, Svizzera, Ungheria, Uruguay, Columbia, Congo, Egitto, Grecia, Rus sia, Canada, Sud Africa, Nigeria, Danzica; oltre quattro co lonie italiane: Somalia, Eritrea, Cirenaica e Tripolitania. Un altro indice molto suggestivo dell'importanza della Fiera di Milano è dato dalle cifre degli affari conclusi: 1920 Lire 288.547.672.— 1921 » 393.320.500.— 1922 » 502.372.297.— 1923 » 742.267.495.— 1924 » 817.440.155.— 1925 » 1.067.000.000.— Ancora un altro indice del silo successo è dato dalla folla imponente

di visitatovi, clie ogni anno satura, in tutta la sua estensione questa importante rivista del progresso economico. La Fiera del 1925 lui visto circa 2 milioni di vi sitatori. La mostra del turismo Le moderne Fiere hanno visto sorgere e rapidamente svilupparsi nel proprio seno una nuova forma di propagan da: le mostre del tvrisnm, le più importanti delle quali furo no aperte a Gothenburg nel 1923 e all'Esposizione Imperiale di Weinbley (Londra) nel 1924. Meglio sistemata in un ampio Padiglione, nel 1925

è stata allerta anche la Mostra del Turismo della Fiera di Mi lano, ed oggidì essa, può considerarsi un modello nel suo genere. I padiglioni regionali Una caratteristica tutta... provinciale della Fiera di Milano è quella dei Padiglioni regionali. Oltre a. quello della nostra Provincia, sono stati eretti i seguenti padiglioni: Umbria, Friuli, Sicilia, Lombardia, Molise, Toscana, A brìi-/^ zo, Sannio, Marche, Puglie, Romagna e Piemonte (quest'ulti mo è stato costruito quest'anno con molto sfoggio

di linee architettoniche). Norme per l'ammissione alla mostra dei prodotti industriali, nel Padiglione Tridentino alla Fiera Campionaria di Milano, nell'anno 1926 (12-27 aprile) 1) Nella sezione riservata alla mostra dei prodotti net Padi glione della Venezia Tridentina alla Fiera di Milano, sono ammesse tutte le industrie della provincia di Trento, escluse quelle artistico-decorative e quella del mobilio, per la mostra del quale sarà riservata una. annata successiva. 2) Per l'esposizione dei prodotti

verrà applicata una. tassa di posteggio noli'ammontare di Lire 100 a 200 per mq., a seconda della posizione del posteggio stesso e dell' impor tanza della ditta espositrice. 3) Per il campionario dei prodotti, ogni espositore dovrà mettere a disposizione il l'elativo mobile, al quale il Con sorzio per il Padiglione si riserva di apportare le oppor tune modificazioni, anche in relazione alla disponibilità di spazio. E' quindi opportuno che gli espositori prendano preven tivi accordi con la direzione

40 IL PADIGLIONE TRIDENTINO In questa branca dell' industria tridentina merita pure menzione quella delle acque minerali, con le fonti di Levico- Vetriolo, Roncegno, Rabbi, Peio e le terme di Cornano. L'industria metallurgica, alimentare e tessile L'industria metallurgica non ha grande importanza, però attualmente possiede un numero notevole di stabili menti a Trento per la produzione del filo di ferro, brocami; inoltre esiste uno stabilimento per riparazione di materiale ferroviario a Rovereto

apparecchi radio-elettrici, la quale ha già un importante stabilimento a Trento, mentre sviluppatissima è la lavorazione del legno con importanti falegnamerie a Trento, Bolzano, Val di Fiemme, Borgo ecc. Le piccole industrie La piccola industria è diffusissima nella regione tri dentina. In questa branca dell'attività regionale predomina la lavorazione del legno. I lavori d'intaglio costituiscono una fonte cospicua di guadagno e vengono prodotti in. molte zone della regione. Sono notevoli in proposito

