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Descrizione fisica: X, 550 S.

Commenti: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Segnatura: II 103.174

ID interno: 219661

5öo — Fortunato in Gard timo, 505; di S. Floriano sopra Saler no, 116, 221, 222; di San Francesco presso Trento, 125, 209; di S.. Genesio, 100, 225; di S. Giorgio in Castello, vaile di Fiemme, 4, 78; di S. Giorgio io Mo linaio, 294; di S. Giovanili di Tirolo, 95; di S. Giu- slina in Bolgiano, 06, 153; di S, Jacopo sotto il ca stello di Termeno, 149; di 5. Ilario presso Rovereto, 47, 418; dì S, Lazzaro in Capriana, 79; di S. Lorenzo presso Trento, 94; di San Lorenzo in Galliano, 418

; di S. Lorenzo in Termo, 425, di S. Maria Maggiore in Trento, 94, 226, 250, 485, 485; di S. Maria Co ronata in Trento, 148,185; di S. Maria in Calavino, 217; di S. Maria di Cara- piglio, 90, 152, 188, 230, 520; di S. Maria d'Arco', 99, di. S. Ma ria della pieve di Fiemme, 12; di S. Ma ria di Pine, 150; di S. Ma ria della Casa Teutonica, 217; di S. Maria di Giovo, 585; di S. Maria del Po polo a Roma, 537; di Santa Maria in Tolomaide, 82; di S. Maria Maddalena in Trento , 282; di S. Maria Maddalena in P reo

re, 224; paroehiale di Mais, 156; di S. Marco in Trento, 150, 151,155, 157, 250; di San ta Margheriia nel sobborgo di Trento, 225; di S, Mar tino nel sobborgo di Tren to, 48; di S. Martino in Passiria, 95; di S. Maurizio in Caldaro, 158: di S. Mi chele in Trento, 29; cura- ziale di Mocna, 80; paro- ohiale di Mori, 281 ; di Nc- rimburg, diocesi di CosLan- . za, 298; di S. Nicolò di Ca ra no, 51; paroehiale di Ora, 525; paroehiale di Porgine, 457 ; dì S, Paolo presso Eppan, 178; di S. Pietro di Va rena

, 51 ; dei Ss. Pie tro e Paolo in Trento, 572, 575,416; paroehiale di Ron della , 281 ; paroehiale di Riva, 586; di S. Rornedio nelf Anaunia, 100, 485; pa roehiale di Rovereto, 585, 586; di Sonale, 224; di S. Stefano in Vienna, 268, 508; di Storo, 578; di Te sar«, 42; paroehiale di Ter meno, 4 ; paroehiale di Tio- ne, 222, 422; dell' ospizio di S. Tommaso neR'Anau- iiia, 502; di S. Tommaso ' di Baiano, 51, di Santa Tri nità in Trento, 444; di San Valentino nella valle di Fiemme, 20; di S. Valen tino

nella Valsugatia, 156; di S. Vigilio in Rendena, 319; di S. Zeno nell'Anau nia, 586. Chiese, fiume, 544. Chirurghi in Trento, 555. Chiusa Veronese, 56, 51. — nella Valsugana, 241. -T- nel!'Anaunia, 505, — di Beseno, 162. — di Termeno, 156. — dell' Adige, 225. Chiusole , comune, 418, 480. Cilao Antonio, 449. Cilli, castello. V. Castelli. Cimego, comune, 582; Cimone, comune, 215. Cipriano da Bormio, 554. — (abbazia di San) in Mui'iauo. V. Abbazie. Ciro, comune e altipiano, 465 s 466. Cisio, comune

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

(1761)

Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2

Pagina 433 di 828

Illa- Brat a Lib. 3. eoi. nix. e feg. „ Nell' „ hanno yjj. poco lontano da Trento J3 fu martirizzato dal popolo S, Sifinnio, „ e Compagni, perchè vi predicavano „ la Fede : per l'ifteffa ragione fu mar- „ tirizzato anni dopo S. Vigilio Vefcovo, ,, negli lAtti del quale, benché impaflricciati „ di giunte , e però di poca autorità , fi )} tegg e > dì eccito i Vefcovi di Verona, e dì „ Brefcia a combattere l'Idolatria nelle Dio- 3 , cefi loro , e che con lor licenza venne a „ predicarvi egli fteffo

un Vescovo giovine bensì, ma del pari modestiffimo, com'era S. Vigilio, ofaHe di scrivere a' predetti Vefcovi di Verona e di Brefcia : nolite neglegere ver- bum Dei, chi potrà crederlo ? Ch' egli nonpertanto abbia sparsa la Divina pa rola ne' Territori di Verona, e di Bre* , lo attesta anche la nostra Mem brana fopra descritta, ma lenza il rim- S er ^ tt0 a' rispettivi Vefcovi col (*) Lo stello fi narra nella nostra R ON ESI Membrana. Tutto il punto còn/Tftéj fé tal Chiefa fiali eretta in Trento, op- pur

nel luogo del Martirio. Che non in Trento, ma nel ipfcgo del Martìrio fiali fabbricata,lo affermano iPP. Bollane disti. Gli Atei però del MS. di 5, Maf- fimino di Treviri dicono esprestamente rediens Tridentinae Vrbi, honorificc condì- dit in Ecclefia, ipforum nomini ab ipfo ( Vi gilio ) Domino confurata. Anche gli Atti, di cui ora fi parla, indicano tal Chiefa fabbricata in Trento. Ad ogni modo leggo nelf Epistola di S. Vigilio a S. Simpliciano Vefcovo Milanefe: reverter ti autem voto, cogitamus

