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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 12 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
truppe repubblicane. L'altro fu un episodio della insurrezione del Tirolo, capitanata da Andrea Hofer, contro i Bavaresi ed i Francesi alleati e dominanti, nel Trentino e sul Tirolo propriamente rietto. Il 5 ot tobre 1809 i Tirolesi seguaci di Hofer, che presso Lavis difendevano il maggior ponte dell'Adige, assaliti con forze assai superiori dai Francesi, vennero ricac ciati nel paese ed inseguiti perfino nelle case, ove molti furono uccisi a colpi di baionetta. Dopo Lavis, San Michele è il paese più

importante del distretto. Si trova sulla linea del Brennero, che vi fa stazione, e quasi di fronte all'imboccatura della valle di Non. Il paese è antico, ma si va rimodernando al soffio fecóndo delle industrie che vi prosperano evi portano un alito di benessere morale e materiale. A San Michele havvi un grandioso Istituto agrario per la provincia del Trentino, con podere modello, affinchè le nuove generazioni vi abbiano a trarre utili, pratici e moderni insegnamenti nella coltura delle loro terre e per

la prosperità della regione. Sopra un poggio presso San Michele, ridotto ormai ad abitazioni rurali, trovansi gli avanzi del castello feu dale di Corona, celebre nelle vicende medioevali del Trentino, posseduto ab antiquo dai signori di Piano, poi dai conti del Tirolo, che in bisogno sempre di quattrini lo impegnarono a Bortolo e Pietro Zenobio, patrizi veneziani, dai quali passò alla famiglia dei conti Albrizzi, pure di Venezia. IV. Distretto di CIVEZZANO. — Il distretto di Civezzano, confinante con quello

i torrentelli Siila, Bosco, Bedol, Regnana e Prada. È regione quant'altra mai pittoresca. Civezzano, capoluogo del distretto, a 709 metri sul livello del mare, è un villaggio cospicuo con 1856 abitanti, case in gran parte moderne, belle vie e ben pulite. La sua chiesa decanale, eretta per ordine del munifico cardinale Bernardo desio, principe-vescovo di Trento, è di buona architettura, dovuta ad Antonio Medaglia, comense. È forse, architettonicamente, la migliore dell'agro tridentino, essendone in special

modo ammirato il portale ed il tetto in istile neogotico lombardo. Vi si conservano quadri pregevoli, tra cui una Sacra Famiglia di Jacopo da Ponte, bassanese, una fra le glorie della scuola veneta nel secolo XVI. Civezzano è patria di Giambattista Borsieri, uno dei Kanifeld, illustrazione delle scienze mediche in Italia nella seconda metà del secolo XVIII. Visse gran parte della operosissima vita in Milano e Pavia. In questo distretto, non del tutto alpestre, si notano quattro laghetti, cioè

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 13 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
sua lunghezza il circondario o distretto capitanale di Trento, scendendo da San Michele a Mattarello. Essa segue, con lievi varianti, il tracciato dell'antica strada Claudia dei Romani, ed ha in questo territorio quattro stazioni: due estreme, Mattarello e San Michele; due intermedie, Trento e Lavis. Fanno capo a Trento le strade postali della Valsugana (Pergine, Borgo, Primo- lano e Bassano), della valle del Sarca (Cadine, Vezzano, Arco, Riva); la prima si stacca dalla porta orientale della città

e magnifica cascata (Pontalto), dopo la quale mette foce in Adige, a mezzodì della città, nella località detta il Deserto; il Bio di Vela , il Bio di Sardagna , il Rio Bondone, il Sedè ed altri minori corsi d'acqua che ingrossano l'Adige, a monte ed a valle di Trento. Il Sardagna, prima di finire in Adige, sulla riva destra del fiume, fa una bella cascata, precipitando dall'altipiano di Sardagna per alti dirupi nella valle di Trento, davanti a questa città. La linea ferroviaria del Brennero taglia nella

(porta Aquiléja) e risale il corso del Fersina; l'altra, a maestro di Trento, si stacca, al sobborgo di Piedicastello, dalla carrozzabile percor rente la valle dell'Adige e, per il Buco o stretta di Vela, passa nel bacino fluviale del Sarca, tributario maggiore del lago di Garda. Strade di minore importanza con giungono Trento con tutti i Comuni del distretto e dei circondari limitrofi. Clima. — È dei più temperati, e consente nella regione le più utili colture del gelso, della vite, delle ortaglie

