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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 139 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
Dieta a Gorizia, ove pure risiede il tribunale provinciale, subordinato all’ Appello in Trieste, ed il principe arcivescovo, metropolita dei vescovati di Lubiana, Trieste, Parenzo e Veglia. Ben provveduto è il Goriziano d’ istituti d’ istruzione. À Gorizia, che oltre ad essere il centro politico, è anche il centro intellettuale della provincia, trovasi un seminario arcive scovile pel Litorale, un i. r. ginnasio ed una i. r. scuola reale, un i, r. istituto magistrale fein ini le pel Litorale, una

e quindi la provincia di Venezia. Il suo clima, aspro nella montana regione settentrionale, diviene sempre più mite, di mano in mano, che si procede verso la pianura a mezzogiorno. L’ economia rurale forma il . primo fattore di benessere della popolazione. Prepondera il terreno pascolativo, semplice o misto al boschivo (esteso specialmente nella regione alpina e sugli altipiani), il quale occupa oltre la metà del suolo della provincia e serve all’ allevamento di numeroso bestiame. Seguono quindi

(pianura) e di 8es an a (Carso), Questi distretti sono variamente popolati; quello di Gradisca ha 100 abitanti per cliil. □, mentre quello di Tolmino non ne ha che 35, Ora questa provincia conta 210.241 abitanti, cioè 71 per chil. O; degli abitanti 128.715 sono Sloveni, 74.337 Italiani e F 1% Tedeschi. L’ immediata autorità politica, cui è subordinata (unitamente a Trieste ed ali’ Istria), si è 1’ i. r. Luogotenenza del Litorale, che risiede a Trieste. Per gli affari provinciali ha propria

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 140 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
9800 ettari di terreno e, ricco di faggi, di abeti e di pini, somministra grande quantità di legname da costruzione c di legna da fuoco. Meno esteso è 1’ arativo, nudo o vitato, che occupa circa 1 /g della provincia, sul pendio del Coglie, del Carso, e specialmente nel bassopiano. Oltre alla già accennata grande quantità, di legname, produce il Goriziano : cereali (specialmente formentone), patate e barbabietole, gelsi, frutta e legumi ; quindi vino (Ribolla) sul Coglie, nella pianura e sul

principio in questa provincia negli ultimi decenni. È dessa concentrata quasi interamente nella città di Gorizia col suo circondario e comprende in prima linea 1’ industria in seta, cotoni, cuoio, macinati ; in seconda linea le fabbriche di carta, saponi, cremor di tartaro e candele. Nell 3 industria della seta vi primeggiano : Cormons , Gorizia, Farra (sopra Gradisca), 8draus sina e Gradisca. Nei cotoni si distingue il filatoio meccanico di Aldus sina (Heidenschaft) con tintoria in rosso e quindi

, questa provincia è poverissima di minerali. Gli scavi di carbon fossile erano inconcludenti e furono abbandonati. I tentativi poi d’ escavazione, per trovare il minerale di ferro e di piombo, rimasero tuttora senza risultato. Punto luminoso nella coltura del Goriziano si è l’industria. Fatta eccezione del setificio, che data ancora dai tempi del- 1’ Imperatrice Maria Teresa, la grande industria colle sue fabbriche mosse dalla forza del vapore, coi forti capitali e coi numerosi lavoranti, ebbe

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 124 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
I ' ’i ; U : IV giunge alle alture di Fas, che limitano da questo lato la detta Val-Pigino. Attraversato il piccolo borgo di Fas, la via scende con forte declivio nell ! amena valle della Bogliimcizza fino al villaggio di Vragna. Qui comincia la salita per la china del monte, lungo la quale una buona strada carrozzabile, costruita già dall 5 Imperatore Giuseppe II, unisce Pi sino, con Fiume. In meno di un’ ora si giunge alla Fontana, rimarchevole per la limpidezza della sua acqua e pel largo