nobifeutn, ut id loci Bafilica conflrmtur } ubi primum fìdei gloriofae teflìmonium ^fddiderunt . Sembra verifi- mile, che ana fiafi eretta in Trento, e \ LL trl ne ^ . luo go altresì del Martirio , febben per altro dell' eretta in Trento ora non fi trova vestigio j non effendovi in Trento prefentemente de' SS. Martiri Anauniefi fuorché una fontuofa Cap pella nel Palazzo detto del (falafs. (h.) Se i busti, e reliquie de' SS. Marr tiri da S. Vigilio fi trasportarono in Tren to, e fi raechiufero nella

Libri

Categoria:

Religione, teologia

Anno:

1860

Pagina 501 di 828

Autore: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Descrizione fisica: X, 550 S.

Commenti: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Segnatura: II 103.174

ID interno: 219661

Äldrighßtlo .äi Caslelbarco. V. Caslelbarco. Aldrighello dt Garclumo. Vedi Gardumo. Aldrighello di Toblino. V. To bi ino, Aldrighello di ser Bcnriccvulo di Ili va „ 240. Alemanni (fratelli) V. Confra ternite e Zappatori. Alemanno di Buina, 246, Alessandrini Gabriele, 45, Alessandro II, papa, 6. — III, papa, 19, 27. — IV, papa, 129. ■ — VI, papa, 593, 395. — duca di Mazovia, vescovo di Tremo. V. Ve scovi di Trento. Alessandro, conte d'Arco. V. Arco. Alessandro, martire anauuiese, 12, 100

, MG, 347. Alessio di Tommaso del lago di Como, 440. Aliprando di Clesio. V. Clesio. — di Madruzzo. V. Ma ri ruzzo. Allemagna. V. Germania. Allume di rocca nel Trenti no, iyò 1 ■ A Ir a ini Nicolò, di Brunn, ve scovo di Trento. V. Vescovi di Trento e Nicolò. Alreim Nicolò, nipote del ve scovo, 257, 245. Allaguarda, castello riell'Ànau- nia, 276, 291. Altari nella cattedrale di Tren to: altare di S. Vigilio, 11, 117, 137; di S. Biagio, 141 ; della SS. Trinità, 408; della Vergine dei Selle dolori, 14; dei

SS. Pietro e Pao lo, 26 - di S. Massenza, 207, 354 ; del Coro , 357 ; di S. Dorotea, 378. Altari della Trinila e della Vergine in Suben, 12. AUemanno di Tarant. V. TaranL — vescovo di Trento, V. Vescovi di Trento. Alleniliia , conlessa di Flavone. V. Flavone. Altenburg, castello, e signori: Arrigo, 164, 168, 245, 239. Alticlo, o Aiticieo, o Àltichen, presso Termeno, 135, 155, • 203, 243. Amacia, (signori di): Odorico, 266; Guglielmo, 288, Ambcno (S. Maria di), 90. V. Campiglio. Ambulo, comune neirAnaunia

, 224, 226, 461, 475. Americo, commissario del con te del Tirolo, 465. Ammolberlo, abbate di S. Lo renzo presso Trento, 46. Ammolilo , abbate di S. Lo renzo, 80. Ando di Termeno, 210. Ancona, città e vescovato, 337. Andecco o Andech (conti di), 23, 121. Andelo, comune, 546, 450. Andrea (chiesa di Santo) in Terlago, 225. Andrea, eon le d'Arco. V. Arco. — conte di Lodrone. V. Ladrone. Andrea de Reggio. V. ììeggio, — di Borgonuovo, 57. — da Molino. V. Molino. •— dei Borgo. V. Borgo. — (lago di Santo

), 421. Andria (Jacopo Merden de), 293. Andriano (Erardo e Nicolò di), 228. Anfo (rocca di), 427, 428. Anhang , commissario vesco vile, 297. Angelino , 567. Angelo , vescovo di FelU'e, 569, '572. Angelo, ebreo in Trento, 555, 356.

Libri

Categoria:

Geografia, guide

Anno:

1891

Brani di storia trentina

Pagina 3 di 336

Autore: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Descrizione fisica: IV, 335 S.

Commenti: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Soggetto: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Segnatura: II 102.539

ID interno: 336861

v? 3 4 -ki^A il m. s 5 EDIZIONI DELLA Tipografia G. Bj.. MONAUNI in Trento. Almanacco agrario, pubblicato per cura della Seziono di Trento del Consiglio pro vinciale d'agricoltura pel Tirolo — s. 70. Almanacco Trentino, contiene oltre le solite indicazioni un indice alfabetico di tutti i luoghi del Trentino con annesso il Comune, il Distretto e il Luogo postalo cui appartengono, nonché la stato dello Magistrature politico-ammi nistrative, giudiziarie, camerali, municipali, ecclesiastiche