i mobili arti stici e gli intagli in legno di Trento; inoltre il mobilio in tagliato di Primiero, Tesero, le statue sacre, i giocattoli di Val Gardena e di Predazzo e le galanterie in legno d'olivo di Arco e Riva. Nella regione tridentina sono pure molto sviluppate le industrie del ferro e rame battuto, dei merletti, pizzi e rica mi e in misura notevole anche quello delle ceramiche. Un'industria caratteristica della regione è poi quella dei manichi da frusta; inoltre quella dei zoccoli di legno e dei

lavori d'intreccio di vimini. LE FIERE CAMPIONARIE INTERNAZIONALI Ormai queste non si contano più. Sono diventate l'indi ce della maturazione di un popolo nel campo della produzio ne, e ormai nessun Stato d'Europa trascura oggidì tali ma nifestazioni. Sarebbe assai lungo dire del modo in cui ebbero ori gine e si svilupparono le moderne fiere campionarie. Ci basti accennare che le vere fiere di prodotti industriali co minciarono in Francia dopo la rivoluzione, e la prima di esse fu aperta a Parigi

breve mente. Nata otto secoli fa, la Fiera internazionale di Lipsia tiene ancor oggi la parte di maestra, mettendosi anche re centemente alla testa di tutte con i suoi arditi e giganteschi impianti; anche la Fiera di Lione continua ad affermarsi potente essendo diventata il più grande emporio mercantile della Francia. Sebbene nata dopo la guerra, la giovane ed ardimen tosa Fiera di Milano, in pochi anni ha saputo conquistare un posto preminente fra queste mastodontiche «babele del commercio

Padova 295 Pagar! 5 Pala Bianca 240 Palanzone 92 Pana 217 Pania Secca 326 Pareto Lorenzo pag. 136 Pasubio 193 Pausa (Lago) 266 Payer 157 Pellarìni L. 314 Pellegrino (M.) 342 Peller 180 Pendente (Vedretta) 252 Penegal 181 Peraciaval 30 Pétéret 49 Petrarca Francesco 245 Pez (Monte) 213 Pialeral 102 Piana (Vedretta) 253 Pian del Re (v. Re) Pian del Roc (r. Roc) Piantonetto pag. 24 Picco (Forcella del) 274 Piccolo Altare (v. Altare) Piemonte 318 Pilastro (Gran) 262 Pineto 125 Pissadù 222 Pian 246

Plose 229 Policreti 304 Poma (Passo) 226 Popera 302 Porta Carlo 97 Pradidali 199 Presanella 173 Principe di Piemonte pag. 12 Principe Umberto 301 Prudenzini Paolo 166 Puez 224 Pyram. Calcaires pag. 28 Questa .Emilio 8 Rasciesa 227 Rassass 239 Ravà Gino 292 Re (Monte) 247 Re (Pian del) 13 Re Umberto 332 Regina Elena 251 » Margherita (al Fallère) 56 » » (M. Rosa) 69 » » (A. Giulie) 307 Releccio 101 Renda (Monte) pag. 143 Renòn (Corno) 237 Re volto 189 Rivetti Alfredo 77 Roc (Pian del) 14 Roccoli Loria

(v. Loria) Roda di Vaèl 208 Rodella (Col) 215 » (Lago) 236 Rododendro 159 Roèn (v. Oltr'Adige) Roèse (Tète de) 59 Rolle (Passo di) 200 Rosa Gabriele 164 Rosalba 10 0 Rosazza (v. Mucrone) Rosetta 196 Rossi Egisto 320 Rosso (Rio) 269 Sabbion (Doss del) pag. 82 San Marco 296 San Paolino 344 San Pellegrino 202 Santa Croce (Pusterìa) 286 » » (Sarentino) 234 Santa Margherita 43 Santa Maria 27

[ALPI GIULIE ORIENTALI 315. Giuseppe Sillani (volont. triestino caduto in. Carnia, sul Lodin), m. 1919, sul vers, sud del Mangart (Manharthütte). — Costruz. in pietra e legno, 2 piani, stanze, cucina e sottotetto. 50 P. — Proprietà'. Sez. Trieste C. A. I. — Serv. alb . : daH'1 /6 al 15/9- — Chiavi: pr. l'Alb. Baumgartner, al Passo del Predil. — Accesso : dal Predil (sulla linea ferr. Tarvisio-Fusine), ore 5 per la Lahnscharte, e da Tarvisio per Val Romana 5 ore. — Salite : Mangart, Piccolo

