Decani di Bressanone , 447 , 423; di OlniiUz, 228. Decanie rurali, 154. Deceniaro di Bramonte, 164. Del ai lo di T renio, 266. ' Deano, comune e castello, 79, 80, 445, 465, 475, 478. Y. Enno. Dermulo, comune, 362. Diemaro di Boimund, Y. Boi- munti. Diete imperiali: in Augusta, 75, 472, 475, 477; in Costanza, 410 ; in Norimberga, 76, 90, 95; in Ralisbona, 439, 442, 476; tir Spira, 476, 477; in genere, 4, 367, 434. Diete del Tirolo, 91, 285, 286, 507, 350, 568, 587, 589, 402, 406, 413, 434, 440

. Domenicani, frali. V. Conventi. Domenico (chiesa di San) nel monastero di S, Anna di Sopramonte, 115, Domenico, vescovo di Brescia e vicario di Roma, 557. Domenico , vicario di Tione, 414. Dosso di Trento, 528. Dosso del Pievano, nella valle di Cavedine, 474. Dosso maggiore, castello, 87. Dosso (Simeone del), 266. Drena (castello di), 587. Dro , comune, 152, 260, 315, 455, 440, 462. Drobossaü (Belliotlo dei), zec chiere fiorentino in Tren to, 148. Drudo Marcellino, podestà dì Yerona, 54. Duello

giudiziario nel Trenti no, 17. Durone , monte, 34, 318, 397, 412, 414, 458, 446, 449, 451, 453, 468. Eberardo , vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Eberardo , arcivescovo di Sa lisburgo. Y. Vescovi. Eberardo di Ravenstein. Vedi Ravenstein. Ebrei in Trento, 552, 559, 367, 568. Ebrei in Riva, 459. — ìu Mantova, 355. — in Verona, 555. EcceUno di Campo; EcccUino di Galdes. Y, Ezzelino. Ecco (luogo di), 128. Edifìcii nuovi nella città di Trento, 485. Edemburgo, castello, 159. Edvige Hin der bacìi, 535

. Egenone o Egnone , conte dì Eppan. V, Eppan. Egna (borgo, castello e signo ri di), 27, 28, 34, 59, 43 51, 84, 87, 88, 89, 154 * 156, 184, 198, 243, 244* 296, 480. Egnone , vescovo di Trento. Y. Vescovi di Trento. Egnone, vescovo di Bressano ne. V. Vescovi.

un castello, nella Valle di Cavedine, confiscato, assieme a certe terre e decime in quelle pertinenze, a Vigilio Tiomale, detto Gentili, di Laguna di Cavedine, decapitalo, perchè era venuto alla lesta di molti villani armati contro la città di Trento, e a Giovanni Galletti suo cugino e socio nei detti feudi, che, dopo la re pressione della sommossa rustica, avea pertinacemente ricusato di farsi rinnovare la investitura e di giurare al vescovo fedeltà. Li 27 dello stesso mese ed anno , il vescovo nostro

strava loro contrario. Le carte di quest’Archivio pur troppo ci dan contezza delle vessazioni con cui i Si gnori di Beseno travagliarono il Pievano, occupandone la canonica, manomettendo le carte e le masserizie. Leggesi perfino in una memoria del 1026, che i sa telliti del Castello precipitarono giù dal ponte di Golia il viceplebano Giacomo Denck nel Gennajo del 1598; ma non riscontrandosi di un fatto così atroce alcun cenno in lant’ altre carte di quell’ epoca, nè mai ap parendo imputato