, e l' elenco degli industriali e commercianti delle città trentine — s. 70. Ambrosi Francesco bibl., Prime letture popolari di storia d'Italia, fatte nel locale delle scuole serali di Trento durante i mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo del 1869 — f. 2.50 Anzoletti Luisa , Il XV Centenario (385-1885) della elezione di S. Vigilio alla sede episcopale di Trento, versi latini ed italiani — s. 50. Bazzanella Gioachino sac., Manuale d'Ufficio pel Clero curato II ediz. 1888-89 — f. 3, Bolanden Corrado

(di ) Raffaello. Versione di Adele Pichler — s. 80, Bollettino della Sezione di Trento del Consiglio provinciale d'agricoltura pel Ti rolo, dei Consorzi agrari distrettuali e dell' Istituto agrario provinciale di S. Michele. Prezzi d'abbonamento : pei Soci dei Consorzi agrari distrettuali della Sezione di Trento e del Consiglio provinciale d'agricoltura, soldi 70; in Trento nell'ufficio di spedizione f. 1; per posta in tutta la Monarchia Austro-Ungarica f. 1.20, all' Estero fr. 3, Bottea Tommaso sac., Brani

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

(1761)

Pagina 432 di 828

in Trento nniì C M te nofi può inferirci , che prima il Batte/I- tropoli della Reaia, non vi 00^0«'. . ' mo di Gesù Cri/io fofle a Verona affai- piate ben toßo . pnnci- to fcowfcktto ; così nè dalla Chief a nella (e) Cioè Santa Majfenza madre di «? Città di Trento da S. Vigilio fondata, ne Vigilio, e due altri Santi Figliuoli di lei tampoco dal nomen Domini peregrinimi nell' Claudiam, e Magoriano, i quali non men Anaunia , può arguirti che a. Trento ridia Santa, lot Madre religiofe Domino fotte la Fede

il lume di defervìebant andasse interpretato, non che fede le fofle affatto fconofcìuto ; e perchè della Santa Madre Majfenza , ma anco- non dovrà dirli ancora nel cafo noftro ra del Padre rispettivo Marito delia me lo üeün i Tanto più , che a' tempi di defima', gli Atti, che-, cui 'fi danno , ci 5. Vigilio non meno Regnava il Pagane- direbbero una cofa tutt affatto incredi- fimo nel Territorio di Verona, e di Bre- bile ; non potendoli dubitare della ve scia , che nel Territorio di Trento. E nuta

in Trento di 5. Majfenza , scortata, quindi accordare di leggieri non po- non già dal Marito, ma soltanto da'tre trei a chi va divisando , che fe fino Santi Figliuoli , Vigilio , Claudiam , e al tempo degli <Appoßoli foße ßata introdotta Magoriano. la Religion Crißwna in Verona, farebbe ßa- (/} Il nofìro Vescovo Hinderbachio to IMVOSSIBILISSIMO , che non ß foße in altri Atti osservate avendo limili pa- propagata anche ne vicini paefi ; mentre tale , fu d' avviso , che qui flavi una ^nto ciò non

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Categoria:

Storia

Anno:

(1760)

Pagina 398 di 503

. , che » di Claudiano , e Magoriano, nulla di certo it fa 5 fe non quel poco, 55 che abbiamo dagli Atti di S.Vigilio, e da quefti altro non s'impara, fe „ non che folTero fratelli del Santo Vefeovo, ch' era Romano, che Deo fi~ 3 , dritter deferviebant 3 e che l'accompagnarono inRendena, ove fu mar' , 5 «rizzato. Bartolommeo da Trento, ed altri Scrittori recenti gli fan- „ no con tal occafione Confefforii ma ciò dagli Atti con ficurezza non 3 , fi raccoglie, nè fino al 15^0. la Chiefa di Trento

commemorazione „ ne fece nella Mefla e nell' Uffizio , non Vedendoli il nome loro nel ,, Calendario Madruzziano ec. Non è dunque maraviglia, fe in onore » degli accennati Santi non prefcrilTe ferie lo Statuto di Trento ; ma 35 Io farebbe bensì il non averle preferitte in onore d' Alberto, quan- 5, do per vero Santo, e per vero Martire lo avelie creduto. ,, Tutte girandole, arzigogoli , paralogifmi , impofiure , menzogne , inezie , babocce- rie 3 fecondo il gentile urbanismo linguaggio dell' Avverfario

. 1. Perchè dal non vederli i nomi de' SS. Magoriano, e Claudiano nel Calendario Madruzziano può ben arguirli, che non aveffero per anche confeguito ¥ univerfal Mefa i ed Uffizio in tutta U Diocefi , ma non già per mio avvilo, che ne tampoco la Chiefa di Trento commemorazione noil ne faceiTe nella Mejfa, ed Uffizio , potendoli nella Cattedrale di Tren to ( cui furono fotto-il Vefeovo Altemanno trasferiti infieme col Corpo di S. MalTenza ) far di loro commemorazione nella Meffa, ed Uffi zio y lenza che

de medefimi fi rein tafle unimerfal Mejfa , ed Uffizio in tutta la Diocefi . E quando ben anche non avellerò avuto nella Cattedrale di Trento commemorazione nella Me fa , ed Uffizio , non per quefto farebbero fiati privi di pubblico Culto immemorabile , infe stando Benedetto XIV. L, 2. c. 23. contra lo Scacco , che giulla la S° nftle «udine, delia Sacra Congregazione ? darli può Immemorabi- i , m Tr Hwtavdus & hptem Fir Lnut Ecelmm otarius de Cam- P*CivìsTridenti Pie arms &>jus reddens in Civi