. La temperatura dà in Trento una media di +12°,7 cen tigradi; il caldo sale da +25° a 86°: il freddo rade volte oltrepassa i —7®. TRENTO. — Città principale della regione, con oltre 25.000 abitanti, si stende su una superficie pres soché piana, alla sinistra dell'Adige, a 190 metri sul mare. E cinta in gran parte di mura ed ha forma in pianta di cuore. E sede della Sezione di Luogotenenza per il Trentino, del Comando militare di brigata, del l'Ufficio del Genio militare, della Direzione di finanza

, di un Tribunale di giustizia pel Circolo di Trento, di un Capitanato distrettuale, di una Pretura, di una Di rezione di poste e telegrafi. È città vescovile, con sede di un principe-vescovo, la cui diocesi, assai vasta, si estende anche su una parte del Tiralo tedesco. L'istru zione pubblica è impartita in Trento in un 1. R. Gin nasio liceale, un Ginnasio-Convitto, un Seminario ve scovile, un I. U. Istituto magistrale per le fanciulle, una 1. R. Scuola media di commercio, una Scuola di pratica agraria annessa

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 11 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
e nell'estremità inferiore del corso dell'Avisio, il quale presso Lavis mette foce nell'Adige stesso, ha una popolazione di 8763 abitanti. Consta di cinque Comuni: Lavis, Meano, Giovo, Faédo e San Michele, e comprende quel tratto della valle del l'Adige che dal distretto di Trento va fino a quello di Egna. È in gran parte montuoso e il suo territorio è dominato da cime poco alte, a pendici non troppo scoscese, in parte disboscate, in parte coperte da bosco ceduo. Lavis, capoluogo del distretto, èunabella

172 Appendice nel 777, sconfissero il longobardo duca, ocapo, Magi- Ione, di Lagaro. Una parte dello storico castello è ben conservata e rimodernata; ma la parte più antica, esi stente già prima della metà del secolo Vili, e la rocca che a monte domina l'attuale edifizio, sono in com pleta rovina. Il castello di Me'zocorona fu dominio e residenza dei signori della famiglia omonima, che lo ebbe in feudo nel 1239 da Mainardo conte del Tiralo, con vasta giu risdizione nel paese circostante e sui

Comuni di Grumo, Nave, San Rocco, Rovere della Luna, Monte, ecc. Passò per successione alla famiglia dei conti Firmian, che lo tenne dal 1473 al 1825 con diritti feudali, ed ora vi abita ancora, signorilmente. Altri castelli di questo territorio, che ebbero nel passato importanza nelle vicende del paese, sono : il castello di Molveno dei sipori di Stenico, famiglia spentasi intorno al 1400; — il castello di Belforte, ora in completa rovina, sopra una punta rocciosa, fra Spormaggiore e Cavedago

; anticamente era detto Ca stello di Sporo , dalla famiglia tedesca Spaur, a cui fu infeudato nel secolo XIV dai conti del Tìrolo ; — il castello di Bellosio del secolo XIV, posseduto dai conti Ktien di Monaco; — il castello di Sporo Sant'Anna, ora un mucchio di rovine ; — il castello, pure rovi nato, di Enno, presso il paesello di Dauno ; — il ca stello di Tono o Thun, sulla vetta di un colle a 600 metri, sopra il paesello di Toss, maestoso, imponente, al principio della valle di Non ; appartenne

all'illustre famiglia trentina dei conti di Tono, che vescovi, principi, capitani e giuristi diede alla città nativa; — il castello o torre di Visióne, su un colle presso la Rocchetta, a cui si danno origini romane e del quale vuoisi che, mediante certi segnali, i presidi romani deirAnaunia fossero avvisati delle mosse dei nemici, i terribili Rezi delle vicine Alpi. II. Distretto di CEMBRA. — Questo distretto ha una popolazione di oltre 8000 abi tanti, ripartiti in nove Comuni: Cembra, Lisignago

