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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 219 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Ortler -Königsspitze verso la scoscesa base meridionale del gran torrione al termine della cresta S. della Cima della Miniera. Per lunghe, faticose ed erte chine di detriti si giunge al centro della parete, ad una minuscola valletta spesso nevosa ; poco più sopra, nelle rocce, è la miniera di ferro abbandonata quotata m. 2871 che diede il nome alla montagna, al colle ed al ghiacciaio omonimi. Verso quest' ultimo si traversa al piede delle rocce in direzione

E. per una inclinata terrazza di detriti sostenuta da una scoscesa bastio nata; si arriva cosi nell'angolo tra la roccia e la Vedretta della Miniera, là ove questa si rompe in una stupenda selvaggia cascata di seracchi. Immediatamente sopra ad essa si perviene scendendo diagonalmente per rocce facili cosparse di detriti ; girando ancora un paio di crepacce enormi, pericolose (tratto spesso non facile), si è presto fuori di ogni difficoltà nel pianeggiante bacino del ghiacciaio, uno degli angoli più

remoti e tranquilli del gruppo: seracchi sopra e sotto, altissime scoscese pareti di roccia all'intorno; all'indietro la bella catena delle Cime del Forno e del Confinale - ore 2 circa dalla Baita del Pastore. Attraversando le chine unite (badare però qua e là a possibili crepacce masche rate) del bacino in direzione orientale, giunti alla parete della montagna, si rimonta una ripida china di neve solcata da una fenditura, a non molta distanza dal marcato spigolo di roccia scendente dalla vetta e che

si raggiunge a metà altezza circa, per un breve inclinato canaletto, là ove forma una crestina talora nevosa. Si segue poi la cresta fino alla vetta su per l'erto filo che per la sua ripidezza offre, specialmente nel primo e nell'ultimo tratto, qualche passo interessante. Varianti: 1) Alla regione mediana della vedretta della Miniera si può pure arrivare da quella superiore scendendo da metà cammino tra il colle della Miniera e quello delle Pale Rosse (vedi 55 a) la caduta di seracchi superiore

, possibilmente nel suo mezzo; malgrado le grandi crepacce, di cui le prime specialmente molto insidiose, si può di solito aprirsi una via non troppo difficile - per lo più piegando prima a sinistra e poi a destra. 2.) Al colletto tra le due punte S. e N. si può pure pervenire dalla vedretta della Miniera, sebbene non così facilmente come dal lato orientale, per l'ertissimo canale, con neve buona senza gravi difficoltà, se scoperto invece ripieno di detriti faticosis simi e allora sconsigliabile. Al colletto

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 202 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
152 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze in cattive condizioni valendosi in parte delle costole rocciose, non diffìcili, ma faticose, causa i detriti frananti di cui sono cosparse. In discesa si può quasi sempre, da pochi metri sotto al colle, scivolare fino al basso in pochi minuti - (circa 314 d'ora dal valico alla Milano). 56.) Colle della Miniera (m. 3338 - c. I.). Riceve il nome dall'attigua Cima della Miniera, che a sua volta lo trasse dalla miniera abband, nel suo

fianco S. - Err. Guida Brus.: v. Cima Miniera. Sebbene importante topograficamente ed alpinisticamente - è la via solita dalla Cedeh alla Milano o all'Hochjoch - è ora caduto in ab bandono completo causa il ripidissimo sdrucciolo N-Ochecon ghiaccio scoperto è tutt'altro che piacevole tanto in salita che in discesa, per cui le comitive transitanti dal Colle delle Pale Rosse al Ghiac ciaio del Zebrù scavalcano tutte la piccola Cima della Miniera (vedi 57 a) e e). Dal valico la larga sella del

Suldenjoch, la selvaggia parete dello Zebrù e della König, la bella piramide della Thurwieserspitze lì vicino, il gruppo di Piazzi nello sfondo della Valle del Zebrù formano un quadro imponente e pittoresco ad un tempo. STORIA ALPINISTICA: La prima traversata, sconosciuta, risale circa al 1880 (Aureggi, 1882?). — 1.* trav. inver.: Mühlstädt con H. S. Pinggera e Peter Dangl jun. 11 febb. 1903 (cogli schi). ICONOGRAFIA : Vers. N-O: dalla Thurwieserspitze, A. Corti ; dalla parete sud della Thurwieser, dello

stesso. — Dalla vedretta del Zebrù, G. Silvestri . — Erschl. p. 112. N. 18. p. 148. — Versante S-E: Sella , dal Monte del Forno. — D. A. Z. 1902-3. a) Dalla Capanna Cedeh per il Colle delle Pale Rosse ed il ver sante S-E - ore 3. Dalla Cedeh si segue la via al Königsjoch fino all' altezza del l'isolotto roccioso nel ghiacciaio (v. 59 a ove si piega gradatamente a sinistra (N-0), verso la larga apertura del Colle delle Pale Rosse che si scorge già da lungi alla base dello spigolo S-O della

Königsspitze. Tenendosi a rispettosa distanza dalla ertissima parete di questa, onde essere al sicuro dalle eventuali cadute di pietre, si risalgono le co mode chine nevose quasi senza crepacce e per un ultimo tratto alquanto più erto si tocca il colle (m. 3347) - ore 2 dalla capanna. Bellissima vista sulla incombente parete italiana della König e sul bacino del Forno. Si scende una breve china sulla Vedretta della Miniera, pianeg giante e quasi senza crepacce, percorrendola a semicerchio colla massima

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 203 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Ortler-Körtigsspitze 153 Per chi si vale della Cima della Miniera è inutile toccare il colle - si sale invece la china E-S-E della vetta. 6) Dalla Capanna Milano per il versante N-0 - ore 2 a 3. A monte della capanna un sentieruolo risale con ripidi zig-zag su faticosi detriti in qualche minuto alla Vedretta del Zebrù che si percorre dapprima in direzione della vetta dello Zebrù (N.), onde evitare un nodo di crepacce immediatamente sulla destra. Giunti nel

mezzo del ghiacciaio è sempre possibile trovare una zona poco rotta, corrente verso E., per la quale si risale comodamente in direzione del Colle della Miniera. Ambiente grandioso e selvaggio colla tetra parete italiana dello Zebrù e la lunga turrita cresta N-O della König - il Suldengrat a sinistra, alla sua base, il largo vallone adducente al Suldenjoch. Girando facilmente alcune poche fenditure si è presto alla base del magnifico sdrucciolo regolare di neve o ghiaccio, orlato spesso da una

