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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 58 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - Attorno alle spallette della finestra dal lato opposto che in parte è murata, si ripetono le impronte di simili stemmi, busti ed ornamentazioni. Nello spazio tra il foro della finestra e l'arco acuto non vi sono nè avanzi di stemmi nè di ornamentazioni e sotto l'arco non c'è l'aquila, come dall'altra parte, ma vi si scorge solo un ornamento. A questo punto si potrebbe obiettare che le decorazioni attorno alle finestre, i due scudi

, la scuola dei quali in quel tempo era operosa anche fuori d'Italia e la somiglianza dell'arte in Pomposa, Tolentino e Trento dimostra che i maestri dei nostri affreschi seguivano le direttive della scuola di Giotto e di quella del senese Simone Martini, coi suoi precessori. Anche le rappresentazioni di vecchi edifizi di Trento e contorni ed in special modo la comparsa di molte chiese e campanili, i quali presentano indizi non dubbii di stile romanico, con poche eccezioni di motivi di stile gotico

i campanili medioevali tuttodì esistenti, sono quasi tutti romani. E questa una prova dell'influsso dell'arte italiana, cui accennammo di sopra. I Principi Vescovi Regnanti di Trento del principio del secolo XIV Filippo Bonacolsi (1289—1303) e Bartolomeo Querini (1304—1307) non entrerebbero in considerazione per riguardo alle nostre pitture dei mesi, giacché il primo non fece alcun ingresso in Trento e l'altro vi entrò sola mente la vigilia di Natale 1306 prendendovi possesso del Castello e della città

e morì il 23 giugno 1307. Noi ascri viamo i nostri affreschi della Torre d'Aquila al tempo della Reggenza dei due Vescovi successori, Arrigo III di Metz e Nicolò Alram; e la ragione di ciò la troviamo nel fatto che i suddetti Principi ecclesiastici soggiornarono per lungo tempo a Trento, mentre i loro tre successori, Gerardo II di Magnocco (1347—1348), Giovanni III di Pistorio (1348—1349) e Mainardo di Neuhaus (1349—1362) non si dass diese Farbe nicht die heraldische ist und um die Mo notonie

, ci parlano di un periodo di scuola nella quale il suddetto stile nell'architettura venne ancora coltivato sebbene il periodo del gotico fosse già da lungo incominciato. Nel secolo XIV in Italia, patria degli illustri maestri dei nostri quadri, restò ancora in vigore Io stile archittetonico ro manico e questo stile venne conservato eziandio dai pittori e scelto con speciale predilezione nelle loro rappresenta zioni d'oggetti di architettura. Del resto nei contorni di Trento osserviamo il fatto che

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 53 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO -- nanza stanno due altre persone. Tutte queste ultime figure sono un po'deperite. Alla loro destra sta un mulino. Lo sfondo del quadro è formato anche qui da catene di monti. Egli è certo che gli affreschi, le colonnette dipinte a spi raglio con basi e capitelli che dividono i quadri e la bor dura sottostante, della quale esiste ancora la parte su periore, mentre sotto la stessa fino al pavimento abbiamo solo l'intonaco liscio colle fascie

Torre d'Aquila danno la nuda divisione dei quadri, senza altre decorazioni di sorta; lo spiraglio è pure eguale in Pom posa e a Trento. Colonnette a spiraglio se ne vedono anche negli affreschi di altri artisti, come Simone Martini sienese (1283—1344) p.e. nel quadro della morte di S.Martino nella Chiesa in feriore d'Assisi, Taddeo Gaddi, il quale viveva ancora nel 1366, Giovanni da Milano (questo pittore potrebbe forse essere stato in contatto con pittori nordici), Andrea Or- cagna (1303?—1368

