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Soggetto: g.Avisio;s.Flussregelung;z.Geschichte 1897

testimoni: Giovanazzi Giovanni tessitore — Filippi Giuseppe fu Oristano — Tornasi Francesco Geometra — Dalmaso Giuseppe Seghetta — Dalmaso Felice Seghetta — Giacomazzi Giorgio — Giovanazzi Agostino fabbro — Tornasi Giuseppe exservo comunale — Gonzi Francesco contadino — To rnasi Giorgio Valdan — Tornasi Giuseppe figlio — Rossi Giuseppe fu Gia como — Andreis Mansueto — Andreis Antonio sonador -— Michelatti Giu seppe — Froner Antonio muratore — Pezzi Antonio — Bonvicini Giuseppe — Alessandro Alessandri

da opere provvisorie, mentre invece era naturcle e stabild, e l’acqua venne a mancare solo in conseguenza dell’abbussaroento prodotto dalla Serra di S. Giorgio. Non si ammetto che senza la Serra di S. Giorgio sarebbe avvenuto egualmente l’abbassa mento dell’alveo. Il Comune di Davis e Consorti sono persuasi che T abbassamento dell’alveo dell'Avvisto si debba attribuire unicamente alla Serra di 8.Giorgio e confidano che T esito della perizia che sarà assunta non smentirà i pareri di altri valenti veriti

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1898

Protokoll betreffend die Avisio-Commission : 11. - 17. Oktober 1897

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Vescovile di Trento osservano, che ancora prima che si incominciassero i lavori della Serra di S. Giorgio, hanno protestato contro la costruzione di questa Serra, ed hanno doman dato che prima di incominciare la, costruzione venissero prese delle dispo sizioni per assicurarne le ar gin azioni lungo il torrente A visio, ed i diversi acquedotti posti lungo le due sponde dell’Avisio e che servono per sommi nistrare l’acqua potabile e per gli usi industriali e di irrigazione per la Borgata di Lavis e per

il territorio posto sulla destra del torrente, e per assicurare un regolare funzionamento degli acquedotti sulla sinistra del torrente. Queste domande e queste proteste non trovarono in quell’epoca favo revole evasione, perche si asseriva che la costruzione della Serra di 8. Giorgio non avrebbe portato alcuna conseguenza di danno sia agli argini del tor rente, sia alle diverse utilizzazioni dell’acqua. In via di fatto però i danni temuti dagli interessati sì verificavano, mentre a valle della Serra

di 8. Giorgio alle arenazioni del torrente Avisio, ed ai diversi acquedotti posti lungo le due sponde di quel torrente. Il processo venne petrattato in tutte le istanze politiche le quali non fecero luogo alla domanda; l’i. r. Tribunale Amministrativo però, colla sua decisione 19 gennajo 1885 No. 2684, annullò le decisioni delle i. r. Auto rità politiche, ed ordinò l’avviamento di una regolare procedura per veri ficare la verità delle asserzioni contenute nella prodotta domanda e dichiarò che anche

la regolazione dell’Adige è responsabile delle conseguenze di danno derivate dalla Serra di S. Giorgio. Nel corso del processo relativo alla domanda presentata ai 19 gennajo 1883 contro la Regolazione dell’ Adige, in seguito al protocollo 17 novembre 1885 esteso presso l’ir. Commissario della III Sez. dell’Adige, fu assunta a mezzo degli Ingeneri Aufschneiter e Vepretis una perizia 19 marzo 1886 colla quale furono determinati i danni derivati dalla Serra di 8. Giorgio