è da sconsigliare. La cornice non offre mai ostacolo serio. 57.) Cima della Miniera (m. 3402 - c. I.) Quota P. 3416 - Il Brusoni (p. 322) riferisce err. al Colle Miniera le quote 3402 I. e 3416 P. mentre a p. 184 è errato sia nella quota che nella descrizione. Cosi detta dalla miniera di ferro - ora abbandonata - alla base della cresta S. - (vedi pure 61 /). Modestissima montagna annidata sotto ai precipiti versanti ita liani del Zebrù e della Königsspitze ; forma quasi il prolungamento del ramo del Suldengrat

che dal punto 3638 si stacca verso S-O. Di notevole solo la lunga cresta meridionale dalle torri impo nenti e bizzarre e, ad O. della vetta, una prominenza di neve e roccia, quotata - m. 3270 - che manda a S-O un lungo costone ad arginare la Valle del Rin Marè. Viene attualmente attraversata per gli itinerari a) e c) dalle comitive transitanti non di rado dal Colle delle Pale Rosse alla Vedretta del Zebrù, essendo più facile che non il vicino Colle della Miniera, (vedi 56). STORIA ALPINISTICA

: Senza notizie; salita anteriormente al 1880. ICONOGRAFIA: Vers, meridionale: Rebuschini (dal Confinale). — Sella: Königsspitze, dal Monte del Forno; Ortler Zebrù dal Monte del Forno. — Cavaleri: Zebrù, vers. Ital. — Versante N-O: dalla parete S. della Thurwieserspitze, Corti; idem dalla Vedretta del Zebrù; id. di Guido Silvestri . — Erschl. p. 112.

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 69 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — In questa si legge tra altro: A Renovar et meter in opera la fontana del Cortile. A Renovar la Capela Vecchia. Segue in fine l'ultima nota dei 15 gennaio 1536, la quale accenna ad alcuni creditori della fabbrica per importi non rilevanti. Per conseguenza deduciano che il Crivelli, vassallo del PrincipeVescovo Bernardo Clesio, aveva qualche mansione nella fabbrica, conforme la nota dei 13 novembre 1527, ma appena coi capitoli del dicembre

1531 venne incaricato di far parte della sovraintendenza della fabbrica. Siccome nella detta nota si accenna al suo viaggio a Verona insieme coli'Ingegnere Zaffran, non sarebbe certo fuori di luogo la supposizione che il Crivelli sia rimasto qualche tempo in Italia per studi e sia ritornato solo l'Ingegnere col maestro tagliapietra Polo; supposizione avvalorata dal fatto che il Crivelli dopo i lavori del Castello ha continuato la carriera di capomastro. Egli diresse nel 1537 alcuni lavori pel

Castel Toblino e, come risulta dagli atti dell'Archivio in Innsbruck, anche per un'altro fabbricato alle Sarche. Dal l'anno 1537 fino al 1539 troviamo il suo nome negli atti risguardanti i lavori di restauro del Palazzo Vescovile in Cavalese. Dal „Jahrbuch der Kunstsammlungen des aller höchsten Kaiserhauses', vol. 11 risulta, tra altro, che nel 1549, chiamato a Innsbruck per l'edificio della Chiesa di Corte, ne fece i progetti e che il Re Ferdinando ai 2 aprile 1553 approvò il progetto definitivo

in base alle proposte della Reggenza di Innsbruck. Crivelli quale capomastro diresse i lavori, incominciati nel 1553, fino a tutto il 1554, anno in cui fu mandato a Vienna con nuove proposte, disegni e modelli per spiegare tutto al Re. In questa fab brica era fra altri occupato anche il conosciuto Maestro Alessio (Alessandro Longhi milanese). I lavori della Chiesa di Corte vennero continuati e compiti dimodoché in essa venne celebrato il primo officio divino ai 24 giugno 1562; la consacrazione della

medesima ebbe però luogo appena ai 14 febbraio 1563 alla presenza dell'Imperatore Ferdinando I. Dagli stessi atti risulta inoltre, che il Crivelli in questo tempo era anche occupato nel fabbricato della Chiesa di S. Paolo in Eppan. Dalla relazione fatta da Andrea Crivelli al Cardinale Clesio a Innsbruck il giorno 31 dicembre 1531 risulta che i progetti per una fontana in bronzo e pietra (certamente quella del Cortile dei Leoni) vennero compilati da Dosso Dossi e da suo fratello. I lavori in pietra

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
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Pagina 214 di 598
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Wien
Editore: Manz
Descrizione fisica: VII, 989 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Segnatura: II 109.498/1
ID interno: 132993
—1440). — Senato Secreti, cose dell'Istria 1401—1630 iti A. M. IV, VI und VII. — Bogatornm pro factis Istrie 1335—1348 in A. M. XII und XIII. — Senato Mare 1440—1797 in A. M. VII, IX, XI bis XVII. — Bilanci generali della republica di Venezia per cura della r. com missione per la pubblicazione dei documenti finanziari della republica di Venezia. Vol. II. e III, Venezia 1903. b. Urkunden betreffend geistliche oder weltliche Herren sowie Kom- munen: Odorici thesaurus ecclesiae Aquilejensis, edidit

, Dooumenii per servire alla conoscenza delle condizioni legali del municipio di Trieste 1848. — Cesca, XVI documenti inediti sulle trattative fra Trieste e Venezia prima del assedio del 1368 in: Archivio storico per Trieste, l'Istria e il Trentino I. — Buttazoni, Nuove indagini sulla rivoluzione di Trieste nel 1468, in A. T. III. — Hortis, Documenti risguardanti la storia di Trieste e dei Walsee im A. T. IV und V. — Zenatti, Acta camerariorum communis Tergestis im A. T. XIV, 118 —141 von 1426 uud 180—181

von 1449. Bearbeitungen der allgemeinen Landesgeschichte: de Fran- ceschi, L'Istria, note storiche, Parenzo 1879. — Benuffi, Manuele di geografìa, storia e statistica della Regione Giulia (Litorale), 2. edi zione, Parenzo 1903. — Benuffi, Nel medio evo, pagine di storia Istriana, Parenzo 1897 (bis 1209). — Francol, L'Istria riconosciuta, publicato per cura di Tomasin, Trieste 1888. Bearbeitungen der Geschichte von Öfterreichisch-Jstrien: Benussi, Nel medio evo, p. 433 f. — Mitis, La contea di Pisino