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Categoria:

Storia

Anno:

(1760)

Pagina 260 di 503

Capo Dedmtcrzo • 22 r „ ma de' caratteri lo conferma . Non dunque in vano la Chiefa di „ Trento lo venera come tale- La figura del CrocififTo n* è un al- «a fìcura pruova , perchè è con quattro chiodi, il che indica tesi si po anteriore al Citnabue (#) • 53 E quando 1 autorità di quefto grand' Uomo non convinca , dee convincere almeno quella del Vefco- vo Egnone ; mentre e fu proflimo a' tempi, ne' quali fu pofta tal La mina ; e nella ftagione s in cui viffe, era frefca la memoria del fatto

; e da' fuoi Antenati, che furono i Conti d' Eppan, coetanei ai noftro Santo Màrtire, potè rilevare con ogni maggior certezza la verità ; e come prima Nobile Diocefano, indi più anni Canonico di Trento, pofcia Vefcotfb di BrefTanonc 3 e finalmente trasferito al '\%fcovado di Trento, meglio di qualunque altro fu in grado di rifaperla , allorché diede in un pubblico Indulto il titolo di Gloriofo Martire e Comprotettore a S. Adelpreto, non meno che a S. Vigilio, dicendo : GLORIOSORUM MARTIRUM VIGILII

, e più altri , i più verfati nella fact Sroria di Trento ne* rifpettivi lor MSS. E ciò tanto è vero, che lo fteflfo confermano ed il Vefcovo Giovanni Hin- derbachio,ed il Canonico Giovanni di Parma, rimettendoli entrambi all' antichità e veracità della Lamina , 0 fia Figura fiiddetta ; ut Figura Wie oflmdit (b). XI. Onde gli Scrittori, che parlan di guerra , o non raeritan fe de, come troppo recenti, @ come troppo affidatili a fonti fofpette ; o debbon intenderli di guerra, feguita dopo il Martirio

del Santo noftro Prelato. Così interpretafi Ambrogio Franco da Michelangelo Mariani ne * fuo Trento pag. 277. Certamente Giorgio Torri più antico di loro, nc f fuo MS. non fa parola di guerra, in cui fvenata vittima del f uo Nimico cadeffe il noftro Adelpreto. Anche l'Autore d' altro MS., dì cm fi valfe Monfig. Gentilotti, di chiariflìma memoria, nelle fue Note all' (a) Sebben non ripugna * che dopo il rifimiie > che ciò nel cafo aoflro avve- Cimabue li potefler efprimer ì Crocififfi niffe. giufta

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

(1761)

Pagina 58 di 828

Ivj DISSERT A ZI ON E pato in Venezia nel 1560.. E che la loro Fetta, celebrata nella Chio fa di Trento da antichiffimo tempo, folTe originata da non meno anti ca tradizione, eh* eglino fiati foffero Fondatori della medefima, può argomentarli dall' Orda Divini Officii recti mài juxta Ritum Ecclefiae T riden- tinae &c. ex Decreto Wujlrifl'. & Reverendijf. D. D. Caroli S. E. E- Cardin, Maàrutii Trincipis & Epifcopi Trid. , pubblicato iti Trento apud Joannen* x.dlbertam MDCXV1Ì. pvc

a' 12. di Luglio è scritto: Fer. 4. lìermaco- rae & Fortunati Mart. FUNDATORUM ECCLESIA TRIDENTINE Duplex &c. Che però parmi s* inganni a partito lo fteffo Sig. CrU tico filmando fag. 50-, àe la cagione , per cui nel Coro della Cattedrale di Trento memoria fi trovi de' SS. Ermagora > e Fortunato, venga ex Sjnodali Conftitutione anno Domini 1282 .die 14. Decembrìs fub Rajmundo Tairiar— cha (a), z. Perchè nello fletto Meffale Udalriciano, oltre le tre indica- te Orazioni prescritte IN NAT. S. HERMACHORjE

ET FORTU NATI M.j la prima: Intervenientibus ór., la Secreta; Mimerà ,L' <JdCom^ p Un dum , che comincia : Sumentes &c. ; vi fi trovati altresì VII. KAL % MAJ. NAT. S. MARCI EVANGELISTA ingiunte Orazioni molto diverfe da quelle degli altri Evangelici, col Prefazio diftinto. Quir^ di ficcome la Chiesa di Trento fu già per immemorabile tempo per-, f ua f a d'aver ricevuto il lume dell' Evangelio pe'l miniftero di 5. £>%, malora Discepolo di S. Marco , così fembra che alluda nella detta Feft a dello

Reliquie, non folo di Vigila Epifcopi & Mar., ma anco_ ja di Ermacborae & Fortunati Mar* Ne mancano in un antico Codice gameno della Biblioteca Capitolare ! loro Atti. Onde parrai moltoìurn^, gì dal vero, che mi Secolo XIII. z* rem pi di Bartolommeo da Trento t a jt tradizione non foffe peranebe naia. 5. Perchè il prenominato Bariolomm^ m fece baftante cenno di tal tradizione , dicendo nella Fit a di S. Vigilio, c H q . ànm (a) Neil' accennato Sinodo vedefi no- minato in primo luogo tra Vcfcovi

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Categoria:

Storia

Anno:

