ambito della Provincia di Bolzano, presidente della Giunta, incarico che mantenne, con grandi qualità

da autodidatta e da idealista vecchio stile. Certamente, Defant fu uno degli autonomisti più seriamente convinti e più vigi lanti sopra ogni passo della nuova istituzione. Per i comunisti, la provincia di Bolzano aveva man dato Bettini-Schettini, che portava una chioma argen tata sempre in movimento, una figure alla Jaurès; al l'estrema destra, Cristoforetti sviluppava la sua verve,

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 46 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
) non ci sarebbe nulla da fare. La sera di quella stessa giornata visita di Amonn e Raffeiner al consigliere di Stato Innocenti; il quale, illustrate le proposte dello Statuto, alla osservazio ne di Amonn «che si sarebbe trattato di un sacco vuoto », replica «che se fos se lui il presidente della Provincia di Bolzano, con una simile autonomia sa rebbe in grado di mettere nel sacco l'intero Governo ». Dal 10 al 16 gennaio 1948 Tutte queste giornate erano più o me no riempite di incontri dei delegati

portante sarebbe quanto che noi avrem mo detto alla gente una volta tornati nel Sudtirolo. Se avessimo affermato che una autonomia, anche migliorata, sarebbe impossibile ed inaccettabile, avremmo procurato soltanto danno e nessun vantaggio alla nostra popola zione ». Amonn, che aveva nel contempo fatto visita al Ministro austriaco Schwarzen berg, apprende che l’ambasciatore ame ricano non aveva fatto alcun passo a favore del Sudtirolo e che nella que stione della struttura (unione col Tren tino

al toatesini, con il consigliere di Stato Innocenti, con il ministro austriaco Schwarzenberg, con i trentini Elsa Conci, Luigi Carbonari, Danilo Paris, Ing. Guido de Unterrichter ed altri, di conferenze che si protraevano fino a tarda sera e spesso alle ore piccole del giorno successivo. In particolare av venne: nella mattinata del 10 gennaio l’incontro della delegazione sudtirolese con la Commissione dei Diciotto, par lava per primo Erich Amonn, poi Raf feiner, von Guggenberg e Volgger. Raf feiner annota

: « Ritengo che le nostre parole siano state bene accolte e che, comunque, abbiamo lasciato buona im pressione. Il presidente on.le Perassi dichiarò che in Commissione si sarebbe studiato il modo di consentire alla no stra delegazione di partecipare ai lavo ri di preparazione del progetto di Sta tuto ». Nella stessa giornata incontro Raffeiner Innocenti. Raffeiner chiede la formazione di collegi elettorali se parati per Trento e Bolzano. Il consi gliere di Stato lamenta l’atteggiamento della stampa

di lingua tedesca a Bol zano e particolarmente del « Dolomi ten » : a questo atteggiamento ed a quello della Curia di Bressanone, non ché del ASAR di Trento, si deve se il progetto di autonomia non è riuscito migliore. Raffeiner replica che « è im possibile impedire ai cani di abbaiare, mentre intorno tutti gli altri cani stan no abbaiando ». Nel giorno successivo (11) visita di Amonn, di von Guggenberg e di Volgger a Padre Leiber, consigliere per sonale del Papa, per chiedere un inter vento del Santo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 205 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
all’Italia nel 1919 insieme all’Alto Adige di lingua tedesca, ma appare oggi amministrativa mente frammentata, con le valli Gardena, Badia e Marebbe in provincia di Bolzano, la val di Fassa in provincia di Trento, e Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia in provincia di Belluno. Al di fuori di quest’area, per la quale i diritti linguistici della popolazione sono san citi da tempo, esiste poi in Provincia di Belluno 46 un’area di dialetto ladino-veneto 46 Il primo studio

critico sull’affermazione di una identità ladina all’esterno del territorio di tradizione tirole se in provincia di Belluno è quello di G oebl 1997. All’area ladina e peri-ladina della provincia di Belluno

11. Conflitti normativi: ladino vs. neo-ladino L’assurdo giuridico che riguarda le comunità tabarchine, correttamente tutelate in base alla legislazione regionale e duramente discriminate in base a quella nazio nale, non è l’unico legato alla sovrapposizione della 482 a forme preesistenti di riconoscimento. Per quanto il testo di legge riporti l’affermazione, in certo qual modo contraddittoria, secondo la quale (art. 18, comma. 1) Nelle regioni a statuto speciale l’applicazione delle

internazionali. Sotto questo aspetto, un esempio vistoso è rappresentato dal panorama della tutela delle comunità ladine: in questo caso infatti l’applicazione della 482 ha sovvertito, attraverso un’estensione considerata indebita dai diretti interessati, il fondamento della tutela dei Ladini come minoranza nazionale, consentendo l’aggregazione sot to il nome “ladino” di comunità che da tale condizione si chiamano esplicitamente fuori. Come è ben noto ai lettori di questa rivista, l’esistenza di una identità

“na zionale” ladina basata anche (ma non solo) sulla specificità linguistica è da tempo un fatto riconosciuto a livello istituzionale malgrado il mantenimento di divisioni amministrative che rendono per certi aspetti difficoltosa l’applicazione della tute la e la stessa percezione del territorio e delle genti che in essa si riconoscono. La minoranza nazionale ladina, riconosciuta e tutelata soprattutto in base ad accordi internazionali con l’Austria coincide infatti con l’area ladinofona passata

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 237 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
Commissione legislativa il 20.7.1960. Approvato dal Consiglio regionale il 24.9.1968. Rifinanzia, adeguandole in sede normativa alle esigenze della programmazione economica, le provvidenze regionali dirette ad agevolare la costruzione di nuovi alberghi o l'ammoder namento di quelli esistenti. Le realizzazioni avverrano in base ad un piano predisposto, per ciascuna Provincia, dall'Ente provinciale per il turismo competente; agli EPT è infatti delegata l'amministrazione della legge. I mezzi a disposizione

Disegno di legge n. 160 - «Concessione di contributi per l’esecuzione di lavori stradali in provincia di Bolzano ». Approvato dalla Giunta regionale il 5.7.1968. Approvato dalla Commissione legislativa il 26.7.1968. Approvato dal Consiglio regionale il 18.9.1968. Si tratta del terzo provvedimento del genere: la Regione interviene con un contributo del- l'1% annuo, per trentacinque anni, a favore di comuni altoatesini che hanno già ottenuto il finanziamento di lavori stradali dallo Stato