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 216 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
166 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze Passo dei Camosci-Cima della Miniera-Colle delle Pale Rosse-Ca- panna Cedeh o Passo del Cevedale. Vedi colle della Miniera 56 a). STORIA ALPINISTICA: Vedi Colle della Miniera. ICONOGRAFIA: Versante orientale: Innumeri vedute dal Cevedale, tra cui di G. Neumann (Deutsche Alpen Zeitung II annata, fascicolo 18 p. 148). — Cavaleri: Königsspitze vers. Italiano ; idem di A. Corti . — Zebrù e Königsspitze dal ghiacc. del Zebrù, di Guido

P. : p. N. 3428 ; p. S. 3412. Lunga costiera corrente in massima da S. a N.,' dal Passo del Zebrù a quello delle Pale Rosse, a dividere l'angolo N-E della Val Zebrù (colla Vedretta della Miniera) da quello N-O della Val Cedeh (colla Vedretta omonima). Culmina in due punte separate da un marcato colletto: una punta meridionale più bassa - circa 3410? - (3412 P.) rocciosa, di bell'aspetto da tutti i lati tranne che da N., con una turrita antichità S. di poco minor altezza dalla quale si stacca verso S-O uno

spigolo roccioso, racchiudente assieme alla cresta S-S-E una parete meridionale; una punta settentrionale culminante (m. 3444), meno attraente perchè sporgente di poco dal ghiacciaio di Cedeh e solo di fiero aspetto vista da S. od O. Di poca importanza, furono finora dimenticate e sempre lo saran no, schiacciate come sono dalla dominante mole della Königsspitze ; su questa però offrono una superba veduta come pure sulle vette del bacino del Forno e sulla Val Zebrù. L'arrampicatore potrà trovare

su di esse delle vie interessanti, alcune delle quali nuove. STORIA ALPINISTICA: Forse visitate da cacciatori della valle, manca ogni dato alpinistico. ICONOGRAFIA: Vers. O.: Sella , dal M. del Forno. — Erschl. p. 112. — Re- buschint : dal Confinale in Boll. 1904-5 pag. 190. — Vers. S.: Sella : dall'elevazione tra i due Passi del Zebrù. — Vers. E.: G. Neumann : dal Cevedale in Deutsche Alpen- zeitung 1902-3, II annata, fascicolo 18, pag. 148. — D. A. Z. 1909 p. 113. — fotogr. anonima dalla Capanna Cedeh

(Königspitze) in cartolina di Stengel & C. Dresda- Berlino, N. 36. — dal Cevedale (A. Corti ); id. ( Cavaleri). A.) Punta Nord m. 3444. a) Dalla Cedeh per il versante orientale - ore 2 i\2. La via più semplice, più comoda e più facile; potrà essere méta di consolazione a chi, giunto alla base della König, non credesse di proseguire. Dalla capanna si segue la via al Colle delle Pale Rosse (v. 56 «) fino all'ultimo più erto pendio adducente al valico. Piegando di là a sinistra (O.) una china di neve unita

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 240 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogrtippo Confinale - Cime del Forno 187 72.) ** Monte Confinale x m. 3370. A La quota A del Confinale (punto A di 3 0 ord.) è esattamente 3369,81 (1914). La quota P. 3382 è quindi qui superiore di 12 m. al vero, ciò che è indicativo pel valore 'Iella quota P. di tutto il sottogruppo. (Su varie carte il nome è storpiato in Corfinale). Forse dalla valle e dal lago sottostanti a S-O. Estremo punto occidentale e culminante di quella diramazione della giogaia principale che

, staccandosi a mezzodì dalla Königs spitze, corre da E. ad O. a separare la Valle Zebrù dalla Val Furva colla sua continuazione superiore di Cedeh edel Forno). - Da N. bella piramide regolare di rocce solcate da canali nevosi che danno sulla tranquilla Vedretta del Fora, con una lunghissima cresta, da S. in vece di aspetto meno attraente per le lunghe chine di detriti e neve. E' attualmente la vetta forse più frequentata da S. Caterina causa la brevità e comodità d'accesso, la facilità della salita alla

portata di tutti e la veduta. PANORAMA: Circondato a N. dalle montagne tra la König e il Cristallo, a S. dalla catena principale della parte meridionale del gruppo, per così dire nel mezzo della sua metà di S-O, venne già da Tuckett detto il miglior punto di vista per studiare la topografia del gruppo Ortler-Cevedale : il suo panorama è di grande ampiezza, varietà e carattere. Dal superbo Disgrazia e dall' imponente gruppo del Bernina lo sguardo si spinge sulle innumeri catene biancheggianti della

della valle desta maggiore ammirazione la colossale piramide della Königsspitze (v. ili.). STORIA ALPINISTICA: Salito già tempo prima da valligiani, la 1> ascens. turistica ricordata è di: F. F. Tuckett e H. E. Buxton con Christian Michel e Franz Biener - 30 luglio 1864, per la cresta S-E. — /. a ascens. ricordata perla cresta S-O: ]. J. Weilenmann con Franz Poli - agosto 1867. — i.° percorso Cime del Fomo-Confi- nale: Albrecht von Krafft, Louis Friedmann e Theodor Christomannos col portatore

il più frequentato. Dal ponte sui Frodolfo un comodo sentiero risale il folto bosco resinoso prospettante lo stabilimento, poi per ripidi prati, toccando i Casolari di Camarcia e dell'Ablès, continua sulla sponda sinistra (orogr.) dell' erta ed angusta Val del Pasquale conducente nel cuore della montagna per finire col perdersi sulle erbose terrazze e sugli sca glioni rocciosi del suo sfondo. Dall'ultimo ripiano della valle si

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 220 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
cata - ore 2 dalla Cedeh. Varianti: 1.) Si può pure dalla capanna girare a destra (E.) l'isolotto roccioso che sta nel mezzo del ramo N-O della Vedretta di Cedeh. Raggiunta questa come nella via pre cedente e tenendosi su di essa in direzione dell'isolotto, per comodissime chine scoperte di solito già a metà luglio e con piccoli e rari crepacci si arriva in una zona alquanto rotta e che si supera nel mezzo badando alle numerose fenditure. Al disopra si è in breve per lente chine alla via precedente