), Spinello Aretino (1308—1400) nel Campo Santo di Pisa, Allegretto Nuzi (f 1373 o 1374), Altichiero da Zevio Veronese (1320—1385), come pure di altri pittori in Firenze ecc.; ma tutti però hanno svolto, come Giotto, con le colonnette motivi architettonici, pro spettici od almeno decorativi, a differenza di Pomposa, Tolentino e Trento. La finezza delle figure dei gentiluomini nei quadri della Torre d'Aquila, in modo speciale dei mesi di gennaio, feb braio, aprile, maggio, giugno e settembre ma sopratutto

rosse e bianche, appar tengono al Castello Vecchio. Colonnette simili e disposte in maniera eguale però con capitelli corinzi si trovano tutt'ora negli affreschi del vecchio Refettorio della Badia di Pomposa. Esse dividono i quadri, che rappresentano l'Ultima Cena e il miracolo di S. Guido. Eguali colonnette si trovano pure negli affreschi rappresentanti la Disputa e le Pentecoste nel Cappellone della chiesa di S. Nicolò in Tolentino, che sentono anche l'influenza dei famosi affreschi di Giotto

e di altri pittori in S. Francesco nella vicina Assisi. Si narra che Dante Alighieri (1265—1321), mentre sog giornava nella Badia di Pomposa, abbia chiamato a sè Giotto (1266—1337) e si ritiene per certo che le pitture principali della suddetta Badia per la loro composizione sentono l'influenza del grande pittore e che furono da lui inspirate e dipinte da un suo scolaro. E qui osserviamo che nei motivi architettonici degli affreschi di Giotto pos siamo realmente constatare la presenza di colonnette

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 65 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS) — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — mesi secondo i segni dello zodiaco era molto usato nel medio evo. I dischi solari compresi i raggi sono di gesso in rilievo. Fogolino potrebbe pure aver ritoccate o rifatte almeno in parte anche queste iscrizioni, che erano forse deperite e scomparse e l'ommissione della ,,s' nel quadro di maggio (in Geminis) sarebbe forse da attribuirsi a Fo golino stesso, ciò che servirebbe a rinforzare il nostro asserto, provenire cioè questo errore

quanto segue: In base al „Summario della fabricha del palazo fato adi 13nov.l527' e „Computo dela spesa che s'ha a far in la fabrica del palazo sopra lo giardino apresso lo castello in Trento del R''° ed 111 1 ! 10 Principe et signor nostro' (Ber nardo Clesio), risulta tra altro: Spese exstraordinarie. dieselben noch aus der gleichen Zeit wie die Gemälde selbst stammen. Der Gebrauch der Tierkreisnamen zur Bezeichnung der Monate war im Mittelalter sehr üblich. Die Sonnenscheiben mit den Strahlen

locali di Castelalto nella Valsugana. Diffatti appare che queste fascie non appartengono ai di pinti originali e potrebbero essere state fatte quando Francesco di Castelalto (1483—1555) era Luogotenente di Bernardo Clesio. La mobilia dei locali della Torre d'Aquila consisteva in un letto per ogni locale e degli oggetti più necessari. Si osserva però che questa circostanza risulta soltanto dagli inventari degli anni 1465, 1468, 1472, 1474 e 1486, che si trovano nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza

in Innsbruck, fatti dopo la morte del Principe Vescovo Giorgio II di Hack (1446-1465). Lo spaccato traversale (Fig. 45) rappresenta il progetto dei lavori di ristauro. I lavori di consolidamento e della copertura furono da me già eseguiti, come accennai più sopra. Proposi già da tempo anche il completo ristauro della torre, che consiste: nell'otturare tutte le crepature esistenti nell'interno della torre, giacché io le feci otturare soltanto all'esterno, nel levare dalle finestre le murature (eseguite per

la formazione delle fuciliere), nel ristaurare gli stipiti di pietra con le crociere delle finestre, appli cando a tutte le finestre corrispondenti serramenti di legno duro e vetri a umbellico nello stile antico dellaTorre, in fine nel rifare i pavimenti in tutti i locali, che erano di semplice terrazzo. Nel primo piano è necessario ristaurare il cesso sporgente e le pitture del soffitto, colorire le pareti sotto il fregio e completare il camino e le parti mancanti della scala di legno a chiocciola