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 25 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
186 Appendice protettorato dell'Austria sul Trentino, col pretesto della comune difesa dei territori posseduti dal conte del Tiralo, dai principi-vescovi di Trento e da quelli di Bressanone. Durante il reggimento del cardinale Bernardo Clesio, cominciato nel 1514, Trento fu teatro di una nuova sommossa popolare contro i feudatari e l'alto clero ; sommossa che, essendosi estesa nel contado, prese il nome di Guerra Rustica. Fu domata dàlie forze •ve scovili unite a quelle del conte del Tiralo

ed i capi fi nirono o per mano del carnefice o nelle segrete del castello e della Tor Verde. Il punto culminante dello splendore, per il princi pato di Trento, fu durante il vescovado del cardinale Cristoforo Mad ruzzo, conosciuto più specialmente nella storia col nome di Cardinale del Concilio. Com'è noto il Concilio Ecumenico, che prese il nome di Trento dal luogo nel quale tenne il maggior nu mero delle sue sessioni, fu organizzato ed indetto per riformare e disciplinare

in Trento la sede del Concilio. Questo si apri il 15 dicembre 1545 e si chiuse il di 4 dicembre 1563, dopo molte interruzioni e sospensioni, dopo es sere stato traslocato una volta in Bologna (1547), per suggestione di Paolo HI Farnese e per il desiderio di molti Padri ai quali non conveniva il soggiorno di Trento; indi, per la volontà perentoria di Carlo Tela condiscendenza del nuovo papa, Giulio HI, riportato a Trento. Durante le sessioni del Concilio il cardinale Cristoforo Madruzzo provvide con

munificenza ad ospi tare nel castello del Buon Consiglio, nella villa degli Alberi, nei principali palazzi della città pontefici, car dinali, vescovi, prelati d'ogni titolo, legati d'impera tori, re, principi, repubbliche che venivano a sotto mettere al Concilio questioni, reclami, desiderati. Ciò portò molto in alto il prestigio e la potenza di Casa Madruzzo ; sicché, alla morte del cardinale Cri stoforo, avvenuta in Tivoli presso Borna nel 1561, gli fa nominato successore nel principato vescovile il suo

dell'arciduca Leopoldo, già vescovo di Gurk e d'Augusta; questi, avendo rinunziato, fu eletto Ernesto conte di Harrak. cardinale ed arcivescovo di Praga; indi Sigismondo Alfonso conte di Thun. Indi, per quasi un secolo, si elessero degli Italiani, cioè: Francesco degli Alberti, di Poja; Giuseppe Vittorio degli Alberti, di Enno ; Gian Michele conte di Sporo. Nel 1725 si ritornò ai Tedeschi col conte Antonio di Waldenstein, per oltre trent'anni. 11 terzultimo ed il penultimo dei principi-vescovi di Trento

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 115 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
Il priore di san Romedio, don Giambattista Marcola, rinunzia per vecchiaia al suo posto, a condizione però, ehe il successore gli pagasse un' annua pensione. Fu quindi nominato Priore di san Romedio: don Antonio Marcola da Vigo d'Anaunia. 1715.— Cappellano: don Michele Gor telimi (in aprile). Primissario di Sameno: don Francesco Borghesi da Meehel. Prete novello: don Michele Antonio Donati da Banco. Giambattista Lampi, il vecchio, aveva terminato il prezioso di pinto dell' ancona per 1' aitar

maggiore della parrocchiale. Anche per questo lavoro deve aver contribuito la munificenza di casa Gen tili, giacche su quel dipinto, là dove si vede la tunica di s. Sìsìnio, trovasi lo stemma di quella nobile famiglia. Pio VI in data 7 settembre concede alle due confraternite del SS. Sacramento e del Rosario in Sanzeno la grazia del? altare pri vilegiato in tutti i giovedì dell' anno e in tutta l'ottava dei fedeli defunti. Si permette alla famiglia Concini di aver una tomba propria nel cimitero