. Entrambe le vie si equivalgono: più seguita è attualmente la prima perchè facente parte della via solita alla König. 2.) Dal Colle delle Pale Rosse, tenendosi in alto sulla Vedretta di Cedeh a qualche distanza dalle pareti della König, si raggiunge il valico in meno di i ora. 3.) Dal Passo del Cevedale - ore i i\2 a 2. Molto seguita, specialmente dalle comitive che salgono la Königsspitze dalla capanna al Passo dell'Eissee. Scesi dal passo (v. 142) per lo sperone di detriti, lo si abbandona nel tratto

inferiore, ove si stacca dal corpo della montagna, verso destra (N-O) calando per una ripida china di neve e detriti. Si percorre poi a N-O ia Vedretta di Cedeh dalle lente chine con po che crepacce facilmente evitabili, tenendosi piuttosto alti sotto alla base dello Schröt- terhorn e della Kreilspitze; si riesce così comodamente presso al valico a cui si sale in breve come in a). 6) Dalla Capanna Schaubach pel vers. N. ♦ ore 2 e 3[4 a 3 i[2. Dalla capanna si segue l' itinerario 59 fir fino

al crepacciato ramo del Suldenferner scendente tra il termine inferiore della cresta N. dello Schrötterhorn e la Königsspitze : il Königsjoch serve di punto di mira. Il primo tratto è semplice essendo le cre pacce poche e facilmente evitabili ; poi coli' aumentare della pen denza e coli'accostarsi alla base della gran caduta di seracchi esse di ventano quanto mai numerose ed intricate : occorre gran pratica per destreggiarsi tra di esse e nel pomeriggio in discesa si raccomanda qui la più grande prudenza

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 165 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze 119 alla fatica, per il panorama eccezionalmente grandioso sul lontano e sulle immediate vicinanze. TOPOGRAFIA: Molto complicata. La vetta e quasi tutta la montagna giacciono in territorio tirolese e solo per mezzo della cresta dell' Hochjoch la gran massa s'at tacca alla catena principale. Il confine dovrebbe passare - contrariamente alle carte, che lo fanno scendere dallo Zebrù per la cresta O. per attraversare con linea imma ginaria

quella via all'Ortler (per il Vorgipfel). Poco più sotto a Sud è il punto ricordato di sdoppiamento nelle due diramazioni scendenti all' Hochjoch e all' Ortlerpass - m. 3631 della Carta del l' Erschl. - Tutta la cresta presenta un' imponente versante orientale di rocce e neve ripi dissimo, qua e là con canaloni più o meno marcati : colla Königsspitze e lo Zebrù esso concorre a formare quel grandioso sfondo del ghiacciaio di Sulden, che può bene reggere a confronto con molti altri celebrati delle Alpi

. Lo limita a N. 1' Hinterer Grat, massiccia cresta scendente dalla vetta dell'Ortler verso E-S-E con due spalle superiori nevose - il Signal - m. 3723 - e VOberer Knott - m. 3461 - a finire in una gran base di rocce; poi, pure dalla vetta, cala verso Sulden - N-E - il più selvaggio versante dell'Ortler non solo, ma del gruppo intero : il pauroso vallone della Schückrinne, con il piccolo End. der IVelt Ferner alla base, tra 1' Hinterer Grat dai ghiacci sospesi e la rovinosa cresta N-E - il Marltgrat - che

si congiunge al massiccio alquanto a N. della sommità e dal quale si stacca al punto in cui da N-E piega a E-N-E una diramazione - il Rothböckgrat - verso N-E ; infine dopo questo un altro spaventoso vallone dominato dalle enormi masse di ghiacci sospesi dell'Oberer Ortler Ferner precipitante là dentro dalla cresta N. È questa un dosso nevoso facente parte dell' Oberer Ortler Ferner e che solo più in basso verso N. diventa cresta vera, proseguente con piccole eleva zioni rocciose a dividere le valli

di Trafoi e Sulden per morire su Gomagoi. Il mag gior versante della montagna, quello N-O, è ammantato da una gran calotta ghiac ciata cadente, con due terrazze separate da grandi muraglie di seracchi, fino nel vallone compreso tra la cresta O. della Punta Tabaretta e quella N-O del Pleisshorn, piccola prominenza rocciosa staccantesi dai fianchi del massiccio là ove comincia la più grandiosa parete di roccia dell'Ortler: le Hintere Wandln. Dominate da un muro di ghiaccio, difese alla base dal dedalo

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1878
¬Der¬ erste Römerzug Kaiser Karl IV. : (1354 - 1355)
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Pagina 59 di 351
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 339 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: p.Karl <Römisch-Deutsches Reich, Kaiser, IV.>;s.Romfahrt;z.Geschichte 1354-1355
Segnatura: II 75.234
ID interno: 163688
52 Tumult der Raspanti. versprochen, die gegenwärtige Verfassung Pisa's zu belassen und nichts in dieser Hinsicht irgendwie zu ändern. Dem Aufruf des Königs zur Huldigung Folge leistend fand sich in der That eine grosse Menge Bürger Pisa's im Dom ein, viele davon hatten iisgemein Waffen mitgenommeil, die sie bei sich ver steckt hielten 1 ). Der König war bereits unterwegs nach der Catte drale und hatte »Ponte della spina' 2 ) passirt 3 ), als ein grosser Lim durch die Raspanti verursacht

in den lauten Rufen: „Es lebe der Kaiser, Tod dem Conservatore, s - Sie holen die Waffen, die sie in der Gewandung ver steckt. halten, hervor, schon blitzen Schwerter und Dolche, man stirai aus dem Dom und abermals ertönt dasselbe wilde Geschrei 7 ). Allge mein eilt das Volk zu den Waffen, die einen aus böser Absicht, die andern aus Furcht und um sich nöthigenfalls vertheidigen zu *) Ban. Sardo 118. 2 ) M. Vili. IV. 45. Nach Repetti dizionario etc. della Toscana 4, 865 sollte man tneinen, dass die Brücke