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 13 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO !N TRENTO - sala (Tav. III N. 70), i dipinti della quale dovrebbero esser compresi nelle dette note di fabbrica, giacché in quella del 1 ottobre 1535 si parla della sala di sopra, quindi del quarto piano. Anche i finti marmi delle Logge e le deco razioni della Sala Longa ecc. furono ordinati al Fogolino. Il quarto piano si estende sul corpo principale di fab brica, tra il Cortile Vecchio e il Palazzo del rinascimento, e sulla parte postica (Tav. Ili

Torre di Port'Aquila, la quale formava per conseguenza una parte del Castello stesso. Difatti si nota, che i contorni di pietra arenaria, ancora esistenti, delle finestre originali sulla facciata del Castello vecchio verso la Torre Aquila hanno la stessa crocerà e le stesse profilazioni delle finestre del primo e secondo piano della torre stessa. Tutto questo dovrebbe significare, che le costruzioni risalgono a una medesima epoca. Dello stesso stile, tuttavia di più fine composizione, sono

le finestre del cesso sporgente dal primo piano della Torre d'Aquila e quelle della scala rotonda congiunta colla cosi- detta „Toresella' (Torriceila), che poggia sulle mura e su modiglioni da ambedue le parti, e sorge tra il Castello e la Torre d'Aquila. Come si vede dalla facciata principale (Tav. XI), la parte esterna della Port'Aquila è stretta e bassa, mentre la parte interna è più larga e molto alta. Essa in origine era costruita simile alle altre porte della città: vistavano sopra le opere

fortificatorie, che consistevano in un muro esterno fiancheggiato dalle mura della città e in due muri laterali merlati, da cui era formata una mezza torre colla parte interna libera e senza copertura. Una porta simile è per esempio quella di S. Margherita, tutt'ora esistente, nella parte opposta della città. La Port'Aquila invece venne poscia completata coll'altra metà e si formò quasi un qua drato, sul quale fu eretta la torre. La parte esterna è costruita in pietra viva, l'interna in muratura, come tutto

il resto. Il muro esterno della torre è abbastanza forte, gli altri, specialmente l'interno, sono di debole costruzione. Nei muri laterali si vedono tutt'ora le congiunzioni delle pietre, essendo stati eretti in due riprese e poco legati, vi si svilupparono col tempo due crepature verticali, che percor rono quasi tutta la torre da cima a fondo. I mezzi di lega mento dei muri erano primitivi: consistevano in legno e Die Tatsache, dass, wie aus den Akten hervorgeht, Bischof Egon (1248—1274

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 44 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
ricorda fabbricati di Trento. Le grandi finestre a mezzo cerchio con colonnette nel mezzo, da cui è formata la bifora a mezzo cerchio, cosi altre linee rammentano il Castelletto del Duomo. Altri parti colari ricordano le mura della città presso il Castello Vec chio e la Torre Verde. La torre grande che sorge nel mezzo della parte postica ricorda la forma della parte superiore della Torre Romana, com'era a quei tempi. Il colore blu dello sfondo rammenta la tinta del cielo, quale si vede verso oriente

NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - dici Mesi dell'anno. Questi quadri sono veri gioielli di un'arte speciale e meritano una descrizione particoleggiata. Januarius. Sol in Aquario (Fig. 47). Il quadro è largo 2,18 m e alto 3.17 m. La scena è formata da un paesaggio con sfondo di monti, tutto coperto di neve. Domina la scena un castello con fossa, ponte levatoio, mura di cinta, torri merlate e cortile. Sulla porta del castello si vede un uomo; davanti alle mura due gruppi

sopra il nostro Castello. La scena rappresenta quindi la vita allegra della città nell'inverno. A destra del Castello si svolge una scena di caccia: si vedono distinta mente due cacciatori con cani e, in lontananza, presso un bosco, una volpe. Februarius. Sol in Piscibus (Fig. 48). Questo quadro è largo 2,16 m e alto come l'altro, però la parte sopra l'arco della finestra ha solo 1,80 m. Una serie di gentildonne sta osservando da una loggia una lotta fra cavalieri. Una di quelle signore porta

in capo una specie di corona; da questo fatto però non si dovrebbe dedurre che si tratti di qualche regina. Quella dama in Räume für die weiblichen Personen der Gäste reserviert worden. Bestimmt wissen wir von Mattioli, dass unter Bernard von Cles der Adlerturm „parato per ricevere le donzelle della magna residenza' war. Es war gebräuch lich den Gästen schön dekorierte und eingerichtete Räume zur Verfügung zu stellen. Im Lokale des ersten Stockes (Taf. III N. 35) besteht in der Mitte

