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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 47 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Trento, ricordata in moltissimi documenti, poi Trento stessa e da ultimo Sacco, pure esso molte volte citato, che trovasi sulla destra dell’Adige, dirimpetto a Rovereto. I centri importanti dal lato commerciale luogo il corso del fiume, discendendo l’Adige dopo Sacco, erano Pescantina, un dì fiorente per industrie e traffici, oggi non più che una grossa borgata, sede di un’arte navigante numerosa, e dove si costruivano, come pure ancora prima della recente guerra ed anche presentemente, delle

barche di grande portata che, per distinguere il tipo, hanno preso il nome dal luogo d’origine. 11 porto fluviale piu importante era Verona. Quivi facevano scalo tutte le mercanzie delle diverse provenienze per essere smistate ed inviate per le rispettive direzioni. La Repubblica Veneta vi aveva fatto sorgere durante il AVI secolo delie dogane: principale la dogana d’Isolo (1), dove le merci provenienti dalla Fiandra e dalla Germania erano sottoposte al pagamento del famoso Dazio della Stadella

o Stadera, dazio che pure doveva essere pagato all’altra Dogana sui fiume, la Dogana del Ponte delle Navi dalle mercanzie che provenivano da Venezia. Anche l’organizzazione portuale aveva raggiunto un alto grado di perfezione; esi stevano ampi magazzini per il deposito delle merci di transito presso queste Dogane. Per effettuare le spedizioni esisteva un consorzio di speditori (2) ; essi si trovano citati già sul principio del secolo XVII, ma non vennero mai a formare una speciale corpora zione. Per

eseguire lo scarico dei colli di mercanzie erano adibiti i facchini della Dogana dipendenti dallo Scaricatore (3), ma di essi poi troviamo una fraglia, nella prima metà del XVIII secolo, presso la Dogana del Ponte delie Navi. Gli altri centri dopo Verona, che continuano a godere anche in questo secondo periodo di grande floridezza commerciale, sono Porto Legnago e Porto Badia, quest’ul timo divenuto sede di una numerosa arte di burchie«. La navigazione discendente era evidentemente favorita dalla forza

della corrente, ma per quella ascendente l’alaggio animale era necessario, alaggio che effettuavasi me diante corde dalla riva (4). Seguiva infatti il corso del fiume una via alzata da dove i cavalli ed i bovi eseguivano il traino delle barche, e lungo di essa trovavansi le stazioni per il cambio degli animali, Partendo da Venezia un burchio andava a rimorchio fino a Ghioggia e poi a Brondolo, quivi un cavallo effettuava il traino fino alla Cavanella, indi dopo averlo cambiato proseguiva fino alla

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 48 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
non possa soffrire di alena ritardo, e quindi con il danno dei Paroni di burchi » e a tale uopo fissa il numero di ventiquattro cavalli per ciascuno dei seguenti attiragli : Cava- nella, Torre Nuova e Boara; quello di Piacenza d’Adige doveva tenerne quaranta, e l’arte dei burchieri di Verona a proprie spese era obbligata avere all’attiràglio di Ronco sei bovi (1). Ognuna di queste stazioni doveva farsi rilasciare sottoscritta dal « Paron del burchio» una nota con numero degli animali che era

tariffa doveva corrispondersi dai mercanti ai vettori un quindici per cento di accrescimento, ma oltrepassandosi questi termini, e cioè in diciotto giorni per il viaggio ascendente nei primi sei mesi ed in ventun giorni negli altri, il proprietario del durchaus non poteva esigere che il solo nolo senza nessun aumento, nè diminuzione. Quando però il percorso durava maggiormente, spettava ai burchieri stessi di corrispondere ai mercanti il quindici per cento « sopra il suo noilo ». Nella navigazione