»della Spina* ganz in der Nähe der noch jetzt am linken Arnonfer befindlichen kleinen Kirche »S. Maria della Spina* über den Arno geführt habe. Das ist aber einfach nicht möglich; * Ponto della Spina* war vielmehr bei der »Porta alle Piagge € im Osten von Pisa gelegen, wie man aus der Erzählung Ranieri Sardo's p. 110 von der Vertreibung des Aufrührers Benedetto Macciaione ersieht, der über »Ponte della Spina® zur sporta alle Piagge* hinausgejagt wird. Ferner ist in der Cron. di Pisa (Mnr. XV. 1036

E) vom Dorn Christi dio Bede, der sich in der Kirche »S. Maria della Spina* befand, and da hei ss t es : Ja spina di Christo, la quale li fu posta in capo alla sua passione, la quale spina è nella Chiesa di Santa Maria del Ponte nuovo.* Die Brücke also, die bei „s. Maria della Spina® im Westen Pisa's über den Arno führte, war nicht »Ponte della Spina*, wie man glauben sollte, sondern ,Ponte nuovo*. Ganz unzweifelhaft wird dies durch die Beschreibung der Brücken Piea's, die Johannes da Annonce

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 270 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
. BIBLIOGRAFIA: Erschl. 127. — Zeit. 1905. p. 275. ICONOGRAFIA: Vers. O.: Würthle, 1871. a) Dalla Capanna Düsseldorf per il versante N-0 - ore i 314. Dalla capanna inoltrandosi nel fondo della valle per un sentie- ruolo lungo un piccolo canaletto, si sale verso E. in i[4 d'ora al lento ramo meridionale del Ghiacciaio di Zay, rotto ad estate inol trata da molti crepacci; lo si percorre completamente e da ultimo per un pendio di neve e sfasciumi abbastanza erto si perviene alla larga depressione. - Qualora

pendio di neve tagliato da una crepaccia. In discesa si pieghi subito decisamente a sinistra sul ghiacciaio (O.) in modo da incontrare il sentieruolo sulle rocce della Laaser- fernerwand. NOTA: Per la traversata dalla Angelusscharte al Rosimjoch (vedi 96 e). 99.) *Hohe Angelus Spitze (m. 3536). Comunemente abbreviato in Hoher Angelus. Bella piramide, che soffre però della immediata vicinanza della più snella Vertainspitze, onde appare in confronto suo pesante e massiccia, specialmente vista dalla

estremità superiore della Valle di Zay. Da N. invece, specialmente dallo spartiacque di Reschen (Reschenscheideck), spicca col suo manto di neve e costituisce il punto più interessante del sotto gruppo tutto. Salita ormai popolare e, per una delle vie solite, facile ma non molto interessante ; l'itinerario più variato è quello per la cresta N. Consigliabile e spesso effettuata la combinazione colla Vertainspitze; buoni alpinisti possono senza troppa fatica e difficoltà unire in un sol giorno le salite

della Vertainspitze, della Hohe An gelusspitze e della Hochofenwand, certamente l'impresa più note vole e divertente del sotto gruppo intero.

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
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Pagina 276 di 598
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Wien
Editore: Manz
Descrizione fisica: VII, 989 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Segnatura: II 109.498/1
ID interno: 132993
— 542 — § 18. in A. Tr. VII. publizierten lateinischen Originalstatuten). — Derselbe, Regesto cronologico delle pergamene e l'antica carta di regola di Deggiano, in: A. Tr. XXV. Derselbe, Notizie documentate e la carta di regola di Caderzone, I und II in: A. Tr. XXV; III. Statuti, poste et ordini della comunità, in: A. Tr. XXVI. Erwähnt seien endlich die Rechtshandschriften der Univerfitäts- Bibliothek in Innsbruck, zusammengestellt auf Anregung der Vorstehung dieser Bibliothek mit Einleitung

, Bericht über die Anlegung eines historischen Gerichts-Archivs für Deutsch- Tyrol im neuen Gerichtsgebäude in Innsbruck, ebenda II. Bd. — I. Hirn, Das Innsbruck« Stadtarchiv, ebenda IV. Bd. — 5|3rebel£i, Delle fonti per la storia del Trentino, in: Il r. archivio generale di Venezia, Verozia 18 75.' p ~ 353—364. — Gli Archivi del Treutino. Pubbli cazione fatta per cura della Rivista „Tridentum', Vol. I., Trento 1910. Diese Publikation gibt zunächst Notizen über die Bestände der A. Archivi' del Trentino

der Kirche und des Hospizes S. Maria di Campiglio in Rendena hat Valenti verfaßt, Regesten der Komunal- archive Locca, Bezzecca, Tiarno di sopra und Vezzano Cesarini Sforza, Regesten des Komuualarchives Fisto abermals Valenti, Regesten der Tal gemeinde Ledro (comun generale della Valle di Ledro) wieder Cesarini Sforza, Regesten des Komunalarchives Bosentino Graziadei, endlich Regesten über Valle di Genova in Rendena Valenti. Vgl. hiezu Be- sprechung von Neugebauer in: FMGTV. IX, 301s. b) Besondere

Sammlungen. Urkunden geistlicher Stifte. Re gesta pontiftcum Roinanorum congessit Kehr: Germania pontificia sive repertoriuni privilegiorum et litterarum a Romanis pontificibus ante annum MCLXXXXVIII Germaniae ecclesiis, monasteriis, civitatibus singulisque personis concessorum; congessit Brackmann. Vol. I. pars I, Berolini 1910; pars II, 1911. Provincia Salisburgensis et Episco pati Tridentinus. — Die Königs- und Kaiserurkunden für die tirolischen Bistümer und Klöster sind verzeichnet in den Regesten