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iu questo periodo spese di manutenzione dei muraglioni consorziali; ma questo van taggio è certamente minimo, perchè la commissione intera dovette ricono scere che essi sono eseguiti d’ una solidità addirittura meravigliosa e con massi porfìrici e malte ottime, le quali sfidano i secoli. Còme si dimostrò in precedenza la massima piena assoluta dell’ anno 1882 sarebbe defluita regolarmente e senza danno se non fosse esistita a quell’epoca la serra di S. Giorgio, e per conseguenza anche le altre piene

succedute da allora in poi non avrebbero cagionato alcun danno perchè furono di molto in feriori a quella e per portata e per durata; quindi in questo riguardo la Serra e gli altri lavori eseguiti non cagionarono alcun vantaggio al Con sorzio. Si ammette che la maggior capacità dell’alveo creata dall’effetto della Serra di S. Giorgio costituisce una maggior garanzia contro le traci mazioni del torrente, ma se si voglia por di fronte a questo vantaggio il costante maggior pericolo cui, fino all

’ esaurimento dalla trattenuta di con gerie che opererà ancora la Serra di S. Giorgio, andrà soggetto il mura tone per effetto di abbassamento del letto e del conseguente scalzamento, è certo da ritenersi che il danno derivante dalle necessarie spese di sotto- murazione sarà maggiore del vantaggio per la capacità della sezione, anche per il motivo che dato e non ammesso il caso di un corrispondente al zamento delle difese, le spese riesciranno di gran lunga inferiori a quelle delle sottomurazioni. Per

i motivi suesposti i rappresentanti del Consorzio Avisiano di Cavis dichiarano quanto seque: 1.1 muraglioni consorziali rimaranno anche in avvenire di proprietà del Consorzio, ed esso curerà a proprie spese la manutenzione ordinaria dei medesimi, cioè a dire il ristanno dei guasti cagionati dall’ atmosfera e dalle acque del torrente, in quanto questi ultimi non dipendono dall’ effetto della Serra di S. Giorgio.

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si verificano degli abbassamenti ed inalzamenti nell’alveo: noi però osserviamo che nel caso presente si tratta di un abbassamento che si estende ad un lungo tratto, che è costante e che continua anche al presente, e che per le ragioni esposte dai periti Aufschneiter e Depretis deve attribuirsi alla Serra di S. Giorgio. La regolazione dell’Adige asserisce, che la Serra ha portato un van taggio anche ai reclamanti, mentre avrebbe impedito dei gravi danni col- l’impedire che molte materie si riversassero

contraddittorio ragionamento. E falso che la Serra di S. Giorgio sia stata costruita per assicurar i paesi e le campagne ora nominati, e che questa paesi e quste campagne pinna della costruzione della serra fossero esposti a qualsiasi pericolo. La berrà invece venne costruita esclusivamente nell’interesse della Regolazione dell’ Adige e contro la volontà degli attuali reclameati, i quali ancor prima che si cominciasse la Serra avevano cercato di opporsi alla costruzione della stessa ed anche nella domanda

di Lavis e quindi non sappiamo come si possa asserire sul serio che la Serra sia stata eretta a tutela dei reclamanti. Se ciò fosse vero si dovrebbe dire che ! reclamanti mancano perfino dell’ uso della ragione, perchè essi si sarebbero opposti ad un opera che riesce loro di viàggio. ' I paesi e le campagne sulle sponde destra e sinistra erano piena mente assicurati dalle arginazioni esistenti, senza la Serra di S. Giorgio,

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Questo nuovo canale costituirebbe di certo una miglioria in confronto dello stato che esisteva prima della construzione della Serra di S. Giorgio per tutta l’irrigazione delle campagne della sponda sinistra, e quindi gli interessati sarebbero disposti di contribuire nella spesa in una misura da convenirsi, te nuto conto dei danni che ebbero finora a subire in conseguenza dell’esi stenza della Serra di 8. Giorgio; anzi per sollecitare l’effettuazione del loro desiderio essi sarebbero disposti

si potesse addivenire ad un accordo, e che per qual siasi altro motivo il canale in questione non venisse eseguito entro breve le Regolarizzazione dell’Adige, o chi per essa dovrà rispondere d’ora in nanzi dei danni diretti che saranno per derivare agli utentti d’irrigazione per le maggiori difficoltà d’introduzione dell’ acqua cagionate dall’ effetto prodotto nel letto del torrente della Serra di S. Giorgio non solo, ma altresì di tutti i danni indiretti che ne derivano ai proprietarii delle campagne

