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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 67 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
va nello stato della Repubblica; senza il quale traffico haverebbero gran mancamento de danari » (1). In queste fiere beri raramente si trovavano i veneziani perchè lasciavano principalmente ai tedeschi la funzione di espandere nei mercati della Germania i prodotti d’ Oriente, ina questa è caratteristica del Medio-Evo, in quello moderno, principalmente la funzione intermediaria è esercitata in buona parte dai veronesi, che accorrendo in gran numero a queste fiere portano a Venezia i prodotti

di cui un tempo fu essa la sola monopolista; i tedeschi invece attirati ad Anversa, ad Amsterdam, ad Amburgo si limi tavano a portare le merci sino a Bolzano. L’influenza di queste sulla navigazione era assai rilevante, perchè numerosissimi provvedimenti sia doganali, che sanitari, erano posti in atto nelle epoche suddette, onde facilitare maggiormente il commercio di transito a cui Verona ritraeva grandi vantaggi. Il dazio della Stadera di Verona a cui le mercanzie discendenti dalla Germania

traffico rag giunto dal fiume in questo periodo. Difatti non potendo più Venezia divu gare, come nell’evo medio, i prodotti orientali per I’ Europa, a cagione della nuova situazione, inter mediaria principale era in quest’epoca divenuta 1 Olanda. Ci restano oggi a testimonianza di questo periodo sì bello per la navigazione molti documenti; basta sfogliare infatti un qualsiasi registro dell’Officio di Sanila di Verona per potere averne subitamente una idea ; i numerosi proclami a stampa poi di questa

epoca e della Sanità di Venezia, e dei Rettori di Verona stanno come sicura conferma. II. Maffei stesso (2) descrive il traffico rilevantissimo con le sunnominate regioni, del quale già abbiamo avuto occasione di riportare un tratto. Per poter comprendere il motivo come tutti questi documenti ne parlano, bisogna notare che 1 ’ epoca della quale trat tiamo è famosa per la pestilenza fierissima che gira per l’Europa, e alla cui entrata nel territorio veneto s’interpose la Repubblica con l’istituzione

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 88 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
sul fiume in città. Per le merci invece che provenivano da Venezia, per via d’acqua (2), era stata creata in Verona stessa la cosidetta Dogana del Ponte delle Navi, anch’ essa istituzione della Repubblica Veneta. Tanto l’una che l’altra erano sorte sugli antichi dazi, che pagavano le zattere e le navi : 1’ uno quello del Ponte delle Navi di spettanza al Vescovo (3), l’altro al Monastero di S. Maria in Organo. La Dogana dell’Isolo (tav. XVI-XVII) era situata sulla sinistra dell’Adige su una lingua

di terra compresa fra ì due rami del Canal delle Seghe (4), così chiamata una diramazione d’Adige oggi scomparsa dopo i lavori di arginatura del fiume (5). Le navi (1) Archivio Storico Italiano , Serie IH, T. V. Ant. Ardi. Veronesi, Archivio di Sanità: Registri vari. (2) V’era . anche la Dogana per le merci che provenivano per via di terra. , - (3) Questo Ponte, che fu ricostruito nel 1894, era così chiamato già fin dal sec. XIII, lo dice il Simeonì in Verona , Guida- Storico-Artistica della Città

e Provincia. Vi era qui uno scalo su cui, come altrove sull’Adige, esigeva un toloneo il Vescovo, Il primo ponte era di legno, ma fu ricostruito in pietra da Cansignorio fra il 1373-75: sotto l’ultima arcata di si nistra passava il Canale dell’Acqua Morta. Vedere anche A. Da Lisca - Le Fortificazioni di Verona dai tempi romani al 1866 . Verona, Tip. Coop. 1916, pag- 5 1 * (4) 11 Canale dell’Acqua Morta si era formato in seguito ad una piena avvenuta nell’alto Medio Evo, come risulta dagli studi

archeologici e geologici. La prima parte di esso era formata da due braccia, che avevano il nome di Canal delle Seghe, che si riunivamo poco prima del Ponte dall’Acqua Morta nei pressi della chiesa di S. Tommaso, questo canale, poi, continuava sotto il nome di Acqua Morta ed andava ad unirsi all’Adige al Ponte delle Navi. (5) L’Isolo-dì S, Tommaso, il Canale delle Seghe, quello dell’Acqua Morta sono oggi tutti scomparsi con la costruzione dei muraglioni avvenuta dopo la grande inondazione del 1882.