e profondissimo burrone a costiere perpendicolari. Superiore in ampiezza di gran lunga alla Foiba di Pisino, si spalanca tagliando tutto il fianco del Monte Maggiore, dall 3 alto della detta Fontana sino al piede della montagna. Dalla Fontana si sale alla „casa del cantoniere £ e poi presa la via, che attraversa un bosco di querce e faggi, con non difficile pendio va costeggiando il monte, si giunge in due ore ai piedi della cresta, che, spoglia di vegetazione, s’ erge lunga, stretta, ripidissima. La salita

minate dal sole, si spiegano dinanzi come su d J una colossale carta geografica, lavorata in rilievo. — Ed è al certo uno spettacolo raro ed indescrivibile il poter abbracciare con uno sguardo solo un 5 intera provincia colle sue svariate formazioni dell terreno, coi suoi porti, colle sue città e castella, coi suoi villaggi e casolari, coi suoi monti e colle sue acque ! Cessato lo stupore, prodotto dalla prima impressione, 1’ occhio si ferma a considerare le singole parti di questo grandioso panorama

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 118 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
per la conservazione dei monumenti. Fu capitale della provincia, città agiata e ben popolosa fino al secolo X, poi si ridusse in tale stato di decadenza, che nel 1613 non contava più di 347 abitanti e soli 1200 nel 1844. Cessò per tale, motivo anche d’ essere sede vescovile. La diocesi venne soppressa e nel 1830 abbinata a quella di Parenzo. In quest’ epoca 1’ Imperatore Ferdinando I ordinò gli scavi per determinare la pianta di Fola antica. Divenuta nel 1848 porto centrale della marina austriaca

si perdono nelle favole di tempi remotissimi. À1F epoca di Roma fu colonia importantissima. Distrutta nelle guerre civili, venne rifabbricata dall’ imperatore Augusto col nome di Pietas Julia . Oltre all 5 anfiteatro , il tempio di Poma e d’ Augusto, la porta aurea , arco funebre ed onorario della famiglia dei Sergi, la porta gemina e la porta Ercole rimangono tuttora testimoni parlanti della floridezza di questa città alP epoca romana e sono posti oggidì sotto la sorve glianza dell’ i. r. Commissione

e piazza di guerra, prese tosto a risorgere a novella floridezza ed oggidì conta pressoché 18.000 abitanti stabili, senza tener conto delle miglaia di soldati a guarnigione nei forti di terra ed al servizio della marina. Inoltre si vede abbellita da numerosi palazzi ed edifici di pubblico o privato interesse ed ingrandita d’ un intero sobborgo „le case nuove“, quasi nuova città, formatasi dietro 1* arsenale con giardini, passeggi, viali e villette. È sede dell 5 i. r. capitano distrettuale. Sulla cima

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 130 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
linguaggio veneto od altro italico, sieno di linguaggio carni olmi co o tedesco, serbico o valacco, slavizzanti od italianizzanti, tutti un santo vincolo unisce, che nasce dal consorzio su terra comune, dal debito di patria amorevolezza e carità.“ XIV. Coltura. Le condizioni orografiche della provincia e le diverse attitudini dei suoi abitanti, la facilità delle comunicazioni col mercato di Trieste non poterono rimanere senza grande influenza sulle condizioni agrìcole del paese, L 5 agricoltura

e la pastorizia formano relativamente uno dei cespiti principali di rendita della provincia, la prima nell’ Istria marittima, la seconda nell’ alti piano del Carso, e vi tengono occupato un terzo dell’ intera popolazione. I prodotti principali sono: T olio ed il vino, di cui sì fa notevole esportazione, i cereali, il raccolto dei quali però non copre il consumo cbe per una terza parte dell 5 anno, poi i gelsi, le frutta, il legname da costruzione e da fuoco, legumi, tuberi, ecc. ecc. II bestiame pure non

basta a coprire i bisogni della popolazione. Oltre agli armenti, in numero di 53.000 capi, vengono alledem in quantità abbastanza rilevante le pecore, le quali per molti distretti del Carso formano il prodotto principale. Oltre che sul Carso, esse vengono allevate un buon numero anche sulle isole di Cherso e di Veglia. Nell’ industria, oltre alla miniera dì Carpano, che dà in media annualmente per 250.000 quintali d ? eccellente carbon fossile, del valore di 200.000 fiorini, oltre alla produzione