(1760)

Pagina 363 di 503

g24 Noltzie lßotico*Crit. del B. <Aàelp. fire, che Fu prefente , anche giufta gli Atti più finceri , non che fe condo il medefimo F. Bartolommeo (a) , al gloriofo Martirio dì S. Vi gilio in Val di Rendena: del qual S. Giuliano, febben il Sig. Apolo- gifta pretende pag. 312. col. 1. dietro il Papebrochio , che non folo per Confeßore , ma nè men per Santo 3 pafla nella Chiefa di Trento j parla però della Chiefa di S. Giuliano nella Valle di Rendena il Ma riani nel fuo Trento pag. 544. e pag. 230

. E prima del Mariani così la- fciò fcritto nella fua Descrizione più efatta delia Contea del firolo il Sig. Mattia Burcklchncr , Lib, XL cap. unic. fol. 54. _ S5 S. Giuliano Sacer.» dote di Trento con S. Vigilio nella Val di Rendena predicando la 33 Fede Criftiana, e diftruggendo l'Idolo di Saturno 5 eretto ivi da' Gen- ^3 tili 3 fu fcacciato co* faffi dalla barbara gente infieme con Majorano e 5 , Claudiano &c. „ Così porta la traduzione dal Tedefco nella noftra Italiana favella ^ Terrebbe eziandio

-Capitolare di Trento, con quella fola dif ferenza , che in quefto non vengono nomi nati Diaconi, ma Diacones. E quali foffe- *° • Confeffori Compagni del Santo Ve scovo e Martire Vigilio, detti TresbyHrì vii f , lo fiRnificano gli Atti medefimi «ella prefata Biblioteca Capitolare , men- rt J£ etöettefi : ] pfs autem cum germanis ftris at 4 us Mngor'tam nec mn Tulits- A .c. 1 $ errexit locum deßittattim Ì9Y. ?'lamento fcriiTe F. Bartolommeo d. S. Vigilio , che lapidi- kqs óbruttur gratias agens rnìgrat

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

(1760)

Pagina 424 di 503

y e probità ragguar devoliJftyno , al fog' giorno ben lungo d' un rinomati(fimo Concilio ec. , qualor non aveflfe fon damento di vera Santità, e Martirio il Culto antichifiimo del B. Adel« preto, Santo notiffimo, non che nella Cattedrale di Trento , ma ben anche in tutta la Dioceß , da cui fi celebra univerfai Meß a , ed uffizio ; ina nòti già quàlor mancafle di fimile fondamento il Culto di S. Feli ce in Valle di Gardumo, mercechè Culto a due noti anzi noti fimiMar* tiri Felice, e Fortunato , per

confezione dello fteffo Apologifta, mai fem- pre diretto, e Culto d* uà Santo, che, i detta del medefìmo, più igno~ io, ed ofcuro di quefio non s' udì giammai , nè venerato unque mai nella Cattedrale di Trento, molto meno in tutta la Diocefi, ma foltanto ■ nel la Còiefa Tarrocchiale di falle in Gardumo, Giurifdizione de' Signori Conti di Caflelbarto. IV. Non men inetta diceria fi è quel altro efempio da lui ricor data pag. 167. „ Si ha da Giovanni Brompton ad ann. 1198., che le ^ Monache Godeshomenfi

predeeelTori Paolo V.. e Clemente Vili. (e) Anche quella diceria è del pari inet ta, perchè non v 'ebbe prurito nè grande, nè picciolo, nella Chiefa di Trento d'aver de'Santi in quantità tra fuoi Vefcovi, fe tra quelli fi conta^ il folo S. Vigilio col B. Adelpreto . Nè il prurìto ancora più- grande d'aver de' Santi in quantità, mal grado il rigore de' Canoni , ha fatto, che la Chiefa di Trento fognato abbia giammai d' attribuirli il S. Felice Vefcovo e Mar tire ir* Vaile di Gardumo.

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Storia

Anno:

(1760)

Pagina 376 di 503

Capo Decmofettimo « ^7 non prenda quindi motivo di rendergli la pariglia , e dì ritorcergli coners quelle parole pag. 1%-j.^ipol Di grazia ponga egli da canto i Calendar], 0 fe pur vuole adoperargli, gli adoperi per vedere in quctlmefefia meglio piantar carote. VI. Neppur giova rifpondere jag. 11-2 .<JpoL, che i prelodati Mar tiri non fur on Vefiovi di Trento , nè Trentini di nazione ère. ; e. che un Calendario, che non ommette S. Vigilio, e S. Maffenza , e che almeno di *nano pofìeriore fegn

* anc ^ e * Martiri ^inaunìefì , non avrebbe mai tra» Jcurato interamente ■«. Alberto , perche Ve/covo di Trento , e perchè gin ft a V ipot e fi degli <Jnrverfarj, niente inferiore a S. Vigilio lume principale dì quella Ciießty anzi attefa la qualità de' tempi, e la rarità del Martirio in certo modo maggiore^. No, ciò non giova rifpondere ; e perchè neppur il B. Adelpreto v' ha motivo di crederlo di nazione Trentino; e per chè Te i detti Martiri non furon Vefcovi di Trento, hanno però Ria bilita

f ciò che più monta ) nel Vefcovado di Trento contra i Pagani dell' Anaunia , da cui furono martirizzati , la Religione di Crifto ; c perchè una fi è delle folite carote , che giußa V ipot e fi degli ufwerfarj, niente inferiore a S. Vigilio fìa il B. Adelpreto , ma anzi in certo modo maggiore ; e perchè v* ha un' altra carota nel figurare gin fi a V ip 0 ~ refi degli erfarj nel noftro Beato rarità, di Martirio , mentre e prima e dopo furonvì di famigli a riti Martirj cc. Che poi nei prefato

