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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1985
Raffaello Sanzio : 1483 - 1520 ; 1983 - Celebrazioni nel V. anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 5 )
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Pagina 66 di 158
Autore: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Luogo: Merano
Editore: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XV, 134 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Soggetto: p.Raffaello <Sanzio> ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II 128.053
ID interno: 62091
non solo italiana), inviasse a bottega presso un altro pittore il figlio ancora tra gli otto e gli undici anni, in una età in cui la pratica della bot- tega paterna doveva rispondere ancora perfettamente a qualsiasi esi- genza della sua formazione tecnica. Impensabile risulta del resto che Raffaello si sia allontanato dalla bottega paterna subito dopo la morte di Giovanni Santi, quando l’assenza dell’erede poteva avere gravi implicazioni e comportare la chiusura della bottega stessa. Del resto

il primo documento che riguarda un’opera a noi nota di Raffaello, il contratto di allogazione della pala del beato Niccoló da Tolentino per una chiesa di Città di Castello (dicembre 1500) men- ziona Raffaello come «maestro» e lo indica come capo-bottega in quanto fa precedere il suo nome a quello del piu anziano collaboratore Evangelista da Pian di Meleto (già aiutante di Giovanni Santi). Ma, se si è indotti a mettere in dubbio l’affermazione vasariana circa l’alunnato di Raffaello presso il Perugino

Perugia abbia rivolto la sua attenzione alle opere di un artista tanto celebrato, il cui linguaggio fígurativo costi- tuiva d’altra parte, una componente fondamentale della «maniera» di Giovanni Santi. Durante tutto il breve corso della sua attività Raffaello manifestó stupefacenti capacità di assimilazione e di «imitazione»: durante i primi anni riprese lo stile del Perugino, pur mantenendo come vedremo un distacco critico rispetto ai modelli del piu anziano artista, al punto ehe, come già osservó

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1985
Raffaello Sanzio : 1483 - 1520 ; 1983 - Celebrazioni nel V. anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 5 )
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Pagina 65 di 158
Autore: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Luogo: Merano
Editore: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XV, 134 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Soggetto: p.Raffaello <Sanzio> ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II 128.053
ID interno: 62091
II: un Della Rovere, cognato della protettrice di Raf- faello Giovanna Feltria) a Siena (dove diede awio alla collaborazione con il Pinturicchio negli affreschi della Libreria Piccolomini) e forse addirittura a Venezia. Per quanto riguarda l’alunnato presso il Perugino, il Vasari narra che Giovanni Santi, dopo essersi valso dell’aiuto del figlio in alcune sue opere, si sarebbe recato a Perugia per accordarsi col Perugino affinché accogliesse il promettentissimo ragazzo nella sua bottega e, tornato a Urbino

in considerazione il fatto che la bottega di Giovanni Santi era con ogni probabilità una «azienda» di notevole importanza, che lavorava sia per la corte di Urbino sia per numerosi committenti marchigiani. Sembra alquanto improbabile che un artista, sia pure di secondo rango nella scala di valori che noi tracciamo dell’arte di quel tempo, ma a capo di una bottega molto ben awiata, in contatto con la corte di Urbino, chia- mato addirittura a Mantova come ritrattista (in sostituzione del Man- tegna), di un liveilo

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1985
Raffaello Sanzio : 1483 - 1520 ; 1983 - Celebrazioni nel V. anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 5 )
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Pagina 26 di 158
Autore: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Luogo: Merano
Editore: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XV, 134 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Soggetto: p.Raffaello <Sanzio> ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II 128.053
ID interno: 62091
- rerà, dunque, partire dalle origini marchigiane di Raffaello e insistervi, tenendo nella giusta considerazione la fígura del padre, quel Giovanni Santi nato a Colbardolo nel 1439, modesto ma non trascurabile pit- tore, trasferitosi dal 1450 nella vicina Urbino e morto il primo d’agosto 1494. Di lui, dopo un troppo lungo ed immeritato oblio, ci ha fmal- mente restituito un attendibile profilo la monografia dedicatagli, nel 1971, da Renée Dubos; e gli studi suecessivi - si abbia presente il De Vecchi

sull’ambiente urbinate del secondo ’400. Testimone e in qualche modo partecipe alla memorabile impresa della costruzione del gigantesco palazzo ducale ad opera di Luciano Laurana e di Francesco di Giorgio Martini, Giovanni tesse di quest’ultimo lodi entusiastiche, conosce Piero della Francesca e lo ospita nella trasferta urbinate del 1469; in precedenza, circa il 1466-1468, aveva incontrato Paolo Uccello; forse arrivó in tempo a vedere Luca Signorelli, ad Urbino nel 1494. Proprio entro questa larga

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