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Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 129 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
d’ Aquileia, dai quali in progresso di tempo tranne Trieste, che nel 1382 si diede alla Serenissima casa d’ Austria, il mar chesato passò ai Veneziani e rimase loro sino alla caduta della Repubblica nel 1797. La contea invece da certi conti tirolesi passò ai conti di Gorizia nel 1248, e da questi nel 1374 al- r Austria, che nel 1797 nella pace di Campoformio acquistò, come fu veduto, anche il marchesato, Ma nel 1805 dovette cedere questo, e nel 1809 anche la contea a Napoleone I, dal quale nel

seguente anno 1810 furono ambedue aggregate alle „province illiriche dell’ impero francese.“. Nel 1813 le riebbe 1’ Austria, e questa unì la contea ed il marchesato in una sola provincia e la ingrandì, aggregandole il territorio al di là dei Vena e dei Caldiera, appartenenti fino allora al circolo di Fiume. XIII. Divisione politica e popolazione. Oggidì 1’ Istria di vi desi in 6 distretti politici, cioè nei distretti di Capodistria. Parenzo, Fola, Pisino, Volosca e Lussino, nonché una città con proprio

statuto, cioè Rovigno. I distretti politici si dividono in comuni. Per 1’ amministrazione della giustizia in ogni distretto politico vi sono dei distretti giudiziari. Lo stemma dell’ Istria è una capra d 5 oro con corna rosse in campo azzurro. L’immediata autorità politica, cui è subordi nata 1 J Istria assieme a Trieste ed alla contea principesca di Gorizia e Gradisca, si è 1’ i. r. Luogotenenza per il Litorale, residente a Trieste, ove ha pur sede V i. r. Tribunale d’ appello. I porti di mare della

costa occidentale, le città, le borgate e molte terre maggiori, anche dell’ interno, sono abitate da Italiani in numero di 112.660. Gli Slavi 162.052 dimorano nella rimanente campagna, appartengono tutti al gruppo degli Slavi meridionali e sono Sloveni e Croati. L’illustre Kandier così parla della popolazione istriana : „II nome d’Istria non ìndica terra occupata da popolo, che una sola lìngua parli; istriano non segna più che 1’ abitatore di quella terra, che Dio ha configurato e distinto. Ma sieno di

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Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 137 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
servono Porto Buso, Grado, Porto Primiero, Porto Sdobba e Duino, che mantengono il commercio marittimo fra l 3 interno della provincia ed il porto di Trieste. Il Porto Buso è il più attivo di tutti. Trovasi alle foci dell 5 ..Aussa, fiumicello, che lungo la costa segna il confine fra il Goriziano ed il Veneto e serve di scalo a Gervignano, situato nella parte superiore di detto fiume, borgata di 2000 abitanti, che mantiene vivo commercio con Udine e Palmanuova da

i 35 e là dei terreni piani arativi e prativi. Merna, li anziano e Dörnberg sono i comuni più popolosi della valle. Sull’ Hubel, al confine della Carniola, avvi Àidussina (Ileidenscliaft), borgata di circa 1000 abitanti, ben nota pei suoi filatoi di cotone, per la sua tintoria ed i numerosi molini. Alla sinistra del Yipaeco s’ erge il Carso Goriziano, ripido in guisa che 1’ orlo settentrionale, ove il monte Ter stei raggiunge i 040 m, ne è anche la parte più alta. S' abbassa poi verso occidente

e mezzogiorno e finisce nella valle dell’ Isonzo e nell'' Adriatico. Sesana è il luogo principale sul Carso, ben noto per la purezza della sua aria e preferita quale villeg giatura, tanto più, eh’ è stazione ferroviaria. Comen è pure un ameno soggiorno estivo. Tomai, che è nella regione più fertile del Carso, produce il rinomato terreno. YI. La laguna e Cervignano. Le lagune di Grado si estendono dalle foci dell 5 Isonzo fino all’ Aussa. Qui il campanile d* Aguileia, che in solitaria maestà s 5 innalza

