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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 478 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
missione dell’apostolato. Ei nacque in Bolzano da Giuseppe Maria de Tschiderer e Caterina de’ Giovanetti (15 aprile 1777); e fatto sa cerdote (27 luglio 1800), fu cappellano in Unterrinn e nella terra di Ulten ; insegnò tre anni teologia e pastorale nel Seminario di Trento (1807-1810), e, poi fu parroco di Sarnthal (1810-1819) e di Merano, e, in fine, canonico della cattedrale di san Vigilio (8 ottobre 1826), vescovo ausiliario del vescovo di Bressanone per la provincia del Vorarlberg

(20 maggio 1882), e vescovo di Trento. Vi fece il suo ingresso (3 maggio 1835), partendo dalla chiesa parrocchiale di san Pietro, e muovendo alla volta della cattedrale preceduto dalle con fraternite, dal Clero, dal Capitolo, e seguito da tutte le imperiali e civili autorità. Nella cattedrale fu ietta la bolla- pontificia di sua con ferma; e, pronunciati i soliti discorsi, il Vescovo celebrò la messa e benedì la prima volta la città e la sua diocesi *). Indi diede principio all’ apostolica sua missione

, e non ebbe mai a desiderare cosa alcuna che non fosse conforme al bene spirituale de’ suoi diocesani. Ma non così fu del Pontefice che lo avea confermato vescovo. Egli avea in cominciato a pontificare, quando in Italia più che altrove sentivasi il contraccolpo della rivoluzione francese di luglio, quando il principio' politico del non intervento proclamato dalla Francia tenevasi destinato a proteggere una grande sollevazione. L’impaccio del dominio tem porale fece delirare anche questo Pontefice

, che, uscito dalla sua vera missione di capo spirituale della Chiesa, trasse intorno a sè tutti gli odj della nazione, e morì senza die alcuno versasse sulla sua tomba una lacrima sincera e cordiale. Del resto, malgrado la reazione, le speranze italiane non ces savano di pullulare, e si fecero tentativi per realizzarle. Fallirono sotto l’influenza della Giovane Italia in Calabria (1840), e fallì quello scoppio generale che nell’anno 1844 pareva imminente, e fu cagione della morte dei due fratelli

Bandiera (25 luglio). Due anni dopo, morto papa Gregorio (1 giugno 1846), tornarono tempi favorevoli alle concepite speranze. Comparve nominato pontefice il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti (ló giugno), che si disse Pio IX, e pubblicò un’amnistiaci6 luglio), che fu levata a cielo dagli applausi clamorosi, che sì diffusero per tutta l’Europa. Il Trentino rispose anch’esso cordialmente agli applausi generali, e senti la prima volta picchiare forte nel suo petto il sentimento della propria

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1874
¬Un¬ pò di cronaca contemporanea di Rovereto : 1871-1872-1873 ; con aggiunte e mutazioni e con un appendice contenente notizie roveretane degli anni 1869 e 1870
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Pagina 58 di 78
Autore: Probizer, Francesco / [F. P.]
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 74 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Raccoglitore ; 1874, n. 3, 4, 6, 7, 9, 11, 12, 13, 15, 17 e 18;
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte 1871-1873
Segnatura: II 102.514
ID interno: 238417
Il giorno 13 Aprile' 1871 all’occasionedn cui il Paese veniva onorato dalla visita sovrana di S. ,M. l’imperatore Francesco Giuseppe, per incarico della cittadina Rap presentanza si recava ad omaggiarlo in Trento una ap posita deputazione, che veniva ricevuta in ispeciale u- dienza. Il sig. Podestà, che la conduceva, ed il Presidente della Camera di Commercio venivano invitati alla mensa imperiale —■ (Raccoglitore 15 Aprile 71 N. 45.) La nostra città ed i nostri istituti venivano visitati

il 18_Marzo 1872 da 3. Eccellenza il Luogotenente della provincia Conte Taaffe, ed ai 23 Aprile successivo dal Caposezione alH. R. Ministero del culto ed istruzione, cav. Carlo Fiedler, La cittadinanza ed il Municipio presero parte alle sot toscrizioni pei monumenti a Gazzoletti, a Beccaria e Man zoni, ed in occasione della morte di questo sommo ita liano il nostro Podestà inviava il dì 24 maggio 1873 al Municipio di Milano il seguente telegramma : “ La patria di Rosmini, dell’ amico dell’ illustre

