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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 49 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
g-ià poi Cenomani, città di condilo sia stata nuovamente forti ficata ed abbia acquistato una importanza assai maggiore che prima non avesse. Segnare date precise a questi avvenimenti è impossibile per la scarsezza delle notizie a noi pervenute, ma è fuori di dubbio che le valli tridentine già molto tempo prima della guerra Retica avevano riconosciuto la signoria di Roma. La Gallia Cisalpina, subito dopo la conquista, era stata or ganizzata in forma di provincia e governata da proconsoli

an nuali, ma a seconda che la soggezione a Roma veniva accolta con minore riluttanza dalle popolazioni galliche, e che la ro manizzazione di queste progrediva, e gli interessi comuni con Roma la legavano ad essa con più intimi rapporti, anche le con dizioni della sua dipendenza colla repubblica e colla capitale si vennero modificando. La Gallia Cispadana infatti già nell' 89 a, G. C. (— 665 di Roma) ottenne la piena cittadinanza romana, per la legge di Gn. Pompeo Strabono, padre del magno Pompeo

, e quarant' anni più tardi anche la Gallia Transpadana cessò di essere governata a provincia ed ebbe essa pure, in forza della legge Giulia, proposta da C. Giulio Cesare, la piena cittadinanza romana. Essa venne così aggregata all' Italia e diventò parte in tegrante di essa. I confini settentrionali d’Italia giunsero allora fino alle Alpi nostre. Anche Trento è probabile che abbia ottenuto allora, insieme con tutte le altre città della Gallia Transpadana, nel 49 a. G. (— 705 di Roma), la piena

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 61 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
Contemporaneamente o subito dopo altre dimostrazioni ostili 6 offese al nome romano ebbero luogo nelle valli dell' Alto Reno, confinanti colla provincia delle Calde; cosicché Augusto, deli berato ormai di rendere soggetta a Roma tutta intera la catena delle Alpi, risolse di muovere loro guerra e di impossessarsi definitivamente delle sorgenti del Reno e del Danubio. Affidò T impresa a' suoi due giovani figliastri, Druse ( Clan- dim Drusus Nero) e Tiberio (Tiberius Claudius Nero), che Livia

, non ne aveva che ventitré, ma egli aveva già dato prove di coraggio e di non comuni talenti militari nell’esercito d'oriente; ed ora, per la recente vittoria sui Reti, aveva accresciuto la sua fama ed era assai popolare in Roma, dove si era già fatto notare per la maschia bellezza dallo Alpi Tridentino, a Roma por ricevervi gli onori protoni .(ttjuàg, GTQaVìjyuiàq) c poi recarsi di nuovo a intraprendere, d' accordo col fratello Tiberio, la guerra Rctiea, Nè a Roma si sarebbe potuto conoscere

. Credo quindi che Braso abbia fatto una prima spedizione nel Trentino T anno 16 a. G. C. (— 738 di Roma) per respingere i Reti della Venosta e delle altre valli a settentrione di Trento che s" erano mossi contro i confini d’Italia, cioè verso Trento, jrQ0aJtaVTì)6avrag (njvrp, e clic vi sia poi tornato Tanno dopo, il 15 a G. C., per la guerra Rctiea. Questa fu guerra offensiva, quella dell anno prima difensiva.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 59 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
di sesso maschile il feto portato nel ventre. Così volevano i Romani coonestare la con quista. Ma se tali fossero stati realmente quei poveri alpigiani avrebbe Roma voluto o potuto ritardarne di tanto il completo assoggettamento ? La frase stessa colla quale Augusto ne’ fasti dello proprie imprese accenna a questa guerra, affermando che contro nessuna-gente alpina mosse le armi ingiustamente ( nulli genti hello per ìnpirìam illato) ci ha tutta 1’ aria di una scusa non richiesta. Non vogliamo tuttavia

negare che qualche atto di violenza contro il dominio di Roma non sia stato da loro commesso, che avversioni e sospetti non serpeggiassero ancora vivi e feroci contro la potente repubblica, e che quindi i rapporti con essa non sempre fossero amichevoli. Ma le cause vere della conqui sta furono ben altre e dobbiamo cercarle in alte ragioni e ne cessità politiche. Pare tuttavia che al tempo d’ Augusto un insolito fermento di odii e movimento di reazione o spontanei o ad arte destati, contro i Romani