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Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 158 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
I monti della Boemia danno argento, ferro, piombo, zolfo V e pietre preziose. Le sue acque minerali sono le più rinomate ; d* Europa, come godono gran fama i suoi vetri, e specialmente gli specchi, poi le porcellane, le stoffe di lana, le tele, i merletti, la carta. La capitale Praga è città veramente reale e ricca, j La Moravia ha ricchezze naturali un po’ inferiori a quelle j della Boemia: eppure gareggia con questa, anzi in alcuni 1 oggetti la supera. 11 suolo è ottimo, e nella perfezione

del- I 1 ’ agricoltura nessun altro dominio vince la Moravia, la quale I ha inoltre il primato nelle fabbriche dei panni e di parecchi j altri generi. ] La Slesia è pìccola, montuosa ed ha clima aspro; ma ! essa è oltremodo popolata, alleva pecore di lana finissima e ! coltiva lino eccellente. Vi fioriscono le industrie, specialmente i quelle dei tessuti dì lana e di lino, j La Galizia è il più grande di tutti i domini della Cisleitania, ■. i di cui occupa quasi la quarta parte. Giace

a settentrione dei 1 Carpazi ed è perciò piuttosto fredda ; ma va ricca di boscaglie, j che forniscono grande quantità di legname. Sebbene non v’ . | alligni la vite, ciò nondimeno trova la Galizia la principale j risorsa nell’ agricoltura é produce granaglie in somma abbon- j danza. Possiede inesauribili miniere di salgemma e alleva mol- j tissimo bestiame. ì .. i . i La Bumvìna fece i primi passi nella coltura materiale e j intellettuale, appena dacché divenne provincia austriaca, e vi ;l progredisce

sempre meglio. È quasi per metà coperta di boschi; j ha però nelle valli suolo fertile e coltivato. La sua razza di | cavalli è la migliore dell’ Impero. Bei domini meridionali abbiamo già detto in particolare. I paesi della Corona ungarica si trovano in condizioni naturali assai favorevoli. Quei monti, coperti d 5 immense boscaglie, forniscono al commercio grande quantità di legname; alcuni * danno oro, argento, mercurio, rame, zolfo ; molti danno carboni fossili. Vi si trovano pregiate acque

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 138 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
della laguna e si provvide ali’ escavo di numerosi canali. VII. Divisione politica e quadro di coltura. Il Goriziano è diviso politicamente nella città di Gorizia, munita di proprio statuto municipale, ed in quattro capitanati distrettuali corrispondenti alle condizioni topografiche della provincia, cioè, nel distretto di Tolmino (regione montuosa settentrionale), di Gorizia (regione collinata), di Gradisca

e di numerosi palazzi e chiese, appellassi „Nuova Aquileia“. Ma T accrescersi di Venezia fu causa della sua decadenza. Gran parte del suo popolo emigrò nella fiorente regina dell* Adriatico, gli edilizi, abbandonati a poco a poco rovinarono, e nel 1451 fu soppresso il suo patriarcato. Ora Grado non conta che 3000 abitanti, cui la pesca e la navi- gazione procacciano ì principali mezzi di sussistenza. Inconcludente è il porto Sdobba alle foci dell’ Isonzo. Il porto Rosega (o porto di Monfalcone), di cui

fu già tenuta parola, serve di scalo ai prodotti, che Gorizia esporta per la via marittima. Per il porto di Duino riceve le granaglie il grande molino meccanico di S. Giovanni al Timavo e ne esporta le farine. La poca pendenza del suolo e la tras curata canalizzazione permisero alla laguna di guadagnare sempre maggiore terreno e raggiungere il territorio di Aquileia, un dì ricco di ubertosi campi. Però già per opera della grande Imperatrice Maria Teresa si cominciò a porre argine all’ estendersi