di Casez. 1776. — Ai 22 febbraio muore in Casez, sua patria, una delle glorie del clero della nostra pieve, il r.mo mons. Giuseppe Gioac chino de Concini, nato dal dottore in legge Cristoforo e da Felicita de Panizza da Tajo. Prima del 1747 -era stato per i suoi meriti as sunto alla carica di rettore magnifico della Università di Vienna. Fu poi cappellano caudatario e segretario del cardinale arcivescovo di Vienna Sigismondo conte Colonizzi, e finalmente canonico di quella cattedrale. Aveva 83 anni

di età, e venne sepolto in Casez nella tomba di famiglia. Abbiamo già detto, che la cantoria della parrocchiale fu fatta dipingere a spese di lui. Fu fatta la cornice di ottone per la mensa dell' aitar mag giore della chiesa parrocchiale, Neil' occasione del giubileo concesso in quest' anno, il priore di san Romedio domandava alla curia di Trento, che invece di recarsi a Sanzeno, com' era prescritto' agli altri parrocchiani, gli si permet tesse di far le visite alle cinque cappelle del Santuario

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 57 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
santuario di s. Romedio, con la osservazione però,, che tale diritto il detto conte debba esercitarlo unicamente per mezzo del suo luogotenente della famiglia dei Thunn di Castelfondo. Su bito dopo i due fratelli fanno di ciò avvertito l'imperatore, che era anche conte del Tirolo, ed egli da parte sua ordina che sia pagata alla curia romana la somma di fiorini 30 camerali, quale tassa ri chiesta per il ricevuto privilegio. Il conte Sigismondo de Thunn compie la fabbrica della cap pella di s. Michele nel

Anno Dni MCCCCCVII — 0 Rex gloriae, Geriste veni cum pace — Peter Laminger macht mich zu Lob sancì Romedi *). Ai 24 novembre il vescovo di Trento, Giorgio de Neideck, in vestiva i fratelli Giorgio e Antonio di Coredo di tutti e singoli i feudi che aveano avuto dalla chiesa di Trento i loro antecessori, tra i quali ernvi quello del mulino presso F acqua di s. Romedio e quello dei tre casali «nelle pertinenze di Tavon, presso la chiesa di s. Pietro, « a pud ecclesiaiii s. Petri » al Palù. 1518

. — Muore il parroco don Lorenzoni e gli succede Parroco di Sameno: don Gianfrancesco de Betta da Tierno di Mori, investito del beneficio ai 2 maggio. 1514, — Leone X papa addì 8 gennaio, in vista specialmente dei meriti, della pietà e della liberalità usata sempre verso il san tuario di s. Romedio dai nobilissimi fratelli Cristoforo e Bernardino de Thunn, allora luogotenenti imperiali per il conte del Tìrolo in Castelfondo, dietro loro domanda, conferisce al detto conte il diritto- di patronato sul

santuario di s. Romedio, già da tempo in cominciata. 1.515. —-Il principe vescovo e cardinale Bernardo Clesio con atto 14 dicembre ratifica e conferma il diritto concesso dal papa ai Thunn di Castelfondo, quali luogotenenti del conte del Tirolo, ivi giurisdicente, riguardo alla nomina del priore di s. Romedio. 1510. — Il parroco Betta passa all' arcipretura di Mori, e perciò ai 17 giugno viene nominato dal papa Parroco di Sanzeno: don Vincenzo, napolitano. Priore di san Romedio: don Giovanni Riepper

, canonico della cattedrale di Trento, vicario generale, già cappellano del vescovo e pievano di Cembra. *) A 7 ersione: « L' anno del Signore .1507 — O Cristo lie della, gloria, vieni colla pace. — Pietro- Laminger mi fece in lode di san Romedio

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 114 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
: < D. 0. M. Per l'erezione dell'aitar maggiore in onore della b. Vergine del buon Consiglio e dei se. Martiri Sisinio, Martirio ed Alessandro, titolari di questa chiesa parrocchiale, fatta a proprie spese dai nobili fratelli Francesco Antonio con sigliere di sua altezza il vescovo e principe di Bressanone, e Giovanni Michele de Gentili di Worz, il parroco e il popolo della pieve di Sanzeno riconoscenti posero a perpetua memoria della cosa, l'anno del Signore 1771. »