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Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 43 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
in parentela; inoltre Francesco di Castelalto era Luogo tenente del Principe Vescovo Bernardo Clesio, il quale, quando nel 1525 si ritirò a Riva per la sollevazione dei rustici, affidò in modo speciale la difesa di Trento e del suo territorio al suddetto Luogotenente. Nel mezzo della facciata principale verso la città esisteva un affresco colla meridiana, che ora è quasi totalmente scomparso. Soltanto la parte superiore della torre appar tiene a Bernardo Clesio. Un largo fregio con finestre

in testate, decorato da stemmi ed imprese, una grande guscia e un tetto a poca scadenza formano l'estremità della torre. Si entra nella torre da una porta del secondo piano, che si apre nel corridoio posto sulle mura. Sopra questa porta è scolpito in pietra lo stemma del Cardinale Clesio. Dal locale segnato nella Tav. III col N. 56 si discende al primo e si ascende al terzo piano. Essendo provvisoriamente chiusa la porta della Torricella che mette nel corridoio sulle mura, si può entrare nella Torre

d'Aquila dal Gioco del Pallone per mezzo di una semplice scala di legno, e fu aperta una porta nel locale del primo piano della torre. La Torre d'Aquila ha quindi tre locali sovrapposti. Le stanze del primo e se condo piano misurano 7,85 X 6,10 m e quelle del terzo 7,85 X 6,21 m. Da questi locali era formato già in tempi antichi un appartemento signorile separato, dove talvolta si ritirava lo stesso Prin cipe Vescovo per godere la vista della città e dei dintorni, ed esaminare il movimento di quella

parte importante della città. Talvolta vi abitavano forse anche gli ospiti. E noto che più tardi questi locali furono riservati alle don zelle degli ospiti : sappiamo dal Mattioli che sotto Bernardo Clesio la Torre d'Aquila era „parata per ricever le donzelle della magna regina'. Difatti si usava assegnare agii ospiti locali ben decorati e addobbati. Nel locale del primo piano (Tav. III, N. 35) si apre nel mezzo una boccaporta che permette di controllare i passanti per la Port'Aquila. Da una parte

del locale sporge il cesso altrove menzionato, e si nota una porta murata, che metteva sulle mura della città. Nella parte verso il Castello rimangono gli avanzi di un ca mino. Nelle parti superiori delle pareti interne si vedono dipinte più volte le imprese del Cardinale Clesio. Il soffitto è di legno con policromia, ornato da rosette di legno sulle incrociature dei cassettoni. Si giunge al secondo piano mediante la scala a chioc ciola di legno, formata da scalini lavorati, ognuno d'un sol pezzo

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Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 23 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
Ca- ravaglia portante la data 1551, conservato ora nel Muni cipio di Trento, nè quelli del palazzo Ridolfi-Lisca di Vero na, che rappresentano la calvacata in Bologna di Cle mente VII e Carlo V dell' anno 1531 e sono il capolavoro dell'artista, stanno in relazione colle pitture della Sala Rotonda. Non si deve finalmente confondere col Brusasorzi quel Domenigo Rizo che appare negli atti di fabbrica (qualcuno vuole che Brusasorzi sia un soprannome e che l'artista si chiami del Riccio). Il nome Domenigo Rizo

NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - Siccome la Sala Rotonda serviva come stanza da letto per il Clesio e per i successori, l'addobbo consisteva in un letto con colonnette decorate con oro e argento, che so stenevano il baldacchino portante tende di broccato con ricami e frange d'oro. Sulla parete pendeva solo un quadro, l'Annunciazione, fatto di smalto e d'argento. Una sedia di metallo stava vicino al letto. I restauri di questa sala consistono nell'assicurare certe parti

si cre dono ispirati o fatti da Tiziano Vecellio, che venne a Trento nel 1548. Probabilmente il Tiziano si fermò aTrento quando per invito dell'Imperatore si portò in Augusta per fare i ritratti dei principali personaggi del grande Parlamento colà riunito. Due anni più tardi rifece questo viaggio per completare la serie dei quadri. E noto che altri quadri del Castello, dipinti ad olio, sono opera di lui p. e. il ritratto del Cardinale Cristoforo Madruzzo. Negli ultimi anni le pitture di questa sala

vennero invece attribuite a Domenico Brusasorzi, che lasciò precisamente aTrento dei lavori, in cui si vorrebbero riconoscere gli stessi pregi artistici che presenta la Sala Rotonda. Dobbiamo anzitutto osservare che le pitture vennero eseguite durante la fabbrica e che nel 1539 esse furono descritte dal ben conosciuto Mattioli. II Brusasorzi è nato appena nel 1516 e morì nel 1567 in Verona. Inoltre le pitture della Sala Rotonda non sono del tipo che si vorrebbe; infatti nè l'affresco di casa

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Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 67 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS! - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - La seconda lista del mese di maggio 1530 scritta in la tino, la riportiamo nel suo originale: Infrascripti sunt Uli, quibus mandata est certa solutio pecuniarum pro fabrica R m ' dm! nostri. Massarius vallis annauny solvat R.300 Matarius darmei 200 Massarius citra ultraque duronum „ 450 Matarius Castri Mani „ 100 Capitaneus Rippe „ 200 Fiscalis 200 Odoricus Spaur Capit'' Vallis Flemarum . . . . „ 200 Ex condemnatione illorum de Trilaco

(Terlago presso Trento) „ 200 Rochus guelphus bulletarius „ 50 Tremanus phisicus residuum debiti Francisci olim bulletarii „ Summa R. Da queste due liste risulta chiaro che si tratta di entrate per la fabbrica del Castello e quindi di importi che dovet tero venire pagati dai vassalli, capitani, economi, ammini stratori o affittuali addetti al Principe Vescovo e che Andrea Crivelli dovette pagare l'importo di fiorini rainesi 600 per obbligo assunto. Difatti nei libri feudali che si trovano nell'Archivio

dell' i. r. Luogonenza in Innsbruck riscon triamo un documento d'investitura dei 5 luglio 1529 su parte delle entrate nel circondario del paese di Baselga di Sopramonte, dal quale risulta che Andrea Crivelli, citta dino di Trento, era vassallo del Principe Vescovo Ber nardo Clesio. Invece dalla nota: „Cardinal R m0 Monsignor et episcopo de Trento Signor nostro gratiosissimo de dar adì 12 zugno 1531 per dinari contadi in li infrascripti et prima', si ricava che il Crivelli ha ricevuto un pagamento

li alegati desengni li quali si variarano juxta al piacimento di V. R'!''''S. ge spazio de la spalerà di lingnami sino ala cornise dela sufita pei 6 de alteza et va torno atorno in 4 fazade la qual vora subito habuto de V. R. S. Resolution darli principio et de questo expecto risposta. Della fontana de bronzo lo aparer de m° Doso saria de far lui et suo fradel la forma dela figura a tio foxe bona Ex condemnatione illorum de Trilaco (Terlago bei Trient) R. 200 Rochus guelphus bulletarius 50 Tremanus

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Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 34 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — ristaurare le pietre di costruzione della scala e del pavi mento. Inoltre bisogna fermare l'incrostazione di malta della parte principale del fregio, che fu applicata sopra una trave, e per ciò s'è staccata ed in parte è crollata. Gli affreschi sono da pulirsi e ristaurarsi, cosa necessaria anche per le pitture del soffitto. Le pareti sono da tinteg giare. Si devono rifare i serramenti delle porte e finestre, e questo è necessario anche

rilievi rappresentanti battaglie di Filistei. Sulla parete principale, sotto un baldacchino, pendeva il ritratto di Re Ferdinando e, dirimpetto, quello della Regina e dei Principi Reali. La stanza di mezzo (N. 149) era divisa dalla prima me diante una semplice parete con porta grande in modo che riusciva quasi un locale solo. Il soffitto, tuttora esistente, consta di cassettoni policromi, ed era circondato da un cornicione pure di legno e da un fregio del Romanino, con ornati e rappresentazioni