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 157 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
cittadini dalle capitali, per sottrarsi ai gravi calori della città, per godere le molteplici bellezze, che la natura presenta fra quei monti, e per bere quelle acque. Dal seno di quei monti si traggono minerali, specialmente salgemma, ferro e carboni fossili; nella Carintia pur molto piombo e nella Carinola molto argento vivo. Questi prodotti chiamano in vita varie industrie, e molte valli rimbombano del martellamento delle fucine e delle fabbriche. Il ferro e 1’ acciaio della Storia godono rinomanza

mondiale, come godono bella fama i lavori in ferro, sì fuso che battuto. I coltelli, e particolarmente le falci, dell’ Austria superiore sono di tale bontà, che si spediscono perfino fuori d’ Europa. I tratti meridionali della Stiria e della Carniola, i quali non hanno più carattere alpino, sono fertilissimi. L’ ottima agricoltura vi produce, oltre alle granaglie e alle frutta, comuni anche alle consorelle province alpine, non solo molte ortaglie, ma pur vino in quantità e buono. Bellissima gemma della

Corona austriaca è la Boemia , dominio grande, assai popolato, ficco di molti doni di natura, e che per le sue industrie tiene il primo posto. Se la vite non vi alligna che in pochi luoghi, pure V agricoltura vi viene esercitata distintamente. Coltivano in grande i Boemi, fra molte altre piante, il luppolo, i cui frutti servono alla fabbricazione della birra.

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Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 110 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
A 8. Rocco, 20 minuti circa più al! occidente, fondò nel 1865 lo Stabilimento fonico 'triestino i suoi grandiosi cantieri, che danno lavoro a centinaia e centinaia di operai. Quivi sì costruiscono le possenti navi di guerra della nostra marina. Una ondulata lingua di terra, che si protende nel mare colla Punta sottile e colla Punta grossa, divide il vallone di Maggia da quello di Capodistria o Stagnane. Nell’ insenatura fra le due punte sunnominate venne costruito dallo Stato il nuovo

Lazzaretto per le navi in quarantena. II. Capodistria ed Isola. Il vallone di Capodistria^ più ampio del precedente,is’ allarga tra Punta grossa e Punta ronco] In esso mette foce il Risa no. T antico Formionem uno dei mag giori fiumi dell’ Istria./ il' quale con un corso di 19 chi!, attraversa una delle più belle e fertili valli, che conti la provincia.! Nella parte più interna del vallone, su d 5 un ìsola, simile nella forma ad uno scudo, s’ adagia Capodistria, città di 7800 abitanti, uno dei luoghi

principali della penisola. Due argini la uniscono alla terra ferma, che, amena e fertile di viti, olivi, gelsi e d’ ogni sorta di alberi fruttiferi, la circonda a guisa d’ anfiteatro. Questa città ebbe, vari nomi in vario tempo. Chiainavasi Egida, poi Capris, quando fu municipio romano ; quindi Giustmopoli e da ultimo Capodistria, allorché nel secolo XIII fu sede del Governo provinciale istriano dei patriarchi d 5 Aquileia. Nella sua piazza e nei suoi edifici, sì pubblici, che privati, meglio

di qualunque altra città istriana essa ricorda il tipo veneto. Per la terribile peste del 1630 perdette quasi la metà elei suoi abitanti. Quindi lentamente si riebbe e negli ultimi decenni pei progressi, fatti nella coltura del suolo, e mercè il valido appoggio del Governo, F attività e l’ intelligenza de 5 suoi abitanti divenne uno degli agri alimentari della città di Trieste. Con questa è unita mediante regolari corse giornaliere del

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Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 170 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
la Carni ola e il Carso. Giunti alle rive dell 5 Isonzo vennero a un combattimento col generale veneto Antonio di Verona; uccisero lui, 3000 de’suoi soldati, e saccheggiarono la provincia. I Triestini, udito il fiero caso, assoldarono dugento uomini d 5 arme per difesa del territorio e della città. Questi incontrarono nelle parti di S. Servolo*) una compagnia di Turchi; e azzuffatisi ne atterrarono cinque. Ma caddero pure tre da Trieste. Oltracciò i barbari condussero via 50 schiavi; i quali per