Clemente XIV conferma la erezione della con fraternita della Madonna del buon Consiglio già istituita a Sanzeno, accordando alla medesima varie indulgenze. Da questo punto pre sero a farsi assai numerosi dentro e fuori la pieve i suoi membri. Con decreto del governo (11 aprile) vennero proibite tutte le pro cessioni che si estendevano fuori del confine della propria parrocchia. Cessarono quindi per quelli di Sanzeno le processioni a Senale, a Cles, e a santa Giustina. Il padre francescano Cesario Paoli

, V aspettavano, fece preparare un loculo con la fronte marmorea, raffigurante un' urna, sotto la nicchia dell' altare dell' Addolorata, il primo a mano destra di chi entra nella cattedrale di Trento, ed ivi, tra le altre reliquie, addì 18 luglio ripose solennemente anche quelle dei nostri Martiri. Suddiacono : don Michele Antonio Donati da Banco. Chierico teologo: Antonio Donati da Banco. Chierico teologo: Giuseppe Manincor da Casez. 1774. — Cappellano : don Stefano de Angeli da Cloz (in marzo). *) Versione

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 88 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
Bartolomeo Veneri (in maggio). Prete a Sanzeno: don Michele Zaton. Chierico teologo: Lorenzo Mina da Piano. 1713. — Un' altra insigne beneficenza si ebbe il villaggio di San zeno dalla famiglia Gentili. Oliana (Giuliana) vedova di Gasparo Gentili lasciava un legato di ragnesi 400 coli' obbligo di 30 messe annue, perchè fosse fondata una primissaria per la celebrazione della prima messa in tutte le feste che cadessero fra la settimana, ed ogni tanto per comodità del popolo anche nella chiesa del

Salter 62; Piano 43 ; Borz 11; Roschel 13 ; Banco 101; Casez 165. Ai 10 settembre di quest' anno muore a S, Romedio il vice priore don Rosatti e viene sepolto nella tomba della cappella mag giore del santuario. 1711. — Si prende a ristaurare la canonica di Sanzeno. Ai 3 febbraio muore nel!' età d' anni 49 don Giangiacomo Bo- nadiman da Casez, già cappellano di Sanzeno, e poi beneficiato curato di Casez. La salma di lui viene sepolta davanti la porta della chiesa di quella villa. Cappellano: don

s. Rosario fossero celebrate delle messe dal beneficiato, il quale doveva 'anche tener scuola ai ragazzi. — È questa la ragione per cui presentemente, col permesso della r.ma Curia, questo beneficio, cui in seguito furono aggiunti altri legati, concorre annualmente a sollievo del comune con fiorini 54 per il maestro. Beneficiato curato di Casez: don Giacomo Yisintainer da Cles, Vicepriore a San Romedio: don Giuseppe Borzaga. Prete a Tavon: don Stefano Bonaventura Pollini da Tavoli. 1713. — A spese

dell'arcivescovo di Salisburgo, Giovanni Er nesto conte Thunn, venne eretto un nuovo altare nella chiesa di Michele a san Romedio. Ce lo attesta la seguente iscrizione, letta dal padre Giangrisostomo Tovazzi sullo stesso altare : SUIIPTIBUS— CELSISSIMI EMI PRINCIPIS D. D. JOA.NNIS HERNESTI — ARCH [EPI SCOPI SALISBTTRGENSIS — SENIORE ILLUSTRISSIMO D. I). JOANNE VIGILIO DE COMIITBUS DE THUNN — PRIORE Ü. PETRO TECINO • 1713. *) * ) Versione : A spese di .-sua altezza il r.rao. Principe sig. sig Giovanni Ernesto

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Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 101 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
La chiesa di Salter, titolata a s. Biagio, con tre altari ; il mag giore di s. Biagio e di s. Giacomo apostolo, il secondo della ss. Tri nità e dei ss. Fabiano e Sebastiano, il terzo di s, Anna e s. Nicolò. In sagrestia un calice. Cimitero, La chiesa di Tavon, titolata a s. Sisto — già a s. Zenone — con tre altari : il maggiore di s. Sisto, il secondo dell' Angelo custode, il terzo della Madonna del Carmine, con confraternita. Cimitero. La chiesa al Palù, titolata ai ss. apostoli Pietro e Paolo