. Rendendo con ciò possibile alle amministra zioni comunali di sostenere lo sforzo finan ziario relativo. La legge di cui si parla riguarda la costruzione della strada Bolzano - San Ge- nesio - Merano, in tre tronchi. L’impegno per il bilancio regionale è di 19 milioni e 625 mila lire per il periodo ricordato: in totale 686 mi lioni e 875 mila lire. i Disegna di legge n. 155 - « Nuove provvi- j denze a favore dell'industria alberghiera ». i Approvato dalla Giunta regionale il 7.6.1968. Approvato dalla

sono 100 milioni annui per quindici anni: saranno impiegati nella conces sione di contributi in misura non superiore al 3 per cento sul 50 per cento della spesa am messa. La legge provocherà quindi una massa di lavori per circa 7 miliardi. Disegno di legge n. 175 - « Provvidenze per la realizzazione di opere, impianti o servizi complementari all’attività turistica ». Approvato dalla Giunta regionale il 7.6.1968. Approvato dalla Commissione legislativa il 26.7.1968. Approvato dal Consiglio regionale

il 24.9.1968. Sostituisce la legge regionale del primo luglio 1963, n. 19. Prevede la concessione, a favore delle aziende di cura e turismo o dei comuni che intendano realizzare o completare opere, impianti o servizi complementari alle attività turistiche, un contributo rateale annuo costan te fino al 10 per cento della spesa ammessa e per un periodo di dodici anni. La legge è delegata alle Giunte provinciali che la ammi nistreranno in aderenza ai piani economici, impegno complessivo per la Regione, 100

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1935
¬Le¬ tappe dell'economia Alto Atesina : relazioni al Consiglio Generale del Consiglio Prov. dell'Economia Corporativa, Bolzano 1933 - 1935
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Pagina 40 di 55
Autore: Mastromattei, Giuseppe / di Giuseppe Mastromattei
Luogo: Bolzano
Editore: Tipogr. Ed. S.I.T.E.
Descrizione fisica: 59 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Wirtschaft;z.Geschichte 1933-1935;f.Bericht
Segnatura: III 107.452
ID interno: 168422
dello Stato e quindi, i tributi nella Provincia .nostra non possono essere che quelli corrispondenti alla media degli altri Comuni d'Italia. Un miglioramento decisivo nella situazione finanziaria dei Comuni emerge ora attraverso un esame dei singoli bilanci del 1934 dal tipico indice rappresentato dalle sovraimposte fondiarie. Infatti nel 1934, sui 92 Comuni della Provincia solo 0 eccedevano il terzo limite ammesso dalla legge, men- ire 40 Comuni rimanevano tra il terzo ed il secondo limite

, 31 Comuni tra il secondo e il primo limite e 15 Comuni al primo, limite.. Per il 1935 i bilanci segnano un ulteriore miglioramento inquantoche altri 6 Comuni passano dal terzo limite a limiti inferiori. E' bene far .noto che sono state richieste e autorizzate sensibili riduzioni di aliquota di sovraimposta nei confronti dei seguenti 'Comuni: Laives, i Lasa. Monguelfo, Nalles, Naturno, Nova Levante, Ponte lsarco, Santa Cristina, Terlano, Vadena, Vandoies, Tesimo. I Podestà della Provincia di Bolzano

Va sottolineata l'importanza dell'esito oltremodo confortante e signifi cativo dell'ultimo Prestito Nazionale dei Buoni del Tesoro: le sottoscrizioni nella nostra 'Provincia superarono 15.000.000 di lire, suddivisi in numerose richieste di singoli dando, così all'avvenimento un valore politico e morale, superiore a quello già rilevante dal punto di vista economico. A seguito dell'ultimo Consiglio dei Ministri sono state pubblicate dello nuove disposizioni concernenti la cessione delle divise

e dei titoli esteri nonché dei mezzi di pagamento per le esportazioni. Trattasi di una materia quanto mai importante e delicata e che dovrà avere la più scrupolosa esecuzione. E' necessario rendere noto in tutta la Provincia che qualunque citta dino, che per qualsiasi titolo abbia rapporti patrimoniali e d'affari connessi a crediti, debiti, o possesso dì titoli esteri oppure italiani, emessi all'estero, prenda immediato contatto colle competenti autorità per farsi dettagliata mente informare sul

menzionati decreti dell'8 dicembre. Ai problemi generali della finanza sono strettamente collegati quelli delle Amministrazioni locali. Nella mia relazione del giugno scorso promisi che ogni inasprimento della pressione tributaria locale sarebbe stato evitato. Posso oggi affermare che tale promessa è stata mantenuta. Inanzi tutto è d'uopo ricordare che la imposizione di tributi locali non consente in nessun caso degli eccessi, già in linea di principio, esistendo dei limiti precisi sta biliti dalle leggi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1925]
Prospetto e carta a volo d'uccello di Bolzano, centro delle Dolomiti e dei ghiacciai
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Pagina 2 di 4
Autore: Fremdenverkehrskommission <Bolzano> / [Commissione Movimento Forestieri Bolzano]
Luogo: Bolzano
Descrizione fisica: 1 Faltbl.. - 4a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Bozen;f.Führer
Segnatura: I A-36.128
ID interno: 510874
Levante, Gardena, Funes, San Martino per Carezza, Cortina, Dobbiaco ecc. ecc. Il monte Calvario (un quarto d'ora) paesaggio diBolzano e della vallata Il Castello di Flavon può essere raggiunto in 1 ora «traverso un bellissimo josco di pini. (Vedi anche Gite in carrozza'). ,o Stallerhof (locanda) con fista stupenda ; vi si arriva lalCastello di Flavòn in 30 min. percomodo sentiero. Sulle sponde dell'Isarco vi sono 1 deliziose passegg. specialmente in primave ra: sulla sponda destra kerso Reticio

altipiani, nelle vallate e sulle cime (Renon, Mendola, Gardena, Funès, Alpi Sarentine ecc.). La vicina j stazione climatica di Gries attrae inoltre molti forestieri a Bolzano. - Quando poi il tempo è sfavorevole alle passeggiate, vi sono nella città stessa. Molte altre cose degne d'esser vedute. Essendo però l'inverno bolzanino ricco di giorni di sole, e non cadendo che poca neve, che si scioglie presto e lascia il terreno asciutto, anche d'inverno si possono fare della bellissime passeggiate. I Portici

a Bolzano-Gries. La Parecchia ÀI Castello di Flavon (Haselburg) si va per buona strada. Al Castello Roncolo (Runkelstein): rinomato castello allo sbocco della valle Sarentina, con interessanti affreschi, decantato da Scheffel ed altri poeti. A San Giovanni: una rupe di porfido alta 200m sopra il cosidetto ,,Maghena' t dietro il castello Roncolo ed il Castello Novale (Ried) nella va''* Sarentina. Alla cascata della Val d'Ega: per il romantico burrono fino al ponte, sotto il quale precipita la cascata