Man zoni, si prostra riverente e lagrimosa innanzi alla salma di quel Sommo, che fu e sarà sempre una delle maggiori glorie della nostra Nazione. „ Il Municipio e l’Accademia degli Agiati, della quale il Manzoni era socio, inviarono apposite deputazioni, che presero parte agli estremi onori, che Milano e tutta V I- talia resero a questo principe della letteratura moderna. Il nostro Municipio sì fece pure rappresentare a Riva all’ occasione che venne trasportata da Desenzano a Trento la salma di Tomaso

Gar, che aveva illustrato anche la nostra città colla pubblicazione dell’antico statuto rove- retano. Varii nostri concittadini ottennero ben meritate onorifi cenze, — Questi furono il sig. F. Figarolli, emerito Presi dente della Camera di Commercio, creato Cavaliere della corona d’Italia e dell’ ordine di Francesco Giuseppe ; il sig. conte Filippo Fedrigottì, creato Ufficiale della corona

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 530 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
210 Thurm, v. — 1874 Federico (Friccio) di Castel Tlumn, v. — 1374 Giovanni Salgardo di Feltre, v. — .1376 Tramontono di Città di Belluno, v. — 1377 Giovanni Salgardo di Feltre, v. — 1378 Dedo de Dedis di Feltre, v. — i33o Giovanni de Strata di Padova, v. — i38i Giovanni de Pugnis di Parma, v. — 1387 Antonio di Trento v. — 1391 Antonio di Dasindo, v. — 1891 Antonio di Bergamo, v. — 1392 e 1394 Antonio de Temici di Levino, v. — 1395 Giovanni de Capitani di Bologna, v. — 1399 Alessandro dei

Dottori di Padova, v. 1400 Antonio, v. — 1400 Francesco de Santonico, v, — 1407 Alessandro de’ Dottori di Padova, v. — 1415 Lorenzo de Gauslini di Feltre, poi Certosino, v. — 1415 Quiglino Casali dì Padova, v. — 1418 Pietro della Torre di Bergamo, v. — 1419 Nicola di Cam- polongo di Padova, v. — 1420 Antonio di Molveno, v. — 1421 Guglielmo della Pigna, v. — 1422 Bartolomeo de Minatis, v. — 1424 Albertino de Maróstica, v. •— 1.425 Antonio dì Ledro, v, — 1428 Lodovico de’ Calvi di Bologna, v. — 1429

Gerio dì Monte- catino di Ferrara, v. 1432 Antonio de Tosabecchi di Pavia, v., . poi arcidiacono di Trento., — 1433 Giacomo Orsolini qui Bonoria di Tossignano, v. — 1485 Lodovico de’ Calvi di Bologna, v. — 1442 Giuliano Coccapani di Carpi, v. — 1443 Melchior Facini di Padova, v. — 1450 Bonamente Aliprandi di Mantova, v. — 1453 Giacomo de Gazio, v. ■— 1455 Lanfranco de Oriano di Brescia, v. e podestà. — 1457 Melchior Facini di Padova, podestà. — 1460 Cristoforo Lan- franchini di Verona, podestà