discendente invece per poter godere del premio, il viaggio doveva essere effettuato in cinque giorni nei primi sei mesi ed in otto negli altri sei : oltrepassando i termini poi di otto e dodici per i quali veniva corri sposto il solo nolo, i burchieri erano come sopra obbligati a pagare il quindici per cento di multa ai mercanti (3). Verificandosi durante il viaggio impedimenti che proibivano la navigazione, causati da rotte del fiume, piene,- ghiacci, mancanza di attiragli, cose tutte che rendevano più

lunga la durata del percorso, la responsabilità rin questi casi del « Paron del burchio » non giungeva fino al pagamento dei quindici per cento di multa per il ritardo. Per accertare quindi il tempo impiegato nel viaggio, si faceva obbligo ai burchieri di farsi rilasciare dal Parroco, alla Gavanella, una speciale fede sulla quale era segnato il giorno e l’ora in cui «ciascun burchio discendente sia giunto a quella parte e eadaun ascendente di là per progredir il suo viaggio per Adice e questa fede

servirà di riscontro ai mercanti così di Venezia che di Verona e Ghioza per adempiere al paga mento de noli col ragguaglio predetto di premio o pena » (4). A Badia dovendo fermarsi i durch per pagare l’antico dazio di transito, per evitare che andassero soggetti a perdite di tempo che avrebbero posto in rischio la liquidazione del premio, si erano introdotte delle facilitazioni per il pagamento (5). L’istituzione dei premi dì navigazione e tutti gli altri provvedimenti emanati per renderla più

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Pagina 70 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
inaila, ammettendo una assai antica conoscenza delle miniere- d'argento, o dal nome personale romano di Stertinius, o, come crede lo Steub, dal nome tedesco Starzo o da Sterz (giunco) che si riferirebbe alla natura paludosa del terreno, Rimane tuttavia il latto indiscutibile che il nome originario latino è Vipiteno; quindi la sua recente riesumazione nella topono mastica nostra è una restaurazione giustis sima e felicissima del passato romano di questa città. Col secolo XIII essa ebbe, col

crescere d'im portanza della via del Brennero, un certo sviluppo: in quell'epoca era unicamente co stituita dalla parte settentrionale, cioè quella a nord della Torre di Città (Zwölferthurm), che anche oggi è detta la città vecchia. AI 1233 risale il primo parroco, del 1234 è la Chiesa di S, Giovanni, del 1241 la fonda zione dell'ospedale. Allora, giusta una bolla di Papa Innocenzo IV del 1252, era semplice mente una villa, ma già in registri di gabelle verso la fine di quel secolo viene detta città

. È probabile che a questo titolo sia stata elevata dal conte Mainardo II del Tirolo (1258-1295) che vi ebbe a soggiornare più volte. Verso la fine del medioevo Vipiteno si svi luppò come centro commerciale di primissimo ordine sulla via del Brennero ed ebbe dai vari prìncipi privilegi e protezioni particolari. Cu rioso quello del Duca Ottone di Garin zi a, del 1304 che obbligava i viaggiatori a pernottare proprio a Vipiteno nel transito attraverso le Alpi. Speciale importanza ha il latto che il cam-

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 25 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
dare elle un'idea ri stretta della propaganda svolta nella sezione turistico-alber- ghiera della mostra tridentina. Per comprenderne la vastità si l'anno perciò qui seguire i nomi delle località illustrate mediante quadri fotografici, diorami, cartelli, plastici, eoe. Trento (trittico fotografico raffigurante il monumento a Dante, il Castello del Buon Consiglio e Piazza del Duomo) — Riva (strada del Penale) — Riva (il porto) — Riva (il. 2 vedute panoramiche) — Lago di Garda (veduta) — Arco (ve duta

- Campani! di Val Brenta Alta - Crozzon di La res e Presanella - Punta Ideale — Fai (Hotel Dolomiti di Brenta) — Molveno (Lago e dintorni) — Cima Fargorida (Adaniello) — Le Lobbie (Adamello) — Gruppo dell'Ortles (Panorama) — Penegai luna veduta) — Pozza Tramontana del rifugio della Tosa - La Tosa - Cima del Vallou della Tosa - TI Daino della Forcolata - La Presena dal Tonale - Croz dell'Altissimo - Rifugio delle Vaneze di Bon- done - Lago di Cei (Hotel Stivo) — Lavarone e dintorni - Roncegno (Veduta

(carta frcoft-rnfica - opuscoli) — Merano (Stabilimento - opuscoli) —- Merano (opuscoli) — Gazzella del Turismo - Da Verona al Brennero (monografia).