è un argine con giardini, lungo 1400 m. sulla sponda sinistra della Talvera é il miglior punto per contemplare il rosseggiare del Catinaccio. - Copratutto a Pasqua, nella stagione turistica estiva ed in autunno il movimento forestieri a Bolzano è animatissimo. Ma Bolzano merita di essere visitata in ogni Stagione. In primavera tutta la valle è un giardino di fiori, e sono particolarmente belle le passeggiate sulle prealpi, libere di neve fin su a 1300 m. È questa la I- Stagione più propizia per visitare

superiore ; da questa si gode una splendida vista su Bolzano-Gries, sul Rosengarten e sul Latemar; una poeteggiata camoda ci nor tu al ristorante Jìeichsrietilerliaf*- La ferrovia del Renön (Ritten) comincia in piazza Walther ed in ora 123 ci conduce per Soprabolzano a Collalbo. Presso la stazione iniziale della ferrovia comincia la cremagliera; il bellissimo e variatissimo panorama comprende la conca di Bolzano e le guglie delle Dolomiti che sempre più alte e più imponenti si drizzano dietro le prealpi

6
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 17 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
IL VIAGGIO IMPERIALE. 15 che in certi momenti ne Padre nò figli poteano proseguire. Nel volto del graziosissimo Monarca leggevasi il contentò, a vedere tanta ricchezza, sì bel gusto e i progressi d'in dustria della Sua Venezia, che Egli tiene per la gemma più preziosa della Sua Corona. In molti negozj entrò il Monarca per ammirarne più dappresso, o dirò franca mente, più paciüco quelle merci costose e finissime, e dappertutto esternò sensi di gratitudine, di partecipipa- ztone e di piacere

voli che in quest' oggi ottennero udienza da Francesco Giuseppe la più dignitosa era il canuto e caritatevole Pa triarca alla testa della Commissione generale di pubblica beneficenza. L'Imperatore e Principe della Chiesa, cono sciuto il bisogno di tante famiglie dalle paterne parole del provvido Pastore, assegnò 18,000 Lire A. a loro suffragio. Nello slesso tempo altre Persone ebbero udienza dall' Imperatore e molte Dame dall' Impera trice,, ed'in sollievo di certi poveri furono e dal Padre e dalla

tenera Madre largite somme ingenti. 23 Dicembre. L'Imperatore al Palazzo de' Dogi. — Dopo aver esami nato diversi Istituti- della Città recossi S. Maestà al Pa lazzo de' Dogi, ove per riceverlo erano stati fatti grandi apparecchi. Qui prese in particolare considerazione il Museo Archeologico, lg sale del Consiglio de' Dieci e delie sedute de' Senatori e finì colle prigioni sotterra nee. Passò alla Zecca, ove in onore dell' alta visita fu coniata una medaglia, della quale Egli degnossi pren dere due

. — Nella seconda festa il Pa triarca, Monsignor Multi, in compagnia del RR. Capi- • tolo fu ricevuto dall' Imperatore, il quale agli au- gurj di benedizione proferiti dal canuto Prelato rispose: «Tutto ciò, eh' io ho fatto per la nofetra santissima Chiesa cattolica, lo ho tatto per adempiere un mio do vere, e tutto che potrò fare per Essa, il farò con gioja, poiché io vado superbo a poter essere il Protettore della Chiesa. Io aspetto da tutti questi Signori un contegno corrispondente, cioè che Eglino

insinueranno ne' Miei Popoli i sentimenti d'attaccamento alla mia Persona». 27 — 30 Dicembre. Lutto a Corte. — I giorni susseguenti alle Feste del Natale furono alle Loro Maestà piuttosto tristi per 1' af fliggente nuova della morte dell' Arciduchessa Maria Eli sabetta, Vedova dell' Arciduca Rainer, e li trascorsero nella Residenza, l' Uno in affari di Gabinetto e l'Impera trice nello cure materne, ili qualche udienza, c ia atti di carità. Caccia d* anitre. — S. Maestà l'Imperatore venne invitato dal

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 7 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
6 IL VIAGGIO IMPERIALE. [M I. mediante il perdono a molti dei di Lui offensori la fedeltà, l'amóre e il giubilo intenso do Suoi Triestini diletti. L'augusto Sire cominciò il dì con una grazia della più ulta beneficenza. Egli ordinava, che a molli condannati di quelle Carceri Criminali venissero subi tamente aperte, le porte e fossero ricondotti in seno delle loro famiglie c che si tralasciassero molti processi pendenti per offese fatte alla Sacra Sua Persona. — Non è questo fra i tanti

'. Tonello, ove fermarono la Loro attenzione su parecchi legili dì forza imponente, e di solida, elegante struttura, fra i quali appunto il succitato venne alla presenza della Coppia augustissima fra il rimbombo dell' artiglieria della squadra di guerra e i suoni della civica banda gettato in acqua. Il Sigr.' Tonello industriossi assai per la marina, e colse ìogiit occasione per guadagnarsi co' suoi lavori la bene volenza e la stima dell' illuminato Monarca, il quale in questo dì festivo, volle

accordargli in ricognizione dei' prostati servigi la croce di cavaliere dell' ordine di Frali- pesco Giuseppe, che subitamente a bordo dell' «Adria» gli fu conferita dalle mani stesse del Commandante Su premo della Marina, Sua Altezza Serenissima Ferdinando Massimiliano. Nella baja di Muggia a bordo dell' «Elisabetta» l'Im peratore accolse una Deputazione dell' Istria condotta dal Presidente del Circolo di Pisino, la quale portava alla Sacra Maestà i suoi omaggi in nome della popolazione. Verso il mezzodì

le salve delle batterie annunciarono il ritorno al porto della Coppia Imperiale. L'Impera trice ritirossi tostamente nella Sua Residenza e l'Impe ratore recossi per brevi istanti al Molo-Teresa, dove furono eseguiti esercizj di tiro. Tieita «11* accademia di Marina, e al gabinetto Chinese del sigi, wtknsch. — Dopo dì ciò Sua Maestà in compagnia dell' Arciduca Massimiliano e di numeroso seguito di Corte recussi tanto alla Scuola de' Cadetti di Marina, come a quella dei Marinari, ed in ambedue volle

vedere Al cuni esercizi! d'arme, che riescirono, contro la Sua aspettazione, brillantissimi. Vi sì trattenne alcune ore, ed ebbe campo a persuadersi, quale importanza, sia posta in questi Istituti per l'avvenire della Marina au- . striaca. Le Loro Maestà Imperiali pranzarono in quel dì, che era l'ultimo della Loro Presenza in Trieste, da Sua Altezza Serenissima l'Arciduca Massimiliano, c poi ono rarono d'una visita il gabinetto Chinese del Sigr. Wünsch, che giù nella pomposa illuminazione del

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 363 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
Fiorenzo Toso R ührlinger , Brigitte: Il movimento “neo” ladino in provincia di Belluno, Col le Santa Lucia, Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan”, 2005, 426 pp. (= Ladins da Souramont, 1). Il corposo volume (426 pp.) apre la collana di studi e ricerche Ladins da soura mont del neonato “Istitut Cultural Ladin ‘Cesa de Jan’” costituitosi come espres sione delle comunità ladine di tradizione storico-culturale tirolese della Provincia di Belluno (comuni di Livinallongo del Col di Lana, Colle Santa