, si venissero manifestando e propagando più vivi ed audaci nelle genti alpine, così in parecchie di quelle che già avevano riconosciuto la signoria di Roma, come in quelle che erano ancora da essa indipendenti. Fra le prime crediamo di dover coniare, nelle valli nostre, i Camuni della valle Camonica, i Trumpilini o Trumplini de\]-à Valle Troni pia e i Vomii, che non sappiamo precisamente ove fossero, ma che certo abitavano in una valle non lontana da queste. Mosse infatti contro loro, nell’anno

16 a. G. C. (= 738 di Roma) il proconsolo P. Silio, governatore dell’ Illirico, dal quale dipendevano pure militarmente queste rog’oni. benehè mui

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 46 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
Ma già inolio tempo prima di Augusto e della guerra Relica, una gran parte delle Alpi era pur stata soggiogata dai Romani, Le valli prealpine, c-lie si aprono immediatamente sulla pia nura del Po, pare fossero state sottomesse, o tutte o in parte, fino da quando Roma si era fatta signora delle città della Gal- lia Transpadana. Le valli infatti e i gioghi più orientali e più occidentali dèlia catena avevano già veduto muovere attraverso loro le aquile delle legioni romane quando queste

conquistarono il Rorico e le Gallie. Ma la parte centrale della catena non era stata ancora oltrepassata; solamente le valli più meridionali di questa erano venute in possesso dì Roma. In qual modo ciò sia accaduto non ci è. narrato dagli storici antichi. Può darsi che alcune di esse abbiano riconosciuto senza opposizione la su premazia di Roma, o ad essa siansi adattate con rassegnazione ; ma in molte altre è certo che i Romani incontrarono vigorosa resistenza, e che solo dopo aspre lotte e colla forza

.riuscirono a far rispettare il nome loro tra quei fieri alpigiani, gelosi di fensori della patria e dei monti in cui liberi erano fino allora vissuti. Cosi sappiamo che la gente alpina degli Stoni non potè essere sog giogata che colla violenza e che essa nel 118 a. G. C. {= 836 di Roma) oppose al console Q. Marzio Re così ostinata, feroce resi stenza da rimanere nella lotta disuguale quasi totalmente distrutta '). Dove propriamente siano da collocare gli Stoni non sappiamo; 'Ernesto Besjardin, Paris

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 47 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
bensì lo assoggetta mento degli Stoni e non fa cenno degli Aliarmi, la storia la quale non suole serbare il silenzio sopra avvenimenti luttuosi nè dimenticare le pugne sanguinose e le stragi, siamo indotti a credere od a spe rare che gii Anauni a differenza degli Stoni, siano passati sotto 1 impero di Roma in modo blando e pacifico, senza provare gli orrori della guerra o della conquista *). nicmii mettono gli Stoni a Lugano, altri (per la somiglianza del nome) a Storo, o a Stoni co, altri a Vestono

(che il marchese Maffei derivava da Vclus Slonus) in Val Sabbia, altri altrove. Il nome die meglio li ricorda è corto Slenìco, ma i nomi di villaggi por indicare popolazioni alpine sono indizi malsicuri. V. Il nome della Valle di Non, nell’ Ardi. Treni. XIV. 1898. *) Nel Trofeo <T Augusto non sono nominati nè i Tridentini, nè i Sabini, nò gli Anauni; è segno quindi elio questi erano soggetti a Roma già prima d’Augusto, c che egli non poteva contarli fra i popoli da lui vinti. Sono invece nominate

le genti che stavano a settentrione degli Anauni, i Veno- sles, i Geuaicnes della Passiria, i Brami del Premier, gii hard della valle dell’ hhsach. Strano può parere che siano nominati i Trumplìni della Val Trompia e i Cam uni della vallo Camonica, che sono più vicini degli Anauni alla pianura bresciana; ina io credo elio questi due popoli siansi ribellati a Roma al tempo d" Augusto, c che egli abbia dovuto riconquistarli , non conquistarli per la prima volta.

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