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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 255 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
La vecchia chiesa curaziale di S. Maria Maddalena Solo il campanile che si erge presso il maso Birti indica ai nostri giorni il luogo dove una volta sorgeva la vecchia chiesa curaziale. Sulla scorta dei documenti e dei certificati giacenti in taluni archivi t tuttavia pos- sibile ricostruime la storia fino al momento della sua demolizione, avvenuta nell'anno 1796. La prima notizia la si rinviene nel testamento di Enrico IV di Rottemburgo dei 30 novembre 1337. 1 Con que- sto atto egli lasciava

la ragguardevole somma di 1.000 marchi veronesi alle chiese di buona parte dei paese, ma anche agli ospizi e a laici. Per quel che riguarda Vadena Enrico IV fa dono alla chiesa di S. Maria Maddalena di 10 marchi e altrettanti ne assegna a quella di S. Giacomo. Allo scrivente autore non e nota alcun'altra citazione di sicura fonte storica, all'infuori di questa, che attesti l'esistenza di una chiesa in Vadena dedicata al patrono S. Giacomo, protettore dei pellegrini e dei viandanti. Nell'archivio parrocchiale

di Vadena c'e un «libro urbario dei censi pertinenti alla chiesa di S. Maria Maddalena» risalente all'anno 1522. Nemmeno nei libri copiali introdotti negli anni successivi e mai menzionata una chiesa di S. Giacomo. Il sopraccitato testamento ad ogni buon conto documenta l'esistenza di due distinte chiese. Noi possiamo presumere che esso nomini per prima la piü importante delle due ; e tale e senza dubbio quella che sorgeva nei pressi dei maso Birti. Aggiungasi che essa aveva diritto di riscuotere dal

suddetto maso un censo ammontante alla cospicua somma di 4 marchi e 2 libbre. Come seconda chiesa viene citata la piccola cap pella annessa al maso Castello, il quäle peraltro non doveva ad essa alcun tributo. Potrebbe perciö essersi verificato che mentre la chiesa attigua al maso Birti da sempre fosse dedicata a S. Maria Maddalena, la chie- setta dei maso Castello sia stata dedicata a S. Giacomo solo fino alla fine dei XVI secolo. Per effetto dei dif- fondersi verso nord dei culto di S. Maria

di Loreto, proveniente dall'Italia, e probabile che a suo tempo que- sto nuovo patrocinio sia stato trasferito alle chiese piü vecchie. 2 Per Josef Weingartner la cappella di S. Maria di Loreto annessa al maso Castello viene citata per la prima volta nel 1640. 3 Gli atti visitali vescovili la nominano invece giä nel 1507. 4 1 libri parrocchiali di Vadena registrano infine una «Lauretana antiquissima tirolensis capella» e una «ecclesia vetustissima in Vadine in arce». 5 Durante il Medioevo Vadena

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 336 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
modo 20 ettari) era formata da pascoli. In precedenza essi erano appartenuti dapprima alla chiesa di S. Maria Maddalena di Vadena e poi alla Cappella di S. Giovanni della Casa degli Appiano in Vipiteno. I dati ri- guardanti i confini ci forniscono preziose informazioni sui proprietari contermini. Con la morte di Adam Pelhamer, avvenuta nel 1587, la linea maschile di questa famiglia si estinse. 11 Sorsero per conseguenza annose liti per l'ereditä e per la liquidazione delle quote spettanti agli

eredi estromessi dal maso. 12 Dal momento che Valtin Pfanzelter di Bronzolo mori prima (1611) della moglie Maria, questa, fino al giomo del suo decesso avvenuto nel 1622, fu l'ultima Pelhamer in possesso del maso. I Pelhamer non coltivavano direttamente il maso ma lo davano in affitto a terzi. Nel 1584 si ha notizia che fit- tavolo era un certo Vilg Raimann. A quel tempo nel maso esisteva una trattoria. 13 Nel 1586 a Raimann su- bentra Christian Tenz con un contratto d'affitto della durata di soli

diritto di menare al pasco lo le proprie pecore sui prati di Vadena di sopra da metä marzo fino al giomo di S. Giorgio,- venne loro inoltre concesso di tenere, due anni sul terreno del maso Pelhamer ed un anno su quello del maso Castello, un ovile ed una casera per la produzione del formaggio. I proprietari dei masi Pelhamer e Castello potevano per contro richiedere, dietro pagamento, tutto il latte ed il siero di cui avevano bisogno. Nel 1618 Maria Pelhamer affitta il maso per cinque anni a Symon