Lucia e Cortina d’Ampezzo) e delle rispettive Unioni ladine. La collocazione editoriale della ri cerca appare tutt’altro che casuale se si pensa che il lavoro (i cui risultati erano stati in parte anticipati nel 2001) 1 punta a illustrare da un lato le tappe dell’af fermazione, alla fine del secolo appena conclusosi, di un movimento a sfondo etnico-linguistico e culturale nell’area di dialetto ladino-veneto dell’Agordino, del Cadore e del Comelico, e dall’altro a proporre una panoramica della

situazio ne identitaria nell’alto Bellunese attraverso la presentazione dei risultati di una ricerca sul campo condotta nel 2000. Gli sviluppi delle problematiche connesse a questo tema avrebbero forse richiesto, all’atto della pubblicazione, un lavoro di aggiornamento, soprattutto ove si conside ri la stretta connessione intercorsa negli ultimi anni tra l’applicazione della discussa legge nazionale 482/1999 in materia di minoranze linguistiche storiche e la crescita di forme di attivismo culturale

legate alla promozione dei patrimoni linguistici da essa riconosciuti come meritevoli di tutela; ma la pubblicazione si rivela in ogni caso opportuna, poiché fornisce materiali e informazioni di prima mano che, per quanto appartenenti per certi aspetti alla “storia” più che all’attualità della que stione, restano oltremodo utili per la valutazione dei fenomeni presi in esame. Ap prezzabile è in tal senso l’intenzione dell’editore di sottolineare, in una situazione in costante evoluzione, come

“lo studio presentato in questo volume inquadra un momento ben preciso del processo evolutivo del sentimento dell’identità ‘neoladi na’ bellunese e non è condizionato dagli avvenimenti successivi”. 2 1 Cf. R ührlinger , Brigitte: Il movimento “neo” ladino nella provincia di Belluno. Alcune osservazioni relative alla ladinità soggettiva, in: “Bollettino dell’Atlante Linguistico Italiano”, serie III, 25, 2001, 109-130. 2 P alla , Luciana: Prefazione, 15. “Ladinia”, XXXII, 2008, 362-367 ISSN 1124-1004

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 365 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
processo di promozione culturale. Peraltro, il valore comparativo dei dati raccolti nell’area ladino-tirolese della provincia di Belluno consente di evidenziare uno stacco netto tra la percezione identitaria vigente nei tre comuni storicamente integrati all’interno della mino ranza “nazionale” ladina e quella che dobbiamo considerare acquisita in epoca più recente nell’ambito delle comunità cadorine e agordine; e anche, il livello di percezione di una ladinità che viene ritenuta più “vera” se riferita

bellunesi tradizionalmente inseriti nel contesto della minoranza “nazionale” ladi no-tirolese (o se si preferisce la definizione dell’autrice, nell’area ex brissino-ti- rolese), 73 in diversi comuni del Cadore e dell’Agordino, tenendo conto che i dati raccolti a Livinallongo del Col di Lana, Colle Santa Lucia e Cortina d’Ampezzo, dando per scontato il radicamento di una identità “storica” ladina hanno essen zialmente il valore di termini di confronto, per valutare e tarare le affermazioni

di “ladinità” nell’ area nella quale solo a partire dagli ultimi decenni si è affermata la problematica identitaria che è oggetto della ricerca. Il numero non elevato di intervistati per un’area geograficamente estesa e per una popolazione stimabile in diverse decine di migliaia di persone è bilanciato dalle oculate scelte effettuate dalla R ührlinger , che ha coinvolto esponenti di diverse fasce d’età, classi sociali e contesti ambientali e ha tenuto salutarmente conto, an che in fase di commento, del

diverso coinvolgimento dei soggetti nelle problema tiche trattate: poiché, se è ovvia la differente interpretazione che il classico “uomo della strada” potrà dare della questione linguistica rispetto all’esponente di un movimento o gruppo culturale, altrettanto utile si rivela la raccolta e il commento di ambedue i punti di vista, considerando anche la visibilità e il ruolo trainante nell’ambito della comunità (anche agli occhi delle istituzioni di riferimento) di chi si fa promotore di un determinato

al contesto la dino-tirolese dagli stessi intervistati delle altre aree, fatto che si ripercuote anche sulla valutazione dell’opportunità e dell’efficacia dei provvedimenti legislativi attuati (o meglio, ai tempi dei rilevamenti della R ührlinger , appena approvati) in favore dei patrimoni linguistici minoritari. L’impressione che l’osservatore esterno ricava dai materiali offerti in questo lavo ro è dunque quello della irriducibilità a una fenomenologia (culturale, linguistica, antropologica...) unitaria

10
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 31 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
Milano. I IL VIAGGIO IMPERIALE. 27 Dna Depntasione di Mantova ad odierna Imperiale. — 11 A 2 vennero presentati all' augusto Sire da Sua Ecc. il Sigr. Dr. Burger i Deputati della città di Mantova, i quali, offerti a Sua Maestà i loro omaggi, Lo pregarono nel Suo viaggio benefico d'una visita. Sua Maestà in tale occa sione s'informò a puntino dell' accaduto spiacevole di Mantova e disse loro, che nell' esame e nella condanna de'complici deve venir esercitata la più severa giustizia

u cavallo anche il valoroso Sovrano col semplice seguito di pochi Ajutanti e dopo di Lui vi giunse in car rozza l'amabilissima Regina colla piccola Arciduchessa Sofìa. Finita la mensa, le Maestà Imperiali portaronsi al Teatro della Scala per sentire «gli Ugonotti», opera interessantissima, che riscosse i più forti applausi. ie-17 Febbraio. Udienze imperiali. ~ Persone di differenti classi for micolavano già di buon mattino nel Palazzo della Resì- denzaJ Tutti si disponevano, alti e bassi, a presentarsi

, vedere a ca.- valcare-là giovane Imperatrice. L'eccelsa Dama maneg gia il destriero coli' abilità più maschia e vi siede si cura , facendo di tratto in tratto una galoppata, un volo senza punto scomporsi un poco. Durò quella gita un' ora e mezzo, e se le Loro Maestà abbiano avuto seguito, tèi- puoi immaginare. Elleno furono sempre in mezzo. . ad un nembo di popolo, che nella giovane Coppia im parò a conoscere un Padre ed una Madre 'della più be nevola sollecitudine. * 18 Febbrajo.. Francesco Giuseppe

I. k in Monca. — Ballo alla Scala. — Il popolo di Monza tutto beato nella nuova dignità non tralasciò , mezzo ed occasione di palesare al grazioso Monarca la sua gratitudine;. Ä Sua Maestà l'Imperatore piacque d'altro canto sempre albergare fra le mura della : vetusta Residenza di Teodolinda, ed il 18 la visitò nuo vamente e vi si trattenne molte ore. . Que' cittadini ac colsero il Principe munificentissiuio colle più calde ma nifestazioni, ed Egli in contraccambio vi visitò gli Ufficj primari!. il Ginnasio

devote della Nobiltà. L'accoglimento vi fu strepitosissimo, e non meno entu siastici risuotìarono i saluti della folla alla partenza dal Teatro dell'amatissima Coppia. ZO-24 Febbrajo. Decreto dell' I. R. Governo. — Rivista militare. — Scritti Sovrani. — Gita artistica dell' Imperatore. — Sua Maestà l'imperatrice in pü istituti. — i Milanesi amano quanto- mai andare nel Carnevale qua e là mascherati, poter far liberamente sulle vie i lóro spassi, e ne' giórni del Corso si divertono gettare a larga