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 233 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
l8o REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Confinale - Cime del Forno Dall'albergo del Forno un sentieruolo sale ertissimo per la costa erbosa sovrastante ad esso alle Baite del Forno - m. 2337 - e con tinuando poi in lenta salita entra nella Valle Cedeh su cui si tiene, divenuto buona stradetta militare, a grande altezza in direzione N. per chine erbose e di detriti fino all'altezza della larga depressione, visibile da lungi, del passo. Piegando a sinistra (N-O) con qualche zig-zag su pendii

di detriti - a volte con chiazze nevose - che non sono mai molto ripidi, si raggiunge la depressione centrale (egual mente facilissimo è il pervenire alle altre due, che però non sono percorse da sentiero, ma solo da deboli traccie che vanno sempre più scomparendo). c) Dalla Capanna Cedeh per il versante E. - ore 1. Dalla Capanna Cedeh si piega a S-O per lenti pendii erbosi e attraversando alcuni valloncelli poco profondi al disotto della coda della Vedretta di Cedeh si perviene comodamente alla base

delle ultime chine adducenti ai passi che si guadagnano come precedentemente. 69.) *Cime del Forno - Orient, (m. 3244 - c. 1.) — Cent. (m. 3240 - c. I.) — Occident, p. E. t'm. 3230 c.) p. O. (m. 3230 - - c. I.). La lunga costiera corrente dal Passo del Zebrù alla Cima della Manzina forma quattro elevazioni: la vetta Orientale - m. 3244 - culminante; poi, verso O., una cen trale - m. 3240 - e due occidentali, m. 3230 circa entrambe. Dall'ultima di esse si stacca verso N. un marcato crestone roccioso

a dividere la Vedretta dei Castelli, che riveste tutto il versante settentrionale delle vette, dalla Vedretta e valle della Mon tagna Vecchia. La carta P. dà alla Cima Or. la q. 3281, alla Centr. la q. 3268, alla Occ. p. E. la q. 3255, alla Occ. p. O. la q. 3262 - tutte certam. esagerate (v. pref. gener.). Sulla carta D. Oe. A. V. sono assegnate alla Centr. e alla Or. p. E. le quote 3230 e 3242 (!) di cui si ignora la fonte. Alpinisticamente poco importanti, elevandosi di non molto dalla cresta

e di forme poco spiccate, meriterebbero di venir più di fre quente visitate traversandole per cresta, percorso questo, special mente se unito alla Cima della Manzina e al Confinale, di continuo interesse e con una magnifica veduta sulle vette tutte della Val Zebrù - inarrivabile la König! - e sullo stupendo bacino del Forno (è consigliabile prendere le mosse dalla Cedeh o dall' albergo del Forno e scendere dal Confinale a S. Caterina). STORIA ALPINISTICA: Certamente già tutte visitate antecedentemente

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Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 37 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER - Generalità ricerca cioè della via che soddisfacesse spesso piuttosto allo spirito di avventura che ad una necessità pratica. E furono, in una lunga serie di anni, non peranco completa mente terminata, la traversata dalla Trafoier alla Thurwieser, l'Or- tler dall' Hochjoch e per il Martlgrat, lo Zebrù dal Suldenjoch e dal Suldenferner, la magica parete di ghiaccio della König ed il Suldengrat ed il canalone S-O, la Trafoier e la Thurwieser da N. : e furono nomi grandi

di alpinisti e di guide. Tardi cominciò l'alpinismo da noi, quando tutte le vette erano ormai cadute, quando erano stati imposti loro nomi stranieri che ormai non si potevano più sradicare dall' uso. Cominciò Pogliaghi a visitar la Valfurva, col valido aiuto del povero Pedranzini e di G io van Battista Contortola , alfiere ancor oggi della vecchia guardia; rilevò una bella carta del gruppo, ma spari ben presto, dopo avere, primo tra gli italiani, posto il piede sulle maggiori vette. Ca Valeri , troppo

utile. Ball J. — Central Alps, Parte II - Londra 1911 - rifatta da G. Broke . Ottima trat tazione a grandi linee della regione. Brusoni E. — Guida della Valtellina - Sondrio 1906 - Per il versante dell'Adda. Gnecchi A. — Le montagne dell'Alta Valle Camonica - Brescia 1908. Per i sotto gruppi dei Tre Signori e di Gavia. Meurer J. — Illustrierter Führer durch die Ortler Alpen - Wien 1884. Ormai troppo antiquato per essere utilizzabile. Pogliaghi p. — Itinerari nel gruppo Ortler-Cevedale. a chiarimento

della carta (vedi sotto); ottimi per allora. Purtscheller L. e Hess H. — Der Hochtourist-Band I - Wien 1910. Fino al mo mento della pubblicazione di questa è di gran lunga la miglior guida del gruppo. Touring Club Italiano — Guida d'Italia, vol. I (soprattutto per la parte turistica (E in compii, il II vol.). Pubblicazioni diverse: Friedmann L. — Die Ortler Gruppe - nella: Erschliessung der Ostalpen, II Band - Berlin 1s94. Storia completa delle ascensioni nel gruppo fino al 1894, con mi nuta analisi

15
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
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Pagina 278 di 598
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Wien
Editore: Manz
Descrizione fisica: VII, 989 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Segnatura: II 109.498/1
ID interno: 132993
. F., 27. H. — Kiem, Briefe und Urkunden, vornehmlich aus Südtirol (1327—-1548) 'f' in: ZFTV. III. F., 37. H. — F. C., Verzeichnis der-Adels- und Wappenbriefe in der Urkunden-Sammlung des Ferdinandeums, in: ZFTV. III. F., 39. H. — v. Goldegg, Die tiroler Wappenbücher im Adels- , archive des !. !. Ministeriums des Innern zu Wien, in: ZBTF. III. F., 19. und 20. H. — Postinger, Documenti in volgare Trentino della fine del Trecento relativi alla cronaca delle Giudicane. Lotte fra gli Arco, i Lodron, i Campo

) in: A. Tr. XIX. — Gozzaldi, Pergamene e carte del comune di Civezzano, in: Trid., Annata XI. — Baienti, Regesto cronologico di documenti riflettenti il Dos del Sabbion, Vali' Agola, Valle d'Algone e montagne limitrofe nelle Giudicane esteriori, in: Trid. X. •— Malfatti, Materiali per servire alla storia della comunità di Fiemme, in: A. T. ì. T. IV. — Jnama, Vecchie per gamene dell' archivio comunale di Fondo con documenti, in: A. tr. a. II. — Valenti, Regesto cronologico delle pergamene dell' archivio

comunale di Lardaro (1248—1677) in: A. tr. XXI. — Cesarini Sforza, Documenti del comune di Margone nel Trentino, in: Trid. IX. — Reich, Documenti di Mezocorona in: A. tr. XVIII. — Gar, Patto tra il comune di Pergine e il municipio , di Vicenza nel 1166, in: Arch. stor. ital., nuova Serie III; auch unter dem Titel: Episodio del medioevo trentino, Trento 1856. — Chiesa, Regesto dell' archivio comunale della città di Rovereto; fase. 1.(1280—1450), Rovereto 1904; fase. II (Estimo dèli' anno 1449), 1909