Tenz. Nel 1622, dopo la morte di Maria e l'estinzione della famiglia Pelhamer, il maso passö alla figlia Christina andata sposa ad Adam Spreng di Ap piano. 18 Nel catasto tributario del 1633 il maso Pelhamer e di nuovo descritto in modo particolareggiato. In seguito viene venduto da Christina Pfanzelter e Adam Spreng a Martin Guetmorgent. 19 Nel 1659 nuovo proprietario del maso e Hans Sigwein, il quäle, essendo fortemente indebitato nei confronti di Hans Jakob vom Pach, e costretto a mettere

all'asta il podere di 5,25 Tagmahd vicino alla chiesa. Tale podere era valuta- to 100 fiorini al Tagmahd. Von Pach tuttavia rivende ad Hans Sigwein il terreno in precedenza acquistato per la somma di 475 fiorini, cioe per molto meno del prezzo di stima. 20 Sigwein affida i lavori di scavo della fossa e di rincalzo delle vigne a un certo Mattia Migazi. Egli perö si indebita con quest'ultimo e con la Chiesa di S. Maria Maddalena, dalla quäle si era fatto prestare dei soldi. 21 Sua figlia Regina

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 266 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
chiesa della regione dedicata al culto di S. Maria di Loreto. Nell'atto visitale del 1749 e scritto: «Capelia in Castro Vatene nunc Kuglerschloß (per Gugler) B.M.Virgini Lauretanae consecrata ad altari anni 1507 ut ex inscriptione supra portam eius, festa celebratur in Dominica in albis, in ea fundata missa viginti quattuor annuatim celebrande». In altre parole, nel 1507 la nostra chiesa fu consacrata a S. Maria di Loreto, come si evince da una scritta posta al di sopra della porta d'ingresso

. L'anniversario della consacrazione cadeva la domenica successiva alla Pasqua, detta «in albis» o bianca. Alla nostra chiesa erano state assegnate 24 messe all'anno. Poiche a quel tempo il maso Castello appartene- va a Siegmund Gerstl di Bolzano, possiamo dedurne che egli abbia fatto costruire ex novo la chiesetta di S. K Maria di Loreto o ristrutturare quella preesistente dedicata a S. Giacomo, dotandola di 24 messe all'anno. Stando ad una annotazione riportata nell'urbario di Siegmund Gerstl del 1521

di Appiano, redatto nel 1804, menziona una chiesa chiamata «S. Maria Loreto, giä S. Maddalena, in Vadena», la quäle ultima e certamente da identificare con la vecchia chiesa curaziale. Nell'atto visitale del 1804 si dice: «Existunt itaque in hoc Decanatum Eppani sequentes consecrata Ecclesie ad Mariam Lauretam ac S. Magdalenam in Pfatten.» 90 Questa formulazione fa pensare che il Patrocinio di S. Maddalena si fosse giä trasferito alla nuova chiesa curaziale. © L’odierna chiesa di S. Maddalena La beata

vergine Maria affiancata da due angeli 1 2 3 © La chiesa di S. Maddalena e l’attiguo maso Castello

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 256 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
censi acquisiti, cioe quei censi che le erano pervenuti da opere pie, da donazioni o da alienazioni. Fra questi c'erano, in Vadena, i beni del maso Birti e i terreni sul fianco della montagna di proprietä del maso Mover. Questi oneri potevano venir riscattati dai ri- spettivi debitori mediante il pagamento di una certa somma in unica soluzione. Alla stregua di molte altre chiese, anche quella di S. Maria Maddalena fin dal sec. XVI soleva dare in prestito somme di denaro piü o meno grosse dietro

compenso dell'interesse annuo del 5% circa. I beneficiari dovevano offrire in garanzia immobili od altri beni. Se alla scadenza il debitore si rendeva moroso, la chiesa a titolo di risarcimento si rivaleva giudizialmente sui beni dati in pegno. In questa maniera la chiesa di S. Maria Maddalena entrö in possesso di un vigneto e di un campo in localitä Rigi Plantaditsch (Caldaro) e di un edificio in Caldaro paese. 26 La nostra chiesa per contro a quel tempo non aveva diritto a riscuotere alcuna decima

