Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
barco, dei feudi posseduti dalla loro famiglia, non ostante la libera dimissione di quelli, fatta nel 1538 e 1540 nelle mani del vescovo Nicolò, suo predecessore (1). Passato a miglior vita il duca Rodolfo d'Austria, conte del Tirolo, il vescovo Alberto fece coi suoi fra telli e successori nella Contea, Alberto e Leopoldo, nel 1565, un'altra convenzione, avvalorata dal consenso capitolare, e non meno pesante e pregiudicevole della prima, stipulata col duca defunto. In questa, oltre
la ripetizione dei capitoli dell'antecedente, si estende il nostro vescovo a dichiarare con espressioni enfatiche , che egli riceve dalla cortesia dei duchi d'Austria la città di Trento e le signorie che compongono il Prin cipato, obbligando se e i successori di assistere per petuamente i Conti del Tirolo con tutta la forza di fanti e cavalli, e di die la loro Contea a proprie sue spese, entro e fuori i confini di essa , contento della moderata paga, solita darsi alle milizie ausiliarie. Oltre di ciò concède
loro il jus apertura} nella propria città e nelle fortezze, colla promessa di non introdurre soldati di estrania nazione al presidio delle medesime (2). Del mese di dicembre di questo anno è la conferma degli statuti di Mezzana, Runzo e Menasio, spedila dal vescovo Alberto ai popoli della Valle di Sole (5). E nello stesso mese ed anno, il vescovo nostro investiva Antonio di Castclbarco di tutti i feudi, che il di lui (1) Miscellanea Alberti, T. VI, fol. ! li. (2) Misceli. Alberti, T. II, fol. 123