11
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 13 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
1849, il debito ancor rimanente di I3;042,8ÓO di Lire. La puossi dire grazia della più alta munificenza Sovrana, che ti venne da Lui prestata per liberarti da inciampo nel tuo futuro operare. Là séra era stata riservata per l'imponente diver timento della «Regatta», ma il tempo cattivo non la permise e venne differita? Durò quella burrasca alcuni giorni; né' quali non credere, o Lettore, che l'illustre Monarqa abbia temuto di mettere il pie fuòri della Reg gia. Tult 1 altro: Egli sapendo più clie

' Austria! 0 giorno so- ;lenne pe* sudditi e pel Re! I primi pregarono sul di Lui capo la celeste benedizione; ed Egli si rese più granàè, immortale con atti della più alta grazia e cle menza. 0 quanto stupirono i Veneziani, ed in un si ralle grarono a leggere nel foglio ufficiale i due scritti del ma gnanimo lor Signore diretti al bravo Suo Maresciallo,. Conte Radetzky! Essi suonano così : «Caro Maresciallo Conte. Radetzky ! Ho risolto, di levare totalmente il sequestro, al quale .fu sin qui sottoposto

l' avere dei fuggiaschi politici del mio Regno Lombardo-Veneto. ' Ella prenderà subitissimo le necessarie disposizioni, affinchè ogni possesso gravato di Sequestro venga rimesso libero a coloro, che se ne dichiarano Amministratori in nome dei.proprietarj, In egual tempo Le «lo la facoltà di accordare ai fug giaschi politici il ritorno, se lo demandano, ne'Miei Stati, sotto la condizione però, che si obblighino di mantenérsi fedeli c leali Miei Suddili. La incarico della pronta pubblicità di questo mio

in Venezia quest' ultimo graziosissinio e clcmcn- lissiino Decreto Sovrano, furono aperte le porte delle prigioni e a quegli sgraziati permesso di ritornare nel grembo delle loro famiglie. Più cordialmente non poteva l'Imperatore d' Austria solennizzare questo giorno importante, memorando. 9 — 8 Dicembre. Sempre nuove manifestazioni della clemènza So li 3 Dicembre leggevasi uno scritto Imperialo pubbli cato dalla Gazzella Ufficiale, col quale Sua Maestà 1' au gusto Imperatore accorda 1'-annuo importo

di 20,000 fiorini pel mantenimento della Chiesa di San Marco. I Membri della Congregazione Centrale. — Più tardi di nuli! altro parlavasi, che del modo cortese; obbligante, nel quale i Membri delia Congregazione Centrale di Ve nezia erano stali ricevuti dal loro Monarca. Egli ralle- grossi vivamente a rivedere in attività questi Patro cinatori de' pubblici desiderj, e di poter conoscere immediatamente dalla loro bocca i bisogni e le brame del paese. ' Visite dell' Imperatóre e dell' Imperatrice a molti

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 16 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
u IL VIAGGIO IMPERIALE. [M 1. Chiaramente e con forza il sole risplendeva su quella scena animata e sulle fabbriche di marina or nate a festa dall' Ammiraglio di porlo Cavaliere ile Polli. Sua Ecc. il Governatore e Maresciallo Bar. Mertens, le Autorità civili ed ecclesiastiche della Città, il Corpo degli Ufficiali di terra e di mare accolsero con pro fondo rispetto la Coppia Imperiale, che subito, pas sando frammezzo una Spalliera di soldati di marina, re cossi all' Arsenale, al cui ingresso

splendore antico. A quest* atto solenne seguirono salve da tutte le parti e poi fu cantato il Tedeum. L'ispezione delle truppe, dei neo-compiuti lavori e delle navi di lìnea giacenti sul vascello del cantiere oc cuparono grandemente e per lunga pezza l'attenzione del Monarca, che si compiacque di tutto ciò che vide, e che negli affari del più alto momento-pel bene de* Suoi Stati è sempre instancabile. Non meno si rallegrò l'eccelso Imperatore dello stato della Sua flotta. La fregatta «Schwarzenberg

; e l'Evviva, che Francesco Giuseppe I. innalzò al prosperamento della forza navale dell' Austria, infuse brio e allegrezza nel cuore di tutti. Eccoti, o lettore, il Sovrano più potente d'Europa vivere da amico, da fratello iti mezzo ni Suoi Servi più fedeli e piti forti. Volgi i tuoi occhi e vedrai bellissime fiamme variopinte, archi trionfali eretti sopra le macerie di secoli e secoli, clic risplendono; tutto il portò piace volmente illuminato, e così tutti i vapori da guerra. La città stessa' senza

l'eccezione della più misera capanna lia quantità di lumi, e s'ella non t'offre traspaventi e begli scherzi.come hai veduto ultimamente a Venezia ed a Trieste, offre però abbastanza, perchè ha fatto il possi bile. Allorché le Loro Maestà sedute entro piccolo, ele gante palischermo passarono il porto, uscirono da tutte le bocche delle navi da guerra non palle, ma fuochi del Bengalo, che le circondarono d'una vampa come fos sero state in preda alle fiamme. Lo spettacolo fu ma gnifico, e certamente di grande

interessò ad ognuno, che pensi al passato; al presente ed al futuro (li quello spazio illuminato. La Coppia Imperiale e tutti gli altri illustri Perso naggi di seguito recaronsi frolle acclamazioni della mol titudine all' arco trionfale, che segnava l'ingresso in Pola; attraversarono a piedi la città raggiante di luci e di gioja ed onorarono poi della Loro presenza ed atten zione due rappresentazioni cornicilo nel Teatrino civico sostenute con vera maestria da varii Ufficiali, e dallo mogli e figlie