. Tale prerogativa, fin dal tempo del Capitolare di Mantova del 787, di carolingia memoria, era appannaggio esclusivo delle cosid- dette «chiese battesimali». 27 La chiesa di S. Maria Maddalena a quel tempo non faceva ancora parte di que- ste. Vadena, come abbiamo giä visto, apparteneva alla parrocchia di S. Paolo e a questa spettava il diritto di riscuotere la decima dovuta dal solo maso Castello, che peraltro era uno dei piü grandi di Vadena. Tutti gli altri masi della zona di Vadena di sopra

di S. Maria Maddalena di Vadena. Il maso Mover, a quel tempo proprietä del vescovo di Trento, non era naturalmente soggetto come gli altri alla decima a favore di Castel Firmiano. I censi a beneficio della chiesa di S. Biagio, quali risultano dall'urbario del 1632, hanno giä formato oggetto di disamina da parte di Karl Franz Zani nella sua opera sui masi di Frangarto e di Cornaiano. 30 ® Il campanile della vecchia chiesa di S. Maddalena presso il maso Birti ® Frammento del primo strato di affreschi del

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 265 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Non molto tempo dopo a Vadena vennero fondate le seguenti confraternite.Per prima ,il 12 aprile 1735 fu riconosciuta dal conte Josef Kuen, parroco di S. Paolo, la confraternita «di coloro che muoiono sotto la pro- tezione di Gesü, Giuseppe e Maria». Il 9 dicembre 1747 fu la volta della confraternita di S. Maddalena. Entrambe ricevettero dal papa Benedetto XIY lettere di indulgenza. A quel tempo soprattutto la confraternita di S. Maddalena visse un periodo di grande splendore. 76 Nell'archivio

presentazione del rendiconto della chiesa, venne presa la decisione di avviare trattative con i signori von Menz allo scopo di trasformare la cappella del castello, dedicata a S. Maria di Loreto, in chiesa curaziale. 80 Il relativo accordo tra la comunitä di Vadena e Gottlob Maria von Menz fu stipulato il 2 luglio 1795. La cappella rimase proprietä dei Menz e i masi si obbligarono a versare 3 fiorini all'anno a titolo di canone di riconoscimento dell'appartenenza di essa al proprietario del castello. I Menz

si impegnarono a provvedere alla manutenzione dei muri,delle finestre e del tetto. Gottlob Maria von Menz promise anche di cedere gra- tuitamente un appezzamento di terreno da destinare a cimitero e, a norma di accordo, tutti i titolari dei masi furono chiamati a contribuire alla sua costruzione. Come contropartita Menz pretese la cessione della vecchia chiesa, promettendo di abbatterla. Promise anche di recuperare le tre campane e l'orologio del Cam panile e di trasferirli nella nuova chiesa curaziale

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 279 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
La scuola Fin dal 1598 si ha notizia del «maestro di Vadena». 1 Come fosse la scuola di allora, possiamo perö solo sup- porlo. Molto spesso a tenere scuola era lo stesso sagrestano. L'obbligo della frequenza scolastica fu introdot- to in Tirolo per la prima volta dall'arciduca Ferdinando II (1619-1637). 2 Del «maestro di Vadena» si parla nuovamente nel 1677 e nel 1692. 3 Egli veniva ricompensato per il suo ser- vizio dal preposto alla chiesa il giorno della festa di S. Maria Maddalena, patrona

del paese. Durante il regno di Maria Teresa si ebbe la prima importante riforma scolastica. Fino al 1829 le lezioni si tennero in lingua tedesca. La scuola italiana fu introdotta per la prima volta dal curato Andrea Pancheri nell'inverno 1829/30. Questi introdusse anche l'uso di tenere i registri parrocchiali in lingua italiana. Da allora in poi la scuola elementare di Vadena, ad eccezione di un breve periodo interme- dio, fu solo italiana. A quel tempo le lezioni si tenevano in un piccolo