, p. — 149t Paolo Ungarelli di Padova, p. — 1492 Lodovico Pavesi di Mantova, p. — 1498 Giambattista Lam- bertìni dì Bologna, p- — 1495 Ottobono degli Ottoboni, p. — 1497 Daniele de Crescendoli di Portonavona, p. 1501 Ercole Tassoni di Modena, p. — 1508 Princivalle Mantica di Portonavona, p. — 1506 Nicola Basileus di Trieste', p. —- 1508 Ulpiano de’ Zani di Bologna, p. — 1509 Luigi Sassolo della Mirandola, p. — 1514 Luigi Alberti di Verona, p. — 1516 Stefano Ugoni di Bre scia, p. — 1517 Leonardo Cepolla

. — 1518 Antonio de Cappo di Man tova, p. — 1518 Antonio Cardellini di Bassano, p. — 1521 Girolamo Romagnano di Trento, p. — 1522 Nazzaro Scopoli di Mantova, p. — 1523 Pietro Petrelli di Parma, p. — 1524 Giovanni Castelvetro di Modena, p. — 1525 Giovanni Francesco Bebio di Reggio, p. — 1528 Alfonso. Rossetti di Ferrara, p. e poi vescovo di Comacchio. — 153,0 Bernardo Nuvoloni di Mantova, p. — 1534 Giambattista Scopoli di Mantova, p. — 1537 Pietro Petrelli .di Parma, p. — 1541.

3
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 407 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
(13 maggio) tra le acclama zioni del popolo, e poi raggiunse 1 ’ esercito a Sonano sull' Oglio, volse verso Borghetto, passò il Mincio, occupò Peschiera e. Verona, e fe' bloccare Mantova dal Serrurier (14 giugno). E nel frattempo transitavano per Trento gli armati che calavano in Italia, e quelli che ci venivano di là guasti e malmenati dai subiti combattimenti. Di questi ultimi né giunsero all improvviso; ai 14 maggio, più migliaia con carri, bagagli, cancellerie e calessi d’ ogni sorta ; erano in parte

austriaci e in parte napoletani, e v erano con loro anche parecchie centinaia di prigioni francesi. Tutte le vie, le piazze e le case n erano ripiene, e conveniva provvedere prontamente ai loro più pressanti bisogni. Il conte Pio di Wolkenstein, che copriva allora in Trento la carica di capitano, insisteva presso il Magistrato, perchè vi prov vedesse; ma la città scarseggiava di tutto, e più di fieno, che fu in breve consumato, onde le campagne dovettero supplire al bisogno ^). Indi nel dì seguente

di partire, una Reggenza che fosse di aggradimento al pubblico ; ma egli a quattro ore di mattina, nel giorno 20 maggio, se n’ andò senza far parola ad alcuno, nemmeno al conte Filippo dei Consolati suo vicecancelliere, e senza dir nulla della implorata reggenza. 11 Capitolo n’ era in pensieri. Il Vescovo avea presa la vìa dì Passavia, dove suo fratello Tomaso era stato di fresco eletto principe vescovo ; è il decreto della Reggenza fu rinvenuto il giorno dopo dal direttore camerale Bettmali nella scri

vania abbandonata dal Principe. Esso diceva : „ Dovendo noi sottrarre 1) Grazi a ubi : Frammento dei ricordi urbani e domest ici pubblicato per le nozze Cesarmi, Trento,-1862. pag. 5. . 2) Makci : Annali citali, III, pag. 627.

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 57 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
il quale investe propter Deum et animas merce dem, nella persona del vescovo, la Chiesa di Trento, di Castellare, ed’ogni sua partinenza. Il diploma è noto 1 ), e riguarda il marchesato di quel luogo, che rimase ai vescovi della chiesa trentina sino all’ anno 1796, e si diceva Castellare trentino, come ora si dice Castel d’Ario Mantovano a ). Nello stesso anno mo riva il vescovo Arrigo, ed a lui succedeva Pervardo o Bernardo, del quale nulla ci consta 3 ), e poi Adalberone (1084), canonico d’Augusta

di Rodolfo, dà il ducato di Svevia agli Hohen staufen, che divennero i continuatori dell’opera dei Ghibellini, ed invade i ducati di Bertoldo e di Guelfo, dando i beni che teneva quest’ul timo in Passiria, ad Altovino di Bressanone. A Verona s’incontra con Arrigo vescovo di Trento, che accompagnato dal suo avvocato Go- tofredo, chiedeva mercede pei servigi a lui prestati, ed egli, non molto lungi dalla città, in Casa Sollariata, presso il monastero di S. Zeno, segna un diploma (15 novembre 1082), con