singolare fortuna seppero fuggire e dopo sei mesi tornarono in patria. Nell 5 anno 1482 i Turchi guidati da Alì, Pascià della ‘ Bosnia, calarono nel Friuli, e varcato il fiume Culpa corsero la Camicia, la Carintia, poi T Istria saccheggiando ogni luogo, pel quale passavano. L Istria soffrì altre incursioni da que 5 malvagi negli anni 1493 e 1501. Non basta. Il 24 Maggio del 1687 approdarono a Cittanuova due fuste dulcignotte**), donde scesero À ladroni armati, che, dopo avere spogliato le case degli

abitanti, ritornarono ai loro legni, strascinando in ischiavitù 20 cristiani. Felice differenza di tempi e di costumi! Allora i popoli stanziati presso i confini de’ Turchi, o sulle coste del mare, andavano soggetti alle depredazioni degli infedeli, alla morte, a duro servaggio. Presentemente i progressi della civiltà e le valorose milizie di un Governo saggio e forte garantiscono le sostanze, la vita, Tonore, la libertà d 5 ogni cittadino. i *) Sotto il castello di Moeco,. ora distrutto. ; **) Due

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Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 132 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
Molte scuole popolari maschili e feminili provvedono ali’ istruzione elementare. La scuola magistrale di Capodistria ha lo scopo di preparare abili maestri; il ginnasio superiore di Capodistria, quello di Pisino, la scuola reale inferiore di Fola, la scuola reale superiore di Pirano e la scuola nautica di Lussinpiccolo sono gl’ istituti medi, tutti imperiali e regi, che trovatisi nella provincia. 82. La Contea principesca di Gorizia e Gradisca, I. Viaggio sulla strada ferrata da Trieste

a Cormons, La strada ferrata, che da Trieste va a Gorizia, si tiene dapprima stretta alla costa del mare, per modo, che si gode quasi di continuo della deliziosa vista del golfo. Quivi sul declivio del Carso s innalza dall’ onde Y incantevole castello di Miramar. monumento parlante del senso poetico, che ornava la colta mente del suo fondatore 1’ Arciduca Massimiliano , già Imperatore del Messico. Fiorenti oliveti e vigneti, coltivati con la massima cura e celebrati fino dall’ antichità, formano lungo

la marina un lembo verdeggiante alle nude falde del Carso. Poco prima del Bivio si esce dal Territorio di Trieste, ed entrato nella provincia di Gorizia, il treno fa la prima fermata alla stazione di Nahr esina , per attendervi quello che pochi minuti dopo giunge da Vienna. Ritornata poscia verso il mare, la ferrovia continua lungo la costa sopra Sestiana e passa a sì breve distanza dal castello di Duino e dalle sorgenti del Timavo, che si possono osservare da vicino e 1’ uno e Y altro. Su d’ una rupe

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 169 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
felicità, che le procacciò 1’ austriaco scettro; portolla a nuova destinazione ed esistenza quale emporio austriaco sotto Carlo VI ; e sotto i suoi successori la innalzò a grandezza, ricchezza e celebrità maggiore che mai. Questa serie di varie vicende è un vero codice della spe- rienza, ed in esso può leggersi e studiarsi ciò che veramente abbisogna per la futura stabile prosperità di Trieste. Dalla Meditazione del Dr. Rossetti. 94, La tomba dell’ Imperatore Massimiliano in Innsbruck, Nella

chiesa dei Francescani ad Innsbruck trovasi il monumento sepolcrale dell’ Imperatore Massimiliano. Esso è opera dello scultore Alessandro Collin di Malines, ed il bronzo fu fuso dall 5 italiano Del Duca. L’ Imperatore è ritratto in ginocchio, in atto di pregare: i ventiquattro bassorilievi, che circondano il sarcofago, ci danno la sua biografia. Conviene osser varli attentamente, ricordandosi che Thorwaldsen ebbe a dichia rarli capolavori. Rappresentano i principali episodi della vita dell

5 Imperatore; venti sono dello stesso Collin, quattro di Ber nardo Abele di Colonia. La verità vi è mirabilmente serbata; armature, costumi, vedute di città; quella di Venezia non potrebbe essere più esatta; e questa fedeltà s’ accompagna ad una straordinaria perfezione artistica. Fanno corteo a questo monumento, schierate in due file, a destra ed a sinistra della navata centrale, ventotto statue di bronzo colossali, rappresentanti eroi dell’ antichità e principi e principesse della Casa d’ Absburgo

. 95. Invasione de’ Turchi nelle vicinanze di Trieste. (1453-1687.) Il sultano Maometto II mosse guerra all’ impero d’ Oriente e prese d 5 assalto la città di Costantinopoli nell 5 anno 1453. Nel 1463 s 5 impadronì della Bosnia, ove fece scorticar vivo il re Stefano.