1875. Contemporanea- mente fu deciso di dare avvio anche alla scuola in lingua tedesca introducendo l'insegnamento dell'italiano a partire dalla quarta classe e per quattro ore alla settimana. L'incarico per l'anno scolastico 1876/77 fu assegnato alla maestra Maria von Hafner con uno stipendio annuo di 400 fiorini e l'appartamento gratuito. Obre alla ordinaria attivitä didattica d'inverno essa doveva impartire 4 ore settimanali di italiano e 3 ore, pure settimanali, di economia domestica, inoltre

doveva tenere 4 mesi di scuola estiva della durata minima di 18 ore settimanali. In quegli stessi anni esisteva una scuola anche a Piccolongo. Domenico Moser, fittavolo di Matteo Tevini, ne fu il maestro fino al 1865. In seguito e fino al 1874 tenne lezioni saltuariamente il reverendo don Giuseppe Tevini, cui segui Maria De Carli e poi fino al 1876 Antonio Bacciglieri. A giudicare da una lettera del Comune di Vadena dell'8 maggio 1876, l'insegnamento a Piccolongo in quegli anni non doveva essere dei

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 260 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
: «Sui muri esterni del campanile della vecchia e sconsacrata chiesa di S. Maria Maddalena il prof. Archangelus Simeoner ha riportato alla luce parte di un affresco raffigurante un vescovo che, affiancato da due giovani, impartisce la comunione ad una anziana signora. Sullo sfondo e riprodotto l'interno di un duomo gotico e accanto a questo e dipinta la facciata estema di un altro simile tempio. Questo dipinto e analogo a quello della chiesa di S. Vigilio al Virgolo, raffigurante il vescovo

S. Vigilio che distribuisce la santa comunione.» Nel 1985 i frammenti di detto affresco depositati nel Museo civico di Bolzano sono stati restaurati a cura di Gabriella Serra. In tale occasione sono stati individuati tre strati sovrapposti di colore, di cui quello piü anti- co risalente agli anni 1320-1330 ha per soggetto la vita di S. Maria Maddalena. Lo strato intermedio e stato datato intomo al 1350 ma non e ancora del tutto spiegato e interpretato. L'ultimo e superiore strato viene attribuito alla

scuola di pittura di Bolzano dei primi anni del XV secolo e rappresenta l'ultima comunione di S. Maria Maddalena. 52 Sulla nostra chiesa possediamo inoltre le seguenti notizie: nel 1607 fu acquistato un nuovo crocefisso per l'altare,- nel 1609 si dette incarico al pittore bolzanino Georg Schliem di dipingere una nuova pala d'altare con l'effigie di S. Barbara. 53 Nel 1614 lo scultore Hanns Schwarzenpeckh costrui un nuovo altare; a dipinger- lo fu chiamata una pittrice di Bolzano che vi aggiunse

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 277 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Benefizien der Diözese Trient vom Jahre 1309, in Zeitschrift des Ferdinandeums n. 35, Innsbruck 1891, pag. 172 30 Zani, Karl Franz: Überetscher Buch 1, Cornaiano 1978, pag. 9 31 L'urbario base contiene una precisa descrizione dei beni gravati. 32 Bitschnau, Martin: Burg und Adel in Tirol zwischen 1050 und 1300, p. 213 33 Fink, Dr. Hans: Die Kirchenpatrozinien Tirols, Passau 1928, pag. 8 34 APV 35 APr, Gemeindearchiv Kaltem XXII, K.R. der Maria- Magdalena-Kirche in Pfatten, 1591 36 idem, 1573/74 37 idem

. A questi conti sono allegate le fatture degli amministratori della chiesa per gli anni 1592/93. 38 APV, K.R. 1686 39 APSP, Visitationsprotokoll pro Ecclesia Maria Magdalena in Pfatten durch Bischof Johann Graf von Spaur am 24.6.1698 40 APr, Film S. 34, Libro degli Inventari n.7, fol. 141 41 Archivio diocesano di Trento:, Atti visitali 1749, n. 47 fol. 146 42 Weingartner, Josef: Die Kunstdenkmäler des Etschlandes, Wien Augusta 1929, pag. 373 43 APV, K.R. 1743,1763 44 Nothegger, Dr. P. Florentin