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Libri
Anno:
[ca. 1920]
Bolzano-Gries e dintorni
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Pagina 29 di 73
Autore: Jülg, Karl ; / da Carlo Jülg
Luogo: Bolzano
Editore: Ferrari
Lingua: Italienisch
Commenti: ;;;;;;;
Segnatura: I A-4.620
ID interno: 161512
said, L'altare è di marino. Uscendo dalla chiesa e con tinuando verso S. arriviamo nella Museumstrasse che ci porta verso O. al Museo, che fa angolo colla Sparkasse- ' strasse. Il Museo è un nuovo fabbricato (su disegno del professore Belüg), dell'architetto Kürschner di Bol zano. il quale eresse anche il sontuoso edifizio della Cassa di Risparmio, che si scorge dirimpetto al Museo. Il Museo contiene specialmente antichità, ogetti «d'arte e lavori tirolesi. À pianoterra sono mobili e sculture

, stanze ammo biliate dì contadini tirolesi, una collezione preistorica della regione di Bolzano, monete, due rilievi dei din torni della città, la celebre pietra tombale veneto-illirica di Pore, e la grande sala della Biblioteca. Lo scalone che conduce ai piani è ornato di pregevoli quadri e notevoli scultori. Al primo piano vediamo oggetti ed arredi do mestici, la interessante collezione di merletti della Si gnora Thomsen, oggetti in pietra, in ceramica, in vetro» la stanza ammobiliata d'un contadino

della valle Saren- tina. e la bella sala degli abbigliamenti e dei costumi, che si usano nelle diverse valli tirolesi. Meritano grande interesse anche le vaste sale che contengono le grandiose collezioni appartenenti alla storia naturale e special mente alla mineralogia. Sono proprietà del conosciuto naturalista e scienziato G. Gasser, che pubblicò la nota opera di mineralogia del Tirolo e Vorarlberg. Anche la bella galleria dei quadri» fra cui molti dei più distinti ar tisti tirolesi» desta il vivo

nostro interesse. Visitato il Museo ci volgiamo a destra verso la parte nuova della città. Lo stile dei fabbricati cambia aspetto. C'è più spazio, più aria e libertà. Dopo pochi passi s 'in-

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 46 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Con la istituzione di tutte queste arti, sorgeva anche fortissimo, come è evidente, un contrasto d’interessi, la vecchia Ars Nauteriorum di Verona, che già vedemmo, non poteva più godere del monopolio della navigazione, ma doveva permettere che anche le altre arti potessero esercitare questo genere di lavoro. I numerosi processi dell’Archivio di Ve rona (1) riportano ampiamente tutte le questioni sul percorso da navigare di ciascuna arte, perchè a quanto pare, all’ inizio tutte queste

Belviglieri nella Grande \ Illustrazione del Lombardo-Veneto ossia storia della Città dei Borghi, Comuni, castelli fino ai tempi moderni, per cura di C. Cantò. Voi. IV, pag. 574, Milano, 1859, « L’Adige è navigabile, e fu via fluviale importantissima, tanto per l’interno della Venezia, toccandone quattro pro- vincie, come pel Tirolo. Comincia a potersi navigare a Brancoli [Bronzolo], poco sotto Bol zano, con zattere e barche. Al di sopra di Verona il carico delle prime varia dalle 15 alle 17 tonnellate

, giacché arrivate al destino si scompongono. Il tramite della chiusa, per la rapidità della corrente tortuosa e serrata, ed il tratto per mezzo a Verona, attesi i banchi di ghiaia, le svolte viziose e le pile dei ponti sono i passi più difficili per la navigazione. Questa poi è molto pericolosa ed anche legalmente proibita in tempo di piena, ed è dichiarato innavigabile quando il pelo dell’acqua tocca il X dell’i drometro alla Dogana». (5) Nello scendere il fiume, specialmente dalle parti del corso

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Libri
Anno:
[ca. 1920]
Bolzano-Gries e dintorni
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Pagina 14 di 73
Autore: Jülg, Karl ; / da Carlo Jülg
Luogo: Bolzano
Editore: Ferrari
Lingua: Italienisch
Commenti: ;;;;;;;
Segnatura: I A-4.620
ID interno: 161512
pietra arenaria, riccamente ornata di figure, lavoro 'del 1514. Degni di menzione sono pure i confessionali con belle scolture d'intaglio, gli stalli dei canonici e gli ingi nocchiatoi coi loro piastrini di ottone e col nome della famiglia patrizia a cui appartengono. Così anche i di pinti e marmi degli altari laterali per lo più opere di ar tisti indigeni. Il grande organo fu eretto nel 1618 a pro prie spese da Guglielmo Plattner, parroco della chiesa. Intorno alla cattedrale si stendeva prima

il cimitero vecchio. Tra il 1827 e 1831 se ne levarono i sepolcri e le cappelle, si fece appianare e lastricare la piazza, e s'impiantò tutt'ali'intorno pilastri di pietra che sosten gono quella ghirlanda di catene di ferro, che si osserva tuttora. Alcune piastre sepolcrali, interessanti per le vecchie loro sculture ed iscrizioni si vedono ancora in castrate all'esterno della chiesa. Questa piazza si chiama adesso Pfarrplatz (piazza della parrocchia). Il cimitero nuovo non dista che pochi passi