13
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 29 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
esperienza e dall' amore dell' illustre fondatore, Sigr. 51. Barozzi, diedero alla presenza dell' eccelsa Coppia provo molte ed in vero incantevoli della loro idoneità. Fra.'gli allievi distai- guonsi alcuni nella musica; ed uno di essi, certo Cesare Luvoni, che dall' amoroso Padre ebbe il regalo d'un bellissimo Pianoforte, espresse all' Imperatore la sua ri conoscenza mediante un Inno da lui composto ed im presso nella Stamperia dell' Istituto stesso. Le Maestà Imperiali esaminarono in diversa guisa

solennemente dai Canonici e dall' illustre Pre lato, il quale ringraziò il generoso Monarca del dono graziosisshno, che, come or ora notai, Egli volle asse gnare alla riparazione delle vecchie mura e dell' interno del Tempio. Gli augusti Personaggi presero a consi derare le preziose antichità che vi si conservano; e l'Im peratore, vero Principe della Chiesa, promise al Reve rendo Prelato, che farebbe ineseguito ancor più a decoro di quella magnifica Casa di Dio. Alla line fu cantato il «Domine salvimi

fa e-Imperatoren!» ed in un attimo quegli spazii sì riempirono di devoti per implorare le più copiose benedizioni siili' augusta Famiglia Imperiale. Kamine Sovrane. — Nel dì SCgllCljte SÌ seppe, che Sua Maestà degnossi graziosissimamente di stabilire a Presi denti delle Accademie per Scienze, Lettere ed Arti in Milano e Venezia i Vicepresidenti delle stesse, Dr. An drea Verga e Dr. Lodovico Manin; a Vicepresidente della detta Accademia di.Milano Sua Ecc. Baron Vaca ni ed a Segretario della stessa il rinomalo

Isterico Cesare Canlù; finalmente a Vicepresidente di quella di Venezia Ferdi nando Conte de' Cavalli. Visita ai varie chiese. — Prima del mezzodì Is Loro Maestà uscirono per entrare nelle Chiese più ricche e pivi belle di Milano. Considerarono lungamente quella di ' Santa Maria della Grazia e alcune parti del Convento de' Domenicani, il cui refettorio è fregiato de' htvori del sommo Leonardo da Vinci. Al ristabilimento di queste pitture danneggiate dai francesi nelle guerre della Re pubblica

l'artistico Monarca assegnò grossa somma ed ancora il capitale di 20,000 Lire per innalzare'un mo numento a ricordo perpetuo dell' eccellente artista. Fu pur visitata dalle Maestà Imperiali la Chiesa di Maria a S. Celso, e quella di S. Maurizio, che sta sotto il patrocinio dell'- illustre Duca Lìtta. Quest' uomo di stintissimo, che gode la benevolenza della Famiglia re gnante, ebbe l'onore di accogliere in quest' ultimo aK bergo di Dio la Coppia Imperiale, e di mostrarLe i molti capi d'opera, che

14
Libri
Anno:
1867
Compendio della vita della venerabile Serva di Dio, la Madre Giovanna Maria della Croce di Rovereto
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Pagina 123 di 265
Autore: Giordani, Lodovico / [Lodovico Giordani]
Luogo: Trento
Editore: Seiser
Descrizione fisica: VII, 352 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: I A-764
ID interno: 158847
mata Provincia di S. Vigilio, colla podestà alla Àbhadessa ed alle monache di fare statoti, co stituzioni, decreti ed ordinazioni per la più esatta osservanza della professata Regola; disposizioni tutte da essere prima rivedute dagli stessi Su periori della nominata Provincia, esaminate quindi ed approvate dalla Sacra Congregazione dei Re golari ; e quando una volta sieno approvate non possano più mutarsi senza la licenza della Sedo apostolica. Con quanta allegrezza sia stato ricevuto que sto

Breve dalla pia comunità, e massime da Bernardina, difficile è lo imaginario, impossibile fi dirlo. Renauti a Dio caldi e solenni ringrazia tile nti del beneficio, posero mano immantinente alla fabbrica del monastero con denaro della contessa, Anche Bernardina, oltre allo sborso di fiorini 1500, elfi era P importo fissato per la dote di ogni monaca, comperò col suo e donò al mo nastero una casa, un giardino ed una torrioella attigui al palazzo Simoncini cìfi er no proprietà dì Antonio Tonelìi

di Nego abitante in Rovereto, Di conserva colla fabbrica delle abitazioni si co- ■ min ciò a circondar tutti quegli stabili di un grosso muro ..di clausura; ein pari tempo si die 7 princi pio alle erezione della Cappella interna (premes savi con gran solennità la Benedizione della prima pietra) che-sorgen dedicata alla B. V. M. di Loreto e modellata sulla forma della Santa

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 276 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
aio TRÉ nel vedere una facciata eretta avanti po chi anni e miseramente deturpata. I dintorni della città non sono i più ameni} verso oriente sorge una 1 ,serie di colline di qualche attraenza, ma la salita è ripida; questa costa è seminatala ville di piacere ove si recano i cittadini più doviziosi nei mesi autunnali. À ponentè sorge altissimo il monte Rondone, diru pato e scosceso ai suoi fianchi ; in mezzo al-piano della valle s’erge quella rupe meravigliosa chiamata un tempo' la Ver nice

» ed ora Dos Trento, 1» quale con servò i fasti dell’antica grandezza romana in queste contrade colle lapidi e coi fran tumi dell’ edificio grandioso che sorgeva sulla stessa. Crollato .coi secoli l èdificio , vi tennero i vescovi dei cervi come luogo di piacere; passò in privata proprietà, e dopo l’anno 4848 gli Austriaci vi eres sero un forte, ben non sappiamo se a guardia della città o dei nemico che -po tesse venire dalla strada delle Giudicane, ove di fatto i Francesi nell’anno 1703

si presentarono e da quella rupe bombarda rono per tre giorni la città. Essa non si arrese, e il nemico ritornò per quella stessa via per la quale era venuto. Lo rupe sorge a ponente della città e fra l’uno e l’altra scorre maestoso il fiu me, descrivendo un grande arco che at- tualinenic si medita di correggere, retti ficando il corso per agevolare il passaggio olla strada ferrata , che verrà fra breve costi ulta, e per sanare il paese dalle fre quenti 'inondazioni del fiume. Al piede della rupe si diiilà

un piccolo villaggio appellato Piè di Castello, e il nome stesso, ci è prova della rocca che'ai tempi io-; mani sorgeva sul dorso di quella rupe. Presso il villaggio si trova l’ antica chiesa di Sani’Apollinare , la quale porta le im pronte di costruzione dima rimtìlissiida antichità. Ne’ suoi pilastri esterni si veg gono dieci pezzi dV pietra, che sono fram menti di ornali d'architettura a sei lapidi, parte intere e parte spezzate , dei tempi romani.’Onesti frantumi provengono dal fabbricato romano che

sorgeva sopra la rupe. - ' '\ A! mezzodì della città, è ancora rimar cabile il palazzo delle Albere, che si crede architettato dal Samnicheli o dal Sci lio, e benché da lungo tempo abbandonato, conserva ancora le sue bellt forme} non però i dipinti a frese© (Èie vi si am mira vano, i quali furono guasti da un incen dio, e poscia dalle intemperie cui resta rono esposti per molti doni. Al presente TRE è ridotto a casa colonica del signor de Bassetti che n’è proprietario. Pocó sopra questo palazzo