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che verrà così ridonata alla popolazione la tranquillità perduta dopo l’ere zione della Serra di 8. Giorgio. Trento, li 15 ottobre 1897. In Rappresentanza degli interessati: A. Apollonio, Ingegnere capo mun. Or. Gaetano GiIli. Allegato 3. All’onor. i. r. Commissione per i lavori di riparo e di completamento alle arginazioni dell' Avisio ed alia Serra di 8 Giorgio in Trento. I sottofirmati delegati del Municipio di Trento che presero parte alle ispezioni commissionali delle opere d'arginatone

e riparo eseguite sul- T Avisio presso Lavis, ed alle susseguenti sedute della Commissione dele gata che ebbero luogo dai giorni 12 al 16 corrente, espongono quanto segue : Riguardo ai lavori di ristauro della Serra di S. Giorgio e della briglia al maso Frank i rappresentanti del Municipio, pur ritenendo che questi lavori possano agevolare la manutenzione del manufatto ed essere per il momento di non dubbio giovamento dichiarano di non volere prendervi alcuna ingerenza per il motivo che queste opere

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festgestellten Beträge beibehalten erscheinen. Die einzelnen Projekte umfassest: 1. Herstellung eines Wasserableitungskanals links an der S. Giorgio- Sperre im Betrage von 14.000 st. Das Projekt liegt bereits seit dem Jahre 1892 vor und hat die damalige k. k. Etschbauleitung dasselbe verfaßt, um eine gute, jederzeit mögliche Unter suchung des Umlauskanals der Sperre vornehmen, eventuell auch mit Reparaturen vorgehen zu können. Die nun ersichtlich durch die Hochwässer des Jahres 1896 und die fort wirkende

Gewalt des Wassers, des schleifenden Geschiebes und der Felsabbröcke lung der hohen linksufrigen Felswand geschädigte Sohle des Umlaufkanals (der Umsang des Schadens ist nicht genau bestimmbar, so lange der Bach nicht ab gekehrt wird) muß endlich einmal untersucht und der Schade mied er gutgemacht werden, ehe er zu großen Dimensionen anwächst und dazu muß vorerst der Wasserabtheilungskanal fertig dastehen. Er ist also ein dringliches Bauwerk. 2. Vorgrundergänzung vor der S. Giorgio - Sperre resp

, da es sich um ein stark ange griffenes, wichtiges Objekt handelt, das unbedingt klaglos eingehalten werden muß. 5. Zufahrtsstraßen-Herstellung von Lavis zum Einlaufe beim Lavffaner Kanal und fortgesetzt bis zur St. Giorgio-Sperre am rechten Ufer des Baches in der Schlucht.

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ausgeführt u. zw. die Grundsperre bei dem Maso Franch und die S. Giorgio-Sperre. Die erste wurde in größeren Verhältnissen mit tieferen Fundirungen aus geführt, die zweite hingegen mit geringerer Höhe. Da die S. Giorgio - Sperre den Hauptgegenstand dieses Berichtes bildet, erscheint es am Platze, im Folgenden eine nähere Beschreibung der im Projekte Kink vorgesehenen großen Sperre zu geben. Sie sollte das Avisiothal beiläuffg 80 m oberhalb der bestehenden San Giorgio-Sperre abschließen

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spese di co struzione del muraglione. Come s'è dimostrato in principio di quest’ esposizione è intimo il convincimento anche di tutti gli abitanti della Borgata, che la piena me morabile dell’anno 1882 ed anche tutte le piene che seguirono in qual decennio sarebberro regolarmente defluite senza recare alcun danno ai mu- raglioni alla Borgata ed alle campagne, se non fosse esistita la serra di 8. Giorgio. Ma pur troppo questa Serra, come ognuno aveva preveduto e come lo dimostrò irrefragabilmente

