dinastica, subordinata al placet dellarbitro di Parigi. ■ •‘Ah! è una ben triste e vergognosa pagina di storia,-per la diplomazia e pel governo della monarchia italiana, questa della cessione di Nizza; che i giornali officiosi nella loro libidine di compiacere al furibondo odio teutonico contro la Francia, dal quale sono infraciditi fino al midollo i loro padroni paganti, sono andati in questi giorni rimestando! E una pagina tutta vergogna, tutta a dann loro, ed a gloria del nostro partito, che nel 1860
*, decretavano la cessione di Nizza e di Savoia alla Francia —. cui per colmo d irrisione, il deputato ministeriale Boggio volle condotte al loro nuovo destino con un ordine del giorno che le dichiarava benemerite della Patria italiana ! La questióne adunque è in questi termini; nessuno ih Italia, e tanto meno noi, pensa a contestare la italianità di Nizza: sarebbe come un negare la luce del sole: ma da questo al voler fare, come la stampa prezzolata fa, dell irredentismo di*Nizza una bandiera spiegata
contro la Francia, un demento di maggiore dissidio fra le 'due nazioni; per noi, gran tratto ci corre. - . - ■ Le ragioni che militano nel cuore di ogni patriota, ad assecondare a promuovere la propaganda in favore delle provincie italiane soggette all’Austria, mancano pel momento al riguardo di Nizza. ■ La venuta di Trento, di Trieste e dell’Istria a far parte della famiglia unitaria italiana, oltre che dal diritto innato delle, genti di raggrupparsi in quei nuclei affini, per razza, tradizione