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1925
¬I¬ rifugi alpini d'Italia.- (Manuali SUCAI)
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Pagina 36 di 178
Autore: Ferrari, Agostino / Agostino Ferrari
Luogo: Monza
Editore: Sucai
Descrizione fisica: 171 S.. - 1a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italienische Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: II 228.763
ID interno: 391218
thorn ore 7, Gran Sometta ore 4, Motta di Plété ore 3, M. Pancherot ore 3.30. — Alla Capanna Ital. del Cervino ore 5,30. 62. Luigi Amedeo m. 3830 c., sulla cresta S. O. del Cervino, ai piedi dei « Degrés de la Tour », in località detta « La Tente ». — Costruz. in legno, area int. m. 6x3, 1 camera, 2 panconi- letto con materassi e coperte. Arredato, 12 P. — Proprie tà : Sez. Torino C. A. I. — Accesso : dal Breuil ore 5,30.«— Ascens. : Cervino ore 6. Dalla vetta discesa pel vers, svizz. alla Cap

. dell'Hörnli ore 4-5. — E' uno dei 5 rifugi aperti della Sez. Torino C. A. I. — Dedicato al Principe sabaudo Luigi Amedeo, primissimo fra gli alpinisti italiani. Cravatta • m. 4114, in località detta «La Cravatta», sul vers. ital. del Cervino, addossato a una « balma » o rientranza d. roc cia. — In murat. a secco, superf. int. mq. 6. — Senza arredi. — Accesso : dalla Cap. Luigi Amedeo ore 2,30. Per essere la località di questo Rif. mal riparata, esso venne abbandonato da quando si costruì la sottost. Cap

. Gran Torre (1882), la quale a sua volta fu distrutta quando nel 1894 gli alpinisti poterono fruire del sottostante Rif. Luigi Amedeo. 63. Colle del Teodulo m. 3324. — Alla testata d. Valtournanche, sul Colle del Teodulo, esistevano alcune capanne per alpinisti, con serv. di albergo. Vennero distrutte nel 1923 da un incendio (pare doloso). — La Sez. Torino C. A. I. iniziò la costruz. d'un albergo, da inaugurarsi nel 1926. Consta di un fab bricato princip. e di un piccolo fabbric. addossatovi, desti

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia culturale, folclore, musica, teatro
Anno:
1925
Wanderjahre in Italien
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Pagina 1300 di 1311
Autore: Gregorovius, Ferdinand ; Schillmann, Fritz [Bearb.] / Ferdinand Gregorovius
Luogo: Dresden
Editore: Jess
Descrizione fisica: 1186 S. : zahlr. Ill.. - Neue, vollst. und erg. Ausg. / bes. von Fritz Schillmann
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Italien;s.Kultur;z.Geschichte 1850-1885;f.Aufsatzsammlung ; <br>g.Italien;f.Reisebericht 1852-1886
Segnatura: I 90.772
ID interno: 314766
1l8o ORTSVEI Capri: jog ff, 1x64 Casamari: 544. ff Caserta: 641 ff, 1162 Castel del Monte : 88 2ff, 1171 Castelluccio : 549 Castel Vetrano: 1027,1078 ff Cave: 365 Celano: 526 f Cetara: 702 ff Circeo, Monte: 622ff, 1162 Civita Castellana: i4gf Classe s. Ravenna Clitumnus,Tempel des: 170 Colle: 540 Collepardo: 457 ff Corato: 877 Corfmium: 520 ff Cori: 504® S. Domenico di Sora: 55g Elba: noff, 1143 Eryx: ìogsff Farfa: igof Falerii: 151 S. Felice: 628 ff Ferentino: 444 ff Fiesole: 94 Florenz