. Essendo la Serra di 3. Giorgio ben lungi dall’avere esaurito il suo effetto di trattenuta dei materiali, ed essendo il torrente lunghesso i mu raglioni consorziali fino alla divergente dotato tuttavia di una forte pen denza, è da prevedersi colla massima probabilità, che questo letto dovrà

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la Serra di S. Giorgio nella piena memorabile del settembre 1882, abbia portato un grande vantaggio alle arginazioni del torrente al paese di Lavis ed alle campagne poste sulla destra e sinistra dell’Avisio; e che se non fosse esistita la Serra il paese di Lavis, la frazione di S. Lazzaro e le campagne a destra e sinistra del torrente sarebbero state distrutte o rovinate. Il Municipio di Lavis e Consorti protestano contro tali asserzioni, che disgraziatamente sono invalse nell’opinione degli organi

tecnici ed ammi nistrativi dello Stato, perchè non basate al vero. All’epoca in cui si avverrò la piena dell’Avisio del settembre 1882, la Serra di 8. Giorgio era portata all’altezza di metri sei circa sopra il livello della magra, e verso la parte sinistra del manufatto si trovava un apertura della larghezza di metri otto per dare passaggio al canale di de viazione provisoria dell’acqua. Nel momento in cui la piena andava raggiungendo il colmo, la serra trattenne per un certo tempo le acque

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questa derivazione ammonta a circa fior. 2400, quindi a circa fior. 200 all’ anno. Gli è vero, che quest’ ultima bocca si trova di pochi metri a valle del fi asse neutro fissato dalla perizia Aufschnaiter-Depretis per l’abbassamento e per 1’ alzamento del letto del torrente determinato dalla Serra di 8. Giorgio; ma la perizia non poteva fissare per quest’ asse un punto fìsso, come non poteva dire che questo punto dovesse mantenersi sempre in quella data sezione trasversale. In via di fatto

sinistra elevarono per i danni loro cagionati dalla Serra di S. Giorgio venne stabilito nel protocollo dei 17 novembre 1885, che la Regolarizzazione dell’Adige, III Sezione, dovesse costruire un canale col mezzo del quale si potesse somministrare senza difficoltà l’acqua necessaria per le quattro bocche suddescritte, ed anzi venne in quell’ occasione incari cato il Sig. Ingegnere Hü ni di approntare un progetto conveniente. Difatti questo progetto venne elaborato e presentato alla Commissione che

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potreb bero devastare la borgata di Lavis ed un enorme estensione di fertili campagne. Premesse queste considerazioni tutti gli interessati intestati pur rite nendo che i lavori progettati e proposti dalla Commissione sieno opportuni* dichiarano unanimi e concordi di non poter assumere mai una qualsiasi responsabilità nè qualsiasi onere per la manutenzione ordinaria o stra ordinaria della Serra di S. Giorgio e della briglia di fondo al xnaso Frank; chiedono che tutta questa responsabilità e tutti gli

di Lavis introduceva nelle roggie variava a beneplacito secondo i bisogni e poteva venire portata a tre metri cubi e più al minuto secondo; ed in vero l’Ingegnere Hünning già, dirigente la costruzione della Serra di S. Giorgio la trovò allo stato nor male delle roggie, di 293 metri cubi al minuto secondo.

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esistito senza mai produrre un abbassamento dell’alveo. Conviene poi considerare un’altra circostanza, che cioè nei primi progetti di regolazione del torrente Avisio elaborati dagli Ingegneri Kink e Semraht, nei quali era stata progettata la Serra di S. Giorgio, si aveva anche pensato di sistemare il corso del torrente Avvisto in modo da prevenire le conseguenze di danno che avrebbero potuto derivare in conseguenza della Serra; ed era anche stata progettata la costruzione di 27 briglie fino allo sbocco

nell’Adige. Accenniamo a questa circostanza unicamente per dimostrare colla autorità di questi celebri ingegneri, che la Serra di S. Giorgio doveva per necessità portare un considerevole squilibrio nel letto del torrente e ren dere necessarie considerevoli opere per assicurare gli argini esistenti e per impedire danneggiamenti connessi col cambiamento nel livello del l’alveo. Fino all’anno 1882 e da tempo immemorabile l’acqua del torrente Avvisio scorreva senza alcuna difficoltà in vicinanza al bersaglio