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Storia

Anno:

(1760)

Pagina 375 di 503

, tanto della Morte, quanto della Trasla zione, le quali tutte e due Fefte, V una principale , V altra men prin cipale , certa cofa è, che faceanfi nella Chiefa di Trento fino nel Se colo XII., e foltanto di mano pofteriore vi fi nota nel primo dì Giu gno : Nota quod femper prima Dominica menfis Junii efl Confecratio ^An gelicas felici s & devotae Capeììae S. Romedii in Valle Anania Dioecefis Tri* dentimele Tino parimente di mano pofteriore ftannovi regiftrati col B. Simone da Trento i tre Martiri

Anauniefi Sifinnio, Martirio 3 ed aieß,'andrò , i quali però giufta la Coftituzione Sinodale del Bruna , aveano non per tanto nel Secolo XIV., ed anche molto prima, certiflìmo Culto, anche molto folenne , e diftinto. Che fe nel detto Calendario fcritto di prima mano fi ommife la memoria di quefti rinomatiflìmi Martiri, che pure fon Santi particolari delia Chiefa di Trento, qual maraviglia fia, che anche il nome del B. Martire Adelpreto fiafi ommeffo? V. Rifpondefi pag. in. ^pol , che V eccezione avrebbe

il fuo pefa, »Horcht non fi potejfe moßrare , che anche in altri antichi Calendarj della flsfj'a Cbiefa i Martìri Anauniefi furono ommefß. Ture tanto apparifee da an Calendario MS. alla tefla del Meffale Udalriciano, ferii to intorno fanno 102 2. , che fi cor serve nella Libreria del C aß elio di Trento (a), ein cui ( come mi vien fuppoßo ) comparifeono bensì S. Vigilio, e S Majjenza, ma non i Martiri ^Anauniefi . Falfo falfillìmo, mentre in effo Calendario } che ora ho per le mani, e che nel fecondo

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(1761)

Pagina 114 di 828

UL DITTICO IL *o molto più antico Io dimoftrano ( conforme nella Dissertazione Pre via osservammo ) i Calenàrj Vdal- riciano, e Adelpretano, ed anche le Carte più vetufte del Vescovo Udilfcalco . E che la ferma perfus ione d' eiler la Chiefa di Trento figliale dell' Aquilejefe, conti mol to maggior antichità , che quella del Secolo XIII. fembra a me fuor d' ogni dubbio . In quefta perfu»- /ione, o fia tradizione certamente è fondato il Dittico Udalriciano , non che ciò, che ferisse F. Barto

cerla tale. Il motivo pertanto di chiamarli S. Vigilio Epifcopus a primo tertius, pento che fia flato prefo dalle ve lli fi e Pitture onde voglionfì origi nate quelle, che tuttavia fuflìftono nell'antico Cartello di Trento, nel le quali lo ftefTo S. Vigilio viene! r apprefentato qual terzo Vefcovo di Trento con Mitra. Ma non v'ha c hi non fappia ciò', che Orazio de ^ ri e cantò ; WLRICIviNQ . 17 ....... Tì&oribus, atque Toetis Quidlibet audendi fem per fuit aequ# potè (las. , Per altro chi vorrà far

feria riflef- (ione alla qualità del veftito, e del baftone de Partorì rapprefentati tuttavia nelle dette Pitture del vec chio Cartello di Trento dopo S. Er* magora VefcovÒ d' Aquileja , non potrà non ifcorgerli veri Vefcovi, avvegnaché fenza Mitra. Al certo il loro Baftone è fimigliante al Ba ftone Vescovile, che viene! descrit to da Guglielmo Durando Rational. Divinor. Officior. L. 3. c. 15. , e la di cui immagine fi rapprefenta nel la Brixia Sacra del P. GradenigO pag. 45., ove pag. 44. not

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(1760)

Pagina 476 di 503

Capo Venteßme, 43-7 pendendo ex Indulti! a SanSfa Sède, aut ex Seri pits Tatrum, Virorumque SanEìorum , per tacer altri limili moftruofi troncamenti di tefti, on £ po terli violentemente trarre al fuo difegno ? Sarà forfè buona fede il vo ler dar a credere « 112. ^ feg., che quando egli non pubblico, ma prt« vaio chiamò il Culto, che cAlberto godeva al tempo del Ttncio, per privato intefe particolare della fola Cbiefa di Trento ; fe anzi ove dille del l incio nella prima .Lett. pag. 12 (5., che

non di pubblico , •ma di privato Cullo va interpretato , immediatamente foggiunfe, che non altro probabilmente tate]e egli accennare , che il tenore dell' antica Lapida Roveretana , quafi che non andatfe interpretato, ed intefo il Pincio di alcuna forta di Culto nella Cbiefa particolare di Trento ? È come mai per privato potè intenderfi u particolare della fola .Cbiefa di T renio , da chi prete Te, che non altro pro« labilmente debbafi intendere, -fuorché il tenore dell antica Lapida ■ma? Sarà

di Marti» ■rio attefa la qualità de' -tempi , immaginarfi potea , ne'tempi appunto , in cui troppo infieriva il furore Arnaldiftico , fino, a rimaner vitti me del medefimo intorno a quella ftagione i SS. Bellino Jefcovo Padova, e Giovanni Vefcovo di Vicenza ? Sara forfè buona fede 1 up porre a chi legge, e nulla fa del Duomo di Trento pag. 126. il Corpo d'Alberto in terra in un cantone del Duomo, con una Tabella fopra la torn- ba^ fe pur t era nè men tanto ; quando è certiflìmo, che la Tabella c era