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 332 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
a Paul di Christini della Val di Fassa. A quest'ultimo spetta un terzo del vino prodotto e del ricavato dell'allevamento del bestiame; dal canto suo s'impegna a restituire un numero di animali di valore corrispondente a quello ricevuto. Paul di Christini muore nel 1671. Gli succede Maria Gal linar, figlia del giä ricordato avvocato Hans Gallinar. Nel testamento del Christini il maso Schönaich e de- scritto dettagliatamente. Il defunto fittavolo doveva cedere metä dell'uva e metä del granoturco

, il che corri- spondeva rispettivamente a 14 ome di vino e a 15 staia di mais. La sorella di Maria, Elisabeth, alienö il maso a Christof Fester per 1167 fiorini. 10 Nei conti della chiesa del 1679 sono citati i seguenti proprietari: «Christof Fester, succeduto agli eredi di Hans Gallinar, Mathias von Tavon, succeduto agli eredi di Georg Waldner, ed il guardiaboschi Johann Bapti- sta Markori.» In quello stesso anno affittuario era Mathias Gasser. 11 Nel 1681 nuovo proprietario era Thoman Leitgeb e nel

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 270 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
nella roccia. Il legname necessario fu fornito da Franz Gerber di Laives,- collaborarono inoltre: il fabbro Anton Brunner di Bronzolo, il falegname Pietro Costa che costrui il pulpito, il lapicida Francesco Adami, il carpentiere Michael Baumgartner; il vetraio Agostino Forabelli che realizzö le finestre. La costruzione pote essere collaudata il 17.7.1841, pochissimi giomi prima della festa in onore della santa patrona S. Maria Maddalena (22 luglio). Mancavano tuttavia ancora gli arredi interni

, soprattutto col passaggio della proprietä del castello dal fondatore Johann Baptist Gugler a Franz Anton Menz. Il curato Franz Englhofer il 6 febbraio 1794 scrisse al proprio parroco per chiedere di essere sostituito a far tempo dal maggio seguente; le porte della canonica erano fortemente danneggiate. 97 Verso il 1800 finalmente Gottlob Maria von Menz costrui una canonica a se stante e precisamente nel cortile intemo del castello; in tale occasione il curato ottenne un giardino ai piedi della montagna

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 356 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
dalla prima moglie, Maria Haller, ebbe i figli Hans e Stefan e successivamente sposö in seconde nozze Mar- greth Pacher. 14 1 contratti di affittanza comportavano per il fittavolo il pagamento di un gravoso canone d'af- fittO; il Rochenhof ed l'Häringhof vennnero ceduti dal giorno di S. Martino del 1582 al medesimo giorno del 1585 ad Antoni Campanella e a Bernhard Stupin, entrambi di Egna. Essi dovettero pagare 133 fiorini in due ra te uguali e anticipate, cadenti rispettivamente il giorno

il catasto tributario del 1749 Peter Weth, figlio di Josef Weth, era il proprietario di una delle due metä. Proprietario dell'altra metä, fin dal 1673, era Jacob Pfraumer di Caldaro. 21 Nel 1681 Anton Pfraumer fu chiamato dal buon Dio a miglior vita e lasciö due figli minorenni: Peter e Johannes. Loro tutore e zio era il giä menzionato Jacob Pfraumer. Il defunto Anton Pfraumer lasciava in ereditä metä del maso Marcolin, detto anche Tschänderhof, e una picco- la cappella, dedicata a Maria ausiliatrice