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’ i. r. Commissario per la III Sezione dell’Adige ai 10 maggio 1888. Si ammette che la Serra di' 8. Giorgio ha trattenuto in quella occa sione una certa quantità di materiale, e che in questo modo causò un qualche abbassamento del letto del torrente a valle della Serra; ma è certo che questo abbassamento non compensò il rigonfiamento maggiore prodotto dall’improviso scarico di materie, acque e legnami attraverso il foro sopra- descritto. Quindi resta dimostrato che la parte di Serra già costruita a quel l’epoca

dichiarazioni sugli oggetti che li riguardano: I. La Serra di San Giorgio. Il dispendiosissimo manufatto venne ultimato nell’anno 1886, e per la sua mole e per la durezza delle roccie alle quali è appoggiato esso ve niva ritenuto dagli organi tecnici governativi perfettamente sicuro e quasi indistruttibile. Senonchè le piene verificatesi negli anni 1888, 1889, 1890, produssero tali guasti al canale di scarico e demolirono tanta parte del corno roccioso cui è appoggiata la spalla destra della serra che

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stabili Larcher, Rossi, Alessandrini, Bassetti, Catta rozzi, Ferrari, Menghin. Prima della costruzione della Serra di 8. Giorgio si spendeva l’importo annuo di circa fior. 5— per l’introduzione dell’acqua e si osserva che dall’ anno 1882, le spese dell’ introduzione vennero as sunte dalla Regolazione dell’Adige in seguitò ai reclami mossi dai pro prietari. Dal principio dell’anno 1886 fino alla metà di Ottobre dell’anno in corso 1897, la spesa complessiva d’introduzione deli’ acqua in questa roggia

ascende a circa 700 fiorini, quindi alla media di circa fiorini 58 33 al- l’anno. La seconda bocca d’irrigazione serve per gli stabili della Mensa Princ. Vescovile, e mentre prima dell’ abbassamento del letto del torrente cagionato dalla Serra di S. Giorgio la spesa per l’introduzione dell’acqua importava dai 7 ai 8 fiorini all’anno, questa spesa ascese in tutto nei 12 anni dal 1886 ad oggidì a fior. 1220, con una media quindi di circa fiorini 101 67 all’ anno. La terza bocca d’irrogazione detta

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mese di Febbraio 1886 risulta constatato, che un sensibilissimo abbassamento è avvenuto nel torrente per una lunghezza di metri 2400 circa a partire dalla Serra di S. Giorgio fino al punto dove gli argini laterali divergono sensibilmente, mentre da questo ultimo punto fino al ponte della ferrovia, cioè presso allo sbocco del torrente nell' Adige il letto stesso venne rialzato. L’escavazione del letto è massima a monte, e l'interrimento al con trario e massimo a valle; mentre nel punto suddetto

delle divergenti l’una e l’altra vanno a zero. Nelle tratte fra la Serra di S. Giorgio e il ponte sulla postale di lunghezza poco maggiore di 1 Chilometro furono costruite dopo il 1882 due robuste briglie che attraversano tutto il letto, la superiore al maso Frank a circa 500 metri sotto corrente della Serra, l’altra al ponte della postale presso la borgata di Lavis. La prima ha la sua corona a m. 0'60 sotto il livello della magra esistente prima del 1882, la seconda a metri 2'30 sotto la stessa

