contro la politica delle monarchie, feudale, opprimente, non rispondente ad alcuna delle tradizioni allora rimaste vive nel pensiero e nel desiderio dei popoli. Da Trento anzi, fatta la Pasqua del 1004, si parti Arrigo di Bamberga, chiamato dalla rivoluzione italiana, contro la forma monarchica feudale del regno per dare nel nome dell’Impero da lui incarnato, il colpo di grazia a quella forma che per tanti secoli non doveva più risorgere, alla sua volta personificantesi nel marchese d’Ivrea
e re d’Italia, Ardoino. E quando, nel procedere, del secolo undecimo cominciarono cogli albori della vita comunale — esplosione di vita tutta italiana scendente in linea retta dalla tradizione antica, e non obliata di Roma — i primi bagliori del rinascimento, l’aurora d’una nuova epoca,.Corrado il Salico, a favorire la gestazione e lo sviluppo dei futuri Comuni, contro il feudalismo militare, molestia e pericolo permanente dell’ Impero, come fece per altre città, trasformò il marchesatp di Trento