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 339 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
. Secondo alcuni potrebbe essere stato una specie di lazzaretto, il sito cioe dove venivano portati gli ammalati di peste, oppure, secondo altri, il posto dove si procedeva alle impiccagioni. La monta- gnola che si elevava a meridione della casa fu spianata solo in tempi recenti e su di essa fin dal secolo scorso esisteva un roccolo. Per proseguire nell'elencazione degli affittuari del maso Pelhamer, va detto che nel 1720 Georg Menz ne ave- va acquistato la metä dagli eredi di Maria Sigwein, dandola

fu giä di Johann Baptista Remich, a nord con l'ontaneto del maso Pelhamer. Tale proprietä e allodiale, il che vuol dire che non e gravata da censi. Il maso Pelhamer con l'attiguo maso «Dodeschg» e formato dai sottoelencati beni: 1. una fresca cantina con annessa casa padronale; 2. una casa colonica nei pressi della chiesa di S. Maria Maddalena, con fienile, stalla ed un piccolo orticello; 3. un boschetto da legna; 4. un prato paludoso comunemente detto «Pfrenger»; 5. un ontaneto di 24 Starland

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 259 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
- te a Natale aveva anche diritto di ricevere «3 libbre di buon pesce» 37 Quäle aspetto aveva la chiesa di S. Maria Maddalena? Sul muro sud-orientale del Campanile sono ancora visibili le tracce dell'orlatura del tetto di un'annessa costruzione,- se ne evince che uno scosceso tetto avente direzione nord-ovest/sud-est doveva coprire la navata di forma quadrangolare. Il pavimento era situato un po' piü in basso dell'attuale livello del terreno circostante. Ciö e confermato dalle note-spese della chiesa

tempore Georg Tenz. 40 La chiesa era dotata di un altare principale e di due altari laterali. Come si legge nell'atto visitale vescovile del 6 maggio 1749 l'altare principale era dedicato a S. Maria Maddalena, quello laterale dalla parte del Vangelo ai 14 Santi ausiliatori e quello dalla parte dell'Epistola a S. Michele. In quest'ultimo altare erano conservate le reliquie dei SS. Nepomuceno, Teresa, Giovanni, Maddalena e Donato 41 ; un quarto altare era collocato nella sacrestia. Nella fiancata

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 258 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Vescovato di Trento nella zona di Bolzano. 32 A norma dello statuto di fondazione il Beneficio di Castelfirmiano era obbligato a far officiare la santa messa a Vadena 12 volte all'anno. Ulteriori dettagli riguardanti la proprietä del vescovo di Trento sono trattati nel capitolo dedicato al maso Mover. Rivolgiamo ora nuovamente la nostra attenzione alla vecchia chiesa di S. Maria Maddalena. Per prima cosa colpisce la sua ubicazione sull'indifeso fondovalle che non fu mai risparmiato da nessuna delle

relativamente affossato, non si spiega punto ; tanto meno se si considera che essa e l'adiacente maso sono separati dalla base del monte anche dal canale di scolo detto Fossa grande. Secondo Fink 33 , la maggior parte delle chiese del fondovalle, anche se parrocchiali, nel corso del primo Medioevo, erano proprietä dell' Erario, di conventi o di laici benestanti. In base ad uno scritto del curato Franz Georg Englhofer, datato 7 aprile 1789 e indirizzato al Giudizio di Caldaro, la chiesa di S. Maria Maddalena

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 337 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Poiche Mathias Sigwein si era indebitato con Johann Baptist Gugler, alla sua morte le eredi gli vendettero la rimanente parte del podere Jörg di 20 Starland. 26 Sigwein lasciö due figlie: Anna e Maria. La vedova, Elisabeth nt. Schlechtleitner, andö sposa in seconde nozze a Franz Unterweger. 27 In base a disposizione giudiziaria la ve dova ottenne l'usufrutto del maso vita natural durante alla condizione di ottemperare ai seguenti obblighi: eseguire tutti i lavori richiesti dalla sua conduzione

, conservare in buono stato gli argini del fiume, prendersi cura delle figlie minorenni fino al loro 15° anno di etä, allevandole virtuose, rispettose e timorate di Dio, pre- servandole dalle malattie, assicurando loro il nutrimento e il vestiario necessari e insegnando loro a leggere, scrivere e cucire. 28 Il maso Pelhamer fu sempre dato in affitto a terzi. Nel 1616, ad esempio, Maria Pelhamer lo affittö a Symon Tenz per cinque anni, il quäle assunse cosi i seguenti obblighi: - tenere la casa in ordine

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