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esposizione del fondo di sistema zione dell'Adige 15 novembre 1887 No. 7959 presentano la seguente: Dichiarazione. La regolazione dell’Adige ammette che posteriormente all'anno 1882, cioè posteriormente alla costruzione della Serra di S. Giorgio si è verificato un approfondamento del letto dell’Avvisio fino all’incontro delle diver genti arginazioni al di sotto di Lavis ed a valle un alzamento del mede simo letto, ossia che si è verificato uno squilibrio nella pendenza del tor rente, e questo fatto viene

anche dal Comune di Lavis e Consorti non solo ammesso come vero, ma eziandio posto a base della loro pretesa accam pata contro la Regolazione dell’Adige, inquantochè essi ritengono e sono persuasi che questo mutamento nell’ alveo sia da attribuirsi alla Serra di S. Giorgio. E naturale che la soluzione di questa questione principale dipende dall’esito della prova peritale, che sarà assunta dall’ i. r. Commissario speciale e la parte attrice confida che l’esito di questa prova sarà ad essa favorevole

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bis zur Einmündung in das Altbett der Etsch beim Durchstiche Ischia - Wolkenstein. Bon den zwei Sperren hätte die erste dort erbaut werden sollen, wo heute die S. Giorgio-Sperre steht; die zweite entspricht der bestehenden Grundsperre beim Maso Franch. Beide Sperren waren in sinusoidaler Form ohne Entlastungskanal gedacht und sollte die S. Giorgio-Sperre eine Höhe von 8 m, jene beim Maso Franch eine solche von 4 in über der Sohle des Bachbettes erhalten. Die in hydrau lischem Kalkmörtel ausgeführten Fundirungen

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nicht verkannte und ist auch darüber lein Zweifel, daß die heute bestehende San Giorgio-Sperre der von Pasetti in Aussicht genommenen Sperre im allgemeinen entspricht. Der k. k. Oberbaurath Ritter von Kink hatte Gelegenheit, eingehendere Studien speciell über die Regulirung des Avisio anzustellen und sind dieselben in seinem Projekte vom 27. Jänner 1871 niedergelegt, ivelches umfaßt: 1. Die Regulirung der Etsch mittelst eines Durchstiches oberhalb des Avisio und eines Durchstiches unterhalb der Mündung

bei der Jschia-Wolkenstein; 2. die Verlängerung der genossenschaftlichen Uferiverke bis zum Eisenbahn- viaducte und die Correktion des Bachlaufes im eigenen Bette von Lavis bis zur Einführung desselben in das Altbett der Etsch bei dem Durchstiche Jschia- Wolkenstein und die daraus folgende Verstärkung des Schutzdammes der Eisen bahn vom Bahnviaducte abwärts; 3. die Herstellung von Sperren im Avisiothale u. zw. einer Grundschwelle oberhalb Lavis nächst dem Maso Franch, einer großen Sperre nächst S. Giorgio

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die Frage der Einhaltung des gewaltigen Sperrenbaues und seiner zugehörigen Theile bal digst zu regeln, also auch für diejenigen Bauten ehethunlichst die Ausführung zu erlangen, die mit ihm in untrennbarem Zusammenhänge stehen. Dies sind alle jene Maßnahmen, die in der Strecke von der St. Giorgio-Sperre bis zur Lavi se r Straßenbrücke vor geschlagen wurden. Wenn auch die Meinungen über das bedeutende, nach der tiefwurzelnden Ueberzeugung der ausführenden Staatstechniker durchaus segensreiche und solide

würde sich eventuell schwer rächen und unter Umständen zu den beklagenswerthesten Konsequenzen für den Staat, das Land und das ganze unterhalb der Mündung gelegene hochkultivirte Etschthal führen. K. k. Statthalterci-Baudcpartement. Innsbruck, am 18. Jänner 1898. Ritt. Pesta. Der Commissionsleiter gestattet sich nun, zur legislativen Ordnung der Avisio-Angelegenheit zunächst folgende Gesetzentwürfe vorzuschlagen: I. Gesetz vom betreffend die Erhaltung der S. Giorgio-Sperre im Avisio-Wildbache oberhalb Lavis

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