. — A. Schneller, Notizie sull' archivio comunale di Sacco in: San Marco II. — Bo ni, Un antico documento divisionale della montagna Lanciada, Comune di Tione (1288 und 1289), Tione 1907 (Nozze-Publ.). — Malfatti, Libro della citta dinanza di Trento, in: A. T. I. T. I. Besp. von Fanta in MJÖGF. VI, 653. — Papaleoni, Privilegi veneziani alle Valli trentine del Chiese, in: Arch. stor. veneto nuovo, a. IV. v. XII. — Neugebauer, La Valle Lagarina e la repnblica di Venezia, un elenco di documenti tratti dal

Archivio di stato in Innsbruck (Verzeichnis von Urkunden *) Rivista bimestrale di studi trentini. Erscheint Trento seit 1909. **) Studi e materiali per la storia di Rovereto e della Valle Lagarina, erscheint Rovereto seit 1309/ ' ' : .

16
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Economia
Anno:
1928
¬La¬ grande guida descrittiva illustrata delle stazioni climatiche delle Dolomiti e dell'Alto Adige : raccolta e ricostruita con i dati ufficiali dei Comitati di cura, societa d'abbellimento = Großer illustrierter Führer der Dolomiten-Kurorte und des Alto Adige
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Pagina 50 di 71
Autore: Colasanti, Luigi [Hrsg.] / ed. e dir. da Luigi Colasanti
Luogo: Bolzano
Editore: Colasanti
Descrizione fisica: 63 S.
Lingua: Italienisch; Deutsch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Südtirol;s.Gaststätte;f.Verzeichnis
Segnatura: III 65.649
ID interno: 311719
CO Ir-H w CO X (D 0 Dintorni e passeggiate. Lo scenario della montagna che, da vicino e da lontano domina la linea del pae sa gg'° con una potente nota di forza e di poesia ® P 1 ' 1 ch e Lago di Dobbiaco Toblachersee § pü >u o ^4) mai dolce e squisito a Dobbiaco, ma non tutti i turisti si accontentano di avvolgersi di tanta seduzione solo dalle verande degli alberghi ; i camminatori, gli escursionisti superano le docili groppe dei monti circostanti per sentieri non faticosi che hanno inizio

m. (difficile), Piz Popena 3149 ni. (difficile), Croda lìossa 3170 m. (ar rampicata per quattordici ore). Le Tre Cime di Lavaredo. (Dee solitarie delle Dolomiti.) Ascesa da Dobbiaco per la Valle della Rienza, oppure per la Valle di Sesto alle Tre Cime di La varedo, al rifugio Albergo di Longeres. Discesa per la Valle Marzon ad Auronzo. Indi ritorno per Misurina, Tre Croci, Cortina, Dobbiaco. Passeggiate a piedi. Al lago di Dobbiaco 30 minuti di cammino lungo la vecchia strada Dobbiaco—Cortina attra verso

il bosco e al riparo della polvere delle rotabili. A San Candido un'ora di piacevole e- scursione lungo un' ampio sentiero ombreggiato di abeti. A Villabassa attraversando un'ampia zona di prato e bosco 45 minuti di cammino a piedi fino ai Bagni di Pian di Maia e poscia altri 15 minuti per raggiungere Villabassa. Al rifugio Enziana 40 minuti a piedi fino alla distilleria di erbe aromatiche colle quali si prepara la squisita genziana, liquore molto ap prezzato per le sue qualità curative. Escursioni

e gite con vetture a cavalli ed automobili. Ai Bagni di San Candido stazione Termale solforosa, circondata da un magnifico bosco di conifere. A Sesto 11 km paese incantevole, intera mente costruito dopo la guerra, posto al centro di una grande corona dolomitica. Uno dei più seducenti panorami della regione. A tre chilo metri, la Valle Fiscalina, da dove parte la strada per le Tre Cime di Lavaredo (rifugi) per Misurina e per la forcella Giralba fino ad Auronzo. A Misurina sul lago omonino; una gemma

dell'alpe racchiusa in un castone dolomitico di inestimabile valore. Si attraversa Carbonin dove lo sguardo spazia sulla più ricca collezione di vette e di guglie. Da Misurina si discende a Cortina per il suggestivo passo di Tre Croci, oppure proseguendo a sinistra si giunge nella Valle d'Ansei toccando il bosco S. Marco della Serenissima indi ad Auronzo, stazione Calalzo — Pieve di Cadore. Al Lago di Braies minuscolo e romantico lago alpino soffuso di dolci leggende. A Brunico, ci vettuolo capoluogo

17
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 418 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
della Vedretta di Careser e traversando sempre verso E. per un piano di detriti onde raggiungere per le terrazze poco inclinate di mace reti e campi nevosi, alla base dello spartiacque Peio-Rabbi, poi su facili rocce cosparse di sfasciumi la cresta N. della montagna appena a S. della quota 3108. La cresta, di rocce sfasciate, è in generale facile; sale lenta mente, da ultimo con un tratto alquanto accidentato al Punto 3163 dal quale volge a S-O quasi pianeggiante al punto culminante - ore

2 i|2. Continuando invece a S. lungo la base dello spartiacque, sulle terrazze in gran parte nevose, si arriva al piede della parete O. di cui si superano le erte rocce della base fino al minuscolo ghiac ciaio annidato sul fianco N-O tra la quota 3163 e la vetta che si raggiunge facilmente. 2.) Da Cogolo o Peio per 1' itin. c) all'Hohenfernerjoch, prima del quale si volge per un sentieruolo nella Val Careser e al piano di detriti sotto alla vedretta omonima ; oppure come per la Cima Venezia

ad una sella per facile cresta rocciosa e si risale all'anticima m. 3163 della C. Pontevecchio. 4.) Per la cresta S-O vedi sotto 2.). Nota: Facile è pure il lato S-E - ore 6 al più da Rabbi. 233. ) Piz Cavaión (m. 3119). Le C. Tedesche hanno la dicitura: Cavajon. A S-O della precedente. Come ultima elevazione che superi i 3000 metri sullo spartiacque Peio - Rabbi è di discreto aspetto veduta dal Cevedale o dalla König; il cocuzzolo terminale s'erge aguzzo dalle due creste N-E e S-O, mentre