, con un solo altare e con annesso un eremo. Questo poi possedeva un bosco a beneficio dell' eremita, il quale con le sue economie e colle questue aveva bene fornita la abitazione di utensili e mobili, di libri utili e devoti, il che tutto promise di trasmettere alla sua morte ad uso degli eremiti suoi successori. San Romedio aveva le sue solite cinque cappelle ; cioè quelle di s. Giorgio, di s. Michele, della Deposizione dalla croce, di s. Nicolò e di s. Romedio. Nella visita quella di s. Nicolò

fu trovata coli' al tare rotto, che perciò fu sospeso; mentre quella di s. Michele era stata niente meno che tramutata in vero magazzino di assi e in ri postiglio di mobili : 1' altare per di più mancava delle reliquie. Fu quindi necessario ordinare al poco zelante priore di farla tosto sgombrare e di restituirla al culto. Le altre cappelle furono trovate in ordine. Non risulta dagli atti visitali dove si trovassero allora le re liquie che si ritenevano dei due compagni di s, Romedio, e che nella visita

del 1710 stavano in sagrestia, sotto chiave. Questo si sa, che purtroppo allora a quelle non si prestava più culto alcuno, come lo ebbe a constatare lo stesso priori Mar col la, interrogato in pro posito: « quibus (reliquiis) nulla tunc praestabatur veneratio ac cult us ••. A tanto si era giunti in causa della biasimevolissima in curia dei priori. Prima però di partire il vescovo visitatore volle anch' egli, per sua divozione, asportare dalle reliquie di s. Romedio un frammento di costa

. 11 beneficio parrocchiale dava allora un' annua rendita di circa ragnesi 400, pari a fior. 304, che si ricavavano dalla quarta della decima di tutta la pieve, dalla rendita del brolo e prato attigui alla canonica, e da pochi livelli. Gli incerti ascendevano per il parroco a fiorini 250 circa. Gli obblighi suoi erano gli stessi di quelli già notati all'anno 1710. Il benefìcio curato di Casez possedeva un prato « alla Pozza stimato ragnesi 761 ; un prato e campo « al Polin » stimato ragnesi

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Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 98 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
meno una parte della gradinata, eìoè il tratto dalla cappella di s. Michele fino all' altra della Deposizione. Fu ivi posta a record del lavoro questa iscrizione : Aedificatu.ii 1741 peuore J. B. Marcuola. 174*3. — Alessandro Prati da Cles fa nuovo per la parrocchiale l'altare di s. Vigilio, più un deposito per cinque ss, reliquie, rice vute in dono in quelF anno, il quale fu collocato siili' altare di s. Gio vanni Battista, Ai 13 settembre il vescovo Antonio conte Thunn, aprendo la visita

canonica della pieve, vi trovò i seguenti : Parroco: don Giuseppe Antonio Maffei da Cles. Cappellano e promissario di Sameno : don Stefano Bonaven tura Pollini da Tavon. Prete privato a Sanse,no : don Giangasparo Ziller da Sanzeno. Missario a Piano : don Camillo Sammartino da Belluno. Prete privato a Pia,no : don Lorenzo Mina da Piano. Beneficiato Busetti: don Giuseppe Busetti da Rallo. Beneficiato curato di Casez: don Michele Bartolomeo Trentadue da Pergine, Prete privato a Cascz: don Antonio Concini

m/rato di Tavon : don Donato Giuseppe Donati da Banco. Eremita del Patii di Tavon: fra Giacomo Paneheri da Romalo terziario. Priore di san Romedio : don Giambattista Mar cola da Vigo d' Anaunia. Riguardo alle chiese, nel!' occasione della visita si notò, che la chiesa parrocchiale aveva sette altari : il maggiore dedicato ai tra Re, poi dalla parte del vangelo uno pure dedicato ai tre Re, il secondo a s. Giovanni Battista, il terzo a s. Stefano, e dalla parte

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 91 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1719. — Romedio dei conti Thunn dona al santuario di s. Ro medio fiorini mille. Beneficiato curato di Casez : don Michele Bartolomeo Trenta- due da Pergine, Cappellano : don Antonio Bartolomeo Gabardi da Salter, il quale probabilmente avrà mantenuto anche il suo officio di Primissario curato di Salter, del cui beneficio era investito, supplendo per mezzo d'altri, se a caso fosse stato impedito. Prete novello: don Donato Giuseppe Donati da Banco. 1723. — Per mero accidente nel novembre veniva