16
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 182 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
132 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze possibile, con molta corda, valersi delle poco marcate costole rocciose, separanti i canaletti, sulle quali ci si può assicurare; tuttavia queste traversate esigono molta abi lità in chi guida e sicurezza di piede in tutti i componenti la cordata. Al piede delle torri si giunge poi al termine superiore della Harpprechtrinne, irta di rocce spor genti qua e là fantasticamente dal ghiaccio: a seconda della quantità di neve essa è più o meno

larga e la si traversa con cura sebbene il pendio non sia fortissimo - pericolo di cadute di pietre - ; dall'altro Iato di essa una roccia offre una sicura posizione per il primo della cordata. Senza risalire troppo presto verso la cresta si traversa an cora un tratto nel fianco orientale della penultima grande torre fino ad un marcato spigolo di roccia per il quale, senza speciali difficoltà, si perviene sulla torre e per ciò quindi sulla cresta. Pochi minuti lungo essa, superando una piccola testa

rocciosa, portano all'ultima torre (con cornice tenersi alquanto al disotto sul versante O.) che si supera pure senza speciali difficoltà alquanto a sinistra dello spigolo per guada gnare cosi il tratto nevoso pianeggiante al vero Vorgipfel. È però altrettanto e forse ancor più consigliabile - come usano le guide di Santa Caterina - di scavalcare lo spigolo E. della penultima torre e, traversando su roccia e neve senza speciali diffi coltà in lenta salità verso N., giungere ad un canaletto di roccia

nel fianco E. della bassa bastionata che fascia da quel lato il Vorgipfel. Pel canaletto o, se vetrato, per le rocce della sua destra (N.) che offrono un passo non facile, si guadagna in poche bracciate un pendio di neve e subito dopo la cresta, pochi metri a N. del Vorgipfel. Di là, tenendosi o sul filo o sul fianco O. della cresta, appoggiata come lingua sottile su una larga base, si perviene, eccetto che per i primi passi, in comoda pas seggiata al termine sud della cresta terminale là ove

la raggiungono le comitive sa lenti dall'Oberer Ortler Ferner e in pochi minuti alla vetta. - Ore 2 a 3 dal Punto 3720, i[4 d'ora dal Vorgipfel. Varianti: I) Qualora le condizioni della neve nelle traversate sopra l'Harpprechtrinne fossero così cattive da minacciare di partire in valanga, si potrà seguire questa va riante che, sebbene offra una arrampicata veramente difficile, è, oltreché sicura, molto più interessante e, tranne una sola torre, fa percorrere l'intera cresta: Una ventina di metri prima

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 155 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
MAZ Abitanti 325, case 29. Estimo fior, lucrali. 8636 car, -15. 'Villaggio situato alla sinistra de! Noce, 3 miglia a settentrione da Mezzolombardo, Esso è il primo villaggio che s’ incontra n destra entrando pel passo della Roc chetta nella valle di Non. Curazia filiale della paroechia di Vigo, decanato di Mezzolombardo. MASSIMENO. Circolo di Roveredo, co mune del distretto dì Tione. Abitanti 3il, case 27. Estimo fior. mera«. 5335 car. 57. Villaggio della valle di Rcndenu situalo olla sinistra

del Sarca 7 miglia a setten trione da Tione. Curazia filiale della paroechia di Iìen- dena, decanato di Tione. MASSONE. Frazione del comune di Ollresarca, distretto di Arco, circolo di Ro veredo. Villaggio con espositùra filiale della pa recchia e decanato di Arco. Abitanti 509. MA STELLINA. Circolo dì Trento, co mune del distretto di Male. Abitanti -!37, case 21. Estimo fior, meran, 5050 car. <12. Villaggio situato alla sinistra del Noce 3 miglia a ponente da Male sulla via della valle di Sole

. _ MATTARELLO. Circolo di Trento, distretto della città dello stesso nome, forma un comune coi villaggi Mattarello di sopra e Vaisorda e eoi casali Àcqua- viva, Novaline e San-A 7 ieenzo. Abitanti 4578, case -479. Estimo fior, meran. -438,325 car. 50. II villaggio di Mattarello è sulla via postale che da Roveredo conduce a Trento, da cui giace 3 miglia e mezzo a mezzo giorno. Il territorio di questo comune è fertile e tutto coltivato a vite e gelsi come si pratica generalmente nelle vicinanze di Trento

. Curazia filiale della paroechia di Santa Maria maggiore della città di Trento, de canato dello stesso nome, MATÀSSON. Frazione del comune di Vallarsa, distretto di Roveredo, circolo dello stesso nome. Villaggio di 22 case situato alla sinistra del Leno con espositùra filiale della po- rocchia di Vallarsa decanato di Roveredo. Abii ariti 387. MAURERT. Frazione del comune di Terragnolo, distretto di Roveredo, circolo dello stesso nome. MAZXAN1GO. Trazione dei comune di MEN 90 Civezzano, distretto dello

stesso nome, circolo di Trento. MAZZIN- Circolo dì Trento, distretto di Fassa, forma un connine col villaggio Fontana* di sopra e coi casali Ctampe stali e Fontanaz di sotto. Abitanti 482, case 67. Estimo fior, meran. 9257 car. 4'8. Villaggio situato alla destra dcll’Avisio, 3 miglia ad oriente da Vigo di Fassa. Espositùra filiale della paroechia e de canato di Fassa, MEANO, Circolo di Trento, distretto di Lavis, comune composto dei seguenti villaggi, Menno, Cortesano, \igo, Gazza- dina e Gardolo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 33 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
194 Appendice I. Distretto di ROVERETO. — Il Capitanato distrettuale comprende ammini strativamente tutta la valle Lagarina e convalli, insieme a piccola parte della valle superiore dell'Astico, con oltre 52.000 abitanti. Esso è poi diviso nelle seguenti giudicature: 1° distretto della Pretura urbana di Rovereto, con circa 21.000 abitanti, ripartiti nei Comuni di Rovereto, Besonello, Calliano, Folgaria, Lizzana, Marco, Noriglio, Isera, Sacco, Terragnolo, Trambilleno, Yallarsa, Villa Lagarina

, Avio, Borghetto, Chizzola, Santa Margherita, Pilcante e Serravalle. Bovereto (circa 1 0.000 ab., a 214 ni. sul livello del mare). — È sede del Capitanato distrettuale ; del Tri bunale circolare e della Corte d'assise pei finitimi di stretti; della Pretura urbana ; della Camera degli av vocati, per il circondario giudiziario; della Camera di commercio ed industria, stendente la sua giurisdizione su tutto il Trentino (360.000 ab.) ; e sede d'una fi liale della Banca Àustro-Ungarica. Appartiene alla