, èfprimente non il nome d'Alberto, ma di S. adelpreto, e man 1 eie chi medefimi, al tocco della facra Tomba, ove ripofa il Corpo e ?|0,eh'effa tuttavia è alzata da terra, e molto più lo era puma e 1 mo rinovellamento del Duomo ? Sarà forfè buonafede 1 aver avanz ^ tutta affeveranza, e franchezza nella fìeffa pag. 126. ? che ne 1Z \?' * berto .non aveva in Trento neppure commemorazione nell 'Uffizio, e ne a ej- A, <<pU> ignorar non potè, che di ciò non »eva u n ™ag,nab.lc Do- .pmgitÄ Doveva egli pure

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(1761)

Pagina 44 di 828

xlij D 1 S S E R T a Z I 0 K E il Taganefmo godejfe una così lunga 5 e tranquilla pace fuori per dir così delie forte di Trento. Nè fi dica dietro il Papebrochio , che dalla eonfecra.,, 21011 di Vigilio 3 fatta dal VefcoVo Aquilejenfe fuori di Trento , racco-» gliefi, qualmente la maggior parte di questa nostra Città estendo impe^ gnata tuttavìa nel Taganeßmo > non avea nella medefiraa alcuna Chiefs da poter far tal facra funzione. Concioflìachc fe il Taganeßmo ave(T e allora cotanto

il numero de' Pagani, e degli Eretici che quello de' Cristiani, e de J Cattolici, allorché disse de Abraham £/* I. c. 9. n. 84. Cave, Chrißiane a Gentikm aui Judaeam at que uiìienigenarn hoc eft Haereticam, éf 0mnem alienarti a fide tua uxorem accerßas tibi ire. ' || di fatto continuaronfi i Matrimoni de' Cristiani con gl'Infedeli fino a | quinto Secolo, fenza che il numero di questi al numero di quelli pu^ to superior fi rendesse. E che non predominaste allora in Trento j| Tagatiefimo, almeno per

* Raccolta de' Documenti n. IV, Vcfeovo di Trento intorno a' MatriL (3) Veggafì fopra il Martirologio Ro- monj de' Gentili co' Cristiani , quir^j mano 31. Jan. d. ad jußionem Taganorum, raccolte : Qentilibm bommibus ejus confer .Prudenzio in S. Romano Mar, , eS. Agostino um fttijjs ùioeeefim , cioè la Trentini Sem. 6. de Verbis Domini. Óyindi le mal Vegga fi in ninnai Ecc. Sab. nun: Bri^ non m appongo 3 avvenne alle Alpi Saec. IF. not. ipi. Trentine s come pure alle Veronesi, e

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(1761)

Pagina 37 di 828

, e zelo di fondar la Chiefa di Trento, malgrado l 'idola tria trionfante nelle noftre contrade, e come Abbondanzio , che fegnaloflì cotanto nel Concilio Aquilejefe contra gli Ariani, svellerò non per tanto lasciato nel più profondo bujo del Gentilefimo, senza lume alcu no della Fede di Gesù Grift o, un paefe non più di dodici miglia dalla Cit tà difeoflo, quale fi è la Val di Non. Proverebbe, che nè tampoco le Chiese di Brefcia , e di Verona contar potrebbero tanti Vescovi, quanti ne annoverano, non

? (f) Qual ma raviglia, che Trento fielTo allora 'non foffc cfcnce dalle reliquie del Gentilefimo, fe tal esenzione neppur godettero nel secolo appresso nè e % Ro- (a) Affai più di dodici miglia è però difcoßo dalla Città di Trento il luogo, ove feguì il Martirio de' Tre Santi Anauniefi. (b) Che la Città di Trento non fosse allora per la maggior parte Pagana, lo proveremo più (otto. (e) Su di ciò parleremo nelle Note fopra gli Atti del medefimo Santo. La Suddetti ragione viea obbiettava dal Sig

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(1761)

Pagina 115 di 828

■I 8 a .N N 0 T dire 3 che fu il terzo Vescovo , eh' ebbe la Vescovi! Sede entro la Città di Trento , laddove gli altri Vescovi predecessori fuoi ri masero ne' Sobborghi, ed in tem po delle persecuzioni fé ne ftavano, dove per avventura riusciva loro pof~ fìbile, disseminando la Fede entro le Alpi Trentine, Certamente ne' tempi da .^p.i più lontani ' ftata ef- fendo la Città di Trento [ ovunque fi ponga ] molto ristretta , fembra verisimile, che ! Vescovi più an tichi .tenessero la residenza