: 57 ff, ii4iff Boboli Garten: 93 S. Croce: 80 ff Daviddes Michelangelo 6of Loggia dei Lanzi: 57, 64fr S. Lorenzo: 75 S. Marco: 94 ff, 1143 Medici, Grabmäler der: 76 ff S. Miniato 75, 94 Palazzo Pitti: 91, 93 Palazzo Vecchio: 58 f Piazza dell'Annunziata: 63 Piazza del Duomo : 73 f Piazza del Granduca: 58 ff Piazza S. Lorenzo: 63 Piazza della Signoria: 58 ff Torre del Gallo: 87 Uffizi, Portico degli: 68ff ZEICHNIS Foligno: 170 Foggia: 789 f Fontana di Papa: 578 Frosinone: 447 Fucardo: 142 Fuciner See: 525ff

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Pagina 88 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
il mezzogiorno. L'ar ciduca Sigismondo ne pose nel 1468 la prima pietra, come ricorda un'iscrizione in marmo bianco sopra l'arco centrale. Anche questa costruzione è di quel florido periodo ■ sulla fine del 1400 nel quale la città si allargò verso il sud ed elevò vari edifici e monumenti. Ne! 1867 il tetto della torre fu distrutto da un incendio e Fattuale fu costruito poco tempo dopo da Massimo Zanotta di Milano. Una scala interna conduce' fin sulla cella campa naria. La torre non ha nulla di artistico

, ma tuttavia è di ornamento alla fi son orni a del l'intera città per la sua forma snella e la sua posizione dominante. Passata la Torre, siamo nella parte vecchia di Vipiteno, e tra le case che orlano la stretta via ve n'è qualcuna di assai antica, del xm e XIV secolo. A destra c'è una chiesetta dedicata allo Spirito Santo, che' originariamente era 'annèssa al primitivo ospedale; risale certo al 1300 -, ed è forse la più antica. In seguito fu ingrandita e la navata principale divenne laterale; poco rimane

degli affreschi di un pittore di scuola brissinense del 1450 circa,

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Pagina 83 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
predilette per soggiorno estivo, tutte di re cente costruzione. Dopo un certo tratto si presenta quasi retti linea la strada principale di Vipiteno con ai lati due file continue dì case dalle forme ca ratteristiche, dai vari colori, con in testa lo sfondo della Torre di città. L'arteria fa subito una strana impressione perchè conserva al cuni tipi di abitazioni del xv e xvi secolo, epoca nella quale fu appunto costruita questa parte nuova. La merlatura dei tetti, sì da far pensare a fortifica

/ioni, mentre in realtà non era che ornamento, i n umerosissimi sporti e balconi alti due e tfe~piani, i portici con gli archi bassi, larghi e semigotici, le inferriate talvolta lavorate, le decorazioni di colore danno una completa sensazione di antico, anche se qualche rifacimento moderno non è del tutto felice e di carattere locale. Quasi a metà di questa via, sulla destra, dove terminano i portici, vi è un edificio che spicca fra gli altri per le sue linee maestose e notevoli. S ^_È il MUNICIPIO

di Vipiteno, una delle coitruziorii più antiche ed interessanti assieme. Al basso lo sorreggono due tozze, ma formida bili colonne di pietra che formano il porticato, quindi, per tutta l'altezza dell'edificio, salgono due sporti poligonali, terminanti a castelletto merlato. La posizione d'angoto del Municipio e questa decorazione architettonica lo fanno notare ed ammirare, quale tipico modello di tecnica paesana innestata su modelli in parte venuti dal settentrione, non senza qualche in flusso italiano. \

