¬De¬ Francisco Xav. Luschinio Principe Pontificatum apud Trident. capessente XVI. Cal. Nov. MDCCCXXIV
s’ adora L’ eccelsa Provvidenza , che i mortali Dolce soccorre, e d’ ogni mal ristora: Quivi a Dio presentiamo i vostri mali Noi che beati nei celesti regni Spogli viviamo delle membra frali, E quivi facciam sì, che non isdegui Di compartirvi i suoi celesti, doni, Deposte* 1' ire, e i provocati sdegni* Però 1’ alto desio, di cui ragioni, Ancor per poco di frenar ti piaccia, Sicché anzi tempo a chieder non ti sproni-. Sì disse, ed io la desiosa faccia Volsi, all' eccelso tempio, in cui si cole, Chi