: Di’ Castellar0 trentino ecc. Roma, Archiv, stor, per Trieste ecc. 1882. 3 ) Alberti : Annali del Principato eccl. di Trento reintegrati ed an notati da T. Gar. Trento, 1860, pag. 7.

5
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 32 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
che ne doveano dipendere. Trento vi è nominato, ed esso con Man tova dovea inviare la sua gioventù studiosa alla scuola di Verona v ), Ma le buone relazioni di lui con il padre non si mantennero alla lunga. A questo nacque un figlio, che si chiamò Carlo (830), e la dieta di Worms lo dichiarò re di Germania. Gli fu dato in aio Ber nardo di Settimania, conte di Barcellona ; e di qui le gelosie che mossero Lotario e i due suoi fratelli maggiori a querelarsi. Dalle querele passano alla ribellione

le violenze del conte Ro- derigo, che s’ era reso padrone dei beni di quella mensa, e ne trovò pronta giustizia. Lodovico depose il conte usurpatore, sostituendovi Adelberto figlio di Unfrido, che già teneva il governo della Rezia Curtense e dell* Istria. Roderigo n’ è scacciato ; ma ritorna dipoi con nuove armi e favorito dalle circostanze, che ponevano in angustie l’imperatore, riuscì a vincere Adelberto, ed a rassodare la sua pò. tenza nella Curia e nella Venosta 2 ). Lodovico si stava intanto oppresso

e conculcato dalla malignità dei figli: venne preso, rilasciato, e poi combattuto da nuova solle vazione, per nuove contese nate da nuova partizione di regno, e in fine vinto completamente dal figlio suo omonimo, a cui era toccata la Baviera, e contro il quale s’ erano ridestate le gelosie paterne in seguito ad un abboccamento che avea tenuto in Trento Fanno 838 con il fratello Lotario. E dopo ciò F imperatore non potè più vivere ; oppresso da interminabili afflizioni si ritira in un’isola del Reno presso

7
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 362 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
cheggiarono nei foraggi i casali e le ville di san Rocco, di Man e di Mattarello *). Sgombrato il paese da questi reggimenti, ne vennero altri, e sempre traendo seco i soliti malanni della guerra, e ciò sino alla pace che fu stabilita in Vienna ai 3 ottobre 1735, e per la quale gl'Im periali riebbero il Milanese e ì dùcati di Parma e Piacenza,, e otten nero, che Francesco di Lorena, marito di Maria Teresa,- primogenita dell’ Imperatore, avesse il Granducato di Toscana alla morte di Gian- gastone, ultimo

de’ Medici, eh’ebbe- a seguire il 9 luglio 1737- Fatta questa pace, Francesco di Lorena, scendendo in Italia per passare in Toscana a ricevere gli omaggi dei nuovi sudditi, giun geva in Trento insieme con la Granduchessa di lui consorte (26 de cembre 1733). Il Vescovo era corso a complimentarlo, e lo alloggiò in Castello; il Magistrato avea in quest’ occasione fatte riparare le strade, ed onorollo al suo ingresso in città con la scarica dei mor taretti, ed una generale illuminazione. Nel dì seguente

il Magistrato insieme con il Capitolo fu ammesso al bacio della mano; e, finita questa cerimonia, i Granduchi se n’andarono lieti di proseguire senza 9 Manci: Annali citati, II* pag. 159.

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