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1925
¬I¬ rifugi alpini d'Italia.- (Manuali SUCAI)
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Pagina 101 di 178
Autore: Ferrari, Agostino / Agostino Ferrari
Luogo: Monza
Editore: Sucai
Descrizione fisica: 171 S.. - 1a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italienische Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: II 228.763
ID interno: 391218
Custode : il sig. B. Pfitscher, di Bolzano. — Accesso : per la rotab. (costruita dagli Austriaci durante la guerra), che da Val Gardena mette in Val di Fassa. — Trav. : al Rif. Vicenza al Sasso Lungo ore 2, al Rif. Rodella ore 1, al Rif. Passo Gardena ore 2.30, al Rif. Siusi ore 3.30-4, al Rif. M. Pez ore 7: sent, segnati. 219. Savoia (già Christomannos) m. 2252, al Passo del Pordoi (str. delle Dolomiti). — Bella costruz.in murat., 35 camere, 60 letti. — Propr. : Milit. cons. C. A. I., Sez

. Bolzano (già Sez. Merano C. A. T. A.). — Aperto tutto l'anno. — Serve per parecchie ascens. nel Gruppo di Sella. 220. Punta Vallon , (Vallonhütte) m. 2500, sul vers, di Fassa del Gruppo. — In ricostruz. : area m. 16x10. — Proprietà : Milit. cons. C. A. I. (già Sez. Bamberga C. A. T. A.). — Non fa attual mente serv. alb. 221. Boè m. 2873, alla testata di Val de Mezdì. — Ricostruito nel 1924. — In murat. ; cucina, sala, veranda, 19 camere, 30 letti, 20 posti su tavolato. — Proprietà : della

S. A. T. in Trento. — Chiavi : pr. id. e Sez. Bolzano C. A. I. ed a S. Cristina di Gardena. — Serv. alb. : dal 1/7 al 15/9. — Stas. ferr. : Brunico, Pian, Bolzano, Predazzo, Agordo. — Autocorr. : Brunico-Corvara, Bolzano-Pordoi, Predazzo- Pordoi, Agordo-Pordoi. — Accesso : dal Passo del Pordoi ore 2.30; da Canazei per Val Lastès ore 6; dal Passo Sel la per le Mesules ore 4.30; dal Passo di Gardena ore 3.30; da Colfosco ore 4.30 ; dal Passo di Campolongo ore 4 : tut ti sent, segnati. — Ascens. : Boè, Sass

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia culturale, folclore, musica, teatro
Anno:
1925
Wanderjahre in Italien
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Pagina 733 di 1311
Autore: Gregorovius, Ferdinand ; Schillmann, Fritz [Bearb.] / Ferdinand Gregorovius
Luogo: Dresden
Editore: Jess
Descrizione fisica: 1186 S. : zahlr. Ill.. - Neue, vollst. und erg. Ausg. / bes. von Fritz Schillmann
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Italien;s.Kultur;z.Geschichte 1850-1885;f.Aufsatzsammlung ; <br>g.Italien;f.Reisebericht 1852-1886
Segnatura: I 90.772
ID interno: 314766
NEAPEL 657 aus dem Straßengewühl jene unseligen Galeerenskla ven heraus, welche paarweise und kettenklirrend, von Soldaten geleitet, je nach ihren Klassen, bald in die Farben des Mordes, blutrot, bald in die des Betrugs und der Schande, hochgelb, uniformiert, durch die Gassen ziehen und selbst in meilenweiter Entfernung bei Portici und Torre del Greco noch den Blick ent setzen . Dies Schauspielist entwürdigend, zumal im An gesicht einer Natur, welche Herz und Seele erweitert

und mit Empfindungen des Lebensgenusses erfüllt. Wie ich schon sagte, tritt in Neapel keine jener sozia len Gliederungen so stark und für sich auffallig in die Erscheinung wie in Rom. Und selb st Geistlichkeit und Mönchschaft, wie allgemein bekannt, in unverhältnis- mäßiger Anzahl vorhanden und das parasitische Ge wächs, welches die Lebensentwicklung Neapels hin dert, verlieren sich in der Menge, zu deren greller Buntheit allein sie beitragen. Ich habe an jenem Fest der Madonna del Mercato, wie später Gelegenheit

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