BJ Dopo la erezione del Principato. Più abbondante materia alla nostra narrazione viene offerta dall'epoca dell'istituzione del civile Principato di Trento, mercè i molti documenti, che ci hanno conservata la memoria dei fatti |opo quella accaduti. Il Codice Wanghiano, gli Annali Alberti, I Volumi del Bonetti, e le nostre domestiche carte contengono notizie interessanti non solo per la Storia della Val di Sole, ma per quella eziandio di tutto il Trentino, come si rileverà da quan to in seguito
vengo esponendo. J L'Imperatore Corrado, detto il Salico, volendo imitare 1' e- j sempio di qualche suo antecessore, con solenne diploma dato in IBrescia nel 1027, fece ampia e perpetua donazione alla Chiesa di | S. Vigilio in Trento, vale a dire al Vescovo di questa Città e : successori, del paese formante il Comitato Tridentino, con. tutte i quelle pertinenze e diritti, che prima d'allora vi aveano esercita to i Duchi, i Conti e i Marchiani, posti a governo di questa ptómncia; l'anno dopo
lo stesso Imperatore vi aggiunse simile donazione dei Comitati della Venosta e di Bolzano. Da ques to '/momento il Vescovo di Trento fu insignito col „titolo, di .Principe, \e, riguardato quale gran Feudatario dell'Impero Bomano, otte neva la imperiale investitura delle regalie, cioè dei diritti sovra- ìì inerenti al Principato. Questo poi abbracciava nei primi texn- >i un territorio assai vasto; poiché dalla Chiusa di Verona si e- ; tendeva per tutta la Valle dell'Adige, e per tutte le Valli la terali
, che spingono all' Adige le loro acque, non che per quelle bagnate dal Sarca e dal Chiese. Subì in seguito per parte di e- sterni ed interni nemici violente manomissioni, e fu ristretto a minor circondario; potè nnllameno sostenere per quasi otto seco li la propria dignità, soccombendo solo allora, quando le maggiori Sovrane Potenze ne decretarono la secolarizzazione (1803). Non sì tosto i Vescovi di Trento furono investiti della civile giurisdizione, presero a cuore e la tutela dei feudali diritti