, solcato dall'Adige, percorso dalla ferrovia e da varie strade postali e carreggiabili, si presta a tutte le coltivazioni delle nostre pianure ed è dai suoi abitatori coltivato con grande cura. Un poggio isolato, nei pressi della stazione ferroviaria, detto Doss' Circole, consente di abbracciare con un solo sguardo il panorama grazioso della piccola città e girando all'intorno tutto il pano rama dell'incantevole bacino roveretano e delle alte cime che Io chiudono. Rovereto ha tutti gli agi di una città

si veggono ancora dipinti a fresco i ritratti di tutti i podestà veneti, che tanta orma di saggio governo quivi lasciarono. 11 Castello è, fra gli edilizi pubblici di Rovereto, il più cospicuo ed antico. Le sue origini sono anteriori al mille, probabilmente longobarde. Fu ricostrutto verso il 1300 da Guglielmo di Castelbareo, fattosi si gnore di gran parte della valle Lagarina. 1 Veneziani lo ingrandirono e fortificarono meglio, secondo le esi genze militari d'allora, costruendo il massiccio torrione

dalla parte del Leno, che ancora oggi domina da quel lato la valle. Fu, nelle vicende di quegli anni fortunosi, varie volte assediato, bombardato ed in parte anche incendiato. L'Austria, nel 1782, ne fece demolire le fortificazioni e lo ridusse a semplice caserma, ufficio al quale anche al presente è riservalo. Dal torrione del Castello si ba una magnifica vista su tutto il ter ritorio circostante. Il Palazzo della Pubblica Istruzione, già Alberti— Poja, costruito nel -1772 e comperato, per farne

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Pagina 24 di 481
Autore: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Luogo: Trento
Editore: Seiser
Descrizione fisica: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie
Soggetto: g.Duino / Schloss
Segnatura: II A-1.623
ID interno: 137259
Questa paco trovava nel Monastero degli Eremitani in Aquila il Beato Antonio della Torre, disceso in quinta generazione da Corrado Mosca, figlio di Napo, Venuto alla luce in Milano nel 1424, dove vivevano i suoi genitori Francesco della Torre ed Agncso Contessa di Guastalla, Antonio corso per la via della santità con quel medesimo ardore, che spinse Ì suoi antenati per la via della gloria. In lui come in loro trovossi quella grandezza d’animo, che tutti ereditarono dal loro avo Martino

, il crociato ed il martire. Ma conscio che l’umiltà è fondamento d’ogni piu eccelsa virtù, Antonio tenne sempre studiosamente celate le opere straordinarie della sua santità, clic rifulsero sul candelabro soltanto alla sua morte, avve nuta nel 1494. Ond’ è che il Pontefice Clemente XIII per culto immemorabile lo ascrisse al catalogo dei Beati. Le suo reliquie si riposero nella Chiesa di Santa Lucia, presso il Monastero che fu per tanti anni la sede della sua operosa carità c dove Dio si rese mirabile nel

suo Santo per isiupendi prodigi. Voglia quello spirito eletto continuavo la sua protezione alla illustro Prosapia clic ha segnato la vita del Beato Antonio della Torre fra le più belle glorie della sua Casa Erede dell’umiltà di Antonio fu il Cardinale Michele della Torre , la cui effigio nella Sala dei Cavalieri non va dimenticata, Discese anch’egli dalla stirpe di Napo diffusasi in Udine, Vicenza, Padova, Cremona, Ascoli c Macerata. Mi duolo di non potermi disten der© a narrare per singolo

lo prestantissime qualità che l’adornavano, di cui furono testimonio per più anni l’alma Città, e quella di Peru gia, che Michele resse come legato; ma principalmente i segnalati servigi eh’ egli rese alla Gli iosa dopo che, assunto da Paolo IV al Vescovado di Con oda, sedotto fra i Padri del Concilio di Tronto e fu spedito alle Corti di Enrico II c di Carlo IX di Francia, finché da Gregorio XIII fu insignito della romana porpora. Un solo tratto della sua vita è sufficiente a mostrare chi era Mi chele della

Torre *. Morto Gregorio XIII, o conosciutosi clic sopra '* Vedi Giambattista Cotta — Vita del Beato Antonio della Torre — •Aquila J7B0, Non meno di cinquantaduc autori parlarono più o meno distesa mente di questo Beato. ; • . ’ ' v 1 Archivio di Duino, Carteggio di Raimondo Paolo della Torre ed Apogr. A. pag. 228 e segjr. Fa meraviglia che il dotto Barone de Hübner nella sua opera Sis.de- Quint, abbia omesso o, se si vuole, appena toccato di volo a pag. 203 del voi. I. questo importante episodio del

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 310 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
modi e metodi praticò In congre- zione, e direttamente e col sussidio'delle parrocchie per distribuire le elemosine di fondazione; ma la esperienza le addimo strò lutti insufficienti per la tenuità di quelle. Per il che institui essa nel di 44 febbrajn 4851 le commissioni elemosiniere,' sulle norme di un suo .orditi a means 4G settembre 4849. pubblicato colle stampe. Si eressero tre commissioni, e per cir condario delle medesime'si ritenne la di visione della città nelle tre parrocchie della

cattedrale, di Santa Maria e S. Pietro. Ogni parrocchia si divise in quartieri o eruppi di caseggiati. La parrocchia di. Piedicastelb e la curazia esposta della' Vela allo commissione elemosi- co n _ . — , iiiera di Santa'-Maria. Ugnano dei 27 quartieri in cui è ripartito il, territorio comunale ha un elemosiniere residente in quello assegnato,. 11 parroco è'il direttore della rispettiva commissione elemosiniera di parrocchia. L’ufficio di elemosiniere è quadriennale. Tutte e tre le commissioni - sono

una sezione dèlia congregazione di rarità e con quésta corrispondono, ed il corpo di tolte e tre è presieduto (ini con sigliere relatore dei fondi pii elemosinieri, Il pio officio dell« commissioni è quello di regolare la carità, dì sorvegliare ì poveri sussidiati, di scoprire In falsa mendicità , di stimolare, coadjuvare .e dirigere » po veri al lavoro, di cooperare al sempre maggiore sviluppo ed al mantenimento dello spirilo caritatevole fra i cittadini , di determinare lo stato della indigenza

ne! comune, le sue cause, gli effetti dei snssidj, * e nuote esigenze. Alle adunanze delie commissioni unite, che devonsi te nere almeno una volta all anno, è attri buito _ di-ripartire le rendite e collette ele mosiniere, di formare le generali classi di sussidio, di fissarne l'importo, di adottare ® disposizioni per I’ acquisto e per la di» strihiizlone de'generi in natura e dei cne- fliemall 4 domicilio, di stabilire il modo © li tempo della erogazione de’soccorsi e di prendere altre generali

determinazioni TRÉ richieste dulia necessaria uniformità di azione. I poveri per essere soccorsi de vono insinuarsi ài rispettivo elemosiniere, il quale nsnime in uii protocollo n stam pa le. prescritte indicazioni e raccoglie le opportune notizie con ricognizioni domi ciliari. Ogni commissione elemosiniera viene convocata' dui parroco direttore ogni mese almeno, e questa rivede i prospetti de’ poveri insinuati, gli ammette o gli eli mino, gli classifico, esamina' Io stato' della indigenza e fa proposte

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