- ftolici dell' univerfo Mondo 3 per chè non farebbevi particolar ragio„ ne di poterli chiamar Vefcovi di Trento; ma perchè il teatro del lo- 1*0 appoftolico zelo fi era il Di stretto delle Alpi Trentine, le qua li ficcome riguardavanfi come laPor^ ta onde propagar -1' Imperio Ro mano per la Germania , così do- veanfi considerar come Ia^ Porta on- de ftender il Regno di Gesù Cri- Ilo per la medesima . E che 1* i n praediEìa Urbe Tontißcatus tertio loco fufeiperet dignitatem, non ripugni al decern

& feptem Epifcopi nexillum SanSìae Fidei jam crexeram 5 appari sce dal Libro Liturgico pergame- no 3 che fu de' PP. Eremitani di S. Agostino di Trento , ove glt Atti di S. Vigilio 3 6 di S. MaJfenza contengonfi 5 ne'quali sì l'uno 3 che 1' altro fi riferifee come nulla aven te di ripugnanza. Tanto è vero 3 che limili asserzioni poffono conci liarsi

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(1761)

Pagina 453 di 828

. Apologista, che non ,ba in grado nè dl Confeßori, nè •di Santi i predetti Claudiana e Magoriano, concioffiachè nominandogli z\kpagg,6j. :ioo. e jiz. non dà loro il titolo di Z-m- 2», quando per altro l'accorda alla lor Madre Majfenza ; e dopo aver oflervato dietro il Papebrocfaio ( parlando^. 312., «lì Giuliano Prete), che non foio per CON FESSORE, ma nè men per sJo{TO paßa egli mila Chief a di Trento , immediatamente iòggiugne, che per tali non dovettero una volta poffare nè meno gli accennati Claudia

a' tempi del detto Calen dario Madruziano. (c) Il titolo di Venerabile , come comu ne a' Vefcovi antichi, ben fi conviene al nostro Agnello , ma di Santo non già; non perchè fi supponga morto ostinato nello feifrna de' tre Capitoli, avendo potuto ri» crederli del fuo fallo , come v ha tutto* il motivo di crederli ravveduto S. Ingenui- 8«, e più altri, fecondochèda noi fu pro vato pag. zz. , ma perchè la Chiefa di Trento non lo ha giammai venerato per Santo. (<i) S«»w tuttavìa difendefi dal prelodato

Sig. Rcfchio,malgrado tutto quello che replicatamele venne feritto in contrario; (eng Nel Dittico Udalriciano, e ne' ov ài Cataloghi, fi è non già vicefimus quin' ttu , ima -vicefirn US qnartas. (f) f poft beattm vigilium feptìmus cam mina bene soltanto in Tenia inclufivo di S. Vigilio in fenfo poi efclufivo non è fsptimm , ma fextus. (g) Se per decimo ottavo ama $' intende, che in età di didotto anni cominciò a reg gere la Chiefa di Trento» verrebbe a re stringerli l* tmnorum ebeiter vigìnti

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(1761)

Pagina 458 di 828

fi noti, che nominandofì come toüo diremo, nella noftra Carta S. Vigilio con S. Ermagora , iaftaptemen te fi accenna :1' antichità della Chiefa di Trento, come dal medelìoio S. Erntago- ■fa. Difcepolo di s. Marco fondata. ( f ) piegherei a credere, ehe quello Regnar do , o Jìa Reginardo folle di .Fornàs ' fopra Trento j mentre sembra delloftef- fo luogo ancor ì'Ortari de Fornaces ricor dato in un Atto fegui.ro in Trento 3an no 845. Ved. pag. ,40. _ (/) La Dote della Chiefa confiÜeva in quello, che

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(1760)

Pagina 400 di 503

, e farlo ac- crefcere coli' univerfaì Me fa , ed Uffizio in tutta la Diocefi. Nè punto è credibile, che non fiafi quel ragguardevoliflìmo Vefcovo e Cardina le («J regolato con tutto il più faggio avvedimento , e più matura ri- fleflìone, €c fece sì, che le apocrife Lezioni di S. Mafienza più non aveffero luogo nella Chiefa di Trento (b). Se il Chiariflìmo Sig. Mar chete Scipione Maffei neli' Iß ori a di Verona Lib. XL col. 342. parlando dell Uffizio di tremafei Vefcovi Santi, eh* ebbe principio

in Verona da una. Coßttuztone Sinodale del 1503. affermò, ch J è certo, che da wieynorte allot ricevute comunemente il Clero fu indotto; che dovrà dirfi del noftro Car dinale, che inferito volle di nuovo nelle Fette dei fuo Troprium Sanflo- vum tra' Vefcovi di Trento dopo S. Vigilio i! folo S. uidalpretoì E fic- come il f u0 degniamo Anteceflore, e Zio Cardinal Lodovico Madruzzo >.j>ttenn c V accrefcimcnto del Culto del B. Martire Simone dalla Santa i n £ ppöftoIica CO» così niente più facile a credere

, che fatto abbia ° anc ^ e ^ Cardinal Carlo dimorante in Roma, non folo in rap- Volume Trinto . Z z p 0rCo (a) Differì, dei B. jlaalpr- pag. 40. mub. Inarato recitata in Trento in lode del Car- l l P'Z' 2 H- dinal Lodovico Madruzzo par, 10. Nell'Orazione funebre di Niccolò

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(1761)

Pagina 431 di 828