18
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 57 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
monumento del Vescovo Alberto di Ortenburg (*j* 1390) nella cripta del Duomo di Trento comparisce il corpo dell'aquila ancora contornato dalle fiamme. Nel 1407 l'aquila fu assunta quale stemma della città di Trento allorché i Trentini si solle varono contro il Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein (1390—1419); ed invero l'aquila apparisce nel sigillo della città diTrento dell407, tuttavia le fiamme erano scomparse. Lo stemma originale di Alram era dipinto all' interno della finestra verso la città

, nello spazio tra il foro della finestra e l'arco a sesto acuto. Più tardi venne ridipinto e sembra anche coi due leoni bianco e rosso di Bernardo Clesio, inoltre con decorazioni, che esistono ancora, sor montate da un leone. L'aquila sola però non completa e con piccoli resti di contorno d'oro e che sembra ritoccata si trova dipinta sotto l'arco della stessa finestra, mentre nelle spallette vi sono ornamentazioni a chiaro oscuro. Sulla parete attorno alla finestra corre un fregio ornato similmente

19
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 36 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Generalità seirer; valligiani e forestieri non sono all'altezza della montagna, sì che falliscono i reiterati tentativi; l'alpinismo fa un passo indietro nella regione. Un prodigio: il 24 agosto 1854 il ventenne seminarista Stefano Steinberger parte solo da Trafoi, sale allo Stelvio, poi ad una facile punta nevosa (la Tuckettspitze?), passa sul versante meridionale della catena, lo percorre per intero e raggiunge una vetta che egli dice la Königsspitze : per la stessa via

è alla sera alla Cantoniera di S. Maria. Abbia o no raggiunta veramente la König, l'impresa rimane nondimeno unica nell'alpinismo di quei tempi (v. p. 156). Intanto il velo opaco steso sul gruppo si dirada. Fervono i la vori per la triangolazione militare: modesti gli uomini, ma impor tanti i risultati. Molte vette della Valle di Martello vengono salite e descritte ; da esse si studiano le altre. Ma quei lavori rimangono inaccessibili al pubblico; cosi l'alpinista deve studiar coi suoi occhi le vie

salita oltre che dal mitico arciduca ed esiste veramente un Monte Cristallo?» egli risponde nel 1864 salendo,dopoaverstudiatodalConfinalelatopo- grafia della regione, le Cime di Campo, attraversando il Passo omoni mo, poi quello del Zebrù fino a S. Caterina. Due giorni dopo apre, sempre coi suoi amici, la via italiana alla König calando per quella tirolese del Königsjoch, ed il 5 agosto sale 1' Ortler per la Hohe Eisrinne, tracciando su esso la linea naturale d'accesso. Divulgatore delle imprese

di Tuckett è Edmund von Mojsiso- vics che chiarisce sul luogo le incognite della topografia : e mentre svela al pubblico alcune grandi arterie - Passo dell' Eissee e del Cevedale -, l'inglese vola di conquista in conquista. Ecco sorgere quegli che doveva fare il lavoro di mosaico, com pletando quanto Tuckett aveva cominciato a tracciare a grandi linee: il tenente austriaco Julius Paver. La minuzia dello scien ziato si unisce in lui alla tenacia ed alla forza di volontà del soldato. E mentre il primo

attraversa l'Ortlerpass, tocca 1' Hochjoch e il S. Matteo ed il Tresero, l'altro sale il Cevedale e la Vertainspitze e molte altre vette (1865); continua la gara nell'anno seguente fin ché, volto Tuckett ad altre conquiste, Payer sempre col fido Ping- gera, la guida che più meritò nel gruppo, termina solo la'cono scenza della enorme zona. Così si fece l'esplorazione dell'Ortler; non rimasero che alcuni punti troppo difficili per i primi alpinisti ; caduti ancor quelli - (Thurvvieser 1869, Trafoier 1872

20
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 212 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
162 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze 2.) Cresta secondaria (Ramo N-E). Non meno difficile della principale; vien seguita solo da chi parte dal versante tirolese facendo essa evitare il giro del Sulden- joch, cosa che abbrevia la lunghezza ma non la durata della gita. Dalla nevosa spalla a S-O del Mitscherkopf - cosi detto in onore d'un alpinista Mitscher - m. 3444 - una sottile ertissima cresta nevosa sale a raggiungere il Suldengrat al Punto 3750. Essa è altrettanto ripida

quanto quella della Thur- wieserspitze ma di molto più lunga ; piomba a sinistra sul baratro del Königs wandferner con potenti costoloni di roccia e a destra (O.) con un magnifico sdruc ciolo di ghiaccio. - Dalla spalla, dopo un primo tratto a forma di larga china, inter rotta da una crepaccia, si è tosto al filo di neve o ghiaccio che fino alla sommità deve essere accuratamente gradinato, a ghiaccio vivo con lavoro quanto mai faticoso e difficile; qua e là ci si tiene a volte vicino al filo, per

lo più sulla propria destra. Anche con neve buona l'impresa sarà sempre ardua - ore 1 a 2 per il solo tratto di cresta. Dal punto 3750 come in e) alla vetta. **/) Dalla Capanna Schaubach o dalla Baeckmann per la parete N-E -f {Königswand) - ore 7 a 9. i * asc. : Minnigerode, 1881. — Jahrb. S. A. C. 1881 p. 309. — Oe. A. Z. 1893, p. 181. La più grandiosa parete del gruppo, artisticamente ed alpinisti camente : il simbolo e l'anima della montagna. Anche il profano non potrà non rimanere compreso

, nel gruppo del Bernina o col Colle Cengalo in Val Bre- gaglia. Il modo migliore per avere un esatto criterio delle condi zioni sue sarà di salire, a breve distanza di giorni, al Suldenjoch dal Tirolo, essendo gli itinerari comuni per un tratto e poi vicini. Dalla Capanna Baeckmann o dalla Schaubach si segue la via del Suldenjoch (v. 55«) fino a raggiungere il Königswandferner al disopra della selvaggia caduta di seracchi. Per giungere al piede della pa rete si potrebbe di là attraversare nel suo

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