Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
perö, nei suoi studi, ritiene questo documento inattendibile. 112 Severo, succeduto ad Elia, nel 590 convoca a Marano un nuovo sino- do per riconfermare il rifiuto della condanna dei Tre Capitoli in con- trasto con il papa, e - stavolta lo testimonia lo storico longobardo Paolo Diacono (+ 800 circa) - tra gli altri suffraganei appare anche il nome del vescovo Ingenuinus de Sabione. Bisanzio, attraverso l’Esarca ra- vennate, e Roma si adoperarono piü volte per ricomporre lo sci- sma, anche con
lo scopo di impe- dire l’avvicinamento delle popo- lazioni locali ai nuovi occupanti longobardi. Papa Gregorio Magno in partico- lare esortö in vari modi i vescovi S.Cassiano (medaglione nel presbiterio del duomo di Bressanone, A. Steiner von Felsburg, 1894-1897) sottoposti ad Aquileia a ritornare alla comunione con Roma. Tutta- via, in una lettera di supplica all'imperatore bizantino Maurizio del 591, i vescovi del territorio longobardo (Sabiona, Trento, Verona, Vicenza, Asolo, Treviso, Feltre, Bel
- quando Candidiano, patriarca residente a Grado, si riconciliö con Roma. In risposta, il clero dell'entroterra, fedele allo scisma, si eiesse un "antipatriarca" con l’appoggio 112 H.Berg, Bischöfe und Bischofssitze, pp. 79-81.