letteratura, nella quale riuscì distinto. Fu nominato professore di rettorica, e poi ebbe il posto di Se gretario nell’Ateneo Bresciano, e in fine quello del Vice-biblio tecario in Bologna. Scrisse molte tragedie, ed ebbe fama in ispecie per quelle che s’intitolano : Il Socrate, Annidale ni Bi tinta, Erode, Aristodemo, Romeo e Giulietta, e Saffo. Ma la sua fede politica, spiegata in favore di Murat, lo ridusse, dopo gli avvenimenti che mutarono le sorti della penisola, a vivere da privato in Milano, ove