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 165 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
scorsi cinque giorni del tempo fatale, predetto dai medici, eh* egli spirò nel bacio del Signore (1291). A Rodolfo successe nei possedimenti della Serenissima Casa T unico suo figlio Alberto 1, il quale fu poi anche Impe ratore. ‘ 91. Alberto il Saggio Buca (V Austria. L’ Imperatore Alberto I lasciò sei figliuoli, ed erano: Rodolfo, Federico il bello, 1’ umanissimo Enrico, Alberto il saggio, Leopoldo specchio dei cavalieri, e Ottone f allegro. Rodolfo premorì al padre, cui succedettero negli Stati

ere ditar! primamente Federico, poi Alberto. Erano appena scorsi due mesi, che Alberto aveva preso a governare paternamente i popoli, quando un giorno, dopo aver pranzato in compagnia della duchessa Elisabetta, moglie di suo fratello Ottone, la principessa fu colta da tali dolori, che in poche ore morì- ed Alberto, preso dallo stesso male, lo superò per cagione della sua naturale robustezza; onde è chiaro che furono vittime di scellerato avvelenamento. E se il Prìn cipe salvossi, ne fu storpio

così nelle braccia come ne’ piedi, e dovette farsi condurre in un seggiolone per tutta la vita. Gli studi e il conversare co’ sapienti gli mantennero per altro la serenità della mente e ne aguzzarono l’intelletto. Zelatore del bpne de’ sudditi, pose per fondamento della sua amministra zione F ordine pubblico e la giustizia; proibì il duello. Egli li*

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Libri
Anno:
1889
Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
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Pagina 92 di 187
Autore: Timéus, Francesco / compilate da Francesco Timéus
Luogo: Vienna
Editore: i.r. Deposito Libri Scolastici
Descrizione fisica: 184 S.. - ristampa dell'ed. del 1887
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.038
ID interno: 151983
E a tatti que’ vaghi fiorellini Crescon frutti, che paiono rubin, — La fragola così, più che non chiede, All* Àmina gentil rende mercede. Malfatti, 60, La canapa. La canapa sorge molto più alta del lino, ed il suo stelo dà fili più forti, ma altresì più grossolani. Anche dal seme della canapa, che chiamasi canapuccia, s’ estrae dell olio, che s’ adopera per molti usi, La canapuccia spremuta viene pure somministrata come nutrimento al pollame e a tutti gli uccelli domestici, che ne vanno ghiotti

quanto mai. Tutte le parti della canapa, quando è esposta al calore, esalano un odore fortissimo, che respirato a lungo può produrre nocivi effetti ; quindi bisogna guardarsi di dimo rare, e peggio ancora di dormire durante 1 ’ estate vicino ad una piantagione di canapa. — La lavoratura del suo tiglio è come quella del lino. 1 fusti macerati e poi essiccati si dirompono con apposito ordegno, detto gramola. La gramolatura della canapa è V occupazione prediletta delle giovani contadine nelle sere

d’ autunno. Lo stelo legnoso, che la gramolatura separa dal tiglio, forma la così detta lisca, che servì lungamente pei zolfa nelli : si adopera per vari usi domestici e per combustibile, anzi il suo carbone fu trovato eccellente per la fabbrica zione della polvere da cannone. Per filare la canapa s’ adoperano le stesse macchine, con cui si fila il lino. Però la sua fibra, come già dicemmo, alquanto grossolana, non può dar fili che per lavori molto ordinär! come per lo spago, che adoperano i calzolai, e il

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