, e perciò lascia la cappellania della parrocchia : rimane però ancora investito del beneficio primissariale curato di Salter, facendosi ivi supplire da altro sacerdote. Cappellano: don Giacomo Visintainer da Caltron (in ottobre), Essendo cresciuta di giorno in giorno la divozione verso l'im magine di Maria, scopertasi in Casez, la quale si invocava già da tutti col titolo di « Madre della misericordia », sparsasi anche la fama, che si erano ottenute dai devoti delle grazie singolari, principia rono

sulla guancia sinistra, fu da me (così descrive il fatto lo stesso curato d' allora) prete Michele < Bartolomeo Trentadue battezzato sub conditione, alla presenza di ' testimoni registrati formaliter sopra tale prodigio ». 1721. Il presunto miracolo ottenuto 1' anno precedente in sieme alle molte grazie che si dicevano ricevute dalla Madonna che

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 90 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
si sarebbe procurato un mezzo di farlo venerare. Ma il diavolo volle metterci la coda, giacche appena trapelò fra i parrocchiani questo progetto, essi si opposero, e scrissero anzi in data 22 maggio allo stesso vescovo, affinchè assolutamente impedisse al parroco di effettuarlo, E il vescovo glielo impedì, 17 IT. — La quaresima fu predicata in Sanzeno da don Ermanno Carettoni, Cappellano: don Michele Bartolomeo nob. de Trentadue da Pergine (in ottobre). Prete a Sanzeno: don Cristoforo Simon

Guglielmo Busetti da Rallo. Chierico teologo: Donato Giuseppe Donati da Banco. Fu provveduto un calice per la chiesa del s. Rosario. Nel dicembre di quest' anno moriva nel convento di s. Bernar dino in Trento il padre Bonifacio (Carlo Lodovico) de Betta da Mal- golo dei Minori riformati, nato ai 9 genn. 1643, vestito dell' abito religioso in Cles ai 2 maggio 1662. Da giovane fu alla visita dei santuari di Assisi, e nel 1695 fu anche a Napoli. 1718. — In quest'anno con bel pensiero fu unito al beneficio

primissariale domenicale, fondato da Gasparo Gentili, il beneficio primissariale festivo fondato dalla vedova Oliana Gentili e così si rese più facile trovare ricorrenti a quel posto. L' amministrazione però di quelli si tenne sempre separata, e giustamente, perchè il primissario festivo doveva celebrare in certi giorni nella chiesa del santo Rosario, mentre il primissario domenicale, in forza di fonda zione doveva provvedere — come lo deve anche al presente — la messa prima in parrocchia. Primissario

domenicale e festivo di Sanzeno: don Stefano Bo naventura Pollini da Tavon, Il sarto Glacomantonio Segna da Sanzeno lascia con testamento un pezzo di terra «alla Torra» di stai a uno, coli'obbligo di tener ben coperto e dipinto un tabernacolo (capitello) dedicato alla Ma donna del Carmine « ai Casalini » vicino alla strada fra Sanzeno e Malgolo. Lo stesso sarto lascia inoltre un suo orto « al Dos » per chè fosse debitamente tenuto un altro tabernacolo, posto ivi stesso,, e che era dedicato ai Martiri

Ànauniesi. È regolarmente istituita in Sanzeno la congregazione del terzo Ordine di s. Francesco. Mimarìo di Piano: don Camillo Sammartino da Belluno.