a SE. della cattedrale e si annuncia con un grande e consolante „Resurrecturis' sopra al portale d'ingresso. E' di forma quadrata ed ha una posizione libera che offre una vista stupenda spe cialmente verso le Dolomiti del Rosengarten. Anche le tombe dei morti e le croci volgono da questa parte, quasi per consolazione ai ,,Resurrecturis'. Fra i monumenti di marmo se ne tro vano molti degli scultori Rain alter e Kompatsch er di Bolzano. L'ultimo artista è anche autore del busto di marmo del noto scrittore

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Libri
Anno:
[ca. 1920]
Bolzano-Gries e dintorni
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Pagina 24 di 73
Autore: Jülg, Karl ; / da Carlo Jülg
Luogo: Bolzano
Editore: Ferrari
Lingua: Italienisch
Commenti: ;;;;;;;
Segnatura: I A-4.620
ID interno: 161512
-)f I «=-* 1 gasse. Senza danneggiare troppo hi coso ed il quadro che riflette io stato ai tu ale della piazza si costruì semplice mente quel grande portone che apre la nuova Peratho- nerstrasse, così denominata dal podestà di Bolzano, Il vicino Rathauskeller c 'inviterebbe dopo il nostro giro a rifocillarci con un bicchiere del ..vii guoten Bòt- zenaere', ma noi sapiamo ancora un altro sito non meno adattato per simili ricreazioni e svagamenti. Perciò diri giamoci presto, senza interessarci

troppo delle tante osterie della B i n d e r g a s s e (via dei bottai) che s'apre a N. delia nostra piazza, verso il rinomato „B a tz e n - h ä u s 1'. Soltanto alla fine della strada facciamo ancora una piccola sosta. L'ultima e anche la più alta e forse più vecchia casa eli Bolzano (adesso ufficio delle imposte) albergava., come si dice, Margherita Munitaseli, che li 27 gennaio 1363 cedette i suoi diritti sul Tirolo alla casa d'Austria. La porta d'ingresso conserva ancora il suo carattere gotico

Batzenhäusl, che scorgiamo al principio della Kircli ebner strasse (n. 14), che qui sbocca nella. Binder- gasse. Il Batzenhäusl (osteria al Bezzo) è di fama mon diale. E' il ritrovo dei forestieri, specialmente degli ar tisti. scrittori, scultori, scienziati ecc. che qui lasciarono

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Libri
Anno:
[ca. 1920]
Bolzano-Gries e dintorni
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Pagina 46 di 73
Autore: Jülg, Karl ; / da Carlo Jülg
Luogo: Bolzano
Editore: Ferrari
Lingua: Italienisch
Commenti: ;;;;;;;
Segnatura: I A-4.620
ID interno: 161512
Virgl alla nostra sinistra. Lo sguardo domina tutta la con ca di Bolzano,, le alture di Glaning, del castello Rafenstein fino S, Giustina ed Unterinn. À metà strada c'incontria mo -col carrozzone discendente che sparisce presto nel l 'abisso spaventoso. Appariscono invece, nuovi monti: Il gruppo della Presanella» FOrtler col Ce veda le, i ghiacciai deirÓetztal colla Weisskugel, il Tri buia un, le Alpi dello Ziller e della Pusteria, ecc.. ed eccoci arrivati alla sta zione terminale. Ancora pochi

passi '' ed a destra ve diamo Bauernkohlern (1140 m) a sinistra Herrenkoh- lern (1180 m), orginariamente piccoli -casali di carbonaia donde ebbero il nome. Kohlern è un ottimo soggiorno per la villeggiatura estiva. Ha buoni alberghi in vici- nanxa della stazione ed offre bellissime passeggiate in estese foreste di pini, dove si gode ■ il fresco anche nei giorni più caldi. La vista specialmente sulle Dolomiti è splendida.. Si possono fare delle escursioni comode alla Rotwand (1508 m) o al Titschen

(1619 m) e di là ritornare al Köhlern in 3' ore. A piedi si può raggiungere Kohlern per il castello di Kampenn, (612 m.) e S. Isi dor (912 m) in 2 e % ore., oppure -anche dalla parte del Virgl. La elettrovia del Ritten consiste di tre percorsi, cioè uno a cremagliera, e gli altri due ad ade sione. Si può' partire dalla piazza Walther oppure dal Rittner Talbahnhof all'estremità della città, dove de vono esser consegnati i bagagli. Qui incomincia la cre magliera con un viadotto di 150 metri

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