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1905
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/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_73_object_3883756.png
Pagina 73 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - medaglioni di forma elittica, che hanno per soggetto scene mitologiche prese dalle Metamorfosi d'Ovidio. Per im portanza artistica queste pitture equivalgono a quelle del l'altra stanza. Negli spazi delle pareti sotto le lunette sono dipinti diversi busti. Il tutto deve essere attribuito al me desimo artista. In questi due locali è richiesta una pulitura dei dipinti e dei gessi. Stanza No. 179 (secondo piano). Questa stanza ha le pareti

da ricchi intagli di legno dorato. Le pareti erano coperte da un ricco damasco broccato d'oro. Il pavimento era for mato da tavolette di maiolica. Il ristauro consiste nella ricostruzione della parete, nel completamento delle parti mancanti del soffitto, ove si dovrebbe ricollocare anche il quadro e le pitture del fregio mancanti, delle quali probabilmente si possono ritrovare le tracce; si deve inoltre coprire le pareti con tappeti o tela e rimettere il pavimento. Stanza No. 180 (secondo piano

). La stanza che ora si trova in tristi condizioni come l'antecedente, era costruita e decorata in modo somigliante. II soffitto ha nove casset toni, dove stavano quadri figurali ad olio rappresentanti varie virtù, che nel disegno sono punteggiati. Le altre parti del soffitto sono pure decorate da intagli di legno dorato, dei quali mancano alcuni pezzi, che facilmente potranno essere rimessi. Il fregio della cornice sotto il sof fitto era pure dipinto con quadri ad olio, raffiguranti al cuni fatti

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1905
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/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_80_object_3883771.png
Pagina 80 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Alti Personaggi: Alberti di Poja, Principe Vescovo 3,14, 36, 69, 70, 71 Alram Nicolò, Principe Vescovo 9, 54, 55, 56, 57, 59 AUmanno, Principe Vescovo 10 Arrigo III di Metz, Principe Vescovo 9, 46, 55,56, 57,58 Ariosto 24 Bocaccio Adimari, nozze con Lisa Ricasoli 47 Bonacolsi Filippo, Principe Vescovo . 56 Brandcnburgo Lodovico, Margravio 9, 57 Calepini de Calepinis 59, 60 Carlo IV. Imperatore 59 Castclalto, famiglia nobile

18 dal fondo Pag. 59 riga 15 dal fondo Pag. 66 riga 20 Pag. 68 riga 15 Pag. 74 riga 16 Pag. 74 riga 12 dal fondo Pag. 74 rige 7 dal fondo che risalgono presso a poco all'epoca dei nostri quadri dei mesi, mostrano chiaramente l'influenza dell'arte italiana. A suo tempo abbiamo emesso un nostro parere per ristauri della Capella. essendovi essendone modermi moderni col il col sotto , al di sotto, tempo si ì dalla riferta Vicenzo tempo, si recò poi dall' articolo Vincenzo Seite 47 Zeile 19 Seite 48 Zeile

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 35 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - La terza stanza (N. 150) aveva pure le pareti coperte di legno. Vi si nota il solito soffitto di legno, con cornici, pitture e dorature differenti da quelle delle altre stanze. II pavimento era formato egualmente di tavolette di maio lica; una stufa di terracotta verniciata adornava la stanza, che abbondava di ricche suppellettili e di oggettini da toilette per gli ospiti. Lo spaccato traversale (Tav.X) contiene la ricostruzione tecnico

alterazioni nella sua esten sione, è evidente che 6 busti si trovavano in altri punti della sala. E noto che dalle forme del soffitto di frequente si sviluppavano quelle del fregio girante intorno alle quattro pareti e anche quelle del pavimento. In questo caso abbiamo Plafond besteht aus polychromierten Kassetten und be- sass ein Hauptgesims auch aus Holz und einen Fries, von Romanino gemalt, mit Ornamenten und Darstellungen von delikaten Formen. Das grosse Bett mit Vorhängen aus vergoldeten Draperien

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