Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Autore:
Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo:
Roma
Editore:
S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica:
XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua:
Italienisch
Commenti:
Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto:
g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura:
I 119.191 ; I A-4.606
ID interno:
161448
Endide (Egna) e Castrum Majense (Maia di Merano), per quel passo valicava le Alpi. Essa fu la Via Claudia Augusta che percor reva Finterà Val Venosta, già tracciata da Druso, ma compiuta da Claudio. Anche se Druso assaltò gli Isarci ed i Bréuni, stanziati nell'alto bacino dell'Isarco, e li vinse e li unì al resto del grande impero romano, questa non fu che una manovra di fianco della cam pagna contro i Reti, popolazioni montanare di probabile origine meridionale, e la via del Brennero, anche
centrale in stretta congiunzione al l'arteria che per la Pus te ri a portava dalla pianura friulana, nei primi due secoli dopo la conquista, non era che un'aspra strada mu lattiera, bastante al passaggio delle milizie e del commercio di Roma verso le vaste terre selvaggie della Germania. La civiltà romana risaliva le valli atesine e s'affievoliva, per così dire, col diminuire della popolazione. Dopo Trento, centro abitato notevolissimo, splendido municipio, gli iti nerari delle vie imperiali segnano