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Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 120 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
viene nominato Vicario parrocchiale : don Michele Antonio Donati da Banco. 1/91. — Parroco di Sanzeno: don Tommaso Bruti da Strembo, Costui era nato ai 27 settembre 1751, ed era curato di Vezzano fino dal luglio del 1782. Prese possesso della nostra pieve ai 13 feb braio per mano di mons. Simone Albano Zambaiti canonico e vica rio generale. Cappellano: don Tommaso Lorenzi da Rendena (innovembre). W92. — L'indulgenza del « Perdono di Sanzeno » concessa —^ come si notò sopra all'anno 1644 — da Urbano

dodici volte all' anno, nei giorni però da destinarsi dalla Curia di Trento. E questa scelse a tal fine prima di tutti gli otto giorni dell' ottava della consacrazione della suddetta chiesa, — dai 12 ai 19 gennaio, il tempo cioè del solito «Perdono di Sanzeno»—, e $oi le feste dell' Epifania, dei ss. Martiri anauniesi, dì s. Giovanni Battista e di s. Vigilio, — La bolla qui in parola fu sempre conser vata gelosamente nell' archivio parocchiale : ma S. A. R. il principe vescovo Eugenio Carlo V alussi

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Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 66 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1584. - Il conte Sigismondo Tirami fa dipingere la cappella di s. Michele nell' eremo di s. Romedio, come ne fa fede la seguente iscrizione che fu posta sul muro dietro 1' aitar maggiore della me desima; Celliculam ha no illustris dominus Sigismundus de Castro Thoni fingi curavit eo tempore quo reverendus dominus ac presbyter antonius de Bunco maletanus ad jedem loci s. Romkdii custos sub anno 1584 die veko 20 sbmptembris completai *). Il maestro pittore fu un tal Adriano Mayr. In quelle

pitture sono ricordati anche i nomi del baron Giorgio Spaur e di Maria Sido- nia Thunn di lui sposa. La cappella di Piano, lasciato il nome di s. Valentino, torna alla sua denominazione di s, Sebastiano. L' ex parroco o forse parroco non residente di Sanzeno don Antonio Manincor trovasi in quest' anno ancora fra i viventi. 1586. — Il vescovo monsignor Alessandri, suffraganeo del tri dentino, consacra nella chiesa di s. Maria di Mechel 1' altare dei ss. Fabiano e Sebastiano, collocandovi reliquie

Cappellano: don Pietro Trinza. 1591. — Desiderando gli abitanti della villa di Roncio sopra Mezzana in Val di Sole di avere una cappella dedicata a s. Romedio, fatta domanda alla curia vescovile per averne il permesso, ottennero dal vicario generale Silvio a Prato dì point dar mano all' opera. *) Versione : « L 'illustre signore Sigismondo di Castel TJaimn fece dipingere questa cappel lina nel tempo in cui era custode (priore) della chiesa del luogo di s. Romedio il reverendo signore e sacerdote Antonio

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Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 127 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
intimò ai Ì4 giugno una capitolata, tutt' ora in vigore, con cui si troncarono le pretese delle parti, e così, non intervenendo il parroco in persona, il di ritto di stola spetta al curato. Don Luigi Mendini da Sanzeno viene destinato primissario e maestro di scuola di Meano. Don Michele Tavonati da Tavoli sì trovava a Vienna come maestro privato. Don Antonio Donati da Banco passa primissario e maestro a Cloz. 1827. — Nella pieve, giusta il catalogo del clero, esistevano le seguenti chiese

Dagli stessi atti risulta, che le messe d' obbligo per il parroco erano allora le seguenti : Tutte le domeniche e feste per il popolo. — Per i fondatori : nella parrocchiale 61, nella chiesa del Rosario 55, di s. Alessandro 3, di Banco 3, di Piano 3, di Casez 11, di Malgolo 53, di Salter 4, di s. Romedio 2. Per legati privati 319 ; per bene fici: Bertoldi 159, Gentili 184, Busetti 100; Betta 156, Gabardi 110. Trovansi poi nominate le seguenti funzioni particolari della parrocchia: il « Perdono

: a Sanzeno la parrocchiale con le figliali di s. Ales sandro e del Rosario ; a Banco quella di s. Antonio abbate ; a Piano di s. Valentino; a Casez dei ss. Pietro e Paolo; a Malgolo di s. Ste fano ; a Salter di s. Biagio ; a Tavon di s. Sisto ; a san Romedio le solite cinque cappelle. Ài 22 agosto muore in Sanzeno don Giangasparo Ziller, ex frate francescano. Egli ultimamente aveva supplicato di rientrare in con vento, ed i suoi confratelli, quantunque già fosse ammalato e impo tente, avevano

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