Mangart, trav. Mangart- Ponze, per sent, milit. artific. — Tariffe : (v. Rif. Nevea). 316. Antonio Seppenhofer (pioniere dell'alpinismo goriziano) m. 1936, nell'acro coro del Kriz (Val Trenta). — Costr. in legno, 2 camere, cucina e sottotetto. 25 P. Arredato. — Proprietà : Sez. Go rizia C.A.I. — Chiavi: pr. Alb. Zlatrog a Na-Logu, in Val Trenta. — Accesso: da Plezzo a Na-Logu, 20 km. per camionab., indi 3 ore p. mulatt. — Ascens. : M. Solcato, M. Prisanig, AI. Kriz, ecc. 317. Coritenza (Koritniza

) m. 1350, in Val Coritenza, fra il Mangart e il Jalouz. — Costr. in legno, disarredata. — Proprietà: del comune di Bretto (linea autocorr. Plezzo-Tarvisio). — A- scens.: Mangart, Jalouz, le Ponze. — Accesso: da Bretto ore 4.30, dal Passo del Predil ore 2. 318. Piemonte m. 1386, sotto la Gr. Ponza, nella conca fra Mangart e le Ponze. — Costr. in legno, 2 vani e sottotetto, dormit. per 6-8 P. Arredato. — Proprietà: forestale, (sede di Tar-

(al Cervino ) 8. Carrel (Valtournanche) 9. Monte Bo (Prealpi Biellesi) 10. Mombarone di Valsessera (Monti di Varallo) ir. Cortano (Monti del Verbano) 12. Maria (Gruppo del Disgrazia) 13. Schio (Monti Lessini) 14. Summano (Prealpi Vicentine) 15. Cima Dodici (Sette Comuni). 16. Budden (Prealpi Bellunesi) 17. Ombretta (Gruppo d. Marmolada) 18. Marmolada (id.) 19. Antermoia (Gruppo del Catinaccio) 20. Sasso Piatto (Gruppo del Sasso Lungo) 21. Lorenzo Pareto (Appennino Ligure) s 22. Carrega (id.) 23. Antola

9. Valle Aurea m. 1500, al Pianoro di Valle Aurea. — Accesso : da S. Dalmazzo di Tenda p. comoda mulatt. — Punto di partenza p numerose escurs. Esercito ad albergo dal propr. sig. Chenna Giacomo, di S. Dalmazzo di Tenda. ALPI COZIE MERIDIONALI 10. Munie Ricov. militare alla testata di V. Maira, presso il Col le delle Munie m. 2545. — Gli alpinisti vi trovano ottima accoglienza. Località adatta per numerose escurs., fra cui Al. Oronaye, Testa del Sautron. — Accesso: da Acceglio ore 4.15

. Principe di Piemonte al Lago Visaissas, m. 2000 ca. alla testata di Val Maira. Distrutto da un incendio. Lo citiamo solo in riferimento alla storia alpina. Alpetto m. 2300, nel Vallone dell'Alpetto (Alta V. Po.), ai pie- dì del Monviso. E' il più antico rif. del C. A. I. (1866). Non più disponib., perchè il comune di Oncino lo affitta annualm. ai pastori. 11. Q. Sella al'Lago Grande di Viso, m. 2650, sul vers. E. dei Monviso, pr. il ciglio super, delle «Balze di Cesare». — In murat., rivest. in legno

ELENCO DEI RIFUGI ALPINI ITALIANI divisi secondo il loro stato di appartenenza ENTI STATO (occupati dalla R. Guardia di Finanza) 1. Rassass (Gr. Sesvenna) 2. Vedretta Pendente (A. Breonie) 3. Vedretta Piana (id.) 4. M. Nevoso (id.) (delle Miniere dello Stato) 5. Venna (id.) 6. Vetta d'Italia (Alpi Aurine) 7. Corno di Fana (Monti di Valgrata) 8. M. Elmo (Dolomiti di Pusteria). DEMANIO 1. Orazio De Falkner (Appenn. Toscano : ceduto in uso alla Sez. Firenze e Sci Club Firenze, del